«Campodarsego – afferma Attilio Gementi – è una piazza che non ha gli stessi valori economici di Mestre e Triestina. Essere alle spalle di due squadroni del genere è qualcosa di straordinario se pensiamo che è il nostro secondo campionato di serie D. Dovessimo terminare la stagione entro i primi tre posti sarebbe già un ottimo campionato». Poi aggiunge: «Il Mestre sta disputando una grande annata e per questo motivo non abbiamo alcun rammarico, mentre essere a quattro punti dalla Triestina è una buona cosa anche per come avevamo iniziato. E nonostante alcuni cambiamenti, compreso l’allenatore, abbiamo una media di due punti a partita con la quale di solito si vince il campionato». Nell’immediato dopo gara con i veronesi, si è intrattenuto per un faccia a faccia con il tecnico Masitto. «Ci aspettavamo una partita diversa e con maggiore qualità nella fase offensiva, avendo schierato contemporaneamente Radrezza, Lauria, Aliù e D’Appolonia. Purtroppo abbiamo pagato l’errore grossolano di un singolo (Gal, ndr). Una formazione che vuole ambire ai primi posti deve metterci più attenzione. Domenica in campo abbiamo giocato con un fuoriquota in più e con tre giovani classe 1993: questo per dire che non siamo una squadra formata da giocatori smaliziati, ne eravamo consapevoli prima e lo siamo tuttora». Restano da capire i motivi di un flop inatteso. «Di sicuro abbiamo giocato al di sotto delle nostre aspettative. Una prestazione sottotono da parte di tutti, anche se la squadra non meritava di perdere. Il pareggio sarebbe stato più giusto».
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)