Con gli attaccanti che non stanno vivendo un gran momento di forma – su tutti Litteri, che finora ha sempre tirato la carretta – ci ha pensato un difensore sabato al Tombolato a scacciare la crisi del Cittadella. Alessandro Salvi con il Pisa è stato il migliore in campo, impeccabile nelle chiusure e goleador quando si è sganciato nell’area avversaria. Una rete che ha cancellato con un colpo di spugna timori ed incertezze che avevano fatto capolino nell’ultimo mese. «Direi che paure non le abbiamo mai avute – sottolinea l’interessato – Con il Pisa l’importante era vincere, prima di ogni altra cosa, contro un’avversaria che vantava la migliore difesa della categoria. Ovviamente, poi, sono contento anche del mio gol». Il secondo, dopo quello realizzato alla Ternana, alla seconda giornata. Merita una dedica particolare? «È per la mia famiglia, da Martina, mia moglie, e ai due nostri figli, Federico e Daniele, e anche per miei compagni». Il Cittadella è capace di vincere le prime cinque gare di fila, poi ne perde tre delle quattro successive, e infine ripete lo stesso score negativo: dove sta la verità? «Soltanto nella nostra testa, perché certi risultati dimostrano che le potenzialità le abbiamo. Sta a noi farle maturare e concretizzare sul rettangolo di gioco. In campo sono ancora troppi alti e bassi, possiamo e dobbiamo migliorare ancora, come ci ripete l’allenatore». Cos’era mancato nell’ultimo mese? «Solo la convinzione nei nostri mezzi, era venuta meno un po’ di fiducia, ma questo non deve ripetersi più perché abbiamo tutte le carte in regola per disputare una grande stagione. Siamo tornati alla vittoria in un confronto difficile come quello con il Pisa, adesso vediamo di proseguire su questa strada». Ha ragione quindi Venturato quando dice che il Cittadella deve crederci fino in fondo. «Certo, e lo testimoniano i numeri e la classifica, anche se non dobbiamo guardarla, pensando solo alla prossima partita». Ne mancano due al giro di boa: vi siete posti un obiettivo da raggiungere in queste gare? «Voglio vincerle entrambe. Non sarà facile, ma arriveremo carichi».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)