In panchina a Forlì per un inevitabile rodaggio, poi sempre titolare nelle ultime due sfide vinte con Fano e Maceratese. Stiamo parlando di Luca Berardocco, approdato all’ombra del Santo da poco più di un mese, e già protagonista del Padova che veleggia in scia a Venezia e Parma. «Sono contento della mia prestazione in queste due partite, fermo restando che la cosa più importante è stata il risultato. Mi trovo benissimo, e se mi sono inserito subito al meglio è grazie ai compagni che sono stati fantastici nei miei confronti, rendendo tutto più facile. So di ricoprire un ruolo di responsabilità dato che giocando play devo fare girare la squadra, e all’inizio c’è voluto un po’ di tempo per conoscere i meccanismi. Naturalmente ho ancora margini di miglioramento, ma più gioco e più posso migliorare l’intesa con i compagni. Piano piano comunque l’affiatamento crescerà sempre di più, e con esso anche le prestazioni».
[…]Tornando agli aspetti di campo, domani vi aspetta l’appuntamento all’Euganeo con il Gubbio. «Sarà una partita molto difficile perché affrontiamo una formazione che gioca davvero bene, mettendola sul ritmo e sull’intensità. La rispettiamo, ma non temiamo nessuno. E anche in questa occasione cercheremo di fare la nostra partita per portare a casa la vittoria». Tre punti che sarebbero fondamentali per continuare a insidiare da vicino le due principali rivali che viaggiano forte. «In questa fase conta cercare di mantenere inalterate le distanze in classifica, per giocarcela negli scontri diretti. Se poi riusciamo anche ad accorciarle, ancora meglio. In ogni caso dobbiamo soprattutto pensare a fare il nostro dovere in campo». Ha già assaggiato la serie B ai tempi del Pescara, quanto spera di tornarci? «Sono venuto qui perché c’è una società ambiziosa con obiettivi importanti, gli stessi che ho anch’io. Tornare in cadetteria con il Padova è il mio sogno nel cassetto».
[…](Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)