Una sberla che fa male, ma che ha anche alcune spiegazioni precise. Una su tutte: il virus influenzale di Cristian Altinier, che ha condizionato le scelte di Oscar Brevi in chiave mercoledì nella semifinale persa a Venezia. Il centravanti mantovano avrebbe dovuto scendere in campo dal primo minuto e questo spiega la sostituzione di Reggio Emilia al 65’, ma un virus intestinale lo ha messo ko mercoledì mattina assieme a Giacomo Bindi. E il contrattempo ha fatto saltare i piani di Oscar Brevi, criticato dai tifosi per non aver cercato di giocarsela con una formazione molto vicina a quella titolare. Presidente Bergamin, molti tifosi non sono contenti delle scelte di Coppa Italia di Brevi. Lei cosa ne pensa? «Che le scelte, appunto, sono di competenza dell’allenatore e che lui abbia ben spiegato perché abbia fatto alcune valutazioni. Ha dato le spiegazioni necessarie e da parte mia penso che sia condivisibile quanto ha dichiarato. Certi ragazzi ci hanno portato sin qui ed era giusto dar loro fiducia, anche perché la stagione è lunga». Brevi crede ancora al primo posto. E lei? «Noi dobbiamo fare fino in fondo il nostro dovere. Poi magari ci può stare che una delle due davanti o anche entrambe, prima o poi, abbiano un calo. Abbiamo visto il Parma col Forlì, magari capita anche al Venezia. E abbiamo due scontri diretti all’Euganeo. Io ci credo, però…». Però…? «Però mi auguro anche che non si ripetano più episodi come quello di Reggio Emilia. Siamo stati penalizzati fortemente, l’ho detto al designatore degli arbitri Giannoccaro e anche al presidente Gravina. Entrambi hanno riconosciuto l’errore e questo è già un buon punto di partenza».
[…]Torniamo alla semifinale: un trofeo in bacheca faceva gola a tutti, anche perché nella sua storia il Padova ha vinto solo una Coppa Italia. Cosa ne pensa? «Ma certo che volevo vincere… Lo volevo io, lo volevamo tutti, ci mancherebbe altro. Era un derby, era una partita sentita e ci regalava un vantaggio importante ai playoff. Purtroppo non è andata come avremmo voluto, non dobbiamo fare drammi e dobbiamo cercare di ripartire, perché possiamo e vogliamo toglierci altre soddisfazioni».
[…](Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)