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Ore 20.10 – (Giornale di Vicenza) Julien Rantier per il momento non ha intenzione di accettare l’offerta della Triestina, che poi è più un rifiuto alla categoria (il giocatore non è entusiasta di scendere in D), piuttosto che una rinuncia a un club che sta rinascendo con una nuova proprietà e a una piazza di nuovo ringalluzzita e di gran spessore come quella alabardata. Il francese ovviamente è nel pieno diritto di scegliere il proprio futuro, aspetta una chiamata dalla Lega Pro che ancora non si è materializzata concretamente: sinora ci sono stati solamente timidi sondaggi di Vibonese e Taranto (che però ha virato sull’altro ex virtussino Pietribiasi, caldeggiato dal diesse tarantino De Poli) ma l’unica proposta reale per lui è giunta proprio da Trieste. […]
Ore 19.40 – (Giornale di Vicenza) Sfumato Amadio, che ha scelto di tornare a Teramo, Bassano ora prova a stringere i tempi per il ruolo di centrocampista centrale che con Cenetti ad Arezzo, Bianchi in riparazione e Proietti appena guarito, è diventato la priorità. Così sul notes del digì Werner Seeber è finito il nome di Mirko Bruccini, spezzino, 31 anni il 18 gennaio, un metro e 84 per 70 kg, in forza alla Lucchese, ma fiero avversario dei giallorossi con la maglia della Reggiana sino allo scorso anno. Bruccini, mezzala classica ed essenziale, proprio nella stagione del ruvido braccio di ferro coi giallorossi di Asta mise a segno 5 reti in 26 presenze. […] In alternativa il sodalizio cittadino segue da vicino anche Davide Agazzi, bergamasco di Trescore Balneario, 23 anni, un metro e 74, interno con caratteristiche più offensive ora al Foggia ma di proprietà dell’Atalanta. In Puglia è in prestito, vanta anche 10 presenze in B col Lanciano. […]
Ore 19.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Slitta la firma di Claudio Zappa, il terzino sinistro di proprietà della Juventus che il Pordenone ha scelto per il ruolo di alternativa a Michele De Agostini. L’iter burocratico che porterà l’ex Pontedera sulle rive del Noncello però è solo rallentato e con ogni probabilità già oggi ci potrà essere l’annuncio ufficiale del club neroverde. Il giocatore infatti ha già raggiunto i nuovi compagni nel ritiro di Caorle e sostenuto le prime sgambate con la nuova maglia. Non c’è niente che non stia andando per il verso giusto, solo un piccolo rallentamento: il classe 97 è pronto a dire sì al ramarro e lo farà oggi. Sul campo è già un giocatore del Pordenone. Si allontana invece Niccolò Romero. L’attaccante della FeralpiSalò ha confessato ad ambienti vicini al club lombardo di voler cambiare casacca, ma di puntare su un club disposto a dargli una maglia da titolare. Per questo nelle ultime ore è spuntata la pista che lo condurrebbe al Piacenza. Il Pordenone, in attesa di trovare una squadra per Pietribiasi (sempre vivo l’interesse del Taranto), attende gli sviluppi del caso Romero, ma lo fa senza particolari affanni. Tutto fermo in difesa, dove solo Pellegrini può fare i bagagli. Ancora nessun aggiornamento da Chiavari: Davide Diaw è sempre segnalato in uscita dalla Virtus Entella, ma i segnali sono deboli. […]
Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Ramarri con l’acqua alla gola. Ovviamente non quella del gelido litorale adriatico. Stefani e compagni hanno passato il pomeriggio di ieri in piscina. «Abbiamo fatto un lavoro di forza in acqua – spiega Bruno Tedino -. Alla mattina invece allenamento normale». A renderlo particolare è stata la presenza del non ancora ventenne Claudio Zappa, terzino sinistro di proprietà della Juventus, proveniente dal Pontedera dove era in prestito, così come ora in neroverde. «È il profilo che cercavamo – assicura il mister -: un prospetto giovane che vuole crescere e potrà dare un po’ di respiro a Michele De Agostini». Nonostante il freddo che condiziona il lavoro dei neroverdi, il tecnico è soddisfatto di come sta procedendo il mini-ritiro. «Sì, stiamo lavorando bene. C’è grande disponibilità da parte di tutti e su questo non avevo il minimo dubbio. Sono ragazzi seri. L’hanno dimostrato nel girone d’andata e lo confermeranno in quello di ritorno». […] Niente amichevoli (almeno sino a oggi) invece per il Pordenone. Tedino sperava di testare la condizione dei suoi ragazzi sabato, ma non è facile di questi tempi trovare sparring partner, essendo già partiti i campionati dei dilettanti. Non gli resterà che dividere gli effettivi in due formazioni per una galoppata in famiglia al De Marchi. […]
Ore 18.10 – (Messaggero Veneto) Il Teramo, prossimo avversario del Pordenone domenica 22 gennaio, mette a segno un grande acquisto: il ritorno del centrocampista Stefano Amadio (classe 1989). Arriva a titolo temporaneo dal Latina. […] Intanto la Reggiana ufficializza l’ingaggio di Gael Genevier, centrocampista classe ’82, che lascia così il Lumezzane per prendere in mano la regia dei granata. Ormai del Parma il centrocampista Gianni Munari (’83) del Cagliari (serie A), ex gialloblù, e Simone Edera (’97), attaccante scuola Torino e reduce dalla prima parte di stagione a Venezia. Francesco Finocchio, ex Pordenone, esterno offensivo classe ’92, potrebbe tornare nel girone B: su di lui, attualmente alla Pistoiese, c’è il Lumezzane. Non solo: a volerlo anche la Sambenedettese e il Messina (gruppo C). […]
Ore 17.40 – (Messaggero Veneto) È proseguita con intensità ieri la preparazione neroverde nel ritiro di Caorle. Due allenamenti per la truppa guidata da Bruno Tedino: il Pordenone al mattino ha sostenuto una seduta metabolica allo stadio Chiggiato. Nel pomeriggio il gruppo ha svolto un lavoro specifico in piscina. Percorso personalizzato per il neoarrivato Claudio Zappa, di cui si attende di definire l’ingaggio. Oggi ultimo giorno di ritiro con doppia seduta allo stadio: in campo alle 10.30 e alle 15. Sarà l’ultimo giorno del Pordenone nella località sul litorale veneziano. […] Dopo l’ultimo allenamento odierno Stefani e soci faranno rientro in città e si ritroveranno al De Marchi domani. Da definire i lavori dei prossimi giorni: sicuramente per sabato è fissata un’amichevole, o con uno sparring partner (soluzione difficile al momento) oppure in famiglia (l’ipotesi più probabile). Verosimile che Tedino lasci poi la domenica e forse anche il lunedì libero ai giocatori, per poi riprendere martedì e affrontare la settimana-tipo in vista del match col Teramo, in programma domenica 22 gennaio in Abruzzo. […]
Ore 17.10 – (Messaggero Veneto) Si allontana (almeno per ora) un obiettivo di mercato del Pordenone. Niccolò Romero, centravanti classe 1992 della FeralpiSalò, sembra essere diretto al Piacenza (Lega Pro girone A). La motivazione sembra essere legata a una maggiore probabilità di utilizzo: in biancorosso – sulla carta – giocherebbe più partite che in neroverde, dove Arma è il titolare indiscusso. Non è detta comunque l’ultima parola, visto che il mercato riserva sempre sorprese. Intanto slitta l’ufficialità di Claudio Zappa, ma il terzino classe ’97 del Pontedera ha già raggiunto i nuovi compagni nel ritiro di Caorle. Il punto. La premessa è doverosa: ogni arrivo di un nuovo attaccante “over” (nato prima del 1994), a Pordenone è legato all’uscita di un altro “vecchio”. Quindi l’ingaggio di Romero dipenderebbe dalla cessione di Stefano Pietribiasi (’85), che attualmente non sembra però dare seguito alle chiamate ricevute in questi giorni (Taranto e Carrarese su tutte, dicono i rumors). […] Ieri sembrava essere la giornata giusta per Claudio Zappa, tanto che il giocatore è arrivato nel ritiro dei ramarri a Caorle. Oggi o al massimo domani l’ufficialità dell’affare: ci sarebbero stati dei piccoli rallentamenti burocratici a rallentare l’operazione. Intanto il terzino sinistro sta lavorando con Tedino e conoscendo i nuovi compagni, con cui tenterà di salire in serie B. Per il resto ogni altro movimento è bloccato: stand-by per la situazione legata a Davide Diaw (’92), punta friulana della Virtus Entella in B; in uscita nessun giocatore ha manifestato per ora la volontà di lasciare il Pordenone, neppure quelli meno utilizzati come Parodi, Raffini e Gerbaudo. […]
Ore 16.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Occhi puntati sulla serie B per rinforzare il Venezia. Il tutto nel più stretto riserbo tant’è che da Milano, dov’è al lavoro il ds Giorgio Perinetti, rimbalzano solo voci. Dopo la prima punta Eusepi (Pisa) e quella esterna Caccavallo (Salernitana) al Venezia viene accostato il centrocampista Francesco Bolzoni, classe ’89 di scuola Inter, utilizzato pochissimo dal Novara (solo 3 presenze su 7 da titolare, sondato anche dal Bari) ma ben noto a Perinetti per i buoni trascorsi in A e B a Siena e Palermo. Dove invece il Venezia ha funzionato a meraviglia nelle prime 21 giornate è a sinistra sull’asse Davide Marsura-Agostino Garofalo. «Finora il nostro posto è assolutamente meritato e anche contro il Mantova prima della sosta abbiamo risposto al meglio alle inseguitrici – sottolinea quest’ultimo -. Scontato dire che l’obiettivo è continuare nello stesso modo, convinzione e fiducia non mancano perché ce le siamo conquistate sul campo con le nostre forze». Per il terzino napoletano un ottimo rendimento con l’unico freno dovuto alle due espulsioni con 5 gare di squalifica. «Potevo risparmiarmele, l’ho sempre ammesso perché avrei dovuto evitare di complicarmi la vita da solo. Nel complesso c’è da essere soddisfatti, questo Venezia è nato a luglio quasi da zero e ha raggiunto davvero buoni picchi». […]
Ore 16.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Alex Pederzoli sempre più vicino all’Avellino. La notizia, filtrata nella tarda serata di ieri, è una diretta conseguenza del «no» di Robert Gucher al corteggiamento del club irpino. Il centrocampista austriaco ieri ha chiuso le porte al trasferimento in Irpinia e si avvicina a grandi passi al Vicenza. Proprio il presidente avellinese Walter Taccone ha dato una mezza conferma: «Sapete che non mi occupo di mercato — ha spiegato ieri sera — ma so che siamo interessati a un ragazzo del Venezia. Pederzoli? Non lo saprei dire…». Al di là delle solite smentite, la cessione di Pederzoli all’Avellino è più che possibile e potrebbe sbloccarsi in tempi brevi, forse già entro il weekend. La volontà dell’Avellino è quella di consegnare a Walter Novellino un rinforzo e le possibilità che la trattativa vada a buon fine ci sono. Chiaro come la cessione di Pederzoli apra diverse possibilità: non sarà una diretta conseguenza ma si libera un posto in lista e in mezzo potrebbe arrivare un centrocampista di grande qualità. Anche in questo caso il dg Giorgio Perinetti punta a obiettivi importanti. E, se per Francesco Valiani le possibilità sembrano in calo, Francesco Bolzoni del Novara è un vecchio «pallino» del dirigente lagunare. […]
Ore 16.00 – (La Nuova Venezia) Salta la diretta Rai, Venezia-Parma ritorna in un orario più umano: il big-match della quarta giornata di ritorno, che era stato posticipato a lunedì 30 gennaio per consentire la diretta su Rai Sport in notturna (ore 20.45) come era accaduto per il derby con il Padova, ritorna nella sua collocazione naturale (domenica 29 gennaio), per di più nel primo pomeriggio (ore 14.30). Una decisione “saggia” considerando le temperature degli ultimi giorni, al posto di Venezia-Parma, Rai Sport trasmetterà Catanzaro-Lecce, gara valida per il girone C. […] Umberto Eusepi (Pisa) e Francesco Bolzoni (Novara) sono vicinissimi al Venezia. Il club toscano vuole cedere l’attaccante, che finora ha realizzato 3 reti (al Brescia, Carpi e Trapani) delle 7 messe a segno dall’anemico attacco del Pisa in Serie B, con un contratto in scadenza nel 2018 di 250.000 euro. […] Per il centrocampo spunta il nome di Francesco Bolzoni, ventisettenne di Lodi, attualmente al Novara, anche lui in Serie B, che Giorgio Perinetti conosce molto bene per essere stato un suo giocatore sia quando era direttore sportivo a Siena che a Palermo. […] Intanto l’attaccante Matteo Di Piazza, che era nel mirino anche del Venezia, ha firmato per il Foggia. Avellino a caccia di un centrocampista, i due nomi in ballottaggio sono Robert Gucher, austriaco del Frosinone, e Alex Pederzoli, che potrebbe rinforzare la rosa di Walter Novellino. Intanto l’ex centrocampista del Venezia, Federico Maracchi, è salito in Serie B passando dalla Feralpisalò al Trapani.
Ore 15.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 15.10 – Qui Guizza: ultimi minuti, freddo pungente.
Ore 14.50 – Qui Guizza: partitella ad alta intensità in corso.
Ore 14.30 – Qui Guizza: Berardocco torna in gruppo, assente invece Madonna. In gruppo anche Alfageme, che si allena con una maschera protettiva per il naso.
Ore 14.10 – Qui Guizza: Biancoscudati sul sintetico, inizia l’allenamento.
Ore 13.40 – Qui Guizza: lavoro in palestra per i Biancoscudati.
Ore 13.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Non arrivano buone notizie dalla trattativa per portare Giulio Ebagua al Vicenza. Il problema? La Pro Vercelli (con cui l’attaccante ha un accordo triennale) vuole rescindere il contratto e ha messo sul tavolo una buonuscita con relativo incentivo all’esodo. Ebagua però non ha accettato: non intende perdere due anni e mezzo di contratto che il Vicenza non ha intenzione di proporgli visto che la società biancorossa è decisa a firmare solo per un prestito fino al 30 giugno. L’incontro avvenuto ieri tra i vertici del Vicenza e Graziano Battistini, procuratore del centravanti nigeriano, non ha portato a nessun passo avanti con le parti ferme sulle loro posizioni. La situazione è al momento bloccata con il ritorno in biancorosso di Ebagua che si complica, tanto che ieri sono subito circolate indiscrezioni riguardo l’interessamento del Vicenza per Simone Ganz e Daniele Corvia. Sembra invece ben indirizzata la trattativa che potrebbe portare Robert Gucher in biancorosso, operazione che per essere definita ha bisogno solo del via libera del presidente del Frosinone Maurizio Stirpe che ha spinto fino a pochi giorni fa il mediano austriaco verso la cessione ad Avellino. Ieri in serata era atteso a Frosinone Max Hagmayr, procuratore di Robert Gucher, per cercare di definire la chiusura del rapporto tra il mediano austriaco e la società ciociara. Il Vicenza resta alla finestra, dopo aver trovato un accordo con il giocatore e aver ricevuto il suo gradimento al trasferimento in maglia biancorossa. […]
Ore 12.50 – (Giornale di Vicenza) Un passo avanti importante è stato compiuto ieri dal Vicenza per arrivare al mediano austriaco Robert Gucher, 25 anni, 1,83 per 77 chili. I dirigenti biancorossi hanno incontrato Paolo Paoloni, il suo procuratore, e la buona notizia è che c’è intesa sulla proposta di contratto al centrocampista, che a Vicenza verrebbe volentieri mentre continua a rimanere fermo sul rifiuto di andare all’Avellino, società con cui aveva invece trovato l’accordo il Frosinone. Dunque adesso occorre concludere l’operazione con il club laziale e proprio nella serata di ieri il manager di Gucher aveva in agenda un colloquio con il presidente del Frosinone Stirpe per sbloccare la situazione. Situazione che è di stallo per Giulio Ebagua, 30 anni, 1,83 per 78 Kg.: sulla carta avrebbe dovuto essere la prima trattativa definita, visto che l’attaccante si è detto da subito contento di tornare.Ma la Pro Vercelli, la società che ha firmato con Ebagua un contratto triennale l’estate scorsa, è disposta a lasciarlo andare solo a titolo definitivo e non in prestito come vorrebbe il Vicenza. Così il club biancorosso tiene monitorati tra gli altri Alfredo Donnarumma, 26 anni, 1,81 per 75 Kg., punta della Salernitana; l’albanese Rey Manaj, 19 anni, 1,82 per 76 Kg. al Pescara, ma in prestito dall’Inter e anche l’uruguaiano Rodrigo Aguirre, 22 anni, 1,86 per 75 Kg., ora in Svizzera al Lugano, ma in prestito dall’Udinese e l’anno scorso al Perugia con Bisoli. Intanto un altro attaccante, Matteo Di Piazza ha lasciato il Vicenza a titolo definitivo, ceduto al Foggia in Lega Pro. Un biancorosso in uscita è Fabinho e per lui hanno bussato in via Schio la Ternana e due società di Lega Pro, il Parma e l’Alessandria. Il Carpi insiste per Alessio Vita, laterale che è a Vicenza in prestito dal Sassuolo che deve dire la sua. Infine proseguono i contatti con il procuratore di Francesco Urso per definire il prolungamento del contratto al 2020.
Ore 12.30 – (Giornale di Vicenza) Tosto. Diretto. Intervistare Pierpaolo Bisoli è facile, perchè l’uomo non si tira mai indietro. Prima chiacchierata dopo la sosta e il ritorno al lavoro. Risposte precise e decise. […] Dei giocatori che non ha a disposizione c’è qualcuno che la preoccupa di più in vista della ripresa del campionato? “Quello clinicamente più problematico è Adejo perchè ha un problema al flessore alto e avverte ancora qualcosa, spero che da lunedì possa riaggregarsi al gruppo. Ma sono preoccupato anche per Raicevic e Bogdan che vengono da una brutta influenza con 39 di febbre e dunque non li si può caricare di lavoro e poi c’è il mercato…” Cioè? “A me interessano i miei giocatori, non quelli che arriveranno e sono preoccupato perchè vedo che hanno molte richieste, non vorrei che qui si ripetesse la storia che ho vissuto a Perugia lo scorso anno”. Racconti. “Avevo girato ottavo in classifica, a 30 punti con una gara in meno, i miei giocatori tra gennaio e febbraio me li sono persi e le prime quattro partite di campionato sono state quattro sconfitte, insomma quanto di buono si era fatto nel girone d’andata è stato disperso. Dunque quando ci siamo rivisti ho detto ai ragazzi: voi che vi allenate con me siete i miei giocatori”. Significa che alla società ha chiesto di non cederli? “Esatto, questi 15-16 non si toccano, certo se arriva chi ti mette sul piatto un milione di euro se ne può parlare, così come io resto alla fine un dipendente. Però sia chiaro: questi ragazzi non sono merce di scambio per portare a casa robetta”. […] Per capirci: arriva un attaccante e non parte nessuno di quelli che ha. Ma pensa di essere accontentato? “Io queste cose le ho dette a chi di dovere per il bene del Vicenza. Che senso ha dare via, ad esempio, Vita per portare qui pinco pallino che non conosco e lui non conosce me? Ci vuole tempo per capirsi, per accettare pregi e difetti. Diverso è se un giocatore mi dice: io con lei non ce la faccio più. Allora vai”. Zaccardo resterà? “Penso di sì, ha masticato amaro un po’ per colpa mia e un po’ per colpa sua, ma nelle ultime quattro gare è stato molto bravo”. La trattativa per Ebagua non è semplice. “Lo conosco bene, ha qualità importanti, ma deve capire che con me chi fa un errore lo paga, qui c’è un codice da rispettare da tutti, fosse pure Messi”.
Ore 12.00 – (Gazzettino) Non diventare prevedibili è un obiettivo su cui il tecnico granata Venturato insiste fin dall’inizio del campionato, quando la sorprendente matricola Cittadella era in vetta alla classifica. Non è però semplice avere la conferma dal campo alle soluzioni che vengono studiate e preparate in allenamento. Nell’ultima partita dell’anno con l’Entella le sorprese sono state addirittura due: l’esordio da titolare del giovane Marco Varnier al centro della difesa e l’impiego di Simone Pasa a centrocampo al posto dello squalificato Manuel Iori. Tutte e due i giocatori hanno pienamente risposto alle aspettative, ricompensando la fiducia dell’allenatore. Racconta il diciottenne difensore: «Non dico che me l’aspettavo, ma sapevo che la mia chiamata nell’undici di partenza poteva succedere. Quando è stata letta la formazione, poche ore prima della partita, e ho sentito il mio nome vicino a quello di Scaglia è stata una grande emozione. Inevitabilmente ho provato anche un po’ di ansia, ma al fischio dell’arbitro mi sono concentrato soltanto sulla partita». […] Sull’azione che ha portato al momentaneo pareggio della formazione ligure, precisa: «È stata una palla improvvisa mentre stavamo salendo. Io ero concentrato su Caputo e mi pareva che Diaw fosse in fuorigioco. L’attaccante dell’Entella ha fatto un bella giocata, scavalcando tutti. Ci sono tante cose sulle quali devo migliorare, dai primi passi alla rapidità del piede, dagli stacchi di testa al contatto con l’avversario. Devo sicuramente crescere e fare esperienza». Oltre che nel calcio, il diciottenne difensore se la cava anche con i libri. «Sto frequentando il quinto anno al liceo scientifico di Padova. Non ho ancora deciso se mi iscriverò all’università. Abito a Noventa Padovana e vengo a Cittadella in treno. In questi giorni mi accompagna il nonno. Il mio modello è Bonucci, anche se sono interista. E tra i nerazzurri mi piace Miranda».
Ore 11.40 – (Mattino di Padova) E se fosse proprio lui l’acquisto più prezioso del “mercato” di gennaio del Cittadella? Manuel Pascali è pronto a tornare a disposizione di Venturato, a più di tre mesi di distanza dalla sua ultima partita ufficiale. Era lo scorso 8 ottobre, la gara quella persa per 2-3 al Tombolato contro il Frosinone, con il 35enne difensore costretto a fare i conti, oltre che con la sconfitta, con uno stiramento al retto femorale della gamba destra. «Eh, ma se dite così, mi mettete addosso troppa pressione…» scherza “Paska”, che oggi sarà titolare nell’amichevole di Mogliano contro il Mestre. «Lo dirà il campo se sono un “nuovo acquisto”, in fondo alla ripresa con il Bari non manca tanto tempo. Sono per natura un ottimista e, sinceramente, pensavo di poter recuperare prima, ma comunque ho cercato di offrire sempre il mio contributo in spogliatoio anche quando ero infortunato. Proprio perché ho una certa esperienza alle spalle, so bene quanto conti “esserci” pure in quei momenti». […] E del vero nuovo acquisto, Iunco, cosa dice? «Non lo conoscevo di persona, ma l’avevo visto in tivù e ci ho giocato contro quand’era all’Alessandria. Magari questo non scrivetelo (e ride, ndr), ma ho ben presente il rigore che si procurò con una certa astuzia nella gara di ritorno… Al di là delle battute, mi sembra una figura positiva e un serio professionista, consapevole dell’importante opportunità che ha a disposizione. Ci potrà dare quel qualcosa in più che serviva, anche entrando a gara in corso: è uno che può spaccare le partite». I 34 punti con cui il Cittadella ha terminato il girone d’andata sono un record per la società in Serie B. Avrebbe firmato ad inizio stagione per essere al quinto posto? «Certamente sì. Nella settimana di vacanza sono tornato a casa a Milano e tutti quelli che incontravo mi dicevano: caspita, che campionato state disputando! Poi, forse lo sapete, non c’è nessuno che in spogliatoio non sia convinto che avremmo potuto girare anche a 40 punti, perché ne abbiamo perso più di qualcuno in malo modo, mentre l’unica partita in cui ne abbiamo raccolti più di quelli che meritavamo è stata quella di Avellino. Ma lo pensiamo proprio perché siamo consapevoli che, se scendiamo in campo con la giusta cattiveria, possiamo giocarcela con chiunque».
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Primo impegno del nuovo anno per il Cittadella. Questo pomeriggio, alle ore 15, i granata affronteranno il Mestre allo stadio Panisi di Mogliano Veneto, casa della formazione veneziana sino a quando non saranno ultimati i lavori al “Baracca”. Venturato ha convocato 16 giocatori e tra loro c’è il nuovo arrivato Iunco. Sono: Alfonso, Paleari, Pedrelli, Salvi, Pasa, Pascali, Martin, Bartolomei, Caccin, Maniero, Valzania, Arrighini, Iunco, Strizzolo e i “Primavera” Maronilli e Ballarin. Gli altri resteranno a lavorare a Cittadella e saranno impiegati nel test con il Tezze, sabato al Tombolato. […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Il 2016 di Bindi è stato ricco di soddisfazioni. «Un anno positivo con il finale di stagione meraviglioso a Pisa, una promozione che sapeva di rinascita e ancora più sentita della precedente a Latina, e poi l’esperienza a Padova, fortemente voluta a livello personale. Parliamo di una piazza stimolante, una squadra forte e una proprietà che fa programmazione. Ora siamo a tre punti dalla prima. Perché non provarci?». Inevitabilmente si passa ai propositi per il 2017. «Sono nel pieno della maturità come giocatore e vorrei vivere l’anno migliore a livello personale, augurandomi che questo serva alla squadra per ottenere il risultato più grande». Sarà una lotta a cinque? «Per il primo posto aspetterei marzo, ma penso che ci sarà un’ulteriore scrematura e che saranno due o tre le formazioni in lizza, mi auguro anche il Padova. Saranno fondamentali queste prime partite, in un periodo di transizione e cambiamento in cui, per chi sta avanti, non sono più ammessi scivoloni perché i margini di errore si assottigliano». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) In precedenza, nell’attuale torneo, la squadra vantava un filotto di tre gare (Gubbio, Mantova e Teramo) senza reti al passivo, ma Bindi detiene un primato ancora più importante. «A Catanzaro, con Brevi in panchina nella stagione 2013-14, sono rimasto imbattuto per quasi otto partite (710 minuti, ndr) e così sono tra i primi dieci portieri italiani nella graduatoria delle strisce più lunghe». Davanti a lui Buffon (973) e gente del calibro di Zoff e Sebastiano Rossi. Ma non finisce qui. «Escluso Siena, negli ultimi quattro anni le squadre in cui ho militato hanno sempre chiuso con la migliore o la seconda difesa. Se si tratta di fortuna o bravura? Lasciamo intatto questo mix senza sviscerare troppo…».
Ore 10.30 – (Gazzettino) Una porta chiusa a quattro mandate. Per il Padova cinque risultati utili di fila prima della sosta, con un bottino di 11 punti, ma il dato più interessante è quello che ha visto la porta difesa da Giacomo Bindi inviolata da quattro gare. Per la precisione, dall’ultimo gol subìto dai biancoscudati, autore Momentè dell’Ancona nel finale della gara in trasferta del 7 dicembre, i minuti d’imbattibilità sono arrivati a quota 388. «Una situazione che mi piace – commenta l’interessato e spero possa durare più a lungo possibile. Noi portieri siamo valutati anche per questo, ma in realtà si tratta di un dato di squadra perché a monte ci devono essere il giusto equilibrio e l’armonia tra i reparti. Non subendo reti, del resto, poi ne basta una per vincere».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Prima amichevole in maglia biancoscudata e primo gol, peraltro di pregevole fattura, per Caio De Cenco, l’attaccante brasiliano fresco d’ingaggio all’ombra del Santo. Nel test giocato ieri pomeriggio sul campo sintetico della Guizza contro la Berretti non ha invece trovato spazio l’altro volto nuovo, il centrocampista Luca Berardocco che, alle prese con un leggero risentimento muscolare, ha svolto solo lavoro fisico. Assenti anche De Risio, che prosegue nel programma di recupero, e Alfageme che, operato di recente al naso, riprenderà ad allenarsi con i compagni una volta munito della mascherina protettiva. Per entrambi un po’ di corsa attorno al campo. Tornando a De Cenco, la punta carioca è stata schierata nella ripresa al fianco di Altinier e con alle spalle Neto Pereira che svariava sul fronte offensivo, con una doppia soluzione tattica. Prima Brevi ha optato per un 3-4-1-2, con Fantacci e Favalli esterni alti e Mandorlini e il giovane Scevola in mediana, mentre nei venti minuti finali la squadra è passata al 4-3-1-2, allargando a destra Boniotti, abbassando Favalli e con l’utilizzo di Fantacci, autore di una prova vivace e ricca di spunti, come mezzala sinistra. […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) Ancora piuttosto fredda la risposta dei tifosi sul fronte degli abbonamenti. Nei primi tre giorni di vendita sono state infatti sottoscritte soltanto ventotto tessere Home Box valide per le rimanenti nove partite della stagione regolare che i biancoscudati disputeranno all’Euganeo. […] Più interessanti i numeri della prevendita per l’amichevole casalinga di sabato (ore 14.30) con l’Hellas Verona. Sono 187 i tagliandi già staccati e di questi 77 acquistati dalla tifoseria ospite.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Di De Cenco, che lei conosce bene, che dice? «Con Caio ho giocato insieme l’anno scorso, fino a gennaio: segnò 8 gol in 4 mesi, sfruttando anche diversi miei assist. Spero davvero che quell’intesa tra di noi ritorni, perché quanto ad assist sono un po’ sotto la mia media in questa stagione. È un ragazzo a modo, perfetto per questo gruppo, sono molto contento che sia arrivato perché ci può dare una grossa mano». Come si affronta l’amichevole di sabato con il Verona? «Questa gara darà indicazioni da prendere con le molle, sia in caso di vittoria che di sconfitta. Manca ancora una decina di giorni alla ripresa del campionato, è quello il vero obiettivo, ma rimane una sfida affascinante e che possiamo utilizzare per vedere ancora di più di che pasta siamo fatti». È una sfida particolare per lei? «Di sicuro, contro l’Hellas ho giocato varie volte con la maglia del Brescia, anche sfidando mio padre. Non credo che verrà a vedere la partita, ma non ritengo che sia rimasto ferito: per lui sono stati cinque anni bellissimi, rimarrà sempre legato a quella città e a quella tifoseria».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Sistemare il centrocampo? Obiettivo raggiunto. L’arrivo al Padova di Luca Berardocco non solo ha l’effetto di riempire un buco in cabina di regìa che troppe volte, per la varie vicissitudini dei protagonisti, è rimasto vuoto; il secondo effetto, altrettanto immediato, è quello di liberare finalmente Matteo Mandolini da compiti non suoi, e di riportarlo nella posizione a lui più congeniale. «Perlomeno nelle intenzioni dovrebbe essere così», sorride il diretto interessato. «Luca ha caratteristiche diverse dalle mie, è più regista, e credo che l’idea sia proprio che prenda lui le chiavi del centrocampo. Siamo davvero al completo adesso, poi sono sempre il tecnico e il campo a decidere chi gioca». […] Con Berardocco e De Cenco in più, il Padova non può più nascondersi… «Le ambizioni ci sono sempre state, a dire la verità. Sono arrivati due nuovi giocatori e ci siamo rinforzati, anche le altre concorrenti lo stanno facendo, ma non sempre con i soldi si ottengono i risultati: a gennaio bisogna stare secondo me attenti a non spostare troppo gli equilibri, e credo che il Padova si sia mosso in maniera intelligente».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Si avvicina a grandi passi l’amichevole di sabato, previsto alle ore 14.30, tra Padova ed Hellas Verona. La prevendita è partita in maniera un po’ “freddina”: 187 i biglietti staccati, di cui 77 per il settore ospiti. Le previsioni delle due società, però, parlano di una cornice di pubblico che tra due giorni all’Euganeo potrebbe sfiorare le 2.000 presenze. Non male, trattandosi di una gara che non mette in palio nulla, ma che rispetta le attese di un derby comunque molto sentito. […] Intanto, ieri pomeriggio il Padova ha fatto le prime prove generali, con una partitella alla Guizza contro la Berretti biancoscudata. 6-0 il risultato finale per gli uomini di Brevi: primo sigillo per Caio De Cenco, che ha segnato proprio il sesto gol, mentre in precedenza sono andati a rete nel primo tempo Germinale, Madonna e Russo, e nella ripresa Altinier con una doppietta. Oggi seduta, sempre alla Guizza, alle 13.30, mentre prosegue la campagna abbonamenti per il girone di ritorno: 28 le tessere staccate finora.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) La questione De Risio come verrà risolta? «Non sarà a disposizione per il 22 gennaio a Forlì, se ne parla per il 29 a Fano. Dopo tutte le ricadute che ha avuto vogliamo andarci con i piedi di piombo. Certo, ci aspettiamo risposte chiare e incontrovertibili, perché non vogliamo trovarci in situazioni simili a quelle del girone d’andata. Carlo è troppo importante, non possiamo rischiare più nulla». Intende dire che potrebbe arrivare un centrocampista in extremis? «Intanto vediamo come recupera, siamo fiduciosi. Sta seguendo una tabella personalizzata proprio per riaverlo a pieno regime». Mettiamo che il 31 gennaio Caetano Calil sia ancora sul mercato e che le condizioni economiche cambino rispetto a quelle ora proposte dal Catania: potrebbe essere la ciliegina sulla torta? «Sì, potrebbe essere la ciliegina sulla torta, non lo escludo assolutamente». Gaiola e Tentardini rimangono? «Tentardini resterà con noi sicuramente. Il Fano lo voleva, noi ci avevamo pensato, ma alla fine abbiamo ritenuto di non avere in mano un sostituto all’altezza». […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Il dg Giorgio Zamuner si gode un Padova da leccarsi i baffi, con De Cenco e Berardocco già inseriti in squadra: l’amichevole in programma sabato (14,30) all’Euganeo con il Verona può essere l’occasione giusta per vederli subito all’opera. Zamuner, il mercato è chiuso come ha lasciato intendere Brevi o può ancora succedere qualcosa? «Numericamente siamo a posto, la lista è piena e quindi potremmo anche decidere di rimanere così. Però da qui al 31 gennaio ne possono accadere tante di cose….». Ad esempio in attacco. Germinale partirà? «L’idea è quella di trovare una soluzione che possa accontentare tutti, a cominciare da Domenico che ha bisogno di giocare con maggiore continuità e ora deve fare i conti pure con l’arrivo di De Cenco. Ci sono state una serie di chiacchierate, lui è sempre stato abituato a militare in squadre con un certo blasone e per ora non è emersa l’opzione giusta. Ma c’è tempo». Alfageme come sta reagendo ai nuovi arrivi in attacco? «A noi pare tranquillo, il suo agente lo ha confermato e non mi sembra che ci siano mal di pancia latenti. Per quanto ci riguarda, resterà con noi fino a fine stagione».