Roberto Bonetto, amministratore delegato Padova: “Il pari sta stretto. Siamo allibiti, chi tace ha sempre torto. Il Venezia parla sempre e gli danno i rigori, noi tacciamo.Il Venezia deve vincere sul campo, non piangendo per quello che non gli danno. Il Padova meritava di vincere, abbiamo giocato contro una ottima squadra, il rigore per noi era netto, ci viene dato e poi negato. Ha detto che il fischietto gli è partito. Ma noi meritiamo più rispetto, non avremmo i soldi del Venezia o del Parma, andremo mercoledì a giocare al Penzo ancora più arrabbiati. Non posso negare l’evidenza”.
Giuseppe Bergamin, presidente Padova: “Il torto arbitrale c’è, non ho capito come mai l’arbitro abbia cambiato idea. I giocatori della Reggina hanno fatto pressione e ha cambiato idea. Non so cosa sia successo. Quando i punti contano così è un peccato subire un’ingiustizia”. Interviene improvvisamente l’amministratore delegato Bonetto: “Oggi c”è stato un furto legalizzato, Venezia e Parma stanno sempre a lamentarsi, noi stiamo zitti e questo è il risultato”.
Giorgio Zamuner, diesse biancoscudato: “E’ stata una bella partita, tra due squadre forti, giocata a viso aperto. Noi siamo un po’ arrabbiati per l’episodio clamoroso del rigore. Non si è mai visto che venga cambiata idea sul penalty. Ha dato un paio di versioni, sicuramente l’assistente gli ha fatto cambiare idea. Ci sentiamo un po’ defraudati, non ce l’abbiamo con la Reggiana ma è un episodio che può pregiudicare il campionato. Noi siamo bravi, non ci siamo mai lamentati, dispiace perché avevamo fatto un’ottima partita. La Reggiana ha dei valori importanti, è una squadra costruita bene, che ha superato il momento negativo, ma è un gruppo che avevo pronosticato al pari di Venezia e Parma. Il campionato? La distanza si è fatta importante, ma noi dobbiamo crederci, soprattutto dopo la partita vista oggi. Non fanno passi falsi, ma noi dobbiamo provarci fino alla fine e cercare di approfittarne se sbagliano. Abbiamo una buona squadra, con piena consapevolezza dei nostri mezzi, purtroppo paghiamo l’inizio balbettante. Il mister? Non viene in sala stampa perché era particolarmente amareggiato e non voleva parlare a caldo. Ha preferito non commentare l’episodio. Farsi sentire? Non credo ci siano sedi dove parlare, fa parte dell’errore tecnico, ma questo è abbastanza grave”.
Emerson, difensore Padova: “Noi aspettavamo per battere il rigore, a un certo punto l’arbitro va dal guardalinee, pressato dai giocatori della Reggiana, che è una cosa da regolamento vietata e non ha allontanato nessuno e il guardalinee e cambia. LA sua scusa è che è stato un tocco di mano involontario in area. In 20 anni che gioco a calcio una cosa del genere non l’ho mai vista e mi ha ammonito perché gli ho detto che abbandonavo il campo dopo un episodio simile. Per rispetto dei tifosi e di chi paga il biglietto bisogna vedere delle cose giuste. Non vogliamo regali ma solo giustizia. Era giusto batterlo quel rigore, ma non puoi tornare indietro. Il tocco di mano è netto. Noi abbiamo accettato il rigore loro, anche se sbagliato, ma non accettiamo quanto successo. Sono in diffida per un giallo che non capisco, non ho parole”.