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Ore 21.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Era finita 0-3 a Santarcangelo, è finita 0-2 in casa col Modena. Nella «pancia» del Mercante tante parole, tanta rabbia ma nessuna piazzata nei confronti degli arbitri, come si poteva immaginare in un primo momento dopo le prime dichiarazioni rilasciate a caldo dal presidente del Bassano, Stefano Rosso. Il verdetto del giudice sportivo arriverà oggi, ma dal ponte di comando fanno sapere che alla fine la «minaccia» del numero uno giallorosso di affrontare il direttore di gara Marchetti di Ostia Lido non si è concretizzata. Arbitro «reo», secondo la dirigenza, di aver diretto a senso unico, anche al di là dell’espulsione, sciagurata ma giusta, di Nicola Bizzotto. Tornato capitano, ma capace di «bagnare» nel peggiore dei modi la possibilità di indossare di nuovo la fascia per l’indisponibilità di Rossi. […] «Il campionato non finisce qui — spiega l’allenatore — né finirà lunedì prossimo. Quando il campionato finirà, il Bassano sarà ai playoff e sono sicuro che giocherà alla grande quelle gare e questa è la cosa che conta. Dobbiamo giocare al massimo partita dopo partita senza pensare a ciò che poteva essere e magari non sarà». Una resa in chiave primo posto, in attesa del posticipo di lunedì prossimo a Pordenone, ma solo quella. Per il resto D’Angelo non ammaina bandiera: la tempesta infuria, per ora il timone tiene.
Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) In proiezione di Pordenone lunedì sera, dall’infermeria si proverà a riattivare Ciccio Grandolfo e Mattia Proietti, due che l’altroieri col Modena avrebbero fatto comodissimo a prescindere dall’espulsione di capitan Bizzotto che ovviamente in Friuli marcherà visita. Al suo posto toccherà presumibilmente ad Andrea Trainotti fare coppia con Pasini, pure lui a pieno regime dopo essere sceso in campo coi canarini a mezzo servizio. Dunque, Grandolfo per l’appuntamento del Bottecchia dovrebbe aver smaltito la contrattura accusata a Santarcangelo e riprendere il suo posto in attacco da panzer di peso. Quanto a Proietti, è alle prese con uno stiramento al legamento collaterale del ginocchio patito a Bolzano a fine gennaio. Un tipo di infortunio che richiede minimo tre settimane di stop. E anche se qualcuno tra i tifosi più indispettiti maligna un mal di pancia del centrocampista giallorosso (a giugno va in scadenza e non rinnoverà), in realtà è solo un guaio fisico che richiede tempo. «A Pordenone ci sarà». Assicura il tecnico D’Angelo.
Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Houston, abbiamo un problema. Oddio, in questo momento, forse anche più di uno, Gianluca Laurenti intanto punta il dito contro l’ondivaga direzione arbitrale del romano Marchetti: «Le ammonizioni su Bizzo ci stavano – riconosce – anche se sulla seconda, considerando che si trattava del capitano e che giocavamo in casa, avrebbe potuto richiamarlo come si fa spesso in questi casi, tantopiù che erano trascorsi appena 20 minuti. Però, una volta deciso per l’espulsione, mi sarei aspettato lo stesso metro di giudizio esteso per tutti gli episodi dell’incontro. Ed è questo che mi dà più fastidio. Invece non è accaduto: penso al blocco clamoroso non ravvisato su di me in occasione della rete di Popescu: toccava a me andare ad accorciare sul romeno per impedirgli di calciare comodamente e invece mi hanno ostacolato di netto. Oppure alle intemperanze di Diop. No, la verità è che al di là dei nostri demeriti il match è stato influenzato dalle chiamate della terna. Peccato poiché a mio avviso col Modena avevamo cominciato bene, attaccando con raziocinio e nonostante l’inferiorità prolungata ce la stavamo giocando intensamente. Ma ormai non ha più senso. Questo doppio ko non lascia residui o scorie pericolose, ora testa a Pordenone lunedì per disputare una grande gara. Non ci saranno contraccolpi, è ancora tutto aperto». Il portiere Bastianoni è ancora più carico: «Non sarà questo capitombolo a demoralizzarci – assicura Elìa – senza i noti episodi sono certo che avremmo riagganciato il sesto posto. Adesso però concentriamoci su Pordenone e riprendiamo lì il nostro cammino. Le mie parate? Scusate per la frase fatta ma avrei preferito non compiere alcun intervento e vincere la partita». […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] La squadra di Bruno Tedino non vince lontano dal Bottecchia dall’11 dicembre, quindi da più di due mesi. Allora la vittima fu la FeralpiSalò, sconfitta 2-0 in terra bresciana. Poi tre ko consecutivi: il primo a Gubbio (con l’ennesima beffa nel finale), quindi la clamorosa rimonta subita dal Parma e infine l’1-0 al Penzo di Venezia. Ora i rovesci esterni sono 5 e i punti esterni conquistati 21, gli stessi del Gubbio e 5 in meno rispetto alla coppia formata da Parma e Venezia. Non è la marcia a cui il Pordenone aveva abituato i suoi tifosi, considerato anche che il ritmo casalingo è ancora vittima di qualche stop di troppo. La seconda analisi riguarda il gol smarrito da parte degli attaccanti. Berrettoni, Arma, Cattaneo e compagni non segnano dal 30 dicembre, in occasione del pokerissimo rifilato al Forlì, e in tutto il 2017 sono ancora a secco. […]
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Il momento è di oggettiva difficoltà è l’opinione di Guido Ugolotti -. Non guardo i proclami d’inizio anno, io sono venuto in una squadra che aveva ottenuto 20 punti in classifica in 24 partite. C’è da lavorare e stare tranquilli: mancano corsa, entusiasmo, grinta. Però paradossalmente abbiamo avuto gli ultimi 10′ contro il Sudtirol in cui sembrava avessimo preso il sopravvento. Il sorriso manca sul volto di tutti i ragazzi. Oggi la realtà è questa. Però la mia è una squadra che, partita dopo partita, non mollerà, statene certi». Su come interpretare la gara con i neroverdi, per uscire dal momento negativo, l’allenatore sostiene che «se non siamo brillanti dobbiamo cercare anche l’episodio giusto, provando a soffrire poco». Tornare in campo già domani «è un’assurdità dice la guida dei diavoli abruzzesi, già attaccante della Roma in serie A -. Il Pordenone ha un giorno in più per recuperare. Poi la mia squadra aveva giocato a Fano di lunedì, mentre il Sudtirol di sabato, quindi abbiamo regalato due giorni in più anche a loro. Bisognerebbe tenerne conto, specie in questo momento della stagione e con i problemi che abbiamo. Ma non ci fasciamo la testa. Cercheremo di riordinare le idee, cambiando qualcosa perché ho una rosa all’altezza. Dobbiamo trovare gli equilibri giusti».
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] «Il match di sabato premette Perinetti è stato un autentico spot per la Lega Pro. Grande merito ha avuto il Pordenone ammette , esprimendo un ottimo calcio. I ramarri hanno il centrocampo più forte del campionato. Noi abbiamo vinto grazie al cuore e al carattere, conservando l’1-0 trovato dopo appena 2′. Una situazione che ha condizionato il nostro atteggiamento, più votato a mantenere che a proporre». Non è stata una grande prestazione, quella del Venezia. Della qualità del gioco proposto dal team di Inzaghi non sono rimasti soddisfatti nemmeno i supporter arancioneroverdi. Deluso poi Lovisa, che ha pronosticato il Parma alla fine promosso in B. «Concordo con lui sguscia Perinetti -, ho sempre detto anch’io che i grandi favoriti sono i ducali. Essere noi davanti è un onore e uno stimolo». CONSIGLI Più che giocatori e arbitro (Paolini di Ascoli), protagonista dello sfogo di Lovisa in sala stampa al Penzo è stato proprio Perinetti, con le sue statistiche sui rigori. «Lo giustifico afferma il ds -: parlando a caldo è facile eccedere. Io avevo presentato dati (10 penalty a favore e uno solo contro per il Pordenone; 4 a favore e 4 contro per il Venezia, ndr), senza accusare nessuno. Lovisa deve però ricordarsi sempre ecco la frecciatina – di essere un consigliere di Lega Pro e come tale impegnato a difendere i diritti di tutti i club». […]
Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Stamattina la partenza per Teramo. Con i suoi 500 chilometri, la trasferta più lunga della stagione. Mentre ieri pomeriggio Bruno Tedino ha svolto l’ultimo allenamento a porte chiuse. Buone notizie per lui dal rientro dell’attaccante Stefano Padovan, costretto ai box da un problema al collo nel corso della precedente rifinitura, alla vigilia del match col Venezia. Potrebbe essere proprio l’ex Foggia, di proprietà della Juventus, una delle possibili mosse a sorpresa del tecnico neroverde, chiamato a dosare le forze dei suoi in vista del duplice impegno in meno di 7 giorni: domani il Teramo, lunedì prossimo il Bassano al Bottecchia. Scalpita pure Buratto per un posto a centrocampo. Alcune scelte di formazione potrebbero comunque dipendere dal modulo: conferma del 4-1-4-1 visto al Penzo, o ritorno al più collaudato 4-3-1-2? […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Polemiche senza fine, mentre incombe il ritorno in campo. Forse meglio così. Perché non c’è modo migliore di zittire i veleni se non attraverso il gioco e i gol. Soltanto quelli sono mancati sabato scorso a Venezia e il Pordenone proverà a ritrovarli domani nel recupero della partita di Teramo. […] È ora di voltare pagina. Sebbene anche da Teramo arrivi un’altra ondata di polemiche e il Pordenone ci torni nel mezzo. Di nuovo senza colpe. Non c’entrano i rigori a favore stavolta, bensì il calendario e la scelta di disputare domani il match di Teramo. Il tecnico degli abruzzesi, Guido Ugolotti, di recente subentrato all’ex neroverde Lamberto Zauli, non ha condiviso la scelta: «Tornare in campo mercoledì? Un’assurdità. Il Pordenone, così, ha avuto un giorno in più per recuperare. Se consideriamo che noi avevamo giocato lunedì scorso a Fano e l’Altoadige (con cui il Teramo ha impattato 0-0 nell’ultima di campionato, ndr) sabato a Reggio Emilia, è la seconda volta consecutiva che affrontiamo avversari più riposati di noi. Bisognerebbe farci caso in un momento così importante della stagione». […]
Ore 17.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Alla ripresa degli allenamenti Pierpaolo Bisoli ha dovuto prendere atto che questa per il Vicenza sarà un’altra settimana di grande difficoltà per le numerose assenze che continuano a colpire l’organico biancorosso. Oltre a Siega e Fabinho che ne avranno ancora per parecchio tempo, a Benussi e Vigorito che continuano ad allenarsi in palestra, sono ancora fermi D’Elia, Ebagua e Cernigoi, e ieri si è fermato anche Rizzo per un fastidio muscolare. Se si considera che sabato prossimo ad Avellino mancherà anche Signori per squalifica, ci capisce come l’emergenza sia ai massimi livelli visto che in terra irpina il Vicenza potrebbe presentarsi con ben nove assenti. «Ormai sono settimane che ci alleniamo in tredici o quattordici, che non vedo i portieri in campo e che sono costretto a scelte obbligate — sottolinea il tecnico dei berici — se dico che è un’annata nata male c’è pure chi se la prende, ma ditemi voi se non è la pura verità visto cosa ci sta succedendo a livello di infortuni…». […] L’obiettivo numero uno del Vicenza resta Marouane Chamakh, l’ex attaccante di Arsenal e West Ham, che ieri ha avanzato la sua proposta alla società (contratto fino a giugno senza opzioni) che la dirigenza di via Schio sta vagliando. In alternativa, una volta sfumata la pista Rolando Bianchi che si è accordato con la Pro Vercelli, c’è il rumeno George Tucudean che oggi sarà a Vicenza e sosterrà una seduta di allenamento con il gruppo di Bisoli ma sale anche l’ipotesi Henok Goitom, ex centravanti del Real Murcia e del Getafe tra le altre. […]
Ore 16.30 – (Giornale di Vicenza) Capita di provare e riprovare uno schema e di fallire clamorosamente. Capita, appunto, anche se non dovrebbe. É quel che è successo al Vicenza in occasione del gol di Mignanelli. Il “saggio” del gruppo, Andrea Esposito, sale in cattedra e spiega l’accaduto. Sul vantaggio dell’Ascoli, qualcosa non è funzionato. Cosa? “Sapevamo che i nostri avversari venivano dentro con l’esterno e portavano su il terzino. È una situazione che il mister aveva studiato bene e in settimana avevamo fatto più e più prove per sapere come affrontare l’azione d’attacco loro”. Ma… “Siamo stati polli, piuttosto ingenui”. Cosa tiene della partita con l’Ascoli? “Il punto che muove la classifica e la reazione dopo il vantaggio. Il risultato va accolto in maniera positiva”. Cosa invece boccia? “Il primo tempo, decisamente sottotono. Non abbiamo sofferto più di tanto in realtà, ma l’atteggiamento non è stato quello giusto. E poi abbiamo proprio preso un gol evitabile”. […] Ora andrete ad Avellino, una squadra in salute che ha già battuto due venete. Non è che magari… “L’Avellino sta ottenendo risultati importanti, andremo là sapendo che si è tirato fuori da una situazione difficile e cercheremo di fare il massimo. Peraltro là c’è anche il campo in sintetico, ragione in più per prepararsi in un certo modo. Pensiamo a recuperare le energie, fisiche e soprattutto mentali, e ad Avellino andrà bene”. […] “Questo è davvero il momento di stare tutti uniti e lavorare come abbiamo sempre fatto. I punti arriveranno”. Mancano i gol, si candida lei? “Magari, ma non è il mio obiettivo primario. Mi piacerebbe però segnare una rete da tre punti”.
Ore 16.00 – Qui Guizza: lavoro di scarico per Emerson, Cappelletti, Madonna, Favalli, Mandorlini e Dettori, i quali potrebbero essere risparmiati in vista di domani per preservarli per il campionato.
Ore 15.40 – Qui Guizza: in campo anche i giovani Iakob, Boscolo, Bertasio, Barzon, Poncia, Salata, Scevola e Cisco, che dunque verranno probabilmente convocati in blocco.
Ore 15.20 – Qui Guizza: schemi in corso, previsto un cambio di modulo e di interpreti.
Ore 15.00 – Qui Guizza: inizia l’allenamento, solo lavoro in palestra per Altinier, Neto Pereira ed Alfageme. È allarme rosso in attacco.
Ore 14.40 – Qui Guizza: Biancoscudati a colloquio con mister Brevi.
Ore 14.30 – (Gazzettino) C’è chi può legittimamente gonfiare il petto, e chi invece non se la passa bene. Sono opposti gli stati d’animo dell’Este, reduce dall’impresa con il Mestre, e della Vigontina San Paolo che in virtù del ko con il Tamai è scivolata all’ultimo posto in classifica. […] Si lecca le ferite la Vigontina San Paolo: dopo il giro di boa la squadra ha raccolto appena due punti in sette gare. «Siamo delusi e amareggiati per la classifica – spiega il presidente Cristian Bozzato – Sapevamo di dover lottare per la salvezza, ma l’ultimo posto è inaspettato. Il tutto nonostante si sia cercato di rinforzare a dicembre la squadra. La situazione è più complessa di come potevamo immaginare, ma mancano ancora dieci partite e come società abbiamo il dovere di crederci fino alla fine. Se poi sarà retrocessione, ripartiremo con un anno di esperienza in più alle spalle e cercheremo di essere più organizzati, oltre a fare scelte molto più mirate». Anche riguardo agli acquisti, dato che più di qualche elemento arrivato nel mercato di riparazione ha accusato problemi fisici e non è stato quasi mai a disposizione. «I giocatori sono stati scelti dalla società, e ci rendiamo conto di dover recitare il mea culpa. Probabilmente l’inesperienza in questa categoria e la fretta hanno portato a gestire male alcune situazioni. Tra l’altro abbiamo uno dei budget più bassi della serie D e quando parti con queste prerogative non puoi permetterti di sbagliare molto». Antonelli ha preso il posto di Italiano in panchina all’inizio del girone di ritorno. La sua posizione è in discussione? «L’impegno di Antonelli nel suo lavoro è davvero totale, in questo momento l’allenatore non è il problema principale. Dobbiamo essere consci che la squadra è stata costruita con qualche ingranaggio che non funziona. Ripeto, i giocatori li ha scelti la società e non il tecnico».
Ore 14.10 – (Mattino di Padova) Sono tornate alla vittoria entrambe. Meno male, verrebbe da dire, perché i passi falsi in Serie D di Campodarsego ed Este con Montebelluna e Triestina avevano pesato, seppure momentaneamente, sui rispettivi cammini. Soprattutto per i biancorossi, impegnati nella rincorsa agli alabardati e poi battuti da una squadra di gran lunga inferiore. E così sono arrivati due acuti, con Cordenons e Mestre: una risposta eccellente per il “Campo”, un colpaccio storico per gli atestini, capaci di bloccare la capolista. Il gol “ammazza-big” porta la firma di Andrea Tessari, fra i protagonisti del capolavoro tattico andato in scena al Nuovo Stadio. Una prestazione da “7” in pagella, quella del mediano 23enne, che ha guidato il centrocampo senza sfigurare con un mostro sacro come Gianpietro Zecchin. «La partita con il Mestre è stata un premio per l’atteggiamento e la forza d’animo di tutto il gruppo, rimasto unito nonostante la serie negativa del girone d’andata» spiega “Tex”, alla terza stagione alla corte dei Lucchiari. «Abbiamo festeggiato tantissimo, per noi ha rappresentato una sorta di sfogo. Dopo quelle “famose” sei sconfitte consecutive fra ottobre e novembre sapevamo che, prima o poi, sarebbe tornato tutto. Insomma, volevamo toglierci qualche sassolino dalla scarpa e ci siamo riusciti». L’Este ora è decimo in classifica a due lunghezze dal Vigasio, prossimo avversario. «Sta succedendo di tutto», prosegue Tessari. «Nel ritorno abbiamo perso soltanto una partita, ma siamo ancora lì, in piena lotta-salvezza. Dobbiamo affrontare un impegno alla volta sapendo che con un errore possiamo complicarci la vita e con un successo mettere pressione a quelle davanti a noi». […]
Ore 13.40 – (Gazzettino) «Siamo ancora nei play off e abbiamo giocato bene». Stefano Marchetti respinge le critiche piovute addosso al suo Cittadella dopo la sconfitta casalinga di sabato con l’Avellino, perché la prima cosa che conta per il direttore generale è il gioco. E i granata da questo punto di vista stanno facendo il proprio dovere. Ecco perché ieri pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti, Marchetti non ha mosso particolari sottolineature alla squadra. «Abbiamo perso l’incontro perché non siamo riusciti a capitalizzare la gran mole di occasioni create. L’Avellino in questo caso è stato più bravo di noi, perché ha fatto tre tiri in porta e tre gol, ma le partite le vinci soltanto attraverso il bel gioco, e il Cittadella in questo caso non mi ha deluso, tutt’altro. È questa la strada giusta». Anche il tecnico degli irpini Novellino, nel commentare il successo della sua squadra, aveva detto di essere particolarmente contento dei tre punti perché «ottenuti contro l’avversaria che esprime il più bel calcio tra tutte quelle che ho visto in campionato». Parole lusinghiere per il diggì granata: «Novellino è un allenatore con grandissima esperienza, se ne intende, e penso sia stato obiettivo e sincero nelle sue affermazioni. Credo quindi che tutta Cittadella debba essere orgogliosa, come lo sono io, di avere una squadra come la nostra, sempre propositiva sul piano della manovra». […] La rimonta subìta con l’Avellino comunque non è ancora andata giù al direttore generale. «Perdere così fa male perché non lo ritieni giusto, il Cittadella meritava ben altro contro l’Avellino. Ho tanta rabbia dentro, e lo stesso vale per i miei giocatori. Per questo dirò loro di scaricarla tutta venerdì sera a Brescia, nell’anticipo di campionato. Vogliamo riprenderci i punti persi per strada».
Ore 13.20 – (Gazzettino) […] Buone notizie provengono dall’infermeria, in particolare per quanto riguarda il portiere Enrico Alfonso, uscito contro l’Avellino per un dolore all’inguine destro dopo aver calciato un rinvio. Spiega il medico sociale Ilario Candido: «L’ecografia a cui è stato sottoposto il portiere è risultata negativa. Si è trattato di una contratturina all’adduttore destro, probabilmente dovuta ad un appoggio insicuro del piede al momento di calciare la palla. Alfonso farà terapie e poi riprenderà in gruppo. Pedrelli e Bartolomei sono invece a disposizione, mentre Litteri continuerà il lavoro differenziato». Un’altra bella notizia riguarda Christian Kouamè che da ieri ha potuto «riprendere ad annusare l’erba», parole testuali del dottor Candido, iniziando a correre in campo seppur senza palla e non ancora in gruppo. Quanto infine ad Alessandro Salvi, colpito da influenza il giorno precedente l’ultima partita, ieri è stato visitato nel tardo pomeriggio per non rischiare di contagiare i compagni, e dovrebbe rientrare fin da oggi.
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) […] Le buone nuove in arrivo dall’infermeria aiutano a non demoralizzarsi. L’ecografia a cui si è sottoposto Alfonso ha dato l’esito sperato: nessuna lesione per il portiere granata. «Il suo è solo un affaticamento all’altezza dell’adduttore destro. Già da domani (oggi, ndr) potrà lavorare assieme agli altri», spiega il medico sociale Ilario Candido. E per un Salvi ancora febbricitante, ci sono i rientri di Bartolomei e Pedrelli, che hanno ricominciato ad allenarsi con i compagni. […] Sul banco degli imputati, con l’Avellino, è finito anche il difensore Carlo Pelagatti, che non ha contrastato Ardemagni in occasione del raddoppio irpino. «Abbiamo preso il secondo e il terzo gol perché eravamo troppo desiderosi di vincere e ci siamo riversati in avanti. Se fossi uscito dal campo con l’1-1 avrei rosicato, figuratevi dopo una partita a cui fai fatica a credere! Ho rivisto le immagini su Sky, hanno tagliato quasi tutte le nostre azioni: così risulta addirittura difficile far capire a chi non ha visto la gara come effettivamente si è svolta. Io? Ho saputo che avrei giocato al posto di Salvi sabato mattina. Con Pedrelli ancora infortunato, ho capito che sarebbe toccato a me: ho già ricoperto quel ruolo, anche se ormai sono passati cinque anni, al San Marino. Dopo due mesi senza giocare non è stato facile, perché un terzino corre in modo diverso rispetto ad un difensore centrale e alla fine la fatica si sentiva». […]
Ore 12.40 – (Corriere del Veneto) […] Il Cittadella ha ripreso ad allenarsi dopo il ko interno con l’Avellino. I granata di Roberto Venturato, sesti in classifica nonostante una marcia a ritmi bassi da dieci partite a questa parte, dovranno affrontare in rapida successione tre impegni serali: il Brescia venerdì (ore 19) al Rigamonti, il Trapani martedì prossimo al Tombolato e il Frosinone lunedì 6 marzo alle 20,30. Sotto osservazione resta Gianluca Litteri, che non ci sarà neppure a Brescia. La situazione è incerta e la sua assenza si sta facendo sentire. L’attacco stenta, gli errori di Arrighini sono sotto gli occhi di tutti e il reparto, in generale, fa fatica.
Ore 12.20 – Queste le dichiarazioni di Oscar Brevi alla vigilia di Padova-Venezia: “Sia io che Inzaghi ci conosciamo bene, non ci nascondiamo di fronte all’evidenza: non abbiamo una rosa tale da poter fare quello che vogliamo, anche il Venezia penso che ragioni allo stesso modo. È giusto che ci sia attesa, dal momento che è un derby. Neto Pereira e Altinier? Non ho ancora avuto risposte dai medici, fino a quando non le avrò non posso dire nulla in merito. Abbiamo quattro attaccanti e anche Alfageme aveva un problema al flessore. Non è che possiamo giocare senza attaccanti, più giocatori abbiamo a disposizione e maggiore è la possibilità di scelta. Molti non sono preparati nell’ottica delle due gare, l’atteggiamento è importante e i giocatori devono fare valutazione nell’ottica dei 180 minuti. L’obiettivo è quello di passare il turno. Tacopina ha detto che la Coppa interessa poco? Che ce la lascino allora…. Il primo posto in campionato è sicuramente più allettante, penso che entrambi siano interessati ad alzare la Coppa, se poi proprio al Venezia non interessa ce la prendiamo volentieri. Non sto facendo pretattica, adesso non so davvero chi potrò avere a disposizione”.
Ore 11.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La coppa oltre al campionato, il Venezia di Inzaghi va a caccia di una storica doppietta. Domani sera primo round della semifinale di Coppa Italia Lega Pro, con i lagunari alla ricerca nella tana del Padova (stadio Euganeo ore 20.30, arbitro Robilotta di Sala Consilina) di un risultato positivo in vista del return match di mercoledì 8 marzo al Penzo (ore 19). […] Domizzi e soci ieri al Taliercio hanno iniziato a prepararsi per il Padova. Di sicuro all’Euganeo, come già nel vittorioso quarto di finale di Como, Inzaghi ricorrerà a un ampio turn over: in difesa davanti a Vicario (a meno di rispolverare Facchin per la semifinale) gli esterni saranno Fabris e Galli, con Cernuto al centro assieme a Pellicanò a meno che non siano richiesti gli straordinari a Modolo essendo Malomo squalificato. In regìa spazio a Stulac con Falzerano (squalificato per domenica in campionato in casa della Sambenedettese, ore 14.30) e Acquadro-Soligo pronti alla staffetta, in avanti Ferrari (giustiziere del Como) con Caccavallo-Tortori e Fabiano di scorta.
Ore 11.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Si accende Venezia, è in arrivo il derby. […] Domani si va a Padova per la semifinale di andata della Coppa Italia di Lega Pro, domenica a San Benedetto. Il Parma è a tre punti, il Padova è a sei, il Pordenone è stato ricacciato indietro in attesa del recupero con il Teramo, il Bassano è disperso, la Reggiana vince ma ha smarrito lungo il percorso troppi punti preziosi. Insomma, il Venezia capolista del girone B della Lega Pro con 55 punti non ha intenzione di fermarsi. […] Quanto alla formazione, ieri Inzaghi ha mischiato le carte ma è presumibile pensare che Caccavallo e Ferrari, giusto per fare due esempi, avranno una chance da titolari dopo l’esclusione maturata sabato pomeriggio al Penzo con il Pordenone. […]
Ore 11.00 – (La Nuova Venezia) […] «Cerchiamo di mettere una bella ipoteca alla qualificazione già all’Euganeo» spiega il 24enne difensore di Milazzo, quarta stagione in arancioneroverde, «non dobbiamo pensare che c’è anche una gara di ritorno. Puntiamo a vincere, poi al Penzo ci regoleremo di conseguenza. Siamo arrivati a un passo dalla finale, vogliamo raggiungerla per poi giocarci il trofeo». […] La sconfitta nel derby di campionato al Penzo brucia ancora. «Molto, perché fu una sconfitta immeritata, una partita decisa dagli episodi, che non furono a nostro favore. Mi auguro che già domani la ruota giri dalla nostra parte. Vogliamo prenderci una piccola rivincita, anche per regalare una grande gioia ai nostri tifosi, che tengono moltissimo a questa sfida». Padova che non sta mollando nemmeno in campionato. «Ottima squadra, compatta, con giocatori di esperienza, come ha dimostrato a Sant’Elena. Saranno due grandi partite anche in Coppa Italia. Nessuno di noi domani sera penserà alla trasferta di San Benedetto». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Quanto a De Cenco, ha segnato finora un sigillo in Coppa a Pontedera, mentre si deve ancora sbloccare in campionato, pur andando vicino al gol anche con il Mantova in occasione del palo. «Lo conosco bene, è leggermente indietro sotto l’aspetto fisico. Sta pagando il fatto di avere giocato poco nei primi sei mesi della stagione (era al Trapani, ndr), ma ogni volta che è entrato in campo si è creato un paio di situazioni per poter segnare. Se trova la via della rete anche in campionato, può acquisire ulteriore fiducia». Intanto, come detto, domani le energie saranno rivolte alla sfida di Coppa. «È una semifinale e un derby, ci teniamo a passare il turno. Onoreremo al meglio l’impegno, pur con un occhio di riguardo al campionato che è l’obiettivo prioritario».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Passando ad Altinier, l’acciacco riguarda il polpaccio. «L’ha sentito indurire nel finale del primo tempo, senza però avvertire dolore. Potrebbe essere una contrattura che si risolve in qualche giorno. Sono abbastanza fiducioso». Comunque in tempo utile per essere a disposizione per la sfida di domenica all’Euganeo con il Teramo. […] «Alfageme? Ha realizzato una rete importante – sottolinea Zamuner – Ha avuto la stessa palla della gara precedente con il Gubbio: in quella occasione il portiere aveva fatto un grande intervento, domenica ha calciato con più cattiveria e l’ha buttata dentro. Sotto l’aspetto generale siamo contenti di lui, anche se deve dare di più sul piano della corsa e della determinazione».
Ore 10.10 – (Gazzettino) Si conosceranno oggi le condizioni fisiche di Neto Pereira e Altinier, usciti anzitempo per acciacchi con il Mantova. In mattinata effettueranno un’ecografia al poliambulatorio Arcella, ma appare scontato che domani non saranno a disposizione per il derby di Coppa Italia con il Venezia. A destare qualche preoccupazione è soprattutto Neto Pereira, che ha avvertito un problema al flessore: una sorta di puntura, tipica dello stiramento, per cui ne va verificata appunto l’entità. «Si è fermato subito, speriamo che sia una cosa lieve – spiega il direttore generale Giorgio Zamuner – C’è un po’ di apprensione perché se si trattasse di uno stiramento ci vogliono venti-venticinque giorni di recupero, il che significa che dovrebbe saltare tre partite di campionato».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) E meglio di loro ha fatto solo il Parma, che con l’arrivo in panchina di D’Aversa ha spiccato il volo, e con sei successi ed un solo pareggio (proprio nello scontro diretto in laguna) è riuscito ad avvicinarsi alla squadra di Inzaghi e a staccare di tre lunghezze quella di Brevi, con la quale condivideva il quinto posto in classifica sino al giro di boa, a quota 33 punti. […] Anche le statistiche di campo, oltre a quelle di classifica, premiano la squadra di Brevi. Parma e Venezia hanno segnato di più: 16 le reti messe a segno dagli emiliani, 13 quelle dei lagunari, a fronte delle 10 realizzate da Altinier e compagni. Che però, pur con un numero inferiore di gol realizzati, primeggiano per distacco nella classifica delle migliori difese: con due sole reti incassate in sette giornate, il Padova è sopra tutti in questa particolare graduatoria. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Del Padova che nelle prime sette gare del girone d’andata aveva conquistato solo 8 punti (compresa la gara con la Sambenedettese, che venne rinviata e recuperata solo nella settimana tra l’ottava e la nona giornata), è rimasto ben poco. La squadra di oggi ha raccolto ben 16 punti dal giro di boa in poi, frutto di cinque vittorie, una sola sconfitta (a Forlì) e un pareggio all’ultimo minuto in casa contro il Gubbio. Una marcia da primissime posizioni, come certifica anche il raffronto con le due avversarie dirette della classifica. Il Parma primeggia. Dalla fine del girone d’andata in poi Padova e Venezia hanno viaggiato a braccetto, raccogliendo nelle sette gare che hanno aperto la seconda parte della stagione gli stessi punti: 16.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] Sul campo, certa la presenza di coloro che a Mantova hanno osservato un turno di riposo: Russo, Berardocco, Mazzocco (che era squalificato), e probabilmente anche De Cenco e Alfageme. La squadra ieri non si è allenata, e per l’attacco la situazione rimane tutta da valutare: oggi, alle 12, sono fissati gli esami di controllo per Neto Pereira e Altinier, usciti anzitempo dal match del “Martelli”. Se per il brasiliano dovrebbe quasi certamente trattarsi di uno stiramento al flessore della coscia destra, che quindi lo terrà lontano dai campi per qualche settimana, dall’esito della risonanza del bomber mantovano dipende anche la formazione di domani sera: dovesse essere un problema di poco conto, che gli permetta di essere in campo domenica contro il Teramo, Brevi potrebbe puntare tranquillamente sulla coppia De Cenco-Alfageme contro il Venezia, ma se il forfait dovesse essere più lungo, potrebbe essere più opportuno rischiare uno solo delle due alternative.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Si accende Padova. È in arrivo l’andata della semifinale di Coppa Italia e il derby col Venezia in programma domani sera all’Euganeo (retour-match il 5 marzo allo stadio Penzo alle 19). Filippo Inzaghi, del resto, è stato chiaro: «Non abbiamo una squadra A e una B, ho dimostrato più volte con le mie scelte che chi fa bene in Coppa Italia può essere titolare in campionato e viceversa. Siamo arrivati fino alla semifinale, non ci vogliamo fermare sicuramente ora». E Oscar Brevi risponde d’istinto, costretto a fare i conti con le assenze certe di Neto Pereira e di Altinier. Entrambi infortunati, i due attaccanti titolari dello scacchiere biancoscudato sono costretti a marcare visita: Altinier ha una contrattura, Neto si è stirato e dovrà rimanere ai box almeno tre settimane. Oggi il responso definitivo ma le prime sensazioni erano tutt’altro che positive e in Coppa Italia giocheranno De Cenco e Alfageme, che potrebbero dover fare gli straordinari pure in campionato domenica prossima contro il Teramo. «Come ho detto più volte — spiega Brevi — la Coppa Italia è importante ma dipende in quali condizioni ci si arriva. Noi abbiamo qualche problemino e dovremo fare di necessità virtù». Insomma, due match piuttosto delicati e un assetto che non potrà, giocoforza, essere quello completo. […]