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Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Oggi scatta ufficialmente il mercato invernale che si protrarrà sino a fine mese ma le schermaglie sono cominciate da un pezzo: mentre per il partente Cenetti c’è un derby Arezzo-Siena in corso (col Padova molto più defilato), non sarà il brasiliano dei biancoscudati Filipe, l’alternativa del Bassano al Cene. Infatti il regista carioca, accostato in un primo momento al Soccer Team in un ipotetico scambio proprio con Cenetti, a sorpresa ha rescisso il contratto col Padova scegliendo di fare ritorno in Brasile per curare la fascite plantare che lo sta tormentando da mesi. Un comportamento controtendenza visto che ha lasciato sul piatto un ricco contratto a scadenza 2018 a 70 mila euro annui più premi. Nel frattempo l’ambiziosa Triestina in D, che aveva sondato l’epurato Julien Rantier, è pronta a formalizzare un’offerta ufficiale per il francese. […]
Ore 19.40 – (Giornale di Vicenza) Gigante, pensaci tu. Contro tutti i Jo Condor appostati in gradinata, petulanti e più fastidiosi di una suocera di umore sbieco, ecco salutari spruzzate di Maistrellone. I denigratori gli attribuiscono la mobilità di un paracarro, eppure le battaglie spesso e volentieri si vincono coi cingolati, mica col moschetto, specie se c’è da spianare il fortino. Se su quella sponda di Grandolfo venerdì e sul cross di Falzerano con la Reggiana ci fosse stato Candido e non Tommy, Bassano oggi avrebbe 4 punti e 2 posizioni in meno in classifica. Invece a svettare in quota c’era Maistrello e a calciare la punizione del pari ha provveduto il mancino vellutato di Roby. Perchè a parti invertite il pallone sarebbe finito nel giardino dell’abitazione col cartello all’ingresso “Attenti al cane”, appena fuori lo stadio. Ognuno peraltro lucida le armi che possiede. E come ha intelligentemente ricordato D’Angelo nel dopogara, se Tommy avesse la velocità di gambe di Falzerano adesso sarebbe titolare inamovibile in Premier League.LA PROVA DEL NOME. E non potendo mulinare le lunghe leve, Maistrello va veloce di pensiero, distillando concetti solidi. Non i soliti. «Per oltre un mese ci ha detto tutto nero, non girava nulla, poi questi due risultati sono il principio di una svolta – argomenta il biondone uscito dal vivaio – non siamo ancora quelli brillanti di inizio novembre ma i punti portano fiducia e consapevolezza. Abbiamo rovesciato il trend, ora trascorreremo una pausa serena, recupereremo alcuni infortunati e alla ripresa con l’Ancona proveremo a scalare qualche altro piazzamento ma con tutto un altro spirito». Assodato che tutte le volte che Bassano muove la torre poi quasi sempre fa scacco matto, D’Angelo dà una spiegazione al rendimento in altalena del panzer d’area («Tutti quelli che ricominciano la stagione dopo un delicato intervento al crociato, iniziano sparati poi calano, eppoi riprendono nuovamente a marciare»). […]
Ore 19.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La prima notizia di mercato neroverde a cavallo del nuovo anno è il rinnovo del contratto a Gianvito Misuraca. […] La seconda notizia è che Davide Diaw per la prima volta è andato in gol con l’Entella. Nella partita disputata al Tombolato di Cittadella, l’attaccante annunciato in arrivo al Bottecchia ha siglato la rete del momentaneo pareggio ligure sui padovani, dopo 2′ dall’ingresso in campo. Gol inutile ma comunque significativo, dopo quello sfiorato ad Ascoli, dove era partito titolare. Alla fine invece ha gioito Luca Strizzolo, firmando il definitivo 2-1 del Cittadella, con il suo quarto centro personale in B. Diaw sinora ha partecipato a 5 gare, di cui 4 partendo dalla panchina. «Sono contento del gol – ha affermato l’attaccante, ex Tamai e Sanvitese, nel dopo partita -. Però rimane l’amaro in bocca perché abbiamo perso. Ho sofferto quando non giocavo, ma nelle dinamiche di un gruppo queste cose ci stanno. Arrivavo dalla D, è stato un salto importante, ci vuole tempo per ambientarsi». Se il primo acuto tra i cadetti potrà modificare le sorti del mercato invernale che lo riguardano si saprà fra poche ore. Dopo la sfida in Veneto l’allenatore dell’Entella, il trevisano Roberto Breda, a proposito di Diaw ha detto: «È stato bravo, perché resta uno dei più sacrificati, nel senso che ha avuto poco spazio. Ha saputo attendere e, al di là del gol al Cittadella, ha offerto 3-4 prestazioni di qualità. È stato bravo come deve essere, da questo punto di vista mi sembra impeccabile».
Ore 18.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il Centro sportivo intitolato all’ex arbitro internazionale Bruno De Marchi, ovvero la cittadella neroverde, ha ospitato il tradizionale incontro festivo tra il vescovo monsignor Giuseppe Pellegrini e il Pordenone Calcio. Il presule della Diocesi di Concordia-Pordenone, da sempre molto vicino ai ramarri e presente più volte sulla tribuna dello stadio Bottecchia, ha fatto visita in campo ai giovani impegnati negli allenamenti e in palestra alle ballerine della scuola di danza. Successivamente ha incontrato il presidente Mauro Lovisa, la dirigenza, la Prima squadra e le giovanili dalla Berretti ai Giovanissimi 2004 nella sala conferenze del centro sportivo. […] A conclusione della visita il capitano Mirko Stefani ha donato al vescovo una maglia bianca personalizzata Pellegrini 1.
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Rachid Arma, capocannoniere del girone con 13 reti; Mirko Stefani, il capitano; Emanuele Berrettoni, il vecchio (chi, vedendolo giocare, direbbe che ha 35 anni?); Luca Cattaneo, l’artista che, lasciato libero di decidere come iniettare il suo veleno, ha trasformato il ramarro: sono artefici importanti del miracolo neroverde. L’uomo però che nel 2016 è cresciuto maggiormente, facendo di conseguenza crescere anche il Pordenone, è Andrea Ingegneri. […] Davanti a chi, dopo il gol che ha sbloccato il risultato nel match con il Forlì, ha giudicato il palcoscenico di Lega Pro ormai troppo angusto per lui, Andrea ha risposto: «Io sto bene qui e voglio restare per continuare a migliorarmi giorno per giorno e per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi stabiliti». Ingegneri spende parole importanti anche per la società e per il popolo neroverde. «Il 2016 è stato il mio anno migliore. Ringrazio il Pordenone per avermi dato l’opportunità di viverlo. Ringrazio i tifosi. Meritano i risultati che abbiamo raggiunto anche grazie a loro. A tutti assicuro che sono pronto, carico e che voglio continuare a fare bene per me, per loro e per il Pordenone».
Ore 18.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Addio 2016 e grazie. Grazie per averci regalato un ruolo di rilevanza nel calcio dei professionisti, per aver consolidato l’orgoglio di essere neroverdi in noi che già lo sentivamo e di averlo diffuso in coloro che si sono avvicinati ai ramarri solo in questi ultimi tempi. Benvenuto 2017. Abbiamo grande fiducia in te. Hai da subito la responsabilità di confermare la posizione acquisita dal Pordenone e la fortuna di poterci regalare un sogno grande. […] «Sì – annuisce Mauro Lovisa -, che ci hanno portato a una posizione altrettanto importante, che per noi però è solo un punto di partenza. Io non mi fermo qui. Voglio andare avanti. L’ho detto pure ai ragazzi: se avete anche solo la metà della fame del vostro presidente, arriveremo lontano tutti insieme».Lovisa fa pure chiarezza sulla strategia per il mercato che si è aperto ufficialmente ieri. «Chi arriverà dipenderà da chi partirà. Se qualcuno vorrà andarsene, non lo tratterremo. Non lo abbiamo fatto l’anno scorso in inverno con De Cenco e in estate con Strizzolo, Pederzoli, Mandorlini e Pasa, tanto per fare qualche nome; non lo faremo nemmeno in questa sessione. Rassicuro però i tifosi: la squadra verrà ritoccata, se necessario, soltanto verso l’alto. Prenderemo eventualmente solo gente che viene qui con piacere e che ha voglia di mettersi in gioco. Cerchiamo uomini, prima ancora che nomi. Ragazzi con la fame addosso, che magari hanno qualche rivincita personale da prendersi. Arma veniva dato per finito ed è capocannoniere. Berrettoni a 35 anni sta facendo cose che non si vedono nemmeno in serie B. Il nostro mister sorride è un maestro del riciclo». […] «Stacchiamo per un po’ la spina», afferma Lovisa. Lo faranno soprattutto i ragazzi, poiché il mister-manager e la dirigenza continueranno a lavorare, ponendo attenzione al mercato. «Poi ripartiremo ancora più forte, perché abbiamo l’obbligo e il piacere di provare a coronare il grande sogno sino all’ultimo minuto dell’ultima partita».
Ore 17.40 – (Messaggero Veneto) Sta per aprirsi il mercato: i contratti si possono depositare da domani. Le rivali del Pordenone per la promozione in serie B, come si muovono? Ecco dunque una panoramica, ricordando che sarà una sessione molto importante e, forse, che segnerà uno snodo cruciale: con cinque squadre in altrettanti punti ogni mossa può spostare gli equilibri, sia in positivo sia in negativo. La parte del leone la dovrebbe fare il Venezia, che ha già messo nel mirino un signor centravanti di serie A: Sergio Floccari. Secondo le indiscrezioni saranno molti gli affari che i lagunari, primi con 42 punti, faranno. Il primo obiettivo è il bomber. È risaputo che la dirigenza voglia una prima punta da affiancare-sostituire a Ferrari e Geijo. In queste ore è calda la pista che punta a Floccari, attaccante classe 1981 attualmente al Bologna. Con gli emiliani ha giocato 5 gare, così poche da sembrare fuori dal progetto: molto probabile che a gennaio lasci i felsinei. Per questo il Venezia si è buttato sulle sue tracce, consapevole che, pur non arrivando da grandi stagioni, ha comunque un’esperienza di 10 anni filati in serie A e 67 reti realizzate. Dopodiché i lagunari vorrebbero una mezzala (si parla dell’ex Pordenone Maracchi) e stanno alla finestra per eventuali uscite, che potrebbero essere numerose: si parla anche dell’ex neroverde Pederzoli, appetito in tutta la Lega Pro, anche nel girone C. […]
Ore 17.20 – (Messaggero Veneto) Il countdown sta per terminare. Si apre infatti domani, martedì 3 gennaio, la sessione di calciomercato invernale. Sarà dunque possibile depositare i contratti sino alle 23 di martedì 31 gennaio, momento in cui si chiuderà la “finestra”. Dopo sarà possibile tesserare soltanto giocatori svincolati. Il primo colpo il Pordenone l’ha già fatto. Non si tratta di un nuovo acquisto, però, bensì di un prolungamento di un vincolo. La società ha portato a scadenza giugno 2019 il contratto di Gianvito Misuraca, centrocampista classe 1990, punto di forza del reparto dei neroverdi. Arrivato la scorsa estate dopo non aver trovato l’accordo con la Spal di Ferrara, il ragazzo palermitano è stato l’ultimo rinforzo della precedente sessione di mercato: vecchio pallino del tecnico, Bruno Tedino, ha giocato sin dalla prima giornata col Gubbio nonostante fosse appena arrivato. Da quel momento non ha più saltato un match: 21 presenze su 21 per lui, condite da 2 reti (contro Santarcangelo e Sambenedettese) e 4 assist. […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Il Forlì che si è presentato al Bottecchia non era il solito: questo l’hanno capito tutti i 1.850 spettatori. Tuttavia il pubblico neroverde, dopo la vittoria con cinquina che ha chiuso l’anno, è uscito dallo stadio con una certezza. Questo Pordenone può giocarsela sino alla fine per la serie B. Sono tanti i motivi per crederci, a cominciare dalle spettacolari cifre del 2016 (miglior media punti della Lega Pro) e per finire con un calendario abbordabile per quanto riguarda le ultime partite. […] Di sicuro i neroverdi stanno facendo qualcosa che sarà ricordato a lungo. Il 2016 si è chiuso con 84 punti in 39 partite, frutto di una media a gara di 2,13: nessuno in categoria ha fatto di meglio e in Italia solo la Juventus e la Roma hanno marciato a un ritmo superiore. È un dato di cui bisogna tenere conto, forse il primo che fa capire la reale consistenza della squadra nella corsa verso la serie B. Dopodiché la forza del reparto avanzato: il Pordenone ha il miglior attacco della categoria con 39 reti, che equivale a una media di 1,86 gol a partita. Di fatto chi gioca contro i neroverdi deve segnare almeno due volte se vuole vincere. Collegato a questo dato i “ramarri” vantano il capocannoniere (Arma, 13 gol), la miglior coppia offensiva (Arma 13 e Berrettoni 6: 19 centri in due) e un Cattaneo alla stagione della definitiva consacrazione dal punto di vista realizzativo (cinque gol segnati sinora). […] I rinforzi di questo mese diranno qualcosa in più: arriverà Diaw ed è un’ottima notizia, perché se c’è da chiudere una partita o forzarla l’ex Tamai ha qualcosa da dare. Di sicuro serve altro ancora per lottare sino in fondo. Forse è questo l’unico lato negativo, perché per il resto il Pordenone ha tutto e lo dimostra anche la classifica: 41 punti. Intanto è giusto tessere le lodi a questo gruppo, che si concede il meritato riposo sino all’8 gennaio. I lavori riprenderanno con il ritiro di Caorle (sino al 12), quindi si torna a sudare al De Marchi sino al 21, vigilia del primo match del 2017 con il Teramo, in trasferta.
Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Domani via alla sessione invernale del calciomercato con operazioni aperte fino alle ore 23 di martedì 31 gennaio. Per il 23enne terzino destro Giuseppe Zampano (ex Crotone) mancherebbe solo l’ufficialità, fermo restando che i senior in rosa (nati prima del 1. gennaio 1994) non possono essere più di 16. Da settimane al Venezia sono stati accostati parecchi giocatori, dalle mezzali Statella (Cosenza) e Maita (Catanzaro), alle punte Mancuso (10 gol con la Sambenedettese), Citro (Trapani), Di Piazza (Vicenza) e Comi (Carpi) tutte poco utilizzate in serie B.
Ore 16.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Si apre sotto l’auspicio della serie B questo 2017. Questo è l’obiettivo dichiarato a inizio stagione dalla dirigenza del Venezia. E il cammino sin qui percorso dal team di Pippo Inzaghi pare essere proprio indirizzato verso questa meta. Dopo aver conquistato la promozione dalla serie D nel primo anno di gestione del presidente Joe Tacopina il Venezia sta proseguendo spedito la sua marcia di avvicinamento al calcio che conta. L’esperienza e la professionalità del ds Giorgio Perinetti sono una garanzia di primo livello: anche questa volta è riuscito ad allestire una formazione competitiva, recependo tutte le aspettative del tecnico. Squadra rinnovata radicalmente durante l’estate, con innesti di categoria superiore al fianco di giovani promettenti. Il mix creato ha risposto più che bene alle attese, anche se – come sempre – potrebbe dare ancor di più. È protagonista in un campionato che si sta rivelando ben più equilibrato del previsto: sempre in vetta – primo o sul podio – il team lagunare ha conosciuto poche amarezze. Ha proposto una difesa quadrata – davanti a un ottimo portiere – capace di supportare anche il gioco offensivo (forse non rende al massimo sulla destra). Un centrocampo di quantità ma anche di qualità, che garantisce palle più che giocabili e buoni piazzati. Infine in avanti c’è la massima volontà, tanto movimento, un buon numero di gol ma non quel top player che garantisca pioggia di gol e sonni tranquilli. […]
Ore 15.40 – (La Nuova Venezia) Un 2016 da incorniciare per il Venezia, ritornato tra i professionisti e capolista del girone B della Lega Pro. Un anno solare con 40 partite in campionato, suddivise tra serie D (19) e Lega Pro (21) con 88 punti conquistati (46 in D+42 in Lega Pro), frutto di 26 vittorie (14+12), 10 pareggi (4+6) e soltanto 4 sconfitte (1+3), alle quali si devono aggiungere le due gare perse nella poule scudetto dilettanti con Bellinzago (3-4 al Penzo) e Piacenza (1-5). Una media di 2,20 punti a partita con una sola sconfitta al Penzo (1-3 con il Padova) in campionato, 75 reti realizzate (46+29) e 32 al passivo (15+17). Alberto Acquadro ha firmato il primo gol del 2016 (nel 2-0 contro il Dro il 6 gennaio), andando vicino con il Mantova a realizzare anche l’ultimo, che spetta invece a Marco Modolo (4 centri in Lega Pro). […] Nelle sei gare disputate a dicembre il Venezia ha raccolto 13 punti (4 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta), un ruolino di marcia secondo solo al Parma (14), ma un cammino che ha permesso alla squadra di Pippo Inzaghi di distanziare Pordenone e Padova (11), mentre sono sprofondate Bassano, Gubbio e Reggiana (7). «È stato un anno fantastico», ha aggiunto Modolo, ritornato in arancioneroverde nell’estate 2015 dopo aver fatto parte della rosa di Paolo Favaretto anche nella stagione 2009-2010, «adesso godiamoci questi giorni di riposo, poi inizieremo a preparare la seconda parte della stagione e già la ripartenza non sarà semplice con gli scontri diretti con Reggiana e Parma». […]
Ore 15.20 – (La Nuova Venezia) Sosta e mercato: sarà un gennaio anomalo per il Venezia, in vacanza forzata fino a domenica prossima con la finestra invernale della campagna trasferimenti che si apre ufficialmente domani, martedì 3, per chiudersi il 31 gennaio alle ore 23. Nove giorni di vacanze obbligate, poi due settimane di lavoro per ripresentarsi alla ripresa con un calendario da “brividi”: Reggiana in trasferta (22 gennaio, ore 18.30) e Parma (posticipo lunedì 30 gennaio, ore 20.45) al Penzo. Sarà soprattutto il mercato a tenere banco nelle prossime settimane, anche se il Venezia non effettuerà rivoluzioni, come ha confermato Filippo Inzaghi al termine della partita con il Mantova. «Vediamo se avremo la possibilità di migliorare un gruppo che è stato finora eccezionale, sia sul piano tecnico che come persone. I dirigenti mi hanno sempre accontentato, ma cambieremo qualcosa solo se avremo la certezza di migliorare con eventuali nuovi inserimenti o se qualcuno vorrà trovare più spazio in un’altra squadra». […] L’arrivo di Zampano dovrebbe comportare l’uscita di Ivano Baldanzeddu, uno dei primi acquisti che finora non ha reso secondo le attese, limitato anche da problemi, mentre tra i giovani potrebbe andare in prestito a giocare Luigi Luciani (2 presenze in 21 gare). A centrocampo, la crescita di Leo Stulac potrebbe spingere il Venezia a privarsi di Simone Bentivoglio, anche lui sceso nella scala gerarchica di Inzaghi nel corso della stagione. Nel mirino c’è anche Giuseppe Statella (28 anni) del Cosenza. Per l’attacco piace l’esterno Leonardo Mancuso della Sambenedettese, 10 reti alla sosta di campionato, che però è nel mirino anche di società di serie B, mentre l’alternativa sarebbe Matteo Di Piazza, 28 anni, che a giugno ha firmato un biennale con il Vicenza, punta centrale con un solo gol all’attivo in 8 presenze. […]
Ore 14.50 – (Giornale di Vicenza) Quando si dice: lavoro di squadra. Il Vicenza lo dice e lo fa, perché anche se si segna poco almeno ci si… ingegna. E così, sebbene la classifica dei gol realizzati nel girone d’andata metta i biancorossi al quartultimo posto con solo 16 esultanze, dall’emisfero opposto si può vedere come il Vicenza sia certamente la squadra migliore nel rapporto gol fatti-marcatori. Infatti, sono ben 10 i biancorossi andati a segno finora. […] Un giorno non troppo lontano Bisoli aveva detto: «Con me i difensori hanno sempre segnato tanto». Da quel momento, Raffaele Pucino si è visto trasformare le proprie generalità nel nome di battaglia «Pucio». E ha cominciato a segnare. Tanto da risultare oggi il capocannoniere del Vicenza – assieme a Raicevic – con tre reti: due di queste (il capolavoro in progressione contro il Frosinone e il rigore di Terni) sono state pure decisive portando ben tre punti nelle tasche del Vicenza. […] Ma se la cooperativa del gol biancorosso è buona cosa, ciò non toglie che per il 2017 il desiderio più grande sia quello di ritrovare gli attaccanti. Un anno fa, infatti, il tridente Galano, Raicevic, Giacomelli era il più prolifico dell’intera Serie B con 20 gol. Il grattacielo di Podgorica aveva già toccato il cielo della doppia cifra, mentre Giacomelli aveva già sfondato il muro del suo record stagionale. In tempi diversi, in questa stagione, gli infortuni hanno restituito in ritardo (il capitano) o tolto in anticipo (Raicevic) l’apporto dei due. Ecco, che il Buon Anno inizi da qui…
Ore 14.20 – (Gazzettino) «Cercavo nuovi stimoli, la Vigontina San Paolo è la soluzione ideale». Le parole sono del trentatreenne Gianluca Giovannini, nuovo baluardo della difesa bianconera. Reduce dall’esperienza durata per una stagione e mezza con il Treviso, è pronto a mettersi a disposizione per aiutare la squadra a raggiungere il traguardo della salvezza. Padovano d’adozione, dato che vive ad Albignasego con la famiglia, a Busa ritrova Vincenzo Italiano con il quale è stato compagno di squadra in una delle sue due stagioni vissute in biancoscudato (2008-2010). «Già allora era un allenatore in campo. Cosa mi ha detto? Di dargli una mano anche sul piano della personalità e dell’esperienza». Poi aggiunge: «A Treviso ci sono stati problemi a livello societario e sono dovuto andare via, giocare nella Vigontina San Paolo mi permette di essere anche più vicino a casa. È una scommessa dato che la squadra naviga in una situazione difficile di classifica, ma sono venuto con la voglia di aiutare a raggiungere l’obiettivo a questa società che sarà anche piccola, ma è seria». […]
Ore 14.00 – (Gazzettino) Che il 2016 fosse un anno bisestile e, di conseguenza, portatore di novità funeste, ad Este non se n’era accorto nessuno, almeno fino all’inizio dell’autunno. […] Quali i motivi di un andamento così diverso, rispetto alla prima parte dell’anno? «Sono mancati un po’ di esperienza nei tanti giovani che sono arrivati e anche un pizzico di fortuna, che in questi mesi non abbiamo mai avuto dalla nostra parte – spiega il vice presidente Stefano Marchetti -. Onestamente non mi aspettavo neanch’io di trovarmi nelle parti basse della graduatoria, anche perché rispetto all’annata scorsa abbiamo avuto più tempo per allestire la squadra. Eppure, allora è finita bene oltre ogni aspettativa, mentre adesso siamo una sorpresa in negativo». «Restiamo comunque fiduciosi perché anche in questi mesi di difficoltà la squadra e l’allenatore hanno sempre lavorato con impegno e proprio per questo non sono mai stati messi in discussione, anche nei momenti più bui. Certo, ora bisogna cambiare marcia e già contro l’Arzignano abbiamo chiesto i tre punti, in quanto da lì inizierà per noi un nuovo campionato dove, grazie anche agli ultimi acquisti, vogliamo raggiungere al più presto la salvezza, per poi provare a toglierci anche qualche soddisfazione». È decisamente proiettato al girone di ritorno anche il tecnico Florindo, che in questi giorni sta torchiando la squadra soprattutto dal punto di vista atletico. «Se devo fare un bilancio esordisce credo ci sia uno squilibrio tra il gioco espresso dai ragazzi e i punti raccolti, che sono inferiori a quelli che avremmo meritato. Stiamo sgobbando proprio per riprenderci nel girone di ritorno quanto perso all’andata e raggiungere il prima possibile una posizione tranquilla. Già dalla prossima gara dovremmo giocare con ferocia, con il coltello tra i denti, per agguantare questo obiettivo».
Ore 13.40 – (Gazzettino) «Il mio sogno nel cassetto per il 2017? Riuscire a centrare i play off e poi, perché no, arrivare nei professionisti». Il presidente Gildo Rizzato si gode il suo Abano, tra le più belle rivelazioni del girone d’andata, e guarda con ambizione alla seconda parte di campionato. «Se riuscissimo a ritagliarci uno spazio nei professionisti, Abano sarebbe l’ambiente ideale. Fermo restando che avrei bisogno del sostegno di qualche altro sponsor, come Alì che è sempre al nostro fianco. Tutti i sacrifici che stiamo facendo sono finalizzati a questo obiettivo, e credo che sia giusto sognare. Poi se non ci riusciamo, pazienza». Intanto, la realtà dice che gli aponensi con 29 punti sono al sesto posto in classifica, ad appena una lunghezza dagli spareggi promozione. «La promozione diretta è un discorso a tre fra Mestre, Triestina e Campodarsego. Ma sono soddisfatto perché stiamo raccogliendo i frutti di una programmazione iniziata già da qualche anno e che è improntata sui giovani. La nostra squadra deve essere un trampolino di lancio per i ragazzi». […] Nell’Abano che naviga in alta quota, c’è molto anche di Luca Tiozzo approdato sulla panchina in estate. «Oltre a essere un allenatore preparato, ha dimostrato di sapere gestire il gruppo nel migliore dei modi. Fa sentire a proprio agio tutti i giocatori, giovani ed esperti. Di sicuro penso a tenermelo stretto anche l’anno prossimo, a meno che non gli capiti un’opportunità importante: in quel caso sarei il primo a dirgli di andare. Merita di allenare in categorie superiori». […]
Ore 13.20 – (Gazzettino) Sono state vacanze per modo di dire in casa Campodarsego, con la squadra costantemente sul pezzo impegnata in doppie sedute giornaliere per mettere benzina nelle gambe in vista di quello che si preannuncia come un lungo rush finale destinato a durare per tutto il girone di ritorno. Questa è almeno la prospettiva alla luce dell’attuale classifica che vede i biancorossi al terzo posto a quota 36 punti, con una lunghezza da recuperare alla Triestina e otto lunghezze da ricucire al Mestre. Distacco quest’ultimo non incolmabile, a patto naturalmente che la capolista perda qualche colpo per strada. «Abbiamo lavorato bene durante la sosta per inserire energie in modo da poter reggere fino al termine della stagione – sottolinea Cristiano Masitto – Nel girone di ritorno inizia sempre un altro campionato dato che tutte le squadre combattono per il proprio obiettivo: c’è chi lotta per la salvezza, chi deve mantenere la propria posizione e chi deve vincere obbligatoriamente e per farlo deve correre più degli altri». Tra quest’ultimi c’è anche il Campodarsego? «Noi lavoriamo per questo. Dobbiamo aggredire le partite per portare a casa i risultati, questa deve essere la nostra mentalità». Da quando Masitto è approdato in panchina al posto di Enrico Cunico, la squadra ha trovato continuità tanto da inanellare un filotto di sette vittorie consecutive, salvo poi raccogliere un punto nelle ultime due uscite che hanno preceduto la sosta. Un bilancio decisamente positivo che fa ben sperare per il prosieguo della stagione. «Dico solo che si può sempre migliorare, il che significa arrivare a fine stagione con una crescita della squadra sul piano tecnico, tattico e della mentalità. Di sicuro alleno un gruppo molto forte, che ha acquisito una grande cultura del lavoro, e c’è solo bisogno di ottenere risultati per continuare a lavorare al meglio». Se mai ce ne fosse bisogno, ci ha pensato il presidente Daniele Pagin a pungolare ulteriormente i giocatori nella rincorsa al primato che vale anche la promozione diretta in Lega Pro, mettendo sul piatto un premio promozione. «È assolutamente uno stimolo in più, fermo restando che facciamo questo mestiere per cercare sempre di vincere tutte le partite. Non sarà una cosa semplicissima, però è senz’altro bello vedere che la società è presente al fianco della squadra». […]
Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Dopo abbuffate e relax di Capodanno, arrivano prova della bilancia e tanta corsa. Le quattro squadre padovane di Serie D, Campodarsego, Abano, Este e Vigontina San Paolo tornano a sudare per il classico richiamo di preparazione atletica in vista della prima giornata di ritorno, in programma domenica 8 gennaio. Lavoro in campo e qualche sgambata in famiglia per giocatori e staff tecnici, bilanci e programmazione, invece, per i quattro presidenti, Daniele Pagin (Campodarsego), Gildo Rizzato (Abano), Renzo Lucchiari (Este) e Cristian Bozzato (Vigontina). Abbiamo rivolto loro alcune domande sul 2016 che si sta per concludere e sugli obbiettivi per il nuovo anno. Presidente, che Natale è stato per la sua squadra? Pagin: «Direi tranquillo. Dopo un inizio di stagione complicato, il Campodarsego è nelle posizioni di vertice e sta tenendo lo stesso passo del Mestre, la squadra finora più in forma. Sono soddisfatto anche perché la società sta crescendo e ha una struttura finalmente pronta per la Lega Pro». Rizzato: «Tranquillo per la situazione di classifica della Prima squadra, ma fantastico per tutto l’Abano Calcio: la società ha fatto un salto di qualità e il programma concordato con il responsabile del settore giovanile Nicola Bertoli e il direttore sportivo Andrea Maniero sta dando i suoi frutti». Lucchiari: «Avremmo sperato di arrivare a Natale con qualche punto in più, ma la società è unita e sta affrontando questo periodo con serenità e grande voglia di riscatto». Bozzato: «Per noi è stato un Natale di cambiamenti. A dicembre abbiamo cercato di rimpolpare la rosa per raggiungere l’obbiettivo salvezza». […] Chi vede favorito per la vittoria del campionato? E dove vede la sua squadra? Pagin: «La favorita è il Mestre. La Triestina ha avuto alti e bassi mentre noi siamo tornati in corsa. Ci giocheremo la Lega Pro in tre, fino alla fine». Rizzato: «Triestina, Mestre e Campodarsego si equivalgono e se la giocheranno fino all’ultimo. Noi, invece, puntiamo ai playoff ma abbiamo pareggiato con il Mestre e battuto Campodarsego e Triestina». Lucchiari: «Mestre o Triestina. Queste due squadre hanno rose complete che si sono pure rinforzate a dicembre oltre a tifoserie fantastiche. Il Campodarsego ha qualcosina in meno. Per l’Este sarà un anno di transizione: puntiamo a una posizione di media classifica ma con un grande girone di ritorno». Bozzato: «La Lega Pro se la giocano Mestre, Triestina e Campodarsego. La lotta salvezza è apertissima: sarà una battaglia fino all’ultima giornata. E noi la combatteremo».
Ore 12.30 – (Gazzettino) Si è un chiuso un 2016 ricco di soddisfazioni per i colori granata. Il Cittadella infatti dopo un solo anno di Lega Pro ha nuovamente conquistato la serie B, dove sta raccogliendo risultati che vanno aldilà di ogni più rosea aspettativa. Il successo sull’Entella nell’ultima gara del girone di andata, inoltre, garantirà una sosta natalizia assolutamente serena in casa granata, con la squadra di Venturato che alla ripresa dei lavori potrà tornare ad allenarsi con rinnovato entusiasmo, rinfrancata di un quinto posto in classifica con 34 punti conquistati che fanno guardare al girone di ritorno con grande ottimismo. Con il presidente Andrea Gabrielli riviviamo un anno indimenticabile: «È stato un 2016 molto positivo. In Lega Pro siamo ripartiti di gran carriera, ben posizionati in classifica, già a gennaio c’era la sensazione di poter compiere una grande impresa. Con una cavalcata formidabile abbiamo raggiunto la promozione in serie B». […] Il miglior Cittadella in serie B, quello che ha giocato i play off nella stagione 2009/2010, aveva girato a 28 punti, questo ne ha raccolti 34 sinora. Ci autorizza a sognare? «Dobbiamo raggiungere la salvezza senza troppi patemi, questo era l’obiettivo prefissato a inizio stagione, se poi riusciremo ad agganciare la zona promozione, sarebbe magnifico. Oltre, non mi spingo a pensare». Prima del ritorno in campo, presidente, si riaprirà il calciomercato. Si è già messo a discutere con Marchetti? «Ogni tanto due parole le facciamo, aspettavamo di finire il girone di andata per approfondire ogni discorso. Non credo occorrano grandi cose a questa rosa, speriamo di recuperare i nostri infortunati, la pausa arriva al momento giusto». Ha qualche rimpianto dell’anno appena conclusosi? «No, siamo riusciti ad andare oltre ogni previsione, è chiaro ci sarebbe piaciuto restare in vetta al campionato di B com’era successo nelle prime giornate, ma quella non era la nostra dimensione. Spero che il 2017 ci regali ancora tante soddisfazioni, anche dal pubblico, dai nostri tifosi: nell’ultima gara di dicembre c’erano 2.400 persone al Tombolato, sfidando il grande freddo. Il Cittadella sta crescendo come movimento nel suo complesso, sono estremamente soddisfatto nel vedere che la nostra opera, il nostro lavoro e i nostri sforzi sono ripagati dall’affetto della gente».
Ore 12.10 – (Gazzettino) Da San Silvestro i giocatori del Cittadella sono in vacanza. Dieci giorni di riposo prima di riprendere l’attività, dal 9 gennaio tutti al Tombolato per il primo allenamento del nuovo anno. Saranno da verificare le condizioni di Chiaretti e Kouame, usciti nel corso dell’ultima partita: per il brasiliano si tratta di un semplice taglio al ginocchio, sarà regolarmente agli ordini di Venturato alla ripresa dei lavori, le condizioni del giovane Kouame invece saranno monitorate per valutare l’entità dell’infortunio muscolare, lo stesso che l’ha tenuto lontano dai campi da calcio per un mese e mezzo, per l’attaccante si tratta di una ricaduta. […]
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Presidente Andrea Gabrielli, il Cittadella ha chiuso un 2016 straordinario con il quinto posto in Serie B. Quali sono le immagini da cui lei non può prescindere, dopo 12 mesi così? «La foto che ricordo con più piacere è quella scattata la sera del 18 aprile, con la vittoria (3-1 al Pordenone, ndr) che ci ha permesso di tornare fra i cadetti. Resterà indelebile. L’obiettivo era stato raggiunto nei tempi prestabiliti e per noi è stato motivo di grande soddisfazione. Poi ci metto le partite iniziali dell’attuale campionato, 5 successi su 5, che ci hanno lasciato stupiti per come le cose stavano funzionando così bene. Merito delle capacità tecniche del gruppo, ma anche di chi ha saputo scegliere i giocatori e di chi li ha messi in campo. Ancora c’è il derby con il Verona, travolto con 5 gol. Belle istantanee che non si cancellano…». È stato anche l’anno dei record per voi. «È vero. Partiamo proprio da questo quinto posto al termine del girone d’andata, non ho ricordi di aver girato con 34 punti, neanche in Lega Pro. È un momento storico, siamo andati al di là di ogni più rosea aspettativa. E come dimenticare il filotto di 11 vittorie consecutive da gennaio in avanti, che ci ha consentito di spiccare il volo verso la B? E il primato di abbonati (raggiunta la soglia di 1.785 tessere), un successo anche fuori dal campo? Non c’è che dire, ricorderemo a lungo il 2016». […] L’entusiasmo generato dalla strepitosa partenza dai blocchi della B ha fatto parlare di Serie A possibile. Sia sincero, ci credete? E Cittadella sarebbe pronta per un salto del genere? «Guardi, parlare di massima serie è peccare di presunzione per noi adesso. Dovremmo fare tutta una serie di ragionamenti che al momento esulano dai pensieri quotidiani. L’attenzione è nell’impegno a continuare sulla strada intrapresa, a tenere posizioni alte, ad amministrare un girone di ritorno che preveda il conseguimento della salvezza il prima possibile. Poi, se dovessimo approdare ai playoff, e venisse fuori qualcosa di significativo, allora ci ragioneremmo. Farlo prima, obiettivamente, è prematuro». […] A proposito di protagonisti, non si può non chiudere con un pensiero su Stefano Marchetti. Avete mai pensato di “blindarlo” a vita, visto ciò che ha realizzato sinora? «Non è un mistero che Stefano faccia parte di quel gruppo di persone che hanno creato una struttura in grado di gestire campionati così importanti. Spero che rimanga a vita al Cittadella, tra di noi ci sono un legame, un’armonia, un rapporto tali da portarmi a credere che ben difficilmente ci lascerà. Ecco, aggiungo un sogno: se proprio dovessimo avere la chance di andare in A, vorrei farlo con Marchetti al nostro fianco. Perché un direttore così è già da Serie A, e se la meriterebbe subito».
Ore 11.30 – (Mattino di Padova) I digiuni li ha sempre vissuti male, per sua stessa ammissione. E che fosse nervoso, in questo periodo, si vedeva anche in campo: la frenesia l’aveva spesso fatto arrivare poco lucido al tiro. Andrea Arrighini non nasconde perciò di aver vissuto il ritorno al gol, contro l’Entella (il quarto della sua stagione al Cittadella), come una liberazione. L’ultimo risaliva allo scorso 24 ottobre, più di due mesi fa. «L’avevo segnato allo Spezia, in trasferta, ormai non ricordavo nemmeno quando», sorride l’attaccante pisano. «È stato importante, anche perché ci ha permesso di sbloccare la partita. E poi la felicità è doppia perché la rete è arrivata da uno schema provato e riprovato in allenamento nel corso di tutta la settimana. Abbiamo anche cercato di ripeterlo nella ripresa e avremmo potuto trovare la seconda rete, ma va bene comunque. Sono molto contento anche per il gol di Luca (Strizzolo, ndr) e per Marco Varnier: gli faccio i complimenti perché è un ragazzo molto giovane e, all’esordio in Serie B, ha dovuto subito fare i conti con un attaccante pericoloso come Caputo e l’ha controllato bene, sfoderando una prestazione da applausi. Ma, soprattutto, sono felice per la squadra che, dopo il passo falso di Vicenza, aveva la necessità di riprendersi. Vincere ci consente di passare delle buone feste e goderci questi giorni di vacanza serenamente». […] Girate a 34 punti, quinti in classifica, a + 5 sul nono posto della prima esclusa dai playoff. «Molti la scorsa estate non se lo sarebbero aspettati, noi sì, perché è dal ritiro che ci stavamo preparando per una stagione del genere. C’è un certo rammarico per qualche punto lasciato per strada, anche se occorre riconoscere che magari un paio di vittorie non sono state meritate e che alla fine i punti in più e quelli in meno tendono a pareggiarsi. Certo è che, se avessimo limitato i passi falsi, come potevamo fare, ora saremmo ancora più su. Adesso ci fermiamo per ritrovarci il 9 gennaio, con la testa giusta per ripartire e affrontare il Bari il 21, nella prima giornata di ritorno». […]
Ore 11.00 – (Gazzettino) […] STADIO. Plebiscito o Euganeo? Ristrutturare il vecchio stadio o rifare l’attuale? Un dibattito che ha accompagnato tutto il 2016, con implicazioni politiche, comitati, prese di posizioni, lettere aperte e via di questo passo. Forse il vero problema, al di la dell’impianto prescelto, è riempirlo. E così si passa alla lettera successiva. TIFOSI. Numeri importanti nelle trasferte, con il settore ospiti spesso affollato, presenze poco incoraggianti in casa, con una media tutt’altro che esaltante di 3.586 persone a gara in questo campionato, 606 meno del precedente e con un saldo di -746 rispetto alla serie D. Si può fare decisamente di più. UNITA’ D’INTENTI. Ecco la parola d’ordine per il 2017, la chiave di volta per raggiungere gli obiettivi più ambiziosi. VITTORIE. Nell’anno appena terminato il Padova ha conquistato i tre punti in 20 partite su 39 giocate, a fronte di 11 pareggi e 8 sconfitte. Niente male. ZAMUNER. Una grande serenità anche nei momenti più delicati, idee chiare, competenza e pochi fronzoli. L’ex procuratore sta dimostrando di saperci fare anche nella stanza dei bottoni.
Ore 10.50 – (Gazzettino) […] INFORTUNI. L’intervento al menisco di Neto Pereira, fuori per due mesi, la fascite plantare che ha tormentato Filipe Gomes e i problemi alla caviglia e muscolari di De Risio. L’infermeria non ha sorriso un granché al Padova, costringendo ai box, per più o meno tempo, tre tasselli importanti. LUNEDÌ. A questo giorno della settimana è legato il fotogramma più bello dell’anno, con il meritato successo al Penzo a spese dei ricchi e ambiziosi cugini lagunari, con la ribalta televisiva nazionale e con un seguito di mille tifosi biancoscudati. Una serata difficile da dimenticare. MERCATO. Due centrocampista (vista la partenza di Filipe) e, con ogni probabilità, una punta. Questi gli obiettivi di gennaio del Padova per giocarsela fino in fondo con le prime della classe. NETO PEREIRA. Ecco un altro brasiliano che in campo riesce a celare al meglio la carta d’identità con prestazioni di qualità e sostanza. Auguri a Neto, in gol con l’Albinoleffe nell’ultima partita dell’anno, che dopodomani compirà 38 anni, pronto a regalare ancora tante gioie al popolo biancoscudato e a vivere a breve l’emozione di diventare papà. OSCAR. Il suo nome è di miglior auspicio del cognome. Per la consegna della statuetta occorre naturalmente attendere i verdetti finali, ma la sua cultura del lavoro, il suo carattere e la sua perseveranza hanno permesso a Brevi di superare prima lo scetticismo iniziale della piazza e poi la tempesta che si è abbattuta dopo il ko con la Samb. PILLON. Al tempo stesso è doveroso un cenno al tecnico di Mogliano che nella prima parte dell’anno, viaggiando a ritmo play off, ha portato il Padova a un passo dagli spareggi promozione. E nei mesi successivi spesso gli sono fischiate le orecchie. […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) ALTINIER. Dodici reti nella seconda parte dello scorso campionato, altre sette nell’attuale per un totale di 19 gol in 39 partite. È lui il capocannoniere dei biancoscudati dell’anno appena concluso, oltre che una delle colonne portanti del nuovo corso. BERGAMIN & BONETTO. Promozione in Lega Pro al primo anno, play off sfiorati al ritorno tra i professionisti e ora un campionato in linea con gli obiettivi prefissati. Magari non sempre il feeling tra loro e la fiducia dall’esterno sono stati totali, ma alla resa dei conti anche nel 2016 i fatti e i risultati sono stati dalla loro parte. […] DE POLI. In estate si è chiuso il suo biennio all’ombra del Santo e da qualche settimana opera al Taranto. È giusto sottolineare il suo prezioso contributo nel riportare nel calcio che conta una società ripartita da zero. EMERSON. Uno degli elementi più prestigiosi, esperti e affidabili dell’attuale squadra. A dispetto dei suoi 36 anni, è l’unico biancoscudato che non si è perso un minuto di questo campionato. […]
Ore 10.20 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Il NordEst comanda, oblio finito”) Abbiamo salutato il 2016, e accolto il 2017, con legittimi motivi di soddisfazione per i risultati ottenuti e le posizioni raggiunte dalle squadre trivenete nei campionati di Serie B e Lega Pro. Meno male, il calcio del Nordest torna ad essere protagonista nella corsa alla promozione diretta, dopo aver vissuto anni di oblìo ed aver assistito alla retrocessione in Serie D e nei dilettanti di club ricchi di storia e gloria come Triestina e Treviso. Oggi tra i cadetti è il Verona a dettar legge, con i suoi 41 punti, nonostante 4 sconfitte, una delle quali, fragorosa per il risultato (5-1), rimediata a Cittadella. Ma dietro agli scaligeri, nelle posizioni di rincalzo al podio, c’è proprio la sorprendente “matricola” granata, ormai certezza consolidata della categoria e in grado, grazie ad una partenza a razzo, di reggere addirittura il passo delle “big”. […] In terza serie comanda il Venezia, dietro il quale abbiamo la conferma del solido Pordenone, ma al terzo posto, con il Parma, c’è il Padova, in ascesa continua se è vero che da metà ottobre in poi nessuno ha fatto meglio dei biancoscudati. Si profila un testa a testa tiratissimo, e considerando che mancano 18 partite, per la squadra di Brevi le chance sono in aumento. Avrà in trasferta solo le gare di Reggio Emilia e Pordenone, ma all’Euganeo se la vedrà con Venezia (già battuto) e Parma (sconfitto anch’esso), e dovrà sfruttare al meglio il fatto di avere 10 incontri su 18 davanti ai propri tifosi. Nessuno si sarebbe immaginato un 2017 così denso di aspettative, ma adesso viene il difficile. Dopo il giusto periodo di riposo, inizierà un secondo campionato per tutti. Dal 21 gennaio in poi sarà proibito sbagliare: perché i punti varranno doppio. E alle nostre latitudini stavolta sì che si può fare festa doppia.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) […] Serie B a parte, qual è il suo sogno nel cassetto? «Vorrei che il Calcio Padova diventasse un bene comune, che si radicasse, appunto, un senso di appartenenza fra la squadra e la sua gente, coinvolgendo tutti, ma proprio tutti. Sia chiaro, io accetto le critiche, ma è il giudizio finale che terrei come ultimo, appunto. Sputare sentenze premature è improprio, questo è un difetto che riscontro invece nella realtà padovana». Ora c’è la sosta e presto si parlerà di “mercato”. Se n’è andato Filipe, i posti liberi nella lista sono due. Qualche anticipazione? «Se recuperiamo De Risio, come mi auguro, a centrocampo interverremo sicuramente con un acquisto di rilievo. Davanti vedremo: abbiamo 4 attaccanti, se qualcuno vuol giocare di più e chiede di andar via, lo sostituiremo». Infine, siete in 5 a lottare per il salto di categoria. Chi teme di più delle avversarie? «Il Parma più del Venezia. Pordenone e Reggiana sono due belle squadre, ma sono i ducali a farmi davvero paura».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) […] Guardiamo, allora, al 2017. Fare la Lega Pro, si dice spesso, “è un bagno di sangue” dal punto di vista economico. Indipendentemente dal risultato finale che otterrete in campionato, la continuità del Padova a giugno sarà garantita? «In questi tre anni sono stati fatti da parte nostra molti sacrifici dal punto di vista economico, quest’anno in modo particolare (si spenderà più del 2015/16, ndr). I risultati attuali creano entusiasmo, ma alla fine il risultato che conta (la promozione diretta) può venire o meno. E noi dobbiamo ragionare al di là del risultato. Per questo sono convinto che la continuità vada assicurata, indipendentemente dal programma triennale sottoscritto al momento della costituzione della società. Io mi sto adoperando proprio perché ci sia quel tipo di garanzia richiesto, in sostanza una strutturazione di carattere economico-finanziario che ci consenta di alleggerire un po’ il nostro impegno e di assicurare tranquillità al Padova (tradotto in soldoni: Bergamin va alla ricerca di nuovi soci, così come sta facendo peraltro Bonetto, e non è escluso che a fine campionato uno dei due riveda il proprio impegno, oggi il patron della Sunglass ha il 42% del capitale, comprese le quote di Tosetto, mentre il titolare della Thema il 30%, ndr)». […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Presidente Giuseppe Bergamin, che anno è stato, il 2016, per il Calcio Padova? «Parliamo di due mezzi campionati: il precedente da gennaio a maggio, e quello attuale, da settembre ad oggi, comprese le due partite del girone di ritorno già disputate. In entrambi i casi il risultato è stato positivo sia dal punto di vista sportivo che sotto il profilo generale. Abbiamo vissuto un passaggio fisiologico con tutto ciò che è successo in estate, dai cambiamenti di allenatore e giocatori all’organizzazione generale modificata all’interno della società. Le scelte fatte hanno confermato che nel calcio non bisogna mai dare nulla per scontato, però, se è vero che le cosiddette “rivoluzioni” portano sempre delle incognite, possiamo dire, credo senza essere smentiti, che la “rivoluzione” di giugno-luglio si sia rivelata giusta. Abbiamo visto che le persone ingaggiate sanno svolgere il loro mestiere, alludo al direttore generale Zamuner e all’allenatore Brevi, per cui il giudizio a chiusura d’anno non può che essere positivo. Ci sono i presupposti per un’ulteriore crescita e i risultati ottenuti, con il terzo posto in classifica, ci confortano». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il “nuovo” Calcio Padova ha fatto 100. Già, la cifra tonda è stata raggiunta proprio nell’ultima gara del 2016 contro l’Albinoleffe, quando i biancoscudati hanno disputato la centesima partita ufficiale dopo la rifondazione avvenuta nell’estate del 2014. Un piccolo ma significativo traguardo, anche se a testimoniare la bontà del lavoro portato avanti da questa gestione societaria è un altro dato. La presidenza Bergamin, infatti, ha la percentuale di vittorie più alta nella storia del Padova. Sfiorando il 60% per cento di successi. Non si tratta, è bene sottolinearlo, di un record effimero. Dei 34 presidenti che si sono succeduti in quasi 107 anni di storia, soltanto 13 (Bergamin compreso) hanno tagliato il traguardo delle 100 partite. Segno che non solo la panchina, ma anche la poltrona, in casa biancoscudata è sempre scottata un bel po’. Ebbene, calcolando i risultati ottenuti nelle prime 100 partite da ciascuno di questi 13 presidenti, nessuno è riuscito a viaggiare al ritmo di Bergamin. Quest’ultimo, infatti, ha inanellato la bellezza di 58 vittorie, 25 pareggi e appena 17 sconfitte. Un cammino che gli permette di battere di un soffio Ivo Antonino Pilotto, il quale, nonostante la conquista di Coppa Italia di serie C e campionato di C/2 nelle prime due stagioni, si fermò a 55 vittorie. Dietro ci sono mostri sacri della storia padovana come Puggina (41% di vittorie) e Pollazzi (46%), superati anche da Alberto Mazzocco (47%), che poco dopo aver tagliato il traguardo delle 100 partite è stato costretto a passare la mano a Cestaro. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] In società si comincia a pensare al “mercato”: domani si apre la sessione invernale di trasferimenti, e l’obiettivo del direttore generale Zamuner è regalare a mister Brevi il nuovo centrocampista già prima della ripresa degli allenamenti. Dopo il tentativo fallito (per ora) per Filippo Porcari della Cremonese, è top secret il nome del nuovo obiettivo biancoscudato.
Ore 09.00 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 42, Pordenone 41, Padova e Parma 39, Reggiana 37, Gubbio 35, Bassano 33, Sambenedettese 31, FeralpiSalò 29, Santarcangelo 27, AlbinoLeffe 26, Maceratese 24, Ancona e SudTirol 23, Lumezzane 22, Forlì, Modena e Teramo 19, Mantova 18, Fano 16.
Ore 08.50 – Lega Pro girone B, i risultati della ventunesima giornata: AlbinoLeffe-Padova 0-3 (Neto Pereira (Pd) al 6′ pt, Mandorlini (Pd) al 46′ pt, Favalli (Pd) al 25′ st), Bassano-Teramo 2-1 (Capitanio (Te) al 26′ pt, Candido (Ba) al 30′ st, Maistrello (Ba) al 47′ st), Lumezzane-Parma 0-2 (Scavone (Pr) al 3′ pt, Lucarelli (Pr) al 9′ st), Pordenone-Forlì 5-0 (Ingegneri (Pn) al 18′ pt, Berrettoni (Pn) al 28′ pt, Arma (Pn) su rigore al 45′ pt, Cattaneo (Pn) al 29′ st, Martignago (Pn) al 44′ st), Sambenedettese-Maceratese 0-1 (Allegretti (Ma) al 27′ st), SudTirol-Gubbio 2-2 (Spagnoli (St) al 12′ pt, Gliozzi (St) al 16′ pt, Candellone (Gu) al 36′ st, Rinaldi (Gu) al 46′), Venezia-Mantova 3-1 (Domizzi (Ve) al 9′ pt, Marchi (Mn) al 17′ pt, Moreo (Ve) al 20′ pt, Modolo (Ve) al 16′ st), Ancona-Reggiana 1-0 (Frediani (An) al 40′ pt), Santarcangelo-Fano 1-0 (Cori (Sa) al 47′ st). Giocata ieri Modena-FeralpiSalò 4-1.
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