Presidente, ma lei dei fischi alla fine del primo tempo cosa dice? «Che bisogna guardare a quanto è stato fatto sin qui. Credo che sia il momento di fare cerchio attorno alla squadra nella fase più importante del campionato», risponde Andrea Gabrielli, il giorno dopo la vittoria colta martedì sera dal suo Cittadella sul Trapani. La gara ha avuto uno strascico polemico oltre il 90’, con il d.g. Marchetti e capitan Iori che hanno tenuto a stigmatizzare pubblicamente i mugugni giunti da una parte della Tribuna Est alla fine di un primo tempo tutt’altro che esaltante. Non crede che il pubblico, che paga il biglietto, abbia il diritto di esprimere il proprio disappunto? «Sì, ma bisogna riportare tutto nel giusto contesto. Le critiche possono starci, e ci mancherebbe!, ma credo che avrebbero più senso in altre situazioni. Appena l’anno scorso eravamo in Lega Pro, non dimentichiamolo, adesso siamo ai più alti livelli della Serie B. Capirei i fischi se fossimo fra le ultime tre della classifica, invece siamo in zona playoff e ci siamo nonostante gli infortuni pesanti con cui abbiamo fatto i conti». Però ammetterà che quel primo tempo è stato abbastanza scialbo. «Credo che Venturato abbia fotografato in modo preciso quello che è successo commentando la partita: il fatto che i ragazzi avvertissero la necessità di vincere a tutti i costi li ha bloccati, impedendo loro di esprimersi come sanno. È stato bravo il tecnico, all’intervallo, a farli tornare in campo con la mente più libera». Libera, sì, eppure alla fine Iori non si è dimenticato di chi aveva contestato e dopo il gol è corso subito sotto gli spalti a zittire chi aveva fischiato. «Sul momento non mi ero accorto di quel gesto, l’ho visto solo riguardando le immagini in tivù. Diciamo che Iori è stato molto diretto, in quel momento, ma che la sua è una reazione comprensibile, perché tiene a questa maglia. I ragazzi sono molto sensibili a quanto dicono i tifosi, anche se credo che, comunque, quello fosse lo sfogo di poche persone».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)