Live 24! AlbinoLeffe-Padova, la vigilia: rifinitura per affilare le armi anti-seriani

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Ore 21.00 – (Il Piccolo) «Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di lavorare sempre in società ambiziose, con grandi potenzialità, che hanno lottato per obiettivi importanti». Roberto Boldrin, il preparatore dei portieri della Triestina, spiega perché all’aria dell’alta classifica lui è abituato: vanta infatti due campionati vinti con il Treviso (in serie D nella stagione 2010/11 e poi in C2 l’anno successivo), un altro vinto in Eccellenza con il Marano-AltoVicentino seguito da tre secondi posti consecutivi in serie D. Ma in precedenza anche tantissime stagioni vissute assieme ad Andreucci, prima ad Asolo e poi a Belluno. Ora i portieri alabardati Voltolini e Consol sono sotto le sue cure, e si sa quanta importanza abbia il ruolo del portiere under per una squadra che punta a vincere la serie D. Boldrin, lei ha una grande esperienza di campionati di vertice: questa Triestina ce la può fare? «Negli ultimi tre campionati ho affrontato da avversario squadre blasonate come Pordenone, Padova e Parma: secondo me la Triestina rientra in questa cerchia, è strutturata per ambire a un traguardo importante e può ripercorrere le gesta di queste compagini vincenti. Anche perché è una squadra nuova partita da appena cinque mesi, quindi ha ancora molti margini». Fra lei e Andreucci c’è grande intesa. «Abbiamo lavorato sette anni insieme partendo dalla seconda categoria fino alla serie D: è un allenatore molto preparato e pignolo nel lavoro settimanale, vuole che le cose siano fatte per bene. Con lui c’è intesa e non è difficile andarci d’accordo. Ma qui ho trovato subito grande sintonia anche con gli altri, da Bossi a Princivalli, e questo rende il lavoro più facile e proficuo. Anzi, ringrazio di cuore Milanese per l’opportunità che mi sta dando di lavorare in una società gloriosa, con tifosi meravigliosi che stanno molto vicini anche in trasferta». […] Un primo bilancio su Voltolini e Consol. «Io sono contento dei ragazzi che Milanese mi ha messo a disposizione. Sono seri, volonterosi, si allenano con costanza e professionalità, poi essendo giovani è logico anche aspettarsi qualche errore di gioventù nell’arco di un campionato, l’importante è reagire». […] Le differenze tecniche tra i due? «Voltolini ha una forza incredibile, fisicamente ha una struttura forte da portiere e sfrutta questa stazza per sopperire ad altre cose. Consol da parte sua è un po’ più reattivo, ha più esplosività». Come sono i rapporti fra i due? «C’è una grande amicizia, fra l’altro vivono insieme nello stesso appartamento per cui si è instaurato un solido rapporto. La rivalità c’è ma deve essere leale, e infatti loro sul campo si incitano a vicenda».

Ore 20.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Congedo positivo per il Vicenza che saluta il 2016 strappando un pareggio in uno dei campi più ostici della serie B. Alla Spezia, dallo stadio Alberto Picco esce una gara a reti inviolate e i biancorossi si rammaricano per aver giocato buona parte della partita in superiorità numerica senza concretizzare la grossa mole di gioco espresso. Galano e compagni chiudono il girone d’andata con 25 punti, un bottino racimolato per lo più nelle partite giocate nel mese di dicembre quando la squadra ha cambiato marcia. Da oggi Bisoli e i suoi ragazzi potranno pensare alle meritate vacanze invernali e alla striscia positiva di tre successi e un pareggio che ha caratterizzato l’ultimo scorcio di stagione. Ora per tutti scatta il riposo fino al prossimo 21 gennaio con un occhio al mercato che potrebbe portare a importanti novità nel breve termine. […] Termina coi giocatori ospiti sotto la curva occupata dai 200 tifosi biancorossi giunti fino alla Spezia che applaudono Bellomo e compagni autori di una prova maiuscola a cui è mancato solo il gol. Adesso riposo, vacanze e la certezza che la salvezza sia davvero alla portata della squadra di Bisoli.

Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Andare in ferie quasi quasi gli dispiace, ma il suo 2017, forse, dopo la gara di ieri è un po’ più biancorosso. È soddisfatto Christian Zaccardo della prestazione del Vicenza, in particolare di quella della difesa, dove è tornato a giocare da centrale. «Abbiamo fatto una grande prestazione di solidità nella fase difensiva – sottolinea -, agevolati dal fatto che hanno giocato a lungo in 10, anche se abbiamo corso più rischi in superiorità. A parte un episodio nel secondo tempo – nel quale potevano farci male – abbiamo contenuto bene e abbiamo provato anche ad andare al gol, ma purtroppo la palla non è andata dentro. Portiamo a casa un punto, ma rispetto a come eravamo messi qualche mese fa chiudiamo il girone di andata con una classifica molto buona. Siamo soddisfatti, la squadra ha qualità, è venuta fuori un po’ tardi ma adesso siamo consapevoli che la base c’è. Stacchiamo per un po’ di giorni, anche se paradossalmente adesso sarebbe stato meglio giocare, perché abbiamo trovato la continuità, l’assetto. Poi a livello personale adesso stavo giocando, io che mi sono riposato un po’ di più nella parte centrale». […] E riguardo al mercato spiega che «Ho il contratto qua, so che sono arrivati dei sondaggi ma penseremo con la società i primi di gennaio. Ma quando giochi e arrivano i risultati sono contento io e sono contenti tutti. La fiducia adesso l’avverto, è cambiato qualcosa, quindi è più facile che rimanga».

Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) È tornato titolare “a sorpresa” poco lontano da dove solo qualche mese fa giocava in Serie D nel Rapallobrogliasco e Petar Zivkov non ha deluso le aspettative. Anche se su quell’ultima punizione qualche rimpianto c’è.«Non mi aspettavo di essere titolare – spiega -. Sono arrivato ieri mattina all’allenamento e ho scoperto di esserlo, ma anche chi non gioca si tiene pronto. Era un po’ che non scendevo in campo, ma è andata bene e ringrazio Bisoli per la possibilità». Il rammarico, guardando alla gara, c’è: «È stata una buona partita, peccato per i due punti persi, perché abbiamo creato tanto, preso un palo con Giacomelli, in 11 contro 11 ci siamo difesi bene, poi in 11 contro 10 abbiamo attaccato e il loro portiere è stato uno dei migliori in campo». […] Un rimpianto, sulla punizione allo scadere c’è. «Purtroppo sono arrivato lì un po’ stanco, volevo metterla un po’ più alta ma non mi è riuscito, peccato per questa chance». Nel 2016 ha esordito in B, adesso l’esterno sinistro guarda al prossimo anno: «Ci arriviamo a quota 25 punti, il tecnico ha fiducia in noi, dice che possiamo dare di più e anche io credo che sia così. Per quanto mi riguarda spero di continuare in questo modo, dare sempre il massimo e magari fare qualche assist con i miei cross».

Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) L’arbitro fa un regalo al Vicenza, che però non lo scarta. E finisce 0-0. In superiorità numerica per un’ora a causa della discussa espulsione di Pulzetti, la squadra di Bisoli non riesce a far sua l’intera posta sul campo dello Spezia. I biancorossi sciupano diverse ghiotte occasioni, in modo particolare con Galano e Giacomelli, e alla fine tornano dal Picco con la sensazione di aver perso un’opportunità. Ma non è il caso di recriminare troppo. É vero che si interrompe la striscia di vittorie, ma la squadra rientra comunque a casa con la difesa ancora imbattuta e con il quarto risultato utile consecutivo. E soprattutto chiude il girone di ritorno a quota 25, in zona salvezza. Ora alla porte c’e una sosta serena. Un risultato strepitoso se si tiene conto dei presupposti di partenza. La partita gira attorno a quel che accade al 31′: Pulzetti, sulla propria trequarti, entra in scivolata su Signori. L’intenzione è censurabile, l’intervento è potenzialmente pericoloso, ma di fatto il mediano biancorosso è toccato assai lievemente. Il rosso diretto, quindi, provoca le legittime proteste della squadra del grande ex Di Carlo. Paradossalmente sarebbe stato più da espulsione l’intervento al 2′ della ripresa di Maggiore (classe ’98!) su Rizzo. Ma si sa che quando arbitro fischia… […]

Ore 18.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Bollettino medico dall’infermeria in aggiornamento. Bianchi no, Proietti e Crialese quasi. Luca D’Angelo, in vista del match di domani col Teramo, occasione forse irripetibile per il Bassano per scrollarsi di dosso un periodo nero, dovrà fare i conti con l’emergenza. E, magari, Gianluca Laurenti sarà ancora una volta chiamato agli straordinari, come già accaduto a Reggio Emilia, dove è stato schierato nel ruolo di vertice basso: «Se posso scegliere, credo di rendere di più come esterno alto — spiega l’ex AltoVicentino — ma in mezzo al campo almeno tocco più palloni (ride, ndr )». L’allenatore D’Angelo ha scelto di puntare su Laurenti anziché schierare nel suo ruolo il giovane Cavagna. E potrebbe concedergli ancora spazio anche domani col Teramo. Non saranno convocati Rantier, Cenetti e Barison, che attendono di trovare sistemazione. Per Rantier non si esclude la Triestina in D, Cenetti piace ad Arezzo e Como, Barison potrebbe finire al Pordenone.

Ore 18.00 – (Giornale di Vicenza) Ancora deve ufficialmente iniziare, eppure il mercato di gennaio tiene banco. E ieri la notizia più stuzzicante registrava un ritorno di fiamma del Bassano per Angelo Raffaele Nolè, 32 anni, esterno offensivo, trequartista e pure seconda punta attualmente in forza alla Reggiana e già giallorosso due anni fa. Il giocatore potentino coi granata va in scadenza a giugno, il Bassano che ha assoluta necessità di sostituire il partente Rantier ha fatto un pensierino all’estroso lucano.Un primo contatto c’è stato nel dopopartita del Mapei Stadium, poco più di uno scambio di auguri utile intanto a sondarne umori e intenzioni. Pur essendo titolare con gli emiliani, la Reggiana sta pensando di risolvere prima il contratto e tanto il Bassano che il Livorno hanno raccolto informazioni. […] Intanto il Trapani libererà due attaccanti, De Cenco e Ferretti. Il primo la scorsa estate era stato a lungo nel mirino del Bassano che però adesso con Grandolfo e Maistrello è abbondantemente coperto.

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il giocatore, proprio su queste pagine, aveva smentito, forse più per non turbare la reale trattativa in corso che per reale convinzione. In queste ore, però, l’affare che riguarda Davide Diaw sta subendo un’accelerazione. Anche negli ambienti vicini alla Virtus Entella si comincia a parlare dell’ex attaccante del Tamai come di un sicuro partente nella fase invernale del mercato. La dirigenza ligure ha fatto trapelare la lista dei giocatori che con ogni probabilità non faranno più parte del progetto dopo che la serie B avrà disputato l’ultima giornata dell’anno solare. Tra loro c’è Diaw, la cui destinazione sembra segnata. Lo attende il Pordenone, che lo segue da tempo e deve solamente trovare la giusta formula (prestito secco o diritto di riscatto a fine stagione) per poter stringere la mano alla controparte. I ramarri, poi, potrebbero pescare in B anche per rinforzare le fasce. L’interesse sembra far capolino per il laterale del cesenate Nicola Falasco. L’esterno, originario di Piove di Sacco, è un classe 93 che gioca prevalentemente sulla sinistra. Nella B 2016-17 finora ha racimolato 5 presenze, mentre l’anno scorso si era fermato a 6. Nel suo passato Pistoiese, Viareggio, FeralpiSalò e le giovanili del Brescia, con le quali è cresciuto. Sempre in difesa resta viva la pista del friulano Fabbro, ex Avellino, che piace pure al Forlì. […]

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Babbo Natale passerà al Bottecchia. In ritardo, ma passerà di sicuro. Succederà domani, durante Pordenone-Forlì delle 14.30. «Noi – garantisce Bruno Tedino – faremo di tutto per regalare ai nostri tifosi l’ultima soddisfazione di un 2016 straordinario». Sarebbe la dodicesima di questa stagione e accrescerebbe a 84 (in 39 partite) il bottino-punti dell’anno solare neroverde tutto da ricordare. Negli ultimi giorni dell’anno ti volti indietro, in cerca dei momenti che ti hanno dato felicità per imprimerli definitivamente nella memoria, e degli istanti che ti hanno fatto soffrire, per provare a cancellarli. «Sportivamente parlando – afferma Tedino – non ho un unico ricordo da fissare, ma una sensazione crescente: l’amore della città verso il Pordenone. Se devo proprio indicare due situazioni, direi il calore del nostro pubblico nel playoff con la Casertana (1-0 davanti a 1900 spettatori) a maggio e quello nella sfida con la Reggiana (2-0 con 1500 presenze) di novembre. Da brividi». Qualcosa da cancellare? «Niente, poiché anche i rari momenti negativi sono stati propedeutici per quelli successivi positivi». […]

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) Per la gara con il Forlì Bruno Tedino dovrebbe confermare la formazione vista nell’ultimo periodo, col rientro di Semenzato a destra e con Cattaneo a supporto di Berrettoni e Arma. Proprio il centravanti marocchino sarà l’osservato speciale della gara. Il motivo? Torna al Bottecchia dopo l’ormai famoso errore dal dischetto con la Sambenedettese (il secondo di fila), nello stadio in cui non segna dallo scorso 16 ottobre. È da più di due mesi infatti che il numero nove neroverde non va in gol di fronte ai propri tifosi: l’ultima rete risale al penalty trasformato al cospetto del Santarcangelo, nel match terminato 3-3. Arma sta disputando un ottimo campionato, visto che è capocannoniere con 13 gol: difficile fare meglio. Certo è che vuole chiudere il suo 2016 con una gioia al Bottecchia, che aspetta la sua prodezza da tanto tempo. Gli ultimi centri si sono verificati in trasferta, prima il bis a Padova e poi a Salò con la Feralpi. Tornando al resto della squadra, davanti a Tomei agiranno Semenzato, Stefani, Ingegneri e De Agostini, mentre in mezzo al campo c’è il terzetto composto da Misuraca, Burrai e Suciu.

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) «La partita col Forlì deve essere la ciliegina sulla torta di questo anno straordinario: vinciamola». Mirko Stefani è un condottiero e lo conferma un’altra volta. Alla vigilia dell’ultimo match del 2016, il capitano del Pordenone carica i suoi compagni e li spinge a ottenere i tre punti dopo le ultime due partite in chiaroscuro, da cui è arrivato un solo punto. «Dipende tutto da noi – spiega – anche per il futuro. Il destino di questa squadra è nelle sue mani». […] Un 2016 con 81 punti e sinora una media di 2,11 a gara: perdere domani sarebbe un epilogo che questa squadra non merita. È d’accordo? «Sì. Non capita molte volte, nella carriera di un giocatore, di vivere stagioni del genere. Ci meritiamo un successo per quanto abbiamo seminato e fatto vedere nel corso di questo periodo. Ripeto: per me il destino è nelle nostre mani. Siamo lassù e non possiamo più nasconderci. Rimanere in alto è un nostro obiettivo». Il Venezia sta già operando sul mercato, così come Parma, Padova e Reggiana: questo Pordenone deve fare qualcosa a suo parere? «Più siamo e meglio è. La concorrenza è stimolante e più è alta, più possiamo tutti trarre beneficio. Ma del mercato se ne occupa la società: sono sicuro che farà qualcosa di importante per noi». Piccola parentesi: non le sembra ci siano critiche eccessive su Venezia e Reggiana nelle rispettive piazze? «Sì, tutti si aspettano di vincere ogni partita. Invece è difficile dire qualcosa a squadre che viaggiano con più di 2 punti di media a gara. Ormai c’è poca tolleranza». […]

Ore 15.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Ieri mattina al Taliercio buona notizia il rientro in gruppo di Marsura dopo la contusione al polpaccio, in compenso hanno marcato visita a causa dell’influenza sia Tortori sia mister Inzaghi. «Ci attende una partita talmente delicata e importante che nulla può condizionarci, né gli arbitri né il mercato – mette in chiaro Maurizio D’Angelo, vice di Pippo Inzaghi -. Poter giocare al Penzo prima della lunga sosta è un’occasione che, sono sicuro, non sprecheremo. Tornare ai tre punti sarà a tutti gli effetti fondamentale».Il Venezia ben poco convincente punito a Forlì dovrà ritrovare la necessaria intensità fin dal 1′ e non solo nella ripresa, o peggio ancora dopo aver subìto una rete. «Tutti avremmo firmato la scorsa estate per essere primi a questo punto della stagione – premette il 47enne ex bandiera del Chievo – tuttavia vogliamo riscattarci e per riuscirci partiamo dalla consapevolezza di dover sempre dimostrare qualcosa in più. Se temiamo la frustrazione per il metro arbitrale? Mister Inzaghi e la società sono stati chiari, noi di sicuro non cerchiamo alibi e l’unico pensiero è a ciò che dovremo fare in campo». […]

Ore 15.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Per Domizzi e compagni però, l’obiettivo primario è quello di tornare a vincere dopo il solo punto incassato nelle ultime sfide contro Maceratese e Forlì: e sfidare una formazione come il Mantova, in lotta per i playout, farà capire se i lagunari soffrono il «mal delle piccole». «Penso che più che la classifica, sia necessaria valutare la condizione delle squadre che si affrontano», sottolinea il capitano veneziano, Maurizio Domizzi. «Sapevamo che Maceratese e Forlì venivano da due buoni momenti, anche il Mantova mi sembra che si stia riscattando. Però dobbiamo pensare a fare i tre punti». Chiudere in testa il 2016, prima della lunga sosta invernale (si riprenderà il 22 gennaio, ndr ) aiuterebbe e non poco tutto l’ambiente: «È chiaro che vogliamo concludere quest’anno solare lì davanti a tutti, anche perché mi pare che ci siamo stati un bel po’ di tempo lì in testa. Quindi vogliamo restarci anche al termine della gara con il Mantova», continua Domizzi. E chissà che, contro i virgiliani, anche la dea bendata possa finalmente strizzare l’occhiolino a un Venezia, che fra pali ed episodi arbitrali non se la passa poi così bene: «Non voglio parlare degli arbitri, ma faccio questa considerazione», si avvia a concludere Domizzi. «Siamo primi e in queste partite gli episodi di gioco non ci sono stati diciamo favorevoli: questa squadra ha preso 7-8 pali, per non parlare del gol preso a Forlì o di altre situazioni. Dovremo essere bravi ad andare anche a cercarci la fortuna».

Ore 14.50 – (La Nuova Venezia) Non solo Inzaghi. L’influenza ha costretto a letto anche Loris Tortori, mentre è rientrato in gruppo Davide Marsura, che ha svolto quasi per intero l’allenamento del mattino. Rispetto a Forlì, Inzaghi avrà a disposizione anche Baldanzeddu e Bentivoglio, possibile il rientro in mezzo al campo, oltre allo scalpitante Fabiano.

Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Allarme Inzaghi, niente allenamento, niente Taliercio ieri per il tecnico del Venezia, messo al tappeto da un attacco influenzale e costretto a lasciare spazio al suo vice Maurizio D’Angelo. […] «Questa è una partita fondamentale» il commento dell’ex difensore di Chievo, ora braccio destro di Inzaghi, «dobbiamo andare alla pausa con una vittoria per almeno un paio di motivi: metterci alle spalle la sconfitta di Forlì e rimanere da soli in testa alla classifica. I tre punti ci consentirebbero di affrontare serenamente il periodo di sosta del campionato e di presentarci da capolista alla ripresa del torneo». Mantova da non sottovalutare, soprattutto dopo le scottature patite con Maceratese e Forlì. «Arrivano da una grande vittoria ottenuta in rimonta contro l’Ancona» osserva Maurizio D’Angelo, «abbiamo il massimo rispetto per il Mantova, ma qualunque avversario ci fosse toccato in sorte domani lo avremmo affrontato caricati a mille. A prescindere dal margine che avremmo, la vittoria è fondamentale». […] E il Venezia? «In fin dei conti siamo sempre in testa alla classifica, abbiamo avuto l’occasione per allungare è vero, ma nessuno ha saputo approfittare veramente. Siamo pronti per chiudere con un risultato positivo il 2016».

Ore 14.00 – (Gazzettino) […] Da una parte Cristiam Kouamè è tornato disponibile, dall’altra Luca Strizzolo non ha fatto male nel finale dell’ultima partita a Vicenza. «Stiamo tutti lavorando bene – sostiene quest’ultimo – e chi gioca si impegna al massimo. Ci sono periodi più favorevoli e altri meno. Ultimamente facciamo fatica, ciò che esprimiamo in campo non basta, e perciò bisogna lavorare credendo ancora di più in quello che stiamo facendo per tornare ai risultati che abbiamo dimostrato di saper fare». Poi precisa: «Io non mi permetto di discutere le scelte del tecnico. È giusto che scenda in campo chi lui vede meglio in quel momento. Se sono chiamato in causa, cerco di farmi trovare pronto». Ultima da titolare a Cesena, sulla prestazione al Menti l’ex Pordenone afferma: «Non c’è stata una gran differenza come gioco. Il Vicenza ha saputo sfruttare le sue occasioni, mentre noi potevamo fare molto meglio nelle nostre. Siamo mancati negli ultimi venti metri, vanificando quanto prodotto di buono. Dobbiamo cercare di giocare più liberi di testa per riuscire a essere più concreti, sfruttando quanto creiamo». […] Ieri ha lavorato in modo differenziato il solo Schenetti, la cui convocazione rimane tuttora in dubbio. Lucas Chiaretti, dopo il tagliando di rientro al Menti, dovrebbe riprendersi il posto nell’undici iniziale, mentre Andrea Paolucci è favorito per sostituire Manuel Iori in cabina di regia a centrocampo con Luca Valzania che dovrebbe rientrare titolare come mezzala. In difesa, invece, il tecnico granata ha due opzioni per il ruolo di centrale difensivo: al posto di Pelagatti potrebbe giocare Simone Pasa, che ultimamente è già stato utilizzato, oppure potrebbe fare il suo rientro Manuel Pascali dopo due mesi dall’infortunio. Da due partite l’ex Kilmarnock è stato regolarmente convocato. Sulla decisione finale Venturato valuterà sia le condizioni dei suoi giocatori, sia quelle ambientali giocando in orario serale.

Ore 13.40 – (Mattino di Padova) «Com’è la temperatura lì, adesso? Spero non sia troppo freddo, perché qui in Liguria non scende mai sotto ai cinque gradi». Michele Pellizzer ci scherza un po’ su, ma il clima di casa non l’ha sul serio dimenticato. Anche perché, per lui cresciuto nella vicina Casoni di Mussolente, dove vive ancora la sua famiglia, Cittadella era sul serio una sorta di seconda casa. Ci ha giocato per quattro stagioni, con al braccio anche la fascia di capitano. E tornarci da avversario con addosso la maglia della Virtus Entella, come accadrà domani sera, gli regalerà sensazioni diverse da quelle di qualsiasi altra partita. «Già, affronterò per la prima volta il Cittadella da ex», risponde telefonicamente dalla sua casa sul lungomare di Chiavari. […] I punti in classifica sono quasi gli stessi: Citta 31, Entella 29. «E credo che i tifosi potranno assistere a una bella partita. Si affrontano due squadre che cercano il risultato attraverso il gioco». Vero, anche se quello del Citta non è spumeggiante come a inizio stagione. «Quella squadra mi aveva davvero impressionato per la qualità del calcio espresso. In una stagione tanto lunga un periodo di appannamento ci sta, non a caso anche noi ne abbiamo vissuto di recente uno analogo. Sono convinto passerà. In ogni caso, per quanto sia antipatico dirlo, sono contento che non ci sia Iori, che è squalificato: è il giocatore più importante per la manovra granata, non sarà facile sostituirlo. E poi sarà anche una sfida tra bomber: Caputo contro Litteri. So che Litteri non segna da qualche giornata, ma lo sapete che gli attaccanti vivono momenti come questi: ci sono periodi in cui non trovano la porta, ma appena si sbloccano non si fermano più. Speriamo non accada contro di noi…». Al Tombolato, intanto, anche ieri Schenetti ha svolto parte dell’allenamento in gruppo e parte da solo: soltanto oggi Venturato deciderà se convocarlo o no.

Ore 13.20 – (Corriere del Veneto) Il Cittadella fa i conti con i primi venti di crisi all’interno di una stagione sino a un mese fa entusiasmante. La classifica resta ottima, ma le quattro sconfitte subite nelle ultime cinque partite trasformano il match di domani sera contro l’Entella in un crocevia fondamentale per il futuro prima della pausa invernale. Il campionato andrà in letargo fino all’ultima decade di gennaio e Roberto Venturato cerca una vittoria per interrompere un trend preoccupante. Per tornare al successo sono pronti a rientrare dal primo minuto sia Manuel Pascali che Lucas Chiaretti, entrambi pienamente disponibili dopo i rispettivi infortuni.

Ore 12.50 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 12.10 – Qui Guizza: ultime prove.

Ore 12.10 – Qui Guizza: schemi anti-AlbinoLeffe in corso.

Ore 11.50 – Qui Guizza: lavoro atletico.

Ore 11.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 11.10 – Qui Guizza: seduta video per i Biancoscudati.

Ore 10.20 – (Gazzettino) Tornando all’attualità, all’andata è stato un pareggio amaro con tanto di rischio beffa nel finale. «La prestazione era stata positiva, anche se il risultato non è arrivato. Da quell’esordio in campionato siamo cresciuti molto e oggi siamo una compagine difficile da battere. Siamo vicini alle prime in classifica e vogliamo restarci il più a lungo possibile. Ci attende una gara molto tosta con un avversario che finora ha dato filo da torcere a tutti». Stilando la classifica delle ultime dodici giornate, il Padova è primo. «Potevamo fare anche qualche punto in più, penso ai pareggi con Ancona e Lumezzane. Dopo la vittoria con la Reggiana abbiamo iniziato un altro campionato e vogliamo continuare su questa strada». La sensazione è che abbiate le carte in regola per giocarvi la promozione diretta. «Sarebbe una cosa straordinaria, anche perché ci sono società che hanno speso molto più del Padova. Bisogna riuscire a restare attaccati alla zona di testa fino a quattro-cinque gare dalla fine, perché lì si decide tutto. Noi ci crediamo». […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) È bergamasco doc con un passato alle spalle nell’Albinoleffe. Sarà come giocare in casa domani per Nicola Madonna, che conosce alla perfezione lo stadio Atleti Azzurri d’Italia avendolo calcato con Atalanta e appunto Albinoleffe, compagine quest’ultima nella quale ha disputato quattro campionati. «È un campo che mi ha dato sempre emozioni – esordisce l’interessato – Sarà così anche in questa occasione, tanto più che ci torno per la prima volta da avversario. Quando ero bambino tifavo Atalanta e ci andavo da spettatore. La passione per i nerazzurri è un po’ scemata, però anche adesso è il primo risultato che guardo». Nell’ultima stagione con l’Albinoleffe ha avuto come allenatore suo padre Armando, ex ala destra di Atalanta, Piacenza e Lazio, e attuale tecnico della Virtus Bergamo in serie D. «Proveniva dalla squadra Primavera ed era subentrato ad Agostinelli, mentre io era già da un po’ che giocavo titolare e quindi non si poteva dire che venivo impiegato perché c’era papà. È stata comunque una situazione strana, anche se a livello professionale è andata bene perché a fine anno sono stato ricomprato dall’Atalanta. Se mi piacerebbe ripeterla? Sinceramente no, è meglio tenere separati gli affetti dal lavoro».

Ore 10.00 – (Gazzettino) Si torna al 3-5-2, dopo avere testato martedì il 4-3-1-2. Ieri Brevi ha provato a lungo i meccanismi in vista della trasferta di domani alle 14.30 con l’Albinoleffe affidandosi al consueto modulo. Pacchetto arretrato tipo con Cappelletti, Russo ed Emerson, con quest’ultimo tornato a lavorare regolarmente con i compagni. In mezzo al campo non ci sarà Dettori per squalifica, e quindi il terzetto è stato formato da Filipe in cabina di regia, con interni Mandorlini (destra) e Mazzocco (sinistra), mentre sulle corsie laterali via libera a Madonna e Favalli. Davanti Neto Pereira è stato affiancato inizialmente da Alfageme, che ha poi lasciato il posto ad Altinier. In difesa provato anche Sbraga (fuori Russo) con Cappelletti dirottato sul centro sinistra.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Proverete a fare voi la gara? «Possiamo fare la partita su tutti i campi, il Padova ha dimostrato di saper giocare ma anche, quando serve, di essere pronto a lottare. Mi aspetto una partita molto difficile, perché l’Albinoleffe vorrà continuare la sua cavalcata, ma anche noi, adesso che siamo a tre punti dalla vetta, dobbiamo continuare a correre. Sotto Natale abbiamo ricevuto qualche “regalo” dagli altri campi, ma se non lo sfruttiamo non sarà servito a nulla». E poi aprirà il mercato, e il suo è un nome un po’ “chiacchierato”… «Io sono venuto qui per un progetto, e fino ad oggi sono contento di quello che è stato. Poi, però, tante cose non sono andate per il verso giusto, e sarà corretto confrontarsi sul futuro e sulle strategie insieme alla società. Comunque vada, io sono stato contento di questi mesi a Padova. E se rimarrò qui, continuerò a lavorare duro per questa causa».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] «Questa squadra ha ricambi all’altezza in ogni situazione, giocatori sempre pronti per coprire eventuali assenze», le parole di Filipe. «Il Padova è forte indipendentemente da chi scende in campo, e anche cambiando gli interpreti riesce a rendere bene. Penso che anche questa volta non accuseremo problemi in questo senso». Finalmente contro la Samb è arrivato il suo rientro dal primo minuto: come si è sentito? «Molto bene, devo dire, anche perché i compagni mi hanno dato una grande mano. E anche se fisicamente può capitare un momento di difficoltà, in questo gruppo c’è sempre qualcuno pronto ad aiutarti. Venerdì scorso mi sono sentito bene, non ho avuto nessun tipo di fastidio e sono riuscito a correre come volevo, se non che nel secondo tempo siamo un po’ calati e anche io ho accusato un po’ di difficoltà. Ma mi sono trovato bene, era da tanto che non giocavo ma a livello fisico penso di aver tenuto bene». […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Dall’Albinoleffe all’Albinoleffe. Oscar Brevi può prendersi definitivamente il Padova a un girone di distanza al suo esordio sulla panchina biancoscudata. […] È passato un girone intero e il Padova si è ribaltato. Brevi ha trovato la chiave per stimolare il gruppo, molti giocatori (Emerson, Russo, Favalli e Madonna) hanno raggiunto la condizione ottimale e i risultati stanno dando ragione al tecnico milanese. Domani all’Atleti Azzurri d’Italia scenderà in campo una squadra molto simile a quella dell’andata. Non c’era De Risio e non ci sarà neppure stavolta, mentre rispetto all’1-1 dell’Euganeo ci sarà Cappelletti al posto di Sbraga in difesa e Mazzocco al posto di Dettori, squalificato per cumulo di ammonizioni. Piccoli, ma significativi ritocchi, che spediranno in campo una squadra alla ricerca di quel risultato positivo che permetta di rimanere aggrappati al treno di testa e, dunque, di operare sul mercato con un investimento economico importante. L’idea del dg Giorgio Zamuner, considerate le nuove difficoltà fisiche di De Risio (che anche ieri ha svolto lavoro differenziato), è quella di acquistare subito un centrocampista da consegnare a Brevi all’inizio di gennaio (il sogno resta Porcari della Cremonese, le alternative sono rappresentate da Berardocco, Giorico e Amadio, anche se l’allenatore chiede un giocatore dalle caratteristiche più difensive) e poi di passare a rinforzare l’attacco, dove potrebbero arrivare due giocatori se partirà Germinale. […]




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