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Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Le ultime statistiche pongono il Pordenone all’undicesimo posto del girone per biglietti staccati nelle gare interne (16.300 in 11 partite) con una media di 1.482 spettatori a gara. Impossibile raggiungere Parma (9.904), Reggiana (7.395), Sambenedettese (4.365), Padova (3.577) e forse anche Modena (2.885) e Venezia (2.818), ma Mantova (1.989), Fano (1.718), Ancona (1.678) e Teramo (1.531) non sono lontanissime. Potrebbe servire un aiutino della società. Sul web si fa notare che il costo dei tagliandi non è accessibile a tutti di questi tempi. Si potrebbe lavorare sulle promozioni con iniziative già presenti in altre piazze tipo uno a prezzo pieno, un amico o famigliare al costo simbolico di un euro. Ecco il buon proposito di società e popolo neroverde per il 2017: riempire i settori del Bottecchia riservati ai locali.
Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Sarà baby il primo colpo di mercato del Pordenone nella sessione invernale dedicata alle trattative. Il giocatore che ad oggi è più vicino a vestire la maglia neroverde, infatti, è Claudio Zappa. Terzino sinistro naturale, grande gamba unita ad una buona agilità, il classe 1997 gioca nel Pontedera ma è di proprietà della Juventus. Così si concretizzerebbe ancora una volta quella collaborazione che il Pordenone ha instaurato con il club campione d’Italia. Zappa è un talento di cui si è parlato a livello nazionale. Nel campionato Primavera 2015-2016, infatti, è stato uno dei punti di forza della squadra bianconera allenata da Fabio Grosso giunta al secondo posto in Italia. L’affare è ben avviato e nei prossimi giorni dovrebbero arrivare novità concrete dalle parti del De Marchi. […] Il nome caldo è sempre quello di Stefano Pietribiasi, che in neroverde non trova spazio e che ha su di sè gli occhi del Taranto. Una volta sistemata la questione, poi, si potrà pensare all’attaccante Romero della Feralpisalò e in seconda battuta all’ingresso di Davide Diaw dalla Virtus Entella. Si tratta però di un’operazione parallela e che probabilmente si concluderà in ogni caso. Intanto da Pordenone sta per tornare al Sassuolo Jeremie Broh. Il centrocampista emiliano è stato richiesto dal club di Giorgio Squinzi, a causa del poco minutaggio che gli ha garantito fino ad oggi il Pordenone. In uscita, oltre a Pellegrini, potrebbe esserci anche il centrocampista Gerbaudo. […]
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Caorle accoglie i ramarri. Stefani e compagni saranno ospiti della località veneta alla foce del Lemene sino al 12 gennaio. «Saranno giorni importanti – afferma Mirko Stefani -. Dalle doppie sedute di questi quattro giorni dipenderà molto del nostro finale di stagione. Lo sappiamo perché l’anno scorso il mini-ritiro invernale fu fondamentale per il nostro percorso nel girone di ritorno». Il capitano torna con la mente al 2016. «È stato un anno incredibile per le vittorie conquistate, i traguardi raggiunti e le mille emozioni. Tutto ciò però è storia passata. Ora dobbiamo lavorare giorno dopo giorno per restare protagonisti e costruirci un 2017 altrettanto importante da vivere insieme ai nostri tifosi. Per questo il ritiro di Caorle è importante. Dopo la meritata sosta spesa con le nostre famiglie ritroveremo il piacere di vivere le giornate e di lavorare in gruppo». […] Con Tedino è inevitabile fare il punto su di un mercato che stenta a decollare. «Finchè non esce un vecchio (data di nascita ’93 e antecedenti) non ci saranno giocatori in entrata. La lista dei 16 over è blindata e io sono contento così. Dopo la cessione di Azzi al Siracusa gli unici movimenti possibili sono il ritorno di Broh (’97) al Sassuolo (per poi essere dirottato altrove, ndr) e l’interesse per Claudio Zappa (’97), proprietà della Juve in prestito al Pontedera, che ha le caratteristiche che noi cerchiamo come vice di De Agostini».
Ore 19.40 – (Messaggero Veneto) Oggi inizia il ritiro di Caorle per la squadra neroverde. A parlare al rientro dalle vacanze è stato il capitano, Mirko Stefani, che ha voluto precisare l’importanza del lavorare fuori sede a inizio anno. «Il mini-ritiro invernale? Lo scorso anno è stato fondamentale nel nostro percorso – spiega il difensore –. Ci permette di riprendere stando tutto il giorno in gruppo, un gruppo forte e con cui si ha il piacere di faticare assieme. Sappiamo che dalle fatiche di Caorle passerà molto del nostro finale di stagione. La sosta – continua – ci ha permesso di staccare la spina e stare in famiglia. Ci voleva dopo 21 giornate di campionato molto intense». Stefani poi torna sullo strepitoso anno appena concluso: «Il 2016 è stato incredibile per le vittorie – spiega il capitano – ma dal primo allenamento del nuovo anno è storia. Dobbiamo lavorare giorno dopo giorno per restare protagonisti e costruire un 2017 altrettanto… importante da vivere con i nostri tifosi».
Ore 19.20 – (Messaggero Veneto) Pordenone in pieno mercato: la situazione degli over (giocatori nati prima del 1994) è bloccata: deve “uscire” prima un giocatore per un movimento in entrata. Qualora uno (Pietribiasi?) lasciasse il Pordenone è sempre Niccolò Romero (classe ’92) il giocatore che piace maggiormente. Il centravanti della FeralpiSalò viene visto dal tecnico Bruno Tedino sia come alternativa sia come spalla di Arma: il passo da fare è trovare l’accordo con il club bresciano, che nonostante il giocatore sia in scadenza vuole ricavare qualcosa visto l’esborso fatto per ingaggiare Ferretti (’86) dal Pavia. Obiettivo. Il Parma ingaggia nientemeno che Matteo Scozzarella (’88), centrocampista del Trapani; il Padova ufficializza l’ingaggio di Caio De Cenco (’89), bomber ex Pordenone, anche lui dai siciliani; il Pordenone cerca di rispondere lavorando su Romero. Movimenti di diverso spessore, ma i neroverdi cercano di stare lassù non snaturando il proprio Dna, che è quello di rilanciare giocatori. Romero, centravanti di 2 metri, pare l’obiettivo numero uno ma bisogna aspettare che Pietribiasi (’85) vada via, magari a Taranto in cambio di Yusupha Bobb (’96), mediano che a Tedino interessa molto per completare il reparto. Adesso si conoscono anche le generalità dell’obiettivo del Pordenone per la fascia sinistra. I “ramarri”, per la posizione di vice De Agostini, sono infatti sulle tracce di Claudio Zappa, esterno mancino classe ’97 di scuola Juventus, attualmente in Lega Pro col Pontedera (nel girone A). […] Ormai in dirittura d’arrivo, come già anticipato, il rientro al Sassuolo di Jeremie Broh (’97). La mezzala potrebbe poi essere dirottata in prestito in una squadra che lo impieghi con continuità. Per quanto riguarda gli altri, il Pordenone vorrebbe trovare una sistemazione a Paolo Marchi (’91) ed Eros Pellegrini (’90), rispettivamente centrale difensivo e terzino, ma non sarà così facile visto che entrambi non hanno giocato molto sinora.
Ore 18.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Sarà un richiamo all’ordine intenso ma graduale per gli arancioneroverdi ritrovatisi ieri mattina al Taliercio. L’allenatore Pippo Inzaghi ha lasciato voce e spazio in campo al preparatore atletico Luca Alimonta, il quale soprattutto questa settimana sarà in prima linea per aiutare i giocatori a mettere benzina in vista delle ultime 17 giornate di un campionato che (almeno) fino al 7 maggio non conoscerà altre pause. «Una volta durante la sosta si insisteva molto sul fisico per la famosa ripresa della condizione – spiega il 38enne lo scorso anno in serie A nel Verona di Del Neri -. Oggi invece il lavoro è un po’ diverso, nel senso che il lavoro atletico è sempre parte integrante delle sedute, quindi a gennaio non si fa più solo quello. D’altra parte la prossima settimana ci sarà già la gara in casa della Reggiana all’ordine del giorno». Domizzi e compagni dopo la gara col Mantova avevamo ricevuto i compiti per casa da rispettare in assenza di sedute di squadra (come imposto dal regolamento congiunto Assocalciatori-Lega Pro) fino all’8 gennaio. «Il programma prevedeva tre allenamenti su base aerodinamica finalizzati in primis a mantenere il tono muscolare dopodiché, a seconda delle particolarità di ogni giocatore, c’erano degli esercizi specifici. Di sicuro la sosta è arrivata nel momento ideale, il campionato finora è stato molto intenso e lo sarà altrettanto. Anche il mister ha fatto giocare un po’ tutti, questa pausa rigenerativa ci voleva proprio». […]
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) In un Taliercio gelido il Venezia si è rimesso in moto ieri mattina dopo il rompete le righe del 30 dicembre e il 3-1 sul Mantova. Primo contatto con i nuovi compagni per l’ex Crotone Giuseppe Zampano, terzino destro di spinta che ha firmato fino al 30 giugno 2019. Il programma degli allenamenti non è ancora stato reso noto, come gli orari delle due partitelle che gli arancioneroverdi di Pippo Inzaghi sosterranno in vista della trasferta in casa della Reggiana (22 gennaio ore 18.30) che precederà il big match Venezia-Parma (30 gennaio ore 20.45): domenica 15 test soft al Taliercio con la Berretti che sabato 14 (ore 14.30) concluderà l’andata del suo campionato ospitando a Campagna Lupia la Sambenedettese. Giovedì 19 amichevole un po’ più probante a Noale con la Calvi di serie D.
Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Con una super prestazione ha mandato in archivio un 2016 che avrebbe voluto non finisse mai. Difensore a tutto campo Marco Modolo il 30 dicembre ha firmato come nessun altro il 3-1 del Venezia sul Mantova. Con due assist e un gol, il sesto per lui nell’anno solare e il quarto nell’attuale Lega Pro che al momento lo vede come secondo miglior marcatore arancioneroverde assieme a Moreo e a -1 da Geijo. «Il 2016 è stato un anno davvero perfetto e lavorerò duro affinché il 2017 sia uguale. Chiudere da soli al primo posto alla vigilia della sosta è stato importantissimo: sul piano mentale, proprio nell’ottica di allenarsi al meglio, quel punticino di vantaggio che abbiamo vale molto. Un anno fa eravamo secondi in serie D, quindi è scontato dire che l’unico obiettivo è essere davanti a tutti alla 38. giornata». […] «Personalmente trovo più facile giocare in Lega Pro che in serie D, soprattutto in un team come il nostro con tanti giocatori forti e di esperti. Nessuno deve caricarsi da solo il Venezia sulle spalle e tutti sappiamo di poter contare sugli altri. L’obiettivo è diventare sempre più cinici e ancora più squadra». Fino al 31 gennaio chi insegue il Venezia cercherà l’innesto giusto per scavalcarvi. «Tra tutte la più temibile resta sempre il Parma, il 22 gennaio ripartiremo da Reggio Emilia, poi arriveranno i gialloblù. Non sarà una passeggiata per noi ma nemmeno per loro».
Ore 17.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La capolista è già in campo per smaltire il panettone e iniziare a costruire la scalata alla serie B. Una decina di giorni di relax assoluto e adesso nuovamente allenamenti agli ordini del tecnico Pippo Inzaghi, con il volto nuovo di Giuseppe Zampano, difensore ex Crotone. Protagonista di una buona prima parte di stagione – campione d’inverno con vetta della graduatoria confermata anche nelle due gare successive – il Venezia ha gettato alle ortiche un paio di occasioni per allungare, distanziarsi in maniera consistente dalla seconda in classifica e mettere così già le mani sul campionato.
Vertigini da alta classifica o flessione inevitabile dopo tante battaglie, fattostà che i lagunari non sono riusciti a scrollarsi di dosso le inseguitrici, mantenendosi comunque costantemente in vetta. Puntellata la difesa con Zampano, il Venezia deve ora scegliere cosa fare a centrocampo: nell’ultimo periodo infatti il tecnico ha effettuato numerosi avvicendamenti sulla mediana, non trovando probabilmente la dimensione sperata. […]
Ore 17.30 – (La Nuova Venezia) Ripresa sotto il sole, giocatori copertissimi al gelo del Taliercio. Tutti presenti, anche Fabiano e Zampano, compresi Malomo, Cernuto e Vicario messi kappaò dall’influenza con il Mantova, compreso Edera, che proprio oggi festeggia vent’anni, in procinto di lasciare il Venezia non appena il Torino, che detiene in cartellino, gli troverà un’altra sistemazione. Prima seduta d’allenamento interamente dedicata alla ripresa atletica. «Durante la sosta a ogni giocatore è stato consegnato un programma di allenamento» ha spiegato Luca Alimonta, preparatore atletico del Venezia, «che prevedeva tre sedute generali per tutti, poi qualche aggiunta è stata fatta per chi è indietro nella condizione o doveva recuperare dalla febbre». Tutti, in primis Filippo Inzaghi, si aspettano il rientro di Gianni Fabiano. «Sta bene, anche se non gioca una partita da cinque mesi, la condizione è buona, gli manca ovviamente il ritmo partita che ritroverà giocando. Discorso più o meno analogo per Zampano, ma anche lui è buon punto. La sosta? Arrivata al momento giusto, soprattutto per i giocatori che dovevano rifiatare o, alcuni, recuperare da piccoli acciacchi. Questa sarà una settimana in cui potremo caricare di più, la prossima sarà la settimana standard che porta alla partita di Reggio Emilia». […]
Ore 17.10 – (La Nuova Venezia) Sarà anche un portiere, però non saltare nemmeno un minuto (1.890’ giocati) in 21 partite è un piccolo primato. […] «Questa settimana di sosta ci voleva proprio» sottolinea il numero 1 del Venezia, «dovevamo tirare il fiato e averlo fatto da capolista ci ha fatto molto bene. Nessun cattivo pensiero, solo la soddisfazione di essere arrivati a fine dicembre davanti a tutti. Potevamo avere un vantaggio maggiore, è vero, ma meglio avere un punto in più sulla seconda che uno in meno ed costretti a inseguire». La vittoria sul Mantova ha consentito al Venezia di scacciare i lugubri pensieri subentrati dopo i match con Maceratese e Forlì. «Sulla carta dovevano essere 6 punti, invece ne abbiamo incassato soltanto uno con tanti rimpianti e molte recriminazioni su qualche episodio. Siamo in linea con quelli che erano gli obiettivi di inizio stagione». […] Diciassette partite per riconfermare a maggio il primo posto. «Sì, è quello il nostro obiettivo» chiude Davide Facchin, «al di là del Pordenone che è la nostra inseguitrice più vicina, sono in corsa Parma, Padova e Reggiana con le prime due che sono arrivate lanciate allo sosta. La squadra che salirà direttamente in serie B uscirà da questa cinquina. Noi ripartiremo subito affrontando Reggiana e Parma, poi a febbraio ci toccherà anche il Pordenone. Dobbiamo farci trovare pronti alla ripresa».
Ore 16.40 – (Mattino di Padova) A Vito Antonelli, ieri al suo “quasi” ritorno (ha allenato il San Paolo), è mancato soltanto il risultato: «Faccio i complimenti ai miei giocatori, ci hanno messo l’anima, grande impegno e la cattiveria giusta, quella che avevo chiesto loro in questa settimana. Purtroppo non portiamo a casa niente anche se qualcosa in più meritavamo, abbiamo avuto tante occasioni in entrambi i tempi». Che spogliatoio ha trovato? «Ho trovato bravi ragazzi che si sono messi a mia disposizione durante gli allenamenti, con applicazione, ciò acuisce ancor di più il rammarico per non aver ottenuto un risultato positivo». Cosa resta di Vincenzo Italiano? «E’ un mister che stimo e che ha lasciato un buon gioco, nella squadra vedo il suo agonismo e la voglia di lottare, adesso spetta a me cercare di alzare un po’ l’asticella».
Ore 16.30 – (Mattino di Padova) Anno nuovo, vita vecchia. L’Altovicentino strappa la vittoria contro una Vigontina San Paolo a cui, durante le vacanze natalizie, è stata apportata una profonda opera di restyling: ridisegnati gli spalti per ottemperare ai diktat della Federazione, nuovo l’allenatore (Vito Antonelli, ex a metà avendo già allenato il San Paolo, raccoglie i cocci di Vincenzo Italiano) e tante novità anche in campo. Solo i risultati non cambiano e l’Altovicentino può brindare così al 2017 con tre punti raccolti in modo raffazzonato, ma che sempre tre sono. I padovani sono squadra più disgraziata che derelitta, una zitella, anche gentile nei modi e di buone intenzioni, a cui però manca il bacio salvifico o la carezza benevola del fato che la sollevi dalla mestizia. Antonelli vara il 4-2-3-1 con Casagrande e Pelizzer a proteggere la difesa ed il trio Topao, Radujko e Santoni ad inventare per Antenucci; i vicentini sciorinano un classico 4-4 -2, cui manca però la regia illuminata per scatenare le fasce, così rintuzzano su se stessi sollecitando più il caos che l’organizzazione, ben gli è andata. Sembrava una gara da pareggio, decidono però gli episodi. […] Con i vicentini in nove, la Vigontina San Paolo getta il cuore oltre l’ostacolo, ma al 93′ è la traversa colpita da Antenucci ad infilzare i cuori dei tifosi. Nel girone, i padovani restano al penultimo posto (13 punti, più 2 sul Careni Pievigina), mentre l’Altovicentino (25) naviga nella tranquillità del centroclassifica.
Ore 16.10 – (Mattino di Padova) «Stavolta abbiamo avuto un pizzico di fortuna». Il tecnico dell’Este Michele Florindo non si nasconde: la vittoria con l’ArzignanoChiampo è stata un colpaccio quasi inaspettato. «Siamo stati bravi a creare una situazione pericolosa nelle ultime battute», sottolinea l’ex difensore, «ma è innegabile che stavolta ci sia andata bene». Poi chiarisce: «È stata una partita difficile nella quale, però, abbiamo concesso pochissimo a una squadra tosta e costruita per far bene come l’Arzignano. Per questo motivo sento di fare un elogio ai miei ragazzi che hanno tenuto botta fino alla fine». […]
Ore 16.00 – (Mattino di Padova) Chiunque metterebbe la firma per iniziare l’anno con una vittoria al 93° minuto. E l’Este non è da meno, visto che l’1-0 sull’ArzignanoChiampo (rete di Vianello) finisce addirittura per inciderlo sul marmo. D’altra parte, il pareggio sarebbe stato un risultato piuttosto anonimo, una sorta di brodino utile soltanto a riscaldare una domenica gelida. I tre punti, invece, valgono una scorpacciata di autostima, soprattutto perché acciuffati al termine di un match tiratissimo e al limite della noia. Entrambe le squadre, infatti, hanno esigenze di classifica: “non perdere” è la regola, “vincere” una necessità che condiziona la manovra di entrambe le squadre. L’Este si affida al trio d’attacco Marchetti (ex di turno), Ferrara, Dovico che macina bene ma non riesce a pungere. L’Arzignano, invece, ha l’ex Maldonado in cabina di regia e un Bernasconi, là davanti, che viene controllato alla grande dagli stopper atestini Montin e Busatto. […] Succede poco altro fino al terzo minuto di recupero. È il 93°, infatti, quando Vianello trova il pertugio e viene atterrato da Antinori, che incassa pure la seconda ammonizione dal fischietto di Bassano Campagnolo. Dal dischetto proprio Vianello batte Kerezovic ed esulta correndo sotto la tribuna centrale. Il triplice fischio arriva fra gli improperi del trainer ospite Beggio, che s’imbufalisce con i suoi difensori, e le urla di gioia dell’entourage atestino. Con la prima gioia del 2017 Ferrara e colleghi si portano così a quota 19 punti (gli stessi del Vigasio), a -2 dal Belluno e dall’Arzignano, per un 12 posto che rende tutto più semplice, soprattutto in chiave salvezza e in vista dell’impegno di domenica prossima a Valdagno contro l’Altovicentino di Andrea Pagan.
Ore 15.30 – Oscar Brevi in conferenza stampa per la prima chiacchierata del 2017: “Anno nuovo, vita nuova. Abbiamo lasciato un giorno in meno di riposo, ieri al primo allenamento ho visto che i ragazzi hanno fatto qualche lavoretto ed ero certo che si sarebbero presentati in queste condizioni. Non è il fatto di nasconderci, a questo punto del campionato siamo vicini a Venezia e a Pordenone e ce la giocheremo fino in fondo. Siamo riusciti a prendere due giocatori pronti, sia Berardocco che De Cenco hanno giocato e contiamo che possano dare una mano e con caratteristiche che ci servono. Berardocco l’avevo incontrato anche in esperienze precedenti, ha caratteristiche specifiche che ci fanno molto comodo. Non ha tantissimi centimetri su cui contare, ma ha tutto il resto su cui contare che lo rende un giocatore particolarmente appetibile. De Cenco a Ferrara l’avevo voluto io, era arrivato un po’ come un oggetto misterioso, ma lo conoscevo e si è ritagliato uno spazio. Poi ho fatto un altro tipo di scelta, ma sapevo che avrebbe potuto fare strada. Se è arrivato in B significa che ha dimostrato di avere numeri importanti. Per quanto mi riguarda la squadra adesso è completa, dovevamo sostituire Filipe è davanti siamo a posto. Spero a centrocampo di recuperare De Risio, un giocatore su cui abbiamo puntato molto in estate. Per ora sta seguendo un lavoro personalizzato, spero possa rientrare in gruppo a breve. Dal mio punto di vista non ci sono altri problemi, se poi qualcuno farà altre valutazioni deciderà la società. La concorrenza farà bene a tutti, se qualcuno dei miei giocatori farà strada deve capire che per raggiungere determinati traguardi c’è bisogno di competizione e bisogna adeguarsi a tutto questo”.
Ore 15.10 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 14.50 – Qui Guizza: lavoro in palestra per Alfageme, Berardocco, De Risio e Fantacci.
Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati già in campo per l’allenamento, anticipato per poterlo svolgere sul campo sintetico.
Ore 14.20 – (Gazzettino) […] Al termine del match il tecnico neroverde Luca Tiozzo è molto soddisfatto: «È sicuramente una vittoria strameritata. Il portiere avversario Milan ha fatto almeno cinque interventi da serie A. Siamo andati sotto nella nostra unica disattenzione, sottovalutando un loro lancio lungo con Berto che ha commesso il fallo da rigore. Poi siamo stati favoriti dalla loro espulsione, sacrosanta, e abbiamo meritato i tre punti. Bravi i ragazzi che mi stupiscono ogni giorno di più. Non era facile giocare in questo campo molto duro e sconnesso per via delle basse temperature, ma siamo riusciti a portare a casa tre punti importanti».
Ore 14.10 – (Mattino di Padova) Soncin rompe il ghiaccio, ma l’espulsione di Strippoli e l’immediato pari di Berto gelano i montebellunesi. Così è… Serena (come il figlio d’arte autore del raddoppio termale) la domenica dell’Abano, che torna dalla trasferta nella Marca con tre punti particolarmente preziosi. I padovani dispongono di qualità sopraffina e gioco fluido per puntare ai playoff, ma decisiva, nel propiziare la rimonta della truppa del teatrante Tiozzo (uno spasso i suoi soliloqui davanti alla panchina), è sicuramente la superiorità numerica. Che si rivela invece una mazzata per i ragazzi di Fonti, il quale nella prima frazione riesce a giocarsela gioca alla pari (interessante l’esperimento di De Vido trequartista) dopo lo sbandamento palesemente sofferto al pronti-via. Terzultimo posto e secondo tonfo consecutivo non devono demoralizzare un gruppo comunque vivo. […] Per quanto riguarda le pagelle i migliori sono risultati Nobile e Serena. Il primo, ex di turno, solitamente soffriva le sfide nell’amata via Biagi: ieri la sua dinamicità ha prima messo in crisi il Montebelluna e successivamente costretto Strippoli all’espulsione. Il secondo, figlio dell’ex tecnico del Venezia Michele, ha firmato il successo con una rete mix di intuito e precisione. Sugli scudi anche il portiere Milan, decisivo in avvio di match. Dietro la lavagna, invece, finisce l’inconcludente Savi. Ancora timidi Diop e Zago.
Ore 13.50 – (Mattino di Padova) A fine partita l’allenatore del Campodarsego, Cristiano Masitto, allarga le braccia: «Peccato, avevamo lavorato bene nella preparazione atletica ma serviva più personalità. Su quest’aspetto dobbiamo migliorare, visto che ne siamo stati penalizzati altre volte». E il presidente Daniele Pagin ribadisce: «Sono deluso anch’io, le ultime sedute d’allenamento promettevano un buon rendimento ma così non è stato. Mi aspettavo una squadra più frizzante, che mostrasse più cattiveria agonistica e meno incertezze». […]
Ore 13.40 – (Mattino di Padova) Il 2017 si apre per il Campodarsego con la prima sconfitta casalinga della stagione. Un risultato ineccepibile maturato non solo per la maggiore incisività e l’ordine in campo del Vigasio, ma per una prestazione priva di cattiveria agonistica e di idee da parte dei padroni di casa. […] Per il gol bisogna comunque aspettare il rientro dagli spogliatoi: a centrocampo Guccione ruba un pallone a Gal, lo passa a Coraini che, con un rasoterra, supera Andreatta. […] Nel finale il solito Guccione si rende pericoloso su punizione, resta pronto Andreatta. Gli ultimi tentativi sono affidati ad Aliù, che prima si fa ribattere da Vencato e poi colpisce di testa, e a Barbosa.
Ore 13.10 – (Gazzettino) Un 2016 da incorniciare, un 2017… per sognare. Gianluca Litteri incarna alla perfezione il pensiero di Roberto Venturato, che chiede ogni giorno un passo in avanti ai propri giocatori. Il tecnico del Cittadella alla vigilia di ogni partita dice sempre di alzare l’asticella, il suo centravanti d’oro raccoglie l’assist e non si nasconde: «Con il girone di ritorno inizia un altro campionato, le avversarie ci conoscono meglio e ci guardano con un occhio diverso rispetto all’inizio della stagione, quindi dobbiamo crescere ancora per rimanere dove ci troviamo in questo momento». Perché Litteri ha le idee ben chiare per questo anno nuovo. «Un paio di sogni nel cassetto ce li ho, quello personale è arrivare a 20 gol, come squadra vorrei conquistare almeno i play off, il Cittadella può riuscirci». […] A patto di ritrovare il migliore Litteri, indispensabile per questi colori. Il finale di 2016 invece l’ha vista un po’ appannato. «Le occasioni per fare gol le ho avute anche nelle ultime cinque gare giocate, avrei potuto fare di più, sicuramente. Non nascondo che anche un po’ di acciacchi a livello fisico hanno minato le mie ultime prestazioni, perché io sono un attaccante che deve essere al top della condizione per esprimersi al meglio, poter incidere ed essere determinante. Sto lavorando per mettermi a posto fisicamente, e per il 21 gennaio, al ritorno in campo, sarò pronto io e l’intero Cittadella». Oggi pomeriggio ci sarà il primo allenamento del 2017, le vacanze invernali (Litteri ha trascorso qualche giorno a Cortina) sono finite per tutti. «Abbiamo dato il massimo nel girone di andata, siamo a quota 34 punti, che non sono sufficienti per raggiungere il nostro primo obiettivo, che è la salvezza. Dobbiamo ripartire da zero senza guardarci alle spalle perché non si vive mai di rendita. Conosciamo le nostre potenzialità, da quelle ripartiremo». […] È stato anche l’anno della sua rinascita. «Si può dire forte e chiaro: mi sono fatto valere dopo un anno sottotono. Mi sono rimboccato le maniche e rimesso in gioco». Quanti i meriti suoi e quello di un collettivo come quello del Cittadella? «Ho sempre detto e lo confermo che i miei risultati dipendono dal lavoro della squadra». A Cittadella lei ha trovato il suo ambiente ideale, tant’è vero che nella scorsa estate ha fortemente voluto la conferma, nonostante richieste importanti. «Qui ho avuto soddisfazioni che difficilmente si raccolgono in carriera, Cittadella ti restituisce tanta serenità, la società è seria e solida, è stata una scelta facile da fare».
Ore 12.50 – (Gazzettino) Il campionato Primavera riprenderà solo il prossimo fine settimana, ma il Cittadella è già tornato al lavoro per preparare al meglio la seconda parte della stagione. A un solo turno dalla conclusione del girone di andata, i granata occupano l’ottavo posto del girone B con 13 punti. «Direi che finora la squadra ha fatto meglio delle aspettative – commenta il tecnico Giulio Giacomin – Chiaramente sappiamo che bisognerà fare grande attenzione per continuare a raccogliere buoni risultati. Se cercare di colmare il gap nei confronti delle squadre che ci stanno davanti non sarà facile, visto che sono tutte molto attrezzate, dovremo cercare di guardarci dalle squadre che ci inseguono. Anche perché il campionato è molto equilibrato e la classifica cortissima, specie nelle retrovie». Tra gli obiettivi che vengono fissati a inizio stagione c’è sempre quello di riuscire a portare giocatori in prima squadra, e finora gli esordi in serie B di Luca Maniero e Marco Varnier sono stati accolti con soddisfazione dallo staff della Primavera granata. «Questa è la politica societaria, e deve essere un obiettivo primario per noi – conferma Giacomin – Maniero e Varnier si allenano stabilmente con la prima squadra già da inizio campionato, e ci sono altri pronti a dare una mano, penso ad esempio a Giacomo Caccin del 97 e Giulio Fasolo del 98, che stanno per rientrare dopo degli infortuni pesanti». […]
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Roberto Venturato, dopo un 2016 strepitoso, che ha visto il Cittadella vincere a mani basse il campionato di Lega Pro e stupire tutti nel girone d’andata in Serie B, si riparte. Al giro di boa avete raccolto 34 punti e non siete mai usciti dalla zona playoff. Nel 2017 si può sognare? «Se ragionassimo su ciò che è stato fatto e sulla classifica, direi di sì. Ma allo stesso tempo bisogna essere bravi a non illuderci. La cosa più importante da fare è incamerare il prima possibile i punti-salvezza, sarebbe un errore pensare già oltre. Teniamo in testa questo obiettivo con grande umiltà, poi vediamo cosa sapremo fare di meglio. La bellezza dello sport sta nelle imprese e nelle sfide da vincere. Quando sarà il momento giusto, vedremo fino a che punto potremo alzare l’asticella. Partendo da un presupposto: dal 21 gennaio inizierà un altro campionato». […] Par di capire che ciò che le preme maggiormente correggere sia la fase difensiva. Come mai? «Volendo fare sempre un calcio estremamente propositivo, dobbiamo avere la dote di mantenere il possesso palla e migliorare la nostra capacità di vivere le partite. Siamo una squadra che nel girone d’andata ha commesso tanti errori a livello individuale e collettivo in fase difensiva. Averne fatti solo qualcuno in meno ci avrebbe consentito di raccogliere sicuramente 4-5 punti in più. Girare a 34 è stato un grande risultato, pensare che ne avremmo potuti avere tranquillamente qualcuno in più ci deve spingere a lavorare con fame e determinazione. Solo in questo modo potremo pensare di restare sempre vicini alle prime, provando a giocarci sino alla fine qualcosa di importante». Dal suo punto di vista di allenatore, qual è stato il Cittadella più bello del girone d’andata e quale quello peggiore? «La partita che forse mi è rimasta più nel cuore è stata quella d’esordio, visto che era anche il mio debutto in Serie B. Aver vinto contro una squadra come il Bari, in uno stadio importantissimo, resterà per sempre un ricordo fantastico. Poi c’inserisco il successo con il Verona, che per il modo in cui è arrivato è una pagina importante del campionato. La peggiore? In ogni gara la prestazione non è mai mancata e proprio per questo motivo una sconfitta che ancora mi brucia è quella di Benevento. Vincere laggiù, a corredo di un’ottima prestazione, avrebbe dato un segnale importante. E rappresenta l’esempio migliore dei punti che abbiamo lasciato per strada. Ecco perché voglio ripartire da ciò che non è andato, per provare a costruire qualcosa d’importante».
Ore 12.10 – (Mattino di Padova) Dopo 10 giorni di vacanze, il Cittadella riprenderà la preparazione questo pomeriggio allo stadio Tombolato. Poco meno di due settimane di lavoro in vista del ritorno in campo per la prima gara del girone di ritorno, in programma sabato 21 alle ore 15 in casa contro il Bari. Lo staff tecnico e quello medico saranno chiamati prima di tutto a valutare le condizioni dei due giocatori usciti malconci dall’ultima gara dell’anno contro l’Entella. Christian Kouamé ha accusato un risentimento ai flessori della coscia destra, una piccola ricaduta dell’infortunio che l’ha già tenuto ai box per più di un mese. Oggi si capirà qualcosa di più sull’intensità dell’infortunio e sugli eventuali tempi di recupero. Non ci dovrebbero essere problemi, invece, per Lucas Chiaretti, uscito anzitempo dall’ultima gara dello scorso anno per una profonda ferita sotto al ginocchio destro. Già oggi il brasiliano dovrebbe allenarsi con il gruppo. […]
Ore 11.40 – (Gazzettino, editoriale di Claudio Malagoli dal titolo “Proprietà promossa a pieni voti, ora serve la risposta dei tifosi”) Non sappiamo se la stagione del Padova finirà positivamente oppure no, ma di una cosa siamo certi: la proprietà sta facendo tutto il possibile sul piano degli investimenti per consegnare a Brevi una squadra in grado fino all’ultimo di lottare per la promozione. L’addio di Filipe è stato subito compensato dall’acquisto di Berardocco, mentre l’ingaggio del brasiliano De Cenco, oggetto del desiderio di numerose squadre, fa certamente lievitare il coefficiente di pericolosità della truppa biancoscudata sul piano offensivo. Il tutto – grazie all’intraprendenza del diggì Zamuner – nello spazio di pochi giorni, proprio per garantire all’allenatore la possibilità di inserire al meglio gli ultimi due arrivati nei collaudati meccanismi di gioco. Ora però tocca ai tifosi, un po’ troppo tiepidi nel girone d’andata, ripagare gli sforzi della società. Come? Garantendo una maggiore presenza allo stadio. Questa dirigenza se lo merita.
Ore 11.30 – (Gazzettino) «Chi temo di più per la lotta promozione? Il Padova. Siamo noi la squadra da battere». Poche parole, ma idee chiare per Caio De Cenco approdato all’ombra del Santo dopo un corteggiamento iniziato già nella passata stagione. «Prima o poi doveva succedere – esordisce l’attaccante brasiliano – Ho ricevuto altre telefonate prima del mercato, ma quando Zamuner mi ha contattato per la prima volta sapevo che questa doveva essere la mia destinazione». E perché tutto andasse a buon fine, il giocatore ci ha messo del suo, riducendosi l’ingaggio per le due prossime stagioni qualora la squadra restasse in Lega Pro. «Vale per me, ma soprattutto per la società. Insieme abbiamo fatto dei sacrifici e sono contento di essere arrivato qui presto per lavorare subito con il gruppo». Obiettivo quest’ultimo raggiunto dopo un viaggio piuttosto travagliato. Insieme alla moglie Clara, brasiliana come lui e sposata il 28 dicembre, ha raggiunto in nottata Palermo da dove ha preso un volo per Roma; poi il cambio per Bologna e gli ultimi cento chilometri in auto. […] Dodici mesi prima a Ferrara ha invece giocato agli ordini di Oscar Brevi. «In Emilia è stata una stagione un po’ travagliata sin dall’inizio, non solo per lui, ma per tutta la squadra. Qui sta dimostrando il suo valore ed è importante che abbia creato un bel gruppo».
Ore 11.20 – (Gazzettino) Luca Berardocco, nuovo regista del Padova, pescarese di Montesilvano, arriva agli impianti della Guizza accompagnato da Andrea Sbraga, suo compagno per sei mesi nella scorsa stagione alla Carrarese. Poi scatta l’abbraccio con Dettori, altro giocatore con cui ha condiviso l’esperienza in Toscana e, prima di partecipare al primo allenamento con la maglia biancoscudata, scatta il momento della presentazione ufficiale. «Credo molto in questa esperienza esordisce – Appena arrivato ho subito potuto constatare la serietà della società. Padova è sempre stata la mia prima scelta anche per blasone, storia e per il progetto attuale. Per me questa è una grandissima opportunità, un passo in avanti nella mia carriera. Sono ancora giovane – aggiunge – voglio vincere qualcosa e spero farlo qui. La mia promessa è quella di dare tutto senza risparmiarmi, sperando che i tifosi coi siano vicino come sempre. Al tempo stesso ringrazio quelli della Sambenedettese, che hanno grande passione, e la società in cui sono stato molto bene». Poi si presenta. «Sono un regista mancino e sono stato quasi sempre utilizzato come vertice basso in un centrocampo a tre; mi piace giocare la palla, dare i tempi e, se possibile, verticalizzare cercando di dare profondità alla manovra».
Ore 11.10 – (Gazzettino) […] Oggi vede il Padova con gli occhi da dirigente e non più con quelli da calciatore. Che idea si è fatto? «Sempre la stessa, ossia di una società forte che sa quello che vuole e che cammina con le proprie gambe senza fare mai il passo troppo lungo. Abbiamo imprenditori solidi e capaci sul piano sportivo e morale. Quello che hanno fatto il presidente Giuseppe Bergamin e l’amministratore delegato Roberto Bonetto è davvero qualcosa d’importante». Passando alle questioni di campo, la squadra si è resa protagonista di una grande cavalcata da metà ottobre in avanti tanto da risalire al terzo posto, in scia a Venezia e Pordenone. Cosa può fare la differenza nel girone di ritorno? «Senza dubbio la capacità di restare agganciati al gruppo di testa fino a marzo-aprile, quando ci sarà la volata finale. Questo è un campionato molto equilibrato, e non credo che qualche compagine sarà in grado di scappare via. Poi naturalmente serve avere qualità, oltre a una condizione fisica ottimale. Il Padova può crederci».
Ore 11.00 – (Gazzettino) Un anno vissuto tra campo e scrivania. È quello che si è appena messo alle spalle Marco Cunico, leader dei biancoscudati fino al termine del passato campionato quando ha deciso di appendere le scarpe al chiodo per intraprendere la carriera di dirigente, diventando il braccio destro del diggì Zamuner. Un nuovo percorso professionale che l’ex capitano sta affrontando con la grande professionalità e dedizione che lo hanno contraddistinto anche sul rettangolo di gioco, e che a fine novembre ha arricchito con un ulteriore tassello ottenendo a Coverciano la qualifica di direttore sportivo. Cunico, come ha vissuto il cambiamento? «Sono passaggi della vita lavorativa. Quando giochi ti dicono sempre di continuare più che puoi perché le emozioni che ti dà il campo non le ritrovi in nessun altro lavoro. Anche per me è stato un cambiamento netto, ma non radicale perché ho avuto la possibilità di restare nel mondo del calcio e per questo devo ringraziare la società biancoscudata, alla quale mi sento molto legato». Poi aggiunge: «Sono comunque sempre di corsa per cercare di vedere, capire e fare cose nuove, per cui non ho molto tempo per riflettere su ciò che è stato il passato. Sono concentrato e motivato a imparare il più possibile per accrescere il mio bagaglio professionale, facendo sempre un passo alla volta. Sono contento e orgoglioso di fare parte di questa dirigenza». […]
Ore 10.50 – (Gazzettino) Amichevole di lusso per il Padova che sabato alle 14.30 ospiterà all’Euganeo l’Hellas Verona, capolista del campionato di serie B. In settimana la squadra potenzierà specialmente il lavoro fisico e oggi è in programma una doppia seduta, con i test atletici in mattinata e l’allenamento alle 14.30. Ieri il solo Alfageme ha lavorato in palestra per un intervento al naso a cui è stato sottoposto qualche giorno fa. Sempre da oggi e fino al 26 gennaio i tifosi potranno sottoscrivere l’abbonamento Home Box per le rimanenti nove partite della stagione regolare e migliorare il deludente attuale dato di 2.890 tessere, il tutto nella sede del Padova dal lunedì al venerdì con orario 10-12.30 e 15.30-19. […]
Ore 10.30 – Biancoscudati alla Guizza per i test atletici. Previsto un allenamento anche nel pomeriggio, alle ore 14.30.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Pensieri in libertà, iniziando un 2017 da primattori”) Che ne sarà delle nostre due squadre professionistiche di Serie B e Lega Pro in un anno che si apre all’insegna della speranza e, diciamolo pure, del sogno di continuare a restare protagoniste della lotta al vertice sino alla conclusione dei rispettivi campionati? Se lo sapessimo, potremmo chiudere baracca e burattini e cambiare mestiere, ma dato che non abbiamo il dono di prevedere il futuro ci possiamo basare su sensazioni e tanti piccoli indizi per tentare di immaginare dove Cittadella e Padova si potrebbero collocare a maggio, quando verrà scritta la parola “fine” sulla stagione regolare. Definiamoli pure pensieri in libertà, espressi ad alta voce, ma il minimo comune denominatore per granata e biancoscudati è un obiettivo preciso: puntare ai playoff. […] Salito finalmente sul podio, il gruppo di Brevi ha chiuso il 2016 forte di una serie utile di 5 incontri, valsi 11 punti su 15, tale da proiettarlo al terzo posto, condiviso con il Parma, che giustamente il presidente Bergamin teme come l’avversario più forte e quadrato di quelli con cui bisogna fare i conti (e non solo perché ha cambiato allenatore, ma perché la sua rimonta è simile a quella dei biancoscudati). Gli ultimi acquisti – Berardocco per il centrocampo e De Cenco per l’attacco – sono validissimi e rispondono in pieno ai desiderata dell’allenatore, che aveva bisogno sostanzialmente di un cucitore del gioco, possibilmente non troppo vecchio nè eccessivamente giovane e già con esperienza di categoria, e di una punta fisicamente prestante, prima ancora che qualitativamente forte, per dare più peso al reparto avanzato. Qui l’assenza di una “torre” in area si è fatta spesso sentire per scardinare difese rocciose e decise ad alzare le barricate quando si viene a giocare all’Euganeo. Riconosciuto alla proprietà lo sforzo finanziario non da poco che ha consentito a Zamuner di portare a termine con profitto due operazioni tutt’altro che semplici, il Padova può competere a pieno titolo per la vittoria finale. Ha elevato ulteriormente il proprio tasso tecnico, ha un parco-giocatori completo e, se si riuscirà a recuperare al meglio De Risio, ha tutto per contrapporsi a Venezia, Pordenone, Parma e Reggiana con credenziali di prim’ordine. Sempre parlando in libertà, una cosa ci piacerebbe venisse riconosciuta dalla piazza: la capacità dell’allenatore di aver raddrizzato, a dispetto di tutto e tutti, una nave che aveva imbarcato tale e tanta acqua da rischiare il naufragio. Non susciterà simpatie fra i tifosi come magari altri tecnici del passato, tuttavia gli va dato atto di aver trasformato il brutto anatraccolo (qual era sembrato in effetti sino alla gara di San Benedetto del Tronto dell’11 ottobre scorso) in un bel cigno, in grado adesso di farsi rispettare dagli altri e di poterli superare per maestosità e splendore. Certo, sarà una sfida durissima, ma avere 9 partite su 17 in casa (comprese le sfide con Parma e Venezia) può costituire un vantaggio decisivo, se sfruttato al massimo. […]
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Luca Berardocco è il regista di qualità e quantità che, per un motivo o per l’altro, il Padova non aveva mai avuto nella prima metà di stagione. Caio De Cenco, inseguito già l’anno scorso, è invece l’attaccante che può far compiere il salto di qualità ad un reparto già bene assortito. «Questa per me è una grandissima opportunità», le prime parole del centrocampista arrivato dalla Sambenedettese. «Sono ancora giovane, voglio vincere qualcosa e spero di riuscirci in una piazza storica e importante». […] De Cenco, 27 anni e un contratto di due anni e mezzo firmato proprio ieri alla Guizza, appena sbarcato in città, non nasconde, invece, la soddisfazione: «Era nel destino che un giorno dovessi essere qui», confessa. «I miei nonni materni erano padovani, emigrarono in Brasile tanti anni fa ma forse prima o poi doveva capitare che passassi di qui: la mia cittadinanza italiana, quando sbarcai qui dieci anni fa, venne fatta proprio a Padova in virtù di quel legame con la città. Da quando, pochi giorni fa, è arrivata la chiamata di Giorgio (Zamuner, suo ex direttore a Pordenone, ndr), sapevo che questa avrebbe dovuto essere la mia destinazione: ho ricevuto tante offerte, ma mi è bastato poco per capire che Padova era la scelta giusta. Voglio far vedere a tutti il mio valore, dare una mano e raggiungere l’obiettivo insieme alla squadra. Avversarie ce ne sono tante, Pordenone compreso, ma sarà il Padova la squadra da battere».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Se vogliamo arrivare sino in fondo, dobbiamo riempire l’Euganeo: sarà uno stadio brutto, ma questo è ciò che abbiamo, e ogni domenica, perché adesso non c’è nemmeno più la scusante del sabato, abbiamo bisogno di 6-7000 persone sugli spalti». Parole condivise e sottoscritte anche da patron Giuseppe Bergamin, che ha voluto, così come il socio, essere presente alla Guizza alla ripresa degli allenamenti dopo le feste. «In estate avevamo dato a Zamuner e al tecnico la responsabilità di costruire la squadra, e credo che i risultati fin qui ottenuti abbiano dimostrato la bontà del lavoro svolto», le parole del presidente. «Arrivati a gennaio, però, come soci abbiamo chiesto loro cosa fosse necessario in questa sessione di mercato per migliorare la rosa già presente e rendere ancora più affidabile il nostro progetto, ed eccoli qui. Non ci poniamo obiettivi, ma vogliamo competere con tutti e la classifica dimostra qual è il valore delle nostre concorrenti: lo faremo sino alla fine».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Come se non bastasse la classifica, adesso ci sono pure le dichiarazioni a rimarcarlo a quanti ancora non l’avessero ben chiaro. Il Padova, chiuso il 2016 a soli tre punti dalla vetta, vuole giocarsi tutte le cartucce a disposizione per provare la rincorsa alla promozione diretta: giunti a questo punto, sarebbe da folli non tentare. […] «Noi abbiamo fatto il nostro, ora tocca alla città». Con queste parole è stato l’amministratore delegato, Roberto Bonetto, a lanciare il guanto di sfida a Parma, Venezia e Pordenone, e a chiamare a raccolta il pubblico. «Come società abbiamo cercato di fare il massimo, perché sappiamo che ce la dobbiamo giocare sino in fondo: dobbiamo essere protagonisti, Berardocco e De Cenco hanno fame e voglia di vincere come noi, e ci daranno una grossa mano nel tentativo che faremo in questi ultimi mesi del campionato. Adesso che come club abbiamo fatto il nostro, rivolgo ai tifosi l’appello ad abbonarsi e a starci vicini. Se all’inizio della stagione avevo detto che ero stufo di sentire critiche, e che i tifosi potevano fare pure a meno di abbonarsi, convinto che poi sarebbero venuti lo stesso a vedere le partite, ora rinnovo la mia richiesta: i risultati del girone d’andata sono sotto gli occhi di tutti, siamo terzi e abbiamo rinforzato la squadra, facendo anche dei sacrifici economici, per cui penso che adesso meritiamo che la piazza ci supporti in questa rincorsa».
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Più che un’amichevole, un test di lusso. Sabato 14, alle ore 14.30, sarà l’Hellas Verona a testare le ambizioni del Padova impreziosito dagli ultimi acquisti. […] Alla Guizza, ieri, i giocatori hanno intanto ripreso gli allenamenti dopo i dieci giorni di vacanza a cavallo di Capodanno. Alfageme, a sorpresa, si è presentato con un vistoso cerotto sul volto: niente di preoccupante, l’argentino si è sottoposto ad un’operazione di pulizia al naso tre giorni fa, e già entro la ripresa del campionato sarà pienamente ristabilito. Di nuovo in campo anche Fantacci, assente da diverse settimane dopo l’infortunio alla spalla patito in allenamento: gli esami a cui si è sottoposto hanno escluso la necessità di un intervento, e il giovane ha quindi ripreso ad allenarsi con i compagni senza problemi.
Ore 09.00 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 42, Pordenone 41, Padova e Parma 39, Reggiana 37, Gubbio 35, Bassano 33, Sambenedettese 31, FeralpiSalò 29, Santarcangelo 27, AlbinoLeffe 26, Maceratese 24, Ancona e SudTirol 23, Lumezzane 22, Forlì, Modena e Teramo 19, Mantova 18, Fano 16.
Ore 08.50 – Lega Pro girone B, i risultati della ventunesima giornata: AlbinoLeffe-Padova 0-3 (Neto Pereira (Pd) al 6′ pt, Mandorlini (Pd) al 46′ pt, Favalli (Pd) al 25′ st), Bassano-Teramo 2-1 (Capitanio (Te) al 26′ pt, Candido (Ba) al 30′ st, Maistrello (Ba) al 47′ st), Lumezzane-Parma 0-2 (Scavone (Pr) al 3′ pt, Lucarelli (Pr) al 9′ st), Pordenone-Forlì 5-0 (Ingegneri (Pn) al 18′ pt, Berrettoni (Pn) al 28′ pt, Arma (Pn) su rigore al 45′ pt, Cattaneo (Pn) al 29′ st, Martignago (Pn) al 44′ st), Sambenedettese-Maceratese 0-1 (Allegretti (Ma) al 27′ st), SudTirol-Gubbio 2-2 (Spagnoli (St) al 12′ pt, Gliozzi (St) al 16′ pt, Candellone (Gu) al 36′ st, Rinaldi (Gu) al 46′), Venezia-Mantova 3-1 (Domizzi (Ve) al 9′ pt, Marchi (Mn) al 17′ pt, Moreo (Ve) al 20′ pt, Modolo (Ve) al 16′ st), Ancona-Reggiana 1-0 (Frediani (An) al 40′ pt), Santarcangelo-Fano 1-0 (Cori (Sa) al 47′ st), Modena-FeralpiSalò 4-1.
Ore 08.40 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.30 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.