La discesa in fascia, la finta di corpo a saltare l’avversario diretto, il dialogo con i compagni, l’inserimento in area, il primo tiro di destro, la disperazione dopo il salvataggio di Macek sulla linea, la caparbietà nel gettarsi sul pallone e approfittare del pasticcio fra Capradossi e Fedele, la conclusione vincente di sinistro e l’esultanza sfrenata. Nel primo gol in Serie B della sua carriera, contro il Bari, è riassunta tutta la storia di Andrea Schenetti al Cittadella. Passata attraverso il doppio infortunio (ginocchio-adduttore) che gli aveva fatto saltare quasi per intero l’ultima stagione fra i cadetti dei granata, la voglia di non arrendersi e la duttilità che consente a lui, arrivato tre anni fa come esterno offensivo, di giocare da mezzala e, quando serve, di spostarsi sulla trequarti. «Più che per me, sono contento perché è stato un gol fondamentale per chiudere la partita», afferma il 25enne centrocampista milanese alla ripresa degli allenamenti al Tombolato. «Però, ammetto che lo cercavo da tanto e, se mi sono lasciato andare nell’esultanza, è stato soltanto per esprimere la mia gioia. Lo dedico ai miei genitori e a chi mi vuole bene». È un caso se la rete è arrivata quando è stato avanzato al posto di Chiaretti? «Il mister fa le scelte in base a come si mette la partita. In allenamento vengo provato in entrambe le posizioni e, per quanto mi riguarda, sono a disposizione per qualsiasi ruolo, senza preferenze». C’è chi dice che quella con il Bari è stata la più bella prova del Cittadella in questo campionato. «Non so, nel girone d’andata ne abbiamo giocate diverse a questo livello. Di sicuro è stata una prestazione importante e credo si sia visto che avevamo più voglia di vincere di loro. Non era facile esprimersi al meglio con quel terreno ghiacciato, anche se va detto che le condizioni erano le stesse per entrambe le squadre».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Andrea Schenetti ha realizzato sabato con il Bari la sua prima rete in questo campionato, mettendo così al sicuro il risultato in una partita dominata dal Cittadella. «Cercavo questo gol da parecchio tempo – sostiene la mezzala granata – per cui sono molto contento sia a livello personale e sia per la squadra». La sua esultanza è stata esplosiva, ma non c’era un motivo particolare, come conferma l’interessato: «È stato uno sfogo di felicità, una gioia improvvisa. Dedico questo gol ai miei genitori, agli amici e a tutte le persone che mi vogliono bene». Arrivato tre anni fa, Schenetti ha giocato con Foscarini nel ruolo di esterno d’attacco con il 4-4-2, mentre Roberto Venturato lo sta utilizzando prevalentemente come mezzala e a volte come trequartista in alternativa al brasiliano Chiaretti. Conferma il giocatore: «Sono a disposizione secondo le indicazioni del tecnico, che a volte cambiano nel corso della partita tenendo conto del suo andamento. Mi so adattare alle situazioni e non ho preferenze per un tipo di gioco rispetto ad un altro».
[…]Le sconfitte di Verona e Frosinone hanno accorciato il vertice della classifica, ma non modificano gli obiettivi del Cittadella. «Ci sono tante squadre raggruppate in pochi punti, noi vogliamo restare nei piani alti e giocarcela fino in fondo. Sappiamo che è difficile, emergerà alla fine chi saprà dare maggiore continuità». Un occhio infine alla trasferta di sabato a Terni. «La formazione umbra ha giocatori di qualità, in particolare nel reparto offensivo. Il cambio dell’allenatore darà loro una scossa, noi non dobbiamo sottovalutare nulla».
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)