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Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) Ruci della ribalta. Dopo una stagione in penombra, oscurato dalle all stars della Cremonese, Alessio Ruci coglie al volo la chance di Bassano per tornare ad essere la promessa su cui Cesena e Perugia avevano puntato forte. Perché 21 anni sono troppo pochi per sfogliare l’album dei ricordi. «È vero – ammette -, qualche occasione l’ho sprecata anch’io. In Romagna dove ho compiuto la trafila del vivaio e in Umbria, dove ero integrato alla prima squadra che con Camplone è salita in B, forse avrei potuto sfruttare meglio le mie carte. Alla fine il mio cartellino l’ha acquistato la Cremonese, ma con tante stelle non era semplice ritagliarsi un posto al sole e in più un’infiammazione al ginocchio non ha agevolato il mio ingresso in squadra. Per questo quando si è materializzata l’ipotesi di Bassano ero felicissimo. Ho una voglia di giocare che non avete idea…». […] Che impressione le ha fatto il gruppo? “Eccellente. Conoscevo già Crialese, Formiconi e Bianchi, erano con me alla Cremonese. Tutti mi hanno trattato benissimo. Quello che mi ha colpito sono i ritmi di lavoro: qua si spinge tantissimo durante gli allenamenti. Ma nessun problema. Mi sono adattato subito e il tecnico sa che può già contare su di me. Anche domenica a Santarcangelo se occorre”. Di questo Bassano che gliene pare? “Il primo impatto è ottimo. C’è un ambiente pulito, giovane, con uno spogliatoio sano. I compagni a Cremona, quando ho spiegato loro che andavo a Bassano, mi hanno detto: «Andrai a stare bene, vedrai. Società seria, posto tranquillo…». Avevano ragione. Devo ringraziare il direttore Seeber per avermi garantito questa occasione. Spetta a me farne tesoro”. Dove possono arrivare i giallorossi? “L’obiettivo primario sono i playoff. Arrivarci da sesti col vantaggio dell’esordio in casa sarebbe un gran risultato. Magari proveremo a migliorare. Di sicuro ho notato che c’è una gran fame di arrivare. Sono la mia stessa fame e la mia medesima voglia”. […]
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Sembra quasi impossibile che lì, dove oggi trionfano arbusti disordinati e spettinati dai tir di passaggio sull’autostrada A28, possa nascere il nuovo stadio di Pordenone. Eppure lo sguardo del team che ieri ha visitato l’area immaginando tribune, curve, campo e parcheggi profumava di futuro. Neanche così remoto. Mauro Lovisa (presidente del Pordenone calcio), Gianpaolo Zuzzi (socio dello stesso club e storico imprenditore cittadino), Cristina Amirante (assessore comunale all’Urbanistica) e Giuseppe Bortolussi (amministratore delegato del Centro Ingrosso-Interporto) si sono incontrati ieri mattina alle 10.30 e hanno posato idealmente la prima pietra del nuovo impianto sportivo. E ad acquistare il terreno sarà con ogni probabilità il Comune. Oggi, insomma, il sogno del patròn neroverde è più vicino, quasi da toccare. Mancava solo il sindaco Alessandro Ciriani, ma il suo ok al progetto non è in dubbio. Obiettivo del meeting, mostrare alla città il terreno sul quale potrebbe sorgere lo stadio: si tratta di un’area di tre ettari che si incontra sulla destra dirigendosi dall’interporto all’ingresso dell’autostrada, proprio a ridosso dell’A28. È attualmente di proprietà della fondazione pordenonese Pia Baschiera-Arrigo Tallon ma Centro ingrosso – interporto ha in mano un’opzione d’acquisto che eserciterà entro 12 mesi. In realtà il quadro non comprende solo lo stadio, bensì una vera e propria rivoluzione urbanistica dell’intera aera «Il complesso – ha spiegato infatti Bortolussi – conta sette ettari in totale e nella zona più vicina all’interporto vogliamo che nasca un hotel e un punto di ristoro simile a quelli che si possono incontrare sulla rete autostradale, completato da un’area di sosta per i tir». Stadio, servizi, ricezione alberghiera: tutto dove oggi non c’è niente. E l’area in predicato di ospitare il nuovo impianto sportivo (Lovisa l’ha promesso da 15 mila posti, uno stadio moderno riscaldato e dotato di tutti i confort, oltre che in grado di ospitare anche altri sport) potrebbe essere acquistata direttamente dal Comune. Lo ha comunicato ieri l’assessore Cristina Amirante. L’investimento pubblico sarebbe ritenuto strategico per la città e in questo modo giustificabile all’interno di un bilancio dell’ente del capoluogo. […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ramarri pronti a riversare sulla Maceratese, ospite domenica alle 14.30 al Bottecchia, la rabbia accumulata negli ultimi 4′ al Tardini (3-2 per il Parma) e a rispondere sul campo alle illazioni provenienti da Venezia e Padova su presunti favori arbitrali (10 rigori a favore, nessuno contro) che avrebbero permesso loro di restare fra le grandi. A sintetizzare lo stato d’animo del clan neroverde e a rivendicare il ruolo da protagonista della motosilurante naoniana fra le corazzate del girone B è Gianvito Misuraca. Suo il gol (terzo stagionale) del momentaneo vantaggio neroverde (2-1) al Tardini e il ruolo di migliore fra gli uomini schierati da Tedino. «Certo – ha dichiarato il palermitano a Parmalive – c’è un po’ di rabbia per non aver portato a casa punti. Nel primo tempo avevamo espresso il nostro solito gioco. Nella ripresa abbiamo sofferto la fisicità e il ritorno dei gialloblù». […] Gianvito rassicura il popolo neroverde dopo le ultime due gare che hanno portato un solo punto e fatto scivolare il Pordenone al quinto posto. «Se dovessimo vincere il recupero di Teramo – ricorda – saremmo ancora a contatto con le prime». Si dice che per tradizione, peso politico e organico, i ramarri siano stranieri fra gli angeli nell’alta classifica, non pronti ancora per il grande salto. «Negli scontri con le grandi risponde siamo in svantaggio solo con il Parma; con le altre abbiamo fatto molto bene. Non so se siamo pronti, però posso assicurare conclude Misuraca che non molliamo e lotteremo sino alla fine per il miglior piazzamento possibile». […]
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) La sconfitta col Parma brucia ancora. È maturata nei minuti finali, quando la vittoria sembrava ormai in pugno. Ma il Pordenone guarda avanti e ha già nel mirino la Maceratese, con cui domenica punta a fare risultato pieno, forte del suo carattere. Dopo una sconfitta, se si esclude il periodo nero, la squadra di Tedino ha infatti sempre reagito portando a casa i tre punti. L’ha fatto proprio all’andata, vincendo nelle Marche, e l’ha fatto dopo il ko con il Gubbio dell’antivigilia di Natale, sotterrando il Forlì con un pokerissimo di reti. […] Misuraca e compagni ora devono dare un altro segnale di consistenza. In attesa del recupero col Teramo (probabile a marzo) la squadra cittadina deve conquistare un successo per non perdere troppo terreno dalle battistrada. Il 2017 è infatti iniziato con un solo punto in 2 gare, mentre Parma e Venezia ne hanno ottenuti 7 in 3 incontri (il Padova 6). Il valore del campionato non ammette passi falsi e quindi un altro ko, stavolta al cospetto della Maceratese, metterebbe in serio dubbio la candidatura del Pordenone nella lotta alla serie B. Serve una reazione di carattere, ma visti i precedenti i tifosi possono stare tranquilli: la squadra ha un’anima.
Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Filippo Inzaghi gongola in sala stampa. La polemica sul rigore assegnato al Venezia non lo tocca. E glissa con mestiere sull’episodio incriminato: «Di solito non parlo degli arbitri e a sentire i miei giocatori, in precedenza, c’era un fallo di mano in area non fischiato. Gli episodi sono importanti, ma credo che alla fine la nostra vittoria sia costruita e meritata». Tanta sicurezza nelle parole di Inzaghi. Una sicurezza che, a suo dire, anche la sua squadra ha espresso in campo: «Sinceramente non pensavo che avremmo preso un gol, abbiamo tenuto sempre alta l’attenzione e abbiamo rischiato davvero poco per novanta minuti. Poi, dopo la nostra traversa, abbiamo subìto un contropiede incredibile, ma la squadra è stata bravissima a non perdersi d’animo e a reagire, perchè non meritava di uscire dalla Coppa». […] Inzaghi, poi, pensa ai tifosi, elogiando ancora un volta la sua squadra e il lavoro di «ricostruzione» operato dalla nuova proprietà americana: «La cosa che mi preme dire è che i tifosi devono essere orgogliosi del nostro gruppo: siamo primi da sette giornate in campionato e siamo in semifinale di Coppa Italia. L’anno scorso il Venezia era in serie D: stiamo riconquistando il nostro pubblico. Tacopina ha riportato entusiasmo e si è circondato di persone competenti, come il mio amico Perinetti. Ma non abbiamo ancora vinto nulla».
Ore 17.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Solo ai supplementari, e con un rigore piuttosto dubbio. Ma il Venezia va avanti in Coppa, dove troverà in semifinale il derby con il Padova. Un passaggio del turno, però, forse più faticoso di quanto la squadra di Inzaghi potesse immaginarsi. Piuttosto equilibrato il primo tempo. Il Venezia parte più forte, sfruttando bene gli inserimenti offensivi di Falzerano e Tortori e trovando subito il primo calcio d’angolo, con la difesa del Como che riesce però a fare buona guardia e toglie spazi agli ospiti per cercare conclusioni pericolose. Il Como, viceversa, nella seconda metà del primo tempo riesce a costruire qualcosa in più, soprattutto con lanci lunghi dal centrocampo. […] Palla respinta che resta in gioco, e proprio su quell’azione si costruisce in velocità la rete del Como: Pessina dal centrocampo manda avanti una palla perfetta per Le Noci, che dalla sinistra mette in mezzo per Chinellato. Vicario fulminato, 1 a 0. È il 39′, e il Como si sente la vittoria in pugno. Forse anche per questo mette un po’ troppa leggerezza nel tenere a freno la sfuriata finale del Venezia, che insistendo riesce ad andare a segno con Ferrari. Palla che arriva dalla trequarti sinistra, Malomo salta di testa, Ferrari si infila tra i difensori comaschi e con un pallonetto supera Zanotti. Supplementari. La situazione si movimenta nella seconda metà, quando, subito dopo un’occasione sciupata da Le Noci, al 5′ del secondo supplementare arriva il contestatissimo episodio che decide la partita: contatto tra Moreo e Fissore, il giocatore del Venezia cade a terra senza alcuna spinta apparente da parte del difensore. L’arbitro indica il dischetto, tra le vivacissime proteste dei comaschi e con Gallo che paga le proteste con l’espulsione. Ferrari intanto segna. E la partita finisce così.
Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il finale thrilling, ormai, sembra essere diventato il marchio di fabbrica del Venezia di Inzaghi. Un’altra vittoria in rimonta, dopo quella di domenica in campionato, permette agli arancioneroverdi di superare il Como per 2-1 e approdare alla semifinale di Coppa Italia di Lega Pro. I ragazzi di mister Inzaghi si troveranno di fronte i cugini del Padova per un derby in due fasi: andata il 22 febbraio e ritorno tra un mese, l’8 marzo. Contro i comaschi i veneziani faticano a segnare, subiscono il gol di Chinellato all’83’ e agguantano il pareggio con Ferrari al 90’. Poi, nel secondo tempo supplementare, sempre Ferrari su rigore regala il passaggio del turno ai lagunari. […] Il primo tempo supplementare si gioca a una porta sola: il Venezia domina portando sempre cinque uomini vicino alla porta avversaria. Al 95’ Nossa interviene ancora scomposto in area, stavolta su Ferrari, che protegge la palla, ma il difensore del Como lo spinge a terra. Per il direttore di gara, però, nemmeno stavolta ci sono gli estremi per il rigore. Nel secondo tempo supplementare, al 108’ svarione difensivo di Cernuto che lascia passare Le Noci. La punta del Como mette in mezzo, ma Vicario blocca. Fissore al 110’ abbatte Moreo in area e stavolta l’arbitro assegna il penalty. Ferrari dal dischetto non sbaglia e Gallo, su tutte le furie per il rigore concesso, viene espulso. Chinellato al 117’ incrocia e tira un destro angolato, ma Vicario si allunga e chiude la porta. Partita e semifinale: il Venezia, ora, può concentrarsi sul campionato e sulla trasferta di domenica contro il Lumezzane.
Ore 17.10 – (La Nuova Venezia) Pippo Inzaghi è raggiante. Il Venezia è semifinale di Coppa Italia Lega Pro e il tecnico ex milanista ha avuto una serie di conferme sulla qualità della sua rosa. Decisamente ampia. «Questa squadra non finisce mai di sorprendermi» attacca Inzaghi in sala stampa, «anche oggi, chi finora non ha avuto tante possibilità in campionato ha dimostrato di meritare di giocare: la cosa bella è che abbiamo 25 giocatori titolari. Io avevo già avuto questa impressione negli allenamenti, però quello che conta è ciò che dicono le partite. E ora sarà davvero complicato per me fare la formazione». Un problema che comunque tutti gli allenatori vorrebbero avere. «Sono felice perché arriviamo in semifinale, dopo aver vinto contro un’ottima squadra come il Como» riprende Inzaghi, «il Venezia è stato bravo a reagire dopo il gol subito, un gol che avrebbe potuto tagliarci le gambe, visto che un minuto prima avevamo colpito la traversa. Siamo felici perché arriviamo in semifinale e c’è un bel derby con il Padova. Però adesso dobbiamo rituffarci sul campionato». […]
Ore 16.50 – (La Nuova Venezia) Il brivido è durato esattamente sette minuti, poi ci ha pensato il bomber di Coppa, Nicola Ferrari, a togliere le castagne dal fuoco e a spedire il Venezia in semifinale, regalando alla squadra di Pippo Inzaghi un altro doppio derby con il Padova, che con un paio d’ore di anticipo aveva vinto di misura in casa del Tuttocuoio. Il calcio, si sa, è fatto di episodi e la fortuna dopo aver voltato la faccia al Venezia in occasione del vantaggio comasco, ha sorriso alla squadra di Inzaghi proprio nel momento più importante. L’1-0 del Como, infatti, arrivato all’83’ è nato da una ripartenza dei lariani dopo una incredibile traversa colpita da Falzerano. Da una parte all’altra in pochi secondi e dal possibile vantaggio del Venezia è stato il Como a piazzare quello che sembrava il colpo della qualificazione. L’ingresso in campo dell’artiglieria pesante (leggi Marsura e Moreo), però, ha permesso agli arancioneroverdi prima di pareggiare proprio al 90’ e poi di trovare il guizzo vincente nel secondo tempo supplementare, con un rigore molto contestato dalla formazione lombarda. Decisivo Nicola Ferrari, il quale non aveva disputato una partita indimenticabile anche perché non proprio ben assistito da Falzerano e Tortori e da un Venezia in versione turnover non sempre impeccabile. […] Nei supplementari la birra nelle gambe è poca da parte dei ventidue in campo. Nella prima frazione solo un tentativo del rientrante Fabiano di poco a lato (97’), mentre nel secondo tempo si decide la partita. Al limite dell’area di rigore Schirru ritiene falloso il contatto fra Fissore e Moreo. Dal dischetto Ferrari realizza spiazzando Zanotti. Il Como si riversa in attacco, Moreo si divora il tris al 115’, mentre poco dopo Vicario blinda la semifinale respingendo coi pugni la conclusione di Chinellato.
Ore 16.20 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.00 – Qui Guizza: corsa defaticante per i titolari di ieri.
Ore 15.40 – Qui Guizza: inizia la partitella, in campo l’undici di Macerata con Boniotti al posto di Cappelletti.
Ore 15.20 – Qui Guizza: prevista una partitella con gli Allievi per chi non ha giocato ieri, mentre i titolari di Pontedera lavorano in palestra.
Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Torna D’Elia, ma salta Esposito. È il bollettino medico della squadra biancorossa alla vigilia del delicato match contro la Salernitana di domani sera al «Menti». I biancorossi di mister Bisoli hanno un punto di ritardo sui campani (28 a 27), per cui la sfida assume a tutti gli effetti i contorni di uno scontro diretto per evitare le zone pericolose della classifica. Ieri Bisoli ha provato l’undici che potrebbe scendere in campo dal primo minuto nel modulo 4-2-3-1 con la difesa schierata da destra a sinistra con Pucino, Zaccardo, Adejo e D’Elia. In mediana Gucher ha fatto coppia Rizzo, mentre il trio dietro ad Ebagua era composto da Orlando, Bellomo e Giacomelli. Dubbi il tecnico del Vicenza sembra averne pochi, ma tutto verrà deciso oggi pomeriggio nella rifinitura al «Menti» a porte chiuse. Intanto negli uffici dello stadio di via Schio ieri presentato il nuovo responsabile del settore giovanile, Gian Luca Presicci, scelto dal presidente Alfredo Pastorelli. «Mi presento un po’ in ritardo – ha spiegato Presicci – Prima di parlare ho voluto conoscere l’ambiente di lavoro, problemi e difficoltà, quando sono arrivato non conoscevo niente. Ci siamo prefissi un programma importante, anche se abbiamo ereditato una situazione in cui sono stati commessi parecchi errori». […]
Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Probabilmente è vero, come sostiene spesso Bisoli, che sommando il valore di Benussi e Vigorito si ottiene la coppia di portieri più forte di tutta la serie B. Il rischio, però, è che nell’anticipo di domani alle 20.30 contro la Salernitana il tecnico ne abbia a disposizione… mezzo su due. Anche ieri pomeriggio infatti, mentre i compagni si allenavano al Morosini, entrambi gli estremi difensori si sono dovuti limitare alle terapie e agli esercizi in palestra. Non esattamente un segnale incoraggiante per il tecnico biancorosso, che infatti in tutte le esercitazioni di riavvio dell’azione ha raccomandato al terzo portiere Davide Costa di toccare corto per i compagni della difesa: «Tanto, chiunque giocherà, non riuscirà a rinviare… ». E quel “chiunque”, probabilmente, sarà Mauro Vigorito, che sta gestendo un dolore al bacino per il quale si tenterà il recupero in extremis, mentre pare improbabile che possa esserci Francesco Benussi, alle prese con una caviglia sinistra malmessa. Un problema in più per un pacchetto arretrato che domani dovrà fare a meno di un elemento importante come Andrea Esposito, che si è infortunato alla coscia destra durante l’allenamento dell’altro giorno e sarà sottoposto ad accertamenti. Se non altro il Vicenza può ormai contare pienamente su un jolly d’esperienza e qualità come Cristian Zaccardo: l’ex milanista tornerà dunque ad affiancare Adejo al centro, con Pucino pronto a ritrovare il “suo” posto da terzino destra per lasciare spazio sulla sinistra al recuperato Salvatore D’Elia. […]
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Tre giocatori di squadre padovane sono stati squalificati in Serie D. Si tratta di Pasquale De Vita (Abano), fermato per due gare per il fallo di reazione commesso nei confronti di un avversario nella gara con la CareniPievigina, di Alberto Pignat (Campodarsego), bloccato per un turno perché ammonito contro la Virtus Vecomp Verona, e di Ludovico Longato (Este), sospeso per raggiunto limite di “gialli” (l’ultimo contro il Belluno).
Ore 12.00 – (Gazzettino) Avanti a piccoli passi, ma regna ancora una situazione di emergenza per quanto riguarda l’attacco granata. Venturato ha il reparto con i giocatori contati e dovrà pazientare ancora per avere a disposizione Litteri, e di più per Kouame. Entrambi stanno facendo terapie e riabilitazione, anche se il centravanti di Catania dovrebbe a breve rientrare in gruppo. Per la trasferta di sabato a Novara il tecnico potrà disporre di Arrighini, Iunco e Vido, e forse sul rientro di Strizzolo. L’ex Pordenone a Terni ha rimediato una brutta botta sopra il ginocchio sinistro, che lo ha costretto a saltare la partita con la Pro Vercelli. Il suo recupero per dopodomani al Piola è incerto. «Sto facendo il massimo per poter tornare ad essere a disposizione – spiega – e valutiamo giorno per giorno il programma di preparazione. Sto lavorando sempre più in gruppo e spero di essere convocato per la trasferta a Novara perchè ci tengo a dare il mio contributo alla squadra, ma in questo momento non so se potrò esserci. Lo decideranno l’allenatore e i medico. Dopo un infortunio non è il caso di rischiare ricadute». […] Sulle cinque sconfitte senza fare un solo gol nelle ultime trasferte, conclude la venticinquenne punta granata: «Ci sono periodi nei quali le cose non girano proprio, noi stiamo lavorando per migliorare anche questo aspetto e quando si presentano situazioni come questa c’è solo da lavorare ancora di più. Non ci sono altre spiegazioni». […]
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) «Spero di esserci e farò tutto il possibile per riuscirvi, ma non posso ancora affermarlo con certezza. Anche se il dolore è molto diminuito, ho ancora i postumi della contusione rimediata a Terni, valutiamo la situazione giorno per giorno assieme allo staff medico». Luca Strizzolo continua a tenere in ansia il Cittadella, che per la seconda partita di fila rischia di ritrovarsi senza l’attaccante friulano. Pure ieri l’ex centravanti del Pordenone ha svolto un lavoro differenziato, così come l’altro infortunato Pedrelli. La prima ecografia, una decina di giorni fa, ha escluso uno stiramento: a quel punto si pensava che lei potesse rientrare già per il match con la Pro Vercelli di sabato scorso. «La botta è stata abbastanza forte e ha comportato la rottura di diverse fibre. È stato uno scontro come ne succedono di frequente: il terzino della Ternana (Zanon, ndr) mi stava tenendo per la maglia a centrocampo per fermare l’azione e, trascinandomi giù, ha alzato la gamba, colpendomi sopra il ginocchio sinistro». Con la sua indisponibilità, unita a quella di Litteri, si è inceppato l’attacco granata. «Nel corso di una stagione così lunga possono capitare periodi come questo, in cui le cose filano meno bene, ma non credo che le due gare senza gol dipendano dalla nostra assenza». […] Sabato affronterete il Novara: all’andata lei ebbe modo di presentarsi al pubblico granata con due gol e diverse progressioni devastanti, tant’è che Venturato le concesse una passerella finale tra gli applausi scroscianti del pubblico. «Fu una bella partita di tutta la squadra. Che giochi io o no, sabato m’immagino che Boscaglia prenderà le dovute precauzioni. A questo livello, e dopo così tante giornate, tutte le rivali e tutti gli allenatori sono preparati e studiano molto l’avversario. Da qui alla fine nessuna partita sarà facile». […]
Ore 11.00 – Le pagelle del Padova (Gazzettino, Pierpaolo Spettoli): Favaro 7; Sbraga 6, Cappelletti 6, Monteleone 6.5; Mazzocco 6, De Risio 6.5 (Madonna 6), Gaiola 6.5, Bobb 6, Tentardini 6 (Mandorlini sv); De Cenco 6.5 (Cisco 6), Alfageme 6.
Ore 10.50 – (Gazzettino) Proprio il brasiliano rompe subito gli indugi timbrando di testa il vantaggio sugli sviluppi del primo calcio d’angolo battuto da Gaiola, con abbraccio di gruppo davanti alla panchina. Tiro dalla bandierina, peraltro, scaturito pochi secondi prima da una deviazione provvidenziale di Borghini sul mancino al volo in area di Tentardini, propiziato da una bella giocata sulla destra di De Risio. […] Nel finale è forcing della formazione di casa, con Favaro che all’ultimo secondo di partita salva l’1-0 sventando con la mano aperta il colpo di testa di Tiritiello.
Ore 10.40 – (Gazzettino) Missione compiuta per il Padova nella trasferta con il Tuttocuoio di Coppa Italia. De Cenco firma in avvio di gara il gol (il suo primo in maglia biancoscudata) che vale l’accesso alle semifinali, traguardo che manca dal 2003: prossimo avversario il Venezia che ieri ha sconfitto il Como per 2-1 dopo i tempi supplementari. Anche al Mannucci di Pontedera presente in tribuna al gran completo lo stato maggiore della società. Nell’undici di partenza ampio turnover come annunciato, con il solo Cappelletti chiamato a fare gli straordinari dopo Macerata. Debutto per Bobb, si rivede De Risio dopo il lungo stop, Mazzocco agisce sulla corsia destra e davanti Alfageme fa coppia con De Cenco.
Ore 10.30 – (Gazzettino) «È sempre difficile quando devi restare concentrato per tutta la gara e poi capita la palla all’ultimo minuto nella quale devi farti trovare pronto, è una parata che vale doppio». […] È il turno di Caio De Cenco, che si è sbloccato firmando il sigillo della vittoria. «Sono contento per il mio primo gol, anche se nelle partite precedenti avevo già avuto la possibilità di segnare. L’importante è che mi sia sbloccato, oltre a dare continuità alle vittorie. L’esultanza di gruppo? È normale andare a festeggiare con i compagni, siamo davvero un bel gruppo». La sua gara è terminata dopo pochi minuti nella ripresa. Ho preso una ginocchiata dal portiere nella parte esterna della coscia, mi fa ancora molto male, ma spero che si tratti solo di una botta». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) «Sono contento, bravi i ragazzi a centrare il passaggio del turno». Brevi promuove i biancoscudati anche in versione Coppa Italia, con tanti giocatorii che in campionato trovano meno spazio rispetto ai compagni. «Sapevamo che non era una partita facile. Abbiamo disputato un buon primo tempo, e sofferto un po’ nella ripresa dato che avevamo in campo tre-quattro elementi che non erano al top della condizione. Abbiamo comunque centrato l’obiettivo, adesso dobbiamo recuperare le energie e da domani (oggi per chi legge, ndr) inizieremo a pensare al Gubbio». […] A salvare l’1-0 nel finale, come detto, è stato Alessandro Favaro. La parata su Tiritiello? «Un po’ d’istinto e un po’ il posizionamento giusto, senza quest’ultimo sarebbe stato difficile prenderla. Sono felice perché è stato un intervento decisivo ed è valso il passaggio del turno».
Ore 10.00 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia): Favaro 7; Sbraga 6, Cappelletti 6.5, Monteleone 6; Mazzocco 6.5, De Risio 6.5 (Madonna 6), Gaiola 6.5, Bobb 6, Tentardini 7 (Mandorlini sv); De Cenco 7 (Cisco 5.5), Alfageme 6.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Un’unica occasione concretizzata al primo tentativo: esattamente quello che il Padova troppo spesso fatica a fare in campionato. […] Una menzione la merita, però, anche la portata storica del traguardo raggiunto. È la quarta volta che il Padova arriva in semifinale di Coppa Italia Lega Pro (o della vecchia Coppa semiprofessionisti): era successo nel 1980, unica volta in cui poi si aggiudicò il trofeo, nel 1986 e nel 2003, quando fu eliminata in semifinale da Livorno e Pro Patria. Le date delle due sfide con gli arancioneroverdi di Pippo Inzaghi sono mercoledì 22 febbraio e mercoledì 8 marzo: tra andata e ritorno (sarà il sorteggio a stabilire quando si giocherà all’Euganeo) i biancoscudati si giocheranno il pass per la finale.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Un gol, giunto al 10’, che ha suggellato una prima mezz’ora giocata in modo autoritario dai veneti: consapevoli dei propri mezzi, seppure in versione “bis” (in campo il solo Cappelletti, rispetto all’undici-tipo del campionato) ma comunque bravi a partire con una velocità e una sicurezza superiori, e a mettere la strada in discesa sin dall’inizio. Il gol-partita è nato sugli sviluppi di una bella azione orchestrata dal rientrante De Risio, bravo a crossare dalla sinistra dopo il doppio passo su Lo Porto, e conclusa al volo da Tentardini, che ha trovato la ribattuta in angolo di Borghini. Sul corner susseguente, calciato da Gaiola, l’attaccante brasiliano è sfuggito alla marcatura “leggera” di Berardi, e di testa ha trafitto Cappellini nell’angolino.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Avanti a piccoli passi, ma avanti. Quattordici anni dopo, e per la quarta volta nella sua storia, il Padova è semifinalista della Coppa Italia della terza serie. Con un 1-0 striminzito, ma buono lo stesso e molto simile a quello che aveva permesso ai biancoscudati di portare a casa gli ottavi di finale a Carrara, la squadra di Brevi sbanca un altro campo toscano, quello del Tuttocuoio, e si qualifica per il penultimo atto della manifestazione. Ad attenderla, adesso, c’è un doppio scontro con il Venezia. In semifinale il Padova è approdato con una vittoria di misura: a decidere la sfida di Pontedera contro la terz’ultima del girone A, presentatasi in campo con ben dieci/undicesimi della formazione al di sotto dei 22 anni d’età, è stata la rete in avvio di De Cenco, alla prima realizzazione con i suoi nuovi colori.
Ore 09.10 – Le pagelle del Padova (Corriere del Veneto, Dimitri Canello): Favaro 7.5; Sbraga 7, Monteleone 6.5, Cappelletti 6; Mazzocco 6, De Risio 6 (Madonna 6), Gaiola 6.5, Bobb 6, Tentardini 6.5 (Mandorlini sv); De Cenco 7 (Cisco 6), Alfageme 5.5.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Cosa ne esce, per il resto, da Pontedera e dintorni? Che il Padova ha una squadra solida, che molte riserve sono all’altezza dei titolari (basti pensare alla super-parata di Alessandro Favaro nel finale di partita che, di fatto, vale un gol), che lo spirito di gruppo si vede anche fra chi gioca meno e sa di doversi ritagliare spazio anche raccogliendo le briciole e che la condizione rimane buona. Spunti positivi ne offrono pure le prestazioni dei singoli. De Cenco si sblocca e rompe il digiuno, Gaiola dimostra di esserci con la testa e, dopo il mercato di gennaio trascorso a immaginare una seconda parte di stagione da protagonista altrove salvo poi rimanere col cerino in mano, è già un segnale confortante. Giusto, poi, riconoscere il lavoro del tecnico Oscar Brevi. Non è spettacolare, magari non porta idee tattiche innovative, talvolta i cambi sono tardivi e non convincono, ma ci sono aspetti che vanno messi in luce: creare un gruppo e portarlo dalla propria parte necessità di doti umane e di leadership non da poco; l’identità di squadra c’è ed è innegabile; anche chi gioca meno è coinvolto nel progetto; la squadra subisce pochissimi gol; il Padova tenta sempre d’imporre il proprio gioco, qualsiasi sia l’avversario che si trova di fronte; la preparazione atletica sembra essere stata, almeno finora, tarata nel modo giusto. In un quadro simile, si può procedere con la navigazione con fiducia e Brevi, dopo un inizio difficilissimo, gli elogi li merita tutti. […]
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Avanti tutta verso la finale di Coppa Italia di categoria. Espugnata Pontedera, derby in semifinale col Venezia agguantato, 1-0 firmato De Cenco e una sola nota stonata dalla trasferta pisana. Il Tuttocuoio va al tappeto e si sblocca il brasiliano, neoacquisto sul mercato di gennaio, che però a inizio ripresa si fa male in un contrasto col portiere con conseguenze tutte da valutare. «Spero non sia nulla di che – sottolinea nel dopopartita De Cenco – Ho preso una ginocchiata in un contrasto col portiere e sono uscito per precauzione. Segnare aiuta sempre, è importante prendere queste partite con lo spirito giusto. Adesso pensiamo subito al Gubbio in campionato di Lega Pro (domenica in casa alle 14.30, Ndr ), dobbiamo dare continuità a quello che stiamo facendo, ogni domenica è una finale, se ragioniamo così possiamo arrivare lontano». Sarà Padova-Venezia una delle due semifinali, dunque, questo il verdetto che arriva dal mercoledì di Coppa Italia di Lega Pro: andata 22 febbraio e ritorno l’8 marzo, con sorteggio da definire, di sicuro la competizione avrà tanto pepe nel finale. Per De Cenco le prime impressioni sono buone e potrebbe trattarsi solo di una forte contusione: oggi probabilmente sapremo.
Ore 08.30 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 49, Parma 46, Padova 45, Reggiana 43, Pordenone* 42, Gubbio 41, Bassano 40, Sambenedettese 38, FeralpiSalò 35, AlbinoLeffe 33, Maceratese 31, Santarcangelo 28, SüdTirol 27, Ancona e Forlì 23, Lumezzane e Modena 22, Mantova e Teramo* 20, Fano 16.
Ore 08.20 – Lega Pro girone B, i risultati della ventiquattresima giornata: Reggiana-Modena 1-0 (Carlini (Re) al 3′ st), Fano-Sambenedettese 1-2 (Mancuso (Sa) al 11′ pt, Agodirin (Sa) al 13′ pt, Germinale (Fa) su rigore al 29′ pt), Gubbio-FeralpiSalò 2-1 (Ferretti (Gu) al 12′ pt, Ferri Marini (Gu) al 31′ pt, Guerra (Fs) al 17′ st), Maceratese-Padova 0-1 (Russo (Pd) su rigore al 4′ st), Mantova-AlbinoLeffe 1-2 (aut. Donnarumma (Mn) al 19′ pt, Di Santantonio (Mn) al 11′ st, Gonzi (Al) al 20′ st), Teramo-Santarcangelo 1-1 (Cori (Sa) su rigore al 17′ pt, Sansovini (Te) al 46′ st), Venezia-Ancona 2-1 (Del Sante (An) al 2′ pt, Moreo (Ve) al 4′ st, Marsura (Ve) al 43′ st), Bassano-Lumezzane 1-0 (Pasini (Ba) al 27′ pt), Parma-Pordenone 3-2 (Scavone (Pr) al 10′ pt, aut. Frattali (Pn) al 29′ pt, Misuraca (Pn) al 42′ pt, Munari (Pr) al 44′ st, Calaiò (Pr) al 45′ st), Forlì-SudTirol 1-3
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