Live 24! Padova, si apre ufficialmente il mercato di riparazione: iniziano le danze…

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Ore 19.30 – (Il Piccolo) È di gran lunga lo stadio più grande della serie D, anzi sarebbe tra i migliori perfino in serie A. C’è il tifo più numeroso e caldo della categoria, che farebbe la sua bella figura anche in serie superiori. Eppure se c’è un tallone d’Achille finora nella stagione della Triestina, è proprio quello del rendimento allo stadio Rocco. La premessa è che in questo girone di andata l’Unione ha giocato 8 partite in casa e 9 in trasferta, ma questo non basta certo a giustificare i numeri del rendimento casalingo che sembrano a volte incredibili per una squadra al momento seconda in classifica. Tanto per iniziare, ci sono i punti raccolti. Il primo dato anomalo è che la Triestina al momento è, assieme ad Altovicentino, Vigasio e Carenipievigina, tra le quattro squadre ad averne raccolti più in trasferta (20) che in casa (17). Ma fin qui, per una squadra che di punti ne fa tanti, il dato potrebbe ancora essere giustificabile con il fatto di aver giocato una partita in più in trasferta. Ma sono tutti gli altri dati a indicare che lontano dal Rocco l’Unione è stata molto più concreta e convincente. Nella classifica dei punti ottenuti in casa la Triestina risulta appena al settimo posto del girone, mentre in trasferta è seconda solo dietro al Mestre. Quando si passa ai gol segnati e subiti le cifre sono ancora più eclatanti: l’Unione di Andreucci ha segnato molto di più fuori casa (16 gol) che al Rocco (13 reti), e inoltre ha subito meno in trasferta (6 reti) rispetto al passivo di gol in casa (ben 9). Tutto questo porta a essere la Triestina solamente il nono attacco del girone per gol segnati in casa, in pratica come un’anonima squadra di metà classifica, mentre per reti realizzate lontano dalle mura amiche l’attacco alabardato è al terzo posto. Per quanto riguarda invece le reti al passivo, in casa la squadra alabardata è appena la settima miglior difesa del girone, mentre in trasferta è stata addirittura la migliore di tutto il gruppone considerate le sole 6 reti al passivo. Ma c’è un altro dato piuttosto eloquente sulle difficoltà incontrate finora tra le mura amiche dalla truppa di Andreucci: a dimostrazione che al Rocco anche i successi sono stati sempre sudati, c’è il fatto che la Triestina in casa non ha mai vinto con più di un gol di scarto. Cosa che invece in trasferta è avvenuta addirittura per 5 volte (Cordenons, Legnago, Este, Arzignanochiampo e Tamai). […]

Ore 19.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Due giocatori simbolo, due situazioni tutte da decriptare. Il Bassano studia il futuro di Mattia Proietti e di Nicola Bizzotto, che negli ultimi tempi sono finiti nell’occhio del ciclone. Proietti è in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno, è reduce da un infortunio e la sua situazione è simile a quella di Simone Iocolano di dodici mesi fa. […] Capitolo Bizzotto. Una volta che l’ex capitano è stato degradato si è creata una situazione simile a quella di Proietti: tutti i top club della Lega Pro e pure il Cittadella hanno sondato con decisione il Bassano e anche l’entourage del giocatore. Nonostante le tensioni delle passate settimane, Bizzotto non sembra intenzionato a lasciare Bassano almeno fino a giugno e dovrebbe rimanere in giallorosso. In uscita, invece, ci sono sicuramente Julien Rantier, che entro un paio di giorni dovrebbe dare una risposta definitiva alla Triestina e Giacomo Cenetti, per il quale si sta intavolando uno scambio con il Siena che coinvolgerebbe Federico Gentile. Per Cenetti ci sono anche Arezzo e, novità dell’ultimora, pure il Taranto, dove il direttore sportivo Fabrizio De Poli è tornato a farsi vivo per quello che è sempre stato un suo pupillo. Ma ci sono novità anche in entrata. Nei giorni scorsi l’ex difensore del Mantova Andrea Trainotti si è allenato in gran segreto con la squadra: è uno dei profili più caldi per il ruolo di difensore centrale che la società sta valutando. L’ipotesi è quella di un’intesa al 30 giugno 2018.

Ore 18.30 – (Giornale di Vicenza) Contrariamente ai precedenti inverni, sarà una sessione di mercato particolarmente impegnativa per il general manager Werner Seeber. Oltre a collocare e rimpiazzare adeguatamente i partenti Rantier, Cenetti e Barison e risolvere in un senso o nell’altro le situazioni più spinose dei giocatori in scadenza (Proietti e Bizzotto e lo stesso Falzerano i casi più eclatanti), bisognerà trovare una sistemazione per quei calciatori meno impiegati e che non disdegnerebbero magari l’idea di cambiare aria. È il caso dell’esterno offensivo Alberto Tronco o del portiere Bastianoni, chiuso di nuovo da Rossi.

Ore 18.00 – (Giornale di Vicenza) Un pivot con cui proteggere l’area di rigore. Il Bassano al primo giorno di mercato invernale assesta subito il primo colpo: ieri pomeriggio ha bloccato infatti Andrea Trainotti, centrale difensivo del Mantova, 23 anni, un metro e 88 per 85 kg. Il giocatore ha sottoscritto un accordo di un anno e mezzo, con scadenza giugno 2018. In queste ore vanno limati gli ultimi dettagli, quindi le visite mediche di rito, ma l’ufficialità è dietro l’angolo. […] Intanto c’è da registrare sottotraccia l’attacco sferrato dal Padova verso Mattia Proietti e Nicola Bizzotto, due degli emblemi del Bassano attuale, ma entrambi in scadenza tra 6 mesi. Il sodalizio biancoscudato mira ad ingaggiarli entrambi subito, preferendo versare un indennizzo al Soccer Team, piuttosto che attendere giugno e dover sfidare la concorrenza per due allettanti parametri zero. Un po’ come fece l’Alessandria un anno fa con Iocolano, che scelse di bruciare tutti sul tempo, pagando il disturbo in via Piave ma assicurandosi in anticipo un talento cristallino. […] Peraltro al buon Mattia il Bassano ha già proposto il prolungamento del contratto al giugno 2018, ma tutto ciò ovviamente non rappresenterà una discriminante a una sua eventuale partenza. Tantopiù che anche il club cittadino avrebbe più interesse di incassare un contributo dalla sua cessione adesso, piuttosto che una semplice stretta di mano, tanti saluti e stop a giugno. Situazione analoga per Nicola Bizzotto: in questo caso si tratterebbe di un ritorno di fiamma del Padova nei sui confronti, poiché nell’estate del 2015 Bizzo era davvero a un passo dall’accasarsi al Biancoscudo. Solo l’intervento in extremis di Renzo Rosso in persona convinse il perno della retroguardia giallorossa a continuare l’avventura con la formazione della sua città. Adesso però il Padova si è rifatto sotto e può essere la volta buona: il difensore rosatese è in scadenza come Proietti, anch’esso ha ricevuto l’offerta di allungamento, ma la nuova destinazione rappresenta a 26 anni compiuti un’opportunità succosa e sugosa e inoltre la vicenda recente della fascia di capitano tolta proprio a Bizzotto a favore del portiere Rossi ha raffreddato i rapporti tra il ragazzo e il management virtussino. Ecco perchè la doppia uscita diventa probabile e forse imminente. Per avviare la rivoluzione d’inverno.

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Campionati fermi in tutti e tre i gironi di Terza serie. La Lega Pro e l’Associazione italiana calciatori hanno imposto lo stop anche agli allenamenti. Si potrà riprendere a sudare soltanto l’8 gennaio. Bruno Tedino, come del resto i suoi colleghi, ha assegnato a ciascuno dei ramarri un programma personale da seguire durante questa assenza, confidando nella serietà di tutto il gruppo. I neroverdi si ritroveranno domenica, per partire per il mini-ritiro di Caorle (8-12 gennaio all’Hotel International). Quindi rientreranno in sede per riprendere il normale programma di allenamento. Il campionato riprenderà domenica 22 gennaio, quando il Pordenone sarà di scena a Teramo, con inizio alle 14.30. I diavoli abruzzesi, guidati da Lamberto Zauli (ex tecnico dei ramarri per una breve parentesi nel primo anno in C), silurato e poi ripreso, hanno chiuso il 2016 al sedicesimo posto con 19 punti: 4 vittorie, 7 pareggi, 9 sconfitte, 23 gol fatti e 28 subiti. […]

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Apertura ufficiale del mercato dei professionisti, in attesa dei botti. Quelli che a Pordenone sono scoppiati il 30 dicembre (per 5 volte contro il Forlì) e la notte fra il 31 e l’1 gennaio per festeggiare un passaggio di anno che si auspica sotto il segno della continuità di classifica. Perché la Pordenone calcistica al momento non registra i grossi colpi di mercato. C’è tempo sino a fine mese, potendo solo fare prestiti o acquisti per intero, non comproprietà. Affinché qualcuno arrivi, ci deve essere qualcun altro che parta: vige da regolamento la lista dei 25. Dopo la chiusura del mercato, potrebbero essere fatti sino a un paio di cambiamenti, prima rescindendo vecchi contratti e poi stipulandone di nuovi. Per muoversi, intanto, i giocatori dovrebbero dirlo alla società, che invece non ha messo nessuno alla porta. Eventuali entrate saranno commisurate alle uscite, almeno numericamente. La qualità anche migliore, se possibile, nel perseguire il grande sogno. Ci sarà qualche movimento fra i più giovani, il cui elenco estivo pare oggi necessario di ritocco: sono da rispettare i posti per 4 ragazzi cresciuti nel club e 8 in altro settore giovanile italiano. […]

Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) In pausa obbligata sino all’8 gennaio il calcio giocato, nei primi giorni del 2017 impazza il calciomercato. Nei siti in rete, specializzati o meno, dopo lo straordinario 2016, tira anche il Pordenone che, riportano, sarebbe interessato a Davide Diaw della Virtus Entella, a segno per la prima volta in B nell’1-2 con il Cittadella, con gol decisivo poi di Strizzolo per la vittoria dei padovani. Gli stessi siti danno anche come possibile l’arrivo al De Marchi di Andrea De Vito, classe ’91, attualmente al Messina, per il quale il Pordenone sarebbe in lizza con la Juve Stabia. […] «Non ci siamo mossi prima dell’inizio del mercato – garantisce Bruno Tedino – e non ci stiamo muovendo ora che la sessione invernale si apre. Dirò di più: il mercato di gennaio andrebbe abolito e, comunque, se fosse per me verso Pordenone e da Pordenone non si muoverebbe nessuno». Eppure danno in arrivo Diaw e De Vito. «Diaw è un buon attaccante – premette il tecnico -, ma non lo abbiamo mai contattato né abbiamo intenzione di farlo. Per cui risulta difficile che possa arrivare da noi. Lo stesso vale per De Vito: dovremmo cercare un terzino sinistro per dare fiato ogni tanto a De Agostini, ma se arriverà sarà un giovane. La lista dei nostri 16 senior è bloccata». A liberare un paio di posti potrebbero essere Martignago, che non trova tanto spazio, e Pietribiasi, che ha scaldato parecchio la panchina. «Premesso che per me sono tutti importanti per il contributo che danno durante la settimana risponde Tedino -, non mi risulta che né Riccardo né Stefano abbiano espresso malcontento. Credo che dovrei essere il primo a saperlo. Può essere che qualcuno dei giovani desideri avere più chance. Se sarà così lo accontenteremo. Al suo posto però conferma arriverà un altro giovane». […]

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Uno dei nomi al centro del mercato, che si apre oggi e si conclude alle 23 del 31 gennaio, è Caio De Cenco. Il centravanti ex Pordenone, ora al Trapani in B, oltre a essere nella lista dei desideri del Parma, del Catania (girone C di Lega Pro) è tornato in quella della FeralpiSalò, che vuole rinforzarsi per “blindare” i playoff. La sensazione è che il brasiliano, classe ’89, lasci la Sicilia e che si rimetta in gioco in Lega Pro, dove è esploso col Pordenone nel 2015. A volerlo in riva al Garda il tecnico Antonino Asta, che l’aveva allenato a Monza. Il Pordenone aspetta Diaw (’92), punta dell’Entella, e le varie uscite, gli altri team programmano le loro manovre: a Teramo ci sarà una mezza rivoluzione, con almeno otto giocatore a lasciare l’Abruzzo. Il Forlì sogna il centravanti Succi (’81), ex Cesena e Palermo, attualmente in India. […]

Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Tempo di pagelle per i neroverdi, che ora si stanno godendo le vacanze. La prima puntata è dedicata a portieri e difensori, reparti in cui spicca su tutti Andrea Ingegneri. Tomei, voto 7. Per il portiere un momento top (la gara a Lumezzane, in cui ha conservato la rete-vittoria di De Agostini) e uno flop (contro il Santarcangelo due suoi errori hanno causato due reti). Per il resto la solita sicurezza anche se in molte gare, per merito dei compagni, è stato costretto a fare lo spettatore. D’Arsiè, voto 6. […] Semenzato, voto 6.5. […] Stefani, voto 8. Riferimento in spogliatoio e in campo. Il capitano è indispensabile. Ha giocato sempre (21 gare), con il picco di prestazione con la FeralpiSalò. Non ha più il passo degli anni d’oro ma ha un’intelligenza e un carisma di livello superiore. Ingegneri, voto 8.5. Destinato a ben altre platee, “Inge”. Centrale difensivo veloce, potente, forte nel gioco aereo: già tre gol realizzati. Quando manca si sente. Il 2016 è stato per lui l’anno che ha segnato la svolta nella sua carriera: il 2017 può portarlo più in alto della Lega Pro. De Agostini, voto 7. Il gol col Lumezzane e la gara col Venezia sono l’apice di una stagione molto positiva. Difficile chiedere di più a un ragazzo che, a 33 anni, sta vivendo una seconda giovinezza e si sta distinguendo anche per correttezza ed educazione. Marchi, voto 6. […] Pellegrini, voto 5.5 Ha voluto a tutti i costi venire a Pordenone, eppure da lui tutti si aspettavano di più. Ha iniziato da titolare sulla fascia destra ma poi Tedino ha preferito Semenzato. Può anche lui lasciare il neroverde. Parodi, voto 6. […] Filinsky, sv. Neanche una presenza per la promessa slovacca, classe ’99.

Ore 15.00 – (Messaggero Veneto) È uno degli attaccanti della nazionale albanese e, da poco, è un nuovo giocatore dell’Astana, squadra della capitale del Kazakistan: ormai gioca solo in palcoscenici internazionali. Eppure Azdren Llullaku non ha dimenticato parte delle sue origini. La punta, classe 1988, ex Tamai e Sacilese, era sugli spalti a vedere la gara col Forlì del Pordenone del suo vecchio maestro, Bruno Tedino. […] Il giocatore, dopo il 5-0 dei neroverdi ai romagnoli, non ha dubbi: «Squadra che merita più della serie C: gioca benissimo. Tedino è un grande tecnico e con lui i “ramarri” possono fare il grande salto». Llullaku, che cosa l’ha impressionata di più della formazione cittadina? «Tra le tante cose mi è piaciuta la voglia di cercare sempre il gol, di non accontentarsi mai. Anche sul 3-0 e sul 4-0 i ragazzi puntavano sempre la porta avversaria. Non è poco: vuol dire che il mister ha trasmesso un certo tipo di mentalità». Pordenone grande squadra, dunque? «Il livello di qualità di gioco è ben superiore a quello della Lega Pro. La squadra ha un filo conduttore e davanti sono molto bravi: Cattaneo, Berrettoni e Arma si capiscono al volo, dialogano bene. Questo è frutto di intesa e di lavoro. A me piace molto Arma, anche per come gioca a risultato acquisito. Cerca sempre infatti di attaccare alto l’avversario e di rubare palla. A mio parere i neroverdi hanno tutto per arrivare fino in fondo”». Anche Tedino è pronto per il grande salto, non trova? «Decisamente. Conosco bene lui, il suo vice Marchetto: sono forti. Al mister devo tanto perché è stato importante nell’anno a San Donà: mi ha insegnato molto, ho segnato 13 gol e sono quindi andato in serie A romena. A fine gara sono andato a salutarlo, ci tenevo a fare due chiacchiere con lui». […]

Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) È fatta per il colpo-Zampano, il Venezia non perde tempo e pesca subito in serie B il primo rinforzo. Oggi apre la sessione invernale del calciomercato e il ds Giorgio Perinetti ufficializzerà l’arrivo in arancioneroverde di Giuseppe Marco Zampano, 23enne terzino destro di spinta svincolatosi a fine agosto dal Crotone dopo aver contribuito con tre reti in 25 presenze (16 da titolare) alla storia promozione in serie A dei rossoblù calabresi. […] «Tra oggi e domani annunceremo l’arrivo di questo innesto importante per ovviare alla carenza riscontrata nella nostra corsia difensiva di destra, tra un Baldanzeddu altalenante e un Luciani ancora acerbo» spiega Perinetti, doppiamente soddisfatto poiché l’arrivo dello svincolato Zampano non richiederà alcuna cessione. Al momento, infatti, nella rosa a disposizione di Pippo Inzaghi c’è ancora un posto libero nella lista over (non più di 16 calciatori nati dopo il 1. gennaio 1994) grazie allo status di giocatore bandiera di Cernuto che di fatto ha liberato un posto. […] «Siamo molto soddisfatti di essere dove tutte le altre squadre vorrebbero stare – sorride il ds arancioneroverde -. Altre mosse di mercato? Non è facile migliorare questo Venezia, pensare di toccarlo mi piange il cuore, ma ciò accadrà solo se sarà possibile ad arrivare a qualche pedina in grado di farci fare un netto salto di qualità. A oggi non ho obiettivi e, ribadisco, non c’è nessuna partenza in vista perché nessuno è venuto a dirmi di essere scontento». […]

Ore 13.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Non sarà rivoluzione, ma di sicuro il Venezia che si approccia al calciomercato invernale è destinato a fare rumore. Perché la concorrenza fa tremendamente sul serio e si rinforzerà (Parma e Padova sono a caccia di innesti mirati) e perché la voglia è quella di vincere senza lasciare nulla d’intentato. I giocatori che potrebbero lasciare Venezia sono essenzialmente quattro: Ivano Baldanzeddu, Alex Pederzoli, Simone Bentivoglio e uno fra Nicola Ferrari e Alex Geijo se si riuscirà ad acquistare un attaccante di primissimo livello. Dei quattro, al momento, il nome più chiacchierato è quello di Pederzoli. Escluso da Filippo Inzaghi nell’ultima partita dell’anno contro il Mantova, il regista arancioneroverde è pronto a cambiare squadra. Per lui ci sono stati sondaggi di Parma, Trapani, Padova e Lecce, ma nessuno di questi quattro club ha deciso di procedere. In particolare la pista più calda sembrava quella di Trapani, ma non ci sono stati sviluppi. […] Giuseppe Zampano, ex Crotone, classe 1993, ha superato le visite mediche e i test fisici programmati nei giorni scorsi in gran segreto a Mestre. L’ex esterno del Crotone a breve si aggregherà al gruppo, che tornerà ad allenarsi lunedì prossimo 9 gennaio per un richiamo di preparazione atletica già programmato da Inzaghi e verrà presentato a stretto giro di posta. […] Per l’attacco ci sono tante idee e tanti nomi (c’è stata pure una proposta ad Alberto Gilardino, inseguito dal Pescara, da mezza B e dai principali club di Lega Pro, ma la stessa è stata declinata). C’è un forte interesse per Felice Evacuo, in uscita da Parma, piacciono Andrea Cocco (Frosinone) e Nicola Citro (Trapani), così come interessa Matteo Di Piazza (Vicenza). Il problema, però, è sempre lo stesso: cedere prima di acquistare ancora e, considerate le cifre percepite dai giocatori in uscita non sarà semplice far quadrare tutti i conti. […]

Ore 13.20 – (La Nuova Venezia) Via alle danze, apre il mercato e la caccia al rinforzo è aperta, gong finale alle 23 di martedì 31 gennaio. «Il Venezia non farà rivoluzioni», osserva Giorgio Perinetti, responsabile dell’area tecnica che ha già iniziato da settimane a tessere la tela, «siamo primi in classifica, la squadra è stata costruita la scorsa estate e le risposte del campo sono state positive. Credo che tutti noi la scorsa estate avremmo firmato di ritrovarci in questa posizione alla sosta invernale». Il nome più ricorrente in questi ultimi giorni è quello di Giuseppe Zampano, esterno destro difensivo svincolato dal Crotone. «Arriverà un terzino a destra di sicuro. Luciani è giovane, si sta ambientando nella categoria, Fabris è un terzino adattato, mentre Baldanzeddu è stato discontinuo», ha spiegato Perinetti, «abbiamo 2-3 opzioni nel ruolo. Zampano è agevolato perché è un giocatore svincolato, quindi non dovremmo trattare con una società». E non sarà un problema nemmeno il fatto che Zampano è un 1993, quindi un giocatore senior. «No, perché la nostra lista ha una casella vuota, i senior sono 15, quindi in teoria non comporterebbe la cessione di nessuno». […] Venezia che guarderebbe alla Sardegna per un centrocampista, Gianni Munari del Cagliari, anche lui nel mirino del Parma. […] Per l’attacco sono stati abbinati al Venezia anche i nomi di Mancuso (Sambenedettese), De Cenco (Trapani) e Ferretti (Trapani), mentre il Vicenza ha sondato per Ferrari. «È il mercato, come è capitato in estate ci vengono attribuiti tanti nomi», osserva Perinetti, «il Venezia non ha però bisogno di tanti volti nuovi. L’avversario più temibile per la promozione? Rimane sempre il Parma, anche se Padova, Pordenone e Reggiana sono in corsa».

Ore 12.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Una punta con il fiuto del gol e un centrocampista. Sono questi gli obiettivi del Vicenza. Sarà una campagna trasferimenti che, almeno in serie B, si annuncia fatta di prestiti e di scambi perché di soldi ce ne sono pochi. In casa berica l’attaccante è il primo obiettivo da centrare con l’attenzione rivolta al momento a tre obiettivi: Simone Ganz del Verona, Giulio Ebagua della Pro Vercelli e il primo della lista Sergio Floccari del Bologna. Il nome dell’attaccante di Vibo Valentia è uscito prepotentemente su tutte le testate giornalistiche di Bologna, prima accostato al Bari, e poi al Vicenza che ha già presentato un’offerta al giocatore che già oggi dovrebbe incontrare i vertici della società berica. L’obiettivo non è facile da raggiungere, ma il Vicenza ha buone chance e cercherà di sfruttarle al meglio. Sempre per quanto riguarda il reparto offensivo, il Vicenza sta valutando le offerte per Matteo Di Piazza che piace a Matera, Foggia e Venezia con la società lagunare che negli ultimi giorni sembra aver mollato un po’ la presa anche perché non intende inserire nell’operazione il centravanti Alexandre Geijo che mister Inzaghi non vuole cedere. Resta da valutare il futuro del giovane Jacopo Cernigoi che Bisoli vorrebbe tenere in biancorosso, e di Filip Raicevic che il Vicenza vuole solo cedere a titolo definitivo con una valutazione congrua. La dirigenza berica lavora però per far uscire anche un esterno perché con i vari Vita, Giacomelli, Bellomo, e Orlando che resteranno in biancorosso, ci sono le posizioni di Galano e Fabinho da valutare con quest’ultimo che ha più richieste e di conseguenza più probabilità di essere ceduto. […]

Ore 12.20 – (Giornale di Vicenza) […] CENTROCAMPO. In cima alla lista, come abbiamo anticipato da tempo, c’è sempre Robert Gucher, mediano centrale di 25 anni, 1,83 per 77 Kg., in forza al Frosinone. La trattativa non è per nulla semplice e fra l’altro il Frosinone sembra aver chiesto di poter inserire Salvatore D’Elia, ma il Vicenza non ci sente. Ci sono alternative pure per il reparto centrale nel taccuino del direttore sportivo Antonio Tesoro. È il caso di Nico Pulzetti, 32 anni, 1,76 per 73 Kg.: gioca nello Spezia, è il giocatore che è stato espulso proprio contro il Vicenza la sera del 28 dicembre, e per uno scorcio della stagione 2014-15 è già stato con Bisoli nel Cesena. Si fa anche il nome di Raffaele Bianco, 29 anni, 1,80 per 75 Kg., centrocampista del Carpi: pista difficilissima da percorrere, ma un sondaggio è stato fatto. DIFESA. Ormai sembra certo che si comprerà solo nel caso in cui dovesse partire Cristian Zaccardo cosa non più scontata.Rispetto a qualche settimana fa la situazione è cambiata parecchio: il difensore è stato utilizzato con continuità, nei suoi confronti ci sono stati attestati di stima di tecnico e società e a questo punto potrebbe restare. Se invece dovesse partire, ecco che il Vicenza potrebbe provare per Massimo Volta, 29 anni, 1,84 per 70 Kg., oggi al Perugia e già biancorosso nel torneo 2008-09. […]

Ore 11.50 – (Gazzettino) Nell’intervista pubblicata ieri sul nostro giornale il presidente Andrea Gabrielli ha affermato che al Cittadella non serviranno particolari ritocchi durante la sessione invernale di mercato, augurandosi piuttosto di non dover fare i conti con gli infortuni, che nell’ultimo periodo sono stati una costante in casa granata. Infortuni più o meno gravi: da quello capitato a Filippo Lora il 17 dicembre fino a quello lieve di Lucas Chiaretti nell’ultima gara del 2016. In questi giorni i giocatori del Cittadella sono in vacanza. Per tutti la ripresa dell’attività è prevista lunedì pomeriggio 9 gennaio, con il ritrovo al Tombolato e il primo allenamento del 2017. Con il dottor Ilario Candido, medico sociale granata, facciamo il punto della situazione dell’infermeria, partendo dai due giocatori, Kouame e Chiaretti, costretti ad uscire anzitempo nel corso della partita del 30 dicembre con l’Entella. «Il primo ha accusato un risentimento al flessore della coscia destra dopo una manciata di minuti dal suo ingresso in campo. È un infortunio tutto da valutare, perché il giocatore in questo periodo è in vacanza, che era già stata programmata, e quindi non c’è stato il tempo per approfondire qualsiasi discorso». […] Quanto al brasiliano Chiaretti, invece, non sembra nulla di serio. «In un contrasto di gioco ha riportato una ferita lacero-contusa al ginocchio destro, un taglio causato dai tacchetti. È stata una ferita profonda, che l’ha costretto ad abbandonare la partita. Gli abbiamo applicato i punti di sutura, sarà al suo posto alla ripresa dell’attività». Un flash anche su Manuel Pascali. «Lui poteva giocare le ultime due partite, era già a disposizione dell’allenatore. Aveva riportato una lesione importante, di secondo grado al retto femorale destro, il suo caso richiedeva un certo tempo prima di rivederlo nuovamente in campo». […]

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Stefano Marchetti, le sarà probabilmente giunto all’orecchio che oggi scatta il mercato di riparazione… «Affermazione opinabile», sorride il direttore generale del Cittadella. Prego? «Nel senso che sì, è ufficialmente aperto e lo rimarrà sino al 31 gennaio, ma in realtà il mercato non è mai fermo sul serio». Ecco, allora facciamo un passo indietro, a quando era ancora chiuso: poco più di un mese fa, dopo il ko di Carpi, aveva dichiarato che le ultime partite del 2016 sarebbero servite per valutare se e dove intervenire sulla rosa granata. Ha avuto le risposte che cercava dai suoi uomini da quel giorno? «Questa rosa non ha bisogno di grossi interventi: siamo coperti in ogni ruolo e possiamo contare su elementi duttili che possono essere impiegati in più posizioni e su giovani su cui vale la pena di puntare. In questa sessione non mi aspetto di concludere grandi operazioni. Dopodiché, aggiungo anche che qualcosa di interessante potrà comunque accadere proprio perché non abbiamo particolari necessità: quando sei costretto a comprare, spesso ti trovi incastrato, mentre se non ci sono assilli hai più libertà e la possibilità di cogliere eventuali opportunità. Io resto vigile». […] Il nome di Paolucci, in verità, è stato accostato a un’infinità di pretendenti, tra cui Padova, Crotone, Avellino e Reggiana. «Sono solo voci. Non ho mai ricevuto una proposta concreta e, se dovesse arrivare, risponderò che non è un giocatore in uscita». […] Le facciamo i nomi di alcuni attaccanti accostati al Cittadella: Cernigoi del Vicenza, Nzola del Francavilla e Mancuso della Sambenedettese. «Tutti inventati e non so nemmeno come siano potuti uscire. Con Litteri, Arrighini, Strizzolo e Kouamé davanti siamo coperti. Mi dispiace solo per la ricaduta di Kouamé, spero sia una cosa risolvibile in 15-20 giorni. Ma, anche se dovesse rimanere fuori per un tempo più lungo, le nostre prospettive non cambierebbero. In ogni caso abbiamo voluto lasciare tutti liberi in questi giorni, lo valuteremo alla ripresa degli allenamenti il 9 gennaio. Questa pausa, lo posso dire, ci serviva proprio».

Ore 10.50 – (Corriere del Veneto) Una mezzala di qualità e di esperienza, in grado di sostituire l’infortunato Lora e un difensore da aggiungere all’attuale rosa. Il primo profilo Stefano Marchetti l’ha già individuato: il Cittadella è vicino a Federico Maracchi, centrocampista della Feralpisalò che potrebbe trasferirsi a stretto giro di posta in maglia granata. Classe 1988, è il nome giusto per rinforzare la linea mediana e pare che un accordo sia giudicato possibile. Anzi, ad essere più precisi l’intesa fra il giocatore e il Cittadella è stata già trovata, ora bisogna passare attraverso la Feralpisalò, che deve prima trovare un sostituto. E questo rende più incerto l’esito della trattativa, con Marchetti che tiene in caldo anche altre alternative. Con la Feralpisalò si sta parlando pure di Giulio Bizzotto, in prestito ai Leoni del Garda ma poco utilizzato da Antonino Asta. Marchetti vuole riportarlo alla base, per poi girarlo in prestito in un altro club. Il Padova ci aveva pensato un mese fa, ma adesso non sembra più così intenzionato ad affondare il colpo. Il giocatore è stato proposto anche al Bassano, che dovrà sostituire il partente Rantier, senza che però ci siano stati sviluppi tangibili. […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Questo è proprio uno degli obiettivi per l’anno nuovo. «Noi cercheremo di rinforzare la squadra, ma mi aspetto tanta gente a trascinare questo gruppo meraviglioso; l’Euganeo sarà anche brutto, ma si gioca lì e va riempito più possibile per salire nella categoria superiore». […] L’attenzione della società è concentrata sul breve periodo. «Cercheremo di operare per migliorare la squadra dove i tecnici riterranno opportuno con quelle due o tre mosse che serviranno e per questo la società ha messo a disposizione un certo budget da gestire al meglio». Il tutto andando un po’ oltre i programmi di spesa stilati a inizio stagione. «Abbiamo ecceduto qualcosa rispetto alle previsioni e i risultati stanno dandoci ragione in un girone che vede in campo delle vere corazzate e per questo cercheremo di fare altri sacrifici». Nella speranza che dal tessuto economico padovano arrivi un ulteriore sostegno. «Rendere la proprietà sempre più forte sul fronte finanziario è un qualcosa all’ordine del giorno e dunque sarebbe importante che qualche altro imprenditore ci desse una mano, ma io voglio guardare al presente e non andare oltre maggio. La società c’è ed è in grado di portare avanti i programmi con serenità e compattezza».

Ore 10.10 – (Gazzettino) «La nostra promessa per il 2017? Essere protagonisti fino in fondo, restando legati al carro delle prime tre o quattro squadre e provarsela a giocare, ma con l’aiuto di tutti». Ecco il pensierino per l’anno nuovo di Roberto Bonetto, che si guarda bene tuttavia dal pronunciare quella lettera dell’alfabeto che tutti sognano. […] Il ricordo più bello? «Calcisticamente parlando, la vittoria a Venezia, una cosa meravigliosa e ancora più suggestiva di quella a Parma. Il derby era più sentito e ho ancora in mente la curva dei nostri tifosi gremita che festeggia il gol di Russo su rigore. Poi restammo un’ora al freddo al Penzo ad aspettare il taxi per un disguido, ma tanta era la gioia che non ci facevamo neanche caso. La maggiore soddisfazione è invece quella di essere al terzo posto in classifica, a dispetto dei santi». Ma non sono mancati momenti meno felici. «Il vedere un po’ di sofferenze e che la gente credeva poco al lavoro della società nonostante i tanti sacrifici economici fatti per costruire una squadra importante. So però che questo rientra nelle regole del calcio e spero che lo scetticismo si trasformi in fiducia».

Ore 10.00 – (Gazzettino) Un centrocampista centrale abile nell’impostare la manovra e nel dettare i tempi alla squadra per sostituire Filipe, tornato in Brasile. È questo l’obiettivo più urgente per il mercato di gennaio che oggi aprirà i battenti. Questa mattina Giorgio Zamuner sarà nella sede del Padova per un summit con la proprietà. «Dovremmo fare una chiacchierata – conferma il diggì – ma mi è già stata data carta bianca e intendo agire sulla falsariga di quanto fatto in estate». Il tutto con tempi piuttosto veloci: «L’idea è quella di avere un vertice basso di centrocampo già per la ripresa della preparazione (domenica prossima, ndr), o poco dopo». Tra i nomi circolati, per alcuni (Branca dell’Alessandria, Capodaglio della Juve Stabia, Porcari della Cremonese e lo stesso granata Paolucci) è quasi impossibile il via libera delle società d’appartenenza, in altri casi ci sono maggiori possibilità di fumata bianca, in particolare per Luca Berardocco della Sambenedettese, la stagione scorsa insieme a Dettori e Sbraga alla Carrarese, Giorico (Modena) e Amadio (Latina). Difficile ma da non escludere un clamoroso ritorno di Pederzoli, dato in uscita da Venezia, e la pista Proietti, ma il Bassano spara alto. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Una pista, però, quanto mai complicata: da Venezia giurano che il regista ex Pordenone (che proprio Zamuner portò in Friuli l’anno scorso) sia uno degli inamovibili di Pippo Inzaghi, ma da dietro le quinte si mormora che ci sia stata un po’ di “maretta” in laguna, con Zamuner attento alla finestra. Da qui a chiudere l’affare, se queste voci fossero confermate, ce ne passerebbe comunque: difficile che il Venezia vada a rinforzare una diretta concorrente, e non è semplice neppure capire come reagirebbe la piazza biancoscudata con la quale Pederzoli in passato ha avuto più di un attrito. «Sapevo che in passato aveva avuto qualche problema extra-campo», prosegue Zamuner, «Ma son passati anni e il tempo a volte aiuta a sistemare le cose. È uno dei profili al vaglio, io valuto con serenità le possibili soluzioni, anche perché preferirei puntare su un giocatore più giovane». […] In uscita, invece, Marcandella e Tentardini: il primo andrà in prestito in Serie D, per il secondo sono arrivate richieste dalla Lega Pro, anche se partirà solo se il Padova troverà un sostituto.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] «Abbiamo avuto carta bianca per operare gli aggiustamenti che riteniamo opportuni», le parole del direttore generale Giorgio Zamuner all’apertura della finestra di trasferimenti. «Cercheremo di operare i giusti innesti rimanendo comunque nei nostri parametri economici, anche per rispetto dei giocatori che sono già in rosa. L’obiettivo primario è il centrocampista, e spero sia fattibile entro questa settimana: abbiamo sondato più di qualche opportunità, ma dovremmo riuscirci». Nelle ultime settimane, l’identikit del regista di qualità e quantità aveva portato a sondare alcuni profili: Filippo Porcari, 32 anni, poteva rappresentare la soluzione migliore, ma la Cremonese ha risposto “picche” e non lo libererà a gennaio; Andrea Paolucci (30) era stato sondato con uguale fortuna, visto che anche la risposta del Cittadella era stata negativa; e pure per Mattia Proietti (24) il Bassano aveva alzato il muro. Gira che ti rigira, perciò, il Padova al momento dovrebbe avere una rosa di nomi a cui attingere, e tra questi c’è anche Alex Pederzoli (32) del Venezia. «Pederzoli è un ottimo giocatore per questa categoria, ha personalità e qualità tecniche, ed è uno dei nomi che sto sondando», ammette Zamuner.

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Il Padova, però, può contare un particolare non trascurabile, ossia la volontà e il gradimento del giocatore, che vorrebbe raggiungere il suo ex direttore Zamuner dopo l’esperienza comune di Pordenone. Sempre molto calda la pista che porta a Caetano Calil, in uscita da Catania ma per il quale manca ancora l’accordo economico. E attenzione anche a Andrea Ferretti, anche lui a Trapani, ma anche lui non la valigia in mano. Il Padova vuole due rinforzi di qualità. In uscita ci sono Tentardini, che ha già un accordo col Fano e che deve solo aspettare che Daniel Di Nicola si liberi dal club marchigiano. Tornerà all’Inter anche Gaiola, che non ha convinto e che verrà girato nuovamente in prestito dal club nerazzurro. Per quanto riguarda l’attacco, se verrà trovata una sistemazione per Germinale e pure per Alfageme, potrebbero arrivare almeno due giocatori. E sarebbe una piccola rivoluzione.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Si continua a lavorare sul mercato e ad aspettare la risposta del primo nome della lista per rinforzare il centrocampo. Giorgio Zamuner sta per sferrare l’assalto decisivo per sostituire il partente Filipe (che ha rescisso il proprio vincolo col club di viale Rocco) e l’ultima novità porta a Bassano, dove è arrivato un no per Mattia Proietti, in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno. […] Oltre a Proietti, per ora è andata a vuoto l’offensiva per Filippo Porcari, che la Cremonese non vuole cedere. […] Oltre a Proietti e Porcari, ci sono altri due profili che sono molto caldi e che vengono valutati in questi primi giorni di calciomercato da Zamuner. Tutti tenuti ben coperti e senza che trapeli nulla circa le reali intenzioni dei diretti interessati. In attacco c’è in corso un’offensiva importante per Caio De Cenco, che lascerà quasi sicuramente Trapani. Il club siciliano è disponibile a lasciarlo partire, ma la concorrenza è agguerritissima: ci sono almeno sei club sulle tracce dell’ex Pordenone, braccato da Parma, Venezia, Andria, Taranto, Matera e Catania.




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