Clicca qui per aggiornare la diretta
Ore 21.10 – (Giornale di Vicenza) Bassano ha individuato il sostituto di Janis Cavagna. Sarà con ogni probabilità Mattia Bonetto, 20 anni compiuti lunedì scorso, centrocampista centrale di scuola Inter, quest’anno in forza alla Reggiana. Bonetto, nativo di Montebelluna, era già titolare al Monte in serie D a 17 anni, da qui l’ha scovato l’Inter e in un attimo era nella Primavera nerazzurra dove ha indossato a lungo la fascia di capitano. Congelata l’opzione di Davide Agazzi del Foggia, per il quale l’Atalanta che ne detiene il cartellino, sembra avere altre idee, il Bassano ha puntato forte Bonetto, una mezzala classica la cui specialità sono i tackle difensivi. Carattere e leadership a dispetto della giovane età non gli fanno difetto se è stato spesso e volentieri il trascinatore e la guida emotiva in campo dei giovani interisti. Arriverebbe con la formula del prestito, la trattativa è già estremamente avanzata e tra oggi e domani potrebbe andare in porto. Il ragazzo dal canto suo ha già dato il pieno assenso. […]
Ore 20.50 – (Giornale di Vicenza) Non si è ancora sbloccata la trattativa tra il Venezia e il Bassano per quanto riguarda il passaggio di Marcello Falzerano ai lagunari. Il Venezia ha alzato l’offerta iniziale e da lì non intende rilanciare. Di contro in via Piave non ci pensano proprio a fare sconti e le parti si riaggiorneranno. L’ala laziale è ormai un separato in casa alla Virtus. La sua uscita poi potrebbe liberare l’ingresso di Giulio Sanseverino, estroso esterno dal Pisa che attende solo un cenno. La partenza di Rantier poi lascia aperta la casella per un altro ingresso: quello di Antonio Bacio Terracino, 24 anni, napoletano, puntero del Lumezzane che all’andata firmò il gol vittoria. […]
Ore 20.30 – (Giornale di Vicenza) Anche senza possedere le stimmate dell’implacabile cannoniere, Mattia Minesso è ugualmente il finalizzatore di riferimento del Bassano: segna in qualunque modo, su rigore e su punizione, da fuori e sottomisura. Nove reti in bacheca sinora, mai così tanto per lui che trasferisce sul campo una fame atavica di pallone. «Beh, in effetti un po’ è così – riconosce lui stesso – lo scorso anno a Cittadella il campo l’ho visto molto meno di quanto pensassi e ora ho una voglia matta di recuperare il tempo perduto. Credo si noti». […] Avete detto a Rantier di stare tranquillo, vero? “Si, lo abbiamo avvertito di non fare scherzi… immagino però che avrà motivazioni speciali, è inevitabile che sia così. Più che altro affrontiamo una squadra che ha un tecnico come Viali che studia meticolosamente l’avversario e Julien potrà dargli qualche dritta in più…” Sette punti nelle ultime tre gare. La sensazione è che ormai il peggio sia passato. O no? “Abbiamo dato una bella sterzata chiudendo bene l’anno e cominciando con lo stesso passo il 2017. Però è necessario dare continuità al nostro cammino mettendo più risultati in fila. Sinora stiamo viaggiando con lo stesso ruolino registrato all’andata, non è male. Ma più che altro ciò che mi conforta è che abbiamo ripreso a produrre lo stesso volume di gioco che ci aveva condotti al comando. Con l’Ancona ho visto l’atteggiamento e lo spirito di gruppo di una formazione sicura dì sé e non in balìa degli eventi”. […] Con 9 reti in cassa dove vuole arrivare? “Farne altrettante nella seconda parte è obiettivamente complicato. Sicchè vado per gradi: intanto la doppia cifra, eppoi superarla. Quello che viene in più va tutto benone”. […]
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Il Mantova, avversario del Pordenone domenica al Bottecchia (18.30), vanta un passato prestigioso. Basta fare i nomi di Hidegkuti, Fabbri, Bianchi, Corso, Zoff, Schnellinger, Costacurta, Boninsegna, Sarti e Giagnoni, che in campo o in panca hanno vestito biancorosso. Da tempo però i virgiliani vivono una crisi che sembra irrisolvibile. Il 20 gennaio gli ormai ex proprietari Sandro Musso e Serafino Di Loreto, prima di ufficializzare la cessione del pacchetto al gruppo romano di De Sanctis, hanno dichiarato al sito biancorosso: «Lasciamo il Mantova dopo aver preso atto dell’impossibilità, fatti salvi Tirelli e Giovanardi, di promuovere un coinvolgimento delle forze economiche e imprenditoriali della città, alle quali ci eravamo più volte rivolti». […] Tornando al Mantova, la squadra non poteva non risentire della situazione societaria. Il team biancorosso occupa infatti la penultima posizione in classifica a quota 19, come Modena e Teramo, che però hanno una partita da recuperare. In trasferta i biancorossi hanno perso 7 delle 11 gare disputate (2 i pareggi e 2 le vittorie, l’ultima a Teramo, 1-0, l’ormai lontano 6 novembre). Hanno segnato solo 7 gol e subiti 15. […]
Ore 19.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) È un gruppo neroverde in palla, quello che ieri pomeriggio al De Marchi ha affrontato in amichevole i cugini. Il Pordenone ha regalato spettacolo e fatto valere anche con il Cordenons (serie D) la regola del 7, già fatta osservare la scorsa settimana alla Spal Cordovado (Promozione). Si vede che i ragazzi di Tedino, dopo la lunghissima sosta, hanno voglia di giocare. In grande evidenza gli attaccanti, con Pietribiasi autore di una tripletta, pronto a un girone di ritorno da disputare a un altro livello, che sia al Bottecchia o altrove. Al solito livello Cattaneo e Arma. […]
Ore 19.10 – (Messaggero Veneto) Manca solo l’ufficialità, che probabilmente sarà data oggi: Simone Raffini, ormai, può essere considerato un giocatore della Lucchese. Il centravanti classe 1996, in forza al Pordenone dalla scorsa estate, andrà (in prestito) a rinforzare in prestito i rossoneri, impegnati nel girone A di Lega Pro. Una scelta decisa di comune accordo, considerato l’arrivo al De Marchi di Padovan e la voglia del 20enne di rendersi utile e giocare. La società lo considera un investimento, considerato il contratto triennale che ha firmato lo scorso luglio: quindi è utile che scenda in campo con continuità. La Lucchese, vista la cessione di bomber Forte, ha bisogno di un attaccante e Raffini potrà trovare più spazio che a Pordenone, dove attualmente ci sono (e ci saranno) sei punte (Arma, Berrettoni, Martignago, Pietribiasi, Padovan e Cattaneo). Dovrebbe restare Pietribiasi, mentre la società, a quanto pare, sta sempre cercando una sistemazione a Pellegrini e Marchi. Intanto ieri il colpo di mercato l’ha messo a segno la FeralpiSalò, che ha acquistato a titolo definitivo dalla Ternana Juan Ignacio Surraco Lamè, attaccante classe 1987. […]
Ore 18.50 – (Messaggero Veneto) La cosa extra-campo che più si è notata è la cornice di pubblico: erano in molti ad assistere all’amichevole di ieri. Di sicuro agli appassionati pesa l’astinenza da match ufficiali, visto che il Pordenone non gioca da quasi un mese. Dell’ottima sgambata è molto soddisfatto il tecnico dei neroverdi, Bruno Tedino. «Sono molto contento – ha affermato a margine della gara –. Innanzitutto nessuno si è fatto male: questo è l’aspetto più importante in un test-match. Poi la squadra mi è piaciuta molto. Ha interpretato bene la gara, ha fatto quello che ho chiesto in particolare sotto il profilo dell’intensità. Ha proposto qualcosa, rischiando anche: ma quest’ultimo non è un problema, perché voglio un tipo di gioco offensivo. Naturalmente – ha continuato Tedino – tutto questo va preso con le pinze, perché domenica sarà un’altra storia». […]
Ore 18.20 – (Messaggero Veneto) Bruno Tedino era (comprensibilmente) preoccupato per il mese di inattività ufficiale del suo Pordenone. Si può dire che ieri abbia scacciato una buona parte di dubbi. Neroverdi a valanga sul Cordenons dei tredici ex: finisce 7-0 l’amichevole con i “cugini” granata. Il risultato, ampio, certifica la differenza di categoria (Lega Pro contro serie D), dà fiducia in vista del match di domenica col Mantova, ma soprattutto mette in risalto una squadra che fisicamente è in palla e che davvero gioca a memoria. Mattatore dell’incontro uno che pare essere sul punto di partenza: Stefano Pietribiasi. Per il centravanti tre gol, un assist tanta voglia di rendersi utile. Il 31enne vicentino ha sicuramente incrementato le sue chance di rimanere in neroverde. Il giocatore fa la differenza nella ripresa. Nel primo tempo la fanno i suoi compagni. Il Pordenone si schiera con un 4-3-3, con Tomei tra i pali, Semenzato, Stefani, Marchi e De Agostini in difesa; Gerbaudo, Burrai e Suciu in mezzo; il nuovo Padovan riferimento centrale del tridente con Berrettoni e Martignago ai lati. […] Nella ripresa Tedino cambia: entrano Parodi e Zappa in difesa (al posto di Stefani e De Agostini); Salamon dà il cambio a Suciu, mentre il tridente è tutto nuovo. Ci sono Arma e Pietribiasi con Cattaneo alle loro spalle. […]
Ore 17.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] La squadra prosegue la preparazione al Taliercio (a parte gli affaticati Malomo e Ferrari, febbre per Pellicanò) mentre tutto tace sul fronte mercato: il ds Perinetti sta per cedere Luciani ad Arezzo o Catanzaro (come terzino al Venezia è accostato Tait del Sudtirol) e ha rinviato a dopo Parma il possibile acquisto dal Bassano della mezzala Falzerano (operazione che richiederebbe una cessione o un inserimento fuori lista) definendo fantasie le voci di cessioni di Bentivoglio, Tortori e Fabiano.
Ore 17.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Venezia-Parma può essere determinante. Mi aspetto che i nostri tifosi vengano in massa, chi ama questi colori non può perdere una partita così». Il presidente Joe Tacopina conta le ore in attesa del faccia a faccia che domenica al Penzo (ore 14.30) opporrà gli arancioneroverdi di Pippo Inzaghi, primi con 45 punti, ai gialloblù attualmente secondi ad una vittoria di distanza. «Sarebbe straordinario rivedere il Penzo pieno come nel derby contro il Padova (6844 spettatori, ndr) considerato che quella col Parma sarà una gara per molti aspetti anche più importante. Un pronostico? Ovviamente spero di festeggiare i tre punti a fine gara come sempre». […] Facchin ha parato un rigore, Soligo a 38 anni ha segnato un gol pesantissimo, Moreo ha raggiunto Geijo a 5 reti in campionato, Fabris (per il quale il ds Perinetti ha stoppato richieste dalla B) è entrato e ha chiuso la partita. Tra tutti chi è stato l’mvp di Joe Tacopina? «Non c’è stato un giocatore migliore degli altri. A Reggio tutti hanno fatto la differenza, cosa non comune perché in ogni gara c’è sempre qualcuno che fa meglio o peggio degli altri. Tutti hanno trovato la giusta condizione fisica, la determinazione nel conquistare i tre punti è stata la chiave del nostro successo».
Ore 16.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Uno scatto da felino. Una parata più importante di un gol: c’è la firma di Davide Facchin sul successo del Venezia a Reggio Emilia. Una firma pesante, come la parata sul rigore che poteva cambiare il corso della partita. E se il Venezia si ritrova solitario in vetta lo deve anche al suo numero uno. «È stata una vittoria importante, perché abbiamo ricominciato proprio come volevamo — spiega l’estremo difensore arancioneroverde — a dicembre avevamo perso punti pesanti, sapendo che dopo la sosta avremmo affrontato Reggiana e Parma, ma questa vittoria è decisamente importante». Facchin però ci tiene a sottolineare come però ancora una volta gli episodi stessero per condannare il Venezia: «Abbiamo colpito il quattordicesimo palo di questa stagione e subito un episodio dubbio, però è giusto non sminuire questi fatti — continua Facchin — la mia è stata una parata importante ma quel rigore poteva cambiare faccia alla partita: se loro avessero segnato per noi sarebbe stato molto più difficile. Sono felice per la mia parata ma arrabbiato per le situazioni sfavorevoli: ripenso al match con la Maceratese, due punti buttati con due episodi dubbi». Ora però c’è da pensare alla supersfida di domenica al Penzo: il big match del campionato, Venezia-Parma che rievoca sfide in contesti ben più prestigiosi e che varrà un pezzo di serie B. «Dobbiamo considerare queste due partite come una finale in andata e ritorno — dice Facchin — abbiamo vinto i primi 90 minuti molto bene, ora dobbiamo fare altrettanto anche nei prossimi 90. Soltanto se riusciremo a fare risultato contro il Parma, infatti, potremo dire di aver fatto bene in queste due gare. I tre punti di Reggio sono molto importanti, ma comunque non valgono doppio: lo varranno, invece, se riusciremo a battere il Parma». […]
Ore 16.20 – (La Nuova Venezia) «Concentriamoci sul Parma. Se qualche giocatore si muove prima di domenica, è solo Luciani. Poi, dopo il match, faremo l’ultimo punto con Inzaghi e mi trasferirò immediatamente a Milano. Vediamo se negli ultimi due giorni di mercato si riesce a fare qualche movimento». Giorgio Perinetti congela entrate e uscite del Venezia, troppo importante il match con i crociati di D’Aversa per avere distrazioni collaterali. Luciani, si sa, è in partenza, Arezzo e Catanzaro sono le possibili destinazioni del terzino destro di scuola Sampdoria. Rimane poi sempre aperta la pista Marcello Falzerano. «È un giocatore che ci interessa, ma che è sotto contratto fino a giugno con il Bassano. So che è stato richiesto anche da Pro Vercelli e Spezia, ma gradisce la destinazione Venezia. Vediamo se riusciamo a portarlo qua». In quel caso uno dei senior dovrà essere ceduto. Il mercato dei professionisti chiude infatti alle ore 23 di martedì 31 gennaio. Per quanto riguarda il Parma, dopo aver preso Frattali, Scozzarella, Munari e Edera, c’è grande pressione per portare in Emilia il difensore Blanchard (Carpi), seguito anche da Benevento e Brescia, e l’attaccante Donnarumma (Salernitana), seguiti anche Schiavi (Salernitana), l’ex arancioneroverde Fedato (Bari) e Scaglia (Latina), Evacuo è nel mirino di Avellino e Alessandria, Guazzo è stato richiesto dal Mantova. «Se ci interessa Tait? Ma no, mai trattato, in difesa siamo a posto» taglia corto e conclude Perinetti in merito al terzino destro, classe 1993 quindi senior, del Sudtirol. […]
Ore 15.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 15.30 – Qui Guizza: provato il 3-5-2.
Ore 15.10 – Qui Guizza: partitella in famiglia in corso.
Ore 14.50 – Qui Guizza: Bindi e Dettori regolarmente in gruppo, ancora a parte Neto Pereira e De Risio.
Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 13.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La sfida contro la Spal, rivelazione del campionato, si avvicina e l’attesa tra la tifoseria biancorossa sale. Ieri l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha deciso di autorizzare la trasferta dei tifosi della Spal a Vicenza che era sospesa nei giorni scorsi, e di conseguenza sabato il Menti offrirà uno spettacolo anche sugli spalti. Il match è molto sentito per l’antica rivalità tra le due tifoserie e in casa biancorossa si sta lavorando per regalare ai tifosi un’altra vittoria importante dopo quelle ottenute con Verona e Cittadella. Ieri Pierpaolo Bisoli ha lavorato dovendo fare i conti con le assenze di Siega, Urso e Vita, con solo l’ex monzese che sembra poter recuperare per sabato. Il tecnico dovrà inoltre fare a meno degli squalificati Pucino ed Esposito, due difensori che hanno contribuito in maniera importante a far sì che nelle ultime dieci giornate la squadra biancorossa abbia subito meno reti di tutta la cadetteria. Ma siccome i guai non vengono mai da soli, durante l’allenamento si è fermato Galano a causa di un problema muscolare che verrà valutato dallo staff medico nelle prossime ore. Bisoli sembra però avere le idee chiare su come affrontare le tante assenze e ieri ha iniziato a provare lo schieramento difensivo che, con Vigorito confermato tra i pali, ha visto il giovane Bianchi agire a destra, Zaccardo e Adejo formare la coppia centrale, e D’Elia coprire la fascia sinistra. A centrocampo, complice anche l’assenza di Vita, Bisoli ha provato un centrocampo a tre con Rizzo, Gucher e Signori a coprire la linea difensiva e appoggiare l’attacco composto da Giacomelli, Bellomo alternato ad Orlando, e Ebagua punta centrale. […]
Ore 13.20 – (Giornale di Vicenza) E venne il giorno di Davide Bianchi. La settimana biancorossa è ancora a metà, ogni ripensamento è possibile, ma tutte le indicazioni raccolte finora lasciano immaginare che sabato al Menti il terzino mantovano, che non vede il campo dal primo ottobre scorso a Chiavari, potrebbe finalmente avere l’occasione di farsi valere per la prima volta da quando in panchina siede Pierpaolo Bisoli. Contro la Spal, date le assenze contemporanee di Esposito e Pucino per squalifica, dovrebbe toccare proprio a lui sostituire il terzino destro campano. In mezzo, assieme al recuperato Adejo, sarà invece confermato come centrale Zaccardo, protagonista di una buona prova in quel ruolo sabato scorso a Carpi: l’esperienza dell’ex milanista offre all’allenatore biancorosso maggiori garanzie rispetto all’esuberanza ancora da “domare” dei giovani Bogdan e Barbosa. […] Bisoli sembra avere le idee molto chiare anche sull’assetto di centrocampo: il tecnico intende mettere Gucher nelle condizioni a lui più congeniali, facendolo giocare da regista davanti alla difesa, affiancato da due mezzali. Sul centrodestra è certo il rientro di Rizzo, che ha scontato il turno di squalifica ed è in ottima condizione. Qualche dubbio in più potrebbe sussistere per la casella della mezzala sinistra: questo è infatti il ruolo naturale di Signori, che molto probabilmente lo ricoprirà, ma non è da escludere che in quella posizione possa anche sistemarsi Bellomo. […] Oltre a Vita e ad Urso, che ancora non si è riaggregato al gruppo, anche Galano non è al meglio. Ieri il giocatore pugliese si è fermato dopo pochi minuti di partitella, avvertendo una fitta dietro la coscia destra. Difficile dire se potrà essere disponibile sabato, ma in ogni caso non sarebbe al meglio e, considerando anche le insistenti voci di mercato che lo riguardano, difficilmente Bisoli lo schiererà dall’inizio.
Ore 12.50 – (Gazzettino) Che il Cittadella non usi mezze misure lo dicono da tempo i numeri: è la squadra che ha ottenuto più vittorie, dodici come il Verona, e quasi il maggior numero di sconfitte, nove (chi sta peggio finora ne ha incassate dieci). In mezzo, quasi come un intruso, l’unico pari a La Spezia (1-1), che interrompe le cinque sconfitte (Perugia, Benevento, Carpi, Cesena e Vicenza) nelle ultime trasferte. In precedenza la squadra di Venturato aveva infilato sette vittorie di fila fuori casa (Trapani, Avellino, Vercelli, Bari in B e Benevento, Bolzano e Salò in Lega Pro). Si tratta di un filotto positivo e di uno negativo inusuali, con il giro di boa a Trapani (quasi quattro mesi fa) dove la squadra siciliana fece la partita, ma il Cittadella vinse 2-0 con due tiri in porta: un bolide da fuori area di Iori e un’astuzia di Kouame che rubò palla al portiere, confezionando il raddoppio di Litteri. Al capitano granata chiediamo se c’è una chiave di lettura per queste due serie di risultati opposti in trasferta. «Non ne vedo. Andiamo indietro di troppo tempo, addirittura a due campionati diversi. Noi dobbiamo guardare avanti e sempre una partita alla volta, adesso ci aspetta una trasferta molto insidiosa a Terni». […] Sulla prossima trasferta a Terni, conclude: «Sarà una partita diversa da come ci si potrebbe aspettare. La Ternana questa settimana ha cambiato allenatore e Gauteri darà una sferzata alla squadra. Inoltre sono arrivati diversi giocatori nuovi, da Monachello a Pettinari, da Diakitè a Ledesma, che si inseriscono su una rosa già valida, che ha valori inespressi. Per noi sarà una sfida insidiosa da preparare nei dettagli. Dobbiamo scendere in campo determinati al massimo come abbiamo fatto con il Bari».
Ore 12.20 – (Gazzettino) Tutti uniti nella solidarietà, in campo e sugli spalti. Cittadella-Bari di sabato scorso ha regalato i tre punti alla squadra di Venturato, ma a vincere sono stati anche i tifosi presenti allo stadio, che durante l’incontro hanno esposto un grande striscione recante la frase «Centro Italia, il momento più buio della notte è quello che precede l’alba». L’iniziativa è nata dai Supporters Granata. «Con il Centro di Coordinamento l’anno scorso abbiamo fatto la pasta per Amatrice, colpita dal terremoto, e in una delle nostre riunioni settimanali abbiamo pensato allo striscione – spiega Alberto, uno dei promotori -. L’abbiamo realizzato venerdì sera». Una frase significativa: «Dopo il momento più buio, speriamo arrivi una grande luce, ne hanno davvero bisogno. È un piccolo gesto per dimostrare la nostra solidarietà verso tutte le persone che stanno soffrendo». […]
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Tutta una squadra in gol. A prendersi la briga di contare quanti sono i giocatori del Cittadella andati in rete nelle prime 22 giornate del campionato di Serie B, si scopre che sono già 11. L’ultimo ad iscriversi all’elenco è stato Andrea Schenetti, che ha firmato il 2-0 al Bari. Anche in questa stagione quella granata può essere definita senza indugi come una vera “cooperativa del gol”. Solo due squadre hanno fatto meglio sin qui, e forse non è un caso se entrambe sono davanti in classifica. Si tratta della Spal, che ha mandato a bersaglio 13 elementi, e del Verona, a quota 12. […] E vale ancora oggi il commento fatto allora dal d.g. Marchetti: «Dall’inizio della stagione l’obiettivo è sempre stato quello di coinvolgere tutti i giocatori sia nella fase difensiva che in quella offensiva. A turno, tutti hanno la possibilità di inserirsi e rendersi pericolosi, compresi i difensori, che si portano in area in occasione dei calci piazzati. Questo Cittadella è stato pensato per poter offrire un calcio propositivo. Mantenere un atteggiamento simile comporta il rischio di sbilanciarsi o commettere errori, come ci è capitato, ma quando parliamo di “identità” ci riferiamo proprio a questa idea di calcio». Parola per parola si potrebbe ripetere l’analisi anche adesso. Capocannoniere, in casa granata, è Litteri, con 10 reti. Un primato che difficilmente incrementerà a breve: pure ieri il bomber catanese si è dedicato esclusivamente alle terapie ed è a questo punto improbabile che possa essere impiegato sabato a Terni. Per quanto riguarda il reparto offensivo, le buone notizie arrivano dal rientro di Strizzolo, guarito dall’influenza e di nuovo assieme ai compagni (al pari di Alfonso, già tornato martedì). […]
Ore 11.20 – (Corriere del Veneto) Si prepara la trasferta di Terni. È stato squalificato per cumulo di ammonizioni Luca Valzania, mentre è tutta da valutare la disponibilità di Gianluca Litteri, che potrebbe anche saltare la sfida col suo passato. Capitolo mercato. Il direttore generale Stefano Marchetti, dopo l’acquisto di Iunco, valuta sempre l’arrivo di un giovane attaccante, che non entrerebbe in lista A dopo il grave infortunio a Kouamé. L’impressione è che l’operazione, se verrà conclusa, avverrà nelle ultime ore di mercato.
Ore 10.50 – (Gazzettino) E nelle scorse ore il Padova ha dimostrato con i fatti di puntare molto su di lui, respingendo al mittente una proposta della Ternana per portarlo in terra umbra. Cederlo in serie B, qualora i suoi problemi fisici avessero lasciato ancora qualche dubbio, sarebbe stata la soluzione più facile per liberare un posto nella lista degli over, ora completa, e pescare altrove per colmare il vuoto. […] Di qua alla chiusura del mercato, dicevamo, potrebbe arrivare un centrocampista under in caso di partenza di Gaiola, finora poco utilizzato (piace al Santarcangelo). Inoltre resta da monitorare la situazione per l’attacco. Ieri pomeriggio, a fine allenamento, Germinale è rimasto a parlare con Zamuner per qualche minuto. […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) Fiducia nel pieno recupero di De Risio e di conseguenza niente interventi sul mercato per il centrocampo, salvo l’ingaggio di un giovane in caso di partenza di Gaiola. A cinque giorni dalla chiusura delle trattative, le strategie in casa biancoscudata sono ormai chiare, a maggiore motivo dopo il via libera arrivato dalla risonanza al bicipite femorale sinistro a cui il centrocampista è stato sottoposto nel tardo pomeriggio di ieri. «Da domani (oggi, ndr) inizierà un po’ a forzare – conferma il diggì Giorgio Zamuner – e martedì rientrerà in gruppo per cui non faremo interventi di mercato su questo fronte. Si tratta di un giocatore di valore e in possesso di quelle caratteristiche di corsa, forza e recupero palla che ci servono. In questo periodo siamo andati avanti con grande cautela nel gestire i suoi fastidi muscolari, anche perché l’esame della scorsa settimana aveva dato un risultato ancora non nitido».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Maledetta sosta natalizia. L’immeritato ko a Forlì ha sicuramente dato ragione, ma solo per il risultato e non per la prestazione, a chi temeva che la lunga pausa del campionato potesse rivelarsi dannosa. Un simile copione, tuttavia, all’ombra del Santo si ripete inspiegabilmente da lungo tempo. Dal 1998 a oggi, infatti, solo due volte i biancoscudati hanno vinto la prima partita dell’anno. Era successo nella stagione 2011-12 (Ascoli Padova 0-2 il 9 gennaio con gol di Lazarevic e Cutolo) e, in precedenza, l’8 gennaio 2006 quando l’undici allora allenato da Maurizio Pellegrino prevalse sulla Pro Sesto per 2-0 con reti di Selva e Zecchin. Nelle altre gare, undici sconfitte (le ultime tornando indietro nel tempo con Alto Vicentino in serie D, Trapani e Albinoleffe nel torneo cadetto) e sette pareggi. Andrà meglio alla seconda, si penserà. Mica tanto, visto che le statistiche degli ultimi vent’anni anche su questo fronte sorridono poco al Padova che su diciannove tentativi ha conquistato la posta piena solo in tre occasioni. […] Incrociando le due statistiche, si nota che mai la squadra ha conquistato sei punti su sei nelle prime due gare dell’anno (al massimo quattro nel 2004) e che solo cinque volte si è aggiudicata almeno uno dei due incontri. Curiosamente questa maledizione ha colpito anche in stagioni rimaste impresse nella mente dei tifosi perché poi culminate con la promozione o con un piazzamento importante.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) «L’unico modo per migliorare è l’allenamento, cercare di buttare in porta ogni pallone che arriva anche durante la settimana. Noi ci stiamo provando, ci stiamo allenando bene, e vogliamo ritrovare reti e vittorie sin da subito. Anche perché abbiamo ormai una solidità difensiva importante, e se segniamo, per gli avversari è poi difficile recuperare». Domenica ritrovate il Fano: la gara d’andata è dimenticata? «Un po’ brucia, ma con il tempo ci siamo ripresi alla grande e per questo in parte è stata superata. Devo essere onesto: il Fano quella sera mi fece un’ottima impressione, non avrei mai pensato di trovarlo ultimo. Però è così, quella volta facemmo una gran fatica e vogliamo rifarci. Domenica sarà anche il 29 gennaio, una data importante per la società. Più che ai miei gol, dobbiamo pensare alla prestazione generale e riuscire a fare un regalo al club e alla piazza, in nome della storia di questa maglia. Ci sono tutti gli ingredienti per il riscatto».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Meno male che domenica si torna all’Euganeo, dove finora ha segnato 5 dei suoi 7 gol stagionali. «L’anno scorso segnavo di più in trasferta, è vero; in questa stagione, invece, mi è capitato decisamente più spesso in casa. Credo sia solo un caso, alla fine il fattore campo esiste fino ad un certo punto. Tuttavia la speranza è che mi aiuti, per quanto poco, a sbloccarmi di nuovo». C’è da dire che qui non si parla solo di un attaccante, ma di una squadra intera che domenica scorsa a Forlì non è riuscita a buttarla dentro. «Purtroppo sono cose che accadono, e che a volte pure si ripetono. Cerchiamo di darvi una spiegazione, ma rimane uno dei misteri del calcio: a volte segni al primo tiro in porta, in altre circostanze non ne vuole proprio sapere di entrare. È una questione di cattiveria, sì, ma sino ad un certo punto».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Che cosa scatta nella testa di un attaccante che non riesce ad andare a rete? Per capirlo, forse bisogna fare il percorso a ritroso. Per comprendere che cosa provi un bomber rimasto a secco per settimane, bisogna avere la percezione esatta di quali sensazioni sia in grado di regalargli il gol, il suo pane quotidiano. È il caso di Cristian Altinier, il capocannoniere del Padova con le polveri ora bagnate. Era l’11 dicembre scorso quando l’attaccante mantovano contro il Sudtirol siglava il 2-0, settima realizzazione personale in campionato. […] Lei come prova ad uscirne? «Preferisco sempre allenarmi e stare zitto. Purtroppo sono entrato in quella fase in cui la palla non ne vuole sapere di entrare, ma cerco di rimanere concentrato e di pensarci il meno possibile. È l’unica cosa che so fare, anche perché l’impegno e le prestazioni sto cercando di metterceli sempre, e davvero mi manca solo tornare a segnare».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Doppio allenamento, ieri, per i biancoscudati: a quattro giorni dalla sfida con il Fano, Brevi in mattinata ha chiamato i suoi ad un intenso lavoro atletico e in palestra, mentre nel pomeriggio ha dedicato l’attività al lavoro con il pallone. Assenti il solito De Risio, che continua a lavorare a parte, oltre a Neto Pereira e Bindi. Per il brasiliano lavoro differenziato a causa di un colpo ricevuto a Forlì, mentre il portiere ha lavorato in palestra a causa di una leggera infiammazione al ginocchio: le condizioni di entrambi, in ogni caso, non preoccupano in vista del match con i marchigiani. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Si avvicina la gara tra Padova e Fano, in programma domenica allo stadio Euganeo alle ore 18.30. Un’occasione decisamente speciale, visto che proprio il 29 gennaio cadrà il 107º compleanno della società, fondata nel 1910 dal barone De’ Bonfili in piazzetta delle Garzerie. Un evento che, com’è giusto che sia, verrà celebrato a dovere in occasione della partita contro i marchigiani. Innanzitutto è attiva una speciale promozione sui biglietti: in Tribuna Ovest ed Est, infatti, universitari, donne, industriali e commercianti potranno acquistare i tagliandi al prezzo speciale di un euro, presentando il proprio badge universitario o la propria tessera associativa in sede, o nei consueti punti-vendita Ticketone, per ritirare i biglietti. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) A meno di una settimana dal termine del mercato, il Padova pensa a due rinforzi. Uno a centrocampo se Riccardo Gaiola verrà ceduto, uno in attacco in caso di partenza di Domenico Germinale. La novità riguarda la linea mediana, dove è scattata un’importante offensiva per Yousupha Bobb, ex Cittadella e di proprietà del Chievo. Il direttore generale Giorgio Zamuner, dopo averlo messo nel mirino nei giorni scorsi, adesso ha deciso di accelerare. Bobb al momento è in prestito al Taranto ma farà ritorno alla casa madre dopo un’esperienza tutt’altro che esaltante per svariate ragioni. Il Padova ha già l’accordo con il Chievo e aspetta solo la partenza di Gaiola per mettere nero su bianco. Anche il giocatore gradisce la destinazione, dopo la bella esperienza di Cittadella nella passata stagione. Fino all’infortunio, del resto, era stato uno dei migliori. Quanto a Germinale, può lasciare Padova negli ultimi giorni di mercato. Due le soluzioni al momento calde per il futuro del centravanti biancoscudato, a secco dall’inizio dell’anno in partite ufficiali. Il Como è la pista privilegiata, Germinale ci è già stato e ci tornerebbe molto volentieri. La novità è rappresentata dalla Casertana. In questo caso il nodo è contrattuale: se il club campano gli allunga il contratto di un anno fino al 30 giugno 2018 Germinale potrebbe trasferirsi e accettare la proposta. […]