Padova, Altinier: “Inutile dire quale obiettivo di squadra mi piacerebbe raggiungere…”

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Era solo un’amichevole, ma il prestigioso successo del Padova sul Verona fa sorridere squadra e tifosi, nella speranza che l’exploit di sabato possa rappresentare il ponte ideale tra l’ottimo finale del 2016 e l’anno nuovo. «Un giocatore – racconta Cristian Altinier – vorrebbe vincere anche le partitelle di allenamento e dunque questi risultati non possono che aiutare a creare una certa mentalità. Oltretutto si tratta di un successo prestigioso visto che è arrivato con la capolista della serie B e questo non può che fare piacere. È stato poi un test importante per ritrovare il feeling con una gara». […] Il fotogramma più bello? «Quello che mi torna subito alla mente è il doppio successo a Parma e Venezia; la prima è stata un’emozione grande a livello personale, con una doppietta in un campo in cui si respira aria di serie A, il tutto poi coronato con la successiva vittoria nel sentito derby al Penzo».

Poi Altinier guarda avanti. «Quest’anno mi piacerebbe invece raggiungere un obiettivo di squadra, inutile nominarlo. Bisogna correre e lavorare per cercare di ottenere al massimo. Fuori dal campo chiedo invece salute e serenità, le cose fondamentali della vita». Nel frattempo la squadra si è ulteriormente rafforzata. «La società sta cercando di fare un ulteriore sforzo per non lasciare nulla d’intentato visto che siamo aggrappati al treno delle prime. Sta a noi tradurre il tutto in risultati, cosa non sempre facile perché tante sono le formazioni in lizza e il calcio è pieno di variabili; un particolare può fare la differenza». Dalle prime partitelle come si preannuncia l’intesa con De Cenco? «Mi sembra un attaccante che cerca molto il dialogo con i compagni e i movimenti sincronizzati per cui ritengo s’integrerà bene con tutti noi».

E in più c’è la possibilità che il Padova possa talvolta adottare il 4-3-1-2. «Un modulo che mi piace e con cui a Portogruaro ho vinto un campionato; si sta provando, è una soluzione già sperimentata a gara in corso e che va metabolizzata. Non è da escludere che in qualche partita si possa partire così». Proprio in tale ottica la punta vede i margini di miglioramento della squadra. «Secondo me si può creare ancora maggiore volume offensivo, con più continuità nelle azioni in avanti, personalità e coraggio. Forse però è un’opinione un po’ di parte…». Così sulla concorrenza. «Rispetto di tutti, paura di nessuno. Le altre non m’interessano, possono acquistare chiunque. Pensiamo al nostro cammino, affrontando ogni avversario allo stesso modo. Dal Fano al Venezia, tutte le partite vanno giocate e nulla è scontato». […]

(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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