«Sono passate 24 ore ma si fa ancora fatica a commentare una gara del genere», confessa il direttore generale biancoscudato, Giorgio Zamuner. «Abbiamo visto forse il miglior primo tempo della stagione, ma non abbiamo sbloccato la gara e abbiamo preso gol in una delle poche occasioni in cui il Forlì ha superato la metà campo nei primi 45 minuti».
[…]Una semplice battuta d’arresto: possiamo definirla così? «Se la sosta ci poteva lasciare il dubbio su come saremmo ripartiti, il campo li ha tolti: la squadra si allena bene, sta bene fisicamente e mentalmente, quindi cataloghiamo il ko di Forlì come un incidente di percorso. Che ci ha fatto perdere punti e una posizione in classifica, ma che ci lascia comunque fiduciosi».
[…]L’esclusione di Berardocco ha stupito tutti: che senso ha prendere sul mercato un regista per poi tenerlo in panchina? «Spesso si fanno valutazioni durante la settimana, si studia la propria squadra e l’avversario. Credo che il tecnico, vista la posizione di Capellini e considerato che Luca aveva giocato ancora poco con i nuovi compagni, abbia preferito dare continuità alla squadra che aveva vinto bene con l’Albinoleffe. Ma Berardocco è un giocatore che ci darà una grande mano». Altinier è in crisi, De Cenco sembra ancora indietro di condizione, Germinale e Alfageme non incidono. È un’esagerazione pensare che s’intervenga ancora in attacco, ad una settimana dalla chiusura del mercato? «Direi di sì, siamo contenti dei giocatori davanti: abbiamo perso, ma il valore degli attaccanti non si discute e non c’è motivo per intervenire ancora. Cristian ha numeri importanti, se per qualche domenica non fa gol non può essere un dramma, De Cenco negli ultimi sei mesi non ha giocato molto e avrà bisogno di un po’ di tempo, ma s’inserirà. L’idea di prendere un altro attaccante ce l’avevo nelle ultime settimane, ma è tramontata». Quindi anche la partenza di Germinale è esclusa? «Domenico cresce giorno dopo giorno, confidiamo che ci possa dare una mano. A questo punto non è più sul mercato, e non lo sarà a meno che non sia lui stesso a chiedere di essere ceduto».
(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)