Il Padova inizia il 2017 vincendo, sulla falsariga di come aveva chiuso l’anno, forte di un filotto di cinque partite utili (3 successi e 2 pareggi, 11 punti su 15) a dicembre. È un risultato che fa comunque notizia, se è vero che i biancoscudati hanno steso, come un pugile che s’imponga alla distanza con due precisi ganci, il Verona capolista della Serie B, il cui ruolino di marcia nel girone d’andata è stato considerevole, 12 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte, per un totale di 41 punti all’attivo. Non è solo il 2-0, per quanto prestigioso, a consolidare l’ottimismo e la fiducia sul conto della squadra di Brevi, ripartita benissimo dopo la pausa per le feste, ma anche e soprattutto l’approccio all’amichevole-derby e la prestazione complessiva dei giocatori scesi in campo nei due tempi. Praticamente tutti gli effettivi, tranne Madonna e Favalli (tenuti a riposo precauzionalmente dall’allenatore perché affaticati), che si sono contrapposti con piglio e autorità al titolato avversario. È un Padova che sta bene, gioca un buon calcio e mette in vetrina in questo momento alcuni elementi in gran forma, uno su tutti Neto Pereira, che, a dispetto delle 38 primavere (è nato il 4 gennaio 1979), gioca e si muove con l’agilità di un ragazzino. Senza contare che segna con regolarità.
[…]Brevi non ha voluto tradire il 3-5-2 che gli appartiene come un marchio di fabbrica e ha proposto subito uno solo dei nuovi acquisti, Berardocco (con la maglia numero 4, lasciata libera da Filipe, tornato in Brasile). Sulle fasce ha piazzato i due alter ego dei titolari, ovvero Boniotti a destra e Tentardini a sinistra, mentre in difesa il sacrificato di turno è stato Cappelletti, così come a centrocampo Mandorlini. Positivo l’impatto sulla sfida del regista ex Sambenedettese, concreto, razionale ed essenziale nel trattare la palla e deciso pure nei contrasti.
[…]Domenica 22 si riprende a Forlì, contro l’ex Succi. Se le premesse d’inizio anno sono queste, si può davvero sperare in un Padova primattore nella lotta per la promozione diretta.
(Fonte: Mattino di Padova, Stefano Edel. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)