Live 24! AlbinoLeffe-Padova, -2: ultimi test a base di 3-5-2

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Ore 20.30 – (Il Piccolo) Secondo posto in classifica, 37 punti, un pubblico ritrovato, oltre cento ragazzini nelle giovanili. Tutti risultati ottenuti in poco più di sei mesi di lavoro. Obiettivi raggiunti e inimmaginabili solo a primavera di quest’anno. Ma c’è un piccolo-grande neo. La prima piazza, quella che conduce diretti alla LegaPro, è occupata dal Mestre tritatutto. Eppure Mauro Milanese con il sostegno di Mario Biasin è riuscito in poco tempo prima a salvare e poi a rimettere in assetto calcistico ed economico la Triestina bistrattata negli ultimi anni. Milanese, quanto pesa il fatto di essere secondi in classifica? «Non molto anche se ovviamente vorremmo essere lì come lo siamo stati per quasi due mesi. Però 37 punti sono tanti. Saremmo primi in quasi tutti i gironi della serie D. Sono soddisfatto di quello che ha fatto la squadra. Quest’estate avrei messo la firma su questo bottino nel girone d’andata. E poi soprattutto abbiamo sempre giocato meglio o al massimo alla pari con gli avversari». […] Il Mestre invece vince quasi sempre. «Ecco loro hanno fatto punti anche in partite difficili. Questo è un loro merito ma non mi sembrano superiori a noi. Non dobbiamo mollare per stare a ridosso della squadra di Zironelli. L’idea è quella di arrivare alla sfida decisiva per tentare un sorpasso o l’aggancio. Quel giovedì prepasquale ci sarà anche Mario Biasin. Sarebbe bello fargli un regalo» Ma sul mercato si potrebbe cercare qualche rinforzo. «Noi puntiamo sul gruppo e l’inserimento di qualche giocatore esperto potrebbe alterarne gli equilibri. Non solo ma, per esempio l’arrivo di un trequartista, imporrebbe un cambio di modulo (il 4-3-1-2 ndr) e il sacrificio di una o due delle nostre punte. Inoltre in serie D non ho visto giocatori in grado di farci fare un salto di qualità» Ma c’è anche la LegaPro. Si potrebbe pescare da lì a gennaio? «Faremo delle valutazioni con lo staff ma in questo momento non vedo la necessità di innesti. E poi ricordiamo che Zoom dovrebbe essere a disposizione a metà gennaio». […] Quanto conta il supporto del pubblico? «Ringrazio tutti quelli che ci sostengono. Noi abbiamo sempre un’arma in più: il loro tifo sia in trasferta che ovviamente al Rocco dove il pubblico è già da professionisti. Ringraziamo i tifosi che credono in noi dopo anni di delusioni». Ma ci si aspettava di avere più gente allo stadio? «Come abbonamenti abbiamo superato le nostre aspettative. Pensavo a qualche centinaia di paganti in più in ogni singola partita ma si sa che i disastri degli ultimi anni hanno cancellato un’intera generazione di potenziali tifosi. Bisogna lavorare con pazienza». Cosa fare per riconquistarli? «Come stiamo già facendo dobbiamo promuovere l’immagine dell’Unione con una storia gloriosa e con un presente gestito con serietà. I frutti arriverano “pian pianin” come dice Mario Biasin. Ma il nostro primo obiettivo è quello di promuovere l’alabarda e far integrare la società con il territorio». […]

Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Dopo Arezzo e Padova anche il Como si è iscritto al registro dei pretendenti per Giacomo Cenetti, uno dei tre reprobi (gli altri sono Rantier e Barison) messi fuori rosa dal club. Non dovrebbe faticare a trovare una sistemazione a gennaio. L’auspicio semmai è che possa trovare comunque un club della solidità di Bassano perchè in Lega Pro in tanti promettono e non tutti mantengono. Intanto ieri è rimbalzata una voce secondo la quale, nel caso D’Angelo non riuscisse a imprimere una decisa sterzata nel cammino della squadra, il club starebbe pensando a Valerio Bertotto come alternativa. Al pari di Rossitto, anch’egli accostato 10 giorni fa al Soccer Team, anche Bertotto è un nome proposto al sodalizio di via Piave e non sondato direttamente dalla società. E al pari di Rossitto, pure Bertotto è una candidatura che, pur rispettando la professionalità dei diretti interessati, francamente scalda meno di zero. […]

Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) Apriti Teramo. C’è da scardinare l’uscio degli abruzzesi e spezzare il digiuno di vittorie che dura ormai da due mesi. Il problema semmai è che il malloppo che può sterzare la stagione virtussina riaprendo prospettive accantonate in cantina, va agguantato ancora in totale emergenza. Intero centrocampo out, Crialese fuori uso e altri ammaccati assortiti. E il Teramo spolverato da Lamberto Zauli, il principe biancorosso richiamato in servizio dopo l’esonero di settembre: con l’ex Mr Fantasy del Lane nuovamente al timone i teramani hanno raccolto 3 punti in altrettante gare. Non vincono ma intanto hanno smesso di perdere. Da quelle parti, smessi i proclami di promozione hanno cominciato a fare i conti con la realtà che adesso li colloca ai margini della zona playout. Il cambio in panca con Nofri Onofri, al di là dello scioglilingua del nome non ha cambiato un accidente il trend in campionato. Ora ci riprova Zauli a mutare ruolino. Per prima cosa ha ripristinato il vecchio modulo 4-3-1-2, che spesso alterna col 4-2-3-1. Poi ha ridato fiducia alle stelle del cast: in primis il bucaniere Sansovini, implacabile pistolero d’area di rigore. Ma occhio pure a Ilari, Croce, il trequartista Carraro e a Di Paolantonio, tutti tipi che inquadrano benone la porta. Dovrebbe marcare visita la torre brasiliana Jefferson, ex Latina in B. […]

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Smaltito il panettone, spunta l’ipotesi che risponde al nome di Alessandro Fabbro, che però piace anche al Forlì, la prossima avversaria del Pordenone al Bottecchia. Si inizia a parlare più concretamente di mercato anche dalle parti del De Marchi e per la difesa circola il profilo dell’ex centrale dell’Avellino, pronto a tornare in Lega Pro. Fabbro ha appena rifiutato un contratto dal Cuneo (serie D) e vuole rimanere non lontano da casa. Originario di Cormons, il classe 81 ha esordito in prima squadra con l’Itala San Marco (ci ha giocato fino al 2003), per poi iniziare un giro d’Italia fatto di Portogruaro, Gela, Vibonese, Juve Stabia e altre pro dell’Italia meridionale. Quindi la B con l’Avellino: 71 presenze e 3 reti. Infine le esperienze con Lupa Roma e Bra. Ora è pronto a tornare in pista e la destinazione Pordenone non è da scartare. […]

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Trivenetogoal.it, il sito telematico che si occupa del calcio di Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto, ha dato i voti alle formazioni che militano in uno dei tre campionati professionistici e al primo fra quelli dilettantistici (Lega D) relativamente ai gironi d’andata. Fra i pro sono in testa a pari merito Venezia e Pordenone, entrambi con un più che appagante 8. Leoni e ramarri precedono di mezzo punto Chievo (serie A) e Cittadella (B). Vediamo le motivazioni che hanno portato i neroverdi al comando: Pur avendo cambiato tanto in estate – si legge nel giudizio di Trivenetogoal -, il Pordenone ha seguito la traccia di Bruno Tedino, proseguendo un lavoro che potrebbe portare lontano. È sempre nel gruppo delle primissime, con molta continuità di rendimento complessivo. […]

Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Il Forlì va studiato e affrontato come fosse il Venezia o il Parma, anche perché nell’ultimo mese i romagnoli hanno fatto più punti delle super favorite e di tutte le altre». È il monito di Carlo Marchetto, assistente di Tedino e tattico del clan neroverde. Già, il team di Gadda nelle ultime quattro sfide ha pareggiato a Bassano (2-2) e battuto in rapida successione Reggiana (2-0), Ancona (1-0) e Venezia (1-0). […] «Formazioni di prima fascia – sottolinea Carlo -, o comunque di tutto rispetto». All’andata il Pordenone si era imposto per 2-0 a Forlì con reti di Arma e Berrettoni. «Sì, ma quella – avvisa Marchetto – era un’altra squadra. Da neopromossa stava prendendo confidenza con la nuova realtà di Lega Pro. Eppure anche in quell’occasione ricorda il tattico mi era sembrato un team organizzato. Passammo nella ripresa, nel primo tempo ci avevano creato qualche difficoltà». Gadda ha rischiato, perché dopo 9 turni i suoi erano ultimi, con 2 soli punti. «È la dimostrazione – tiene a sottolineare Carlo – che ai tecnici va dato il tempo di lavorare. A Forlì, oltretutto, conoscevano bene il valore dell’uomo e dell’allenatore che li aveva riportati fra i professionisti. Gli hanno dato fiducia e hanno avuto ragione». […] Come giocano i prossimi rivali? «Gadda – racconta Marchetto – alterna il 3-5-2 usato contro la Reggiana al 4-3-1-2 utilizzato con più costanza. Punto di forza fisso è il trequartista Nicola Capellini (classe ’91, ex Cesena in B, San Marino, Venezia e Fidelis Andria in C). Per i due ruoli di punta ruota Emanuele Bardelloni (7 centri), Giuseppe Ponsat (5), Tommaso Tentoni (2) e Simone Tonelli (1). Tutti giocatori brevilinei, veloci, che sanno altro avviso – darti fastidio se costruisci da dietro». […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Si è presentato vestito come i suoi ragazzi, in tuta. E ha tenuto il suo discorso prima dell’allenamento. Mauro Lovisa, presidente del Pordenone, è passato a trovare la sua squadra in campo, ha parlato per una decina di minuti e ha cercato di scuotere i neroverdi. Il succo del suo discorso è chiaro: il massimo dirigente è convinto che il gruppo possa stare lassù sino alla fine, che può lottare per la promozione in serie B, traguardo anche a suo parere impensabile a inizio stagione. Sarebbe un peccato mortale, secondo il massimo dirigente, dilapidare l’ottimo girone d’andata perché, viste tutte le concorrenti, il Pordenone si trova in alto con merito e senza aver rubato nulla. Il presidente ha invitato la squadra a non perdere le proprie qualità e continuare sulla strada percorsa sinora. Dopo il discorso di Lovisa la squadra si è messa al lavoro e ha così cominciato a preparare la sfida col Forlì. […] Con il rientro di Semenzato pare abbastanza scontato il fatto che Tedino riproponga la solita formazione, quella che è riuscita ad arrivare dopo l’ottobre nero in cima alla classifica di Lega Pro. Il modulo così è il 4-3-1-2 con Cattaneo dietro alle due punte Arma e Berrettoni. Per il resto, in questi giorni, si comincerà a pensare al mercato visto che la riapertura delle liste è molto vicina: dal 3 gennaio si potranno tesserare tutti i giocatori, non solo quelli svincolati.

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Da avversario, per la prima volta, torna uno dei pochi giocatori professionisti sinora usciti dal vivaio del Pordenone. Si tratta di Alessandro Turrin, sanvitese, classe 1998, professione portiere del Forlì. Uscito dal settore giovanile neroverde a 14 anni, si è fatto le ossa all’Atalanta sino a debuttare in prima squadra in un’amichevole. Da questa stagione è in Romagna: a Pordenone è molto legato ma venerdì, nel suo “debutto” al Bottecchia, non farà sconti. «Un giorno mi piacerebbe tornare – dice –. Però prima mi prendo i tre punti». Turrin, prima stagione da professionista. Come sta andando? «Bene, a livello personale e di gruppo. Dopo qualche difficoltà iniziale ci siamo ripresi e stiamo andando forte. Non abbiamo passato bei momenti, ma adesso abbiamo trovato la quadratura del cerchio e siamo diventati una squadra. Non siamo più gli stessi di inizio stagione. Prima eravamo poco fortunati, ma anche poco cattivi in alcuni momenti della partita: la storia ora è diversa». Il Forlì ha battuto Venezia e Reggiana. Ora vuole superare il Pordenone, per mettere ko così le prime tre della classe? «È il nostro obiettivo. Adesso siamo in palla fisicamente e psicologicamente. Il mister (Massimo Gadda, ndr) è stato bravo a gestire il periodo iniziale, fatto di sconfitte, e a crederci sempre. Poi ha cambiato modulo, passando dal 4-3-3 al 4-3-1-2: con il “rombo” abbiamo iniziato a fare risultati, battendo anche queste big». […] Troverà una squadra arrabbiata: un punto nelle ultime due gare: teme i ramarri? «Anche noi abbiamo grandi motivazioni. Abbiamo lasciato l’ultimo posto e non vogliamo certo fermarci qui. Il nostro obiettivo è la salvezza, che passa anche per i punti che possiamo prendere su un campo difficile come quello del Bottecchia. Dico che il mio cuore è anche neroverde, ma venerdì darò più del cento per cento».

Ore 16.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.20 – Qui Guizza: ultima serie di cross e tiri in porta.

Ore 16.00 – Qui Guizza: nuovi test anti-AlbinoLeffe, provato il 3-5-2 con continui cambi di interpreti.

Ore 15.40 – Qui Guizza: ancora a parte De Risio. Assente anche Fantacci.

Ore 15.20 – Qui Guizza: torna regolarmente in gruppo Emerson.

Ore 15.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Auspicano un importante rinforzo in attacco, ma non uno qualsiasi. È il veneziano doc Riccardo Bocalon, infatti, il sogno dei tifosi arancioneroverdi che hanno pensato bene di lanciare addirittura una petizione sul web (tramite il sito www.change.org) che al termine della raccolta firme on-line (circa 140 in una giornata) finirà sulla scrivania del presidente Tacopina e del ds Perinetti. «Per il raggiungimento della promozione in serie B del Venezia Fc è necessario un attaccante in grado di segnare molti gol – spiegano i tifosi -. Ecco perché chiediamo a Joe Tacopina di acquistare Riccardo Bocalon, essendo lui un veneziano, un tifosissimo dei colori arancioneroverdi ed un vero goleador». […] «Più che calciomercato questo è chiaramente fantacalcio – è stato al gioco Giorgio Perinetti -. D’altra parte gli acquisti non si fanno col sentimento, altrimenti anche a me piacerebbe avere di nuovo Andrea Belotti (cecchino del Torino e della Nazionale, che proprio il ds lagunare aveva portato al Palermo, ndr) nella mia squadra. La normale verità è che chi ha i giocatori forti se li tiene, Venezia compreso. Ricordo solo che siamo tuttora primi da soli, fatto per nulla scontato come dimostrano tanti club, Alessandria compresa, che da anni rincorrono la B».

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «La società ha grande fiducia in me e ne sono orgoglioso. L’unico obiettivo che ho è tornare in serie B con il Venezia». Simone Bentivoglio spegne sul nascere i primi bisbigli di calciomercato che non escluderebbero la sua partenza a gennaio. Voci dovute al fatto che nell’ultimo mese e mezzo il centrocampista, senza dubbio uno dei colpacci della campagna acquisti estiva, ha perso la maglia da titolare visto che mister Inzaghi in mezzo campo ha ruotato un po’ tutti i giocatori. «Ultimamente sono stato più fuori che dentro e l’ultima partita che ho giocato dall’inizio in casa è il derby col Bassano (30 ottobre, ndr) – ricorda l’ex Chievo -. Sul piano della condizione sto benissimo, contro la Maceratese ero squalificato, col Forlì purtroppo mi ha fermato la febbre ma ora davvero non vedo l’ora di rientrare». […] Dopodomani al Penzo il match con il Mantova (ore 16.30) chiuderà il 2016 dando l’arrivederci al 22 gennaio, quando il Venezia comincerà ad affrontare Reggiana in trasferta, Parma e Pordenone in casa. «Adesso è fondamentale battere il Mantova, questo è poco ma sicuro. Io non penso al mercato, certe voci suonano strane anche per me (vedi gli americani del Kansas City, ndr) ma la società mi manifesta sempre grande fiducia e quindi do il massimo solo per giocare nel Venezia. Sono venuto qui perché ho sposato un progetto importante, l’unico obiettivo è vincere e salire in serie B». […]

Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Quasi al completo. Per l’ultima partita del 2016 il Venezia si sta preparando con tutto l’organico a disposizione: all’allenamento mattutino di ieri l’unico assente è stato Marsura per una botta al polpaccio, che però non preoccupa. L’attaccante dovrebbe rientrare in gruppo già da oggi per preparare la sfida contro il Mantova. […] Nel frattempo si muove il mercato sia in entrata che in uscita. Il Venezia ha la lista degli over piena, per cui prima di acquistare bisognerà cedere, perché si vorrebbe evitare di arrivare a situazioni come quelle estive di Virdis e Basso, acquistati e poi ceduti in extremis. Sul piede di partenza ci sarebbero Balzanzeddu e Bentivoglio, ma nelle ultime ore si sono moltiplicate le voci di offerte per Alex Pederzoli. I due club interessati sono Trapani e Parma, ma al momento non vengono segnalati sviluppi tangibili. In entrata per la fascia destra ci sono due piste aperte: la più concreta porta a Giuseppe Zampano, che ha rescisso il contratto con il Crotone, mentre da Pisa fanno sapere che stuzzicava l’idea Stefano Avogadri (classe 1985), ma il cambio di proprietà ha stoppato qualsiasi discorso. In attacco in uscita ci potrebbe essere uno fra Ferrari e Geijo e si è parlato di un possibile scambio con Di Piazza (Vicenza): ogni discorso è stato rinviato a dopo il 30 dicembre.

Ore 13.50 – (La Nuova Venezia) Il Venezia ritrova il Mantova e per Gianni Fabiano non sarà un avversario come un altro. Dopo le apparizioni in panchina con Maceratese e Forlì, l’ultimo match dell’anno prima della lunga sosta potrebbe regalare qualche minuto al trequartista arancioneroverde, che ha giocato la sua ultima partita proprio contro il Mantova (3 settembre) all’andata. Quella sera sono iniziati i problemi per il numero 10 di Pippo Inzaghi: l’impatto fortuito con il portiere Bonato, un mese e mezzo di stop e poi, quando sembrava pronto il rientro con la Sambenedettese, il secondo e più grave infortunio con la frattura del perone della gamba destra (7 ottobre). «Mi sento abbastanza bene» garantisce ora Gianni Fabiano, «sono stati mesi complicati, ma non mi sono mai perso d’animo. Essere rientrato in gruppo è positivo, purtroppo dopo una frattura devi anche convivere con i dolori post guarigione. Se avessi un lavoro normale, sarebbe tutto alle spalle, facendo l’atleta, devo sopportare ancora qualche dolorino. Se ripenso che domani arriva il Mantova e che l’ultima apparizione l’ho fatta a Mantova stento a crederci. Questo è il destino. Lo scorso anno non ho praticamente saltato una partita, quest’anno finora è andata diversamente». Una stagione che era iniziata alla grande per Fabiano. «Stavo benissimo, avevo segnato con il Forlì, poi è bastato un centimetro e la stagione è cambiata. Avrei potuto segnare e gioire a Mantova, invece ho sbagliato il gol e mi sono infortunato». […]

Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Quando si vince anche la stanchezza si sente meno, nonostante la squadra scenda in campo ogni tre giorni. Se questa affermazione è vera, il Vicenza, reduce dal terzo successo consecutivo contro il Cittadella, è pronto ad affrontare lo Spezia del grande ex Mimmo Di Carlo con qualche acciacco che fa preoccupare Pierpaolo Bisoli. «Il match è stato anticipato di due giorni e non sono molto contento – precisa il tecnico dei berici – perché contavo di aver più tempo per recuperare lo sforzo compiuto. Abbiamo calciatori che giocano non al meglio: in difesa Adejo, Esposito e Zaccardo non sono al 100 per cento. E in attacco Giacomelli deve ancora recuperare. Urso è squalificato, Fabinho è infortunato, Benussi si è sottoposto a intervengo chirurgico». Il Vicenza è chiamato all’ultimo sforzo prima della fine del girone di andata che i biancorossi, con un risultato positivo alla Spezia, chiuderebbero con più punti rispetto allo scorso anno. «E sarebbe un risultato quasi miracoloso visto come eravamo messi due mesi fa – sottolinea Bisoli — noi veniamo da un mese terribile, dove abbiamo fatto molto bene ma siamo stati sempre in grande difficoltà numerica. Tra infortuni e squalifiche non ho quasi mai potuto lavorare con il gruppo al completo. Ma alleno un gruppo che dal punto di vista dell’impegno non è mai venuto meno, alla Spezia daremo tutto quello che abbiamo». Che nell’ultimo mese non è poco considerate le tre vittorie consecutive, i cinque gol fatti e solo uno subito. […]

Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Ha segnato Rizzo, ha fatto gol persino Cernigoi. All’appello manca Francesco Urso, che però ha tanti altri motivi per sorridere. «La rete è rimandata anche stavolta – ha spiegato il centrocampista -, in fondo la cerco solo da due anni! Ma l’importante è che la squadra giochi bene e vinca». Ha il cuore grande Urso, è un compagnone. E gioisce quando a gioire sono, in primis, gli altri. «A Cernigoi ho detto che se non mi paga una pizza o una cena di sushi non gli rivolgo più la parola, perchè mi ha fatto fare uno scatto di ottanta metri che non facevo dal 2011. Sono contento per Iacopo – ha detto tornando serio -, se lo merita, è un ragazzo che si impegna molto durante la settimana. Spero per lui che sia il primo di una lunga serie». […] C’è ancora da pedalare molto comunque, Urso lo sa bene. «Se andiamo avanti con questa aggressività, voglia e condizione fisica ce la giocheremo alla pari con tutte. Il mister, poi, facilita le operazioni perchè uno che ti incita a non mollare mai. Ecco che cerchiamo di seguire i suoi consigli perchè solo così potremo arrivare lontani».Come per il Vicenza, anche per Urso è un ottimo momento, visto che sta giocando con continuità e appare in continua crescita. «Sto cercando in tutti i modi di ripagare la fiducia che Bisoli mi sta dando e do il massimo con qualsiasi partner e modulo, giocare a due o a tre è indifferente per me. Stiamo lavorando molto anche singolarmente – ha sottolineato – e ora iniziamo a vedere i frutti dei nostri sacrifici. Siamo contenti e dobbiamo solo continuare così, contro lo Spezia ci attende un altro importante banco di prova ma siamo convinti di poterci togliere delle soddisfazioni».

Ore 12.40 – (Giornale di Vicenza) Mettiamola così: stavolta Mauro Vigorito non dovrà preoccuparsi di tale Patrick Ciurria, nel frattempo finito all’Alto Adige. Un campionato fa, infatti, fu proprio questo centrocampista a infilare il portierone sardo e a decidere la gara di andata tra Spezia e Vicenza. Si parla di Vigorito e non di Francesco Benussi non a caso: è infatti notizia di ieri che il numero 1 biancorosso è stato sottoposto a intervento chirurgico per una pulizia al ginocchio sinistro. Toccherà quindi a Vigorito difendere questa sera (calcio d’inizio alle 20.30) la porta nell’ultima gara dell’anno e del girone, 110 giorni dopo l’ultima uscita da titolare. […] Detto del cambio obbligato tra i pali, quello che con ogni probabilità non cambierà sarà il sistema di gioco – sempre più 4-2-3-1 – e pure il quartetto difensivo. […] Ma Pierpaolo Bisoli, in questi tre giorni, ha insistito molto sul lavoro dei due mediani: in assenza di Urso, squalificato, la coppia sarà formata da Rizzo e Signori. Tutto questo porta ad avere un centrocampo meno tecnico ma più aggressivo per poter lavorare sulle linee di passaggio dello Spezia. Ai due mediani verrà chiesto di ampliare la superficie di copertura del campo anche sull’esterno, per tamponare le discese di De Col e Migliore, i due terzini che Di Carlo utilizza spesso in fase offensiva. Sugli esterni, invece, è probabile che Bisoli concederà un turno di riposo a Vita, restituendo così una maglia da titolare al giovane Orlando. Sulla sinistra, posto fisso per capitan Giacomelli mentre Bellomo è probabile che agirà ancora una volta alle spalle di Galano, con Cernigoi – fresco di battesimo del gol coi grandi – pronto a subentrare. Una tallonite ha invece autoescluso Fabinho dal ballottaggio e dal viaggio in Liguria.

Ore 12.10 – (Gazzettino) Panettoni e pandori a Natale di solito addolciscono tutti, ma non Stefano Marchetti che nello stomaco ha ancora il ko di Vicenza da digerire. La gara del Menti, infatti, non è piaciuta al direttore generale del Cittadella: «Non bastano le buone prestazioni se sono incomplete, se non durano per tutti i novanta minuti. E a volte nemmeno questo è sufficiente, perché ci sono gli episodi che spesso e volentieri fanno la differenza, e noi in questi casi dobbiamo ancora crescere. Bisogna quindi lavorare e ancora lavorare». In effetti a Vicenza si è visto un Cittadella dai due volti: brutto nel primo tempo, buono nella ripresa. «È solo una questione di testa, in questo momento non riusciamo ad averla libera di esprimere tutto il nostro potenziale. C’è da invertire il trend negativo e il fatto di non riuscirvi, pesa a livello mentale. Si gioca contratti, con il freno a mano tirato in certi frangenti». Marchetti usa due parole ben precise: «C’è paura e anche troppa tensione nervosa». Non è che siano finite le energie per un girone di andata giocato per buona parte ad alti livelli? «A me vincere non pesa affatto. Anzi, stare davanti mi faceva sentire davvero tanto bene. Adesso mi secca avere perso posizioni». Il diggì granata è assolutamente in linea con le affermazioni di Venturato, secondo il quale la squadra nell’ultimo periodo poteva e doveva fare di più. «Assolutamente sì, e lo testimonia il nostro grande avvio di stagione, non è successo niente per caso. Se poi analizzo certe gare perse in maniera immeritata, mi dico che la squadra dovrebbe avere qualche punto in più in classifica». […]

Ore 11.50 – (Mattino di Padova) […] In campo il regalo di Natale non è arrivato, visto com’è andato a finire il derby. Paolucci, come si spiega queste 4 sconfitte esterne consecutive, nelle quali avete incassato 8 gol senza segnarne uno? «Con il fatto che dobbiamo essere più concreti e incisivi. È evidente che dobbiamo fare qualcosa di più. Quello che posso assicurare è che ci impegniamo al massimo in ogni allenamento per riuscirci e tuttavia, ultimamente, abbiamo prodotto una grande mole di gioco concludendo poco, come nella ripresa a Vicenza. Allo stesso tempo dobbiamo eliminare quelle sbavature difensive che ci hanno condannato in queste ultime settimane, perché puoi avere difficoltà a segnare, ma se non prendi gol comunque almeno il pareggio te lo garantisci. Stiamo studiando soluzioni differenti per risolvere i problemi». Ce n’è una quasi obbligatoria: il suo spostamento in cabina di regia contro l’Entella, dato che capitan Iori venerdì sera non ci sarà perché squalificato. «Deciderà il mister, ma è un ruolo che ho ricoperto anche in altre occasioni e per cui sono pronto. Sinceramente non ho preferenze fra le posizioni da occupare, a centrocampo credo di aver giocato ovunque in carriera». […] Sarà l’ultima gara del vostro 2016. Secondo Venturato questa prima parte della stagione è positiva ma non straordinaria, perché avete perso 5 o 6 punti di troppo. Concorda? «Sì, ma sospendo il giudizio sino a venerdì sera: un risultato pieno contro l’Entella ci consentirebbe di girare a metà campionato con 34 punti, un bottino importante. Poi, è chiaro, come ha affermato il mister, che avremmo potuto ottenere qualcosa di più». Si avvicina l’apertura del mercato di riparazione e il suo nome viene accostato ad altre realtà. C’è sotto qualcosa? «Io dico solo che non ho ricevuto proposte e che la mia testa è tutta rivolta al Cittadella».

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Il risultato in campo non è stato quello che è i tifosi granata si auguravano. Anche a Vicenza, però, al di là del 2-0 con cui si è concluso il derby, i tifosi granata possono dire di aver vinto la loro sfida: quella del “terzo tempo”, anticipato, come d’abitudine, a prima dell’inizio del match. Dopo le esperienze assieme ai tifosi di Spal e Cesena, i sostenitori del Citta si sono ripetuti ritrovandosi con quelli biancorossi all’esterno del “Menti”, scambiandosi i gagliardetti e brindando con un panettone artigianale della pasticceria “Al Pozzetto” per gli auguri natalizi, sempre fedeli al motto “avversari in campo e amici fuori”. Circa 500 i sostenitori granata che hanno assisito al derby a Vicenza, 300 quelli che si sono sistemati in Curva Nord e che hanno formato sugli spalti un albero di Natale, accompagnato da uno striscione con scritto “Buone feste”. […]

Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) Era il capitano, era il simbolo del Cittadella, ma forse non aveva più gli stimoli giusti. E così l’addio ai granata dopo la retrocessione del 2014 fu più amaro di quanto avrebbe meritato. Ma il tempo guarisce le ferite e Michele Pellizzer, oggi alla Virtus Entella, è un giocatore nuovo. Reduce da un anno eccellente, si sta confermando nell’attuale stagione e venerdì tornerà «a casa per la prima volta da quando sono andato via», come ci conferma al telefono: «Al Cittadella sono legatissimo – ammette – ho passato momenti esaltanti e altri brutti. Una retrocessione ti segna sempre, io ero capitano di quel gruppo ed ero il primo a rendermi conto che non rendevo come avrei potuto. Mi portavo la mia rabbia e la mia insoddisfazione a casa, con me soffriva anche la mia famiglia. Mentalmente non ero stato capace di dimenticare un’estate in cui il mio nome rimbalzava ovunque. Sembrava dovessi andare via, poi sono rimasto senza riuscire a resettare tutto. Il nostro mestiere è così, penso nel frattempo di essere cresciuto, l’Entella è stata una scelta indovinata e in estate sono stato riscattato per una grossa cifra proprio dalla mia attuale società, una società modello come il Cittadella». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) In panchina c’era Carlo Sabatini, l’ultimo tecnico capace di centrare il salto in cadetteria all’ombra del Santo. «Il Padova è una buona squadra. Ha anche attraversato un momento di crisi con un quasi esonero, ma per la nostra categoria di allenatori sono contento che Brevi sia ancora al suo posto perché è la dimostrazione che in certe situazioni tenere duro è la cosa giusta da fare. Ho visto in televisione la gara con la Reggiana, ed è stata emblematica di una squadra che è dalla parte del tecnico. Quando si tocca il fondo e si risale, come è stato anche nell’annata della nostra promozione, si acquisisce uno spirito incredibile a livello emotivo e questo sarà un’arma molto importante per il Padova nel girone di ritorno perché il gruppo sa come comportarsi nelle situazioni di emergenza. Ci sono tutti i presupposti che la squadra continui a essere protagonista, fermo restando che non mancano formazioni toste come Venezia, Parma e Reggiana, senza dimenticare il Pordenone che può contare su una serenità a livello ambientale. È davvero un campionato di ferro». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Nessuno come il Padova da metà ottobre in avanti. Stilando la classifica delle ultime dodici partite la truppa di Brevi guarda tutte le rivali dall’alto in basso con 26 punti (media 2,16 a gara), due lunghezze più indietro ci sono Venezia e Parma, e quattro la Reggiana. Mentre il distacco lievita inesorabilmente per le altre pretendenti alla corsa di testa, a conferma dell’ottimo trend tenuto dai biancoscudati.Il cambio di marcia è arrivato con la vittoria interna sulla Reggiana (posticipo del 17 ottobre), gara che rappresentava anche l’ultimo appello per Brevi messo sulla graticola dopo la sconfitta con la Sambenedettese e un avvio di campionato balbettante. Da quel momento il Padova è sbocciato, trovando piena consapevolezza nei propri mezzi e dando avvio a una scalata in classifica che nel computo generale lo vede attualmente al quarto posto, ma con a tiro Reggiana (un punto), Pordenone (due) e la capolista Venezia (tre). Il che porta a pensare positivo in chiave futura, nell’auspicio che la cavalcata continui nel girone di ritorno. Un po’ come è stato anche nel campionato 2008-2009, culminato dopo una rincorsa nella seconda parte di stagione con la promozione in serie B nella finale di ritorno dei play off a Busto Arsizio.

Ore 10.20 – (Gazzettino) Ennesimo intoppo per De Risio: il centrocampista si è fermato nuovamente ieri alla Guizza, dopo essere tornato ad allenarsi con i compagni da appena due giorni (sabato e lunedì). A costringerlo al forfait è ancora la contrattura al bicipite femorale della coscia sinistra, infortunio rimediato a inizio dicembre, tanto che prima dell’allenamento il giocatore si è intrattenuto a colloquio per alcuni minuti con Brevi e Zamuner, per poi prendere la strada che porta in palestra. «Ha detto di avere sentito di nuovo fastidio al flessore – spiega il direttore generale biancoscudato – Appena carica si indolenzisce, quindi bisogna aspettare. E questo significa che non sarà a disposizione neanche venerdì». A non destare preoccupazione sono invece le condizioni di Emerson (postumi di una contusione rimediata con la Sambenedettese): ieri ha lavorato a parte tra palestra e una corsa leggera in campo, ma sarà regolarmente a disposizione per l’ultimo appuntamento del 2016 a Bergamo. […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) «Ma le due recenti partite consecutive con Parma e Venezia rimarranno ancora di più: una settimana entusiasmante, che per noi ha significato tanto». Cosa chiedere, invece, al 2017 che sta per arrivare? «Mi piacerebbe che il campionato fosse emozionante e combattuto fino all’ultima giornata, che gli obiettivi importanti rimangano raggiungibili fino alla fine. Vincere non è mai facile, ma la sensazione di potercela giocare fino all’ultima partita è quella che tutti ci auguriamo di provare. Tanto più dopo aver visto che in questo campionato ci sono tante pretendenti, ma nessuna favorita: le prime cinque, comprese Padova e Parma, sono tutte squadre costruite per vincere, ma dietro ci sono altri club importanti, come Bassano, Samb e Feralpi, che potrebbero ancora risalire. Il Pordenone finora è quella che mi ha impressionato di più: eppure nonostante qualche nostra amnesia, ce la siamo giocata alla pari, in alcuni frangenti l’abbiamo messa sotto».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Negli ultimi dodici mesi, il Padova è cresciuto molto», osserva Cristian Altinier, che con 19 gol è il bomber biancoscudato più prolifico del 2016. «Da gennaio in poi c’è stata una vera e propria escalation, abbiamo fatto tanti punti e questo ha coinvolto di più i tifosi. La società ha lavorato tanto, e anche se in estate si è cambiato molto e all’inizio di questa stagione c’è stato un po’ di comprensibile rodaggio, il bilancio rimane positivo». 68 punti in dodici mesi, con la possibilità di superare anche quota 70 con una vittoria tra due giorni a Bergamo. «I punti fatti sono tanti, ma non basterebbero per vincere un campionato a venti squadre. Se ci vogliamo provare, credo che dovremo per forza puntare a superare quota 70. E considerato che siamo già nel girone di ritorno, per riuscirci entro fine campionato dovremo migliorare ancora tanto». […] Del 2016 rimarranno alcune gare, soprattutto, impresse nei ricordi. «Di sicuro quella all’Euganeo col Pavia: una vittoria per 3-0 che ci ha dato un grande slancio e che fu una delle nostre migliori prestazioni».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Ancora tre giorni, e poi anche il Padova saluterà il 2016. Un anno di grandi cambiamenti, di nuovi progetti e di rinnovato entusiasmo. Con i soliti “intoppi” ma anche tanti momenti emozionanti. Un anno… d’argento, almeno sul campo. Tra le squadre che compongono il girone B della Lega Pro, infatti, con i punti conquistati da Pillon, dalle prime gare di gennaio, sino agli ultimi tre portati a casa contro la Samb da Oscar Brevi, il club di viale Rocco ha collezionato ben 68 punti. Che corrispondono al secondo posto assoluto dietro al Pordenone, unica squadra che nell’anno solare che sta per concludersi ha fatto meglio, con i suoi 81 punti. Il Padova ha conquistato 32 punti da gennaio a maggio, nella seconda metà dello scorso campionato, e 36 sin qui, con la possibilità di incrementare ancora il bottino di questo 2016 grazie all’ultima gara, in programma dopodomani in casa dell’Albinoleffe. Un secondo posto generale che non è più in discussione, visto che Reggiana e Bassano sono staccate di 4 lunghezze nella speciale classifica del 2016. In verità vi sarebbero pure Venezia, Parma e Gubbio, al di sopra del club biancoscudato, e pure la Samb, ma considerato che tutte nella prima metà d’anno militavano in Serie D (vincendo i rispettivi gironi), i numeri non sarebbero altrettanto veritieri. […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Manca ancora qualche giorno al 3 gennaio, giorno di apertura della campagna invernale di trasferimenti, ma dietro le quinte qualcosa comincia a muoversi. Il Padova, come ammesso dal suo direttore generale, cercherà prima di tutto un centrocampista che possa rimpolpare un reparto che, con De Risio a mezzo servizio (i problemi al flessore continuano, non ci sarà neppure venerdì) e Filipe ancora lontano dal top, si ritrova scoperto. E infatti nei giorni scorsi Zamuner ha sondato il terreno per Filippo Porcari, esperto regista trentaduenne che in biancoscudato era già transitato da giovanissimo, nel 2003-2004: il dg biancoscudato ha chiesto informazioni alla Cremonese, con la quale il giocatore ha avuto poche presenze in questa prima metà di stagione, ma si è visto chiudere la porta in faccia (almeno per ora). […]

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Qualcuno ipotizza che dietro queste continue ricadute ci possa essere il Taranto, dove il ds Fabrizio De Poli, dopo averlo portato a Padova, lo riprenderebbe subito. Resta il problema di che cosa fare a Bergamo, dove De Risio sarebbe partito titolare se fosse stato in salute. Il rientro di Mandorlini dalla squalifica tampona parzialmente il problema e a questo punto Filipe dovrebbe strappare nuovamente una maglia nell’undici titolare. Zamuner ha rotto gli indugi e, dopo quanto accaduto a De Risio, stringerà i tempi per acquistare subito un centrocampista. La prima scelta sarebbe Filippo Porcari, 32 anni, appena rientrato da un infortunio alla Cremonese. Porcari è un pupillo di Tesser e non sarà facile convincere il club a lasciarlo partire. Fra le alternative possibili ci sono anche Giorico (Modena), Berardocco (Sambenedettese) e Amadio (Latina), ma si attende il risultato di Bergamo.[…]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) A questo punto il caso è aperto. La notizia del giorno è che Carlo De Risio potrebbe saltare anche la gara di venerdì a Bergamo contro l’Albinoleffe. Ieri l’ex centrocampista della Juve Stabia, dopo essersi allenato in gruppo nella giornata di Santo Stefano, ha lavorato ancora una volta a parte e lo si è visto a lungo a colloquio con Giorgio Zamuner e Oscar Brevi. Una situazione che lascia aperti molti interrogativi, considerato quanto accaduto nella prima parte della stagione. Difficile capire che cosa stia accadendo, perché il giocatore, intercettato in occasione della partita con la Sambenedettese fra primo e secondo tempo, aveva assicurato con sicurezza: «Dalla prossima settimana tornerò ad allenarmi con il gruppo, non vedo l’ora di ricominciare». Ed effettivamente la parola era stata mantenuta, solo che a distanza di appena 24 ore, ecco un nuovo problema al flessore e un lungo colloquio con il direttore generale Giorgio Zamuner e con l’allenatore Oscar Brevi. La società è spiazzata, quello di De Risio pare essere un calvario senza fine.

Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 39, Pordenone 38, Reggiana 37, Padova e Parma 36, Gubbio 34, Sambenedettese 31, Bassano 30, FeralpiSalò 29, AlbinoLeffe 26, Santarcangelo 24, Lumezzane e SudTirol 22, Maceratese 21, Ancona 20, Forlì e Teramo 19, Mantova 18, Fano e Modena 16.

Ore 08.30 – Lega Pro girone B, risultati e marcatori della ventesima giornata: Fano-SudTirol 0-0, Gubbio-Pordenone 1-0 (Conti (Gu) al 47′ st), Maceratese-AlbinoLeffe 0-0, Padova-Sambenedettese 1-0 (Russo (Pd) su rigore al 15′ pt), Teramo-Lumezzane 1-1 (Sansovini (Te) al 10′ st, Leonetti (Lu) al 46′ st), Forlì-Venezia 1-0 (Capellini (Fo) al 21′ pt), FeralpiSalò-Santarcangelo 2-0 (Gerardi (Fs) al 8′ pt, Guerra (Fs) al 34′ pt), Mantova-Ancona 3-2 (Caridi (Mn) al 3′ st, Ricci (An) al 8′ st, Momenté (An) al 38′ st, Caridi (Mn) al 40′ st, Marchi (Mn) su rigore al 48′ st), Parma-Modena 3-1 (Calaiò (Pa) al 15′ pt, Giorgino (Pa) al 34′ pt, Giorico (Mo) al 38′ pt, Corapi (Pa) al 41′ pt), Reggiana-Bassano 1-1 (Cesarini (Re) al 36′ st, Maistrello (Ba) al 47′ st).

Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.




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