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Ore 20.00 – (Il Piccolo) Un vero e proprio rebus, un puzzle che Andreucci dovrà comporre con estrema attenzione, per incastrare le pedine al post giusto soppesando acciacchi, problemi fisici e capacità di calarsi in ruoli magari inusuali. È questo il panorama nel quale la Triestina si sta avvicinando all’ultima partita del 2016, la trasferta di Verona contro la Virtus Vecomp che chiuderà anche il girone di andata. Una sfida ancora più complicata considerata la situazione in casa alabardata. La prima cosa certa è l’assenza di Aquaro, squalificato per un turno. Ma per capire la complessità della situazione, basti pensare che nella partitella in famiglia di giovedì mancavano Pizzul, Bajic, Marchiori e Corteggiano, tutti a lavorare a parte. Il fatto è che nessuno è certamente out, ma nessuno è nemmeno certo di esserci. Tra dolorini, botte, problemini muscolari e contusioni, si tratta in tutti i casi di situazioni border line, che vanno monitorate giorno per giorno e per le quali si deciderà probabilmente nell’immediata vigilia. Ovviamente in casa alabardata si sta lavorando per essere pronti a ogni evenienza. Ad esempio, se oltre all’assenza dello squalificato Aquaro non dovesse farcela neppure Marchiori, è praticamente certo che sarà Di Dionisio ad affiancare capitan Leonarduzzi al centro della difesa. Ma è tutto il reparto arretrato ad essere in allarme perché come si è visto anche il pacchetto terzini non è messo molto bene. Naturalmente, se starà bene, la prima scelta per giocare a sinistra è quella di Pizzul, ma il ragazzo resta in forte dubbio: domenica scorsa al suo posto è stato impiegato Aquaro, che come detto però è squalificato. L’alternativa più logica sarebbe quella di far giocare in quel ruolo Corteggiano, ma come visto anche l’italo-argentino è alle prese con i soliti acciacchi muscolari. Se neppure lui ce la farà, non rimarrà che spostare Crosato a sinistra, sempre sperando che non serva a destra in caso di forfait di Bajic, anche se quest’ultimo è quello che ha maggiori chance di recuperare dovendo solo smaltire una forte botta. Da cosa succederà in difesa dipenderà ovviamente anche il resto dello schieramento: se non ce la farà Pizzul, ovviamente la casella under 1998 sarà occupata da Celestri, che ha fatto bene domenica scorsa contro il Campodarsego e potrebbe essere nuovamente impiegato nelle vesti di trequartista. Con Corteggiano impiegato in un altro ruolo, o forse addirittura assente, crescono ovviamente le quotazioni di Frulla, che potrebbe giocare assieme a Cecchi e Turea nella fascia di centrocampo. Almeno in attacco Andreucci avrà l’abbondanza della scelta, avendo a disposizione quattro giocatori per due posti. O per tre, se Celestri non dovesse giocare oppure venisse spostato in altra parte del campo. Insomma, un vero rompicapo. Naturalmente bisognerà stare attenti anche a non impiegare troppi acciaccati assieme per non rischiare cambi precoci. Insomma la Triestina, che dopo il successo di Campodarsego ha ritrovato smalto ed entusiasmo, è ora attesa alla prova del nove per dimostrare solidità e profondità della rosa.
Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) Michael Fabbro, il bottino col Fano domani sera (alle 18.30) è diventato inderogabile? “Direi proprio di sì. Ci restituirebbe umore e slancio e nuova convinzione in vista del finale di annata. Francamente non importa come arrivi la vittoria, quello che conta è che arrivi e basta”. Ovvero concreti anche a costo di essere più brutti? “Esatto. Dobbiamo giocare con lo spirito di una squadra che lotta per la salvezza, con l’umiltà di chi deve mordere ogni risultato per poterlo raggiungere. Al momento è l’unico sistema per badare al sodo e portare a casa qualcosa. A parte il fatto che la salvezza è sempre stato il nostro obiettivo, poi l’escalation iniziale ci ha portati ovviamente a ragionare diversamente”. A suo avviso cosa è accaduto per motivare il tracollo? “Mica semplice da spiegare. Probabilmente le prime battute d’arresto anche a fronte di prove di qualità ci hanno tolto sicurezza e consapevolezza, fino alla prestazione scadentissima di Gubbio. Eppure è strano perché si è passati in 8 giorni da una gara di gran livello a Parma al nulla di Gubbio. Forse solo adesso abbiamo realizzato il tesoro buttato via tra novembre e dicembre. E questo ci dà ulteriore rabbia”. Quattro gol per lei sinora. Uno in più dello scorso anno… “Mi sono infortunato quando ero all’apice della forma, sono stato fuori 3 gare e solo ora mi sento bene per davvero. L’idea è quella di toccare quota 5 per fine mese eppoi chissà. In doppia cifra è complicato ma se arrivo a 6 raddoppio la cifra del mio debutto. Non è malaccio, dai. Il gol vittoria mancato col Forlì? Colpa mia, potevo e dovevo fare meglio”.
Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Dopo la notizia del possibile arrivo in neroverde di Davide Diaw (al momento l’ipotesi più accreditata vedrebbe l’ex Tamai in neroverde, con un prestito interamente sostenuto economicamente dalla Virtus Entella, club di B), ecco l’aggiornamento sui possibili partenti dalla rosa a disposizione di Bruno Tedino. Come anticipato, a gennaio bisognerà lasciar andare qualche elemento che ha trovato poco spazio. È il caso, per esempio, del difensore Giulio Parodi. Il giocatore della Juventus, giunto in estate dopo aver giocato con i campioni d’Italia di Massimiliano Allegri nella tournée australiana, ha giocato da titolare solamente quando Andrea Ingegneri è rimasto ai box per infortunio. Ma proprio la Signora vorrebbe che il ragazzo godesse di più spazio. Per questo esiste l’ipotesi di un cambio di casacca già nel mercato invernale. Una dinamica che non dovrebbe riguardare invece Jeremie Broh, che sta scalando le gerarchie del centrocampo. Si valuta sempre la posizione del terzino Pellegrini: nel suo ruolo dovrebbe arrivare un rinforzo. […]
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Tregua armata tra Franco Fedeli e Franco Federico. Presidente e ds, protagonisti recentemente di uno scambio di concetti piuttosto vivace, si sono seduti fianco a fianco durante la cena di Natale della società.
«Federico? È un problema – ha detto Fedeli – che risolverò con il tempo. Parlarne ora provoca solo danni a società e ambiente». Il focoso presidente rossoblù ha invitato poi tutti a pensare solo alla trasferta al Bottecchia: «Ripartiamo con entusiasmo. Avevamo finito la benzina, abbiamo fatto il pieno e ora andiamo a Pordenone a fare risultato». Poi ha promesso almeno un grosso acquisto per puntare alla promozione e riportare la fiducia anche fra la tifoseria. […] Tre punti nelle ultime 4 partite e 3 soli gol realizzati nelle ultime 5. Palladini ha identificato nella crisi realizzativa la flessione della Samb e cerca soluzioni alternative ai gol di Mancuso (vicecapocannoniere con 10 centri, 2 meno di Arma). Per questo il tecnico rossoblù nella partitella del giovedì ha provato due diverse soluzioni offensive. Nel primo tempo ha schierato il duo d’attacco Fioretti-Mancuso, mentre nella ripresa è tornato all’abituale 4-3-3, con Di Massimo e Tortolano sugli esterni e Sorrentino centrale. […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Un friulano fra due americani. Non è il titolo di un cinepanettone, ma la sintesi dello sprint per il titolo d’inverno del girone B di Lega Pro. Mauro Lovisa, detto re Mauro, viticoltore con mercato anche americano, ex calciatore fra i dilettanti, presidente del Pordenone, secondo in classifica a quota 37. Un solo punto sopra il Venezia di Joe Tacopina, avvocato penalista, fondatore di uno degli studi legali più importanti di Manhattan, presidente dei lagunari dal 6 ottobre 2015. Un punto sotto c’è la Reggiana di Mike Piazza, ex stella dei Los Angeles Dodgers e dei New York Mets, membro della Hall of fame del baseball come miglior battitore di tutti i tempi, coach della Nazionale azzurra che vinse gli Europei di baseball nel 2010 e nel 2012, dal 18 giugno socio di maggioranza dei granata emiliani. In realtà nessuno dei tre top men ritiene di fondamentale importanza il titolo d’inverno. La loro vista è lunga. Guardano a maggio 2017. «Certo, il Venezia è favorito – ha ammesso Mauro Lovisa -, ma noi vogliamo dargli fastidio sino all’ultima giornata». […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) È un peccato – dal punto di vista dello spettacolo – che sia stata vietata la trasferta ai tifosi della Sambenedettese. Erano previsti almeno duecento tifosi al Bottecchia al seguito della squadra marchigiana, il team che ha il terzo pubblico nel girone B di Lega Pro: ben 4.400 le presenze medie allo stadio, che ha nuovamente una buona affluenza dopo il bel campionato vinto lo scorso anno in serie D e in seguito alla buona partenza in Lega Pro. A contribuire a tutto ciò c’è l’idolo della tifoseria rossoblù, il tecnico Ottavio Palladini. Il perché è presto spiegato: la maglia rossoblù è per lui una seconda pelle. […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Emergenza centrocampo: oltre a Burrai squalificato, domani contro la Sambenedettese potrebbe mancare anche Suciu nel centrocampo del Pordenone, nella partita decisiva per il titolo d’inverno e che chiude il girone d’andata. Sarà una corsa contro il tempo per recuperare il mediano romeno: Bruno Tedino spera di averlo, perché senza due “pezzi” così, peraltro in un reparto composto da tre giocatori, sarebbe davvero rischioso, anche considerando la forza della rivale. “Sasà Burrai” è squalificato per recidiva in ammoizioni. Domenica scorsa ha rimediato un “giallo” piuttosto dubbio, ma prima o poi il cartellino sarebbe arrivato. Il problema principale è che un altro centrocampista con le sue caratteristiche, il Pordenone non ce l’ha. O perlomeno non così pronto come il sardo. Tedino pensava di sostituire Burrai con Suciu, ma anche Sergiu può risultare indisponibile. Negli ultimi giorni si è allenato a singhiozzo a causa di alcuni fastidi muscolari: la priorità è recuperarlo in modo da sistemarlo in cabina di regia e, pur con caratteristiche diverse rispetto al collega ex Cagliari, fargli guidare la mediana. Si deciderà nella giornata di domani, al limite la soluzione alternativa è sistemare al centro del reparto Misuraca: il giocatore palermitano è pronto, vista la sua indubbia polivalenza. […] Per il resto Tedino non dovrebbe toccare niente: riproporrà Cattaneo dall’inizio al posto di un Pietribiasi che, domenica scorsa a Salò, non ha brillato. Quindi davanti ci saranno “Veleno” assieme ad Arma e Berrettoni. In difesa, davanti a Tomei, i soliti quattro: Semenzato e De Agostini sugli esterni, capitan Stefani e Ingegneri al centro.
Ore 16.30 – Lega Pro girone B, Modena-Gubbio 2-0.
Ore 15.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Battiamo la Maceratese per continuare a dipendere solo da noi stessi». Domani al Penzo (ore 16.30) Pippo Inzaghi vuole dal suo Venezia la quarta vittoria di fila, sinonimo di campioni d’inverno a prescindere dai risultati di Pordenone e Reggiana. «Sarebbe una bella soddisfazione concludere in testa il girone di andata ammette Inzaghi . Ci aspetta una gara importantissima, ci sono vari scontri diretti e noi dobbiamo far valere il fattore campo. Bene che si giochi ad un orario accessibile per i nostri tifosi che, sono certo, ci faranno sentire tutto il loro calore. Cresce l’entusiasmo? Sì ma vogliamo continuare ad alimentarlo». Il tecnico lagunare si concede una stoccata. «Sento sempre un po’ di diffidenza, anche nei giornali locali, e non capisco il motivo. Siamo primi da soli pur essendo partiti quasi da zero a luglio, veniamo da tre 1-0 a dimostrazione di costanza e che ci crediamo sempre. Abbiamo perso solo immeritatamente a Pordenone per un rimbalzo fasullo e col Padova come abbiamo visto. Noi di certo non ci accontentiamo, ma credo sia giusto anche elogiare questi ragazzi perché se lo meritano». Contro i marchigiani sicuri assenti Bentivoglio (squalificato) e Domizzi (per precauzione dopo la frattura al mignolo del piede destro) oltre al solito Fabiano, a proposito del quale Inzaghi afferma «sarà il nostro miglior acquisto di gennaio». […]
Ore 15.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Sarà un Venezia senza Bentivoglio e Domizzi quello che domani sfiderà la Maceratese nell’ultima giornata del girone d’andata del girone B. Se per il centrocampista l’assenza è dovuta allo stop del giudice sportivo, per il capitano del Venezia invece è l’ennesimo acciacco fisico a farla da protagonista. Domizzi infatti ha subito un colpo al piede durante la gara con l’Albinoleffe e il dolore gli ha impedito di allenarsi. Segnali che hanno convinto lo staff a optare per un turno di riposo, dando fiducia a Cernuto che partirà dal primo minuto contro i marchigiani. Buone notizie invece per quanto riguarda Gianni Fabiano: il fantasista milanese ha svolto ieri il primo allenamento con il gruppo e vede avvicinarsi il momento del ritorno in campo. Non ci sarà contro la Maceratese ma non è da escludere che a Forlì o contro il Mantova mister Pippo Inzaghi decida di dargli qualche spezzone di partita. […]
Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Inzaghi non rischia Domizzi e riabbraccia Fabiano. Niente Maceratese per il centrale difensivo del Venezia, mentre il trequartista è rientrato ieri in gruppo dopo la frattura al perone, «Sarà il nostro miglior acquisto di gennaio» ha detto il tecnico «mentre l’infortunio di Domizzi è meno grave del previsto, potrebbe anche scendere in campo, ma meglio non rischiare uno stop più lungo potendo anche contare su valide alternative». Nel Venezia mancherà anche lo squalificato Bentivoglio contro la Maceratese di Federico Giunti, arancioneroverde mancato ai tempi della serie A con Walter Novellino. «Puntiamo a chiudere il girone d’andata in testa» ha aggiunto Inzaghi, «sarebbe una bella soddisfazione e ci darebbe la carica per affrontare con una spinta ulteriore le ultime due partite del 2016 contro Forlì e Mantova, poi ci sarà la sosta e a quel punto si potrà fare il primo bilancio». La Maceratese ha conquistato sette punti nelle ultime tre partite grazie al recupero infrasettimanale con il Lumezzane. «È una squadra che pratica un 4-3-2-1 molto dinamico, abile nelle ripartenze, e non è un caso se ha ottenuto i risultati migliori in trasferta. Turchetta e Palmieri sono due trequartisti pronti a inserirsi tra le linee, davanti Colombi è un centravanti che conosco molto bene. Se aggiungiamo l’esperienza di Quadri a centrocampo e di Perna in difesa, si può intuire che la Maceratese è una buona squadra, ma in questo girone è difficile trovare una formazione che non sia organizzata. Considerando che anche questo turno proporrà qualche scontri diretto, è scontato che una nostra vittoria ci consentirebbe di guadagnare punti su qualche pretendente alla promozione». […]
Ore 14.30 – (Gazzettino) Abano protagonista ieri nell’ultima giornata del mercato di riparazione nei dilettanti, fermo restando che sono ancora possibili le trattative con gli svincolati. Il club aponense ha ingaggiato l’attaccante classe 1992 Manuel Personè, operazione che fa da preludio all’uscita del bomber Alexis Ferrante. Per quest’ultimo la sfida di domani con il Vigasio allo stadio delle Terme rappresenterà il congedo, dato che lunedì sarà quasi certamente definito il suo trasferimento a un club professionistico al momento celato dal più stretto riserbo. Tornando a Personè, questa mattina si aggregherà per la prima volta ai compagni in occasione della rifinitura. In forza nella prima parte della stagione alla Virtus Castelfranco, nel suo curriculum figurano anche le esperienze con Forlì, Aversa Normanna, Albinoleffe, Spal, Giacomense, Cuneo e Pro Sesto. «È il profilo giusto per noi – sottolinea il diesse Andrea Maniero – e ha voglia di riscatto. È una prima punta, un lottatore in campo e ha dimostrato di voler venire fortemente ad Abano. Spero che ci dia una mano». […]
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La vittoria contro il Verona ha portato tre punti fondamentali, una carica importante ma anche un consumo di energie fisiche e mentali non indifferente. Pierpaolo Bisoli ha trascorso la settimana osservando i suoi giocatori che stentavano a recuperare dal notevole dispendio di energie, tanto che i primi allenamenti della settimana avevano un po’ preoccupato l’allenatore del Vicenza. «Lo sforzo messo in campo con il Verona è stato grande e senza dubbio il recupero è stato difficoltoso — spiega Bisoli — però negli ultimi due giorni ho visto la squadra in netta ripresa e questo mi fa ben sperare per il match contro la Ternana». Match che i biancorossi non possono perdere per non sminuire il valore della vittoria nel derby. «E’ un’altra gara importante nel nostro cammino, che conto ci possa portare a chiudere l’andata attorno ai 22 punti — sottolinea Bisoli — sappiamo che loro stanno attraversando un ottimo momento di forma e che dispongono di un attacco molto forte con Avenatti e Falletti, giocatori di primissimo piano. Purtroppo noi, ancora una volta, dovremo far fronte ad assenze molto importanti, e tutte insieme nella stessa partita. Dover fare a meno di D’Elia, Signori, Bellomo e Raicevic è difficile, ma nella situazine in cui siamo non ci possiamo piangere addosso e quindi chi scenderà in campo darà il 120 per cento anche per sopperire a chi non ci sarà». […]
Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) Venti giocatori giusti, di cui due sono il terzo e il quarto portiere della rosa. Basta solo scorrere la lista dei convocati per capire che Pierpaoli Bisoli oggi avrà a disposizione davvero una coperta cortissima per affrontare lo scontro diretto del Liberati contro la Ternana (fischio d’inizio alle 15). La conta degli indisponibili è davvero lunga: tre squalificati (Vigorito, Signori, Bellomo), quattro infortunati (Siega, Raicevic, D’Elia, Di Piazza). E meno male che Vita e Zivkov hanno recuperato a metà settimana dall’influenza, e H’Maidat ha riassorbito la botta rimediata in allenamento mercoledì. Peraltro, lo stop per D’Elia non sarà breve: lesione al bicipite femorale sinistro, il che significa che almeno fino all’anno nuovo il Vicenza non potrà contare sul terzino campano. Parlare di emergenza, calcisticamente parlando, non è eccessivo. Nella Terni operaia, Bisoli dovrà necessariamente porsi un interrogativo di leniniana memoria: che fare? Il tecnico biancorosso in conferenza stampa non ha nascosto di essere in dubbio tra la difesa a tre, provata in allenamento mercoledì, e la difesa a quattro utilizzata nelle ultime partite. L’ultimo allenamento visibile è stato appunto quello di mercoledì pomeriggio, in cui a onor del vero la squadra con il 3-4-2-1 prima e il 3-5-2 poi non aveva destato un’impressione di solidità e fluidità, anzi. Sono quattro i “titolarissimi” che oggi non potranno scendere in campo: Signori, Raicevic, Bellomo e D’Elia. I sostituti dei primi due sono noti: Rizzo prenderà il posto del mediano, sperando che possa ripetere la prestazione di sostanza offerta nel derby con il Verona, e Galano per stessa conferma di Bisoli giocherà ancora come terminale offensivo più avanzato. Dopo il gol-vittoria nel derby, un altro centro dell’attaccante pugliese oggi al Liberati avrebbe un peso specifico importantissimo. Decisamente meno semplice individuare chi potrebbe prendere il posto di Bellomo e soprattutto di D’Elia, considerando che un altro terzino sinistro di ruolo in rosa proprio non c’è. Zivkov, che pure in alcune occasioni non ha sfigurato, è un esterno offensivo che si adatta, e tra l’altro in settimana è stato pure condizionato dall’influenza. E allora? In mancanza di una sfera di cristallo, per ipotizzare quale potrebbe essere lo schieramento del Vicenza oggi possiamo solo affidarci a sensazioni e buon senso. Partiamo da una considerazione: già la squadra pagherà diverse assenze di rilievo e fatica a trovare continuità; forse, quindi, vale la pena evitare per quanto possibile ulteriori stravolgimenti e cercare un filo di continuità con quanto di buono si è visto nelle ultime partite, mantenendo come modulo di riferimento il 4-2-3-1. Se non altro, questo consentirebbe di non toccare il pacchetto centrale con la rodata coppia difensiva Adejo-Esposito davanti a Benussi, ulteriormente protetta dal filtro di Rizzo e Urso a centrocampo. […]
Ore 13.10 – Qui Guizza: ultime prove tattiche, mister Brevi punterà sul 3-5-2 o virerà sui tre attaccanti?
Ore 12.50 – Qui Guizza: assenti De Risio e Fantacci.
Ore 12.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo dopo una lunga sessione video.
Ore 12.00 – Vigilia di Lumezzane-Padova e parola, come sempre a Oscar Brevi: “I compleanni li festeggio ma non è che ci tenga così tanto, anzi talvolta me ne dimentico. Mi aspetto che la squadra affronti l’impegno nel modo giusto, ci sono varie situazioni che mi fanno pensare che la partita che ci aspetta sia molto difficile. Non possiamo commettere gli errori che abbiamo fatto nel recente passato se vogliamo portare a casa i tre punti. Il Lumezzane si difende bene e riparte molto bene sugli esterni, a Macerata avrebbero meritato di vincere, ma hanno sbagliato un rigore e hanno perso su autorete. Affronteremo una squadra arrabbiata per il risultato di mercoledì che non rispecchia quanto visto in campo. Neto Pereira e Altinier? Al di là di chi partirà titolare, in questo momento tutti e quattro gli attaccanti stanno bene, dovrò valutare tante cose. Potrei anche aggiungere un attaccante, se gicoherò con il tridente non sarà in linea, ma con Neto Pereira nella posizione di trequartista. In ogni caso Alfageme può fare l’esterno e lo ha già fatto più volte in passato. Se faccio una scelta diversa reputo che i giocatori abbia una condizione che ci sostiene in questo momento. Mancherà solo De Risio, per il resto siamo a posto”.
Ore 11.30 – (Gazzettino) Roberto Venturato come non s’era mai visto Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico granata si è esposto sugli obiettivi da inseguire: non vuole che la sua squadra sia una delle tante della categoria, bensì rivendica – o sarebbe meglio dire auspica – un ruolo da protagonista. «Il Cittadella nei suoi trascorsi in serie B ha sempre lottato per salvarsi, è riuscito soltanto una volta a finire nelle primissime posizioni. Ebbene, dico subito che non sarà semplice restare in alto, ma voglio che i miei giocatori ci credano e non lascino niente di intentato. Tutto l’ambiente deve ragionare in questo senso: il Cittadella vuole fare un salto di mentalità nella serie cadetta». Pensare in grande stile, quindi, è il messaggio di Venturato, ma si deve tornare a vincere, soprattutto in casa, dove invece la truppa granata ha perso più partite di tutti. «È un dato di fatto, lo dicono i numeri, ma non dobbiamo giocare con l’ansia, con troppa frenesia, bensì sapere che se non c’è la voglia di conquistare qualcosa, ogni risultato viene meno. Essere belli e considerati bravi come ci dicono non soddisfa né me, né alcun componente della squadra. Se vogliamo rimanere tra le prime bisogna interpretare il calcio come stiamo facendo, ma migliorare ancora, perché quanto fatto finora non basta. Dobbiamo crescere nella determinazione e nella capacità di leggere le situazioni durante la partita. Il Pisa rappresenta per noi una tappa importante, servirà il miglior Cittadella per fare punti, che ci metta tutte le altre componenti necessarie, dalla cattiveria agonistica sino alla determinazione, che non mancano, ma che non riusciamo ad esprimere con continuità».
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Ad un certo punto c’è stato persino il rischio che Cittadella-Pisa non si giocasse, poi scongiurato. Quel che è certo è che le ore di vigilia sono state vissute in un clima surreale per via delle notizie in arrivo dal capoluogo toscano, con un cospicuo gruppo di tifosi nerazzurri, circa 400, a bloccare per più di due ore il pullman della squadra in via delle Lenze. Sceso dal mezzo, il tecnico Gennaro Gattuso ha cercato di rasserenare gli animi, ma il pullman, ripartito, è stato nuovamente fermato poco dopo, tant’è che un cordone di poliziotti ha dovuto frapporsi ai sostenitori. Nel frattempo sono giunti i comunicati ufficiali del contestatissimo proprietario Lorenzo Petroni, che apriva nuovamente alla cessione della società, saltata improvvisamente un paio di giorni prima, e della Magico srl della famiglia Corrado, «pronta a formulare un’ultima irrevocabile proposta d’acquisto». La protesta è stata, appunto, motivata dal lungo tira-e-molla di Petroni, tant’è che anche il suo ultimo comunicato è stato da molti interpretato come l’ennesimo bluff di una gestione molto disinvolta del club. Soltanto intorno alle 17 il gruppo ha potuto lasciare la Toscana. «Stiamo attenti». A Cittadella-Pisa si arriva, dunque, con queste premesse. «La città di Pisa riversa un amore viscerale nella sua squadra di calcio, una squadra che già l’anno scorso, battendo ai playoff di Lega Pro il Foggia, ha dimostrato forza e coesione, qualità che sta riconfermando in Serie B», dice la sua Roberto Venturato. «Dei problemi societari che sta attraversando non voglio parlare. Della squadra, invece, dico che mi aspetto giochi con l’intensità e la cattiveria di sempre, potendo contare su una rosa di assoluto valore: Varela, Cani, Eusepi, Vannini e Di Tacchio sono giocatori di grande qualità». «Voglio la loro ferocia». Davanti ci saranno la formazione che ha colto meno pareggi in questa stagione (soltanto uno per i granata, e mai a reti bianche) e che ha perso più gare di tutte in casa (4 su 9 al Tombolato!) e quella che ha il peggior attacco (7 gol realizzati dai nerazzurri) e la difesa bunker del torneo (10). […]
Ore 10.50 – (Corriere del Veneto) La sorpresa del giorno si chiama Manuel Pascali. Indisponibile fino a 24 ore prima secondo il medico sociale Ilario Candido, improvvisamente convocato alla vigilia della partita col Pisa da Roberto Venturato. Non giocherà, salvo sorprese al momento assai improbabili, ragion per cui l’ipotesi più probabile (anche se l’allenatore non lo dice per ovvi motivi) è che si tratti di una mossa psicologica per scuotere il gruppo, portando in panchina il giocatore forse più carismatico all’interno della rosa granata. Che poi non giochi, nella filosofia di Venturato, rimane tutto sommato un dettaglio, perché ancora una volta il tecnico ricorda che «tutto dipende dalla nostra voglia di conquistare qualcosa. Dobbiamo averne di più. Essere belli e bravi, come ci dicono in questo momento, a me non basta. Se vogliamo provare a rimanere tra le prime dobbiamo avere la capacità di leggere meglio determinate situazioni. Non dobbiamo farci prendere dall’ansia così da sopperire alle difficoltà. Dobbiamo essere bravi a saper giocare le partite in venti e non in undici». Precisazione non casuale, quella di Venturato, che tira dritto per la sua strada. Tante volte ha sorpreso cambiando formazione anche quando nessuno lo poteva immaginare, ricevendo in cambio prestazioni e risultati lusinghieri. […] Capitolo formazione: non ci saranno Kuoamé, Varnier e Chiaretti, a centrocampo rientrerà Valzania, le altre due maglie se le giocano Paolucci, Schenetti e Lora. Davanti fuori Strizzolo per Arrighini, in difesa Martin quasi certamente lascerà il posto a Benedetti dopo il clamoroso errore che, di fatto, ha spianato la strada al successo del Cesena sette giorni fa. In mezzo, accanto a Scaglia, sembra essere arrivato il momento di Pelagatti.
Ore 10.20 – (Gazzettino) Quindici partite e due sigilli al momento: soddisfatto del suo rendimento? «Sono contento per quello che sta facendo la squadra. Quanto a me, vorrei dare molto di più al Padova e so di poterlo fare. Mi dispiace avere fallito qualche gol di troppo, e mi auguro di buttarla dentro quando ne avrò l’occasione. L’allenatore comunque mi chiede di dare una mano alla squadra anche in fase di non possesso andando a pressare i difensori, e come sempre ce la metto tutta». Che partita vi aspetta con il Lumezzane? «Conosco quel campo avendoci giocato in un triangolare estivo quando giocavo nel Brescia. Sarà una sfida combattuta, di fronte a una compagine difficile da affrontare. Dobbiamo dare il massimo per portare a casa il risultato». […]
Ore 10.10 – (Gazzettino) Primo compleanno biancoscudato per Luis Alfageme che oggi compie 32 anni. Niente festeggiamenti particolari però, visto che siamo alla vigilia della sfida con il Lumezzane. «Il più bel regalo sarebbe sicuramente la vittoria – esordisce l’argentino – Domani (oggi, ndr) sarà un’emozione diversa dato che mi troverò in ritiro con la squadra. Mi è già capitato di vivere il compleanno insieme ai compagni quando militavo nel Grosseto, anche se in quella occasione era venerdì. E alla sera Pinilla mi fece una sorpresa portandomi la torta, fu davvero un bel gesto. Se mi auguro di giocare? Siamo quattro attaccanti di valore, vediamo un po’ se troverò spazio. Ma anche quando sono entrato ho dato sempre il mio contributo e spero di continuare».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Chi è la sua favorita? «Il divario tecnico e di classifica è evidente tra le due squadre, il Padova è più forte, ma spero che non sia una partita scontata, anzi. Seguo spesso il Lumezzane e nelle ultime due gare direi che è stato davvero sfortunato. Contro la Samb ha perso per colpa di un autogol dopo aver sbagliato un rigore, e mercoledì con la Maceratese ancora una volta per un autogol. La classifica è bugiarda, ma, anche se erano partiti con obiettivi diversi, temo che anche per quest’anno dovranno rassegnarsi a lottare per la salvezza. Ma chissà, magari domenica ci scappa la sorpresa». Com’è stata la visita del Padova in Basilica, martedì scorso? «Mi sono sembrati molto coinvolti, e questo mi ha fatto davvero piacere. In passato, ai tempi di Cestaro, il Padova veniva qui quando aveva bisogno di chiedere una sorta di “grazia”, invece stavolta è stato un bene che non ci fossero all’orizzonte partite “della vita” per cui chiedere un aiuto al nostro Santo, che ha ben altro a cui pensare. Ho letto loro un testo di Antonio, che, rifacendosi ad un passo biblico, racconta di Davide “che danzava, parola tradotta con “giocava”, davanti al Signore in umiltà”. Per me è così che si ottengono i risultati, con l’umiltà e i piedi per terra». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Tra sacro e profano, Lumezzane-Padova è un derby molto speciale per lui. Martedì scorso la squadra biancoscudata è stata in visita al Santo, e ad accompagnarla c’era un cicerone d’eccezione, che in cuor suo conservava un curioso “segreto”: è stato Padre Oliviero Svanera, dallo scorso ottobre Rettore della Basilica antoniana, ad accompagnare il Padova di Oscar Brevi alla scoperta del luogo più importante della spiritualità della città. Un frate arrivato a Padova tanti anni fa, dopo essere partito, guarda caso, proprio da Lumezzane, dove domani la squadra si presenterà per chiudere il girone d’andata. «Un mezzo derby per me», sorride padre Oliviero. «E l’ho detto anche ai giocatori: io mi sento ormai padovano d’adozione, ma è difficile che il cuore non batta dalla parte opposta. Un po’ di campanilismo c’è, a Lumezzane sono nato e cresciuto, e da sempre sono legato alla mia cittadina. Abitavo a due passi da dove oggi sorge lo stadio: in quella zona è tutto un avanti e indietro di fabbriche, e il “Saleri” venne costruito proprio nell’ultimo spazio verde disponibile». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Più di 500 fra dirigenti, tecnici, giocatori, autisti e accompagnatori del settore giovanile biancoscudato si sono ritrovati giovedì sera per il tradizionale brindisi natalizio “Da Gambaro” a Cadoneghe. Una festa alla quale hanno partecipato le 10 squadre selezionate del vivaio, divise da quest’anno in settore giovanile e Academy. Al giro di boa stagionale i risultati sul campo stanno andando anche al di là delle migliori aspettative, visto che (Berretti a parte) le 4 squadre principali viaggiano a gonfie vele, con Under 15 e Giovanissimi Regionali in testa al campionato, Under 17 secondi e Under 16 terzi. Il momento più toccante ha visto il presidente Giuseppe Bergamin ed il numero uno del settore giovanile Massimo Poliero premiare con un mazzo di fiori la signora Lina, vedova di Vittorio Scantamburlo. Proprio durante la serata è stato annunciato che il prossimo torneo delle squadre gemellate, la “Twin cup”, sarà dedicato proprio alla memoria dello storico osservatore.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Lumezzane, Samb e Albinoleffe. Tre partite per scoprire se il Padova potrà lottare fino in fondo per il primo posto oppure se dovrà «accontentarsi» — si fa per dire — di una dimensione medio alta, rinunciando ai sogni di gloria e concentrandosi unicamente sui playoff per la B. Ieri la squadra ha continuato ad allenarsi alla Guizza, in vista della trasferta di domani al Saleri di Lumezzane. Ironia, complimenti e qualche sfottò per il ds Marcelo Mateos, dopo la notizia della sua «impresa» avvenuta in pieno centro città, dove ha aiutato le forze dell’ordine ad arrestare un algerino di 28 anni protagonista di un tentato furto all’interno di un’auto parcheggiata in piazza Insurrezione a cui era stato rotto il lunotto posteriore. Ma l’attenzione è tutta per la partita di domani, dove Oscar Brevi, nonostante le prove di formazione compiute ieri in cui Alfageme è stato schierato fra i titolari con Neto Pereira, dovrebbe confermare in blocco la formazione che ha battuto 2-0 il SudTirol. Carlo De Risio, infatti, non sarà disponibile neppure a Lumezzane, mentre potrebbe recuperare in tempo per venerdì 23 dicembre, quando il Padova affronterà all’Euganeo la Samb. […]