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Ore 22.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Sarà una domenica particolare, perché il Bassano rimarrà a guardare la concorrenza, in attesa del match di domani al Bottecchia (ore 20,45) con il Pordenone. Sarebbe stato un big-match ma gli ultimi risultati negativi delle due squadre hanno un po’ ridotto l’appeal del posticipo. Luca D’Angelo, dal canto suo, tira dritto per la sua strada e guarda avanti nell’antivigilia prima dell’ultima rifinitura. «Mancano ancora 12 gare — sospira l’allenatore giallorosso — e non sono poche. Anzi, sono molte e noi dobbiamo riprendere il nostro cammino. Certo è che il campionato non terminerà domani, ma sarà importantissima la prestazione che metteremo in campo. La squadra è pronta, anche da un punto di vista temperamentale, affronteremo una formazione molto forte per questo mi aspetto anche una gara con grandi duelli fisici». […]
Ore 21.40 – (Giornale di Vicenza) La trafila delle giovanili vissuta a Bassano poi il balzo nel vivaio del Milan. Mirko Stefani, trentino della Valsugana però a Bassano non c’è mai più tornato, se non da avversario. E tutte le volte ha fabbricato partite robuste, a tratti ruvide, come se contro i virtussini si giocasse un pezzo di vita. Questione di indole e forse, chissà, di qualcosa rimasto in sospeso. Sta di fatto che in vista del match coi giallorossi il capitano del Pordenone parla da leader. «Quella di domani può rappresentare la partita della svolta – riconosce il centrale difensivo neroverde – questo è il periodo più difficile da quando sono qui ma la verità è che in molti vorrebbero essere al nostro posto di classifica. Il Bassano ha alti e bassi, però a livello di singoli può giocarsela con tutte e allora dico che un match così stimolante e affascinante può persino essere un bene durante una fase critica come questa. Può diventare il trampolino ideale per rilanciarci e riscattarci in grande stile».
Ore 21.20 – (Giornale di Vicenza) Nel braciere del Bottecchia, incandescente a prescindere dalla notturna, Bassano ci arriva bendato peggio del dr. Gibaud, l’uomo del Carosello più fasciato di sempre. Lo stato dell’arte virtussina racconta del consueto trenino di indisponibili: Bizzotto e Rossi squalificati, Proietti, Grandolfo e Bianchi infortunati. Contrordine compagni, nemmeno Mattia ce la fa. «Guardate che Proietti non sta scherzando – avvisa D’Angelo – il suo infortunio (stiramento al legamento collaterale di un ginocchio, ndr) è roba seria mica un mal di pancia, confido di cuore di poterlo riavere alla prossima col Mantova in casa. Come Grandolfo». […] Due squadre in apnea che con un altro fuoripista sarebbero in caduta libera, ma non siamo ancora al si salvi chi può. «Tutti calmi, mancano 12 partite e quindi c’è una vita davanti. Ribadisco che la tappa di domani non sarà risolutiva, tuttavia riconosco che sia importante. Sono certo che alla fine il nostro traguardo playoff lo centreremo e saremo belli tonici agli spareggi – incalza il timoniere giallorosso – però intanto mi attendo una gran prova dai miei che dovranno tenere botta anche individualmente sui tanti duelli fisici che affioreranno in campo».Evita accuratamente le tabelle, persino adesso che il ko del Gubbio invoglia e accende il desiderio di accorciare immediatamente. «Lasciamo perdere – la fa breve – cerchiamo di prendere punti dappertutto. Ora Bassano a gennaio ha cambiato pelle, possiede meno creatività ma ha guadagnato in solidità e affidabilità di gamba». Il Pordenone svolgerà la rifinitura a porte chiuse, in clima quasi da spionaggio da guerra fredda. «Noi invece la faremo a Sacro Cuore a porte spalancate. A volte i nostri schemi non li capiamo nemmeno noi – ride – figuratevi gli altri…».
Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Sette punti in cinque partite per il Bassano, appena quattro per il Pordenone: ecco perché la sfida di domani sera al Bottecchia assumerà le caratteristiche di uno scontro tra le due deluse di questo inizio di 2017. In realtà, però, la crisi del Bassano affonda le radici più in profondità e va ricercata in un finale di 2016 che a dicembre aveva visto i giallorossi vincere soltanto una partita (contro il Teramo) e scivolare lentamente nella graduatoria. Allora il Pordenone volava alto a sfidare Venezia e Parma, mentre l’exploit iniziale del Bassano si affievoliva lentamente. La crisi dei neroverdi, invece, è tutta riferibile al 2017. […] Poche gioie, quindi, e una classifica che oggi dice Pordenone a 45 punti e Bassano a quota 40. Il Venezia sta rispettivamente 10 e 15 punti più in alto, quando appena due mesi fa battagliava punto a punto.
Ore 20.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Comunque vada a finire – cerca di sciogliere la tensione Luca D’Angelo – il campionato non terminerà al 90′ del match col Pordenone. Sarà però importante l’atteggiamento della squadra. Siamo pronti. Affronteremo una formazione molto forte. Mi aspetto un match fatto di grandi duelli fisici. Purtroppo avremo diverse defezioni (di sicuro lo squalificato Bizzotto, ndr), ma in passato contro squadre di vertice, pur incompleti come a Parma e Reggio Emilia, siamo sempre riusciti a farci valere. Lo faremo anche al Bottecchia». Assenze pesanti anche nel Pordenone. Di sicuro mancherà lo squalificato Ingegneri, scarsissime le possibilità di vedere in campo Burrai (infiammazione agli adduttori), in forte dubbio anche Arma e Cattaneo. Solo dopo l’allenamento a porte chiuse di oggi Tedino saprà con certezza su chi potrà contare. Sicuro il recupero di Berrettoni, assente a Teramo mercoledì. «Nonostante le difficoltà – assicura Bruno Tedino – chi scenderà in campo darà il massimo per dimenticare l’infrasettimanale al Bonolis (0-2) e riprendere il percorso interrotto. Non sono preoccupato perché tutto sommato abbiamo sbagliato solo mezza partita (il primo tempo di Teramo, ndr) in tutta la stagione e perché ho visto negli occhi dei ragazzi tanta voglia di ricatto. D’Angelo ha detto che sarà una gara determinata dagli scontri fisici? Spero proprio di no – sorride Tedino -. Il Bassano ha giocatori molto più atletici dei miei. Se loro punteranno sul fisico, noi cercheremo di far valere la nostra tecnica, il nostro gioco e la nostra organizzazione». […]
Ore – (Messaggero Veneto) Pordenone e Bassano non trovano la via del gol da due partite, chissà che a spezzare il digiuno dei due reparti offensivi non ci abbia pensato il giudice sportivo, fermando i pilastri difensivi delle due prossime avversarie al Bottecchia. Domani Tedino dovrà fare a meno di Andrea Ingegneri, D’Angelo del suo capitano Nicola Bizzotto. Entrambi i giocatori sono stati espulsi nell’ultimo turno: “Inge” direttamente nella zuffa di Teramo allo scadere del primo tempo, capitan Bizzotto (in foto) per un’ingenua doppia ammonizione nel giro di due minuti a metà della prima frazione. […] In casa neroverde si scalda Marchi, sempre affidabile quando chiamato in causa. Due opzioni invece per i bassanesi: l’esperienza di Trainotti o il giovane Soprano, talento classe ’96 cresciuto nella Liventina Gorghense di proprietà del Genoa.
Ore 20.20 – (Messaggero Veneto) Viste le premesse e il gioco a tratti spettacolare dimostrato nel corso del campionato – specialmente quello dei neroverdi – la sfida fra Pordenone e Bassano si è meritata il “monday night” e la diretta televisiva di Raisport. Questo al netto delle ultime due uscite, con lo zero in casella da una parte e dall’altra. Entrambe sono reduci da due mazzate di fila, entrambe dovranno fare a meno dei loro perni difensivi e per entrambe alcune delle certezze palesate nella prima parte di stagione stanno cominciando a vacillare. È esagerato dire che Pordenone e Bassano arriveranno con le ossa rotte al big match di domani (il via alle 20.45), sicuramente però saranno ben incerottate. Va da sé che per le due formazioni lo scontro diretto del Bottecchia è l’occasione ideale per rialzarsi sui pedali e riprendere la volata finale verso il traguardo playoff. Teramo e Venezia le ultime carnefici dei neroverdi, Modena e Santarcangelo quelle dei giallorossi, senza gol all’attivo. È questa la statistica più preoccupante per due delle formazioni più spettacolari del campionato: nel 2017 il Pordenone ha segnato 4 gol in 5 partite, una media non all’altezza del miglior attacco del girone, ora insieme al Parma a quota 43. Il dato desta ancora più impressione se si considera che i marcatori nel nuovo anno sono stati un centrocampista e due difensori: oltre all’autogol di Frattali nella sfida di Parma, Misuraca (sempre al Tardini), Semenzato e De Agostini nel 2-1 interno sulla Maceratese. […]
Ore 20.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Quello in arrivo dal Partenio è un vero e proprio bollettino di guerra per il Vicenza. Dodici infortunati prima della partenza per Avellino, quattordici al ritorno, una sconfitta in più sulle spalle e un ritiro da metabolizzare in fretta per cercare di risollevare la stagione. Per Pierpaolo Bisoli a Vicenza è forse il momento più difficile dal suo arrivo sulla panchina biancorossa: ieri qualcuno ipotizzava pure (ipotesi però esclusa categoricamente) un clamoroso ritorno di Franco Lerda ma invece la società ha ribadito «fiducia incondizionata» al tecnico di Porretta Terme. Sul sintetico del Partenio finisce 3-1, segna due volte D’Angelo e fa tris Ardemagni, prima di una generosa ma inutile reazione del Vicenza, che accorcia le distanze con Bellomo ma non può e non riesce a tornare in partita, alle prese com’è con una situazione da allarme rosso. Sul taccuino di giornata, tante brutte notizie: altri due infortuni, prima Pucino (noia muscolare) e poi Benussi (gastrite) abbandonano a distanza di sei minuti all’inizio della ripresa. E una squadra che non sa più a vincere, in astinenza dal successo dal 24 dicembre scorso quando superò 2-1 il Cittadella. Nel dopogara Bisoli è nero e annuncia di aver chiesto alla società di andare in ritiro. A dirla tutta un «mini ritiro», martedì sera si gioca di nuovo e al Menti arriva l’Entella, comunque un bivio pure per Bisoli. «Ho chiesto alla società di poter andare in ritiro da stasera (ieri per chi legge, ndr) — spiega — non mi ero mai illuso e la strada è lunghissima: siamo quartultimi con la Pro Vercelli, adesso bisogna rimboccarsi le maniche». […]
Ore 19.40 – (Giornale di Vicenza) Inizia il secondo tempo. Il Vicenza è sotto, piove a dirotto ad Avellino. E piove sul bagnato, perchè Francesco Benussi è costretto ad uscire per infortunio. Il destino vuole che sia il giovanissimo Filippo Dani, vicentino, classe ’99, a difendere la porta del Vicenza fino al triplice fischio finale. Per Dani si tratta del debutto: un bel momento della vita che non scorderà. «Ero molto emozionato – spiega a fine gara il numero 12 biancorosso – Aspettavo da tanto il momento in cui sarei tornato utile alla mia squadra e avrei così debuttato. Dopo tanti sacrifici, miei e dei miei genitori a cui dedico l’esordio in B, è stato bello entrare in campo, ma sono dispiaciuto che sia maturata una sconfitta che non fa bene alla nostra classifica. Quel che più contava, infatti, era il risultato». Con Dani in campo, il Vicenza non ha subìto gol, anzi semmai ha provato a raddrizzare la partita. «Nell’ultima mezz’ora siamo sempre stati nella metà campo avversaria e se il loro portiere non avesse fatto quella grande parata sotto l’incrocio, probabilmente la partita sarebbe stata riaperta. Ultimamente – argomenta Dani – il Vicenza viene sempre fuori nella ripresa, dovremo migliorare sotto quest’aspetto e giocarci meglio entrambi i tempi». […]
Ore – (Giornale di Vicenza) Un bel gol, un quasi gol. Ma una sconfitta che pesa come un macigno. E alla fine, per Nicola Bellomo, non c’è nemmeno la soddisfazione di aver battuto con una grande rasoiata Radunovic. «Eravamo partiti bene, fino alla mezz’ora abbiamo giocato da Vicenza, poi purtroppo la partita è cambiata col vantaggio dell’Avellino. La B è questa, appena ti addormenti o distrai un attimo, gli avversari ti puniscono. E inoltre noi, che stiamo vivendo un momento difficile, veniamo puniti anche di più». Sbagliato, naturalmente, deporre le armi (in senso buono). «Il campionato è lungo, abbiamo ancora tante gare che ci aspettano e per fortuna martedì c’è subito un’altra occasione per rimettersi in carreggiata. Entreremo in campo per vincere a tutti i costi». Il giocatore del Vicenza, che è stato pure ammonito, non riesce più di tanto a sorridere per il gol. «Sarei molto più felice se la mia squadra portasse a casa punti-salvezza, il gol mi fa sorridere a metà». […]
Ore 19.20 – (Giornale di Vicenza) Ci vuole un D’Angelo per far salire i lupi d’Irpinia sull’ottovolante e spedire il Vicenza in prossimità dell’inferno, viaggio che il sergente di ferro Bisoli e la sua truppa sperano vivamente non sia di sola andata. Perché, classifica alla mano, così fosse, oggi come oggi la Lega Pro la tocchi proprio con un dito. E ti scotti. Un 3-1 che da qualsiasi parte lo si voglia leggere lascia un segnaccio nella pagella-classifica. Comunque sia, nel viaggio verso il confine della notte c’è una tappa intermedia, che è quella del ritiro. Chiesto dal tecnico, sottoscritto dalla società, avallato dai giocatori. Nulla di punitivo, a sentire tutti gli interessati: martedì il calendario pone sulla strada del Lane la Virtus Entella, inquadratura tradizionalmente scorbutica per i colori biancorossi. Che, detta per inciso, ci si augura che biancorossi possano tornare sul serio dal momento che al “Partenio-Lombardi” Giacomelli & C. hanno indossato la divisa del Pescara, che poi è anche quella dell’Orbetello, con il tocco finale di braghette rosse a supporto: un pugno in un occhio. Niente, peraltro, in confronto a quelli che sarebbero arrivati di lì a non molto. Quel che resta. Il Vicenza si schiera con quel che resta della rosa, falcidiata da infortuni di vario ordine e grado. Ma questa non è una notizia. La cosa interessante è che per fronteggiare i Novellino boys, Bisoli disegna un 4-3-2-1 con De Luca unica punta che tale resta anche nel 4-2-3-1 che prende forma quando Vita sale. All’inizio i centrali di difesa sono Esposito e il duttile Bianchi, mentre Adejo copre il fianco sinistro. […]
Ore 18.50 – (Gazzettino) […] Chi è tornato a giocare dal primo minuto è Manuel Pascali, anche se a Brescia non ha disputato la migliore prestazione da quando è a Cittadella. Oltretutto è stato anche sfortunato nel gol di Blanchard, con il pallone che gli è carambolato addosso mettendo fuori causa il portiere Alfonso. Il difensore si immaginava un rientro di tutt’altro spessore. «È andata così, non posso farci niente. Fisicamente mi sento abbastanza bene, considerato il fatto che ero fuori da diverso tempo, ma mi aspettavo tutt’altra partita, non lo nascondo». Quando sembrava che il mal di trasferta fosse superato, con il buonissimo punto raccolto a Novara, ecco che il 4-1 di a Brescia costringe i granata a ricominciare tutto daccapo. «Sono sconfitte che fanno male, ma da qui deve ripartire una grande reazione, e io ho grande fiducia nella mia squadra. È un momento del campionato difficile per i nostri colori, non stiamo facendo benissimo, serve una scossa e sono certo che i tutti assieme ripartiremo». Il segreto per curare tutti i mali è noto. «Ci manca una vittoria, raccolta con una grande prestazione, per ridare il là alla ripartenza, e sono sicuro che non ci fermeremo più». […] Uno di questi episodi Pascali l’ha vissuto da protagonista, causando la punizione che ha portato al gol di Caracciolo. Punizione che non c’era. «Ho preso nettamente il pallone, è stato furbo l’attaccante del Brescia che ha fatto l’urletto… Torniamo a casa ancora una volta senza punti, ma faccio una promessa: in qualche modo usciremo da questo periodo negativo. E presto anche. Sappiamo cosa c’è fa fare, il momento è duro, e i duri alla fine vengono fuori». […]
Ore 18.30 – Lega Pro girone B, fischio finale: FeralpiSalò-Parma 0-1.
Ore 18.10 – (Mattino di Padova) Dica la verità, se lo immaginava diverso il suo rientro ufficiale. «Ovviamente. Questa è una sconfitta che fa male, ma ho fiducia nella mia squadra: sapremo reagire». A rispondere è Manuel Pascali, tornato in campo a Brescia dopo 4 mesi e mezzo, per l’esattezza dalla gara con il Frosinone dello scorso 8 ottobre. Un 4-1 pesante, quello incassato dal Cittadella nell’anticipo della 6ª giornata di ritorno di Serie B, dopo una partita in cui lo stesso difensore milanese è incappato in qualche errore di troppo. “Paska”, però, ci mette la faccia, con l’onestà che gli va riconosciuta. «È una fase della stagione in cui non ci stiamo comportando benissimo, ma sono convinto che ci riprenderemo e che lo faremo presto. Ci manca una vittoria fatta “a modo nostro” e poi sono convinto che non ci fermeremo più. Dopodiché, è vero che dobbiamo migliorare sotto tanti punti di vista». Restiamo su quanto accaduto allo stadio Rigamonti. Siete riusciti a rimettere in piedi una partita che, in 10 contro 11 e sotto di un gol, sembrava segnata già dopo appena 12’. E poi, raggiunto il pareggio con Strizzolo, avete incassato tre gol in meno di un quarto d’ora. «E infatti il rammarico è pazzesco. Se fossimo riusciti a tenerla in bilico più a lungo sull’1-1, sono convinto che il risultato finale sarebbe stato diverso, perché il Brescia aveva paura. Si vedeva: i suoi giocatori non erano tranquilli, sbagliavano tante cose semplici, e l’andamento del secondo tempo conferma quanto sto dicendo. È comprensibile, perché la squadra di Brocchi conta su elementi di esperienza, ma anche su tanti giovani e stava vivendo un periodo difficile, in cui non sono mancate le contestazioni». […] Martedì sera arriverà il Trapani al Tombolato, ma intanto il bilancio resta di due punti nelle ultime nove trasferte. «Faccio una promessa: in un modo o nell’altro ne usciremo presto. È un momento duro, ma i duri si vedono in queste situazioni».
Ore 17.50 – (Corriere del Veneto) Un occhio alla classifica dopo i risultati del pomeriggio. Nulla, ovviamente, è perduto e, nonostante la marcia da lumaca delle ultime settimane con soli due punti nelle ultime cinque partite, il Cittadella è ancora settimo e all’interno dei playoff. Certificato quanto riferito dalle nude cifre, sarà bene però sottolineare che la strada si sta facendo improvvisamente in salita. E che martedì, nel turno infrasettimanale contro il Trapani, la necessità è quella di cominciare a fare punti. Nell’allenamento odierno, poi, andranno verificate le condizioni di Gianluca Litteri, segnalato in miglioramento e con qualche chance di recupero per il prossimo impegno dopo una lunga assenza. Le note negative in arrivo da Brescia riguardano soprattutto la difesa, che incassa sette gol in due partite e che continua a confermare problemi già evidenziati in estate. Con 35 reti subite, è la peggiore fra le prime otto della classe e neppure il rientro dal primo minuto di Manuel Pascali ha cambiato la situazione. Anzi, la prestazione dell’ex Kilmarnock è stata deficitaria: se affondano lui ed Enrico Alfonso, altro protagonista in negativo al Rigamonti, tutto diventa più complicato. […]
Ore 17.30 – Francesco Dettori, centrocampista Padova: “Abbiamo avuto qualche difficoltà nel primo tempo contro un Teramo chiuso in difesa. Non era andata benissimo, mentre nella ripresa si sono aperti un po’ gli spazi e siamo stati più bravi a sfruttarli. Questi tre punti per noi sono fondamentali. Il gol non era facile, sulla sponda di Luis ho cercato di calcolare il rimbalzo del pallone e viste le condizioni del terreno di gioco non è stato semplice, però ho calciato deciso e alla fine è andate bene. Ma era nell’aria, sentivo che avremmo fatto gol da un momento all’altro>. <Nella ripresa loro sono calati un po’, ma soprattutto noi siamo stati più brillanti. Ci eravamo accorti che quanto fatto nei primi 45 minuti non sarebbe bastato, abbiamo scelto di pressarli più alti e questo li ha mandati ancora di più in difficoltà”.
Ore 17.10 – Carlo De Risio, centrocampista Padova: “Serviva un pizzico di cattiveria in più e una maggior pressione nel cercare il gol e infatti siamo cresciuti minuto dopo minuto nel secondo tempo. La rete l’abbiamo trovata, forse anche con un pizzico di fortuna, ma la prestazione è stata ancora una volta quella giusta. Ero convinto che sarei guarito, non ho mollato e mi sono allenato sempre bene. E così deve fare anche il Padova, che gara dopo gara deve rimanere lì attaccato senza preoccuparsi di quello che fanno le altre. A Reggio ci aspetta una gara difficilissima, ce la andiamo a giocare e vogliamo fare il risultato. L’importante è pensare prima di tutto alla nostra prestazione”.
Ore 16.55 – Guido Ugolotti, allenatore Teramo: “Siamo stati bravi nel primo tempo e abbiamo fatto giocare male una squadra che di solito gioca partite migliori tra le mura amiche. Nel primo tempo li abbiamo messi in difficoltà, non con le ripartenze come si può pensare, ma coi cross. Il secondo tempo va analizzato a tutto tondo, guardando le diverse situazioni. Noi avevamo sprecato tanto col Pordenone in settimana e quando i nostri avversari hanno alzato il ritmo la loro qualità è venuta fuori. I loro cambi sono stati di qualità, noi dopo aver preso il gol non abbiamo saputo reagire. Poi abbiamo provato a prendere metri cambiano col 4-3-3 anche se questo modulo non ha portato a niente. Nelle ultime partite qualcosa di buono era stato fatto. Noi ci alleniamo sul campo sintetico e questo può aver influito sulle energie rimaste. La mentalità del Teramo deve essere questo. A Teramo si vive di ricordi, che sono cose belle, ma la realtà è che la squadra si deve salvare. Dobbiamo lavorare sulla solidità difensiva e dobbiamo migliorare quando abbiamo la palla. Non possiamo pensare di venire a Padova e fare una partita diversa, abbiamo fatto la gara che avevamo preparato anche se di sicuro abbiamo qualità per fare meglio”.
Ore 16.50 – Oscar Brevi, allenatore Padova: “Le difficoltà del primo tempo ci sono state. Abbiamo fatto più fatica perché abbiamo commesso qualche errore e non riscivamo a essere aggressivi. Abbiamo pagato la fatica eccessiva, non siamo riusciti ad andare a prenderli alti, però loro erano più dinamici e noi non siamo stati bravi a ripartire. La partita me l’aspettavo molto complicata, poi loro nel secondo tempo si sono abbassati ed è uscita la stanchezza, bisognava fare gol su una situazione di giocata individuale. Loro erano ben coperti e non era facile scardinarli. Abbiamo dovuto rischiare qualcosa, questa vittoria è importante. Qualcuno ha pagato le due partite ravvicinate, magari abbiamo attaccato poco la porta su tutti i cross che sono piovuti. I tanti calci d’angolo? Loro avevano tanti saltatori e non era semplice fargli gol in questo tipo di situazione. Noi crediamo che dobbiamo continuare a lavorare e stare attaccati alle prime, le altre continuano a vincere, dobbiamo ottenere il massimo, ma chiaro che chi è davanti ha più margine per sbagliare. Il Teramo? Nelle ultime partite sta facendo bene, è organizzata, nelle ultime partite ha fatto bene, si vede il miglioramento e non sarà facile per nessuno superare questa squadra. Io irritato? A fine primo tempo avevamo pensato a un cambio tattico, poi loro hanno cambiato sistema di gioco e ho dovuto alzare di più la voce per sistemarci. La miglior difesa del campionato? Non basta per ammazzare il campionato, chiaro che se Venezia le vince tutte non è semplice, ma mancano ancora 11 partite, tra cui gli scontri diretti, facciamo il massimo e poi vediamo. Il secondo posto? Ti da un po’ di vantaggio non giocando la prima, ma è un vantaggio relativo. Alfageme? Non verrà fermato, ha stretto i denti con l’infortunio dopo una settimana che non è stata semplice, si è messo a disposizione e lo voglio ringraziare”.
Ore 16.30 – Termina la partita dell’Euganeo: Padova- Teramo 1-0, decide un gol di Dettori nella ripresa.
Ore 13.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «È una fase chiave della stagione, dobbiamo continuare a martellare a testa bassa sfruttando al massimo ogni palla». Simone Bentivoglio sa bene che il Venezia non può permettersi di rallentare nemmeno questo pomeriggio nella tana della Sambenedettese (ore 14.30), ostacolo insidioso in quella che ormai sembra ridotta a una corsa a tre fra gli arancioneroverdi primi della classe con 55 punti, il Parma (a -3, oggi in trasferta a Salò) e il Padova (a -6, in casa contro il Teramo). «Mancano 12 partite e non vedo una squadra con un calendario più facile delle altre quindi davvero ogni match fa storia a sé e va affrontata con il giusto furore agonistico. Oggi a noi ne servirà parecchio contro una Sambenedettese che ha valori importanti e che mi stupisce veder così lontana dalle prime». […] Il Venezia nel girone di ritorno (pur iniziato cadendo a Forlì a dicembre) sta correndo più che all’andata, visto che nelle prime 7 giornate aveva sommato 14 punti saliti a 16 dopo il giro di boa. «Ci aspettano due trasferte di fila a San Benedetto e Teramo, io però firmerei per fare 4 punti solo se il Parma ne facesse meno. Battute a parte, noi abbiamo tutto per fare sempre risultato pieno e credo che nella corsa a distanza la pressione sia la stessa per tutti, per noi che stiamo davanti e per gli altri che inseguono. Il dato inconfutabile è che nessuno d’ora in poi deve sbagliare niente».
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Corre il Parma, corre il Venezia, corre il Padova. Corrono tutte e, in particolare, a preoccupare Filippo Inzaghi, Giorgio Perinetti e Joe Tacopina è l’altissimo ritmo tenuto dalla corazzata guidata da Roberto D’Aversa. Il Parma ha colmato il gap con la concorrenza con un mercato da fuochi d’artificio a gennaio, andando ad aprire i cordoni della borsa persino più di quanto non avesse fatto Tacopina. Oggi il calendario dice Samb-Venezia, Padova-Teramo e Feralpisalò-Parma e Inzaghi studia le contromisure migliori per l’ennesimo blitz. Ieri è stato provato il 4-4-2, possibile variante al consueto 4-3-3 con la presenza di Fabris come esterno alto al posto dello squalificato Falzerano. È una possibilità, non una certezza ma Inzaghi sta pensando di dare fiducia proprio a Fabris, molto positivo in Coppa Italia a Padova e capace di ricoprire più ruoli, compreso quello di esterno alto a destra. «Tutte le partite sono decisive — chiarisce Inzaghi — probabilmente il Parma, come ho già detto, le vincerà tutte, per cui per andare in B dovremmo fare qualcosa di straordinario: dobbiamo provarci, siamo davanti in classifica. Quindi speriamo di farcela direttamente, altrimenti andremo in serie B con i play-off. In questo momento abbiamo tre punti di vantaggio con lo scontro diretto a favore, è un bel bonus. Noi più di vincere sempre non possiamo fare, dobbiamo continuare così». […]
Ore 12.30 – (La Nuova Venezia) Arriva la capolista e Stefano Sanderra, tecnico che a inizio gennaio ha sostituito Ottavio Palladini sulla panchina della Sambenedettese, si tutela passando dal 4-3-3 al 3-5-2 per neutralizzare le scorribande sulle fasce degli esterni arancioneroverdi. Così Di Pasquale affiancherà Mori e Radi davanti ad Aridità con Rapisarda e Pezzotti a presidiare le fasce, Damonte, Bacinovic (se darà garanzie di tenuta) e Lulli a centrocampo, poi il bomber Mancuso al fianco di Sorrentino in attacco. «Il Venezia è una squadra fortissima» ha dichiarato il tecnico dei marchigiani, «servirà una partita perfetta per portare a casa dei punti». La Samb con l’avvento di Sanderra ha pareggiato (1-1) a Mantova, battuto Gubbio (2-0) e Fano (2-1), ma è reduce dai due passi falsi con Forlì (1-2 al Riviera delle Palme) e Parma (2-4). «Abbiamo subito tanti gol nelle ultime due partite» ha ammesso Sanderra, «sto valutando l’ipotesi di giocare a tre dietro per dare più densità in fase difensiva». […]
Ore 12.00 – (La Nuova Venezia) Crocevia per la Serie B: Venezia a San Benedetto del Tronto, Parma a Salò. Con il Padova, interessato, impegnato all’Euganeo con il Teramo. Sambenedettese a caccia di uno “scalpo” eccellente, Venezia che spera in Michele Serena e nei Leoni del Garda. Insidie tecniche e ambientali per la truppa di Pippo Inzaghi, consapevole della delicatezza della doppia trasferta, in sette giorni, oggi marchigiana, appunto a San Benedetto del Tronto, e domenica prossima abruzzese, a Teramo. I rossoblu del Tronto hanno accantonato da settimane sogni ambiziosi di promozione diretta, viaggiando a 17 punti dal Venezia, e stanno lottando peri playoff, anche se Santarcangelo e Maceratese sono a -6. Il Venezia troverà un ambiente infuocato, ma avrà una cinquantina di tifosi al seguito pronti a farsi sentire. Dopo la sosta Venezia e Parma viaggiano allo stesso ritmo (13 punti), Inzaghi non può contare su Falzerano, stoppato dal giudice sportivo, favorito a sostituirlo è capitan Soligo, anche per il clima da battaglia che incontrerà il Venezia. Il tecnico piacentino non dovrebbe modificare l’assetto della squadra che ha piegato otto giorni fa il Pordenone al Penzo, ma sono da valutare le condizioni di Marsura, tenuto a riposo nel derby di Padova, con Caccavallo o Tortori eventualmente pronti a partire dal primo minuto. […]
Ore 11.30 – (Gazzettino) È il derby al Gabbiano tra Campodarsego e Vigontina San Paolo l’appuntamento clou oggi alle 14.30 in serie D. I padroni di casa vogliono dare continuità alla vittoria di sette giorni fa con il Cordenons per puntellare il terzo posto e sbloccarsi sul campo amico nel quale non hanno mai vinto nel 2017. […] ABANO. Nel match a domicilio con il Legnago vuole rilanciarsi all’inseguimento del terzo posto riprendendo il cammino interrotto una settimana fa. «Al di là della classifica troviamo una compagine completa nei reparti che se la gioca con tutti – sottolinea Luca Tiozzo – Abbiamo preparato bene la gara anche sotto l’aspetto tattico, e quando si arriva da una sconfitta si alza il livello d’attenzione. Avrei preferito contrapporre al loro attacco una difesa con qualche giocatore esperto in più: invece dietro saremo tutti giovani, anche se sono sicuro che chi giocherà farà bene». Squalificati Davide Berto e Busetto, in forte dubbio Meneghello. ESTE. La vittoria con il Mestre ha dato ulteriore consapevolezza nei propri mezzi, e nella trasferta con il Vigasio si punta a confermare il momento positivo. «Il morale è senz’altro alto – spiega Michele Florindo – anche se affrontiamo una formazione che sta meglio di noi, per cui è una sfida stimolante. Andiamo con l’intenzione di disputare una prestazione gagliarda per fare risultato, nella quale dovremo essere più propositivi sul piano del gioco». Tessari è squalificato.
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) […] CAMPODARSEGO e VIGONTINA. Non sarà una partita senza storia. I punti che separano Campodarsego e Vigontina (arbitro Sanzo di Agrigento) sono ben 29, con un terzo posto – quello dei biancorossi – neanche da paragonare con l’ultima piazza dei bianconeri, costretti a fare risultato per tenere vive le residue speranze. Il “Campo” è impegnato nella rincorsa alla Triestina e, visto il trend degli alabardati, da qui alla fine non potrà permettersi altri passi falsi dopo il periodo di flessione vissuto tra gennaio e febbraio, interrotto dalla vittoria sul Cordenons (3-1). «Arriviamo da un bel successo, importante soprattutto per il momento che stavamo attraversando», le parole del tecnico del Campodarsego Cristiano Masitto. «Ci aspetta un derby importante, la classifica non conta e dovremo prepararlo come se fosse una finale anche perché, ultimamente, la Vigontina ha perso diverse gare di misura e offrendo comunque buone prestazioni». La “Vigo”, dal canto suo, può e deve credere ancora nella salvezza. L’accesso alla zona playout, che significherebbe post season con annessi spareggi, potrebbe essere l’ultimo appiglio per gli uomini di Vito Antonelli, pur servendo almeno 3-4 vittorie e un calo vertiginoso di Calvi Noale e Montebelluna, staccate rispettivamente di 8 e 9 punti. «Da un mese e mezzo a questa parte la squadra sta giocando bene», sottolinea il trainer pugliese. «Peccato, però, che il risultato non arrivi. In ogni caso, proveremo a rosicchiare gli 8 punti alla Calvi Noale a partire proprio dal match con il Campodarsego, squadra forte ma di cui non dobbiamo avere paura». Per quanto riguarda i grandi assenti, Masitto dovrà rinunciare al portiere titolare Brino, fuori per un problema alla caviglia, oltre a Barbosa e Bedin, ancora convalescenti. Ai box – sponda Vigontina – resteranno invece Giovannini e Adriano Bernardes, entrambi infortunati. Formazione Campodarsego (4-2-3-1): Andreatta; Sanavia, Beccaro, Lebran, Buson; Callegaro, Tanasa; Franceschini, Lauria, D’Appolonia; Aliù. All. Masitto. Formazione Vigontina (4-4-2): Guagnetti M.; Topao, Pregnolato, Guagnetti A., Busetto; Minozzi, Casagrande, Pellizzer, Brugnolo; Antenucci, Siega. All. Antonelli. […]
Ore 10.40 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Mandorlini, Mazzocco, Favalli; Dettori; De Cenco.
Ore 10.30 – (Gazzettino) «Affrontiamo un avversario che si trova in una posizione di classifica difficile, e probabilmente ci aspetterà con tutti gli effettivi dietro alla linea della palla per poi cercare di colpirci in contropiede. Ciò significa che dobbiamo avere pazienza ed essere bravi nella circolazione della palla, anche se il campo non è in buone condizioni e l’abbiamo visto anche mercoledì con il Venezia. Non è una scusante, ma solo una difficoltà in più». Il tecnico dei lagunari Inzaghi ha dichiarato che per aggiudicarsi il campionato il Venezia deve fare bottino pieno in undici delle dodici gare che restano. «Anch’io potrei dire che il Padova deve vincerne dodici su dodici (sorride, ndr), però non è così facile. Ma se il Venezia davvero ne vincerà undici, penso che al 99 per cento chiuderà in testa il campionato».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Vincere per restare con il fiato sul collo di Venezia e Parma. È una strada con una sola via d’uscita quella che deve intraprendere il Padova nella sfida di oggi con il Teramo invischiato nella zona retrocessione, ma rinfrancato dal successo nel recupero di mercoledì con il Pordenone dopo un digiuno di quasi tre mesi. […] Altinier, Neto Pereira e Alfageme figurano tra i convocati, ma solo gli ultimi due hanno effettuato regolarmente la rifinitura con i compagni. «Avere almeno tre dei quattro attaccanti è sicuramente importante – spiega Brevi – ma dobbiamo verificare con attenzione la situazione e capire fino all’ultimo la loro disponibilità». Come va interpretata la sfida? «È una gara molto importante, dobbiamo essere concentrati e capire che ormai sono tutte partite difficili. Abbiamo visto anche il risultato del Teramo con il Pordenone, non si può sottovalutare niente e nessuno».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Giocarsela sino alla fine, un dovere di tutti”) Sedici punti su un piatto potenziale di ventuno: è quanto ha messo insieme sin qui il Padova nel girone di ritorno (sette giornate). Una media di oltre due a partita, il che significa viaggiare come un treno superveloce. Però… Però le altre corrono allo stesso modo dei biancoscudati, se non di più, e la sensazione che il Venezia e il Parma – alle quali si è aggiunta la Reggiana, passata per una notte sopra i nostri ma avendo già giocato – abbiano un organico e una qualità superiori per permettersi di arrivare sino in fondo senza timore di essere ripresi è stata avvalorata dal derby – semifinale d’andata – di Coppa Italia andato in scena all’Euganeo mercoledì scorso. I soldi investiti da Tacopina (tanti, credeteci) e quelli scuciti dalle tasche di Barilla e degli altri imprenditori emiliani che sostengono il club ducale, specialmente dopo la fallimentare prestazione dell’andata proprio contro Altinier & C. costata una mezza… rivoluzione, stanno pesando parecchio, perché le rose a disposizione di Inzaghi e D’Aversa sono davvero sontuose. I nostri, invece, pagano carissimo il conto degli infortuni. […] Nonostante tutto, il dovere di una squadra che creda fortemente in se stessa – e il gruppo biancoscudato ci sembra convinto in tal senso delle proprie potenzialità – è di puntare al massimo, superando di gran carriera anche gli ostacoli subdoli che il destino gli dissemina lungo il percorso. Dovere prima di tutto nei confronti di se stessi, poi della proprietà, che non fa mancare nulla ai giocatori e allo staff tecnico, e infine della tifoseria, che, almeno nel suo “zoccolo duro”, continua a sognare un miracoloso aggancio alle due rivali di lusso, anche se la Reggiana adesso rappresenta una concreta minaccia al terzo gradino del podio. Oggi serve una mano in più, e quella la può dare proprio il pubblico di casa. Ma il primo segnale deve partire dalla squadra, chiamata a non fallire l’appuntamento con i tre punti. Poi, chissà, se giungessero buone notizie da San Benedetto del Tronto e Salò…
Ore 09.50 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, De Risio, Mandorlini, Mazzocco, Favalli; Dettori; De Cenco.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) De Cenco sarà chiamato alla terza gara in sette gironi. Come sta? «Bene, al di là di qualche piccola difficoltà dovuta al fatto che nella prima metà di stagione, a Trapani, ha giocato poco. Può pagare qualcosa, ma deve stringere i denti e penso che possa tenere anche 90’». Sarà un centrocampista ad agire alle sue spalle? «È una soluzione da valutare. In mezzo al campo abbiamo qualche elemento con caratteristiche abbastanza offensive, ma non deciderò fino a che non conoscerò le reali disponibilità degli attaccanti». Che Teramo si aspetta? «La vittoria sul Pordenone li tiene ancora aggrappati alle speranze di salvezza, seppure in una situazione di classifica difficile. Sarà una gara complicata, perché credo che verranno qui ad aspettarci molto bassi e noi dovremo interpretarla nel modo giusto: servirà molta pazienza, Ugolotti schiererà la squadra sotto la linea della palla per poi ripartire». Come potete replicare? «Dovremo essere veloci nella gestione della palla, muoverla rapidamente, anche se il terreno dell’Euganeo, ancora non perfetto, di certo non ci aiuta».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] In casa padovana mancherà sicuramente Altinier, che negli ultimi due giorni ha ripreso a correre a ritmo blando, e che è stato convocato comunque per fare numero, mentre Neto Pereira e Alfageme dovrebbero partire dalla panchina, per poi essere gettati nella mischia in caso di necessità. Nel classico 3-5-2 di Brevi, quindi, dovrebbe essere Dettori a ruotare intorno all’unica punta De Cenco, con uno tra Mazzocco e Berardocco che, dopo la partita con il Venezia (biglietti scontati per chi c’era mercoledì sera), dovrà scendere in campo di nuovo. «Sia Neto che Alfageme potrebbero essere disponibili», le parole del tecnico alla vigilia. «Probabilmente verranno in panchina, e averli è comunque importante rispetto a com’era iniziata la settimana. Ci sono dei rischi, dovremo verificare tutto con attenzione, ma indipendentemente da chi giocherà è necessario capire che quella che ci aspetta è una partita molto importante».
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, Mazzocco, Mandorlini, De Risio, Favalli; Dettori; De Cenco.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Delle due, una: o le diagnosi comunicate a inizio settimana dalla società circa gli infortuni di Cristian Altinier, Neto Pereira e Luis Alfageme erano errate oppure siamo di fronte a qualche conto che non torna del tutto. Il Padova oggi affronta il Teramo (fischio d’inizio alle 14.30 all’Euganeo) e, nello spazio di qualche giorno, sono accaduti i seguenti eventi: domenica scorsa a Mantova escono di scena tre dei quattro attaccanti a disposizione di Oscar Brevi, segnalati tutti come infortunati. In un primo momento si parla di guaio di poco conto per Altinier, di un semplice affaticamento per Alfageme e di uno stiramento per Neto Pereira. Passa un giorno e martedì ecco la prima sorpresa: Neto Pereira non è stirato ma ha una contrattura, per Alfageme la società comunica uno stiramento all’alto flessore e un paio di settimane di stop, per Altinier di stiramento al polpaccio con tre settimane ai box. Con queste premesse, seguendo le normali tabelle mediche di recupero, verrebbe da escludere la presenza di tutti e tre i giocatori per il successivo impegno di campionato. Invece con l’avanzare della settimana le sorprese aumentano: Neto Pereira corre e ieri rientra in gruppo, Alfageme e Altinier a metà pomeriggio viene inserito addirittura fra i convocati. Insomma, non esattamente una situazione lineare, con un conflitto strisciante fra l’allenatore e il medico sociale Pierantonio Michieli che sembra farsi via via più evidente e che pare sempre più difficile da nascondere. […]
Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 55, Parma 52, Reggiana 50, Padova 49, Pordenone 45, Gubbio 43, Bassano 40, FeralpiSalò e Sambenedettese 38, AlbinoLeffe 34, Maceratese e Santarcangelo 32, Forlì e SüdTirol 29, Modena 28, Ancona e Teramo 24, Mantova 23, Lumezzane 22, Fano 20.
Ore 08.30 – Lega Pro girone B, i risultati della ventiseiesima giornata: Ancona-Santarcangelo 0-0, Bassano-Modena 0-2 (Popescu (Mo) al 40′ pt, Nolé (Mo) al 43′ st), Forlì-FeralpiSalò 0-2 (Luche (Fs) al 32′ st, Settembrini (Fs) al 33′ st), Gubbio-AlbinoLeffe 0-0, Mantova-Padova 0-1 (Alfageme (Pd) al 47′ st), Parma-Sambenedettese 2-2 (Bernardo (Sa) al 17′ pt, Sorrentino (Sa) al 21′ pt, Baraye (Pa) al 27′ pt, Calaiò (Pa) al 33′ pt, Munari (Pa) al 2′ st e al 19′ st), Teramo-SudTirol 0-0, Maceratese-Fano 1-1 (Gabbianelli (Fa) al 13′ pt, Gattari (Ma) al 21′ st), Reggiana-Lumezzane 2-0 (Cesarini (Re) su rigore al 45′ pt, Contessa (Re) al 43′ st), Venezia-Pordenone 1-0 (Geijo (Ve) al 2′ pt).
Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.