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Ore 20.30 – (Il Piccolo) Appena un anno fa, immaginare una festa del genere poteva sembrare solamente un sogno. Ma il sogno si è avverato e la Triestina new deal di Mauro Milanese e Mario Biasin è riuscita nell’impresa di costruire una società solida e amata dai tifosi, con una squadra competitiva che ambisce al salto in Lega Pro. Miglior conclusione del 2016, dunque, non poteva esserci: abbinare gli auguri natalizi con la celebrazione dei 98 anni della società in una cornice prestigiosa come il Politeama Rossetti (a pochi metri dal bar dove nel 1918 venne fondata la Triestina), è stata una brillante idea, coronata da una folta presenza di tifosi. E ad aprire la serata, ovviamente dopo l’inno della Triestina, non poteva che essere la clip con Mauro Milanese che vince l’asta in Tribunale. Lo stesso amministratore unico ha poi raccontato il percorso effettuato da quel momento, la riorganizzazione societaria e la rinascita del settore giovanile, presentando nel contempo la lotteria e la novità dell’almanacco con le foto di tutti i giocatori della famiglia alabardata, dalla prima squadra ai Piccoli Amici. Spazio poi proprio alla prima squadra: prima la clip con i gol della stagione e poi la passerella per tutti i giocatori (esclusi i sudamericani França, Corteggiano e Dos Santos, già partiti per le vacanze oltreoceano) con l’intervento di mister Antonio Andreucci. […] E’ stato presentato il progetto Affiliazione (Fidelity) che verrà attuato nel 2017 e prevede sconti speciali per gli abbonati nelle aziende sponsor con una parte del ricavato destinato ai progetti per le giovanili. Dulcis in fundo, prima dell’estrazione dei premi e della chiusura con l’inno italiano, la bella sorpresa degli auguri di Natale da parte del presidente Mario Biasin in video. Del resto, senza di lui, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile.
Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Per coprire il vuoto del partente Cenetti, ieri al Bassano è stato proposto il navigato centrocampista Giovanni La Camera, 33 anni da compiere a fine mese, messinese, una tripla esperienza in B col Rimini (2 anni), Cittadella e Padova (una stagione ciascuno). Altrimenti tanta serie C tra Benevento, Juve Stabia, Pavia e Como. Quest’anno, sempre in Lega Pro alla Lupa Roma. Il giocatore piace anche al Modena di Eziolino Capuano. Dipendesse da lui, Bassano sarebbe la prima scelta, ma invece dipenderà dalla reale volontà del Soccer Team di tesserarlo. […] Sorrisi a parte, è il secondo playmaker in due giorni che viene accostato ai virtussini: ieri era toccato al brasiliano del Padova, Filipe, 29 anni, ma alle prese in questa stagione con una fastidiosa fascite plantare che l’ha tolto di mezzo due mesi e che ancora gli crea un po’ di fastidio. Questo aspetto e non solo quello ha rallentato l’ipotesi di scambio alla pari con Cenetti avanzata dal club biancoscudato. E mentre Rantier valuta i pour parler legati al suo nome (Triestina, Taranto e Vibonese) e anche Barison cerca una collocazione, il vero problema di D’Angelo adesso sono gli infortuni: Bianchi, Proietti, e Crialese salteranno le prossime due gare, Cavagna e Fabbro sono in serio dubbio per Reggio e in mezzo non è rimasto nessuno.
Ore 19.40 – (Giornale di Vicenza) Eppoi, in una squadra che nel secondo tempo col Fano non aveva né capo né coda, ecco apparire Nicola Lancini, sino a domenica, un pugno di minuti di impiego a Bergamo con l’Albinoleffe. Il ragazzo bresciano è entrato palesando una disinvoltura e una fluidità d’azione disarmanti, come se in questa squadra ci giocasse dalla nascita e non invece da fine agosto, di fatto solo in allenamento. […] La sua occasione, tra l’altro improvvisa, l’ha sfruttata alla grande. “Avevo troppa voglia di giocare. Non vedevo l’ora. Ci tenevo tantissimo, in allenamento in questi mesi avevo lavorato duro per convincere il tecnico e questa era la migliore opportunità per riuscirci”. Lei saprà che la seconda gara è sempre la più difficile… “Lo so eccome, confermarsi è sempre più complicato, ma ho aspettato tanto il mio turno che dentro ho una carica pazzesca e una gran voglia di fare bene, pure se a Reggio sarà difficilissima, loro vogliono riscattare il ko nel derby col Parma e tornare in vetta, tuttavia la pressione da risultato obbligato potrebbe mettergli più tensione addosso”. Che idea si è fatto sul tracollo repentino del Bassano? “Credo che il desiderio di vincere a tutti i costi partite che avremmo potuto tranquillamente pareggiare e che poi invece abbiamo perso come Maceratese o Feralpi ci abbia tolto sicurezza e fiducia. O, nel caso del Fano, nel secondo tempo loro ci hanno chiuso qualunque linea di passaggio alzando il baricentro in pressione. Pensavamo fosse più semplice all’intervallo, ma bravi anche loro”. […]
Ore 19.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] A conti fatti sono pochi, oggi, gli ex ramarri che possono dire di aver davvero migliorato la loro situazione sportiva. La mosca bianca è Alex Pederzoli, regista che fece illuminare gli occhi dei tifosi neroverdi e che ora si trova in testa alla classifica – seppur con un solo punto di margine proprio sui ramarri – con il Venezia. L’ex più rimpianto è caduto in piedi: guadagna di più grazie alla proprietà americana di stanza in laguna e si gode il primato da titolare. L’ex più discusso, invece, è Luca Strizzolo. Era in odore di rinnovo a Pordenone, ma all’ultimo minuto ha scelto la serie B a Cittadella: ha iniziato bene il campionato, realizzando tre reti nel momento magico dei padovani, ma in questo fine dicembre può contare solo quattro partite da titolare nella serie cadetta. Non va molto meglio a Simone Pasa, che ha giocato nove volte ma ora sembra scivolare indietro nelle preferenze del tecnico Venturato. Sempre al Cittadella gioca Marco Martin, che di gare da titolare ne ha giocate otto. Anche lui, padre da 24 ore, ha iniziato bene per poi calare alla distanza. […] Sta giocando in pianta stabile al Padova, invece, Matteo Mandorlini (19 presenze e una rete), ma i biancoscudati si trovano dietro al Pordenone in classifica e proprio all’Euganeo contro i neroverdi hanno subìto quattro gol. Sempre a Padova è finito Alberto Boniotti, il terzino che in estate era rientrato al Brescia per fine prestito. Il bresciano è fermo a cinque presenze in Legapro e non sembra riuscire a raggiungere i livelli dell’anno scorso, quando a Pordenone si era trasformato in un treno inarrestabile. Con il senno di poi, forse era meglio riflettere e inseguire il sogno nella piazza piccola ma ambiziosa.
Ore 18.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Con l’Entella ho tre anni di contratto, qua sto bene anche se finora ho trovato poco spazio. Ultimamente ne sto trovando di più e voglio giocare le mie carte fino in fondo». Davide Diaw è restio a disquisire di futuro, in particolare dell’ipotesi neroverde. «Non voglio parlare dell’ipotesi passaggio a Pordenone prosegue l’attaccante dell’Entella, in serie B perché il mercato non è aperto, non ne so niente e ci sono ancora due partite da fare prima di fine anno, con Novara e a Cittadella. Posso dire che ho sentito la voce, ma non so se sia concreta». […] Quindi, promette nulla ai tifosi neroverdi? «Il Pordenone sta facendo un grande campionato. Fa piacere che girino le voci che mi riguardano, perché significa che il mio lavoro è apprezzato. Da lì a dire che il Pordenone mi voglia, o io venga a Pordenone, ce ne passa. Non ho avuto alcuna chiamata e nessun contatto. Comunque, non dipenderà solo da me e promesse non ne posso fare». Obiettivo personale? «Era di mettermi alla prova in una categoria importante, vedere fino dove potessi arrivare. Partito da lontano, inseguo un sogno, ora sono in serie B. So che devo esercitarmi più degli altri per ritagliarmi lo spazio e affermarmi in categoria. Penso a lavorare giorno per giorno, perché il lavoro paga». Smetterebbe di sognare? «Farlo è da pazzi. Quando uno comincia a giocare sogna di arrivare nel calcio che conta. A 24 anni si ha gran parte della carriera ancora davanti. Magari si fa un salto indietro per farne due avanti, però ora cerco il mio spazio in serie B».
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Il mercato apre a gennaio, ma cominciano già le prime chiacchiere relative ai trasferimenti. La piazza calda attualmente è Bassano. La società giallorossa ha messo sul mercato l’attaccante Julien Rantier (classe ’83), il centrocampista Giacomo Cenetti (’89) e il difensore Alberto Barison (’94). A quanto pare il club ha preso questa decisione per motivi comportamentali da parte dei tre professionisti, che ora sono appetiti da altri team: su Rantier ha messo gli occhi la Triestina in D, su Cenetti il Padova che vorrebbe fare uno scambio inserendo Felipe, su Barison potrebbe muoversi il Pordenone che proprio nell’agosto 2015 aveva il ragazzo in mano. Poi all’ultimo l’ex Ascoli scelse Bassano. […]
Ore 18.10 – (Messaggero Veneto) Quattro vittorie in casa, di cui l’ultima rotonda (4-0) al Bassano. Ma anche cinque sconfitte di fronte al proprio pubblico per il Gubbio, squadra che in 9 gare in Umbria non ha proprie mezze misure: il pareggio non lo conosce. Trasferta quindi da non sottovalutare per il Pordenone, nonostante il team di Tedino sia il primo della classe nel girone per quanto riguarda il rendimento esterno. I neroverdi temono il match coi rossoblù e non a torto. Dopo il ko di Modena il tecnico Magi ha strigliato la squadra: avrà un gruppo carico, che potrà contare nuovamente su Valagussa in mezzo al campo. Out invece Romano per squalifica. Il primo prenderà il posto dell’appiedato dal giudice sportivo in mezzo al campo, in un 4-3-3 che dovrebbe ricalcare quello del Braglia. Davanti ci saranno così Ferretti (in gol all’andata), Candellone e Ferri Marini. […]
Ore 17.50 – (Messaggero Veneto) Salvatore Burrai è forse l’unico giocatore insostituibile nel Pordenone. Con la Sambenedettese, per quanto la squadra abbia disputato un buon match, la sua mancanza si è sentita. E’ così molto gradito il suo rientro (dopo il turno di squalifica) per la gara con il Gubbio, in programma domani in Umbria (fischio d’inizio alle 14.30). Il regista sardo, allievo di Marco Giampaolo, riprenderà in mano la cloche della squadra e vorrà anche rifarsi della prestazione del match del girone d’andata, quando si fece espellere lasciando la squadra in dieci. […] Il rientro di Burrai nella formazione titolare è dunque certo. Per il resto è ballottaggio tra Parodi e Pellegrini sulla corsia di destra per sostituire lo squalificato Semenzato: favorito il secondo. Davanti c’è la conferma del “rombo” con Cattaneo alle spalle di Berrettoni e Arma, con quest’ultimo che vuole rifarsi dopo i due errori dal dischetto consecutivi con FeralpiSalò e Sambenedettese.
Ore 17.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) La rifinitura di questa mattina al Taliercio sarà decisiva per definire il recupero o meno degli acciaccati Domizzi, Modolo e Baldanzeddu. Tre dubbi tutti nel reparto arretrato, da sciogliere alla vigilia del match prenatalizio di domani a Forlì (ore 16.30) contro i romagnoli penultimi in classifica con 23 punti di ritardo dagli arancioneroverdi campioni d’inverno. Ad ogni modo Pippo Inzaghi non si fascia la testa, nemmeno dopo gli scricchiolii dei tre gol subiti nel pareggio di domenica scorsa al Penzo con la Maceratese. «Parlerei di scricchiolii se avessimo concesso dieci occasioni agli avversari l’analisi dell’allenatore lagunare invece abbiamo preso tre reti strane, un po’ per sfortuna e un po’ per nostre lacune, perché mai e poi un pallone deve rimbalzare nella nostra area al 90′. Episodi comunque non legati alle assenze, spero di recuperare qualcuno ma non rischierò nessuno dei tre se non saranno in condizione di giocare». Ieri mattina Inzaghi, assieme al suo staff tecnico e ai giocatori Domizzi, Ferrari e Pederzoli ha regalato doni e sciarpe autografate ai bambini del reparto di pediatria dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre. […]
Ore 17.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Scatta l’allarme in difesa per il Venezia. A 48 ore dalla sfida di domani pomeriggio a Forlì, prima del girone di ritorno, mister Pippo Inzaghi deve fare ancora i conti con gli acciacchi di gran parte dei propri difensori titolari. Capitan Domizzi, Modolo e Baldanzeddu stanno provando a recuperare per essere a disposizione, ma è molto probabile che Inzaghi finirà con il confermare la stessa difesa che domenica ha giocato contro la Maceratese. L’unica sorpresa potrebbe arrivare dall’inserimento di Galli sulla corsia di sinistra, con Modolo, Cernuto e Garofalo confermati. In mezzo al campo tornerà disponibile Bentivoglio, dopo aver scontato la squalifica e il centrocampista ex Padova sembra favorito su Soligo, mentre in attacco stanno salendo le quotazioni di Tortori, con Moreo che potrebbe, quindi, partire dalla panchina. Servirà però un Venezia al massimo della forma per superare un Forlì che nelle ultime settimana sembra aver trovato il giusto equilibrio: la squadra di Gadda è reduce da tre risultati positivi, in cui ha mietuto anche vittime illustri. Nell’ordine il Forlì ha costretto il Bassano al 2-2, ha vinto in casa con la Reggiana per 2-0 e infine ha espugnato il campo dell’Ancona. […]
Ore 16.40 – (La Nuova Venezia) Due partite, a cavallo di Natale, per chiudere il 2016 in testa alla classifica senza dividere il posto con altre squadre. Si riparte domani da Forlì, prima tappa del girone di ritorno, e Pippo Inzaghi farà la conta stamattina dei giocatori disponibili, valuterà con lo staff medico le condizioni di Domizzi, Modolo e Baldanzeddu e poi trarrà le sue conclusioni. «Verrà via solo chi non correrà rischi, siamo anche in prossimità della sosta con la possibilità di recuperare in tranquillità» ha spiegato ieri Inzaghi, «anche Fabiano ha smaltito l’infortunio, ma non può ancora garantire una tenuta prolungata, purtroppo in questo periodo non gioca nemmeno la Berretti, sarebbe stata utile per ritemprarlo anche sul piano agonistico. Se penso che ha giocato l’ultimo spezzone a Mantova e la prossima settimana arriva di nuovo il Mantova, ha perso un intero girone. Verrà comunque via, Gianni è un uomo preziosissimo anche all’interno dello spogliatoio. Sarà il più bel regalo del nuovo anno». […] A centrocampo, invece, Inzaghi recupera Simone Bentivoglio. «Fino al 30, Natale a parte, saremo concentrati sul campionato. Sarebbe molto bello iniziare il nuovo anno ritrovandoci ancora da soli in testa alla classifica. Adesso ci aspettano diciannove finali per centrare l’obiettivo che ci siamo prefissati, sarebbe un bel segnale ripartire con una vittoria a Forlì. So già che Gadda ci preparerà qualche trappola, sono molto contento per lui che sia riuscito a trovare la quadratura della squadra». […]
Ore 16.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Chi invece dovrebbe rientrare dopo aver scontato due turni di squalifica rimediati dopo l’espulsione subita a Novara è Francesco Signori, che contro Verona e Ternana è rimasto a guardare. «Stare fuori è brutto perché non puoi far niente per aiutare i tuoi compagni – spiega Signori – ma la squadra adesso sta bene e soprattutto dal punto di vista fisico riusciamo a tenere alti i ritmi per tutta la partita. Nel finale di gara a Terni si vedeva chiaramente che noi a livello fisico stavamo meglio di loro e anche grazie a questo siamo riusciti a vincere un match molto importante che ci ha consentito di uscire dalla zona pericolosa, sia pure di un solo punto». La partita contro il Cittadella a Vicenza è considerato un derbyno molto meno sentito rispetto a quello giocato con il Verona, ma i biancorossi vogliono continuare la serie positiva per scalare ancora la classifica e arrivare quanto più vicino possibile a quota 25. «Dobbiamo affrontare questa gara con la grinta e determinazione messa in campo con il Verona — dice Signori — per riuscire a centrare un altro risultato positivo. E siamo riusciti a portarla a casa: questo ci chiede l’allenatore, di essere sempre uniti e compatti. Per farlo dovremo seguire le indicazioni di mister Bisoli, che ha grandi meriti: dopo il suo arrivo è cambiato tanto, siamo una squadra che fatica a prendere gol e che almeno uno a partita lo realizza. Non siamo ancora al top ma la strada intrapresa è quella giusta. Con il Cittadella, che ritengo la sorpresa del campionato, sarà per noi un’altra prova importante in cui contiamo di regalare una gioia ai nostri meravigliosi tifosi».
Ore 15.50 – (Giornale di Vicenza) Niente da fare, nemmeno nella settimana di Natale a Pierpaolo Bisoli è stato concesso il regalo di avvicinarsi alla partita di sabato con il Cittadella senza nuovi problemi fisici nella rosa. Ieri al Morosini il tecnico biancorosso non ha nemmeno potuto sorridere per il ritorno in gruppo di Raicevic, sia pure ancora al piccolo trotto, visto che purtroppo è suonato un campanello d’allarme per Esposito. Il centrale biancorosso da qualche settimana lamenta un fastidio al tallone destro. Ieri, pochi minuti dopo l’inizio della partitella in famiglia, il giocatore si è fermato e si è diretto dolorante verso la panchina, rimanendo per qualche minuto ad osservare i compagni per poi rientrare negli spogliatoi. Perdere il leader della difesa sarebbe una brutta tegola in vista del derby con i granata castellani; oggi Esposito rimarrà a riposo e le sue condizioni saranno valutate domani e sabato, sperando che il dolore sia gestibile per consentirgli di giocare. Il piano A per affrontare il Cittadella prevede la conferma in blocco della difesa di Terni: Zaccardo, che proprio ieri ha compiuto 35 anni (auguri!), confermato come terzino destro, Pucino ancora dirottato a sinistra, Adejo ed Esposito al centro davanti a Benussi. Se l’ex Latina fosse costretto ad alzare bandiera bianca, le alternative provate ieri da Bisoli come piano B sono due: l’inserimento di Bogdan al posto di Esposito, oppure l’accentramento di Zaccardo al fianco di Adejo, con Bianchi “rispolverato” come terzino destro. Due le opzioni che il tecnico sta tenendo calde anche dal punto di vista del modulo. Con il Cittadella si potrebbe rivedere il 4-3-3 con il quale si è sbancato il Liberati: in questo caso, come provato nel test di ieri, il regista sarebbe Urso, affiancato da Rizzo sul centrodestra e dal rientrante Signori sul centrosinistra; in attacco, scartando l’ipotesi di un impiego da titolare di Raicevic, a sostituirlo con caratteristiche diverse stavolta potrebbe essere Bellomo, mentre Galano scalerebbe sulla destra a fare il “gemello” di Giacomelli a sinistra. L’altro schema, provato ieri nel secondo tempo, è il 4-2-3-1: diga di centrocampo con Rizzo e Urso; Bellomo libero di svariare come trequartista alle spalle di Fabinho, mentre Orlando e Vita hanno preso il posto di Galano e Giacomelli come mezzepunte esterne. […]
Ore 15.20 – (Gazzettino) Manca l’ufficialità, ma Alexis Ferrante lascia Abano per andare a giocare in B con il Brescia. L’operazione è stata perfezionata ieri pomeriggio dal direttore sportivo aponense Andrea Maniero che, accompagnato dal tecnico Luca Tiozzo, ha incontrato nel capoluogo lombardo il diesse delle rondinelle Renzo Castagnini. Sul piatto della bilancia il trasferimento del bomber argentino classe 1995 che si è messo in luce con i neroverdi nel girone d’andata (dodici sigilli), e ora ha la possibilità di tornare a misurarsi nel calcio che conta dopo l’esperienza di qualche anno fa con la Roma. La firma è attesa per il 3 gennaio, giorno di apertura del mercato invernale nei professionisti. «Mancano alcuni dettagli – spiega Maniero – ma Ferrante è un giocatore del Brescia. Lo vogliono subito per vederlo all’opera nei prossimi mesi. Ci sono state anche richieste di altre società, ma il ragazzo ha scelto di andare a Brescia. Naturalmente per l’Abano è una perdita importante, però era giusto accontentarlo visto che treni del genere passano una volta sola. Quando l’abbiamo preso a inizio anno è stata una scommessa e adesso possiamo dire di averla vinta perché in questi mesi è riuscito a esprimere le sue qualità e sono contento per lui». […]
Ore 15.00 – (Gazzettino) Due giornate di squalifica al centrocampista Alberto Pignat e ammenda di ottecento euro al club. Il giudice presenta un conto salato al Campodarsego che sul campo domenica è stato bloccato 1-1 dal Tamai. L’ammenda è stata inflitta per indebita presenza nell’area degli spogliatoi di persona non identificata la quale, avvicinatasi minacciosamente al direttore di gara, gli rivolgeva espressioni offensive. Solo il fattivo intervento dei dirigenti locali, richiesto dall’arbitro, consentiva l’allontanamento di detta persona. Pignat salterà per squalifica le prime due giornate del girone di ritorno con il Vigasio al Gabbiano (8 gennaio 2017) e con il Belluno in trasferta (15 gennaio) per avere con il gioco in svolgimento colpito un calciatore avversario con una gomitata al volto. […]
Ore 14.40 – (Mattino di Padova) Oltre alla beffa, il danno: si tratta di un popolare detto “rovesciato”, ma è proprio il caso di utilizzare questa espressione. Come se non bastasse il contestato 1-1 contro il Tamai, ultima partita del girone d’andata, con la vetta della classifica, occupata dal Mestre, distante ora ben 8 punti, il Campodarsego ieri si è visto infliggere dal giudice sportivo della Serie D anche 800 euro di ammenda “per indebita presenza nell’area degli spogliatoi”, la motivazione del giudice, “di persona non identificata la quale, avvicinatasi minacciosamente al direttore di gara, gli rivolgeva espressioni offensive. Solo il fattivo intervento dei dirigenti locali, richiesto dal direttore di gara, consentiva l’allontanamento di detta persona”. In più 2 turni di squalifica per il centrocampista Pignat, espulso per aver colpito con una gomitata un avversario. Sempre in Serie D un turno di stop a Dei Poli (Este). […]
Ore 14.10 – (Gazzettino) Enrico Alfonso sa coniugare sempre meglio la serietà professionale alla goliardia. Dopo aver vinto la partita con il Pisa e ripristinato la inviolabilità della sua porta, che mancava da oltre quaranta giorni, è volato il giorno dopo alla celebre trasmissione televisiva Quelli del Calcio per ritirare la satirica Coppa dell’Ignoranza. […] Sulla vittoria con il Pisa, precisa: «Non è stata una partita spettacolare, ma per noi contavano i tre punti. Adesso la classifica è corta, siamo tutti lì. Abbiamo alzato sicuramente di più l’attenzione, risultando meno belli e più efficaci. Il Pisa nonostante le difficoltà societarie se l’è giocata in modo tosto, compatto e cattivo. In questo senso noi dobbiamo migliorare, avessimo questa capacità penso che saremmo primi. Esprimiamo un buon gioco anche se si è affievolito quel timore iniziale che avevamo nell’affrontare un nuovo campionato. Faceva la differenza e ci è stato di stimolo, pian piano però ci siamo abituati alla B e ora servono altri stimoli. Sempre per il discorso dell’ignoranza calcistica positiva che ci manca, il nostro modo di giocare privilegia di più la palla rispetto allo scontro fisico». Sul derby con il Vicenza (arbitro Pinzani di Empoli), conclude: «Il Vicenza nelle ultime partite ha preso più convinzione e sta attraversando il suo miglior momento del campionato grazie anche al rientro di alcuni giocatori, Giacomelli su tutti. Hanno valori importanti e rispecchiano il carattere del loro allenatore, giocando sempre con il coltello fra i denti. Come derby non so quanto sia sentito, c’è una certa simpatia fra le tifoserie, ma entrambe le squadre lotteranno sicuramente per i tre punti».
Ore 13.50 – (Mattino di Padova) Enrico Alfonso ha già alzato il primo trofeo della stagione. Lo ha fatto domenica scorsa, sollevando la scherzosa “Coppa Ignoranza 2016” negli studi di “Quelli che il calcio”, fortunatissimo programma televisivo di Raidue oggi condotto da Nicola Savino. Il portiere del Cittadella ha sbaragliato una concorrenza nutrita grazie all’ormai famoso coro lanciato sul finire dello scorso campionato di Lega Pro, quando, da sopra la traversa del Tombolato, dirigeva i tifosi sulle note di “Noi vogliamo la f..a a volontà”. «Tutto è nato dai ragazzi del sito Calciatoribrutti.com, che hanno pubblicato il video lanciato dopo la partita con l’Albinoleffe. La cosa ha riscosso un certo successo, tant’è che il coro è stato replicato anche nel corso degli Europei dai giocatori della Svezia. Da lì è arrivato questo premio, che mi piace pensare vada alla simpatia più che all’”ignoranza”. Lo sapete che è nato come un canto goliardico, in un periodo bellissimo, quando abbiamo battuto il record di vittorie consecutive in Lega Pro». […] Contro i toscani non avete concesso le letali ripartenze viste nei turni precedenti. «Di sicuro abbiamo aumentato il livello dell’attenzione, cercando di essere magari meno belli ma più efficaci. Vedete, torno sul concetto di ignoranza per dire che, in realtà, è forse l’unica cosa che manca a questa squadra. Intendetemi, parlo dell’ignoranza sportiva, quella che non ti fa perdere un contrasto, che ti fa arrivare sul pallone prima dell’avversario. Proprio da una squadra come il Pisa bisogna prendere esempio: con tutti i problemi che sta affrontando, scende comunque in campo con una cattiveria agonistica notevole. L’avessimo sempre anche noi, credo che saremmo al primo posto». Negli ultimi turni era venuta meno? «All’inizio della stagione avevamo più determinazione, ci animava il sano timore di non essere all’altezza. C’era chi, e io faccio parte di questo gruppo, non giocava in Serie B da parecchio tempo, e quel timore è servito da stimolo e ci ha consentito di fare il salto di qualità». Sabato a Vicenza quello spirito battagliero servirà. Lei, da ex biancorosso, come vive l’attesa del derby (che sarà diretto da Pinzani di Empoli)? «Io sono nato a Padova, ma ho sempre vissuto nel Vicentino (a Montecchio, ndr). Ho tanti amici che tifano per la squadra di Bisoli, ragazzi che vanno allo stadio e che mi dicono, scherzando, di darmi malato… Del Vicenza società, nella stagione trascorsa lì in Lega Pro, non ho ricordi piacevoli. Oggi non nutro alcuno spirito di rivalsa, di sicuro però è una partita a cui tengo in modo particolare». […]
Ore 13.30 – (Mattino di Padova) È un derby e mette di fronte le squadre di due comuni separati da poco più di 20 chilometri, eppure tutto si può dire tranne che fra i tifosi di Vicenza e Cittadella ci sia rivalità. Anche sabato, prima del match in cartellone al “Menti” alle 15, sarà ripetuta la simpatica iniziativa che ha animato i pre-partita contro Spal e Cesena: il “terzo tempo”. Una cinquantina di sostenitori padovani salirà sul pullman messo a disposizione dal Club Angelo Gabrielli-Granata X sempre e, prima dell’inizio della gara, si ritroverà con una rappresentanza di tifosi biancorossi al parcheggio della Curva Ospiti per brindare e mangiare una fetta di panettone. Inoltre ci sarà uno scambio di regali natalizi, per dimostrare che nel calcio si dev’essere avversari in campo, ma amici fuori. […]
Ore 13.10 – (Corriere del Veneto) Nella settimana delle cattive notizie dall’infermeria (Filippo Lora ko per la terza volta in carriera al ginocchio, con conseguente intervento chirurgico), arriva anche qualche sorriso per Roberto Venturato. Sono tornati a lavorare con il gruppo, infatti, sia Christian Kouamé che Lucas Chiaretti, che avevano marcato visita nelle ultime partite. A Vicenza entrambi ci saranno, da capire se dall’inizio o a partita in corso. Maggiori chance per il trequartista brasiliano, la cui imprevedibilità è mancata parecchio nell’ultimo mese alla manovra granata. Progressi confortanti anche per Manuel Pascali, tornato a disposizione sabato scorso in occasione di Cittadella-Pisa, anche se le sue condizioni non sono ancora ottimali e l’ipotesi più probabile è che l’ex difensore del Kilmarnock vada ancora in panchina. […]
Ore 12.40 – Qui Guizza: Brevi in dubbio tra il consueto 3-5-2 ed un cambio di modulo che possa anche prevedere l’utilizzo in contemporanea di Altinier, Neto Pereira ed Alfageme.
Ore 12.20 – Qui Guizza: non saranno convocati De Risio e Fantacci oltre agli squalificati Cappelletti e Mandorlini.
Ore 12.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per la rifinitura.
Ore 11.30 – Qui Guizza: seduta video per i Biancoscudati.
Ore 11.00 – Queste le dichiarazioni di Oscar Brevi alla vigilia di Padova-Sambenedettese: “Rispetto all’andata siamo un’altra squadra. All’andata giocammo malissimo, ma oggi siamo diversi, siamo più consapevoli delle nostre possibilità e abbiamo guadagnato anche in condizione fisica. Mancheranno soltanto De Risio e Fantacci, oltre a Mandorlini e Cappelletti che sono squalificati, per quanto riguarda Filipe non è l’unica soluzione che abbiamo per sostituire Mandorlini. C’è anche Gaiola e anche una terza possibilità. Non guardo in casa altrui, o ai problemi che ha la Sambenedettese, penso a noi stessi e a quello che possiamo fare. Cambiare modulo? Non lo so, cerco di non snaturare le caratteristiche dei giocatori che abbiamo. Se lo faccio casomai è un giocatore che può essere sacrificato senza toccare tutta la squadra. Vogliamo fare una buonissima partita, loro sono a due punti da noi e gli scontri diretti, come si sa, assumono una doppia importanza. Quanto all’andata ormai guardiamo avanti, noi allenatori siamo giudicati dai risultati che portiamo ed è giusto che sia così”.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Con il passare delle giornate, tra squalifiche e infortuni, dovrebbe diventare più facile trovare spazio. «Non voglio aspettare le disgrazie altrui per giocare – replica – e cerco sempre di fare tesoro delle opportunità che mi vengono date. È ovvio che mi aspettavo qualcosa di più e, per mia fortuna, è la prima volta che mi trovo in questa situazione, ma è normale che quando la cose funzionano si cambia poco. Non siamo in undici e, se si vince, lo si fa tutti assieme». È possibile che il mercato di gennaio porti a nuove soluzioni? «Ora ci sono due partite fondamentali, semmai vedremo con la società. Io qui sto bene, non rinnego la mia scelta e non ho mai pensato ad altro per cui non c’è nessun problema, anche se è ovvio che sarei più felice se giocassi maggiormente». […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) Seduta a porta chiuse ieri pomeriggio all’Appiani per il Padova che domani alle 14.30 affronterà in casa la Sambenedettese nel primo impegno del girone di ritorno. Vista l’assenza per squalifica di Mandorlini e Cappelletti, sembra scontato il rilancio dal primo minuto di Filipe in cabina di regia e di Andrea Sbraga nel pacchetto arretrato. Quest’ultimo, la scorsa estate uno dei punti fermi da cui si doveva ripartire, nell’attuale torneo ha collezionato solo quattro presenze, oltre a qualche spezzone. «È normale che abbia tanta voglia di giocare – commenta il difensore – e tolta la gara di Ancona e la coppa, sono tre mesi che non disputo un match dall’inizio. Non è facile stare fuori ed essere subito pronti quando manca la continuità, ma spero di ripagare la fiducia».
Ore 10.10 – (Gazzettino) Ventuno giocatori schierati, tre presenti in tutte le 19 partite, con due di loro che non si sono persi neanche un minuto di gara, in un Padova che tendenzialmente punta, in termini di formazione, sulla continuità. […] In vetta alla classifica Dettori ed Emerson, sempre utilizzati, con 19 presenze e 1.804 minuti, recuperi compresi, all’attivo. Terzo gradino del podio per Russo (1.711) che ha saltato solo il turno infrasettimanale ad Ancona per esigenze di turnover. Stessa situazione e un minuto in meno per il maratoneta Mandorlini, non titolare nella trasferta marchigiana e fuori nei minuti finali in altre due gare. L’ex Pordenone precede a sua volta di sessanta secondi il portiere Bindi che registra un unico forfait a Fano per un problema muscolare. Molto utilizzato anche Madonna (1.564), titolare in diciotto occasioni e sostituito sette volte. E a proposito di sostituzioni, al settimo posto arriva il primo attaccante e al tempo stesso il giocatore che più volte è stato richiamato anzitempo in panchina. Si tratta di Cristian Altinier, in diciotto occasioni schierato nell’undici di partenza, ad Ancona subentrato, ma che non ha completato tredici incontri. […] In mezzo Germinale (352) che è il giocatore più volte subentrato (14). Chiudono i giovani Boniotti (284), Tentardini (270), Fantacci (109), Favaro (95) e Gaiola (58). Ancora inutilizzati in campionato Marcandella e Monteleone.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Ma c’è in ballo anche una seconda ipotesi, un dubbio instillato dalle formazioni delle ultime settimane e che la circostanza di un allenamento a porte chiuse non scioglie di certo, anzi. E se Brevi decidesse di puntare su un centrocampo senza Filipe? Si tratterebbe innanzitutto di una vera e propria dichiarazione d’intenti: se nemmeno con la squalifica di Mandorlini il brasiliano partisse titolare, ci sarebbe da scommettere sul suo addio a gennaio. Ma si tratterebbe, in seconda battuta, anche di un deciso cambio di rotta dal punto di vista tattico: dietro a Filipe c’è sempre il giovane Gaiola, ma la possibilità più concreta, a quel punto, sarebbe il passaggio ad un centrocampo a quattro. Con i due esterni titolari (Madonna e Favalli) e Mazzocco e Dettori davanti alla difesa. Le possibili alternative, a questo punto, sarebbero due: o un 4-4-2 di pilloniana memoria – decisamente poco probabile – o magari un 3-4-1-2, con quel tridente “pesante” che, per sua diretta ammissione, da qualche tempo stuzzica la mente dell’allenatore. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Due squalifiche, un’altra assenza pesante in mezzo al campo, e la sensazione che stavolta il Padova potrebbe cambiare davvero. […] In difesa mancherà Daniel Cappelletti, a centrocampo Matteo Mandorlini, entrambi squalificati, e i loro naturali sostituti dovrebbero essere Andrea Sbraga e il brasiliano Filipe. Sul primo sono pochi i dubbi al riguardo, mentre è più dal secondo che ci si aspetta ancora una risposta. Il play carioca, arrivato in estate con due anni di contratto e i crismi di essere uno degli elementi più talentuosi della rosa (ed era da qualche anno che Brevi cercava di portarlo nelle sue squadre), ha vissuto un girone d’andata di sofferenza. E tutto ciò per colpa della fascite plantare che l’ha tenuto fuori dai campi per quasi due mesi, in primis, ma anche perché, non appena il guaio fisico si è quasi del tutto risolto, il tecnico milanese gli ha comunque preferito Mandorlini nel ruolo di regista. Il ragionamento più scontato porterebbe quindi a pensare che domani, nel classico 3-5-2, Filipe si prenda il posto in cabina di regia in assenza del compagno. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) «Federico non andrà con la squadra neanche a Padova. Starà a casa sua». Clima sempre più teso in casa Sambenedettese: il presidente Franco Fedeli, dopo Pordenone, ha proibito al diesse rossoblù di salire sul pullman che oggi pomeriggio muoverà alla volta di Padova. «Non sta facendo nulla per riabilitarsi», la critica del patron, ai ferri corti con il direttore sportivo ormai da settimane. «Federico non doveva avere quel battibecco con me negli spogliatoi nel dopo-gara con il Modena: credo che voglia l’esonero, ma per ora non glielo do». Problemi anche sul campo per il tecnico Palladini, che oltre allo squalificato Sabatino dovrà fare a meno di Ferrario, Ntow e Fioretti.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) […] Avete dimostrato di essere con Brevi, non crede? «Sono nel calcio da tanti anni, so come funziona: il modo più semplice, quando ci sono difficoltà, è sempre quello di scaricare tutto addosso all’allenatore. A noi dispiaceva e ho tenuto a precisare il concetto. Poi, per quanto riguarda Brevi, noi non giochiamo per lui, ma giochiamo e vinciamo per la maglia che indossiamo. Brevi è il nostro condottiero ma la maglia viene prima di tutto. Prima dell’allenatore e prima dei giocatori». Lei è amico di Filipe. Cosa gli sta succedendo? «Io dico solo una cosa: a Padova non si è mai visto il vero Filipe. Lui è stato sfortunato, l’infortunio lo ha penalizzato e poi ha giocato meno di quanto si aspettasse. Io spero che dimostri il suo valore, se sta bene in questa categoria fa la differenza. Ho letto quello che ha dichiarato e ho letto le voci di mercato. È normale in questo periodo, ma non credo che la società se ne voglia privare. In ogni caso noi dobbiamo fare i giocatori e domani lui ha una chance importante per dimostrare chi è». […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Sono passati due mesi, sembrano secoli fa. Da quel recupero Samb-Padova, terminato con la sconfitta più pesante della stagione anche al di là del risultato, è nata una squadra nuova. Che adesso vuole chiudere nella maniera migliore il 2016, tenendo in vita il sogno di agguantare quel primo posto occupato al momento dal Venezia. Quel giorno fu Emerson a presentarsi in sala stampa difendendo l’allenatore e assumendosi in prima persona ogni responsabilità. Parole da vero leader, che risuonano anche ora a distanza di tempo. Emerson, cosa è cambiato da quel pomeriggio? «Siamo migliorati noi, siamo cambiati in tutto, nell’atteggiamento, nella determinazione, nella voglia di portare a casa il risultato. La partita di andata è stato il punto più basso della stagione, da lì in poi le cose sono cambiate». Cosa manca per essere da primo posto? «Se il nostro obiettivo è quello di puntare al primato nel girone, allora evidentemente ci manca qualcosa. Soprattutto la continuità di rendimento e le vittorie contro le squadre di bassa classifica. Non è che fosse facile andare a Lumezzane e portare a casa i tre punti, magari con la Samb non si vincerà 3-0, è sciocco credere che sia tutto così semplice. Ma in qualche modo il risultato dobbiamo farlo se vogliamo il primato». […]
Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 39, Pordenone 38, Reggiana 36, Padova e Parma 33, Gubbio e Sambenedettese 31, Bassano 29, FeralpiSalò 26, AlbinoLeffe 25, Santarcangelo 24, Lumezzane e SudTirol 21, Ancona e Maceratese 20, Teramo 18, Forlì e Modena 16, Fano e Mantova 15.
Ore 08.30 – Lega Pro girone B, risultati e marcatori della diciannovesima giornata: Lumezzane-Padova 0-0, Pordenone-Sambenedettese 1-1 (Sorrentino (Sa) al 3′ pt, Misuraca (Pn) al 14′ pt), Santarcangelo-AlbinoLeffe 2-0 (Gatto (Sa) al 36′ st, Valentini (Sa) al 43′ st), SudTirol-Mantova 1-0 (Sparacello (St) al 42′ st), Teramo-FeralpiSalò 2-2 (Ranellucci (Fs) al 3′ pt, Di Paolantonio (Te) al 25′ pt, Guerra (Fs) su rigore al 33′ pt, Croce (Te) al 49′ st), Ancona-Forlì 0-1 (Capellini (Fo) al 16′ st) Venezia-Maceratese 3-3 (Colombi (Ma) al 8′ pt, Marsura (Ve) al 45′ pt, Moreo (Ve) al 29′ st, Turchetta (Ma) al 36′ st, Geijo (Ve) al 40′ st, Quadri (Ma) al 46′ st), Bassano-Fano 1-1 (Minesso (Ba) al 31′ pt, Masini (Fa) al 38′ st), Modena-Gubbio 2-0, Reggiana-Parma 0-2.
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Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.