A 36 anni ricominciare daccapo non è semplice, nemmeno per un calciatore come Alessandro Sgrigna che in carriera ha cambiato tante squadre. Svincolatosi lo scorso giugno dal Cittadella, con il contratto in scadenza, ha atteso la chiamata giusta per rimettersi in gioco, che non è mai arrivata, così ha deciso di ripartire dal Leodari, che milita nel campionato regionale di Eccellenza: «Mi sto divertendo, anche se è un altro mondo rispetto a quello a cui ero abituato. E’ più tranquillo, genuino, semplice, con gente che lavora durante il giorno e poi viene al campo ad allenarsi», racconta Sgrigna.
[…]Domani c’è Vicenza-Cittadella, e chi meglio di Sgrigna può raccontare il derby? «Seguo entrambe le squadre, adesso in maniera un po’ più distaccata, ma sono informato. Secondo me ci sono tutti i presupposti per assistere a una bella partita: il Vicenza si è ripreso ed è reduce da due vittorie, il Cittadella dopo tre sconfitte ha vinto con il Pisa, con qualche sofferenza, ma si è ritrovato». Il pronostico è d’obbligo: «Vedo leggermente favorito il Vicenza, per il rinnovato morale dopo i successi con Verona e Ternana e perché giocherà in casa, davanti ai propri tifosi che sono molto attaccati alla squadra. Il Cittadella però esprime un bel calcio, e può mettere in difficoltà chiunque». Ma Alessandro Sgrigna per chi farà il tifo? «E’ difficile sbilanciarsi, forse un pelino in più per il Vicenza, dove vivo con la famiglia, e perché lì ho trascorso più anni che non a Cittadella, ma soltanto per questo motivo, perché in granata ho trascorso stagioni bellissime, in un ambiente e in mezzo a gente che mi ha dato tanto a livello calcistico e umano. Spero quindi in un pareggio, così siamo contenti tutti…».
[…]Il Cittadella invece staziona nelle primissime posizioni della graduatoria: può arrivare sino in fondo? «Ha fatto un inizio travolgente, sopra ogni pronostico, anche personale, ma sapevo che poteva cominciare bene perché la rosa è di qualità, e si portava appresso l’entusiasmo dell’ultimo campionato. Il girone di ritorno è sempre più difficile, non so come possa andare a finire, ma di certo il Cittadella non mollerà l’osso. Merita di andare molto lontano, lo merita la società».
(Fonte: Gazzettino. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)