Presidente Andrea Gabrielli, il Cittadella ha chiuso un 2016 straordinario con il quinto posto in Serie B. Quali sono le immagini da cui lei non può prescindere, dopo 12 mesi così? «La foto che ricordo con più piacere è quella scattata la sera del 18 aprile, con la vittoria (3-1 al Pordenone, ndr) che ci ha permesso di tornare fra i cadetti. Resterà indelebile. L’obiettivo era stato raggiunto nei tempi prestabiliti e per noi è stato motivo di grande soddisfazione. Poi ci metto le partite iniziali dell’attuale campionato, 5 successi su 5, che ci hanno lasciato stupiti per come le cose stavano funzionando così bene. Merito delle capacità tecniche del gruppo, ma anche di chi ha saputo scegliere i giocatori e di chi li ha messi in campo. Ancora c’è il derby con il Verona, travolto con 5 gol. Belle istantanee che non si cancellano…». È stato anche l’anno dei record per voi. «È vero. Partiamo proprio da questo quinto posto al termine del girone d’andata, non ho ricordi di aver girato con 34 punti, neanche in Lega Pro. È un momento storico, siamo andati al di là di ogni più rosea aspettativa. E come dimenticare il filotto di 11 vittorie consecutive da gennaio in avanti, che ci ha consentito di spiccare il volo verso la B? E il primato di abbonati (raggiunta la soglia di 1.785 tessere), un successo anche fuori dal campo? Non c’è che dire, ricorderemo a lungo il 2016».
[…]L’entusiasmo generato dalla strepitosa partenza dai blocchi della B ha fatto parlare di Serie A possibile. Sia sincero, ci credete? E Cittadella sarebbe pronta per un salto del genere? «Guardi, parlare di massima serie è peccare di presunzione per noi adesso. Dovremmo fare tutta una serie di ragionamenti che al momento esulano dai pensieri quotidiani. L’attenzione è nell’impegno a continuare sulla strada intrapresa, a tenere posizioni alte, ad amministrare un girone di ritorno che preveda il conseguimento della salvezza il prima possibile. Poi, se dovessimo approdare ai playoff, e venisse fuori qualcosa di significativo, allora ci ragioneremmo. Farlo prima, obiettivamente, è prematuro».
[…]A proposito di protagonisti, non si può non chiudere con un pensiero su Stefano Marchetti. Avete mai pensato di “blindarlo” a vita, visto ciò che ha realizzato sinora? «Non è un mistero che Stefano faccia parte di quel gruppo di persone che hanno creato una struttura in grado di gestire campionati così importanti. Spero che rimanga a vita al Cittadella, tra di noi ci sono un legame, un’armonia, un rapporto tali da portarmi a credere che ben difficilmente ci lascerà. Ecco, aggiungo un sogno: se proprio dovessimo avere la chance di andare in A, vorrei farlo con Marchetti al nostro fianco. Perché un direttore così è già da Serie A, e se la meriterebbe subito».
(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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Si è un chiuso un 2016 ricco di soddisfazioni per i colori granata. Il Cittadella infatti dopo un solo anno di Lega Pro ha nuovamente conquistato la serie B, dove sta raccogliendo risultati che vanno aldilà di ogni più rosea aspettativa. Il successo sull’Entella nell’ultima gara del girone di andata, inoltre, garantirà una sosta natalizia assolutamente serena in casa granata, con la squadra di Venturato che alla ripresa dei lavori potrà tornare ad allenarsi con rinnovato entusiasmo, rinfrancata di un quinto posto in classifica con 34 punti conquistati che fanno guardare al girone di ritorno con grande ottimismo. Con il presidente Andrea Gabrielli riviviamo un anno indimenticabile: «È stato un 2016 molto positivo. In Lega Pro siamo ripartiti di gran carriera, ben posizionati in classifica, già a gennaio c’era la sensazione di poter compiere una grande impresa. Con una cavalcata formidabile abbiamo raggiunto la promozione in serie B».
[…]Il miglior Cittadella in serie B, quello che ha giocato i play off nella stagione 2009/2010, aveva girato a 28 punti, questo ne ha raccolti 34 sinora. Ci autorizza a sognare? «Dobbiamo raggiungere la salvezza senza troppi patemi, questo era l’obiettivo prefissato a inizio stagione, se poi riusciremo ad agganciare la zona promozione, sarebbe magnifico. Oltre, non mi spingo a pensare». Prima del ritorno in campo, presidente, si riaprirà il calciomercato. Si è già messo a discutere con Marchetti? «Ogni tanto due parole le facciamo, aspettavamo di finire il girone di andata per approfondire ogni discorso. Non credo occorrano grandi cose a questa rosa, speriamo di recuperare i nostri infortunati, la pausa arriva al momento giusto». Ha qualche rimpianto dell’anno appena conclusosi? «No, siamo riusciti ad andare oltre ogni previsione, è chiaro ci sarebbe piaciuto restare in vetta al campionato di B com’era successo nelle prime giornate, ma quella non era la nostra dimensione. Spero che il 2017 ci regali ancora tante soddisfazioni, anche dal pubblico, dai nostri tifosi: nell’ultima gara di dicembre c’erano 2.400 persone al Tombolato, sfidando il grande freddo. Il Cittadella sta crescendo come movimento nel suo complesso, sono estremamente soddisfatto nel vedere che la nostra opera, il nostro lavoro e i nostri sforzi sono ripagati dall’affetto della gente».
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)