Tutto rinviato a mercoledì 8 marzo, quando al “Penzo” (ore 19) andrà in scena il derby di ritorno. Padova-Venezia, semifinale di Coppa Italia di Lega Pro, esaurisce il primo round con un pareggio che lascia aperti i giochi per l’accesso alla finale, anche se il gol segnato in trasferta attribuisce un teorico vantaggio alla capolista del girone B, alla quale, per passare il turno, può bastare anche lo 0 a 0. Giusto così, e buon per i biancoscudati che il risultato sia comunque positivo, nonostante le vistose defezioni registrate nell’organico, con un attacco monco di quattro dei suoi cinque elementi.
[…]Non c’è dubbio che, così come si presentano in campo, sia il Venezia ad avere un assetto più vicino all’abituale “filosofia” di Pippo Inzaghi rispetto ad una squadra, quella di casa, che manda in tribuna ben 8 titolari, oltre ad avere in infermeria Altinier, Alfageme (entrambi “stirati”) e Fantacci (problemi alla spalla). Più Neto Pereira, la cui contrattura al flessore della gamba destra impone prudenza. Così Brevi propone un 4-4-1-1, con De Cenco unica punta supportato da Bobb alle spalle, mentre gli arancioneroverdi si dispongono con il 4-3-3, puntando sul tridente offensivo Caccavallo-Ferrari-Totori, con Falzerano sempre più centrocampista. È una partita che fatica a decollare nei primi venti minuti, nonostante si giochi a tutto campo.
[…]In tribuna il presidente del Venezia, Joe Tacopina, ha motivo di essere soddisfatto, oltrechè per l’1-1, anche per un’altra ragione: la Corte Federale d’Appello ha accolto il ricorso presentato contro l’inibizione di 20 giorni e la multa di 8.000 euro alla società decise il 4 febbraio scorso dal Tribunale nazionale federale per la famosa frase pronunciata l’estate scorsa alla presentazione della squadra, quando disse: “We’ll kick Padova’s Ass. I promise” («Prenderemo a calci in c… il Padova. Lo prometto»). L’avvocato della società, Gianmaria Daminato, ha fatto un gran gol, non c’è dubbio.
(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Edel. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)