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Ore 21.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Mettiamola così: in un momento in cui le pedine cadono una dopo l’altra come in un gigantesco domino, prendersi un punto a Cesena e riuscire a stare galla in classifica non era esattamente un’operazione scontata. Vero è anche che al Vicenza la vittoria manca da due mesi e mezzo, che l’1-1 del Manuzzi è poco più di un brodino per una squadra che non riesce più a portare a casa tre punti in un colpo solo e che senza un centravanti è dura per tutti. Pierpaolo Bisoli non può fare miracoli e il secondo gol in tre partite siglato da Rolando Bianchi a Vercelli dovrà far riflettere qualcuno dietro la scrivania del club biancorosso, perché annunciare l’arrivo di due attaccanti e poi rimanere a mani vuote complica parecchio il lavoro dell’allenatore. In serie B anche un punto o due possono fare tutta la differenza del mondo e Bisoli aveva chiesto una pezza per far fronte alla situazione di grave emergenza nel reparto offensivo. Giuseppe De Luca, protagonista assoluto contro l’Entella, ieri non si è ripetuto e di certo non gliene si può fare una colpa. Checché se ne dica, è una seconda punta adattabile a esterno e schierato centravanti non può rendere al meglio. Nessuno discute le sue qualità né tantomeno la sua abilità offensiva, ma è evidente che alla squadra un centravanti come Bianchi, invocato invano dall’allenatore dietro le quinte per coprire le spalle a Giulio Ebagua, sarebbe servito parecchio. Non resta che sperare nel ritorno del gigante nigeriano alle prese con la pubalgia, infortunio sempre difficile da gestire e che regala certezze col contagocce. Se recupererà presto la condizione, la coppia con De Luca può regalare gioie e il pass salvezza al Vicenza il prossimo 22 maggio, diversamente la strada verso la permanenza in B (eventuali penalizzazioni altrui permettendo) sarebbe a dir poco in salita. […]
Ore 21.30 – (Giornale di Vicenza) I due volti di Robert Gucher. In campo toglie il sorriso agli avversari, nel dopogara lo suscita nei compagni. E così, in sala stampa, l’obiettivo dichiarato è di fare il verso a Francesco Orlando. «Ammettilo – dice fingendo di minacciarlo – dopo il gol ti sei accontentato». L’umore, insomma, è ottimo. Anche perchè «finalmente – sottolinea l’austrociociaro – abbiamo capito che dobbiamo soffrire. Questa è una squadra vera, un grande gruppo. Abbiamo lottato e torniamo a casa con un punto importantissimo».Spirito di sacrificio dunque, ma anche duttilità. Già, perchè Gucher è partito in un centrocampo a due che poi si è via via infoltito, diventando a tre e infine a quattro. «C’era bisogno – spiega con le idee chiare di chi forse un giorno potrebbe fare l’allenatore – di fare blocco e di chiudere centralmente. L’abbiamo fatto, grazie al sacrificio di tutti. A cominciare da De Luca, che tornando spesso ci dava una grossa mano». […]
Ore 21.10 – (Giornale di Vicenza) Quasi due anni. Era il 28 aprile del 2015 quando Marco Amelia aveva difeso la porta del Perugia a Latina. Bene, peraltro, visto che la partita si era conclusa sullo 0-0. Poi basta. Nessuna gara a livello professionistico. Sino a quando Francesco Benussi ha chiesto il cambio… «Ma ho vissuto bene – spiega il già campione del mondo a Germania 2006 – questo esordio improvviso. Per carattere io sono un freddo e poi, al pari dei miei compagni, avevo voglia di dare il mio contributo in un momento non facile». E il suo contributo Amelia l’ha dato. Eccome se l’ha dato, con quella parata sul tiro da distanza ravvicinata di Laribi al tramonto della partita… «In realtà – riprende il portiere – in quei casi hai solo da cercare di occupare più superficie possibile. L’ho fatto e ho respinto la palla con un’anca. Comunque non è stato quello l’intervento più difficile. Il più complicato è stato su un pallone che è arrivato dopo essere passato tra mille gambe. In situazioni del genere basta pochissimo, è sufficiente una deviazione minima per creare problemi».Amelia è soddisfatto della sua prestazione. «Ma soprattutto – sottolinea – del punto. Abbiamo saputo soffrire quando ce n’era bisogno e questo risultato ci dà morale». […]
Ore 20.50 – (Giornale di Vicenza) Vai col liscio. E dopo appena 7 minuti… Per fortuna che poi il Vicenza, sfoderando una grinta rock, riesce a rimettere in piedi l’incontro e a portare a casa un punto pesantissimo. L’1-1 nello scontro diretto di Cesena ha un peso specifico molto elevato. Non tanto ai fini della classifica (ora i biancorossi sono terzultimi da soli e se il campionato fosse finito sarebbero in Lega Pro), quanto per il morale. Adesso bisognerà cercare di cambiar passo, ma intanto è già positivo aver evitato una sbandata che avrebbe avuto conseguenze gravi. Difficilmente Francesco Benussi dimenticherà questa settimana.Martedì era stato azionista di maggioranza nel pasticcio che, grazie alla compartecipazione di Esposito, aveva permesso all’Entella di andare a bersaglio. E anche ieri, purtroppo, ci ha messo del suo. In negativo. Minuto numero 7: Garritano (che l’anno scorso non dispiaceva al Vicenza), tira da fuori. Benussi respinge male e piano e sulla corta respinta arriva per primo Ciano. Gol. Paura. Quella parola che il presidente Alfredo Pastorelli ha proibito di pronunciare pena il licenziamento (e noi ci adeguiamo per solidarietà con i dipendenti) sembra avere dei contorni definiti. […]
Ore 20.20 – (Gazzettino) Filippo Scaglia conta di esserci domani sera al Matusa dopo essere uscito dolorante al ginocchio destro nel primo tempo con il Trapani al Tombolato. «È successo – racconta – in una entrata in scivolata su Manconi, che mi ha calpestato il ginocchio lasciandomi l’impronta dei tacchetti». Nonostante fosse stato trapanato, il centrale difensivo granata ha provato a rimanere in campo: «Sono rientrato con la volontà di continuare, ma sentivo che la gamba non rispondeva per cui non aveva senso insistere. Meglio lasciare il posto a un compagno al cento per cento, la partita era troppo delicata per noi». Adesso la situazione è migliorata. «Dopo due giorni di lavoro differenziato, ho lavorato in gruppo. Le sensazioni sono positive, ma vediamo come va. Conto di essere a disposizione per la trasferta a Frosinone, poi l’allenatore valuterà chi mandare in campo». […] Il Cittadella affronterà la capolista senza timori reverenziali, soprattutto dopo l’ultima rinfrancante vittoria sui siciliani. «Avevamo espresso un buon gioco anche nelle partite precedenti – precisa Scaglia – soltanto che troppe volte non eravamo riusciti a essere concreti, pagando dazio. Il successo sul Trapani, magari non fornendo una delle nostre migliori prestazioni, è stato fondamentale per ricaricarci il morale. Vincere aiuta, noi dobbiamo fare le cose che sappiamo, possiamo giocarcela contro qualsiasi avversario. Lo abbiamo dimostrato e adesso vogliamo dare continuità di risultati. Stiamo recuperando giocatori che hanno avuto degli infortuni piuttosto lunghi, anche questo aiuta il gruppo a credere di più nelle nostre possibilità».
Ore 20.00 – (Mattino di Padova) La buona notizia del giorno, in casa del Cittadella, è che Filippo Scaglia c’è. La cattiva è che si sono fermati sia Andrea Paolucci (contusione alla coscia destra) che Luca Strizzolo (infiammazione al solito tendine rotuleo del ginocchio destro) e difficilmente saranno della trasferta di Frosinone. Ieri pomeriggio il difensore centrale torinese è tornato ad allenarsi assieme ai compagni e tutto lascia pensare che potrà essere in campo per il posticipo di domani sera, con il Cittadella impegnato al “Matusa”. «Ho rimediato la botta entrando in scivolata su Manconi e lui mi ha calpestato il ginocchio destro, lasciandomi il segno dei tacchetti», ha spiegato ieri “Pippo”, che nel match contro il Trapani era stato costretto ad uscire a metà della prima frazione, perché, per la contusione, aveva perso momentaneamente la sensibilità del piede. «Facevo fatica a camminare e così ho preferito lasciare il posto a qualcuno al 100%. Già giovedì, però, ho ricominciato a correre, le sensazioni sono positive e conto di esserci. Poi deciderà il tecnico se impiegarmi o no». […] Venturato, che stamattina guiderà la seduta di rifinitura, partendo per il Lazio con i suoi uomini nel primo pomeriggio, dovrà dunque lasciare a casa sia Paolucci che Strizzolo. Dietro torneranno a disposizione sia Benedetti che Martin, rientrato dalla squalifica. In mezzo al campo ci sono quattro elementi (Schenetti, Pasa, Valzania e Bartolomei) per i due posti da mezzala. Davanti Litteri ha mostrato di essere pronto, ma ancora non ha i 90’ nelle gambe. Probabile che sia inizialmente della partita, accanto ad Arrighini, e che poi lasci il campo a Iunco o Vido. In casa Frosinone, dopo il turnover di Perugia, Marino dovrebbe tornare a schierare il suo undici-tipo, fatta eccezione per Soddimo, alle prese con una distorsione alla caviglia.
Ore 19.40 – (Corriere del Veneto) Occhi puntati su Gianluca Litteri. Gira e rigira, quanto sia pesata l’assenza del suo attaccante principe a Roberto Venturato nel corso dell’ultimo periodo, lo si è visto con chiarezza martedì con il Trapani. Sono bastati una ventina di minuti al centravanti granata per riguadagnare il tempo perduto, aiutare la squadra a centrare una vittoria fondamentale in chiave playoff e per dimostrare ancora una volta tutto il suo valore. Domani mister Venturato, che oggi terrà la consueta conferenza stampa della vigilia in orario e in giorno inconsueto, considerato che a Frosinone si giocherà domani sera (fischio d’inizio ore 20.30) vuole sfruttare i risultati di ieri della concorrenza, perché andare fino in fondo è quasi un dovere, considerato il livello della categoria. «Sono felicissimo di essere tornato in campo — spiega Litteri — mi sentivo un leone in gabbia e non è stato facile, anche perché sono stato fermo tanto e il primo mese e mezzo non ho fatto praticamente nulla. Per uno come me, poi, perdere la condizione è una conseguenza immediata, per questo il rientro è stato e credo sarà graduale in queste settimane. Giocare dal primo minuto? Le scelte sono del mister, io spero di poter dare una mano a questa squadra, tutti insieme riusciremo ad andare fuori da questa situazione». […]
Ore 19.10 – Emerson, difensore Padova: “Noi aspettavamo per battere il rigore, a un certo punto l’arbitro va dal guardalinee, pressato dai giocatori della Reggiana, che è una cosa da regolamento vietata e non ha allontanato nessuno e il guardalinee e cambia. LA sua scusa è che è stato un tocco di mano involontario in area. In 20 anni che gioco a calcio una cosa del genere non l’ho mai vista e mi ha ammonito perché gli ho detto che abbandonavo il campo dopo un episodio simile. Per rispetto dei tifosi e di chi paga il biglietto bisogna vedere delle cose giuste. Non vogliamo regali ma solo giustizia. Era giusto batterlo quel rigore, ma non puoi tornare indietro. Il tocco di mano è netto. Noi abbiamo accettato il rigore loro, anche se sbagliato, ma non accettiamo quanto successo. Sono in diffida per un giallo che non capisco, non ho parole”.
Ore 18.50 – Giorgio Zamuner, diesse biancoscudato: “E’ stata una bella partita, tra due squadre forti, giocata a viso aperto. Noi siamo un po’ arrabbiati per l’episodio clamoroso del rigore. Non si è mai visto che venga cambiata idea sul penalty. Ha dato un paio di versioni, sicuramente l’assistente gli ha fatto cambiare idea. Ci sentiamo un po’ defraudati, non ce l’abbiamo con la Reggiana ma è un episodio che può pregiudicare il campionato. Noi siamo bravi, non ci siamo mai lamentati, dispiace perché avevamo fatto un’ottima partita. La Reggiana ha dei valori importanti, è una squadra costruita bene, che ha superato il momento negativo, ma è un gruppo che avevo pronosticato al pari di Venezia e Parma. Il campionato? La distanza si è fatta importante, ma noi dobbiamo crederci, soprattutto dopo la partita vista oggi. Non fanno passi falsi, ma noi dobbiamo provarci fino alla fine e cercare di approfittarne se sbagliano. Abbiamo una buona squadra, con piena consapevolezza dei nostri mezzi, purtroppo paghiamo l’inizio balbettante. Il mister? Non viene in sala stampa perché era particolarmente amareggiato e non voleva parlare a caldo. Ha preferito non commentare l’episodio. Farsi sentire? Non credo ci siano sedi dove parlare, fa parte dell’errore tecnico, ma questo è abbastanza grave”.
Ore 18.45 – Roberto Bonetto, amministratore delegato Padova: “Il pari sta stretto. Siamo allibiti, chi tace ha sempre torto. Il Venezia parla sempre e gli danno i rigori, noi tacciamo.Il Venezia deve vincere sul campo, non piangendo per quello che non gli danno. Il Padova meritava di vincere, abbiamo giocato contro una ottima squadra, il rigore per noi era netto, ci viene dato e poi negato. Ha detto che il fischietto gli è partito. Ma noi meritiamo più rispetto, non avremmo i soldi del Venezia o del Parma, andremo mercoledì a giocare al Penzo ancora più arrabbiati. Non posso negare l’evidenza”.
Ore 18.35 – Infuriati i vertici del Padova. il presidente Giuseppe Bergami: “Il torto arbitrale c’è, non ho capito come mai l’arbirto abbia cambiato idea. I giocatori della Reggina hanno fatto pressione e ha cambiato idea. Non so cosa sia successo. Quando i punti contano così è un peccato subire un’ingiustizia”. Interviene improvvisamente l’amministratore delegato Bonetto: “Oggi c”è stato un furto legalizzato, Venezia e Parma stanno sempre a lamentarsi, noi stiamo zitti e questo è il risultato”. e poi se ne va.
Ore 18.30 – Tra pochi minuti in diretta dalla sala stampa del Mapei Stadium!
Ore 18.20 – TERMINA LA PARTITA DEL MAPEI STADIUM: REGGIANA- PADOVA 1-1! Buon pareggio per i biancoscudati che recriminano per quanto successo al termine del primo tempo quando l’arbitro prima concede un rigore, poi torna sui suoi passi!
Ore 16.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) E venne il giorno del debutto di Valerio Bertotto sulla panchina del Bassano. L’avversario di turno è il Mantova, una squadra boccheggiante alla ricerca di punti salvezza e il test sarà probabilmente decisivo per comprendere se e come la squadra abbia metabolizzato il cambio in panchina, con l’esonero di Luca D’Angelo ormai alle spalle. Nei fatti, forse, servirà osservare con scrupolo e attenzione i novanta minuti odierni al Mercante, anche perché l’unica certezza è la difesa a quattro dichiarata dal nuovo allenatore, per il resto intenzionato a dare una bella rimescolata al mazzo sparigliando molte carte: «Non faccio alcuna distinzione tra i giocatori — taglia corto Bertotto — la distinzione la possono fare loro nel lavoro sul campo settimanalmente. Chi si impegna e farà vedere le proprie qualità e la voglia di scendere in campo, non avrà alcun problema a conquistarsi il proprio spazio. Il Mantova è una squadra che nell’ultimo periodo ha ottenuto dei buoni risultati, ma voglio che la mia squadra vada in campo conscia di quello che sa fare e lo metta in pratica. Abbiamo lavorato molto, seppur solo da mercoledì e sono convinto che questa gara possa rappresentare un momento di crescita in funzione anche delle partite successive». E Bertotto indica le caratteristiche che vuol vedere dai suoi. «Voglio la determinazione, l’intensità, l’organizzazione, la voglia di primeggiare sull’avversario e la giusta serenità, perché è questa che fa la differenza. I ragazzi devono togliersi dalla testa certi pensieri e ritornare a fare ciò che sanno fare al meglio». […]
Ore 16.10 – (Giornale di Vicenza) Stefano Rosso come e meglio del Bearzot mundial. Allora il “Vecio” fece scudo contro la stampa avvelenata nei confronti degli azzurri che poi dominarono in Spagna. Adesso, 35 anni più tardi, le malignità arrivano più dai social che dai giornali e tv e i pres difende a spada tratta il lavoro dei suoi. «Ci tengo a sottolineare una volta di più che la proprietà condivide in toto l’operato del direttore, dello staff tecnico e dei giocatori – puntualizza Stefano – ci sono state illazioni e qualche volta si è anche mancato di rispetto nei confronti o della società, oppure del general manager o della squadra. Noi procediamo come un gruppo compatto cercando di intervenire al meglio per il bene dei soci e soprattutto dei tifosi. Il calcio è questo, si vince e si perde, fosse matematica sarebbe tutto più semplice. Ma siamo tutti allineati verso un unico obiettivo, questo sia chiaro – chiosa il presidente – ed è mio dovere difendere chi lavora per questo club».
Ore 16.00 – (Giornale di Vicenza) Siccome in quaresima c’è già da quasi un mese, Bassano non può attendere Pasqua per avviare la sua personalissima resurrezione. Anche se Valerio Bertotto, così d’impatto, dà l’impressione di credere in maniera smisurata nei propri mezzi. Comandante di fresca investitura, l’ex Udinese trasmette leadership e personalità, lavorando sulle teste almeno quanto sulle gambe della sua ciurma.«C’è la ferma volontà di riprendere il cammino interrotto qualche settimana fa – argomenta il novello timoniere virtussino – ritengo che la squadra abbia capito di possedere delle qualità importanti. Deve scrollarsi di dosso la nebbia che l’ha avvolta di recente. Io sono arrivato solamente mercoledì ma abbiamo lavorato parecchio a suon di doppie sedute per accelerare il processo di reciproca conoscenza e considero il match odierno una tappa fondamentale». Rende note le tavole bertottiane del suo modo di interpretare il calcio. «Chiedo sempre determinazione, intensità, organizzazione e soprattutto la voglia e il desiderio di primeggiare sull’avversario. Senza peraltro smarrire serenità e lucidità. Per questo è essenziale spazzare via i cattivi pensieri, ritrovare fiducia e ricominciare a fare quello che questa squadra ha già dimostrato di saper ottenere. Sapete cosa mi piaceva del Bassano autunnale? La capacità di padroneggiare la partita, guidava sempre lui. Dovrà tornare a farlo». […]
Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Per dipingere il Santarcangelo e passare ai raggi x il sistema di gioco messo generalmente in campo da Michele Marcolini si deve per forza partire da un dato. È necessario spezzare in due il campionato e considerare solamente le partite giocate al Mazzola, vero e proprio fortino della squadra romagnola. Il Santarcangelo, infatti, ha costruito soprattutto in casa la sua classifica, guadagnando 23 dei 33 punti che oggi rappresentano il suo bottino totale. Ma non è questo il dato che spaventa di più il Pordenone. La squadra romagnola in casa è una linea Maginot e in tutta la stagione ha subìto solamente sette reti tra le mura amiche. Segnare in Romagna è quasi impossibile e nessun’altra retroguardia, neanche quella blindata della Reggiana, è riuscita a fare meglio. Le vittorie casalinghe sono sei, mentre le sconfitte soltanto due. Merito di un atteggiamento guardingo supportato da un quadrato 3-5-2 che in fase difensiva si trasforma con facilità in una compatta retroguardia a cinque elementi. […]
Ore 15.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Restano a casa il metronomo Burrai e l’eroe del Monday Night col Bassano (6-0) Emanuele Berrettoni. Non sono nemmeno saliti sul pullman che ieri ha portato i ramarri a Santarcangelo di Romagna. Non c’erano nemmeno Parodi e Pellegrini, acciaccati pure loro. Se a questo aggiungiamo il fatto che nemmeno Ingegneri (rientrante dalla squalifica) è al meglio, si capisce quanto difficile possa diventare un match sulla carta più che abbordabile con i galletti di Romagna. «Certo abbiamo assenze importanti, ma – tiene alto il morale della truppa Bruno Tedino – non ci tolgono il sorriso. Anzi le difficoltà solitamente ci rafforzano e ci compattano ancora di più. Chi scenderà in campo darà il massimo, come è successo lunedì contro il Bassano». Il Pordenone non vince in trasferta dal 23 dicembre del 2016 (2-0 a Salò con la Feralpi). Da allora ha perso a Gubbio (0-1), Parma (2-3), Venezia (0-1) e Teramo (0-2): «Vero ammette Tedino, anche se da Parma e Venezia non meritavamo di tornare a casa a mani vuote. Diverso il giudizio sulla trasferta a Teramo, dove abbiamo regalato agli avversari un tempo intero. La goleada di lunedì però ha accresciuto autostima ed entusiasmo. Siamo incompleti, ma pronti per rompere la serie negativa a Santarcangelo». […] Undici iniziale quasi scontato, viste le assenze. Fra i pali giocherà Tomei con la voglia di riscattare i due errori commessi nel match di andata. Davanti a lui Semenzato, Stefani, Ingegneri (o Marchi se Andrea non dovesse farcela) e De Agostini. Il centrocampo sarà lo stesso della sfida con il Bassano con Misuraca, Suciu e Bulevardi. In prima linea Arma e Padovan supportati dall’estro e dalla fantasia di Luca Cattaneo.
Ore 14.50 – (Messaggero Veneto) La classifica dice che il Pordenone è favorito, ma Tedino va oltre al dato superficiale. Il tecnico dei neroverdi teme la trasferta di Santarcangelo e invita i suoi a non sottovalutare l’impegno e non cullarsi troppo dopo lo splendido 6-0 ottenuto al cospetto del Bassano. «Quello dei gialloblù è uno dei campi più difficili del campionato – afferma il trainer prima di partire per la Romagna –. Lo dicono anche i numeri, visto che in casa ha rimediato solo due sconfitte (con Padova e Reggiana, ndr). La squadra di Marcolini si difende bene, concede poco e in ripartenza sa far male». All’andata si è visto considerato il risultato di 3-3. «Una partita che ci serve da lezione – riconosce Tedino –. Andiamo a giocare per vincere e per cercare di ritrovare quei punti che non sono arrivati negli ultimi quattro turni lontano dal Bottecchia». Il Pordenone affronterà la trasferta in Romagna privo di quattro giocatori: due titolari importanti (Berrettoni e Burrai) e due ricambi (Pellegrini e Parodi). Ingegneri recupera in extremis, anche se non è al meglio. «Le defezioni però non devono toglierci il sorriso, anzi – afferma il tecnico –: le difficoltà ci rafforzano e compattano ancor di più. Chi scenderà in campo saprà dare il meglio. Il 6-0 al Bassano ci ha regalato autostima, entusiasmo e 3 punti molto importanti. Ma domani (oggi, ndr) si parte da 0-0: dovremo avere la massima attenzione, grandissima determinazione e giocare il nostro calcio». […]
Ore 14.30 – (Messaggero Veneto) Dev’essere un ricordo il 6-0 col Bassano. Perché la gara di oggi è molto dura per il Pordenone e che sarà un ulteriore test sulla forza della rosa e del gruppo. I neroverdi, per la nona giornata di ritorno di Lega Pro, vanno a Santarcangelo privi di due elementi fondamentali nello scacchiere tattico di Bruno Tedino: sono costretti a dare forfait (neppure convocati) Burrai, il regista, out un’altra volta, e Berrettoni, attaccante e grande protagonista nel posticipo di lunedì scorso con una doppietta. Entrambi sono fuori causa per problemi fisici. Non si presenta col miglior vestito dunque la squadra neroverde, che in queste condizioni deve ritrovare la vittoria in trasferta che non arriva da 4 turni (coincisi con 4 ko). Il Santarcangelo è una rivale alla portata, visto che è nella seconda metà della graduatoria: l’incontro odierno si può leggere così. […]
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Sembra scontato tranne a centrocampo il 4-3-3 del Venezia che oggi Pippo Inzaghi schiererà in casa del Teramo (ore 14.30). In attacco prevedibile conferma del terzetto Moreo-Geijo-Marsura. A centrocampo regìa tra i piedi di Bentivoglio, mentre per le altre due maglie sono in corsa Acquadro, Soligo e un Falzerano al rientro dalla squalifica. In difesa unica novità tra i pali, con Vicario al posto di Facchin (squalificato come Malomo) e il solito quartetto con Zampano-Garofalo terzini e Modolo-Domizzi centrali. Per il Venezia quella odierna sarà la terza trasferta di fila tra coppa e campionato: mercoledì 8 marzo al Penzo la semifinale di ritorno con il Padova (ore 19, 1-1 all’andata) mentre tra una settimana a Sant’Elena sarà di scena il Modena (ore 16.30). […]
Ore 13.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) All’alba della 27. giornata scocca l’ora di Guglielmo Vicario tra i pali di un Venezia che scende a Teramo per aggiungere un altro mattoncino da tre punti alla sua scalata verso la serie B. Oggi pomeriggio (ore 14.30) il ventenne udinese debutterà in una Lega Pro finora assaporata solo nelle gare di Coppa Italia. Obiettivo impegnativo quello di non far rimpiangere il muro Facchin, fermo ai box per una giornata di squalifica dopo l’applauso frainteso alla curva avversaria, al termine della gara vinta 3-1 sette giorni in casa della Sambenedettese. «Mi sento prontissimo e sono fiducioso essendomi sempre allenato bene – l’entusiasmo di Vicario (titolarissimo lo scorso anno in serie D) alla vigilia del suo debutto tra i professionisti -, poi la Coppa Italia mi ha sicuramente aiutato a restare sul pezzo. È vero che non ho giocato ma questa stagione, come speravo e immaginavo, si sta rivelando davvero formativa sotto tutti i punti di vista». Chiaro il riferimento del numero 22 arancioneroverde al rendimento molto alto tenuto da Facchin. «Davide sta giocando alla grande, quando fa bene io sono il primo ad esultare per lui e per il Venezia, peraltro posso solo ringraziarlo perché grazie al lavoro quotidiano sul campo si è instaurato un rapporto vero anche fuori. Poterlo studiare da vicino è un lusso ed oggi spero di fare al meglio la mia parte». […]
Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Una trappola da evitare per continuare la corsa verso la serie B. Seconda trasferta consecutiva per il Venezia, che oggi pomeriggio (ore 14,30) sarà ospite del Teramo allo stadio Bonolis. Una gara che sulla carta vede i ragazzi di Inzaghi nettamente favoriti, prima contro quartultima, ma sono proprio queste le partite più insidiose. «Non voglio nemmeno definirle delle trappole — dice mister Pippo Inzaghi — sono proprio queste le gare che ti fanno vincere i campionati, i ragazzi lo sanno, ed ecco perché mi attendo un’altra bella prestazione da parte di tutti. Siamo in un buon momento, stiamo bene e giochiamo un bel calcio». A Teramo però non mancheranno le incognite, a partire dal terreno di gioco in sintetico che Domizzi e compagni riusciranno a testare soltanto nel riscaldamento prepartita. «Siamo andati giù prima proprio con la speranza di provare il campo, che è l’unico in sintetico. La mia non vuole essere una polemica ma mi sembra giusto che tutte le squadre possano provare l’unico terreno sintetico del campionato. Dovremo essere bravi a sfruttare bene il riscaldamento e capire come rimbalza la palla e come farla andare a terra». In realtà Inzaghi deve pensare anche a come sostituire i due squalificati, Facchin e Malomo, puniti dal giudice sportivo dopo i fatti di San Benedetto. «Abbiamo visto che non c’erano colpe, ma purtroppo è andata così. Dobbiamo essere bravi a resettare tutto e pensare a una partita per volta, dimostrando di essere più forti di tutto». […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Teramo a caccia di punti salvezza, da meno di un mese (13 febbraio) il club abruzzese si è affidato a Guido Ugolotti ottenendo 4 punti in 3 gare, dopo essere partita con Lamberto Zauli, esonerato e sostituito da Federico Nofri (15 settembre), per poi richiamare l’ex trequartista di Atalanta e Palermo (9 dicembre). «Il Venezia è una squadra costruita per vincere il campionato» dichiara Ugolotti, «e sta anche attraversando un ottimo periodo di forma. Noi dovremo lottare su ogni pallone, cercando prima di ragionale e poi provare a fare qualcosa di più». Il Teramo ha resistito per oltre un’ora, sette giorni fa, all’Euganeo. «Ci sarà da soffrire anche contro il Venezia. Contro la capolista non sarà però sufficiente ripetere solo la prestazione di Padova». […]
Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) Seconda trasferta di fila per il Venezia, che prova a respingere l’assalto del Teramo dopo aver domato la Sambenedettese. Gara insidiosa, trappole disseminate, a cominciare dal terreno in sintetico, e una squadra in piena bagarre per sottrarsi dalla zona playout con Ugolotti chiamato a risolvere un rebus irrisolto in precedenza per Zauli e Nofri. Venezia che vuole un’altra vittoria, è la squadra con il miglior quoziente punti in trasferta (2,22), davanti anche al Parma (2,07), dove ha un filotto aperto di tre successi (Reggio Emilia, Lumezzane, San Benedetto) nel nuovo anno. Vittoria che serve osservando anche il calendario odierno con il Parma, l’avversario più vicino e più temibile per la corsa alla Serie B, che ospiterà il Forlì al Tardini. Mancheranno sia Facchin che Malomo, bloccati per un turno dal giudice sportivo dopo l’infuocato post partita di San Benedetto del Tronto, ma Inzaghi potrà contare sul rientro di Falzerano, che dovrebbe essere l’unica variazione tattica rispetto alla squadra che ha domato la Samb con Soligo a fargli spazio a centrocampo. Forzata, invece, la sostituzione di Facchin con Vicario, all’esordio in Lega Pro dopo le quattro presenze collezionate in Coppa Italia. Considerato lo stato di forma e la brillantezza sotto porta, da escludere che Inzaghi modifichi il tridente con Moreo, Geijo e Marsura. […]
Ore 12.10 – (Gazzettino) […] VIGONTINA «Ho trovato grande disponibilità e attenzione da parte dei ragazzi – sottolinea Italiano – Loro per primi sono consapevoli che devono dare qualcosa di più, mettendo in campo la cattiveria agonistica di una squadra che è a rischio di retrocedere». Proprio nella gara d’andata al Rocco si era vista la migliore Vigontina San Paolo della stagione. «Abbiamo preparato alcune modifiche rispetto a quella gara visto che la Triestina ha cambiato modulo e qualche giocatore. A questo punto comunque conta poco l’avversario che abbiamo davanti, dobbiamo affrontare tutte le gare con la voglia di fare bottino pieno se vogliamo continuare a sperare. Non bisogna guardare in faccia nessuno, solo fare risultato». CAMPODARSEGO. Insegue il terzo successo di fila andando a fare visita al Legnago. Proprio un girone fa iniziava l’avventura di Cristiano Masitto sulla panchina biancorossa: «La squadra è migliorata nell’autostima. Siamo reduci da due vittorie e questo significa che siamo più consapevoli dei nostri mezzi. Ma ci dobbiamo ancora confermare e continuare a spingere, consci che ci attende una gara combattuta». Unico assente Brino. ABANO. Affronta a Valdagno l’Altovicentino che è reduce da cinque sconfitte di fila, anche se Luca Tiozzo non si fida: «Anche quando abbiamo affrontato l’Union Feltre veniva da sei stop e abbiamo perso. Tra l’altro i vicentini possono contare in attacco su giocatori del calibro di Carbonaro, Simoncelli e Trinchieri, per cui non possiamo guardare ai loro risultati negativi, ma alle potenzialità che hanno. Questa gara per noi ha un valore incredibile: siamo stati sempre bravi a reagire nei momenti di difficoltà, ma abbiamo sempre mancato il salto di qualità». ESTE. Cerca altri punti salvezza nella gara casalinga con il Montebelluna. Ecco Michele Florindo: «Affrontiamo un avversario in salute, ma abbiamo bisogno di fare risultato per avvicinarci al nostro obiettivo. All’andata era stata una delle nostre peggiori prestazioni, quindi vogliamo rifarci e fare bella figura aggredendo la partita. Tanto più che giochiamo davanti ai nostri tifosi: mi auguro davvero che vengano numerosi a sostenerci, come è stato in occasione della gara con il Mestre».
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) CAMPODARSEGO. Undici punti sono tanti, forse troppi. Ma per chiudere la stagione senza l’ombra di un rimpianto il “Campo” deve provare assolutamente a riacciuffare la Triestina. […] Insomma, per il secondo posto ci vogliono successi: ecco, allora, l’ostacolo Legnago (arbitro De Leo di Molfetta), compagine che deve ancora chiudere i conti con la matematica per la salvezza diretta e, di sicuro, allo stadio “Mario Sandrini” non stenderà tappeti rossi per i colleghi dell’Alta Padovana. Non sarà della partita soltanto il portiere Brino, che sta recuperando da un infortunio. Formazione Campodarsego (4-2-3-1): Andreatta; Sanavia, Beccaro, Lebran, Buson; Callegaro, Tanasa; Franceschini, Lauria, D’Appolonia; Aliù. All. Masitto. ABANO. Proprio contro il Legnago, nell’ultimo turno, è ripartita la rincorsa dell’Abano. I neroverdi, allo stadio “dei Fiori” di Valdagno, se la vedranno con una squadra, l’Altovicentino (arbitro Catani di Fermo) che da protagonista annunciata si è ritrovata nelle zone più pericolose della graduatoria. […] Formazione Abano (4-2-3-1): Cottignoli; Tescaro, Boscolo Berto, Cuccato, Busetto; Pagan, Serena; Bison, Rampin, Fracaro; Personé. All. Tiozzo. ESTE. I giallorossi si giocano il jolly. Contro il Montebelluna (arbitro Ancora di Roma), fra le mura amiche, la formazione di Michele Florindo ha bisogno di un acuto per stabilizzarsi nella media classifica. […] Formazione Este (4-3-3): Lorello; Dei Poli, Montin, Munaretto, Cassandro; Faggin E., Longato, Tessari; Dovico, Ferrara, Marchetti. All. Florindo. VIGONTINA SAN PAOLO. C’è una settimana difficile da riscattare, infine, per la Vigontina San Paolo. I bianconeri, dopo la scoppola rimediata al “Gabbiano” di Campodarsego e l’esonero di Vito Antonelli, hanno bisogno di un’impresa per invertire la rotta. In questo senso potrebbe dimostrarsi decisivo il ritorno di Vincenzo Italiano, richiamato in panchina (si era dimesso a gennaio) per la fase decisiva della lotta per non retrocedere. I punti da recuperare sulla Calvi Noale sono ben 11, ma un successo con la Triestina (arbitro Catastini di Pisa) rilancerebbe – e non poco – le ambizioni di bomber Antenucci & C. Con il ritorno dell’ex capitano di Padova ed Hellas si tornerà anche al modulo 4-3-3, con il trio composto da Antenucci, Santoni e Siega pronto a insidiare l’area degli alabardati. Formazione Vigontina San Paolo (4-3-3): Guagnetti M.; Busetto, Pregnolato, Giovannini, Scandilori; Topao, Pelizzer, Casagrande, Santoni, Siega, Antenucci. All. Italiano.
Ore 11.20 – (Gazzetta di Reggio) Se non è un esame di maturità poco ci manca. Il match di oggi contro il Padova sembra il test ideale per verificare se “fu vera gloria”.«E’ una partita sicuramente importante – spiega il tecnico granata Leonardo Menichini – contro un Padova che ad inizio campionato era indicato tra le favorite per il salto di categoria insieme a Venezia, Reggiana e Parma. Per noi si tratta di un test che ci permette di valutare quale è stata la nostra crescita ma anche una conferma a quello che sono state le ultime prestazioni». Da quando è arrivato alla Reggiana questa è la prima sfida con una formazione di vertice. Come l’avete preparata?«Ho una fiducia immensa in questo gruppo. E parlo di un gruppo composto da 23 giocatori tutti titolari che di volta in volta l’allenatore sceglie. Sono molto soddisfatto del lavoro e dell’attenzione che mettono in tutti gli allenamenti e mi fa piacere vedere il gruppo compatto e coeso. E con questa unità d’intenti si può davvero costruire qualcosa di importante». […] Chi perde questa sfida può abbandonare sogni di gloria?«È chiaro che davanti ci sono due squadre che non perdono un colpo. Quindi perdere colpi in questo momento significherebbe allontanarsi dalla vetta e rendere tutto più complicato. Vincere invece permetterebbe di rimanere in scia ma è anche vero che mancano tante partite alla fine e c’è ancora spazio per aspirare al massimo. Con tanti scontri diretti può succedere di tutto». […] Come sta la Reggiana?«Sta bene. È in ottima condizione e sono sicuro che faremo una grande partita».Con che attegiamento va affrontata una corazzata come il Padova?«In fase di possesso vogliamo imporre quelle che sono le nostre qualità e il nostro gioco. Quindi controllare la partita giocando palla per creare occasione da gol. In fase di non possesso dobbiamo lavorare tutti per chiudere le fonti di gioco del Padova. Ma credo che la mia Reggiana abbia le qualità per portare a casa il risultato».
Ore 10.50 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Sbraga, Emerson, Cappelletti; Madonna, De Risio, Berardocco, Dettori, Favalli; Alfageme, Neto Pereira.
Ore 10.40 – (Gazzettino) […] Il tecnico si aspetta una Reggiana così. «Ultimamente hanno cambiato modo di giocare utilizzando quattro difensori, tre centrocampisti e un trequartista con due punte che rimangono larghe. Anche quando sono in casa non hanno mai attuato un pressing ultra offensivo: sono abili a muovere la palla e a ripartire velocemente quando l’avversario si apre». Quindi il Padova non deve fare questo. «Non è tanto il non aprirsi perché nell’arco di novanta minuti è impossibile non farlo, ma quando attacchiamo o cerchiamo di dare ampiezza al nostro gioco dobbiamo essere bravi a marcare gli appoggi dove sappiamo che loro sono abili a ripartire».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Un esame da superare a pieni voti. Sono punti pesantissimi quelli in palio oggi al Mapei Stadium in una sfida che profuma di autentico scontro diretto in alta quota. E per restarci il Padova è chiamato a centrare il bottino pieno, continuando così a cullare le ambizioni di primato e al tempo stesso estromettendo una rivale alla corsa per la vetta. Della serie, le motivazioni non mancano ed è quello che si percepiva anche ieri alla Guizza nell’ambiente biancoscudato in occasione della rifinitura della vigilia. «È una gara diversa rispetto all’andata, dove eravamo solo all’inizio e mancavano molte partite – esordisce Brevi – Adesso siamo nella parte importante del rush finale e tutti abbiamo l’idea di migliorare l’attuale posizione di classifica. Queste sono le sfide più facili da preparare perché anche i giocatori sanno che è uno scontro diretto: non serve caricarli più di tanto, gli stimoli arrivano da soli. Avevo maggiori timori con il Teramo visto che eravamo obbligati a vincere e non è mai facile farlo anche con le compagini che lottano per retrocedere». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Quattro vittorie e un pareggio nelle ultime cinque partite, con un solo gol al passivo: è questo il bottino della Reggiana dopo l’arrivo in panchina di Menichini al posto di Colucci. La formazione emiliana è dunque ancora in corsa per un ruolo da protagonista, ma sono anche tanti i rimpianti per i punti persi a dicembre e negli scontri diretti. Proprio in questa ottica l’appuntamento di oggi costituisce la classica prova del nove per. Finora, infatti, le cose non sono andate bene in tal senso visto che la Reggiana in cinque sfide con le prime della classe ha ottenuto un solo pareggio – a Venezia perdendo a Padova, a Pordenone e in casa con i lagunari e con il Parma. Nel frattempo la squadra ha in parte cambiato volto nel mercato di gennaio, con le partenze di Mogos, Angiulli e delle punte Manconi e Nolè, rimpiazzati in avanti da Carlini, in cabina di regia da Genevier e sulla corsia di sinistra da Contessa. In campo spazio al modulo 4-3-1-2, con le sole assenze del portiere Perilli (al suo posto Narduzzo) e del lungodegente Pedrelli. Torna in attacco Marchi, in ballottaggio con Guidone per affiancare Cesarini, mentre sulla trequarti agirà Carlini. In mediana si contendono un posto Sbaffo e Riverola e non mancherà Bovo, mentre l’altro ex Trevisan partirà dalla panchina. […]
Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Sbraga, Emerson, Cappelletti; Madonna, De Risio, Mandorlini, Dettori, Favalli; Neto Pereira, Altinier.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Altinier può rientrare? «Si è allenato tutta la settimana senza problemi, quindi lo considero recuperato e pienamente a disposizione. Con calma, fino alle 16 di oggi, deciderò se utilizzarlo dall’inizio o se tenermelo per gettarlo nella mischia in corsa». […] Bergamin sostiene che il pareggio non serva a nessuno. È d’accordo? «Il nostro obiettivo dev’essere la vittoria, ma poi bisogna vedere come andranno le cose in campo. Questa è una valutazione che si può fare solo a fine partita, anche in considerazione dei risultati degli altri. Di certo non firmiamo per un pareggio, ma giocando bisogna sempre vedere cosa accade». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Sicuramente una partita diversa da allora», l’analisi alla vigilia del tecnico biancoscudato, allora ad un passo dall’esonero e oggi ancora in corsa per il primo posto. «Siamo nella fase più importante del rush finale del campionato, siamo lì in alto ed è giusto avere l’obiettivo di migliorare ancora la nostra posizione di classifica». Come arriva il Padova a questo appuntamento? «Abbiamo lavorato bene, recuperando praticamente tutti gli effettivi: se la scorsa settimana avevamo qualche problemino, adesso stiamo sicuramente meglio». In quattro giorni incontrate la Reggiana e poi il Venezia, per la Coppa. Come gestirà gli uomini a disposizione? «A dire il vero ci aspettano tre gare (la terza con il Santarcangelo domenica, ndr), per cui attingeremo a tutti gli elementi della rosa, e la speranza è di avere più giocatori possibili per poter schierare nei primi due impegni una formazione ugualmente competitiva. Non parlerei di turnover, per il momento pensiamo solo alla gara con la Reggiana, dopodiché potremo cominciare a pensare al ritorno della semifinale di Coppa».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Prima d’ora non c’era ancora stata una partita di tale importanza. Morale, certo, ma prima di tutto pratica. Oggi pomeriggio, nello splendido “Mapei Stadium-Città del Tricolore” di Reggio Emilia, il Padova affronta la Reggiana. Due i punti in più in classifica che vantano i biancoscudati, i quali, oltre che difendersi dal tentativo di sorpasso della formazione di Menichini, hanno l’obbligo di rimanere a ruota di Parma e Venezia. […] La Reggiana è priva di Perilli e Pedrelli, al Padova invece manca il solo Fantacci. In avanti è ballottaggio aperto tra Altinier e Alfageme, in mezzo al campo Mandorlini dovrebbe farsi preferire a Berardocco. E quella che all’andata fu la gara della svolta, adesso può diventare un crocevia altrettanto importante.
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Bindi; Cappelletti, Emerson, Sbraga; Madonna, De Risio, Berardocco, Dettori, Favalli; Neto Pereira, Alfageme.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) L’aggettivo spesso è abusato, ma questa volta Reggiana-Padova (Mapei Stadium, ore 16.30) sarà sicuramente decisiva per la rincorsa al primo posto. Il Venezia corre e il Parma non molla di un centimetro se si vuole avere una minima speranza di agganciare la vetta, non c’è altra strada per Oscar Brevi che vincere oggi in Emilia. Contro un avversario che, da quando c’è Leonardo Menichini in panchina, non sta sbagliando un colpo e che oggi punta a sua volta al sorpasso in classifica. «Il Padova è una delle squadre costruite per vincere il campionato assieme a Venezia, Parma e Reggiana — spiega l’ex vice di Carlo Mazzone, da tempo avviato a una buona carriera in panchina — ed è vero che oggi un pareggio servirebbe a poco, ma è anche vero che mancano tante partite e che ci sono anche diversi scontri diretti, per cui sarebbe comunque presto per chiudere, in un senso o nell’altro, il discorso. Il Padova è davvero una bella squadra ed è anche ben costruita. Ho allenato in passato Emerson ma conosco bene anche Bindi, Mandorlini e Alfageme». I due grandi ex di turno sono Trevisan e Bovo ma il difensore di Cassino andrà in panchina, mentre il centrocampista mestrino sarà titolare. Brevi ieri ha mescolato abilmente le carte, anche perché si avvicina a grandi passi la semifinale di ritorno di Coppa Italia a Venezia, che si disputerà mercoledì prossimo allo stadio Penzo alle 19. […]
Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 58, Parma 55, Padova 52, Reggiana 50, Pordenone 48, Gubbio 43, Bassano 40, FeralpiSalò e Sambenedettese 38, AlbinoLeffe 37, Santarcangelo 33, Maceratese e SudTirol 32, Forlì e Modena 29, Mantova 26, Ancona, Lumezzane e Teramo 24, Fano 20.
Ore 08.30 – Lega Pro girone B, i risultati della ventisettesima giornata: AlbinoLeffe-Ancona 2-0 (Scrosta (Al) al 25′ pt, Mastroianni (Al) al 37′ pt), Lumezzane-Santarcangelo 0-0, Padova-Teramo 1-0, Sambenedettese-Venezia 0-2 (Geijo (Ve) al 7′ st, Marsura (Ve) al 11′ st, Moreo (Ve) al 45′ st, Mancuso (Sa) su rigore al 47′ st), SudTirol-Modena 1-0 (Gliozzi (St) al 17′ st), FeralpiSalò-Parma 0-1 (Calaiò (Pa) al 8′ pt), Mantova-Maceratese 3-1 (Guazzo (Mn) al 17′ pt, Vinetot (Mn) al 22′ st, Smith (Mn) al 27′ st, Colombi (Ma) al 35′ st), Pordenone-Bassano 6-0, Forlì-Gubbio 1-0 (Sereni (Fo) al 34′ pt), Fano-Reggiana 0-2 (Guidone (Re) al 8′ pt, Bovo (Re) al 25′ st).
Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.