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Ore 20.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Un impianto sportivo moderno, funzionale e rispondente alle esigenze di una squadra che milita in serie B, completo di spazi aggregativi e commerciali, capace di diventare un polo di attrazione, di riqualificare una zona della città e di tenere alto il nome di Bassano. È lo stadio che ha in mente Stefano Rosso, presidente della società Bassano Virtus. Un sogno coltivato a lungo, ma ora i tempi potrebbero essere maturi per concretizzarlo. Ieri, infatti, si è tenuto il primo atto di questa operazione, con la presentazione del percorso da avviare in vista del risultato. Rosso ha infatti annunciato il via di un’analisi a 360 gradi, necessaria per valutare la sostenibilità economica dell’intervento e l’impatto sul tessuto sociale locale, compreso quello occupazionale. […] «Il calcio sarà solo una delle attrazioni: l’evento di punta della settimana – ha spiegato il presidente – in realtà noi pensiamo ad un polo multifunzionale a servizio della comunità, fruibile sempre, in grado di intercettare altri target. Darà nuova vita al vecchio Mercante, che fra qualche anno non sarà più utilizzabile, né per il calcio né per il ciclismo, ma ha notevoli potenzialità da sviluppare. E il nostro club potrà trarne beneficio». Entusiasta dell’ipotesi il sindaco Riccardo Poletto, intervenuto con gli assessori allo Sport, Oscar Mazzocchin, e Cura urbana, Roberto Campagnolo. «È un’opportunità importante per la città e siamo partiti con il piede giusto – ha osservato il primo cittadino – L’amministrazione rimarrà proprietaria dell’impianto, darà al Bassano Virtus un diritto di superficie, ma non dovrà sborsare denaro per l’intervento: sarà la società ad attivarsi per la copertura economica». […]
Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Giallorossi’s karma. Il sottovuoto pneumatico spinto espresso a Santarcangelo suggerisce pacatezza orientale a Stefano Rosso ma occidentalissima fermezza nel valutare il pauroso fuoripista in Romagna. «L’approccio è stato inaccettabile- ringhia il pres – noi col titic-titoc e senza aggressività agonistica non andiamo da nessuna parte». Le parole sono da far vibrare le mura dello spogliatoio, i toni però sono vellutati e concilianti. Non abbastanza tuttavia per credere che Stefano l’abbia presa con filosofia. «A dire il vero era dal lunedì precedente la gara che avevo annusato puzza di bruciato e respirato cattivi segnali – riconosce – ho avuto il sentore che i ragazzi dopo il netto successo sul Lumezzane si ritenessero fuori dalla crisi di fine anno. E questa è una squadra che se molla la presa diventa battibilissima da chiunque, sia chiaro. Se giochiamo di collettivo abbiamo un futuro e siamo in grado di realizzare grandi partite, se al contrario anche solo qualcuno gira sotto il 100% andiamo in crisi. La verità è una sola: appena ci crediamo bravi o fuori dalla mischia siamo spacciati. Ma non andrò a fare discorsi al gruppo, li lascio al tecnico e al management». […] Il liscio e busso di Santarcangelo, salvo i presentimenti presidenziali non aveva fatto balenare sintomi premonitori. «Nulla lasciava presagire qualcosa di simile – conviene il dg Werner Seeber – ad ogni modo ha ragione il tecnico quando parla di pessimo approccio. Ogni tanto questa squadra scivola in giornate del genere e allora è necessario ripartire dalle sicurezze. Quelle di una compagine che con 12 punti nelle ultime 6 partite si è comunque rialzata dal momentaccio no. Certo, ora è indispensabile rintracciare lo spirito che ci accompagna sempre nei giorni belli. È il momento di ricominciare a fare squadra, quando lo siamo diventiamo complicati per i rivali. Domenica non lo siamo stati per niente. Poi non dimentichiamoci che sono fuori giocatori di caratura, da Zibert a Proietti, allo stesso Bianchi, per capirci. Adesso almeno il centrocampista sloveno lo recuperiamo col Modena e lo stesso Laurenti sarà a pieno regime, le alternative aumentano. Poi ci sono i nuovi che avranno migliorato il processo di inserimento, lo stesso Bernardi potrà darci una grossa mano». Torna per un istante sul mercato. «Dopo i ko c’è sempre chi rimpiange questo o quello, Falzerano oppure Cenetti. Signori, qualcuno di quelli che è partito vi assicuro che non ci ha reso facile la vita. Lo dico una volta per tutte, adesso abbiamo girato pagina ed è l’ora di remare tutti dalla stessa parte. Perchè col Modena sarà durissima, ve lo anticipo già». […]
Ore 19.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Novantesimo di Venezia-Pordenone, stadio Penzo, anno 2012. Sembra un’era geologica fa, invece sono passati solo 5 anni. Mancavano una manciata di minuti al fischio finale, allora, e la partita era ferma sull’1-1 (vantaggio del pordenonese Buttignaschi, pari del futuro neroverede Oliveira). Il Venezia puntava a vincere la D, il Pordenone archiviava un’altra stagione di transizione. Anche in quel contesto, però, ci fu lo spazio per un’impresa. Al 90′ c’è un rigore. Lo tira Massimiliano Sessolo: rincorsa, destro, rete, 2-1 per i ramarri sotto la curva veneziana. Subito dopo penalty dall’altra parte. Lo tira Zubin (sì, lui, prima di diventare l’eroe del ramarro), lo para Bortolin: il Pordenone vince al Penzo per l’ultima volta. Oggi tocca proprio a Max Sessolo raccontare quell’impresa, l’ultimo successo a Sant’Elena. «È ora di aggiornare le statistiche e di mandare il mio nome in soffitta – sorride l’ex capitano e recordman neroverde -, perché al Pordenone serve una vittoria a tutti i costi. Non mi dispiacerebbe essere sostituito come ultimo marcatore di un’impresa al Penzo». […]
Ore 18.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Conquistare le fasce significa prenotare la vittoria. Così si presenta Venezia-Pordenone di sabato alle 14.30 a Sant’Elena, in virtù dei risultati dell’ultimo turno: Venezia 2-1 a Lumezzane con i gol dei due esterni di difesa, Garofalo e Zampano; Pordenone 2-1 con la Maceratese, grazie ai centri dei terzinacci Semenzato e De Agostini. Poi, magari, la realtà racconterà un’altra storia. […] Non si sottraggono alle attese i 4 bomber. Sarà una sfida ad alta tensione. «Già concorda Daniel Semenzato, 3 i centri all’attivo, match winner all’andata nell’1-0 per il Pordenone -. Al Venezia non è mai andato giù quel risultato. Non solo: a forza di recriminare sulla storia dei rigori, domenica ce ne hanno fischiato uno contro». C’è curiosità anche in Daniel per come dirigerà Paolini di Ascoli. Decisamente fiducioso Michele De Agostini (3 gol anche per lui). «La vittoria con la Maceratese premette ci ha ricaricato dopo lo scivolone di Parma, dove abbiamo perso (2-3, ndr) solo per distrazioni nei 4′ finali. Se giocheremo come al Tardini però è certo Michele ci riprenderemo i punti persi con i crociati». Oggi, intanto, seduta d’allenamento a porte chiuse alle 14.30. Non si spaventano certo i veneziani. Agostino Garofalo (primo acuto domenica a Lumezzane) sposta l’obiettivo. «I pericoli non arriveranno solo dagli esterni afferma il treno della laguna -. Dovremo stare attenti ad Arma. Lo conosco bene, abbiamo giocato insieme nel Torino 7 anni or sono. E anche ai piazzati di Burrai. Noi però siamo tranquilli e vogliamo conquistare 3 punti fondamentali». Decisamente su di giri Giuseppe Zampano (anche lui al primo gol, dedicato al papà e al ds Perinetti). «Non sarà match decisivo premette -, ma spedire i ramarri a meno 10 sarebbe un segnale di forza per arrivare dove tutti vogliamo».
Ore 18.20 – (Messaggero Veneto) Dopo Marcello Falzerano anche Marco Modolo, difensore del Venezia ed ex Sanvitese, alza i toni della sfida in programma sabato al Penzo. «All’andata non meritavamo di perdere – ricorda ai giornali locali –, abbiamo giocato anche meglio del Pordenone. La gara fu decisa solo da un episodio sfortunato, dopo che Marsura aveva centrato la traversa. Credo che una nostra vittoria, mandando i neroverdi a meno 10, li metterebbe fuori dai giochi promozione». Obiettivo dunque spedire il team cittadino fuori dalla lotta per il salto diretto in serie B. «L’avversario è tosto e non si riduce alla pericolosità offensiva di Arma, comunque un signor attaccante – afferma –: me lo ricordo quando lui era alla Spal e io alla Pro Vercelli. Il Pordenone è quadrato, ben allenato, con giocatori di categoria, abituati alle zone alte della classifica. Ha tanti rigori? Vuol dire che entra molto in area, ma non dobbiamo pensarci. Occhio ai primi minuti? In casa ci capita spesso di ritrovarci sotto all’inizio, ma siamo sempre riusciti a rimontare».
Ore 17.50 – (Messaggero Veneto) È il piede fatato del Pordenone: 14 gol sono nati da una sua palla inattiva. Salvatore Burrai, regista e faro dei neroverdi, svela i suoi segreti. Il giocatore di Orosei (Nuoro) spiega com’è nata la sua abilità nei calci piazzati e le tecniche per batterli al meglio. «Il mio maestro è stato Gianfranco Matteoli: da lui ho imparato i modi per trasformare una punizione in qualcosa di letale». […] Matteoli, grande centrocampista dell’Inter, sardo come lei, è stato il suo insegnante. Cosa le diceva? «Al tempo era il responsabile del settore giovanile del Cagliari. La prima regola era posare il pallone con calma. E di non avere fretta nella ritualità della preparazione. Poi di disegnare virtualmente una linea verticale una e orizzontale da dove avevo sistemato la sfera, sino a formare un angolo retto: quello è lo spazio della mia rincorsa». E poi? «Guardare solo una volta l’angolo in cui si desidera calciare. Da lì sempre testa bassa. I primi tentativi furono un disastro. Un po’ alla volta presi la mira e iniziarono ad arrivare i risultati. Imparai molto anche da Gianfranco Zola, lo osservavo calciare nei suoi ultimi anni di prima squadra a Cagliari. Un grande». […] Sabato c’è il Venezia. Cosa può fare il Pordenone? «Di sicuro va al Penzo per provare a vincere, come ha sempre fatto ovunque. Per noi è una gara importante, non va persa. Sicuramente è difficile, ma all’andata abbiamo vinto…». Burrai, in chiusura: a Pordenone per? «Stare più a lungo possibile. Mi trovo bene con la società, il tecnico, i compagni e anche in città si sta bene. A volte mi manca la Sardegna, ma d’estate ci torno».
Ore 17.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La miglior difesa ospiterà il miglior attacco, che all’andata la spuntò per 1-0. Anche i numeri danno valore a un Venezia-Pordenone che dopodomani al Penzo ore 14.30, finora venduti 500 tagliandi in prevendita dirà molto sulle possibilità delle due squadre nella rincorsa alla serie B. A 13 giornate dal termine gli arancioneroverdi lagunari sono primi con 52 punti (38-21 in differenza reti), i neroverdi friulani quarti a sette punti di distanza (43-26 i gol) ma con la trasferta di Teramo da recuperare mercoledì prossimo. «Cerchiamo la rivincita dell’immeritato e sfortunato ko del 1. ottobre, sapendo che vincere sabato potrebbe valere doppio – inquadra il momento il difensore Marco Modolo -. Dovessimo riuscire a mandarli anche momentaneamente a -10 non dico che li taglieremmo fuori dai giochi, ma per farli rientrare dovremmo sbagliare noi». Scivoloni che il Venezia commette di rado, essendo capolista solitario da 8 gare ed essendo con soli 3 ko (con Alessandria, Lecce e Foggia) la squadra meno battuta dell’intera Lega Pro. «Quelle poche sconfitte sono sempre state salutari perché siamo subito ripartiti aprendo un altro lungo filotto. Dispiace solo che finora il Penzo contro le grandi non sia ancora stato un vero e proprio fortino. Qualche problemino c’è stato ma sono convinto che sabato l’approccio sarà quello giusto per vincere finalmente uno scontro diretto davanti ai nostri tifosi». […]
Ore 16.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Caccia al biglietto. È iniziata ieri la prevendita per l’andata della semifinale di Coppa Italia di Lega Pro che mercoledì prossima vedrà il Venezia impegnato all’Euganeo alle 20.30 contro il Padova. Saranno 500 i biglietti a disposizione dei tifosi arancioneroverdi, pronti a invadere l’impianto patavino e spingere i ragazzi di mister Inzaghi verso il successo.I biglietti relativi al settore Ospiti saranno in vendita fino alle 19 di martedì 21 febbraio, nei punti vendita del circuito Ticketone al prezzo di 7 euro. Salvo disposizioni diverse da parte delle autorità, i biglietti saranno acquistabili il giorno della gara al prezzo unico di 15,00 euro presso la biglietteria Nord dello Stadio Euganeo (all’interno del Park Ospiti) dalle 19 alle 20.30.Per i nati dal 01/01/2002 l’ingresso è gratuito (esibendo un documento d’identità valido). Per l’acquisto di ogni singolo biglietto è obbligatorio essere in possesso della tessera del tifoso. Il Calcio Padova non aderisce al progetto «porta un amico». […] Intanto viaggia a gonfie vele anche la prevendita per il big match di domani pomeriggio contro il Pordenone: sono oltre 500 i tagliandi già staccati e ci si attende il pubblico delle grandi occasioni per il derby triveneto.
Ore 16.20 – (La Nuova Venezia) […] Nel Venezia c’è un giocatore che il Pordenone l’ha battuto. Marcello Falzerano era in campo l’8 ottobre al Mercante quando il Bassano regolò (2-0), con le reti di Minesso e Fabbro, i neroverdi di Bruno Tedino, che una settimana prima avevano superato il Venezia. «Giocammo una grande partita», ricorda l’ultimo acquisto arancioneroverde, «stavamo attraversando un bel periodo, tanto che arrivammo in testa alla classifica». Come sperimentò anche il Venezia nello scontro diretto del Penzo. Vertice della graduatoria che Marcello Falzerano ha riassaporato con il passaggio al Venezia e sabato proverà a dare un’altra spinta verso il basso al Pordenone. «Affrontiamo una squadra molto forte, ricca di giocatori di categoria, che esprimono anche un bel calcio, tanto da aver segnato tanti gol. Il Pordenone deve provare a vincere, se vuole ridurre lo scarto che accusa della vetta. In quel caso riaprirebbe anche il campionato, ma se vincessimo noi, daremmo un altro bel segnale al campionato con una partita e uno scontro diretto in meno da giocare, e metteremmo il Pordenone fuori dai giochi. Non solo per i 10 punti virtuali di distacco, avendo il recupero a Teramo, ma perché davanti, oltre al Venezia, potrebbero allontanarsi anche Parma, Padova e Reggiana. Noi siamo gli unici che vincendo saremo sicuri di essere sempre al primo posto». […]
Ore 15.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 15.30 – Qui Guizza: assente Fantacci, a parte anche Gaiola.
Ore 15.10 – Qui Guizza: partitella in famiglia in corso. 3-5-2 e carte mischiate.
Ore 14.50 – Qui Guizza: prevista partitella in famiglia.
Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Le notizie che arrivano dal centro tecnico di Isola Vicentina non sono buone. Per l’ennesima volta Pierpaolo Bisoli dovrà fare a meno di giocatori importanti in vista del match contro l’Ascoli di sabato, al Menti. Nei biancorossi mancheranno lo squalificato Vita, oltre agli infortunati D’Elia ed Ebagua (ieri non si sono allenati: ennesimo infortunio muscolare per il primo, principio di pubalgia per secondo). Assenza pesanti, ma chi scenderà in campo si farà trovare pronto. Lo sostiene Cristian Zaccardo che dopo un avvio incerto e parecchia panchina, ha ritrovato la condizione e si sta confermando elemento di spicco. «Dispiace per chi deve stare fuori, soprattutto per D’Elia che è veramente bersagliato dalla sfortuna – spiega il difensore – purtroppo però questa è la realtà e dovremo dare a meno di chi è indisponibile. Contro l’Ascoli siamo chiamati a riscattare la brutta prestazione contro la Salernitana, lo sappiamo. Non dobbiamo però farci prendere da ansie particolari perché sarebbe solo dannoso: perderemo lucidità e concentrazione, e contro una quadra come l’Ascoli, forte di una lunga serie di risultati positivi, potrebbe costarci caro». Un Vicenza che con i due soli punti nelle ultime quattro partite ha visto la classifica peggiorare. «E’ la storia della serie B – precisa Zaccardo – se vinci due partite di fila ti avvicini alla zona playoff, se le perdi scivoli vicino a quella playout. Per quanto ci riguarda sapevamo bene a che tipo di campionato saremmo andati incontro, e quindi siamo preparati a soffrire. La squadra ha dei limiti e dobbiamo stare concentrati, lottare su tutti i palloni perché solo così ci allontaneremo dalla zone pericolose». […]
Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) In tre per una maglia. Biancorossa, ovviamente. Perché i problemi fisici di Giulio Ebagua tengono un po’ in apprensione l’attacco del Vicenza,. Il la lo aveva dato Alfredo Pastorelli lunedì sera, quando in diretta a Tva durante la trasmissione Rigorosamente Calcio aveva dichiarato: «Abbiamo selezionato tre profili, che si trovano anche fuori dall’Italia. E può essere che uno, o forse anche due, arrivi… O magari anche nessuno». Parole sibilline, che hanno subito innescato una caccia ai nomi. Tra gli indizi lasciati dagli svincolati, il primo – e più mediatico – porta a Marouane Chamakh. Franco-marocchino, classe 1984, una testa sopra le righe e un curriculum di primissimo livello. Con il Bordeaux ha vinto un campionato francese, una Coppa di Lega e una Supercoppa nazionale. Poi il passaggio all’Arsenal avrebbe dovuto accenderlo a livello internazionale, invece si è via via spento. West Ham, Crystal Palace, un passo indietro al Cardiff nella B inglese e quindi lo svincolo. È possibile che il giocatore nei prossimi giorni sia a Vicenza per un colloquio. […]
Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) Di questi tempi, quando si assiste ad un allenamento al Morosini, l’attenzione purtroppo è rivolta non solo ai presenti, ma anche – se non soprattutto – agli assenti. Quella di ieri non sarà certo ricordata come una delle giornate più felici in tal senso, anzi: tre assenze di rilievo sui campi di Isola, tre defezioni certe in vista della partita di sabato con l’Ascoli. Per Salvatore D’Elia il bollettino medico evidenzia una lesione al bicipite femorale sinistro, l’ennesima di questa tribolatissima stagione (e un altro mese o giù di lì sarà perso); per Mauro Vigorito il problema è un’elongazione agli adduttori di destra; per Giulio Ebagua, alle prese con la pubalgia, anche ieri solo terapie e palestra. Si aggiungano i giovani Barbosa e Perfection, a loro volta alle prese con problemi muscolari piuttosto seri, e il recupero progressivo ma ancora lunghissimo di Siega, e il quadro dell’infermeria biancorossa, tutt’altro che roseo, è completo.Benussi migliora. Fra tante note negative, almeno una di confortante si può riportare: la caviglia sinistra di Francesco Benussi migliora. Il portiere ieri si è allenato regolarmente e dovrebbe tornare tra i pali sabato al Menti, con il giovane Davide Costa in panchina. Già dall’inizio della settimana è tornato con i compagni anche Andrea Esposito, che dunque riprenderà il suo posto al centro della difesa per far coppia con Adejo; sulle corsie esterne Zaccardo giocherà a destra e Pucino ancora una volta si adatterà a sinistra. […]
Ore 12.50 – (Gazzettino) Luca Vido martedì a Perugia ha deciso l’amichevole fra l’Italia under 20 e la nazionale di serie B con un gol di pregevole fattura. Per lui la maglia della nazionale non è una novità, ma resta sempre una grande emozione. Racconta l’interessato: «Faccio parte delle rappresentative azzurre dai tempi dell’Under 15. Sono contento, mi è riuscito spesso di fare gol, nell’Under 20 uno l’ho messo a segno con la Germania in partita ufficiale. La dedica per la rete di Perugia? Alla mia famiglia, che mi sta sempre accanto, e a Rebecca, la mia ragazza». […] Dalla Primavera alla serie B in poco tempo, l’ambientamento a Cittadella è stato repentino. «Le differenze ci sono, ma sta andando meglio di quanto mi aspettassi grazie all’aiuto dei miei compagni, che mi aiutano a capire in fretta gli schemi che vuole l’allenatore. È chiaro che ci vuole ancora del tempo per un completo inserimento, ma sono molto soddisfatto per come procedono le cose». […] Sulla partita di sabato al Tombolato con l’Avellino, conclude Vido: «Non sarà facile, come non lo sono state le ultime. Noi speriamo di riuscire a fare qualcosa di più. L’avversario si presenta lanciato da una serie positiva di risultati, l’ultimo sul Verona. Sarà molto dura, ma noi stiamo proponendo un buon calcio con palla a terra per cercare di muovere le difese avversarie e attaccarle negli spazi che ci concedono».
Ore 12.30 – (Gazzettino) La buona notizia riguarda Luca Strizzolo che ieri si è allenato in gruppo e dovrebbe essere disponibile per la sfida di sabato con l’Avellino. Sono rientrati dalla convocazione azzurra di Perugia anche Vido e Valzania, mentre si è allenato a parte Paolo Bartolomei, che lamenta una contrattura ai muscoli flessori della coscia destra. Continuano il lavoro differenziato Litteri, Kouame e Pedrelli. […]
Ore 12.00 – (Mattino di Padova) […] Arrighini, lo confessi, per lei questa non è una gara qualsiasi. «Non lo è, ma non dite che ho il dente avvelenato, è eccessivo», risponde il 26enne attaccante pisano, che la scorsa estate è stato ceduto dalla dirigenza irpina al Cittadella in prestito con diritto di riscatto. «Avevo la speranza, già l’anno scorso, di potermi giocare le mie carte in Serie B in ritiro con l’Avellino e non è stato possibile, perché la società ha preferito optare per altre scelte. Tenevo a far bene all’andata, questo sì, e realizzare quel gol è stato speciale, ma affronterò questa partita come tutte le altre. In fondo, in palio ci sono sempre e solo tre punti, niente di più». Affronterete un avversario diverso rispetto a quello battuto a settembre: Novellino ha sicuramente impresso la sua impronta sul gruppo. «L’avevamo affrontato mentre stava vivendo un periodo difficile, eppure, già all’andata, l’Avellino fu la squadra che ci mise più in difficoltà nel periodo del filotto di vittorie consecutive. Leggendo i numeri del campionato si vede come, con Novellino in panchina, abbia assunto un’andatura da playoff. In più l’affermazione sul Verona gli ha sicuramente regalato ancora più carica. Arriverà al Tombolato agguerrito, ma si troverà di fronte un Cittadella che ha ancora più fame». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Trasferta vietata ai tifosi dell’Avellino, dopodomani, per cui la curva ospiti del Tombolato rimarrà chiusa. Oggi verrà ufficializzata la decisione dell’Osservatorio del Ministero dell’Interno, ma i fatti accaduti prima della gara con il Verona, con l’aggressione all’auto su cui viaggiavano il presidente scaligero Setti e Luca Toni, sono stati ritenuti di una gravità tale da imporre lo stop. Per quanto riguarda la squadra granata, ieri è rientrato in gruppo Strizzolo, che dunque sarà disponibile, mentre si è fermato Bartolomei, per una contrattura ai flessori della coscia destra. Il centrocampista è in forte dubbio.
Ore 11.00 – (Gazzetta di Mantova) Matteo Guazzo sarà regolarmente in campo domenica al centro dell’attacco biancorosso per la sfida contro il Padova. L’attaccante ha provato nelle due sedute di allenamento di ieri e gli esiti dopo il malanno al ginocchio, stando alle sensazioni dell’ex bomber del Parma, sono piuttosto confortanti. Non è escluso che pur di essere a disposizione di Graziani il giocatore ricorra ad apposite terapie d’urgenza. Il bollettino dell’infermeria toglie ogni speranza di far parte dei convocati a Mattia Marchi, che prudenzialmente dovrebbe riprendere con il gruppo nella prossima settimana. […] Nell’allenamento di martedì il difensore Bambo Diaby ha riportato un probabile stiramento, la cui entità verrà verificata con un’ecografia nella giornata di domani. È scontata la sua assenza per la partita contro il Padova, qualche perplessità c’è anche per Juan Pablo Gargiulo, che avverte un problema al ginocchio. […] In ripresa dal problema a un piede il centrocampista Cittadino, tutto regolare per Caridi e Sodinha che hanno riportato un paio di contusioni di non grave entità. Cristini sta recuperando così come Raggio Garibaldi, che dovrebbe potere andare in panchina. […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) All’ombra del Santo nello scorso campionato ha chiuso con 16 gol, ma a quest’epoca ne aveva segnati solo cinque. «Sono soddisfatto, fermo restando che per una punta le reti non sono mai abbastanza. Non bisogna porsi limiti e al tempo stesso non mi fisso troppo sugli obiettivi personali. Non conta chi fa le marcature, ma che queste servano per restare agganciati alla testa fino in fondo». […] Così sulla sfida con il Mantova: «Rispetto all’andata è un’altra squadra che viaggia a ritmo play off da quando in panchina siede Graziani che è stato pure un mio compagno. Gioca in casa, deve salvarsi, è reduce dal successo a Salò e dunque vive un momento mentale positivo».
Ore 10.20 – (Gazzettino) […] «Sicuramente quando arriva questo appuntamento – esordisce Altinier, che ieri ha compiuto 34 anni – l’attesa è un po’ diversa dal solito e l’emozione è maggiore. In quella città sono cresciuto, ho giocato, ci vivo e quando ero piccolo andavo allo stadio. Ecco perché il prepartita è sempre un po’ carico di tensione». Poi, però, arriva il fischio d’inizio. «Quando sei in campo e cominci a correre, a giocare e a fare fatica, diventa una partita come le altre in cui prevalgono la passione e la voglia di vincere». E dopo avere raggiunto quota 9 reti domenica all’Euganeo, proprio nel suo stadio natale l’attaccante potrebbe arrivare in doppia cifra per il terzo anno di fila e per l’ottava volta in assoluto.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) […] Domenica c’è il Mantova, in uno stadio che lei conosce molto bene. Trasferta che presenta numerose insidie. «Hanno compiuto innesti importanti in sede di “mercato”, puntano alla salvezza e da quando c’è Graziani in panchina viaggiano con un ruolino da playoff. Quando giocava insieme a me, non pensavo che Gabriele sarebbe diventato un tecnico, non avevo la sensazione che volesse tentare quella strada. Invece eccolo qui, è alla prima esperienza ma sta già dimostrando le capacità che ha». Può essere la partita giusta per sbloccarsi anche fuori casa, visto che finora lontano dall’Euganeo ha segnato solo in un’occasione, a Parma? Ed è difficile, in questo momento, non pensare al doppio derby con il Venezia? «Ci riusciamo senza problemi, mi sembra che nello spogliatoio non si avverta ancora l’attesa che invece avrà la piazza. La squadra sta pensando ad allenarsi bene e a preparare la partita. Da domenica sera, poi, ci tufferemo anche sul Venezia».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Mister Brevi ci crede ancora, e l’ha dichiarato pubblicamente. «E noi giocatori anche, non è nemmeno da mettere in discussione», la chiosa di Cristian Altinier, che proprio ieri ha compiuto 34 anni e che, come in ogni trasferta al “Martelli”, farà idealmente gli onori di casa, mantovano fino al midollo quale è. «Arriviamo da un pareggio che ci ha lasciato l’amaro in bocca, ma il calcio è fatto così e dobbiamo guardare solo alla prossima sfida. Ci sono ancora tanti punti in palio, e scontri diretti: il campionato è tutto da giocare. Ci piacerebbe avere qualche punto in più, ma non ha senso recriminare per quello che è stato». Cosa le fa pensare che il Padova se la possa giocare ancora? «Quello che finora ha detto il campionato, e cioè che abbiamo una nostra identità e una rosa forte, ed è per questo che ci sentiamo in piena lotta come le altre. Nelle ultime 15 partite abbiamo sempre fatto la prestazione, ora dobbiamo solo cercare di curare il particolare per incamerare ancora più punti». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Doppia seduta ieri per i biancoscudati: alla Guizza si sono allenati regolarmente Tentardini e Favalli, mentre Gaiola è uscito un po’ claudicante dal campo per una botta. Unico assente Fantacci, ancora ai box per l’infortunio alla spalla. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Padova-Venezia si giocherà mercoledì 22, alle ore 20.30, e la prevendita è già scattata (100 i biglietti venduti nelle prime 4 ore, 47 nel settore ospiti). Il Padova ha deciso di premiare gli abbonati, riservando loro un prezzo speciale sia in prevendita (solo nei punti Ticketone) che ai botteghini dell’Euganeo il giorno della gara. Per tutti gli altri tifosi che acquisteranno il tagliando per il derby la promozione permetterà di comprare allo stesso costo anche il biglietto per il successivo match di campionato con il Teramo.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) […] E sul Venezia, le idee sono chiarissime: «Non è un caso che vincano molte partite nei minuti finali – ammette – anzi, è un marchio di fabbrica che indica una forza di gruppo e una forza offensiva impressionante. E devo dire la verità, che un po’ mi preoccupa in ottica primo posto. Ma ci sono ancora gli scontri diretti a primavera contro tutte le prime, non dobbiamo assolutamente staccarci dal treno di testa, anche perché così facendo teniamo sotto pressione chi guida. Per quanto ci riguarda, non ho dubbi su cosa ci manchi per il primo posto:la capacità di chiudere le partite. Non si può sempre di vincere 1-0, il gol può capitare di prenderlo. Se invece di una rete ne segnassimo due, ecco che tutto sarebbe molto più semplice».
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Un’analisi onesta, schietta e sincera, come suo solito. E mai banale: «Ho sempre pensato che i campionati si vincessero contro le cosiddette “piccole”, quest’anno inizialmente ero convinto che sarebbe accaduto il contrario, visto che c’erano 7-8 squadre in grado di puntare alla promozione diretta. Il tempo ha dimostrato che quella regola vale e non per caso il Venezia è in testa». Giacomo Bindi, mercoledì pomeriggio dopo l’allenamento di metà settimana. Con in tasca la sua verità, dopo il pari in extremis subito dal Gubbio e la vetta che adesso dista sei punti: «Il Venezia merita il primato – spiega il portiere del Padova – le cifre parlano chiaro, anche perché è la squadra che è stata in testa più a lungo. Adesso ci aspetta un finale di stagione appassionante, se vogliamo il primo posto il margine d’errore sarà ridottissimo. Anzi, dirò di più: io al primo posto ci credo ancora, sono venuto a Padova per vincere, magari non tutti la penseranno come me, ma da parte mia nessun dubbio. Se poi arriveremo dietro al Venezia o al Parma o chi per loro, ci sono ancora i playoff. E il mio pensiero è che vincendo la Coppa Italia avremmo un vantaggio molto importante da non trascurare». […]