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Ore 20.00 – (Il Piccolo) La Triestina ha il merito di aver costruito un girone d’andata molto positivo. Ma non si può non sottolineare come la squadra di Andreucci abbia lasciato sul cammino qualche punticino che la terrebbe nella scia di un Mestre stratosferico. Lasciando stare la sconfitta casalinga con la formazione di Zironelli che ci può stare, tante, forse troppe sono state le partite nelle quali l’Unione ha fatto il match per poi concludere con un pareggio o con una sconfitta (ad Abano). È successo in casa con Feltre e a Vigasio tanto per fare un esempio. […] A voler vedere il bicchiere mezzo pieno conforta proprio il rendimento dei giocatori hanno sostituito i titolari. È una caratteristica che si era già vista in altre circostanze (il solo Carraro sembra fare fatica) e questo indica che la rosa è abbastanza lunga nonostante gli under siano contati o poco più. Perché Crosato è una discreta alternativa a Bajic le cui sgroppate sono comunque fondamentali per il gioco offensivo. Il jolly Di Dionisio può giostrare sia a centrocampo che in difesa, lo stesso Celestri da interno sinistro è un giovane che gioca con ordine, voglia ed è dotato di un piede più che discreto. Nel bicchiere mezzo vuoto invece c’è una certa mancanza di incisività nelll’andare in gol. In certi momenti della stagione, e questo sembra essere uno di questi, la palla non ne vuole proprio sapere di entrare. Ma a voler far lavorare la ragione è evidente che qualcosa si sia inceppato nel reparto che è il gioiello costruito quest’estate. França dopo un periodo di appannamento domenica ha dimostrato una nuova vitalità ma comunque non è riuscito a segnare come capita da oltre un mese. Dos Santos è utilissimo per recuperare palloni, far salire i compagni e per lanciarsi in contropiede. È un ragazzo che corre tantissimo il che, sommato a un piede non fatato, fa sì che gli manchi la lucidità e la precisione quando si tratta di concludere a rete. Serafini gioca quasi sempre da trequartista e quindi abbastanza distante dalla porta. Il suo compito è quello di creare sponde per i compagni specie di testa e anche a Verona in area non è riuscito a sfruttare una buona occasione di testa. Ma al di là dei singoli sembra esserci un minimo comune denominatore che indubbiamente incide sulla capacità di sfruttare la mole di lavoro e di occasioni create. Dagli spalti si ha l’impressione che, pur nell’impegno di tutti, manca quel pizzico di cattiveria che consente agli attaccanti di andare in gol anche quando non si gioca sul velluto. […]
Ore 19.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Un fulmine e ciel sereno ma non troppo, considerando quanto successo nelle ultime partite, con un Bassano che non sa più vincere e mostrare il gioco fatto vedere per lungo tempo. «Visti i recenti risultati, la società in accordo con lo staff — si legge in una nota diramata dopo la partita pareggiata con il Fano al Mercante — ha deciso di ripartire da zero e iniziare simbolicamente un nuovo campionato: ovviamente questo ha azzerato ogni tipo di consuetudine, gerarchia e scelta tecnica. Non sono stati convocati i giocatori Rantier e Barison in quanto non rientrano nelle scelte programmatiche della società. Per quanto riguarda Cenetti, invece, la situazione è diversa poiché il giocatore ha dichiarato al club che non si mette a disposizione della società e ciò senza alcuna motivazione che possa legittimare detto diniego». Uno scossone di terremoto, in qualche modo atteso dopo i rumors dei giorni scorsi. E, come se non bastasse, ecco un altro provvedimento destinato a fare scalpore: a Nicola Bizzotto è stata tolta la fascia di capitano per consegnarla a Gianmaria Rossi. Tornato a sua volta titolare in porta a scapito di Elia Bastianoni. Insomma, una svolta più clamorosa di così nella tranquilla Bassano non si può. […]
Ore 18.40 – (Giornale di Vicenza) Problemi a centrocampo in visto della gara di Reggio Emilia. Con Cenetti fuori, lo staff medico del Bassano proverà a riattivare Proietti e Cavagna, ammaccati e assenti coi marchigiani e nelle prossime ore saranno valutate le condizioni di Bianchi, uscito malconcio l’altroieri. Inoltre difficilmente sarà recuperabile Crialese, alle prese con un guaio muscolare (pronto Lancini) e lo stesso Fabbro non sta benone.
Ore 18.10 – (Giornale di Vicenza) Il giorno dopo l’epurazione multipla che ha potato tre petali della rosa, si alimenta il talk of the city, il chiacchiericcio della città che chiama in causa qualunque supposizione per il taglio dei tre giocatori: dalla presunta notte movimentata in una discoteca del Vicentino a uno spogliatoio lacerato. Illazioni di prassi ovunque e in qualsiasi piazza, non solo qui, appena i risultati latitano. In realtà, molto più prosaicamente riguardo a Julien Rantier e Alberto Barison, le motivazioni principali dell’esclusione sono legate a un rendimento sotto le aspettative. Totalmente differente la questione relativa a Giacomo Cenetti, momentaneamente in attrito con la società. Il club, nelle ore successive al pari col Fano ha lasciato intendere che il terzetto era da considerarsi sul mercato. Attenzione però, la sanzione punitiva potrebbe anche rientrare prima del previsto perchè si stanno attivando le diplomazie. […]
Ore 17.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) La condizione è quasi al top, dopo un periodo caratterizzato da un leggero calo di forma e da qualche acciacco fisico. Il rendimento resta impressionante: rimasto a secco il secondo bomber del campionato (il marchigiano Mancuso, di scena proprio al Bottecchia con la Sambenedettese) Rachid Arma resta l’attaccante più prolifico di tutto il girone B. I suoi 12 gol parlano da soli e anche Bruno Tedino ne ha sottolineato a più riprese l’importanza. Il centravanti marocchino, però, negli ultimi 180 minuti si è visto parare due rigori e il suo modo di calciarli, fino a poco tempo fa infallibile, ha mostrato le prime crepe. Arma quando va dal dischetto usa una tecnica conosciuta e utilizzata anche dai grandi campioni. La rincorsa è classica, ma ad un certo punto si arresta: è in quel momento che l’attaccante punta a confondere il portiere che ha di fronte. È una finta, oggi consentita contrariamente a quanto accadeva alcuni anni fa: si spera che l’estremo difensore abbocchi e battezzi subito un angolo sul quale andare in tuffo. A quel punto la porta diventa praticamente vuota e il piatto è comodo da mettere in rete. Nel girone B di Legapro, però, i numeri uno delle squadre avversarie del Pordenone hanno iniziato a studiare il suo modo di calciare. E ora riescono a ipnotizzarlo, disinnescando proprio la finta che era diventata un marchio di fabbrica di successo. […]
Ore 17.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Soddisfatto per quanto fatto dal suo ramarro nelle 19 giornate del girone d’andata, stizzito per l’atteggiamento degli avversari scesi sul campo del Bottecchia. I due sentimenti si azzuffano nell’animo del presidente Mauro Lovisa al girone di boa. «Abbiamo un bilancio straordinario – esordisce re Mauro – Al termine del girone di andata siamo a una sola lunghezza dalla vetta, occupata dal Venezia che considero a questo punto la favorita per la promozione in serie B. Lo posso dire tranquillamente dopo aver visto tutte le avversarie del girone. Con il Venezia abbiamo vinto (1-0 alla settima giornata, gol di Semenzato, ndr), ma la squadra di Inzaghi, sia in quella partita che in tutte le altre disputate, ha dimostrato di avere l’impianto giusto per arrivare prima sino in fondo. È un orgoglio il fatto che il Pordenone sia considerato oggi l’antagonista dei lagunari. Sino a qui siamo stati bravissimi. Non era facile ripetere la fantastica stagione 15-16. Ci stiamo riuscendo». Lovisa è più che soddisfatto anche della qualità del gioco espresso da Cattaneo e compagni, anche se in casa non sempre i ramarri riescono a raccogliere quanto producono. Al Bottecchia hanno vinto solo 4 delle 10 gare disputate e ne hanno pareggiate 5. Hanno segnato 15 gol e subito 11 (4 tutte in una volta però nell’unica gara persa, 2-4, con il Parma). In totale hanno incassato 17 punti. Più consistente il bottino in trasferta: 21 punti, frutto di 7 vittorie e 2 sconfitte (19 reti realizzate, 10 subite). «Il rettangolo del Bottecchia – re Mauro ha la spiegazione – è piccolo e favorisce le squadre che si chiudono. Noi ne troviamo tante che fanno barricate, ostruzionismo e perdono continuamente tempo. Non è certo il modo migliore per promuovere il calcio. L’ultimo esempio è quello fornito dalla Sambenedettese. Nella ripresa si è giocato pochissimo. Ogni volta che uno dei loro veniva toccato cadeva a terra e restava là. Era successo anche con l’Albinoleffe (0-0), ma la Samb è stata una delle squadre più rinunciatarie mai viste a Pordenone e alla fine l’arbitro (Volpi di Arezzo, ndr) ha dato solo 3′ di recupero. Per me bisognerebbe darne 5 ogni volta che uno si butta per terra. Allora sì che non succederebbe più». […]
Ore 16.40 – (Messaggero Veneto) Il girone d’andata si è chiuso con un solo, piccolo rammarico: non aver conquistato un titolo d’inverno che era lì, pronto per essere preso. Per il resto il Pordenone può essere più che soddisfatto con i suoi 38 punti, il miglior attacco (34 reti) e il miglior rendimento in trasferta (21 punti). Ora bisogna subito pensare al girone di ritorno, che inizia venerdì a Gubbio, e al fatto che, dal mercato di gennaio, oltre a due terzini deve arrivare un vice Arma. Il centravanti marocchino ha bisogno di un ricambio. Ed è su questo che la dirigenza lavorerà. A quanto pare, a tal proposito, pare già pronto Davide Diaw: la punta della Virtus Entella arriverà a gennaio in prestito dal club ligure di serie B. Ha 24 anni, un passo notevole per la categoria e potrà dare una mano soprattutto a partita in corso, quando può sfruttare la sua velocità. Forse però servirà altro, una prima punta, uno che funga da riferimento: solo Arma ha queste caratteristiche in rosa e Diaw è più un attaccante esterno che un centravanti. Sarebbe potuto essere Pietribiasi il giocatore adatto a sostituire il marocchino, ma secondo indiscrezioni l’avventura dell’attaccante veneto in maglia neroverde sarebbe ai titoli di coda. A quanto sembra è uno degli indiziati a cambiare casacca assieme a Eros Pellegrini, che sinora non ha convinto del tutto. […]
Ore 16.10 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 16.00 – Qui Guizza: ultime battute della partitella in famiglia.
Ore 15.40 – Qui Guizza: assente Fantacci, mentre De Risio lavora a parte col pallone.
Ore 15.20 – Qui Guizza: partitella iniziata per le riserve di domenica, mentre i titolari lavorano a parte col pallone.
Ore 15.00 – Qui Guizza: in programma una partitella in famiglia con la Berretti.
Ore 14.40 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 14.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] Archiviato il 3-3 con la Maceratese ieri mattina al Taliercio seduta defaticante per i ragazzi di Pippo Inzaghi e occhi puntati sulla difesa, orfana l’altro ieri di tre pedine: Domizzi lavora gestendo il dolore per la frattura al mignolo del piede destro, Modolo ha un problema al retto femorale e ha corso a parte, Baldanzeddu invece dopo un fastidio al ginocchio oggi dovrebbe rientrare in gruppo (al pari di Fabiano). Intanto Marsura e Acquadro hanno raggiunto Pederzoli in diffida e al prossimo cartellino scatterà la squalifica, appena scontata da Bentivoglio che torna a disposizione contro il Forlì degli ex Bardelloni, Tonelli e Capellini. Quest’ultimo domenica ad Ancona ha firmato l’1-0 che ha consentito ai romagnoli di abbandonare l’ultimo posto in classifica. […]
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Primo in classifica al giro boa eppure con l’amaro in bocca. Sentimenti contrastanti per il Venezia dopo il rocambolesco 3-3 con la Maceratese, perché se da un lato il pareggio è bastato per scongiurare il sorpasso da parte della Reggiana (ieri peraltro sconfitta 0-2 nel derby con il Parma), dall’altro ha il sapore dell’occasione mancata. Per non parlare del malcontento esternato anche da Pippo Inzaghi nei confronti di almeno un paio di decisioni dell’arbitro Sozza di Seregno. «Il mister ha fatto bene a protestare – concorda il ds Giorgio Perinetti – perché sia nel caso del gol annullato a Geijo per un non-fallo di Moreo sul portiere, sia nel non-fallo da rigore di Stulac, l’arbitro ha fischiato la confusione e non si capisce cos’altro. In 19 giornate abbiamo subìto davvero troppi episodi contrari ed è ora di alzare la voce. Gli errori fanno parte del calcio e li accettiamo, al contrario del persistente atteggiamento degli arbitri che, soprattutto al Penzo, sembrano volersi esaltare dimostrando anche contro la verità oggettiva degli episodi di non subire alcun condizionamento dal Venezia e da Inzaghi. Questo atteggiamento non ci sta bene ed è una prevaricazione bella e buona». […] «Mi avessero detto in estate che saremmo stati campioni d’inverno avrei firmato subito, ma è vero che il nostro bottino avrebbe potuto essere più corposo perdendo qualche punto in meno in casa. Domenica ci mancavano Domizzi e Modolo, i centrali titolari, qualcosa di troppo abbiamo concesso e siamo stati puniti. Al contempo abbiamo creato più di altre volte e con un gioco fluido. Essere primi era quello che volevamo, bisogna continuare per esserlo tra altre 18 partite». […]
Ore 13.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il primato è comunque al sicuro. Il Venezia arriva al giro di boa del campionato da capolista, nonostante il 3-3 con la Maceratese non sia privo di rimpianti. Non solo per l’epilogo finale con alcuni episodi dubbi (il rigore al 90’ e un gol annullato a Geijo) che hanno portato al pari i marchigiani, quanto perché poteva essere l’occasione buona per mettere un po’ di distacco dalle inseguitrici. […] Intanto fioccano anche le prime voci di mercato, visto che la finestra invernale di gennaio è alle porte. Il rumor più interessante riguarda l’attacco. Si parla di contatti frequenti sull’asse Venezia-Vicenza per uno scambio in attacco: in laguna potrebbe arrivare Matteo Di Piazza, 28 anni, attualmente «chiuso» nel reparto avanzato biancorosso e senza possibilità di scalare posizioni. A Vicenza nel mirino c’è uno tra Geijo e Ferrari, con il primo decisamente in pole nei «desiderata» dei dirigenti biancoroassi e del tecnico Pierpaolo Bisoli. Ora però c’è pensare subito alla partita di venerdì, la prima del girone di ritorno, a Forlì. Capitan Domizzi sta recuperando dal problema al piede, i problemi arrivano invece per Modolo: il difensore ha accusato un dolore muscolare al retto femorale e ieri ha fatto allenamento a parte.
Ore 13.20 – (La Nuova Venezia) «Guardiamo avanti con ottimismo: siamo primi in classifica e puntiamo a esserlo anche a maggio». Giorgio Perinetti, responsabile dell’area tecnica del Venezia, ha sperato nell’allungo sulle inseguitrici, saltato solo per il pareggio in extremis della Maceratese al Penzo, ottenuto grazie al rigore fischiato contro quasi allo scadere per il quale ha protestato anche Pippo Inzaghi. «Essere in testa alla classifica dopo 19 partite è tanta roba», ha aggiunto il dirigente arancioneroverde, «si possono costruire squadre ritenute forti e poi il campo dimostra il contrario, mentre per quanto ci riguarda sono arrivate solo conferme. Sappiamo di essere però a metà del percorso, ma già il fatto di essere al vertice è significativo, nonostante alcuni episodi sfavorevoli». Come il fallo da rigore fischiato a Stulac o il gol annullato a Geijo con la Maceratese. «Premesso che sono stati commessi anche da noi alcuni errori, il Venezia il quarto gol l’aveva realizzato, non c’è alcun fallo. Purtroppo alcuni arbitri sono arrivati al Penzo per dimostrare di possedere una grande personalità, di non essere condizionati dal fatto di arbitrare il Venezia, mentre in trasferta abbiamo sempre avuto designazioni accettabili. Gli errori ci possono stare, vale per tutti, non mi piace però l’atteggiamento sbagliato». […]
Ore 12.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A due giornate dalla fine del girone d’andata e a una decina di giorni dall’inizio ufficiale della campagna acquisti di gennaio, i contatti tra le società sono già avviati con le prime indiscrezioni che trovano conferme. In casa biancorossa l’obiettivo primario è l’acquisto di un centravanti che garantisca almeno sette o otto reti nel girone di ritorno con le attenzioni del Vicenza rivolte ad Ante Budimir, prima scelta della società di via Schio, che lascerà la Sampdoria a gennaio alla ricerca di una squadra che gli consenta di giocare con continuità. Interessa Simone Ganz, che piace anche al Novara e si sonda Andrej Galabinov, centravanti della società piemontese che nei giorni scorsi ha ingaggiato Federico Macheda su cui aveva fatto una valutazione anche il Vicenza. In questi giorni la dirigenza sta lavorando anche in uscita con gli attaccanti Jacopo Cernigoi e Matteo Di Piazza che sono al centro di diversi interessamenti. Cernigoi piace a parecchie società di Lega Pro, ma interessa molto al Cittadella che già in estate aveva tentato di soffiarlo al Vicenza. In questi giorni il dg dei granata, Stefano Marchetti, ha richiesto il giovane di scuola milanista alla società biancorossa, chiedendo il giocatore in prestito con diritto di riscatto ad una cifra ritenuta troppo bassa in via Schio. Le due società si sono date appuntamento più avanti, ma pare certo che il Cittadella tornerà alla carica su Cernigoi, anche se al momento le parti sembrano decisamente lontane. […] In mediana è morta sul nascere la pista che portava all’ex biancorosso Fausto Rossi che dopo aver giocato nella Pro Vercelli è rimasto svincolato. Scartata, per i troppi problemi muscolari che l’hanno bloccato nella stagione in corso, anche la candidatura di Manuel Coppola , mediano che nel Cesena guidato proprio da Bisoli ha conquistato la promozione in serie A.
Ore 12.30 – (Giornale di Vicenza) Il Vicenza ha ripreso ad allenarsi ieri pomeriggio al centro tecnico Morosini. La squadra ha svolto riscaldamento, esercitazioni tattiche e lavoro atletico. Se per D’Elia e Siega la situazione è ancora interlocutoria, perchè entrambi stanno effettuando un doppio lavoro che comprende terapie e palestra per recuperare dai rispettivi infortuni, Filip Raicevic invece ha svolto sul campo del lavoro differenziato. La speranza, ovviamente, è di recuperare l’attaccante montenegrino, le cui condizioni verranno valutate giorno per giorno, per il derby della vigilia con il Cittadella (fischio d’inizio alle 15).Oggi, domani e giovedì il Vicenza si allenerà solo nel pomeriggio mentre venerdì, al mattino, si svolgerà sempre a Isola la rifinitura.
Ore 12.10 – (Giornale di Vicenza) È proprio il caso di dirlo: questo Vicenza ha un che di Pasquale Marino. Tranquilli, si scherza. Ma neanche troppo. Perché la somiglianza c’è e si vede. Non per la storia del 4-3-3 rispolverato sabato a Terni, ma – ben più in generale – per l’andamento delle ultime cinque giornate di campionato. Ed è un complimento, sia chiaro. Perché – al netto del posticipo giocato ieri sera tra Verona ed Entella – il Frosinone “gira” da primo della classe. E il Vicenza ha montato lo stesso motore: 8 punti nelle ultime cinque gare. […] Ma come ci è arrivato il Vicenza a tirarsi fuori dal fango dei playout? Intanto, grazie a due vittorie di fila: vitamine che non si inghiottivano da maggio scorso, quando al successo di Brescia era seguito quello salvezza sull’Entella. Due vittorie che sono arrivate contro ogni pronostico (il derby con il Verona) e contro ogni tipo di sfortuna (squalifiche e infortuni a cascata sopra Terni). Nel mezzo un pareggio a Vercelli e lo 0-0 contro il Benevento, una sconfitta invece a Novara. E che, a freddo, può essere reputata invece come la vera e propria svolta di questa mini-stagione. Perché è lì che si è toccato il fondo, ed è da lì che Bisoli – assieme ai suoi ragazzi – ha fatto quadrato ed è stato capace di trovare la spinta per ritornare a galla e respirare ossigeno. […] Ma se si sale in classifica il merito è anche di chi dirige il traffico nelle retrovie. E la difesa del Vicenza, in queste ultime cinque giornate, è stata determinante. Solo 4 gol subiti, contro i 21 delle precedenti 14 giornate: 0,8 contro 1,5 di media. L’aritmetica, a volte, esprime concetti lampanti. Meglio del quartetto biancorosso (Bisoli ha scelto sempre la difesa a quattro) hanno fatto solo i colleghi di reparto di Benevento, Bari e Pisa con sole due reti al passivo. […] E il Citta? A proposito di derby, è bene dare quindi un’occhiata anche alla prossima avversaria. Il Cittadella abita il quinto posto in classifica, mostra un capocannoniere (Litteri) secondo solo a Pazzini nella classifica generale con 10 reti, eppure… Eppure nelle ultime cinque uscite ha corso meno del Vicenza: sei punti messi assieme e ben 8 gol subiti, il doppio dei biancorossi. La domanda del giorno è: chi l’avrebbe mai detto, cinque giornate fa?
Ore 11.40 – (Gazzettino) È andata, purtroppo, come si temeva e come si era già intuito sabato pomeriggio, quando Filippo Lora aveva lasciato in barella il terreno di gioco del Tombolato con le mani sul volto per coprire le lacrime. Al termine della partita con il Pisa aleggiava il pessimismo, ieri l’esame strumentale ha stroncato anche le più flebili speranze che erano rimaste ancora vive nel week end: la risonanza magnetica alla quale si è sottoposto ieri il giocatore granata all’ospedale di Cittadella ha evidenziato la rottura del crociato del ginocchio destro. Tra l’altro c’è anche l’interessamento del menisco mediale. Ora si attende la data per l’intervento chirurgico. […] Stefano Marchetti ha rilasciato una breve dichiarazione: «È una grave notizia per noi, ma siamo certi che Filippo tornerà più forte e motivato di prima. È in credito con la sorte e insieme troveremo la forza per superare anche questo infortunio». Il direttore generale del Cittadella, tra l’altro, ha escluso interventi sul mercato per coprire il vuoto lasciato da Lora, anche perché il debutto dal primo minuto di Maniero contro il Pisa ha confermato tutte le buone indicazioni che si avevano sul giovane.
Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Il verdetto è arrivato ieri, a metà pomeriggio. E ha confermato quello che tutti temevano, sperando però in una riposta diversa: la rottura del crociato del ginocchio destro, con interessamento del menisco mediale. Filippo Lora ad appena 23 anni (li ha compiuti lo scorso 21 novembre) dovrà, per la terza volta in carriera, rivivere il calvario a cui già si è sottoposto dopo gli infortuni del 2013 e del 2014. Lo ha chiarito una volta per tutte la risonanza magnetica effettuata ieri pomeriggio all’ospedale di Cittadella. «Io devo vincere». Poca voglia di parlare da parte dell’ex capitano della Primavera del Milan, il quale però in serata ha mandato un messaggio: «Io sono fortunato, ho tutto quello che si può volere dalla vita. Non mi manca niente. Ciononostante a volte la vita ti sfida, nel mio caso in maniera, purtroppo, continua, forse perché ti vuole abbattere, forse per fortificarti, forse per altre mille ragioni. Ma questo non conta. Conta come affronti la cosa, con che spirito la combatti. Conta il fatto che il destino con me ha perso. In partenza. Perché io ho due palle (testuale, ndr) più grosse del destino, ho più fame di lui, ho l’entusiasmo necessario per superare tutto, ma soprattutto la mia disposizione a soffrire è superiore alla sua voglia di abbattermi. E questo, nel conteggio finale, un domani farà la differenza ancora una volta. Ogni momento è buono per ricominciare e nessun momento è così terribile per cedere. Il destino è il pretesto dei falliti. Ti darò l’ulteriore prova che io devo sempre vincere!». […]
Ore 11.00 – (Corriere del Veneto) Rottura del legamento crociato del ginocchio destro: la diagnosi dell’infortunio capitato a Filippo Lora sabato nel match contro il Pisa è stata, purtroppo, la più infausta possibile. […] Detto che la società acquisterà un altro centrocampista e che si interverrà anche in difesa, è da seguire con molta attenzione anche la situazione di Andrea Paolucci. Il centrocampista è in scadenza di contratto, il Padova ha mostrato evidenti segnali di interesse ma ci sono anche club di categoria superiore rispetto alla Lega Pro pronti a farsi avanti. L’Avellino è uno di questi ma occhio anche al ritorno di fiamma del Crotone in A. Il club calabrese si era già mosso con decisione nell’estate 2015, salvo poi mollare la presa per il rifiuto del dg Stefano Marchetti di intavolare una trattativa. Adesso la situazione potrebbe riaprirsi: il Crotone, se nelle prossime settimane la classifica dovesse precipitare, imposterebbe già il mercato per la prossima estate e non è da escludere un’offensiva a gennaio per Paolucci. Il quale è stato il migliore con il Pisa e ha chiarito alcune incomprensioni con Venturato. Difficile che il Cittadella accetti di cederlo subito, anche perché si tratta di un giocatore bandiera e, come tale, non entra in lista over. L’attacco, infine, non verrà toccato.
Ore 10.30 – (Gazzettino) Passiamo a Zamuner. «A inizio stagione se vogliamo si può dire che è stata una scelta rischiosa, a metà campionato possiamo dire che è stata una scelta indovinata. È una persona capace, competente e coerente: prima sul piano umano e poi su quello professionale si sta dimostrando di buon livello». Un giudizio su Brevi? «Si è trovato anche lui ad affrontare momenti difficili sul piano psicologico e dei risultati, dimostrando di avere carattere, ed è riuscito a trasmetterlo alla squadra che sta ora rispondendo in maniera adeguata sul campo. Il che mi dà fiducia per il prosieguo del campionato». […] Mancano due gare alla sosta (Sambenedettese e Albinoleffe), ma il mercato di gennaio è alle porte. Come agirà il Padova? «La società è sempre in stretto contatto con la parte tecnica, e su questo punto faremo un’analisi approfondita. Il mio pensiero è che abbiamo già una rosa importante, anche se qualche giocatore è stato penalizzato da problemi fisici. Vedremo insieme le eventuali strategie da mettere in atto, fermo restando che il mercato di riparazione può portare benefici, ma a volte anche creare qualche difficoltà. Il nostro obiettivo è recitare un ruolo importante anche nel girone di ritorno, poi i risultati non sempre arrivano con i giocatori più forti, ma con quelli che ti danno maggiori garanzie».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Il presidente Giuseppe Bergamin traccia un bilancio del girone d’andata, tra auspici, pagelle e mercato. «Dobbiamo ritenerci abbastanza soddisfatti, anche se non pienamente perché guardando indietro qualcosa di meglio si poteva fare. Accettiamo comunque i verdetti del campo, con la consapevolezza che nella seconda parte di stagione possiamo fare di più. Se ci soffermiamo ai numeri non siamo proprio in equilibrio, ma c’è tempo per recuperare quel paio di punti che ci mancano. C’è la voglia di arrivare a un risultato importante». Restando ai dati nudi e crudi, sono in linea con quelli che aveva previsto nella tabella che tiene nel suo ufficio in azienda? «Avevo pronosticato di chiudere il girone d’andata a 35 punti e ne abbiamo 33. Abbiamo fatto una vittoria in meno e un pareggio in più. Mancano appunto quei due punti di cui facevo riferimento prima. Vuol dire che li dobbiamo recuperare nel girone di ritorno». […] Capitolo pagelle. Sulla squadra. «Premetto che non sono una persona di manica larga: merita come voto 6.5 sapendo anche che una valutazione di 8 e 9 è difficile da raggiungere. Se il mio voto corrisponde a una sufficienza piena? No, a discreto».
Ore 10.10 – (Gazzettino) Trasferta all’Euganeo vietata ai tifosi della Sambenedettese. Ufficializzato ieri il provvedimento del prefetto Patrizia Impresa che ha recepito le precedenti determinazioni dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, che segnalava l’alto profilo di rischio della sfida, e del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive. Quest’ultimo organismo invitava il prefetto a valutare la possibilità di vietare la vendita dei tagliandi ai residenti nelle Marche preso atto del comportamento violento posto in essere da un gruppo di tifosi della Sambenedettese in occasione della gara con l’Ancona dell’11 dicembre. Indicazione puntualmente accolta e così, dopo la chiusura della tribuna Fattori nella precedente sfida con il Sudtirol, questa volta non saranno presenti i sostenitori ospiti. NIENTE ABBONAMENTI. Anche per la partita di venerdì non saranno valide le tessere stagionali e dunque tutti i tifosi dovranno munirsi di biglietto che costerà meno se acquistato in prevendita nei punti Ticketone o attraverso il relativo sito rispetto ai prezzi praticati ai botteghini.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) In vetta al girone B le medie tenute in questa prima metà di stagione sono da far paura. Il Cittadella di Venturato, che l’anno scorso chiuse l’andata del girone A con 32 punti in 17 gare (ad una media di 1,88 ad incontro), con lo stesso ritmo di allora sarebbe addirittura quarto nel campionato di quest’anno, dietro al terzetto composto da Venezia, Pordenone e Reggiana, che in queste prime 19 gare hanno tenuto una velocità da brividi. Il valore assunto dal cammino del Padova in questa prima metà di torneo, insomma, potrebbe rivelarsi addirittura superiore: non solo è un Padova che corre molto più dell’anno scorso, ma che è riuscito a farlo anche in un campionato decisamente più difficile. E a certificarlo non ci sono solo i numeri della classifica, ma anche quelli del campo. È vero, il Cittadella 2015-2016 aveva un punto di meno rispetto al Padova di oggi, ma contando le due gare in più disputate dai biancoscudati di Brevi la media a gara dei granata risulta superiore: 1,88 contro 1,74. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Migliorare il quinto posto dell’anno scorso? Obiettivo, fino ad oggi, raggiunto in pieno. Al termine del girone d’andata di Lega Pro è tempo di tirare i primi bilanci della stagione. Pur con risultati altalenanti, per effetto di una partenza difficoltosa e di una netta ripresa da novembre in poi, al giro di boa il Padova arriva in linea con il traguardo indicato in estate e con un buon bottino di punti da far fruttare nel girone di ritorno. Ma c’è di più: i biancoscudati viaggiano molto meglio dell’anno scorso, e lo fanno in un campionato in cui, nelle prime posizioni, si corre molto più velocemente. […] Il quarto piazzamento attuale (preso in esame prima del risultato di Reggiana-Parma di ieri sera, ma rimasto tale indipendentemente dall’esito del posticipo) supera di gran lunga quello dell’anno passato, ed è la media dei punti incamerati a gara a sancirlo: Brevi viaggia con 1,74 punti a partita, contro l’1,35 del Padova dello scorso anno. […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova ha ripreso già ieri gli allenamenti alla Guizza: venerdì alle 14.30 all’Euganeo si gioca la prima di ritorno con la Samb. E se Brevi dovrà fare a meno di CappellettI e Mandorlini, squalificati, i marchigiani si presenteranno senza i tifosi. Il prefetto di Padova, su indicazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, ha infatti ordinato il divieto di vendita dei biglietti ai residenti nelle Marche: provvedimento già adottato a Pordenone, dopo le intemperanze dei fans rossoblù nel derby con l’Ancona.
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Per l’attacco si continuano a monitorare le posizioni di Caetano Calil e di Andrea Russotto al Catania. Entrambi sono stati impiegati da titolari nella vittoria con la Casertana, terminata 1-0. Uno dei due (soprattutto il brasiliano) potrebbe cambiare aria a gennaio, ma lo stipendio elevatissimo, in assenza di un intervento del club siciliano, frena anche le migliori intenzioni. Piacciono anche Finotto (Spal) e Di Piazza (Vicenza, su cui però c’è il Venezia in maniera molto decisa), mentre per il centrocampo si punta molto su Simone Branca (Alessandria). Per Tentardini la soluzione più probabile resta quella di un prestito secco al Fano, per mandare a giocare uno dei giovani di proprietà di maggiore talento. In uscita è da valutare anche la posizione di Sbraga, che ha perso la maglia da titolare ma che venerdì giocherà dal primo minuto per la squalifica di Cappelletti. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) […] Quel che preoccupa ora sono le condizioni di Carlo De Risio, che neppure ieri ha partecipato alla partitella e che continua a rinviare il suo rientro in squadra svolgendo lavoro ridotto. Un autentico mistero considerato che, prima di Ancona, si era parlato di una semplice contrattura, ma nel frattempo sono trascorse altre due settimane e sembra difficile che venerdì, contro la Samb, l’ex Juve Stabia possa rispondere presente. A questo punto nessuna ipotesi è da escludere, visto che si parla di un giocatore che, nei piani estivi del club, avrebbe dovuto essere un titolare inamovibile. Sembra intanto da considerarsi chiusa la parentesi padovana per Filipe, a meno che lo stesso giocatore non sfrutti la chance in arrivo per la squalifica di Mandorlini inviando un segnale preciso in controtendenza. Anche a Lumezzane il regista brasiliano è rimasto a guardare e ieri si sono diffuse voci da Bassano su un possibile scambio con Giacomo Cenetti, a sua volta in uscita dal club giallorosso. Il tutto dopo la clamorosa rottura ufficializzata domenica dalla società guidata da Stefano Rosso in seguito alla mancata convocazione e al modesto pareggio interno col Fano.