Live 24! Mantova-Padova, -2: si studiano le contromosse anti-virgiliani

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Ore 21.40 – (Giornale di Vicenza) La gente comune sta dalla parte del Bassano Stadium. I tifosi se è per questo anche di più, come peraltro era facile immaginare. Fatte salve le inevitabili prese di posizione politiche (la Lega Nord spinge per una struttura ex novo su un altro sito) e quelle delle società ciclistiche locali che il vecchio velodromo lo vorrebbero preservare (ma sul medio e lungo periodo rischierebbe ugualmente la dismissione al pari del Mercante), sono tanti in città che hanno accolto con entusiasmo lo studio di fattibilità della nuova arena giallorossa, che poi diventerebbe polo aggregativo e multifunzionale, non solo sportivo. Le uniche riserve riguardano la viabilità, pure se il sindaco Poletto ha anticipato nell’eventualità interventi specifici in materia. […]

Ore 21.10 – (Giornale di Vicenza) Quanto è bello Miramar, però dopo Vicenza, provinato a Modena l’hanno bocciato anche là. Forse il giovanottino portoghese non ispirava tanto sentimento nemmeno a Eziolino Capuano, il potenziatore: con lui al comando i canarini sono diventati aquile feroci, planano e graffiano. Resta però un problema, e cioè che in prima linea si bolla col bilancino del farmacista ma Capuano è maestro nel farsi bastare quello che spreme sottoporta. L’importante è non sbarellare in retrovia. Un atteggiamento redditizio che ha prodotto diversi 1-0, al massimo 2-1 come domenica scorsa ma sempre al culmine di duelli tirati e combattuti, infarciti di scontri fisici, difesa al limite del codice e grande aggressività in ogni zona del campo. […] Al centro dell’attacco guida Diop, il centravanti africano che due anni fa diede buca al Bassano dopo aver detto sì il giorno prima. Alle sue spalle piuttosto, ecco Rafa Nolè, l’ex fantasista della stagione di Asta che da queste parti firmò il suo ultimo torneo da protagonista e in doppia cifra salvo poi declinare a Reggio e impennarsi di nuovo a Modena, altra sponda dell’Emilia. Cinque giorni fa con l’Ancona è stato risolutore con un gol da copertina. Che racconta così. «La rete è frutto di uno schema che proviamo spesso in settimana – spiega – palla sull’esterno, cross in mezzo, “velata” di un compagno, la punta chiude in diagonale e il pallone che giunge a me pronto a colpire. Riemergere dagli zona degli spareggi salvezza è stato un sollievo. Dobbiamo cercare di non finirci più dentro nel calderone playout. Anche a Bassano proverò a fare ciò che mi riesce meglio, cioè buttarmi negli spazi appena la difesa si apre e pungere». […]

Ore 20.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il Penzo non è un fortino inespugnabile, soprattutto per una squadra come il Pordenone, che proprio in trasferta ha dimostrato di trovarsi a suo agio nonostante il rovescio di Parma. Si può leggere anche così, la supersfida di domani (14.30) a Sant’Elena: una formazione che in casa ancora non ha trovato lo strapotere a cui dovrebbe essere abituata e un’altra che si esalta proprio quando gioca lontano dal Bottecchia. Il Venezia, per esempio, quest’anno non ha mai vinto nella sua tana con le grandi: ci sono stati la sconfitta contro il Padova e i pareggi con Bassano e Reggiana. Il Pordenone invece già l’anno scorso aveva espugnato campi come il Mapei di Reggio Emilia. La gara di domani, poi, sarà anche la sfida tra il miglior attacco del campionato (la banda di Bruno Tedino ha realizzato 43 gol e ha ancora una partita da recuperare, mercoledì a Teramo) e la difesa top, con Inzaghi che ha subìto solo 21 reti. Di queste, però, ben 15 sono arrivate proprio al Penzo: è il segnale che l’impresa si può tentare. Sono 7, poi, le vittorie esterne dei ramarri, come 7 sono i successi interni degli arancioneroverdi. […]

Ore 20.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «A Venezia vincerà… chi andrà a vedere la partita: sarà spettacolare». Denis Maccan non si sbilancia oltre, quanto a pronostico da doppio ex per la sfida di domani al Penzo. Per ciò che riguarda i suoi trascorsi calcistici, si tiene stretti «due bellissimi ricordi, perché ho vinto il campionato con entrambe le società, che sono due realtà un po’ diverse fra loro. Una mi è personalmente più familiare, poiché ero praticamente a casa. L’altra è un club con più storia e blasone, con obiettivi importanti perseguiti già lo scorso anno, fatta da persone che stimo molto, come il direttore Giorgio Perinetti». – Lupus in fabula. Lei con Perinetti vanta un lungo rapporto calcistico. Anche il suo ritorno al Venezia nel 2015 era stato propiziato proprio da lui, che la conosceva dai tempi di Andria. Avrà letto le sue dichiarazioni e il ping pong a distanza con Tedino. Che ne dice? «Penso si stia creando più di quel che è – risponde il bomber del Cordenons -. Perinetti ha riportato una statistica e l’ha fatta notare. Chiaro che il Pordenone, avendo un gioco molto offensivo, può avere tanti rigori. Le frasi si possono interpretare come si pensa e si vuole, ma mi pare abbia detto solo una cosa sul Venezia a confronto con le concorrenti, non diretta ai ramarri. Ovviamente l’ha fatto a favore dei lagunari, ma non contro i neroverdi». – Meglio tornare al calcio giocato. Che gara potrà essere? «Certo una bella partita, con due squadre che giocano bene – assicura -. Il Venezia in casa è molto pratico, ha ben chiaro l’obiettivo. I neroverdi li ho seguiti di più, sono bravi e belli da vedere. Non individuo a priori chi possa già vincere lo scontro diretto. Di sicuro vale il prezzo del biglietto». […]

Ore 19.40 – (Messaggero Veneto) Magari la parola esodo potrà sembrare esagerata, ma, considerando che soltanto qualche anno fa ammontava a tanto l’intero parterre del Bottecchia, il dato non si può trascurare. L’amore per il Pordenone si fa sempre più sentire anche in trasferta. Saranno circa duecento i tifosi neroverdi al seguito della squadra di Tedino, impegnata nel big match di domani allo stadio Penzo. […] Ci sarà il pubblico delle grandi occasioni? Nonostante si tratti di un derby triveneto, che vale una fetta di serie B e che all’andata fece registrare il record di presenze al Bottecchia (2.400 persone), per ora le previsioni sono piuttosto “freddine”. Ai 1.100 abbonati del Venezia si aggiungeranno 200 tifosi neroverdi e probabilmente un altro migliaio abbondante di appassionati. Tradotto: l’affluenza dovrebbe oscillare tra i 2.500 e i 3 mila spettatori. Un Penzo metà vuoto, dunque. Per chi deciderà di restare a Pordenone, c’è l’opzione della diretta nel maxischermo del centro sportivo De Marchi. Una valida alternativa al computer di casa.

Ore 19.10 – (Messaggero Veneto) Il mese di nascita (agosto) è uno dei pochi aspetti in comune. La supersfida di domani tra Venezia e Pordenone sarà anche, se non soprattutto, il confronto tra due allenatori molto diversi tra loro. Filippo Inzaghi da una parte, Bruno Tedino dall’altra. Nove anni di differenza, un percorso completamente diverso. Inzaghi, il grande campione in campo che sta provando a dimostrare di essere altrettanto bravo in panchina. Tedino, il tecnico dalla preparazione sconfinata che dopo anni di gavetta, e una preziosa parentesi azzurra, ambisce alla vetrina del calcio che conta. Il primo in giacca e cravatta, il secondo rigorosamente in tuta. Alla Sarri. […] Nella pratica, tuttavia, il gioco dei due allenatori presenta apprezzabili differenze. Il calcio di Tedino è “totale”, parte quasi sempre dai piedi buoni della difesa per coinvolgere tutti i reparti. Quello di Inzaghi può sembrare più “concreto”, con il coinvolgimento più immediato delle punte e tanto lavoro sugli esterni. Il modulo? L’allenatore del Pordenone sembra avere sposato la scelta del 4-3-1-2, se del caso pronto a trasformarsi in 4-3-3. Il collega lagunare ha osato di recente il 4-2-4, che gli è valso una clamorosa rimonta sul Parma (da 0-2 a 2-2). Ma domani al cospetto di Stefani e compagni dovrebbe affidarsi a un più prudente 4-3-3. […] In questa stagione a Inzaghi sta riuscendo tutto bene con le cosiddette “piccole”, mentre, soprattutto in casa, gli scontri diretti con le altre big del girone sono quasi un tabù: nessuna vittoria, un punto con Reggiana, Bassano e Parma, zero col Padova. Viceversa, Tedino si esalta nelle gare in cui la posta vale doppio. Ha vinto a Padova, ha “rischiato” di vincere a Parma. Gli piacciono da morire gli stadi che profumano di serie A. E in trasferta, a volte, il suo Pordenone mostra il volto migliore. In questo come il Venezia. Però domani si gioca al Penzo… […]

Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Finora in casa con le grandi non siamo stati troppo fortunati e la voglia di rimediare subito col Pordenone c’è tutta – la carica di Simone Bentivoglio -. È il momento di vincere uno scontro diretto al Penzo, la sfida vale doppio contro un’antagonista alle nostre ambizioni di primato». Bentivoglio è stato rispolverato da Pippo Inzaghi nella vittoriosa trasferta di Como in Coppa Italia e riconfermato nel successo di Lumezzane. Curiosamente a dirigere Venezia-Pordenone sarà l’arbitro Paolini di Ascoli, lo stesso dell’ultima uscita da titolare al Penzo del centrocampista arancioneroverde (29 ottobre Venezia-Bassano 1-1). «Mi sono trovato bene nella nuova posizione di playmaker, che peraltro avevo già ricoperto anche al Chievo. Rispetto alla mezzala cambia parecchio, dal modo di correre al fatto di doversi smarcare per prendere palla, anziché inserirsi in avanti. Mi piace e fisicamente sono rientrato subito bene essendomi allenato sempre a dovere». Dieci i rigori conquistati dal Pordenone, ma 10 potrebbero diventare i punti di vantaggio in caso di vittoria arancioneroverde. «Una vendetta dello 0-1 dell’andata è il nostro obiettivo, tuttavia non ne siamo angosciati, né abbiamo paura dei loro rigori. Abbiamo le nostre certezze date dai risultati costanti e dalle tante buone prestazioni, quindi da quelle vogliamo ripartire per far nostri tre punti molto importanti». […]

Ore 18.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Si giocherà alle 19, mercoledì 8 marzo, il derby di ritorno della semifinale di Coppa Italia fra Venezia e Padova (andata mercoledì prossimo alle 20,30 all’Euganeo). La società lagunare ha infatti ufficializzato l’orario della gara, e nei prossimi giorni verrà aperta anche la prevendita, con la caccia al biglietto che sarà simile a quella della gara di campionato. La squadra ieri pomeriggio intanto ha sostenuto la terzultima sessione di allenamento in vista del derby di domani con il Pordenone: nessun problema per Inzaghi, che potrà sfruttare tutta la forza della propria rosa per cogliere una vittoria che lascerebbe i friulani ben distanti dai lagunari. In vista della gara del Penzo, saranno tre i battelli che partiranno da San Giuliano per favorire l’afflusso al Penzo. […]

Ore 17.40 – (La Nuova Venezia) Si giocherà alle 19 il derby di ritorno di Coppa Italia, in programma l’8 marzo, tra Venezia e Padova, allo stadio Penzo, prezzi e apertura della prevendita saranno comunicati nei prossimi giorni. Sono già partiti i preparativi per il match d’andata, in programma allo stadio Euganeo mercoledì 22 febbraio alle ore 20.30. […] La prevendita invece per la partita di domani (ore 14.30) contro il Pordenone ha visto toccare quota mille con circa un centinaio di biglietti presi dai tifosi neroverdi. Tra i friulani rientrerà Stefani in difesa, ma sia Inzaghi che Tedino potranno avere a disposizione tutta la rosa. Venezia che dovrebbe riproporre Bentivoglio in cabina di regia, ballottaggio Malomo-Zampano in difesa e Acquadro-Soligo a centrocampo.

Ore 17.10 – (La Nuova Venezia) Il Venezia abbraccia il mondo e lancia il suo brand al di fuori dei confini nazionali, senza trascurare la realtà locale. Camp e tifosi, dall’Europa agli Stati Uniti, ma si tratta solo delle prime tappe di un progetto ambizioso che si svilupperà nel corso degli anni. «Il nostro obiettivo è esportare il nome Venezia in giro per il mondo, senza però dimenticare la nostra città e la nostra comunità», ha esordito il Ceo arancioneroverde Ted Philipakos, «la gente si sta sempre più avvicinando a noi proprio perché esportiamo nel migliore dei modi quelli che sono i valori della nostra città. Le prime proposte riguardano i camp e i supporter club». Per quanto riguarda i primi, il Venezia Fc ha già ufficializzato quello di Northampton (26 luglio-6 agosto), in Inghilterra, oltre ai camp di Venezia, Mestre e Tambre, ma la sfera di influenza si allarga. «Stiamo pianificando due camp a New York e uno a Detroit», ha aggiunto Philipakos, «quest’ultimo coinvolgerà anche le aree di Chicago e Toronto. A New York ci appoggeremo a una delle migliori Academy del ranking statunitense, mentre a Detroit abbiamo allacciato la collaborazione con un giocatore famoso in Michigan. Adesso siamo focalizzati sugli Stati Uniti, ma il nostro obiettivo è di aprire spazi anche in Europa e in Asia». […]

Ore 16.40 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.20 – Qui Guizza: serie finale di cross e tiri in porta.

Ore 16.00 – Qui Guizza: mister Brevi tiene tutti sulla corda, tra urlacci e consigli.

Ore 15.40 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-5-2, interpreti “mischiati”.

Ore 15.20 – Qui Guizza: lavoro atletico. Torna in gruppo Gaiola, assente solo Fantacci.

Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.30 – Qui Guizza: seduta video per i Biancoscudati.

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Nel frattempo, verificata la situazione di Ronaldo Bianchi, il direttore sportivo biancorosso Antonio Tesoro ha sondato il mercato straniero andando a verificare varie piste che hanno portato in primis al rumeno George Tucudean e al franco marocchino Marouane Chamakh, che questa mattina dovrebbe essere a Vicenza per incontrare i vertici di via Schio. Un confronto che servirà per conoscere le condizioni fisiche e caratteriali dell’ex attaccante dell’Arsenal e del Crystal Palace e approfondire le condizioni economiche, proposte nei giorni scorsi all’entourage di Chamakh. Al momento è difficile fare una previsione sull’esito del confronto, anche se una risposta definitiva non arriverà prima dell’inizio della prossima settimana. Questo perché il Vicenza sta verificando la gravità della forma di pubalgia che ha colpito Ebagua e vuole valutare anche le prestazioni della inedita coppia d’attacco formata da De Luca e Cernigoi, che scenderà in campo contro l’Ascoli. Qualora in via Schio ci fosse il «via libera» all’acquisto di un rinforzo in attacco, restano in piedi anche le candidature di Rolando Bianchi, per cui spinge Bisoli, e del rumeno George Tucudean, un 25enne con un passato alla Steaua di Bucarest e al Charlton.

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Ebagua indisponibile e Pierpaolo Bisoli che lavora sul tridente De Luca, Cernigoi e Giacomelli. E’ questo l’esito della seduta pomeridiana di ieri al centro tecnico di Isola Vicentina, dove il Vicenza sta preparando l’importante match in programma domani al Menti con l’Ascoli. Il tecnico del Vicenza ha preso atto dell’indisponibilità dei «lungodegenti» Siega e Fabinho ma anche di quella di D’Elia, fermato dall’ennesimo infortunio muscolare, di Ebagua e di Vigorito, oltre che dello squalificato Vita. Come al solito la lista degli indisponibili è lunga con Bisoli che ieri ha provato schemi e moduli da mettere in campo. […]

Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Leonardo Davide Gatto potrebbe far innamorare ancora qualche tifoso biancorosso, perfino da avversario. Perché, con la sua tipica schiettezza, dà prova di aver vissuto Vicenza e il Vicenza a pieno, nonostante sia stata una storia lunga solo sei mesi. Leonardo, dove eravamo rimasti? “L’ultimo ricordo è positivo ed è legato alla tifoseria, fantastica. Poi a Vicenza ho conosciuto tante persone che sento tuttora, a partire da mister Marino e il suo staff. Poi le cose non sono andate benissimo, ma ho passato sei mesi felici. Avevo chiesto di andare via perché, visto il grande stato di forma di Giacomelli, trovavo poco spazio e avevo bisogno di mettermi in gioco”. Ha qualche rimpianto della sua avventura a Vicenza? “Almeno un rimpianto ce l’abbiamo tutti… La stagione precedente al mio arrivo era finita con la finale persa ai playoff, e ammetto che ero venuto con l’entusiasmo non dico di andare in Serie A, ma almeno di rifare i playoff, quello sì. Invece le cose non sono andate bene sul campo, ma in spogliatoio c’era sempre grande entusiasmo. Dispiace solo per quando mancava Manfredini, perché lui era sempre capace di tirarci su il morale… “Il ricordo più bello, invece, qual è? “Il gol segnato al 95′ (Vicenza-Pescara 2-2, ndr): non è facile tirare un rigore all’ultimo minuto di recupero… Poi finisce sempre che se segni sei un eroe e se sbagli sei uno scemo, però quella volta andò bene. Tra l’altro l’avevo calciato sotto la curva, e poi mi ero arrampicato per festeggiare coi tifosi”. […] Il Vicenza, secondo lei, si salverà? “Credo che le potenzialità le abbia, perché ha giocatori forti e di categoria. Inoltre penso che il gruppo ci sia ancora e non si sia certo snaturato vista la presenza di Giacomelli, Vita e Vigorito… Poi si è aggiunto Bellomo anche se è stato un peccato l’addio di Galano. Sì, penso che il Vicenza possa farcela a salvarsi anche perché ha fatto una grande rincorsa da quando è arrivato Bisoli”.

Ore 12.30 – (Gazzettino) Mancheranno solo in parte i supporter irpini e non mancherà soprattutto il grande ex Matteo Ardemagni, a distanza di sette anni dalla sua ottima esperienza in granata, vero e proprio trampolino di lancio nella carriera dell’attaccante milanese. Per lui 22 reti in serie B nel torneo 2009-10 che vide il Cittadella sfiorare la serie A, fermato solo nella semifinale play off dal Brescia. E in quell’attacco stellare faceva coppia proprio con Antimo Iunco, fresco di rientro nella squadra veneta, a segno nell’ultima sfida con il Novara e autore a sua volta di 12 reti in quella stagione. Tanti bei ricordi, dunque, ma poi da avversario Ardemagni non si è certo lasciato andare ai sentimentalismi e per ben cinque volte ha segnato al Cittadella, sempre con la maglia del Modena. La prima volta da ex, tra le file del Padova gli andò invece male: per lui niente gol al Tombolato e biancoscudati sconfitti per 3-1 il 14 marzo 2011. Un anno dopo era il 3 marzo 2012 proprio a spese dei granata realizzò allo stadio Braglia i suoi primi gol (una doppietta) con il Modena dove era approdato a gennaio. A ottobre 2012 un’altra doppietta, questa volta siglata a Cittadella e, ultimo sigillo, sempre con gli emiliani nella gara chiusa per 3-3- a Modena il 9 marzo 2013. Poi la legge dell’ex, almeno per ora, è venuta meno: a digiuno da avversario con la maglia del Carpi e addirittura un rigore sbagliato con l’Avellino nella sfida di andata dell’attuale torneo.

Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Gli toccherà fare gli straordinari. In campo a Perugia per una settantina di minuti nell’amichevole fra la “sua” B Italia e la Nazionale Under 20, Luca Valzania con ogni probabilità sarà impiegato anche domani nel match fra Cittadella e Avellino. Un’ipotesi “irrobustita” dal forfait di Bartolomei, che anche ieri ha lavorato a parte per una contrattura ai flessori della coscia destra e che andrà ad unirsi agli indisponibili Litteri, Kouamé e Pedrelli. «Se il mister mi schiererà, sarò ben contento», afferma Valzania, prima di aggregarsi ai compagni per l’allenamento, in un Tombolato baciato da un sole primaverile. «Non è certo un problema recuperare dal punto di vista fisico». Contro l’Avellino, reduce da sei risultati utili consecutivi, ci sarà bisogno di molta sostanza in mezzo al campo. «I biancoverdi stanno attraversando un bel momento. Sono reduci dalla vittoria sul Verona, che di sicuro ha dato morale al gruppo. Nella loro rosa conosco bene Verde, per averci giocato assieme più volte nelle Nazionali giovanili, gli altri li ho incontrati all’andata, quando abbiamo ottenuto una delle vittorie più sofferte della nostra stagione, ma anche il frutto di una partita in cui ci abbiamo creduto più di altre volte». In vista dell’incontro con gli irpini, i dubbi maggiori sembrano essere presenti in attacco, visto che, con il rientro di Strizzolo, Venturato ha finalmente un po’ di alternative a disposizione e la possibilità di utilizzare una prima punta in grado di far salire la squadra. «Strizzolo ci è mancato, è vero. Iunco e Arrighini hanno caratteristiche diverse dalle sue e garantiscono un altro tipo di gioco, sta a noi sfruttare le loro differenti qualità. Da centrocampista dico che, a seconda degli interpreti, cambiano alcune situazioni, a partire, banalmente, dal cercare meno la palla alta, ma l’idea di calcio che proponiamo rimane la stessa. Noi sappiamo imporre il nostro gioco e vogliamo farlo anche con l’Avellino». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Come previsto, l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero dell’Interno ha vietato ai tifosi dell’Avellino la trasferta di Cittadella, perché “connotata da alto profilo di rischio”. Il provvedimento fa seguito all’aggressione al presidente del Verona Setti e a Luca Toni prima del match di sabato scorso (8 le persone denunciate dalla Questura di Avellino e sanzionate con il Daspo). […] Intanto arriva una nuova convocazione in azzurro: il difensore Marco Varnier è stato selezionato dal tecnico Roberto Baronio per l’ amichevole che l’Italia Under 19 disputerà mercoledì 22 al “Dall’Ara” di Bologna contro i pari età della Francia. La gara è una sorta di prova generale in vista della fase Elite del Campionato europeo in programma dal 22 al 29 marzo in Belgio.

Ore 11.00 – (Gazzetta di Mantova) Parola a Elio Signorelli. A meno di un mese dal suo insediamento in viale Te, l’ex direttore sportivo del Livorno traccia un primo bilancio della nuova gestione e dei risultati ottenuti in casa Acm. Che per il 2017 esibiscono 5 punti ottenuti in 4 gare ed un solo ko al passivo: si può migliorare ma è meglio di niente. «Il momento della squadra è positivo – esordisce, con un pensiero carico di fiducia alla sfida di domenica al Martelli con il Padova terzo in classifica -. Siamo tutti consapevoli che non abbiamo ancora fatto niente per metterci al sicuro. Non siamo guariti, tuttavia la salvezza è lì ad un paio di punti. E io vedo nei ragazzi la voglia di combattere. Sanno che con il duro lavoro si può uscire da questa situazione. E Graziani ha un ruolino di marcia di tutto rispetto». […] Intanto dal campo si va verso una possibile riconferna dell’undici iniziale che ha espugnato Salò. Graziani s’interroga sul centrocampo, dove Cittadino, Smith e Salifu lottano per due maglie, con il ghanese che appare favorito. Sarebbe questa, nel caso, l’unica novità per l’Acm al fischio d’avvio. Restano fuori causa Diaby, Gargiulo (oggi gli esami strumentali per entrambi) e Marchi (in ripresa ma se ne riparlerà con la Maceratese), mentre è in dubbio anche Bandini, che ieri ha lasciato il campo anzitempo avvertendo un nuovo indurimento al flessore. Sodinha non si è allenato dopo aver ricevuto una botta al polpaccio mercoledì e proverà oggi a rientrare in gruppo. Sta meglio Raggio Garibaldi, che il tecnico biancorosso vuol portare domenica in panchina. Continuano a provare con la prima squadra i 18enni Amadou e Mendy, mentre Di Mambro è stato destinato alla Berretti.

Ore 10.40 – (Gazzettino) Mezza frenata che ha avuto ripercussioni in classifica, con Venezia e Parma che hanno leggermente allungato le distanze portandosi a più sei e a più tre. «Ma tredici partite ancora da giocare sono tante, in più abbiamo gli scontri diretti con tutte le concorrenti. In spogliatoio ci siamo detti che non dobbiamo mollare, anche le rivali possono perdere punti per strada. L’importante è rimanere attaccati al gruppo, noi ci crediamo: siamo una squadra compatta e affiatata. In carriera sono arrivato al massimo alla semifinale play off con la Cremonese, e in panchina c’era Brevi. Mi piacerebbe togliermi la grande soddisfazione di vincere il campionato, e farlo con il Padova sarebbe ancora più bello perché questa società se lo merita per tutto quello che ha fatto e che sta facendo».

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Mi piacerebbe continuare a fare parte del progetto biancoscudato perché è una grande società formata da persone serie, e mi trovo al meglio con i compagni e con l’ambiente. Credo che nel giro di qualche settimana ci saranno degli sviluppi». […] Intanto, è già alle porte la trasferta con il Mantova e per un cremonese doc come Favalli la sfida con i virgiliani ha un sapore particolare. «E’ sempre un derby. Anche quando giocavo nella Cremonese era una gara che si voleva sempre vincere, e se riuscissi a farlo anche domenica con il Padova sarei contento. Ci aspetta comunque un impegno difficile con un avversario che è reduce da una vittoria in trasferta. Dobbiamo metterci ancora qualcosa in più per cercare di portare a casa la vittoria, soprattutto dopo i due punti persi con il Gubbio».

Ore 10.20 – (Gazzettino) «Il rinnovo? So che il mio procuratore De Marchi deve incontrarsi con la società per parlarne, sarei contento di restare perché a Padova mi trovo benissimo». A parlare è Alessandro Favalli, che andrà in scadenza di contratto tra poco più di quattro mesi. Nella sua attuale seconda stagione all’ombra del Santo il laterale mancino di Cremona è letteralmente esploso diventando un autentico punto di forza della squadra, con tanto di quattro gol e tre assist. Un esterno come pochi se ne vedono in circolazione, per cui non c’è da sorprendersi che possa essere attenzionato da altri club. «In questo momento voglio stare tranquillo e concentrarmi più sul campo. Al mio agente ho detto di parlare con il Padova per trovare l’accordo per un possibile rinnovo, e non voglio sapere altro fino a quando non c’è qualcosa di concreto».

Ore 10.10 – (Gazzettino) Sono 289 (75 nel settore ospiti) i tagliandi venduti per la semifinale di andata di Coppa Italia con il Venezia in programma mercoledì alle 20.30 all’Euganeo. […] La squadra ha proseguito la preparazione in vista della trasferta domenica con il Mantova con una partitella in famiglia, nella quale il tecnico ha mischiato un po’ le carte. Nell’undici titolare disposto con il 3-5-2 sono stati inseriti Sbraga (al posto di Cappelletti), De Risio (Mandorlini) e De Cenco (Altinier). Lavoro differenziato per Gaiola. Oggi alla Guizza ulteriore seduta per affinare la strategia tattica, domani la rifinitura

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Complici i due scontri diretti che vedranno coinvolte le concorrenti, per voi può essere uno dei fine settimana più importanti di questo girone di ritorno, tanto più dopo l’amaro pareggio con il Gubbio. «Amaro sì, ma solo per il modo in cui è arrivato. Perché ogni tanto bisogna anche essere onesti, per com’è andata la gara il pareggio non è uno scandalo, ma forse il risultato più giusto. Ho sentito tante critiche dopo l’1-1 di domenica, ma per me è sbagliato essere così drastici. È stato un piccolo intoppo, ci sono anche gli avversari, l’importante è che adesso non si freni di nuovo: ormai una sola gara può ribaltare interamente l’aspetto psicologico di questa corsa, basta una nostra vittoria e una sconfitta degli altri e tutto si riapre. Certo, se il Venezia continua a vincere in questo modo sarà quasi impensabile riuscire a prenderlo, ma ci sono ancora troppe partite per pensare che il discorso sia chiuso. È per questo che non possiamo sbagliare a Mantova». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Una partita vitale, da non sbagliare per nessun motivo». Parole e musica di Francesco Dettori. […] «Ci sono due o tre squadre, in questo girone, che hanno una classifica opposta a quella che potrebbero avere», spiega il centrocampista a due giorni dalla sfida di campionato al “Martelli”. «Il Mantova è una di queste: come organico potrebbe stare tra le prime otto, ma ha incontrato tanti ostacoli nel girone d’andata e li sta ancora pagando. Per noi sarà una partita complicata, contro un avversario che può mettere in difficoltà chiunque. Domenica scorsa ha vinto in casa della Feralpi, altra formazione che quanto a nomi per me potrebbe stare tranquillamente nei primi cinque posti, ma il Padova sa quello che deve fare: portare a casa il risultato, l’unico modo per rimanere tra le prime».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) L’andata mercoledì prossimo alle 20.30, il ritorno allo stadio Penzo l’8 marzo alle ore 19: l’ufficialità degli orari di disputa delle due semifinali di Coppa Italia è arrivata ieri dalla Lega Pro, che ha ratificato gli accordi tra le due società. La prevendita per la gara d’andata, con biglietti in promozione per gli abbonati (e sconti per la successiva gara di campionato con il Teramo per tutti), è partita bene, tanto che nelle prime 24 ore sono stati staccati 289 tagliandi, di cui 75 per il settore Ospiti. La squadra, intanto, è concentrata solo sulla gara di Mantova: oggi alle 14.30 allenamento alla Guizza, dove domani alle 10 si terrà la rifinitura. Alla seduta di ieri non hanno preso parte Gaiola, che ha lavorato in palestra e rischia il forfait così come lo squalificato Mazzocco, e Fantacci.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Un anno di attività non è mai uno scherzo, neppure a 28 anni e neppure se sei baciato in fronte dal dio pallone. Avesse fatto i conti con qualche caloria di meno, se si fosse saputo controllare, Sodinha ora non sarebbe costretto a rincorrere se stesso, prima che una carriera faticosamente in salita. «Sono contento che abbia deciso di tornare a giocare e che abbia trovato una squadra — chiude Mandorlini — ora tocca a lui far vedere di essere cambiato. Sinceramente non so in che stato di forma sia e quindi non so cosa aspettarmi, ma resta un giocatore potenzialmente fortissimo». Persino Giorgio Zamuner, quando gli fu proposto di ingaggiare Sodinha visto che il Padova cercava un giocatore con quelle caratteristiche, si lasciò scappare con chi gli stava vicino che «quel ragazzo ha numeri incredibili, ma sarebbe un’operazione eventualmente da tentare in estate e non a gennaio, quando servono giocatori pronti». […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Si scrive Sodinha, si legge futbol bailado con qualche chilo di troppo. A gennaio un intermediario lo aveva proposto anche anche al Padova, che però aveva risposto con un fermo «No, grazie». Certo, qualche dubbio era venuto vedendo le foto di un talento tornato (quasi) in peso forma con la bilancia che segnava 83 chilogrammi e non più i 100 che ne avevano segnato l’uscita di scena dal calcio professionistico.  […] Ritroverà un vecchio amico, quel Matteo Mandorlini con cui condivise il suo anno migliore in Italia, a Brescia. I due sono rimasti amici: Felipe fatica, Matteo lo abbraccerà prima del match e poi ognuno per la sua strada. «Ho un bel ricordo di lui — sorride il centrocampista biancoscudato — a Brescia avevamo legato molto, è veramente un bravo ragazzo. Ricordo che aveva fatto un periodo di prova, poi era stato ingaggiato e abbiamo fatto più di qualche partita assieme. In campo è un fenomeno vero, ne ho visti pochi come lui. Purtroppo si infortunava molto spesso, troppi problemi fisici… Ci eravamo sentiti quando aveva deciso di smettere, mi era dispiaciuto e ho sperato ci ripensasse».




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