Padova, Bonetto: “Calo di spettatori? Più che la quantità mi piacerebbe che fossero…”

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Il calo di pubblico esiste, su questo non ci piove, ma c’è pure l’altro lato della medaglia. Che parla di un’attività costante e certosina per sostenere il Padova sia sotto il profilo finanziario sia riguardo alla cerchia d’interesse e di fidelizzazione. Sono oltre un centinaio le aziende che hanno offerto il proprio appoggio concreto alla società di viale Nereo Rocco, con una crescita sensibile di appoggio al lavoro portato avanti da Giuseppe Bergamin e Roberto Bonetto per il terzo anno dopo la «rinascita». I dati di affluenza allo stadio Euganeo registrano, come detto, una flessione con il minimo storico toccato con il Teramo: 3591 spettatori, a confronto del massimo registrato nella partita di andata con la Reggiana con 5018 persone accorse all’Euganeo con la curiosità, forse, di capire se Oscar Brevi sarebbe stato esonerato o meno.

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«Da parte nostra — spiega il vicepresidente Edoardo Bonetto — stiamo facendo di tutto per coinvolgere le nuove generazioni, promuovendo incontri fra giocatori del passato e del presente con gli studenti nelle scuole, pensando a mini pacchetti da offrire per la fase decisiva della stagione e a iniziative speciali come la promozione per la Festa del papà. Quanto al numero di persone presenti allo stadio, io vado in controtendenza. Mi piacerebbe — sottolinea il dirigente biancoscudato — non tanto che fossero di più, cosa che sicuramente farebbe piacere, ma che non si comportassero come fossero a teatro, assumendo un atteggiamento ipercritico nonostante il terzo posto in classifica come accade purtroppo talvolta, spiace dirlo, in Tribuna Ovest». E Bonetto specifica il suo pensiero in maniera ancora più chiara: «Il pubblico paga il biglietto e ha il diritto di fare quello che ritiene opportuno, ma i giocatori in campo avvertono il clima che c’è attorno alla squadra e in questo la Tribuna Fattori è sempre stata encomiabile, tifando al di là della categoria o del risultato. Io credo in questa squadra e più veniamo sostenuti e incoraggiati da tutti quelli che decidono di venire allo stadio Euganeo, che come sappiamo non è certo il massimo della vita, più possiamo arrivare lontano».

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(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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