Lumezzane-Padova, Neto Pereira: “Vogliamo fare nove punti! E non temiamo nessuno…”

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A 48 ore dalla sfida di Lumezzane il Padova guarda al passato e s’interroga sul futuro. La sfida in Val Trompia, che domenica (ore 14.30) chiuderà il girone d’andata di Lega Pro, rappresenta uno spartiacque importante nell’annata biancoscudata: l’occasione per tirare una linea su ciò che è stato, e per cominciare a costruire la seconda metà di stagione. Con una vittoria sui bresciani la squadra di Brevi scollinerebbe a quota 35 punti. «E sarebbe un bel traguardo», le parole di capitan Neto Pereira. «Ci ritroveremmo in linea con gli obiettivi, nella zona “calda” della classifica e a ridosso delle prime posizioni. Sarebbe positivo chiudere con un successo, a fine girone d’andata arriviamo bene perché, dopo un inizio di campionato con qualche difficoltà che non ci aspettavamo, siamo venuti fuori consapevoli della nostra forza». Le prime tre – Venezia, Reggiana e Pordenone – hanno preso un po’ il largo: pensa che qualcuna di loro alla lunga possa cedere? «È un girone molto equilibrato, sappiamo che sarà un bel gruppetto di squadre a giocarsi le prime posizioni, e l’importante non è quante ce ne saranno, ma che tra quelle in lotta ci sia pure il Padova. Purtroppo l’inizio di stagione ci ha condizionato un po’, in questo momento avremmo potuto essere insieme a Venezia, Reggiana e Pordenone, ma due di queste tre sappiamo di averle già battute sul campo, dimostrando di poterci stare assolutamente, quindi non abbiamo timore».

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Da qui a fine anno che obiettivo vi ponete? «Fare 9 punti, è inutile nasconderci: se le tre davanti a noi continuano a marciare a suon di vittorie, il Padova non può fermarsi, perché rincorrere diventerebbe ancora più difficile». E Neto, personalmente, come sta vivendo le ultime settimane in attesa della piccola Bianca? «Calcisticamente parlando mi sento sempre meglio, ho ritrovato il campo e i gol, e la condizione sta migliorando gara dopo gara. In famiglia, invece, è ovviamente un periodo molto speciale: quest’anno è diverso dal solito, a febbraio nascerà mia figlia e quindi stavolta non faremo le vacanze in Brasile. Ma stavolta non mi dispiace rimanere qui in Italia».

(Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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