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Ore 19.00 – (Il Piccolo) Gli alabardati sono fisicamente pronti alla ripresa del campionato e alla trasferta di domani in casa della Carenipievigina (inizio ore 14.30, arbitra Esposito di Aprilia). Lo assicura lo staff tecnico, soprattutto chi cura muscoli e polmoni dei giocatori. La Triestina, si sa, gioca un campionato di dilettanti, ma nella struttura è una società che di dilettantistico non ha proprio nulla e pretende quindi dai giocatori un comportamento da professionisti. La lunga pausa per le festività natalizie e di fine anno nasconde sempre insidie e incognite, non solo per la mancata attività fisica ma soprattutto per qualcuno che non riesce a trattenersi troppo da panettoni, cotechini e spumante. Anche se in realtà il riposo per i giocatori dell’Unione è stato abbastanza limitato (5 giorni per Natale e 3 per Capodanno) e gli allenamenti tra i due periodi sono stati piuttosto intensi. Fatto sta che comunque a ognuno sono stati dati dei precisi compiti per casa, soprattutto per França e Corteggiano, partiti oltreoceano subito dopo la partita con la Virtus Vecomp riprendendo gli allenamenti con la squadra appena questa settimana, restando dunque lontani da Trieste ben due settimane. Ebbene i due sudamericani, da quanto trapela, hanno rispettato in pieno il programma di lavoro, presentandosi alla ripresa degli allenamenti già in palla e senza sovrappesi da smaltire. Insomma hanno trascorso le vacanze senza dimenticare la Triestina e in pratica sono già pronti per giocare a Pieve di Soligo. Certo, l’unica incognita è che ovviamente un bel po’ di allenamenti li hanno saltati e soprattutto per le due tranche iniziali di sedute (quella pre e quella immediatamente post natalizia) non hanno lavorato con la squadra. Un po’ di ritmo nelle gambe insomma manca, perciò sarà soprattutto questa la valutazione che Andreucci e l’intero staff dovranno fare in vista di un loro utilizzo domani. Pare che anche gli altri giocatori abbiano svolto in pieno i loro compiti e siano stati attenti a non esagerare nelle libagioni. La media generale infatti è che quasi tutti sono tornati al lavoro addirittura con meno peso rispetto a quando hanno iniziato le vacanze. Una parziale spiegazione è dovuta al fatto che, frenando il lavoro quotidiano, un po’ di massa muscolare viene persa, ma ovviamente non è tutto qui. Infatti filtra una notevole soddisfazione dello staff alabardato perché in effetti non è facile ritrovare una squadra alla ripresa senza appesantimenti da smaltire. Insomma, pur con tutte le incognite fisiologiche legate a una ripresa del campionato dopo 20 giorni, dal punto di vista fisico-atletico la Triestina dovrebbe essere già pronta a riprendere le battaglie sui campi della D. A partire da domani contro una Carenipievigina che si è rinforzata nel mercato invernale per tentare di acciuffare la salvezza.
Ore 18.30 – (Giornale di Vicenza) A dispetto dei 70 anni che compirà il 19 gennaio, Osvaldo Jaconi è ancora un inossidabile fusto che non disdegna di tornare in panchina (“Mi guardo attorno, se mi chiamano vado”) e che nel frattempo non si perde una virgola di quello che accade alle sue ex squadre. Bassano incluso. Osvaldo, ha visto il Bassano? Primo a novembre, eppoi un mese di patemi… “Sì e credo che la causa principale della flessione sia stata una montagna di infortuni contemporanei che hanno rallentato il passo. Dopo, è inevitabile, smarrisci certezze e fiducia. Però…” Prego, dica. “Però qui vorrei sottolineare i meriti della società. Mi spiego: un qualunque club, quasi tutti ad essere sinceri, dinanzi a un calo verticale di questo tipo avrebbe esonerato l’allenatore. È un classico. Lo fa la maggior parte dei dirigenti. Bassano ha avuto il merito di tenere duro e nelle ultime due gare, seppur in emergenza, è stato premiato dall’inversione di rotta nei risultati. Dando altresì un segnale preciso allo spogliatoio. Del tipo: il tecnico è questo e non si cambia. I giocatori si adeguino. È l’atteggiamento di una proprietà forte che non si fa condizionare”. D’Angelo è arrivato qui con la fama di difensivista e ha finito con lo schierare sino a 7-8 giocatori offensivi su 11… “Personalmente non sono sorpreso. Luca l’ho avuto a lungo come giocatore al Castel di Sangro non era il solito stopper che menava e basta. Spesso si proponeva in fase offensiva, era un ragazzo fisicamente e tatticamente esuberante, si spingeva in avanti e ha anche segnato qualche gol importante, non solo a Marassi col Genoa. Fa parte del suo spirito provare ad andare sempre oltre”. Pensa che il peggio per il Bassano sia alle spalle? “Credo sia fondamentale per i giallorossi recuperare tutti gli ammaccati e allora, non dico che torneranno al comando ma potranno costruirsi una seconda parte di stagione felice. Eppoi sono dell’idea che se il Soccer Team finisse la regular season al quinto, sesto o al settimo posto compirebbe un capolavoro. E anche se i tifosi si stanno abituando bene, questo è il campionato di C più competitivo degli ultimi 30 anni”. […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] Un affare concluso dalla FeralpiSalò potrebbe sbloccarne un altro in direzione del De Marchi. I leoni del Garda, infatti, hanno concluso l’acquisto della punta Andrea Ferretti dal Trapani, e ora l’attaccante Romero può partire. Il gigante ha tante richieste, ma preferirebbe trasferirsi sulle rive del Noncello. Dal momento che la FeralpiSalò ha già scelto Ferretti, però, non è più certo l’inserimento nella trattativa di Stefano Pietribiasi. Così il problema ora si sposta sul fronte del conguaglio chiesto dalla squadra bresciana. C’è poi l’idea Diaw. L’ex Tamai è sempre il rinforzo più probabile per il Pordenone, ma nelle ultime ore è stato registrato l’interesse del Mantova, che ha effettuato un sondaggio sull’attaccante. Alla Reggiana piace il centrocampista Lulli (Sambenedettese), mentre il Parma di D’Aversa sta per soffiare al Venezia di Inzaghi il mediano cagliaritano Gianni Munari. La firma è attesa nell’arco di pochi giorni.
Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Nessuno meglio dei neroverdi in tutta la Lega Pro 2016 (quindi a cavallo delle due mezze stagioni: 84 punti totali); nessuno meglio di loro due nell’Italia della Terza serie per quanto riguarda il numero dei successi. Capitan Mirko Stefani e Matteo Tomei, il difensore centrale e il portiere del Pordenone, sono in testa alle classifiche nazionali delle vittorie nell’anno d’oro che se n’è appena andato: ben 26. Una bella soddisfazione. Anche se, come dice Antonio Conte, i record personali rimangono soltanto quando si abbinano a uno scudetto o a una promozione. – Tomei, concorda con l’ex ct azzurro ora al Chelsea o dissente? «Certo salire in B sarebbe il massimo – osserva il numero uno naoniano, di ruolo e di fatto -. Il nostro riconoscimento non ha però radici individuali. Va condiviso con tutto il gruppo, nonché con lo staff, la dirigenza e i tifosi, poiché racchiude tante cose insieme. In fondo questa è soltanto la nostra terza stagione in Lega Pro: abbiamo costruito in gruppo, come un’orchestra, qualcosa di straordinario». […] – Quale può essere la gara decisiva del ritorno? «Non me ne aspetto una sola, spesso sono gli episodi a decidere le singole partite. L’importante sarà invece ricordare sempre quali sono le nostre qualità e i nostri mezzi, giocando compatti e consapevoli, con coraggio e intensità. Gli altri possono rinforzarsi con gli acquisti, noi lo facciamo sapendo di essere un gruppo di uomini, prima ancora che di calciatori». – Chi teme di più nella corsa verso la B? «Ho grande rispetto per il Parma: questione di organico, storia, stadio, blasone e qualità. Ma noi non temiamo nessuno».
Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Abituato a pesare col bilancino ogni parola, Bruno Tedino si è lasciato andare negli studi di Sportitalia. «Vincere il campionato? Abbiamo fatto tanti punti e non ci nascondiamo». Non ha posto la promozione come obiettivo primario, ma non si è nemmeno nascosto dietro la solita prudenza. «La nostra forza nasce dal fatto che siamo un gruppo compatto. Se non lo sei non vai da nessuna parte». Niente primedonne, ma tanti vogatori che remano tutti nella stessa direzione: il faro della B. Tedino ha parlato anche di mercato e ieri tanti siti specializzati hanno riportato le sue parole. In particolare su Yusupha Bobb, centrocampista del Chievo, nato in Gambia nel giugno del ’96, dato in prestito la passata stagione al Cittadella e ora a Taranto, nel girone C di Lega Pro: «Lo stiamo seguendo. Se ci sarà la possibilità di prenderlo, ci faremo trovare pronti». Ieri, interpellato, ha corretto il tiro: «Ho semplicemente detto che conosco il giocatore e lo apprezzo. Ma non credo che verrà a Pordenone». […]
Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Con il ritiro di Caorle al via domani (sino al 12) il Pordenone riprende a lavorare in vista della trasferta di Teramo del 22 gennaio. Come sta la rosa di Tedino? Per sua fortuna il tecnico avrà da gestire una situazione rosea. Non dovrà infatti aspettare il rientro di nessun infortunato, né di breve né di lungo termine. L’unico che torna a disposizione dopo un’influenza è Giulio Parodi, neppure convocato per l’ultima sfida del 2016 col Forlì. Per il resto Tedino assieme al preparatore atletico Adalberto Zamuner dovrà ricaricare le pile a un gruppo che ha dato tanto. Stefani, assieme a Misuraca, ha giocato tutte le partite sinora disputate (21); Tomei invece ne ha saltata soltanto una così come Arma e Berrettoni (20 presenze). Giocatori come Semenzato, Ingegneri e Burrai stati fuori soltanto in due circostanze (19 gettoni). Insomma, otto undicesimi della formazione titolare ha di fatto sempre giocato e sarà dunque fondamentale tirarli a lustro: il girone di ritorno, non lo si scopre certamente ora, è più duro di quello d’andata. […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) […] Intanto a Salò, dopo l’arrivo di Ferretti (’86) dal Trapani è in uscita Niccolò Romero (’92), centravanti che com’è noto interessa al Pordenone per il ruolo di vice-Arma. Di sicuro ai neroverdi arriverà un terzino sinistro che, a quanto pare, sarà un giovane: il profilo pare deciso. Non un giocatore esperto ma un ragazzo da svezzare, soprattutto per rispettare la regola che impone 16 giocatori “vecchi” in rosa: al momento il club non ha alcun elemento esperto in uscita. Intanto il Bassano avrebbe messo nel mirino il centrocampista Giovanni La Camera. Il classe ’83 nativo di Messina è attualmente in forza alla Lupa Roma, dove ha messo a segno anche due reti in diciotto presenze in campionato. Il Padova ingaggia ufficialmente Luca Berardocco (’91) mediano della Sambenedetttese, il portiere Jacopo Furlan (’93) ha rescisso col Lumezzane ed è ambito da molti club di categoria. Grande colpo del Forlì infine che ingaggia l’attaccante Davide Succi (’81) ex Padova e reduce da un’interessante esperienza in India.
Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Yusupha Bobb, centrocampista classe 1996, del Taranto ed ex Cittadella, è un giocatore che interessa al Pordenone. Ad averlo dichiarato è il tecnico-manager dei neroverdi Bruno Tedino nel corso della trasmissione “Speciale calciomercato” di Sportitalia, seguita da molti appassionati. Punzecchiato dal conduttore Michele Criscitiello e dal suo braccio destro Alfredo Pedullà e affiancato dall’anchorman-tifoso (dell’Inter) Ciccio Valenti, il trainer non ha nascosto di seguire il mediano che andrebbe a rinforzare una linea destinata ad avere almeno un’uscita. Non è da escludere neppure uno scambio con il Taranto: a fare il percorso inverso potrebbe essere Stefano Pietribiasi, come confermato allo stesso tempo ieri dall’agente Gabriele Savino. «Effettivamente, è un calciatore che piace al Taranto – ha dichiarato a Tuttolegapro.com –. Prima di approfondire il discorso con i rossoblu, però, dovrò parlarne con il Pordenone per capirne le intenzioni. Sicuramente la piazza di Taranto ci piace, anche per la presenza di un ds preparato e serio come Fabrizio De Poli. La trattativa c’è, ma per gli sviluppi bisogna attendere almeno una settimana». […]
Ore 15.00 – (Messaggero Veneto) E se il campionato di Lega Pro finisse oggi, che cosa succederebbe? […] Domenica 14 maggio, giorno di partenza dei rivoluzionati playoff il Pordenone non scenderebbe in campo. Da seconda classificata infatti salterebbe la gara secca d’apertura della post-season (assieme ai neroverdi, a riposo anche Cremonese e Lecce). Già in serie B sarebbero invece Alessandria, Venezia e Matera: per loro niente supplemento di stagione. Subito in campo le altre 24 squadre, quelle classificate dal terzo al decimo posto: nel girone B si giocherebbero Padova-Santarcangelo, Parma-FeralpiSalò, Reggiana-Samb e Gubbio-Bassano; nel gruppo A Livorno-Siena; Arezzo-Piacenza, Lucchese-Viterbese, e Renate-Giana Erminio mentre nel girone C si affronterebbero Juve Stabia-Siracusa; Foggia-Catania, Cosenza-Fondi e Virtus Francavilla-Fidelis Andria. In caso di parità, come l’anno scorso, non si disputano i supplementari: passa chi gioca sul proprio campo. La domenica successiva (21 maggio) entrerebbe in scena il Pordenone – assieme alle altre seconde, più la vincente della coppa Italia, per un totale di 16 squadre – nel doppio turno degli ottavi di finale (seconda gara mercoledì 24): la squadra di Bruno Tedino, seconda del girone B, affronterebbe la vincente dello scontro tra la sesta e la settima del gruppo A: quindi, una tra Renate e Giana Erminio. […] Se il Pordenone dovesse avanzare andrebbe ai quarti di finale: e da qui in poi è previsto il sorteggio integrale. In questo turno i gol in trasferta non valgono doppio, vince chi segna più reti. La differenza rispetto agli ottavi è che, a parità di gol segnati, ci sono supplementari e poi rigori. […]
Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il Venezia si gode il primato solitario e sorride per il risveglio dei suoi attaccanti. L’ultimo mese di Lega Pro è stato il più prolifico per le punte arancioneroverdi, le quali nel complesso hanno faticato davvero parecchio a centrare la porta avversaria. Nelle prime 21 partite di campionato, infatti, gli avanti lagunari hanno firmato 15 gol (sui 29 di squadra) sei dei quali solo a dicembre, con Marsura e Ferrari a regalare i successi di Fano e Bergamo, ancora Marsura assieme a Moreo e Geijo nel 3-3 con la Maceratese, infine Moreo nel 3-1 sul Mantova di otto giorni fa. […] Con i sei centri di dicembre le punte di Inzaghi hanno recuperato posizioni e oggi solo 5 squadre hanno avuto di più dagli attaccanti. Un caso a parte è il Bassano, che nonostante le 23 reti su 34 di Minesso e compagni è crollato al settimo posto a -9 dalla vetta. Il marocchino Arma sta invece tenendo il Pordenone a -1 dal Venezia con i suoi 13 gol, dei quali 7 su rigore, mentre il Parma è risalito con i 15 gol in coppia (tanti quanti i 6 attaccanti veneziani) di Calaiò-Nocciolini. Caso simile al Bassano è la Sambenedettese, attardata malgrado l’esterno Mancuso (nome appuntato sul taccuino del ds Perinetti) sia andato a segno 10 volte (8 su azione e 2 rigori). Tra i team di prima fascia in affanno anche la Reggiana che alla ripresa il 22 gennaio attende il Venezia (ore 18.30) e il Padova, spinte in alto da difensori e centrocampisti.
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Il Venezia si prepara a tornare al lavoro agli ordini di Pippo Inzaghi. Il mercato gli ha già regalato un rinforzo importante sulla fascia destra in difesa (lo svincolato Giuseppe Zampano che si allenerà subito con i nuovi compagni) e potrebbero arrivare altri colpi. Il ds Giorgio Perinetti ha sempre nel mirino una mezzala di corsa che però difficilmente sarà Gianni Munari. Il Venezia è ancora in corsa, ma il Parma ha fatto una proposta importante che al momento lo pone in vantaggio rispetto a tutti gli altri club. Se non arriverà Munari, Perinetti aspetterà la migliore occasione, fermo restando che la lista è è piena e ci dovranno essere alcune cessioni. In partenza gli stessi: Simone Edera è già tornato al Torino che lo girerà o al Piacenza (favorito anche per una questione di continuità d’impiego) o al Parma, se arriveranno offerte potrebbero essere ceduti Pederzoli, Bentivoglio e Baldanzeddu. In attacco, in cima alla lista, sempre Felice Evacuo (Parma), il cui eventuale acquisto provocherebbe la partenza di Ferrari.
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) Primo sul campo, sesto sugli spalti. Il Venezia di Tacopina e Inzaghi guida la classifica nel girone B della Lega Pro e risale la china in quella della media spettatori: 30.993 nelle prime undici gare casalinghe, pari a 2.881 spettatori di media. Un numero che colloca il Venezia in sesta posizione, alle spalle delle irraggiungibili Parma (9.904) e Reggiana (7.393), poi Sambenedettese (4.365) e Padova (3.577), mentre a breve sarà scavalcato il Modena, quinto nella speciale classifica (2.885). Se si allarga il raggio all’intera Lega Pro, il Venezia si colloca in quindicesima posizione con le società del Sud (Lecce 11.946, Foggia 8.749, Catania 7.672, Reggina 4.973 e Taranto 4.257) a egemonizzare la classifica, interrotta solo dal Parma, che va a collocarsi al secondo posto, mentre nel girone A in testa c’è il Livorno (4.287), davanti ad Alessandria (3.580) e Cremonese (3.030). Il record di spettatori per questa stagione spetta a Reggiana-Parma (17.358), seguita da Lecce-Foggia (17.254), mentre nel girone A il match più seguito è stato Livorno-Alessandria (5.605). Il Venezia ha toccato il top per presenza di pubblico nel derby di fine novembre contro il Padova (6.844 spettatori), seguito a distanza dalla sfida con il Bassano (4.286), la gara con il minor numero di spettatori è stata quella del 7 dicembre, turno infrasettimanale, contro il Gubbio (1.661), ma sono rimaste al di sotto di quota 2.000 anche le partite con Forlì (1.994), Teramo (1.881) e Maceratese (1.836). […]
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Ed è di ieri la notizia che con il Torino è stata aperta una trattativa per un attaccante molto promettente e che vanta numerosi estimatori in Serie B, fra cui ancora una volta la Pro Vercelli che interseca spesso i propri destini con i biancorossi. Si tratta di Mattia Aramu, 23 presenze e 5 gol nel Livorno lo scorso anno in B dopo un’ottima stagione nel Trapani. Tanto da guadagnarsi la chiamata in prima squadra al Torino da parte di Mihajlovic, che lo ha anche impiegato in un’occasione. Il Vicenza si è mosso e ha aperto i contatti con il club granata per lui, cercando di scavalcare la Pro Vercelli. Al momento la situazione è aperta, il Torino ha buoni rapporti con entrambi i club e all’inizio della prossima settimana verrà presa una decisione definitiva. […]
Ore 12.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Sergio Floccari un sogno impossibile da raggiungere, Giulio Ebagua un obiettivo alla portata, ma anche un attaccante per il quale esiste una concorrente temibile. Si tratta della Ternana, che si è mossa nelle ultime ore contattando direttamente l’agente del centravanti della Pro Vercelli. Il Vicenza resta in vantaggio, considerato che può contare sul gradimento del giocatore, mentre il club piemontese, titolare del cartellino, ha già dato il via libera alla cessione senza richieste economiche per il cartellino. Per quanto riguarda Floccari, il diretto interessato ieri ha detto no persino alla Spal, mentre sta valutando con attenzione la proposta del Bari, disposta a concedergli un ruolo anche da dirigente dopo il termine della carriera. Ed è proprio questo il nodo che sta frenando tutti gli altri acquirenti, tranne appunto il club pugliese.
Ore 12.00 – (Giornale di Vicenza) Il destino e la gloria di un allenatore sono figli dei risultati. Date le molte delusioni e le poche gioie vissute in biancorosso negli ultimi quindici anni, non stupisce allora che a Vicenza i tecnici non abbiano goduto di fortune durevoli. Giusto per rendere l’idea, l’ultimo a condurre un campionato di serie B dall’inizio alla fine è stato Rolando Maran nel 2010/11. Il 2016, da questo punto di vista, è stato un anno decisamente movimentato: due allenatori che in precedenza erano stati esaltati per gli eccellenti risultati conseguiti, Pasquale Marino e Franco Lerda, hanno fatalmente pagato con l’esonero il periodo di crisi profonda attraversato dalla loro squadra. Ora in panchina siede Pierpaolo Bisoli, cha ha chiuso l’anno con un “crescendo” entusiasmante. Tre “ex ragazzi” degli anni Sessanta, tre profili di tecnici molto diversi tra loro, che è interessante mettere a confronto. […] Al posto del cuneese Lerda è arrivato Pierpaolo Bisoli, emiliano “di montagna”, originario di Porretta Terme. Da subito il nuovo tecnico si è segnalato per il suo approccio da “sergente maggiore” nei confronti della squadra: prima di tutto, correre, correre e correre per mettere più minuti nelle gambe; continui richiami e incitamenti durante gli allenamenti, alternando carota e bastone, elogi e flessioni punitive; un rapporto schietto con la sua “truppa”, invitata a stringere i denti e credere in lui nelle prime difficili settimane, convinto di poter raccogliere buoni frutti nel giro di un paio di mesi. La squadra, non senza qualche titubanza iniziale, lo ha seguito: Bisoli ha reso vero leader un giocatore chiave prima messo in disparte come Bellomo; ha beneficiato enormemente dei rientri di D’Elia e Giacomelli, e della crescita di condizione di Pucino ed Esposito; ha saputo trovare più moduli efficaci da adottare a seconda del momento; ha trovato contributi apprezzabili da giovani come Orlando e Zivkov, e più recentemente ha recuperato pure l’esperto Zaccardo. Il successo nel derby con il Verona (1-0 nella nebbia benedetta del Menti) ha dato la svolta per un finale di 2016 fantastico, che ha consentito al Vicenza di chiudere con una media punti di 1,43 nelle 14 partite sotto la guida del nuovo allenatore. Chissà che sia, finalmente, quello giusto per proseguire senza ulteriori ribaltoni.
Ore 11.30 – (Gazzettino) L’Epifania tutte le feste si porta via. È il famoso detto del periodo natalizio, e vale anche per le vacanze dei giocatori del Cittadella. Ancora oggi e domani, e poi si torna nuovamente in campo per il primo allenamento del 2017. Dieci giorni di preparazione, quindi il 21 gennaio il debutto dell’anno solare in casa, con il Bari, quando comincerà il girone di ritorno del campionato. Durante la pausa invernale, comunque, tutti i calciatori granata non sono certo stati con le mani in mano: anche in vacanza avevano portato con sé un programma di lavoro, come spiega il preparatore atletico Andrea Redigolo. «Ho dato una lista di esercizi di mantenimento ad ognuno, che si poteva svolgere in ogni posto dove fossero andati in vacanza. Un lavoro facile, di carattere generale». Per qualcuno invece un compito per casa diverso: «Strizzolo ha avuto un problema al tendine rotuleo che si è infiammato, quindi lui aveva un lavoro diverso dalla corsa, doveva allenarsi con gli elastici, svolgere degli esercizi di potenziamento. Quindi Pascali, che ha continuato il lavoro che stava facendo a Cittadella prima della sosta, in aggiunta al programma da seguire che gli ho dato io. Per lui si tratta soltanto di recuperare la migliore condizione». […]
Ore 11.00 – (Mattino di Padova) È stato un 2016 da record a Cittadella. E non soltanto dal punto di vista dei risultati. Il momento d’oro della società granata, che dopo aver vinto il campionato di Lega Pro ha chiuso il girone d’andata in Serie B in piena zona playoff, viaggia a 360 gradi e sembra investire un intero territorio. Al giro di boa di questa stagione, infatti, il Cittadella ha fatto registrare il proprio record assoluto di affluenza allo stadio, superando per la prima volta nella sua storia la soglia dei 3.000 spettatori di media a partita. Sono stati 3.056, per l’esattezza, i tifosi che in media hanno popolato le tribune del Tombolato in queste prime 11 partite. Un dato che permette per adesso di superare il precedente primato di 2.944 spettatori ottenuti sempre in B nel 2009/10, quando fu decisiva la volata primaverile che permise di agguantare i playoff. […] E se non è una più una novità il fatto che il rapporto tra abitanti e presenze allo stadio faccia del Cittadella la piazza con la densità maggiore di tifosi in cadetteria, per la prima volta i granata riescono a mettersi alle spalle ben quattro squadre di B. Tra queste il Carpi, ultimo in quanto a media spettatori (2.354), pur reduce da una stagione in Serie A. […] Una crescita favorita sicuramente dai sette anni consecutivi in B, a cui fa da contraltare il calo costante del Padova. Mai come in questo momento, infatti, i numeri tra le due piazze sono così ravvicinati. La media spettatori all’Euganeo, per questo girone d’andata in Lega Pro, è ferma a 3.577, solo mezzo migliaio in più rispetto ai granata. È il dato più basso degli ultimi 15 anni per i biancoscudati. Il tutto in attesa del girone di ritorno, con entrambe le società che nutrono fondate speranze di vivere un rush finale palpitante. E anche per questo sia all’Euganeo che al Tombolato è già partita la campagna abbonamenti straordinaria per la seconda parte di stagione.
Ore 10.30 – (Gazzettino) «Il ragazzo ha dimostrato di volere fortemente venire al Padova – spiega Zamuner – senza dimenticare però che va ringraziata anche la proprietà che ha fatto uno sforzo per assicurarselo. De Cenco era la nostra prima scelta perché ha caratteristiche che si addicono alla squadra e ci darà una grande mano». […] Per un nuovo attaccante che arriva, un altro però potrebbe essere sul piede di partenza. Non tanto per una questione di lista dato che De Cenco va a coprire l’ultimo posto che era libero, ma per una questione di concorrenza interna dato che il reparto avanzato conta ora cinque elementi. Fermo restando che capitan Neto Pereira e Altinier sono considerati intoccabili, a fare le valigie potrebbe essere uno tra Alfageme (contratto in scadenza nel giugno 2018) e Germinale (contratto in scadenza al termine della stagione) dato che con l’inserimento in rosa del nuovo collega vedrebbero ridursi ulteriormente le possibilità di minutaggio sul campo.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Nel discorso con il Trapani si è arrivati a un bivio: per avere De Cenco il Padova doveva prenderlo a titolo definitivo senza comunque corrispondere un indennizzo al club etneo, oppure poteva prenderlo con la formula del prestito con diritto di riscatto ma in cambio il Trapani voleva come contropartita tecnica Michele Russo. Soluzione quest’ultima che è stata scartata in maniera decisa da Zamuner, tanto più che anche il difensore biancoscudato non avrebbe accettato il trasferimento in terra siciliana, e a quel punto restava percorribile solo la prima ipotesi. È qui che si è rivelata decisiva la presa di posizione di De Cenco che, tramite il suo agente, ha deciso di venire incontro ai biancoscudati riducendosi gli emolumenti nelle prossime due stagioni nel caso in cui il Padova rimanga in Lega Pro. Mossa appunto che consentirà al club di viale Nereo Rocco di prendere l’attaccante a titolo definitivo.
Ore 10.10 – (Gazzettino) Caio De Cenco al Padova, oggi è attesa l’ufficialità. L’attaccante ventisettenne arriva a titolo definitivo dal Trapani con un contratto di due anni e mezzo, e ha dimostrato di volere fortemente i biancoscudati tanto da essere disposto a ridursi l’ingaggio per le prossime due stagioni nel caso in cui la squadra non dovesse riuscire a ottenere la promozione in serie B al termine dell’attuale campionato. […] Il diggì biancoscudato si è sentito telefonicamente alcune volte sia con il direttore sportivo Fabrizio Salvatori del Trapani, club che è proprietario del cartellino, e sia con Stefano Pace che è l’agente del giocatore.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] E allora bisognerà capire come intenderà muoversi il Padova, che a centrocampo è ampiamente coperto ma che, in caso di partenza del giovane padovano, potrebbe anche decidere di mettersi alla ricerca di un nuovo “under” da inserire in mediana.La trattativa per portare in biancoscudato De Cenco è a buon punto, anzi dovrebbe concludersi a ore: Zamuner, incassata la volontà del giocatore di trasferirsi all’ombra del Santo, a dispetto di diverse offerte giunte da mezza Lega Pro, attende che l’agente dell’italo-brasiliano porti buone notizie dalla Sicilia. Si va verso l’accordo per due anni e mezzo di contratto, con trasferimento a titolo definitivo. Fondamentale sarebbe stata la volontà del giocatore brasiliano, che è venuto incontro al Padova sulle cifre. Oggi potrebbe arrivare l’annuncio del secondo colpo.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) L’attesa, la ripresa degli allenamenti, e poi l’inizio della settimana decisiva. Sono ore interlocutorie in casa biancoscudata: domani, dopo più di una settimana di vacanze, la prima squadra tornerà ad allenarsi alla Guizza, dove per due settimane (intervallate, pare, da almeno un paio di test amichevoli) si preparerà alla ripresa del campionato fissata per domenica 22 gennaio. […] Attesa anche sul fronte del mercato: archiviata con successo la trattativa per il regista Luca Berardocco, che domani si presenterà alla Guizza per la i primi allenamenti, oggi il dg Zamuner proverà a piazzare l’affondo decisivo per Caio De Cenco, attaccante del Trapani, mentre da Mantova arrivano sirene per Riccardo Gaiola, su cui sembra aver messo gli occhi la società virgiliana.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Se così non fosse, Tentardini rimarrà biancoscudato, considerato che il giocatore è di proprietà del Padova e dovrà sottostare anche alla volontà del club. Arrivate richieste per Andrea Sbraga, sondato da Mantova, Modena, Bassano e Pordenone, ma considerato incedibile da Zamuner e Brevi. L’allenatore milanese, non a caso, gli ha dato un segnale forte nell’ultima partita del 2016 a Bergamo contro l’Albinoleffe, schierandolo titolare al posto di Michele Russo, che pure è il vicecapocannoniere della squadra con ben sei reti. Sbraga non ha manifestato l’intenzione di andarsene, mentre davanti l’impressione è che, una volta arrivato De Cenco, uno fra Germinale e Alfageme (se non entrambi), potrebbe andarsene. L’Inter, infine, ha manifestato l’intenzione di mandare in prestito altrove Riccardo Gaiola e c’è da registrare anche l’interesse dell’Alessandria per Boniotti.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Caio De Cenco, accordo fatto col Trapani nella tarda serata di ieri. Il centravanti brasiliano ha accettato di ridursi l’ingaggio pur di diventare biancoscudato. Questa la formula: in caso di promozione in Serie B conserverà lo stesso stipendio che percepiva in Sicilia, lo «sconto» scatterà se i biancoscudati resteranno in Lega Pro. De Cenco ha uno stipendio importante, ma non fuori portata come, ad esempio, quello di Caetano Calil del Catania (180 mila euro annui). E non chiedeva più soldi, ma solo di mantenere il suo attuale compenso (al netto della formula suddetta) e la durata contrattuale garantitagli dal Trapani, che lo blindò l’estate scorsa fino al 30 giugno 2019, cosa anche questa ottenuta. […] Ora ogni altra eventuale operazione verrà condizionata alle eventuali cessioni. Quella di Alberto Tentardini al Fano è stata congelata in attesa di capire se sul mercato esiste la possibilità di reperire un sostituto all’altezza.