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Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) Lega Pro a 40 squadre invece delle attuali 60. A proporre la drastica cura dimagrante per la terza serie è il presidente federale Carlo Tavecchio che in pieno clima elettorale e a caccia di una conferma al vertice della Figc, vuole vincere il duello sullo sfidante Andrea Abodi, oggi a capo della Lega di B, sul piano delle riforme. Tavecchio pensa a mantenere la A a 20 club (ma con sole due retrocessioni), ridurre la B da 22 a 20 (tagliando le retrocessioni a sole tre) e sgonfiare la Lega Pro con l’eliminazione di almeno 20 società. Un’ipotesi che Gabriele Gravina, numero uno della C e schierato con Abodi ha bollato senza mezze misure. «Mi pare una proposta alla Cetto La Qualunque», con chiaro e ironico riferimento al personaggio cinematografico reso celebre da Antonio Albanese, quello del politico inconcludente e in corsa solo per i voti. […]
Ore 18.30 – (Giornale di Vicenza) Stordito e malconcio, Bassano si avvicina al rendez-vous in posticipo col Pordenone come lo studente reduce da due 4 all’orale che il giorno dopo ha lo scritto di latino. Farebbe di tutto per farsi venire due linee di febbre. Quando arrivi da sganassoni in sequenza, Pordenone non è il luogo migliore per ripresentarsi in pista. Ma il calendario non lo si può cambiare, l’atteggiamento invece sì, al netto delle sventatezze arbitrali. In primis in Friuli occorrerà garra, oppure cazzimma che dir si voglia, per usare un termine oggi esageratamente in voga. I furlani sono la squadra che presumibilmente fattura il miglior calcio del campionato, sicchè il palleggio da solo non basta contro chi fa del fraseggio elevato la sua cifra stilistica. Servirà aggressività ed organizzazione non poggiando solamente sul fatto che Bassano con le big quest’anno non ha mai steccato. Urge un cambio di passo e differente qualità. Figuratevi il Pordenone: imbottito di ex, all’andata si è presentato al Mercante e i giallorossi l’hanno gonfiato come un pugile suonato. Non avranno il dente avvelenato ma l’intera arcata della bocca che sprizza rivalsa, è una di quelle partite segnate col pennarello sul calendario dello spogliatoio. Tra l’altro da due anni ognuno vince le sue rispettive gare in casa e questo non è di buon auspicio.Tra gli avversari hanno tutti un motivo per regolare i conti col Bassano: da Berrettoni, a Pietribiasi, da Cattaneo a Misuraca, sino a Ingegneri a Semenzato, sino allo stesso Stefani. […]
Ore 18.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Sul fronte mercato, per il tanto atteso quanto necessario rinforzo in attacco non si registrano grandi novità. Ieri, come previsto, è arrivato a Vicenza George Tucudean che ha sostenuto le visite mediche e che la società berica è intenzionata a tesserare entro il fine settimana, pur consapevole delle difficoltà che l’iter unilaterale avanzato dall’attaccante romeno per ottenere la rescissione non è ancora stato ultimato e che, quindi, il tesseramento potrebbe non essere omologato dalla Federazione. Proprio per questo ieri in serata il presidente del Vicenza Alfredo Pastorelli ha confermato che in ogni caso la società berica ha in programma anche un altro arrivo. «Nomi non ne faccio», ha precisato il presidente del Vicenza, ma gli obiettivi dovrebbero essere quelli usciti nei giorni scorsi. L’intesa con Marouane Chamak resta bloccata dalla volontà del Vicenza di inserire un opzione sul rinnovo per il prossimo campionato, clausola che Chamakh non accetta. Sembra invece del tutto chiusa la pista che portava ad Henok Goitom, attaccante svedese che, contattato dal Vicenza, per quattro mesi ha avanzato la richiesta di duecentomila euro, cifra che di fatto ha chiuso ogni possibilità di proseguire il dialogo. Ecco quindi che tornano le voci sull’ex senese Innocent Emeghara e sul brasiliano naturalizzato croato Eduardo Alves da Silva che era stato contattato anche dal Latina prima che la società pontina aderisse all’istanza di fallimento richiedendo l’esercizio provvisorio che porterà quindi al fallimento pilotato.
Ore 17.30 – (Giornale di Vicenza) Ieri pomeriggio, al “Morosini”, Zaccardo ha avvertito a metà seduta un dolore muscolare che lo staff medico valuterà nelle prossime ore. Si è rivisto in gruppo Giacomelli, mentre mancavano Rizzo (il dottor Ligabue ha parlato di contrattura), Bellomo (gestione), Costa (Bisoli entrando in campo ha parlato di infortunio ma non sono filtrate altre notizie), oltre a Vigorito, D’Elia, Ebagua, Cernigoi, Fabinho, Renato: per loro terapie. Bisoli ha provato nella prima parte la difesa a tre con Zaccardo, Esposito, Adejo, il centrocampo a quattro con Pucino, Gucher, Urso, Zivkov; Orlando e Vita a supporto di De Luca. […]
Ore 17.00 – (Giornale di Vicenza) Bomber del Vicenza a sorpresa, ex al “Partenio”, lotta da tempo con una nemica: la pubalgia. Ma Raffaele Pucino non si ferma, non può farlo. E per salvare i biancorossi è pronto a segnare anche altri gol. Pucino, sabato torna verso casa. Con quale stato d’animo? “Premesso che non rinnego alcuna esperienza fatta nella mia carriera, io sono di Caserta, ma ad Avellino sono stato bene. Mi aspettavo di giocare un po’ di più: ho messo assieme 13 presenze in 21 partite, ho comunque un ricordo positivo anche per la piazza, la tifoseria che è davvero super”. Come quella vicentina? “Mi ritrovo molto, anche qui ho notato un calore straordinario sin dalle prime giornate e soprattutto all’inizio quando eravamo sul fondo della classifica”. […] La sfortuna si è un po’ accanita col Vicenza ultimamente… “Anche la settimana scorsa ci siamo allenati in tredici, quattordici. Viviamo un momento particolare perchè non riusciamo a lavorare al meglio e non cresce la competizione. Dall’inizio dell’anno, se va bene avremmo lavorato al completo per un mese e mezzo”. […] L’Avellino sta meglio del Vicenza. “Si sta tirando fuori da una situazione critica, ma noi non ci siamo scordati come si vince e si gioca a calcio. A parte la gara con la Salernitana e il primo tempo con l’Ascoli, abbiamo giocato alla pari con le prime sei della classe. Anche a Bari è stata fatta una prestazione importante. E con la Spal… era fatta per i tre punti se non fosse stato per i sei minuti di recupero”. Quindi come scenderete in campo al “Partenio”? “Cercheremo di lasciare in spogliatoio la frenesia. Quando siamo tranquilli mentalmente tiriamo fuori prestazioni di livello. Con la Salernitana abbiamo fallito perchè sentivamo troppa responsabilità addosso forse”. […]
Ore 16.30 – Recupero Lega Pro girone B, fischio finale: Teramo-Pordenone 2-0.
Ore 15.50 – (Gazzettino) […] Come vice-Iori nel cuore della manovra, aggiunge Pasa: «Per me, almeno per il momento, è molto più impegnativo perchè ci vuole esperienza e bisogna avere spiccate doti di interdizione. Iori lo sa fare bene e ha grande visione del gioco, mentre io devo crescere ancora». A centrocampo Pasa ha fornito buone prestazioni, compreso sabato con l’Avellino. «La squadra ha giocato e creato molto, la prestazione c’è stata, però siamo qui a parlare di un’altra sconfitta che avremmo dovuto evitare. Dobbiamo comunque guardare avanti e cercare di rifarci alla prossima occasione. Siamo ancora in zona play off e vogliamo restarci. Siamo consapevoli delle nostre capacità e anche di dover lavorare per aumentare la nostra convinzione e diventare maggiormente concreti, portando più spesso a casa il risultato». Sulla sconfitta contro gli irpini, continua: «Perdere una partita in quel modo fa tanta rabbia, già il pari sarebbe stato stretto. Dobbiamo raccogliere quanto viene prodotto e anche dietro dobbiamo sbagliare di meno». […]
Ore 15.20 – Recupero Lega Pro girone B, fine primo tempo: Teramo-Pordenone 1-0.
Ore 14.50 – (Mattino di Padova) Un uomo per tutte le stagioni. O, meglio, per tutte le posizioni. Difensore centrale per necessità, poi playmaker davanti alla linea arretrata nella gara con l’Entella in cui mancava lo squalificato Iori, infine, contro l’Avellino, mezzala. «La duttilità è una mia qualità ed è giusto che mi metta a disposizione della squadra a seconda delle esigenze», spiega Simone Pasa, contro gli irpini fra gli elementi più positivi del Cittadella, in una giornata da dimenticare. «E poi, vi dirò, è più facile tornare a giocare in mezzo al campo dopo alcuni mesi in difesa che non il contrario». Qual è il ruolo che sente maggiormente suo? «Mi diverto di più da mezzala, perché è una posizione che consente di stare nel vivo del gioco e toccare molti palloni. Sino ad un paio d’anni fa, quando dovevo arretrare in difesa, lo facevo meno volentieri, adesso ho capito che potrebbe essere un ruolo che fa per me, però ancora mi sento un centrocampista: è dove ho giocato più spesso anche a Pordenone, prima di approdare al Cittadella». […] L’anticipo di venerdì sera a Brescia vi consentirà subito di rifarvi. «La gara d’andata con i lombardi ci è rimasta dentro. È stata una delle poche partite in cui non siamo quasi scesi in campo, per questo adesso vogliamo riscattarci. Gli stimoli sono maggiori rispetto alle altre sfide, ce la siamo segnata sul calendario. È stata persino peggio, come sconfitta, rispetto a quella con l’Avellino, perché in quell’incontro non si è visto il vero Cittadella». […]
Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Mentre la squadra si prepara al recupero di Teramo, è iniziata a buon ritmo la prevendita per il prossimo incontro casalingo con il Bassano, posticipo di lusso di lunedì alle 20.45. È una Notte neroverde che il Pordenone vuole vivere intensamente con il territorio. La società ha così invitato allo stadio tutti i settori giovanili delle associazioni sportive della città, nonché dei club del progetto affiliazioni (10 realtà in regione). La diretta televisiva del big match su RaiSport sarà un valore aggiunto, una vetrina per tutto il movimento sportivo.
Ore 14.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Alla prima da nuovo allenatore del Teramo, Guido Ugolotti aveva messo mano al modulo utilizzato da Lamberto Zauli, provando a rivitalizzare la squadra e a dare immediatamente la sua impronta al club abruzzese. Via il 4-3-3, marchio di fabbrica dell’ex fantasista del Vicenza (già tecnico del Pordenone), dentro il suo 4-2-3-1, che nel gergo moderno si può anche chiamare quattro-due e fantasia. Ma il pareggio ottenuto contro il Sudtirol, e soprattutto la necessità pratica di dover applicare anche un sano e robusto turnover in vista delle 3 partite da giocare in 7 giorni, farà tornare indietro le lancette. Contro i ramarri, così, il Teramo dovrebbe passare al vecchio 4-3-3, sostanzialmente ripercorrendo le tappe già segnate dal lavoro di Zauli. Una scelta di continuità per non stravolgere troppo l’assetto tattico della squadra. […]
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) A 10 lunghezze di distanza dalla capolista Venezia, con 7 punti di ritardo dal Parma, 4 dal Padova e 2 dalla Reggiana, è ancora in corsa il Pordenone per la promozione diretta? La risposta arriverà dalla gara di oggi (14.30) a Teramo e dal posticipo di lunedì (20.45) al Bottecchia con il Bassano. Se Stefani e compagni faranno l’en plein, potranno ragionevolmente ambire ancora al primato. In caso contrario potrebbe essere già il momento di considerare le restanti 11 giornate della stagione regolare come una sorta di preparazione in vista del vero campionato, che per il Pordenone saranno i playoff. Un lavoro lungo due mesi e mezzo per portare i top player neroverdi nella condizione ottimale alla vigilia della post season che mette in palio un posto in serie B. Già oggi Tedino, sul sintetico del Bonolis, più per necessità che per strategia, lascerà a riposo qualche titolare. Probabilmente tornerà allo schieramento originale con 4 difensori, 3 centrocampisti e 3 giocatori offensivi, ma cambierà almeno un uomo per reparto. Potrebbero essere lasciati rifiatare Ingegneri, Burrai o Misuraca e Berrettoni. Tutti e quattro hanno accusato lunedì (unico giorno di vero allenamento, visti i tempi stretti fra le due gare) qualche acciacco. Davanti a Tomei dovrebbero quindi giocare Semenzato, Ingegneri, Marchi e De Agostini; a centrocampo Buratto (o Bulevardi, ex del Teramo), Misuraca (o Burrai) e Suciu. Tornerà titolare Cattaneo, alle spalle di Arma e Pietribiasi, con quest’ultimo che avrebbe così una chance dall’inizio per provare a lasciare un segno del suo passaggio in neroverde. […]
Ore 13.30 – (Messaggero Veneto) Un velo di mistero sulla formazione. Bruno Tedino non si sbilancia e i dubbi sull’undici che sfiderà oggi il Teramo rimangono. Rispetto a Venezia la prima novità dovrebbe riguardare il modulo, con il ritorno al 4-3-1-2 e l’accantonamento del 4-1-4-1 visto inizialmente al Penzo. Dunque, di nuovo un trequartista dietro due punte. Il primo sarà con tutta probabilità Cattaneo, mentre c’è incertezza sul duo offensivo. Berrettoni, non al meglio, potrebbe lasciare spazio a Padovan. Un avvicendamento è previsto anche in mezzo al campo, visto che sia Burrai sia Misuraca sono usciti acciaccati dalla supersfida di sabato scorso. Il regista sardo potrebbe essere chiamato a stringere i denti, mentre per il ruolo di interno destro si profila un ballottaggio tra Buratto e Bulevardi. Dall’altra parte, conferma in vista per Suciu. Procedendo a ritroso, nessuna novità dovrebbe registrarsi davanti a Tomei, pur considerando le non perfette condizioni di Ingegneri. Pertanto, solito quartetto, completato da Semenzato e De Agostini ai lati e capitan Stefani in mezzo. […]
Ore 13.20 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone ci crede. I 10 punti dalla capolista Venezia non sono considerati incolmabili. Anzi, pur senza dichiararlo, si sta pensando a un piano che porti a dimezzare lo svantaggio già il prossimo fine settimana. Un passo obbligato per realizzare il proposito è vincere il recupero odierno (il via alle 14.30) a Teramo. […] «Questo impegno interrompe il programma normale di lavoro – fa sapere il tecnico neroverde, Bruno Tedino – e il tempo per prepararla è stato poco. Il viaggio, viceversa, è stato molto lungo: dovremo dare il massimo, ottimizzando le energie». […] «Serviranno gamba – conferma l’allenatore del Pordenone –, concentrazione e gioco per fare risultato. Ma abbiamo la fortuna di avere un gruppo forte e granitico: possiamo riuscirci». Astinenza. Il Pordenone non vince in trasferta dalla penultima di andata, a Salò. Ed è reduce da tre viaggi consecutivi in cui è tornato a mani vuote: Gubbio, Parma e Venezia. Trend insolito per i neroverdi, che nella prima parte della stagione hanno mostrato il loro lato migliore proprio in trasferta. […]
Ore 12.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Tutti gli effettivi sostanzialmente arruolabili per il Venezia, infermeria invece piena per il Padova. Il tecnico Oscar Brevi sarà in pratica senza attaccanti, essendo tutti infortunati Altinier, Neto Pereira e Alfageme: di conseguenza il modulo dovrebbe essere un 3-5-1-1 con Bobb e supporto dell’unico superstite De Cenco. In panchina tanti baby della Berretti, tra i titolari ci saranno il rigorista Russo, Mazzocco e Berardocco, mentre in tribuna dovrebbero sedere Emerson, Cappelletti, Madonna, Favalli, Mandorlini, Dettori e Bindi. Grande abbondanza invece nel Venezia, eccezion fatta per la squalifica di Malomo: in difesa con Cernuto uno tra Modolo e Pellicanò, con Fabris e lo stesso Pellicanò (o Galli) terzini; in mediana Falzerano (squalificato con la Sambenedettese) con Stulac e Acquadro o Soligo, davanti Ferrari supportato da Tortori e Caccavallo. […]
Ore 12.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Sarà il miglior Venezia possibile quello che stasera (ore 20.30) farà visita al Padova nel primo round della semifinale di Coppa Italia Lega Pro. Un momento clou, arricchito ulteriormente di significati dal derby con i cugini, secondo atto stagionale dopo il successo padovano al Penzo in campionato il 28 novembre, scivolone nonostante il quale il Venezia è capolista a +6 sui biancoscudati e a +3 sul Parma. Oggi però si parla di coppa e a Pippo Inzaghi non piace la definizione Venezia-2. «Questa semifinale arriva a metà tra due partite importanti, quella vinta sul Pordenone e quella di domenica in casa della Sambenedettese (ore 14.30, ndr) premette quindi è chiaro che la capacità di recupero dei ragazzi mi spingerà a determinate scelte. In ogni caso schiererò la miglior formazione possibile con chi sta meglio per questa partita, perché la sfida che conta è quella dell’Euganeo anche se durerà 180’». […] «L’unico indisponibile è Malomo per squalifica e mi dispiace perché avrei potuto impiegarlo nel suo ruolo di centrale difensivo. Nel ruolo comunque ho valide alternative ribadisce Inzaghi e devo decidere se affiancare Pellicanò o Modolo a Cernuto. A Como avevo lasciato qualcuno a casa (Domizzi, Geijo e Stulac, ndr) ma per una semifinale con il Padova è giusto esserci tutti». […]
Ore 12.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Un derby con vista sulla finale di Coppa Italia. Questa sera all’Euganeo di Padova (ore 20.30, arbitra Robilotta di Sala Consilina) va in scena il primo atto di una semifinale molto attesa: Venezia e Padova si giocano in 180 minuti il passaggio alla finale della Coppa Italia di Lega Pro. Il Venezia si presenta a questa sfida dopo una serie più che positiva, che ha confermato la squadra di Inzaghi in vetta alla classifica, davanti a un Parma che sembra al momento la prima rivale dei lagunari. Ma occhio al Padova però, che dopo aver sbancato il Penzo a novembre in campionato fra mille polemiche, vuole dimostrare di avere tutti i mezzi per insidiare il Venezia. E il terzo posto dei biancoscudati è lì a dimostrarlo. «Il nostro obiettivo è andare in finale — dice mister Pippo Inzaghi senza giri di parole — lo abbiamo detto a inizio stagione quanto teniamo a questa competizione, quindi vogliamo passare il turno. Ci attende una sfida di 180 minuti, importante e delicata, contro un avversario di cui conosciamo la forza e la pericolosità». Rispetto alla sfida di campionato Inzaghi dovrebbe optare per un largo turnover, con l’unico indisponibile che sarà Malomo, squalificato. «Mi dispiace, perché avrebbe potuto mettere altri minuti importanti da difensore centrale — continua il tecnico — detto ciò ho una rosa molto ampia e tutti i ragazzi mi hanno dimostrato di capire l’importanza di ogni gara che affrontiamo, sia in campionato che in Coppa». E Inzaghi conferma l’intenzione di operare un turnover anche se non troppo spinto. «Qualche cambio lo faremo, iversi giocatori non hanno ancora recuperato dalla sfida di sabato con il Pordenone, ma deciderò solo prima del calcio d’inizio. Il Padova? È un derby, quindi vogliamo fare la partita, consci che non potremo farla per 90 minuti. Ma queste sono partite che hanno un valore speciale, anche se sarà solo il primo atto della semifinale». […]
Ore 11.50 – (La Nuova Venezia) La partita di Mantova ha lasciato pesanti ferite in casa biancoscudata. Oscar Brevi stasera si gioca una semifinale d’andata di Coppa Italia con un solo attaccante a disposizione, e rischia di ritrovarsi nella stessa situazione anche domenica con il Teramo. Altinier, stiramento al polpaccio, rischia di star fuori per almeno una ventina di giorni; Alfageme per un altro stiramento (meno grave) al flessore alto della coscia, potrebbe rimanere ai box per un paio di settimane. E poi c’è Neto Pereira, quello per il quale si temeva il peggio e che invece potrebbe anche averla scampata: per il brasiliano si tratta di una semplice contrattura al flessore, diagnosi che lascia aperto un piccolo spiraglio anche in vista del match di domenica. Resta solo De Cenco, disponibile in attacco. […]
Ore 11.30 – (La Nuova Venezia) […] Parla Inzaghi. «La Coppa Italia è sempre stata un obiettivo del Venezia» ha ribadito ieri l’allenatore al termine dell’allenameto, «lo è ancora di più adesso che siamo approdati alle semifinali. Ho la fortuna di avere una rosa molto ampia con 25 giocatori sullo stesso piano, andrà in campo la miglior formazione possibile tenendo conto che tanti hanno nelle gambe la fatica della sfida con il Pordenone». L’assenza di Malomo complica un po’ i piani di Inzaghi. «Sì, con Cernuto forma una coppia affidabilissima, ma le alternative non mancano». Possibile la richiesta di un sacrificio supplementare a Modolo, anche se Inzaghi potrebbe optare per Pellicanò difensore centrale, ruolo già ricoperto a Belluno. A centrocampo ci sarà ancora Falzerano, ieri puntuale la squalifica, che non giocherà a San Benedetto, ballottaggio Soligo-Acquadro, mentre Ferrari guiderà l’attacco, dove rientrerà Caccavallo, ultima maglia tra Tortori e Fabiano. «Noi andiamo a Padova per provare a imporre il nostro gioco, poi ci sono anche gli avversari in campo». […]
Ore 11.00 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Favaro; Sbraga, Russo, Monteleone; Boniotti, Mazzocco, Berardocco, Gaiola, Tentardini; Bobb; De Cenco.
Ore 10.50 – (Gazzettino) Fatto sta che nella seduta di ieri è stata provata questa formazione: Favaro tra in pali; Sbraga, Russo e Monteleone in difesa; a centrocampo sulle corsie laterali Boniotti e Tentardini e in mezzo Mazzocco, Berardocco e Gaiola; un po’ più avanzato Bobb in appoggio a De Cenco. […] Giocando l’andata all’Euganeo, si può comunque cercare di sfruttare il più possibile il fattore campo per mettere in discesa la strada in vista della sfida al Penzo. «Giocare in casa o fuori, l’obiettivo resta quello di passare il turno. Tacopina ha dichiarato che la Coppa gli interessa poco? Allora ce la lasci (sorride, ndr). È naturale che il primo posto in classifica è più interessante per tutti, ma essendo questa una semifinale credo che ci sia l’interesse da ambo le parti di arrivare fino in fondo». Intanto, la prevendita ha toccato ieri quota 2.392 tagliandi (228 ospiti). Il biglietto può essere acquistato nei punti Ticketone fino alle 18 e poi alle biglietterie dello stadio. Chi acquista il tagliando potrà godere di un prezzo speciale per la partita di domenica con il Teramo all’Euganeo.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Il Padova si rituffa nella Coppa Italia, e l’appuntamento alle 20.30 all’Euganeo è senza dubbio ricco di fascino. Non solo perché si tratta della semifinale d’andata della competizione, ma anche perché davanti ci sarà il Venezia, grande rivale dei biancoscudati anche in campionato. Senza dimenticare che è un derby molto sentito dai tifosi. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per vivere una serata all’insegna dello spettacolo, primo round di una doppia sfida che vivrà il secondo atto al Penzo mercoledì 8 marzo. E la formazione che approderà in finale se la vedrà con la vincente dell’altra semifinale tra Ancona e Matera, con quest’ultima che ieri ha battuto 1-0 in trasferta il Taranto nell’ultimo quarto di finale. Tornando al derby, in campo si vedrà un Padova assai diverso negli interpreti rispetto al campionato. In avanti è piena emergenza con il solo De Cenco a disposizione (l’altro attaccante convocato è Cisco della Berretti), mentre tutto lascia pensare che Bindi, Emerson, Cappelletti, Madonna, Favalli, Mandorlini e Dettori siano lasciati ai box per preservarli in vista del prossimo appuntamento di campionato con il Teramo.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Riguardo alla dinamica degli infortuni, Altinier ha avvertito un indurimento al polpaccio alla mezz’ora del primo tempo e ha comunque terminato la frazione, salvo poi constatare durante l’intervallo che l’inconveniente non era passato e quindi si è proceduto alla sostituzione. Quanto ad Alfageme, durante gli esercizi di riscaldamento aveva già avvertito un po’ di dolore, ma una volta entrato sul terreno di gioco con il passare dei minuti il muscolo si è scaldato e ha più accusato fastidio: prova ne è che ha giocato tutto il secondo tempo siglando in pieno recupero il gol della vittoria con una conclusione di potenza dopo uno scatto. Quando poi il muscolo si è raffreddato, evidentemente è saltato fuori l’inconveniente. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Stiramento per Altinier e Alfageme, contrattura per Neto Pereira. Tutto d’un colpo il Padova si trova a dovere fare i conti con una vera e propria emergenza in attacco, con la certezza di avere al momento soltanto De Cenco arruolabile per la sfida di domenica con il Teramo all’Euganeo. Il responso degli accertamenti clinici effettuati ieri si è rivelato più soft del previsto per Neto Pereira (contrattura al flessore), che è l’unico degli acciaccati a poter essere forse recuperato per domenica, mentre per gli altri due colleghi di reparto non è andata benissimo: stiramento al polpaccio per Altinier, stiramento al flessore alto per Alfageme. E tempi di recupero, per entrambi, sono stimabili in quindici-venti giorni, il che vuole dire non poterli avere a disposizione neppure per la trasferta con la Reggiana.
Ore 10.00 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Favaro; Sbraga, Russo, Monteleone; Boniotti, Mazzocco, Berardocco, Gaiola, Tentardini; Bobb; De Cenco.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Il problema è proprio che i biancoscudati ci arrivano con una squadra a pezzi e un undici raffazzonato, che verrà testato nella rifinitura di stamattina. «Adesso che siamo in semifinale, cercheremo di prepararla al meglio», le parole alla vigilia del tecnico Brevi. «È una partita sicuramente diversa da quella che ci aspetta in campionato: non abbiamo una rosa con tantissimi elementi, e dobbiamo fare scelte determinate dalle condizioni del gruppo, senza perdere di vista il campionato. O gioca qualcuno della Berretti, o qualcuno che è già stato utilizzato a Mantova dovrà tornare in campo. Non ci sono altre alternative». Pare, ma lo si capirà solo stamattina, che i vari Emerson, Cappelletti, Madonna, Favalli, Mandorlini e Dettori possano non essere neppure convocati e che la panchina sia quindi composta di soli ragazzini. Una scelta che, se confermata, farebbe discutere. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) La vittoria di Mantova ha lasciato le sue pesanti ferite. Il bollettino medico che arriva dall’infermeria del Padova è pesantissimo: Oscar Brevi questa sera si gioca la semifinale d’andata di Coppa Italia con un solo attaccante a disposizione, e rischia di ritrovarsi nella stessa situazione anche domenica in campionato contro il Teramo. […] Per la quarta volta nella sua storia il Padova è semifinalista di Coppa Italia di Lega Pro. Un trofeo conquistato solo nel 1980, e sfumato in semifinale sia nel 1986 (contro il Livorno) che nel 2003 (contro la Pro Patria). Di fronte c’è il Venezia di Inzaghi, l’acerrimo rivale di sempre, e in palio per la squadra che si aggiudicherà la competizione c’è la possibilità di accedere direttamente ai playoff saltandone il turno preliminare. E in un raggruppamento così incerto e combattuto portare a casa la Coppa costituirebbe una solida garanzia per il futuro, nel caso in cui il Padova dovesse fallire l’assalto ai primi due posti del girone B.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] Nonostante sia una semifinale, nonostante di fronte ci sia il Venezia, non sarà l’Euganeo delle grandi occasioni. La prevendita, aperta sino alle 18 di oggi con prezzi agevolati per gli abbonati, non ha registrato i picchi che ci si sarebbe aspettato, considerando anche che si gioca in prime time: i biglietti staccati sino a ieri sera sono stati 2.392, dei quali 228 acquistati dai tifosi veneziani. Alla fine saranno poco più di 2.500 i tifosi presenti. Nonostante i numeri non eccessivamente ampi, il servizio d’ordine intorno all’Euganeo sarà potenziato. E non solo nei dintorni dello stadio: alcuni tifosi lagunari, infatti, arriveranno a Padova in treno e per questo dovrebbero essere scortati sino a viale Rocco. All’Euganeo, quindi, saranno aumentati gli steward e i controlli agli accessi, come suggerito dall’Osservatorio del Ministero dell’Interno.
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Favaro; Boniotti, Sbraga, Russo, Monteleone, Tentardini; Mazzocco, Berardocco, Gaiola; Bobb; De Cenco.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Il bollettino dall’infermeria è catastrofico e il Padova sbatte contro l’emergenza: Cristian Altiner si è stirato il polpaccio, Luis Alfageme il flessore, Neto Pereira si è procurato una contrattura. Ribaltate le sensazioni del giorno precedente, quando il più grave sembrava il capitano, mentre Altinier e Alfageme parevano alle prese con affaticamenti o una contrattura. Niente di tutto ciò: al quartier generale di viale Rocco c’è da mettersi le mani nei capelli, ci sarà tempo per capire se sia pura sfortuna oppure se tre infortuni muscolari contemporanei siano legati a qualcosa che non è funzionato nella preparazione atletica o nella distribuzione dei carichi di lavoro. Per il centravanti mantovano sono previste tre settimane di stop, per Alfageme due; Neto Pereira potrebbe saltare Venezia e Teramo e rientrare per la successiva trasferta di Reggio Emilia. Se si pensa al campionato, al Venezia non resta che sfregarsi le mani. Una delle principali concorrenti alla promozione, il Padova di Oscar Brevi, ha perso in una sola giornata ben tre dei suoi quattro attaccanti. Tanto che oggi, nella semifinale di andata di Coppa Italia di Lega Pro in programma all’Euganeo (ore 20,30), sarà a disposizione il solo Caio De Cenco, che peraltro dovrebbe essere impiegato solo per 45 minuti in ottica campionato. Ieri Brevi ha provato un 5-4-1 a dir poco atipico: Favaro in porta; Boniotti, Sbraga, Monteleone, Russo e Tentardini in difesa; Mazzocco, Berardocco, Gaiola e Bobb a centrocampo; De Cenco di punta, con Bobb avanzato a ridosso del brasiliano. […] Comunque lo spazio per le parole si è chiuso, ora parlerà solo il campo. La formazione schierata nell’allenamento pomeridiano fa però capire la situazione attorno alla quale si muove l’allenatore: peggio del peggior incubo, nel momento decisivo della stagione.