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Ore 22.30 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 38, Pordenone 37, Reggiana 36, Padova 32, Gubbio 31, Sambenedettese e Parma 30, Bassano 28, AlbinoLeffe e FeralpiSalò 25, Santarcangelo 21, Ancona e Lumezzane 20, Maceratese 19, SudTirol 18, Teramo 17, Mantova 15, Fano 14, Forlì e Modena 13.
Ore 22.25 – Lega Pro girone B, fischio finale: Reggiana-FeralpiSalò 1-0.
Ore 21.50 – (Il Piccolo) Impennate clamorose e brusche frenate, lunghi filotti positivi e improvvise cadute: no, non si tratta del grafico di qualche elettrocardiogramma preoccupante o del sismografo durante un’ondata sismica, bensì dell’ondivago cammino che ha caratterizzato finora le prime quattro in classifica del girone C della serie D. Un percorso che, con le dovute differenze, ha coinvolto prima o dopo tutto il poker di testa, a dimostrazione che non ci sono compagini imbattibili per sempre e che ognuna deve fare i conti con i fisiologici saliscendi di forma fisica e mentale. Il che significa che tutto resterà aperto a lungo e che, come sottolineato più volte dai diretti protagonisti, i campionati non si vincono certo a dicembre ma a primavera. Il primo esempio di questi percorsi così bizzarri è proprio la Triestina: un boom iniziale con 7 partite vinte su 8, poi nelle 6 partite successive due pareggi e addirittura due sconfitte, prima di riprendere (si spera a lungo) adesso il feeling con la vittoria contro Montebelluna e Campodarsego. […] Un discorso quasi identico riguarda anche il Mestre: la capolista ha fatto un girone di andata strepitoso vincendo 13 delle prime 14 partite (unica sconfitta a Campodarsego), ma proprio quando sembrava aver dato il colpo del ko vincendo a Trieste, ecco all’improvviso in quattro giorni due sorprendenti pareggi casalinghi, prima col Vigasio e poi con l’Abano. Segno che anche sul piano mentale in questa serie D non si può concedere davvero nulla a nessuno. E la squadra di Zironelli, così implacabile fino a quel momento, dopo il big-match vinto al Rocco ha evidentemente concesso qualcosa sul piano dell’intensità e della concentrazione. […]
Ore 21.20 – Lega Pro girone B, fine primo tempo: Reggiana-FeralpiSalò 0-0.
Ore 21.00 – (Giornale di Vicenza) Finirà prima o poi questa perdurante glaciazione giallorossa senza che Bassano abbia bisogno del Rossitto per il make up. Col rispetto dovuto al tecnico friulano, anche da giocatore gran combattente, preferiamo tutta la vita Luca D’Angelo, quest’anno e anche il prossimo. Tra l’altro in queste ore alla soglia virtussina si stanno affacciando, auto proponendosi tramite procuratori, diversi candidati di profilo inferiore rispetto allo skipper pescarese. Che appunto resta al suo posto per precisa volontà e convinzione societaria. Nel frattempo, un po’ sponsorizzato dagli agenti e molto perché è un gran bel giocatore, al Bassano piace Michele Marconi, centravanti dell’Alessandria, capolista solitaria nel girone A e col salto in B ipotecato in virtù di 10 punti di margine sulla seconda. Sul giocatore c’è forte l’interesse pure di Foggia e Feralpi Salò, tuttavia è normale e anche giusto che un club abituato a vigilare sul mercato come Bassano prenda in considerazione alternative di livello. […] Appurato che non occorre precettare uno strizzacervelli per capire le cause del collasso del Soccer Team, crediamo che i motivi più plausibili siano essenzialmente due, peraltro molto logici. Il primo è che fondamentalmente i rivali hanno studiato il sistema di gioco del Bassano rintracciando le contromisure. Oggi tutti gli staff hanno un video analyst che viviseziona i meccanismi altrui, è anche fatale che prima o poi l’impianto di D’Angelo venga intercettato. Il secondo aspetto è invece conseguenziale al primo: frenata la manovra della Virtus, svuotata di fluidità e privata della velocità, in assenza di risultati scendono fiducia e autostima del gruppo. Così avanza il timore ad azzardare talune giocate. Poi il fatto che adesso la squadra becchi gol anche alla playstation è un problemone al cubo che va risolto ripristinando gli antichi equilibri.
Ore 20.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) In attesa che anche il Pordenone muova le sue pedine e inizi a pensare alla fase di mercato invernale che comincerà con il nuovo anno, si scaldano i motori delle altre. La società più attiva del girone B è il Parma, alle prese con la necessità di riprendere le redini di un campionato che sembra sfuggire di mano. Così l’occhio è caduto sulla rosa del Trapani (serie B), una piazza che il ds parmense Daniele Faggiano conosce bene (suo il gruppo protagonista della scalata dalla Lega Pro ai vertici della B). I due in procinto di trasferirsi dalla Sicilia alla via Emilia sarebbero Scozzarella e Barillà. Giocatori d’esperienza a centrocampo che rinforzerebbero un organico già forte di elementi come Lucarelli, Evacuo e l’attaccante Calaiò. […] Obiettivo top per FeralpiSalò e Bassano. Alle due avversarie dei ramarri piace Michele Marconi, attaccante dell’Alessandria, capolista nel girone A. Per quanto riguarda il Pordenone, si penserà sia a sfoltire che a rinforzare, con un occhio di riguardo al reparto arretrato: si pensa a un centrale e a un esterno.
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Neroverdi allo sprint verso il traguardo volante di mezza stagione senza Salvatore Burrai. Il metronomo, ammonito a Salò, è stato appiedato dal giudice sportivo e non sarà in campo nell’ultima del girone d’andata (che vale anche il platonico titolo di campione d’inverno), domenica pomeriggio al Bottecchia con la Sambenedettese. Non è handicap da poco, perché Burrai (come Arma) non ha un sostituto con caratteristiche analoghe nella rosa a disposizione di Tedino. Il sardo non è appariscente come Pederzoli nella scorsa stagione, ma la sua capacità di governare il centrocampo e dettare i tempi della manovra è importantissima. Non solo: sui piazzati, diretti o indiretti, Salvatore è spesso determinante. Per completare la linea mediana Tedino potrebbe utilizzate Buratto dall’inizio, insieme a Suciu e Misuraca, oppure tentare la carta Gerbaudo. L’ex juventino non ha avuto molto spazio fino a oggi: questa potrebbe essere l’occasione giusta per mettersi in evidenza. […]
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Santarcangelo, Fano, Mantova e Modena: sono le società che in un momento o nell’altro di questo campionato hanno pensato a Fabio Rossitto per cambiare la storia della loro stagione. Poi hanno ceduto alle leggi non scritte del sistema e alle logiche dei procuratori e non se n’è fatto nulla, perché Fabio non è legato a nessun carro. Adesso a Bassano si fa il suo nome per risolvere la crisi della Virtus, che a Gubbio ne ha presi 4 e non vince dal 5 novembre: 2-1 con il Padova. […] «Nessuno mi ha chiamato raffredda gli entusiasmi Rossitto -. Se mi arrivasse la convocazione sarei lusingato, ma auguro di cuore a D’Angelo di risolvere presto il momento negativo». Il collega potrebbe avere un’ultima chance al Mercante con il Fano. Si può cogliere l’occasione per fare con Rossitto una panoramica sulla situazione del girone B, partendo proprio dal Bassano. «In tempi non sospetti, quando era ancora in testa, dissi che stava recitando un ruolo non suo. Altre società sono più attrezzate dei virtussini, che possono puntare al terzo-quarto posto. Dirò di più: non vedo nemmeno l’organico attuale del Venezia in grado di reggere la vetta sino alla fine. Il primo posto è merito del grande lavoro di Pippo Inzaghi, autentico valore aggiunto in laguna. Il Pordenone, per me, è molto più attrezzato. Tedino ha trovato il giusto equilibrio in difesa e davanti ha giocatori come Arma, Berrettoni e Cattaneo che possono risolvergli le partite in qualsiasi momento. Certo, molto dipenderà dal mercato di gennaio delle altre, ma i ramarri possono arrivare sino in fondo». L’avversario principale? «Per me la Reggiana – risponde -. Gli emiliani prendono pochi gol e anche loro davanti hanno tanta qualità. Parma e Padova sono troppo discontinue e salvo grandissimi interventi di mercato non recupereranno. La sorpresa potrebbe essere il Gubbio. Attenti agli umbri: non hanno nulla da perdere».
Ore 19.00 – (Messaggero Veneto) I tre gol subiti con il Padova sono stati solo un incidente di percorso, dovuto a qualche disattenzione e alla forza dell’avversario. Da due partite il Pordenone ha chiuso la porta, tornando il bunker invalicabile visto dalla gara con l’Ancona sino a quella col Modena (in totale quattro match). E’ cambiato il vento nell’ultimo periodo, tanto che con soli 20 centri incassati, quella difesa da Tomei è una delle porte meno battute del campionato. La migliore è quella di Facchin del Venezia (12 gol al passivo). Un dato che testimonia la forza della squadra è anche il fatto di non avere ancora subìto alcun rigore in questa stagione. Un primato, questo, che il gruppo di Tedino condivide assieme ad altre tre squadre, vale a dire Lumezzane, Alto Adige e Fano. […]
Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) Li sognava da tanto momenti così. La sua squadra che si conferma ai vertici della Lega Pro, addirittura per il secondo anno di fila. Mauro Lovisa è un presidente felice. Non solo: è molto carico e sicuro che il suo Pordenone lotterà sino in fondo per la serie B. «Rimarremo sempre in corsa – afferma –: Venezia favorito, non a caso è primo, ma noi siamo lì e saremo la “guastafeste”. Lovisa, 37 punti dopo 18 giornate: c’è poco da aggiungere… «Siamo forti. Nessuno pensava potessimo arrivare sino a questo punto. Invece siamo nuovamente protagonisti. L’aspetto che più mi soddisfa, oltre alla posizione in classifica, è come siamo arrivati così in alto: convincendo. La prova di Salò è stata da grande squadra: siamo andati avanti, abbiamo gestito il match e l’abbiamo chiuso». Adesso cosa bisogna fare? «Non perdere la fame. Sarà quello l’aspetto più difficile. Ma ho piena fiducia in questo gruppo e mi aspetto qualcosa anche da parte di chi ha giocato meno. Adesso tocca anche a loro, hanno la possibilità di dimostrare ciò che valgono: domenica prossima ci mancherà Burrai e chi scende in campo può far vedere che professionista è». […] Pordenone in corsa per il titolo d’inverno: lo sarà anche per quello finale, cioè per la promozione? «Non dobbiamo porci alcun limite. In generale non lo si deve mai fare nella vita, figuriamoci ora. Ripeto, questa è una squadra forte e che si sta ripetendo. In pochi riescono a confermarsi, guardate anche in serie B il Trapani: dopo aver centrato la finale playoff, in questa stagione sta faticando». […] Tre giornate alla fine dell’anno solare: obiettivo? «Fare più punti possibile. Voglio chiudere il 2016 lassù: spingiamo sull’acceleratore e diamo tutto ciò che abbiamo. Poi nel 2017 ripartiremo e faremo altri conti».
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Pippo Inzaghi era stato buon profeta, lanciando Nicola Ferrari con un convinto «è il suo momento, sarei felicissimo se segnasse il gol vittoria». Detto fatto e ottimismo mai così ben riposto quello del tecnico lagunare, infatti proprio il numero 9 ha trafitto l’AlbinoLeffe firmando il terzo 1-0 in nove giorni, sinonimo per il Venezia di primato solitario (con l’unico neo della frattura al mignolo del piede destro subìto con un pestone da Domizzi, in dubbio per la Maceratese). Un jolly pesante quello pescato all’83’ da un Ferrari che meglio non avrebbe potuto rientrare dopo la stecca col Padova. «Quell’espulsione, i gol che avrei potuto fare ma non ho fatto, non ho mai cercato scuse e ho sempre detto colpa mia. Ora sono felice di aver risolto una gara importantissima, perché gli altri risultati avevano scaricato tutta su di noi la pressione di dover vincere per forza. Ringrazio il mister per la profezia, tra noi c’è un ottimo rapporto, a prescindere da quanto gioco o incido. Il Venezia vuole vincere, è davanti a tutti quindi ha ragione Inzaghi». Ferrari taglia corto sulla voce di mercato che lo vorrebbe nel mirino della Sambenedettese (mentre il Venezia avrebbe sondato Di Piazza del Vicenza). «Una voce forse effetto della mia espulsione col Padova – sorride – ma impossibile, perché io non mi muovo e voglio vincere qui». […]
Ore 17.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Festa grande per un Venezia che ha ritrovato la vetta della graduatoria della Lega Pro con il successo ottenuto lunedì sera a Bergamo sull’Albinoleffe (1-0). La formazione lagunare, assieme ai tecnici e alla dirigenza guidata dal presidente Joe Tacopina, ha festeggiato il Natale ieri sera alla Compagnia della Vela a San Giorgio. Il presidente ha voluto sottolineare il cammino esaltante della squadra. «Abbiamo nel mirino la serie B e il ritmo con il quale procediamo mi pare sia proprio quello giusto. Gli sportivi e la città si sono riavvicinati alla nostra squadra che sta dimostrando di essere un gruppo davvero unito, eccezionalmente coeso. Anche il ds Giorgio Perinetti ha sottolineato l’unita dello spogliatoio ricordando che il bello di essere primi è quello di cercare di mantenersi primi sino a maggio. […]
Ore 17.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Tre squilli in tre partite. La vittoria a Bergamo contro l’Albinoleffe ha confermato il Dna da grande squadra del Venezia, al terzo 1-0 di fila, dopo il ko nel derby.Tre risultati pesanti e importanti, che tengono il Pordenone a un punto di distanza. Un successo che vale doppio per Nicola Ferrari, il match winner della sfida che ha rispedito il Venezia al comando del girone B della LegaPro: «È stata una partita difficile, e penso a tratti anche non bella da vedere» dice Ferrari, alla seconda rete in questa stagione. «Personalmente non posso che essere contento, perché ci serviva un acuto da parte di un singolo, e per fortuna questa volta è toccata a me. Era indubbio che per me non era un periodo felice, ma fra pali, traverse e quell’espulsione nel derby che non dovevo assolutamente subire, era un periodo un po’ così». […] Il Venezia, nel frattempo, comincia a muoversi sul mercato. Nel mirino c’è sicuramente un esterno destro basso. Il braccio destro di Giorgio Perinetti, Giampaolo Marcheggiani, è stato segnalato più volte a Padova: osservati Dettori e Filipe, che non sta trovando molto spazio per una serie di motivazioni. Sul taccuino di Marcheggiani sembra fosse appuntato anche il nome di Fabian Tait (SudTirol), e quello di Matteo Di Piazza, in uscita da Vicenza: «Ho avuto contatti col Venezia, con il Foggia e col Matera – spiega l’agente Giovanni Tateo – ma è un giocatore sotto contratto e prima di iniziare qualsiasi discorso devo capire le intenzioni del Vicenza».
Ore 17.00 – (La Nuova Venezia) Venezia vicino al giro di boa, anche se il 2016 si chiuderà con le prime due gare del girone di ritorno a Forlì (venerdì 23 dicembre) e al Penzo con il Mantova (venerdì 30). La terza vittoria consecutiva per 1-0 in otto giorni ha proiettato nuovamente la squadra di Inzaghi in testa al girone ed è la quinta volta che il Venezia si ritrova in solitudine al primo posto: era accaduto dalla nona all’undicesima giornata e alla tredicesima è stato capolista insieme al Bassano, oltre ovviamente al primo turno con Santarcangelo, Lumezzane, Sudtirol e Bassano. Inverno. Venezia (38) punti e Pordenone (37) in corsa per il titolo di campione d’inverno, oggi potrebbe accodarsi anche la Reggiana (33 punti) che recupera il match interno con la Feralpi Salò rinviato mercoledì 7 dicembre. Domenica le tre squadre chiuderanno il girone d’andata con un match casalingo: il Venezia con la Maceratese, il Pordenone con la Sambenedettese e la Reggiana nel derby con il Parma. […] Domizzi. Il centrale del Venezia ha riportato a Bergamo una frattura alla falange del mignolo del piede destro, non un infortunio grave, ma doloroso, che dovrà essere monitorato nel corso della settimana. Domizzi, quindi, in dubbio per la Maceratese, ma Inzaghi deciderà solo a ridosso della sfida. Oggi giornata libera. Squalifiche. Uno torna, uno esce: domenica con la Maceratese, Inzaghi potrà contare di nuovo su Agostino Garofalo, che ha scontato la terza giornata di squalifica, ma non avrà Simone Bentivoglio, arrivato a Bergamo alla quinta ammonizione. Oggi è anche l’ultimo giorno di inibizioneanche per il diesse Giorgio Perinetti. […]
Ore 16.30 – Lega Pro girone B, fischio finale: Maceratese-Lumezzane 1-0.
Ore 16.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 15.50 – Qui Guizza: ultime battute dell’allenamento.
Ore 15.30 – Qui Guizza: seduta pomeridiana totalmente incentrata sul lavoro col pallone dopo quello atletico svolto in mattinata.
Ore 15.10 – Qui Guizza: partitella a campo ridotto in corso.
Ore 14.50 – Qui Guizza: lavoro in palestra per Altinier e De Risio.
Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 13.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Tra le tante cose che sono cambiate con l’arrivo a Vicenza di Pierpaolo Bisoli, la più evidente e determinante per i risultati della squadra biancorossa è la rinascita di Nicola Bellomo. […] Bisoli finora è stato ricambiato da Bellomo con ottime prestazioni. «Ho sempre dato il massimo, qualche volta sono riuscito ad essere decisivo come a Trapani, altre volte magari meno, ma adesso la cosa più importante è la squadra, il gruppo». Tanto da battere il Verona al Menti in un derby sentitissimo. «Inutile dire che quei tre punti li abbiamo voluti fortemente – conferma l’ex barese – abbiamo sfatato il tabù del Menti nella partita più importante. Probabilmente era destino che vincessimo la prima gara in casa proprio contro il Verona, ma adesso la cosa importante è concentrarci sulla partita di sabato contro la Ternana. Le gioie della vittoria sul Verona però difficilmente ce le dimenticheremo , festeggiare con i nostri tifosi è stato bellissimo. Al termine della gara eravamo tutti sotto la curva sud e ho visto gente piangere dalla felicità, non mi era mai successo».
Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) Tutto rinviato. L’udienza fissata ieri alle 14.30, a Roma, davanti al Consiglio di garanzia dello sport del Coni non si è tenuta ed è stata rimandata a data da destinarsi. Il Vicenza avrebbe dovuto difendersi in merito alla richiesta sollevata dal presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, che ha chiesto alla società di via Schio il pagamento di 2 milioni e 300 mila euro a titolo di mutualità per le stagioni relative al 2014-15, 2015-16 e anche per quella in corso. Insomma il Vicenza stando alla richiesta della Lega Pro dovrebbe dare circa 774 mila euro a stagione. […] Il fatto che ieri l’udienza sia stata rinviata potrebbe significare che ci si sta avviando a una risoluzione positiva per il club biancorosso.
Ore 13.10 – (Giornale di Vicenza) Raffaele Pucino è uno da pettine e gel. Un ragazzo ordinato, composto, educato. Anche quando gioca: è coordinato, ha il senso della posizione. La vittoria nel derby, però, ha fatto saltare anche i suoi schemi quotidiani… «Abbiamo vissuto una gioia talmente grande, che era impossibile non lasciarsi andare un po’ e festeggiare». Pucino, il derby ormai è passato, ma tifosi e città ancora ne parlano… “È una partita che sentivamo molto, sapevamo che importanza aveva il derby per i tifosi, la città e noi soprattutto. Era importante per la classifica, sapevamo che vincere avrebbe rappresentato una vera e propria svolta”. Quanto avete festeggiato? “Ci siamo fatti prendere dall’entusiasmo, eravamo contentissimi, perchè stiamo lavorando da mesi e mesi come dei dannati e finalmente abbiamo raccolto i frutti del nostro impegno”. Quindi che avete fatto? “Ci siamo uniti la sera a cena, ci siamo concessi qualche risata in più e… qualche birra. Ultimamente tornavamo a casa delusi e con tanta amarezza, questi tre punti ci volevano proprio anche perchè arrivati contro la prima della classe”. […] Sa vero che ancora non avete fatto nulla… “Ma certo, ora la testa è alla Ternana e alle ultime partite del girone di andata che vogliamo chiudere nel migliore dei modi. Anche le critiche che abbiamo ricevuto sono giuste, le accettiamo, perchè noi siamo i primi a sapere che non abbiamo disputato un buon girone. Per vari motivi non siamo riusciti a portare a casa tanti punti, ma io so quanto impegno ci mettiamo ogni giorno. Sabato ho letto negli occhi di tutti la voglia di vincere il derby. È stata la gara perfetta, il sabato perfetto”. […]
Ore 12.40 – (Gazzettino) È rivoluzione in casa Vigontina San Paolo. Dopo avere ingaggiato nei giorni scorsi Pregnolato, Siega, Santoni e Bedin, ieri è stato ufficializzato il difensore centrale classe 1992 Andrea Guagnetti che nella prima parte di stagione ha giocato tredici partite segnando un gol con l’Altovicentino, mentre l’anno scorso è stato in forza all’Este (38 gare e un gol). Non finisce qui perché oggi dovrebbe essere il turno di un altro Guagnetti, vale a dire Matteo, che è fratello di Andrea. Classe 1997, gioca in porta e arriva dalla Virtus Vecomp. A fare le valigie è Rossi, dato che la società ha deciso di puntare su due portieri giovani affiancando appunto Matteo Guagnetti a Vanzato. Altro giocatore liberato dal club è Cacurio, e in attacco si punta a un altro ingresso.
Ore 12.20 – (Mattino di Padova) È iniziata ufficialmente ieri alle 18, con il primo allenamento negli impianti di Noventa Padovana, l’avventura di Maurizio Bedin alla Vigontina San Paolo (Serie D). L’ex capitano del Campodarsego, tra gli artefici della promozione dall’Eccellenza alla quarta serie nel campionato 2014/15, per poi vincere nel giugno scorso i playoff della stessa Serie D, ha deciso, a 37 anni e mezzo, di chiudere l’esperienza con una delle squadre che ha amato di più nella sua lunga carriera. «È stata una decisione soffertissima, tutti sanno quanto sia legato a questi colori, abito a Reschigliano e ho tantissimi amici. Ma volevo giocare, perché sento di poter ancora dare tanto in campo, e, quando la Vigontina si è fatta avanti, ho pensato che la cosa migliore fosse cambiare», ha raccontato lunedì sera in tv, su Tv7 Triveneta, dopo che la notizia del trasferimento era stata ufficializzata. «Non ho risposto a nessuno nelle prime due ore seguite all’annuncio», ha poi confessato Bedin. «Hanno chiamato in tanti, ma non riuscivo a parlare. Mi commuovevo ad ogni parola…». Con il presidente del Campodarsego, Pagin, e il d.g. Gementi il rapporto rimane solido. «Li ringrazio entrambi», ha aggiunto, «ho parlato a lungo con loro e hanno capito. Da quando è arrivato l’allenatore Masitto, ho disputato una sola partita intera. Sono subentrato in altre occasioni, ma avvertivo il bisogno di giocare di più. E se a Campodarsego questo non è stato possibile, lo farò alla Vigontina, che deve salvarsi». […]
Ore 11.50 – (Gazzettino) Il pisano Andrea Arrighini ha iniziato il conto alla rovescia. «Sono nato proprio nelle vicinanze dell’Arena Garibaldi – racconta – e sabato al Tombolato ci sarà per la prima volta anche la mia famiglia a vedermi. In precedenza era venuto solo una volta mio padre. In campo, però, ci sarò solo io e non mi lascerò influenzare dalla presenza dei familiari. Dobbiamo essere tutti concentrati al massimo perchè vogliamo dare una svolta agli ultimi risultati». «Ho indossato la maglia del Pisa per sei mesi nel 2015 – continua l’attaccante – C’era anche Iori, che è rimasto l’intera stagione. In tempi diversi sono passati Benedetti e Strizzolo. Dell’attuale rosa è rimasto solo Lisuzzo con il quale ho un buon rapporto, ci sentiamo spesso, non però questa settimana». […] Sulla partita con il Pisa, conclude Arrighini: «È una squadra fastidiosa da affrontare. Segna poco e prende pochissimi gol. Hanno però anche loro dei punti deboli e noi dobbiamo saperli sfruttare a nostro favore. Ci stiamo preparando per mettere in campo la cattiveria necessaria e fare nostro il risultato».
Ore 11.30 – (Gazzettino) La grande famiglia granata si è riunita ieri pomeriggio nel palazzetto dello sport per la tradizionale messa di Natale e gli auguri formulati dal presidente Andrea Gabrielli alla prima squadra e a tutte le formazioni giovanili con i rispettivi staff tecnici, ai dirigenti, ai collaboratori e ai tifosi. Di fronte a circa 700 presenti ha celebrato, come avviene dal 1989, monsignor Eraldo Pittori da Macerata, amico di famiglia che ha ricordato il presidentissimo Angelo e la moglie Imelda. Oltre ad augurare alla squadra di Roberto Venturato una pronta ripresa in campionato, padre Eraldo ha consegnato i personali e caratteristici doni natalizi.
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Un “ex” al quadrato. Lo sono anche Iori, Benedetti e Strizzolo, ma lui lo è «di più». Perché, come spiega Andrea Arrighini, «sono nato a Pisa, vivevo proprio accanto allo stadio e, da piccolo, tifavo per i colori nerazzurri. Quella di sabato sarà una partita speciale per me e, a vedermi sugli spalti, ci sarà pure la mia famiglia, che è venuta solo un’altra volta da quando sono qui». […] Il passato lascia il posto alle esigenze del presente. «Per noi l’importante è tornare a fare punti e riportare quell’entusiasmo che è venuto meno. Nelle ultime gare non siamo stati il Cittadella che avete avuto modo di conoscere, è innegabile. Abbiamo perso la verve che avevamo e concediamo di più agli avversari. Ma non è che siamo diventati brocchi di colpo: è un momento in cui ci gira male, e in molte cose ci mettiamo del nostro». Arrighini esclude, però, che il rallentamento delle ultime settimane dipenda dall’esaurimento del “fattore sorpresa”. «Quello poteva essere limitato alle prime due giornate, quando ancora gli avversari non avevano studiato i video delle nostre gare: già dalla terza non regge più. Vero è che, anche sull’onda dell’entusiasmo, esprimevamo un gran calcio e anche per chi ci conosceva era difficile affrontarci. Ormai ci avranno pure preso le misure, ma sono convinto che gli ultimi risultati dipendano più dai demeriti nostri che dai meriti dell’avversario, anche perché, in questa stagione, solo il Brescia ci ha nascosto la palla, nessun’altra squadra ci ha davvero messo sotto. Come se ne esce? Dobbiamo lavorare a testa bassa, confrontarci tra di noi, capire quali errori abbiamo commesso per non ripeterli. Sono convinto che una vittoria cambierebbe tutto». […]
Ore 10.40 – (Gazzettino) «Se prendiamo le ultime dieci partite non c’è molto da fare: abbiamo ottenuto ventidue punti con una media di 2,2 punti a gara. Media che se mantieni fino alla fine vinci il campionato. Purtroppo però nelle prime nove partite abbiamo tenuto una media punti più bassa e dunque qualche valutazione va fatta. Diciamo che numericamente siamo corti in mezzo al campo, fermo restando che pensiamo anche a recuperare al meglio De Risio e Filipe». La squadra viaggia nei piani alti della graduatoria, e qualche tifoso in più domenica era lecito aspettarselo. «È stata una giornata particolare tra orario balordo della partita, rischio nebbia e freddo. A tutti piacerebbe avere diecimila tifosi allo stadio e potenzialmente Padova li può fare, anche se c’è già abbastanza entusiasmo attorno alla squadra. Quelli che ci sono si fanno sentire, poi ci auguriamo che ne vengano di più».
Ore 10.30 – (Gazzettino) «La squadra ha dimostrato maturità. Voleva la vittoria e l’ha centrata nel modo giusto». Giorgio Zamuner promuove i biancoscudati che con il Sudtirol sono tornati a fare bottino pieno. «Ormai siamo consapevoli di avere delle qualità. Venivamo da un piccolo passaggio a vuoto e l’obiettivo che avevamo in testa era quello di vincere. Il rammarico, più che con il Pordenone, è stato per la gara con l’Ancona perché a causa di una disattenzione abbiamo perso tre punti che erano alla portata. Con un avversario ostico come gli altoatesini siamo stati bravi a fare nostra l’intera posta. Magari non abbiamo creato molte occasioni, ma abbiamo disputato una buona gara e si è vista la voglia di fare risultato. Senza dimenticare che siamo tornati a non prendere gol e che abbiamo raggiunto il quarto posto in classifica, anche questi sono aspetti positivi». […] Ha già eventualmente in mente qualche operazione? «Dopo le prossime tre partite avremo le idee più chiare sul potenziale della squadra, e se operare o meno qualche intervento mirato».
Ore 10.10 – Biancoscudati in campo alla Guizza per l’allenamento mattutino.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] La convince il ritorno della Lega Pro a 60 squadre, che ha costretto anche la scorsa estate a fare i conti con rinunce, ripescaggi e ricorsi vari? «Sessanta non sono troppe, a patto che si fissino delle regole certe e le si facciano rispettare. Qualche riforma ha già portato i frutti sperati e mi riferisco a quella sull’utilizzo dei giovani, che ha contribuito anche a far crescere la competitività dei campionati. Ciò che più ci preme è verificare la bontà delle società e fare in modo che chi si prende impegni ad inizio stagione sia in grado di mantenerli sino alla fine. Non può essere che gli azzardi di qualche imprenditore penalizzino piazze intere. Oppure che qualche personaggio prenda una squadra in corsa per poi fallire e seguire lo stesso percorso con altre società. Solo con regole certe si possono attirare nuovi imprenditori. Ce ne sono tanti di seri interessati al calcio, uno sport che resta ancora un grande veicolo sociale». Spesso ad essere penalizzati sono anche i tifosi. Basti vedere il calendario “spezzatino” della Lega Pro e tanti orari cambiati a pochi giorni dalle partite. «Anche qui va trovato il giusto equilibrio per non svuotare gli stadi. Credo che a fine stagione si potrà capire su che direzione insistere. La Lega sta cercando di proporre qualcosa di diverso alle tv per rendere anche il prodotto più appetibile. Ma non bisogna rischiare di penalizzare eccessivamente chi va allo stadio».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Due squadre ai primi posti delle rispettive classifiche e altre quattro in zona playoff. Il calcio del Triveneto sta vivendo un momento di splendore con due “grandi” storiche come Verona e Venezia che guidano rispettivamente la Serie B e il girone B di Lega Pro, tallonate proprio dai… vicini di casa. A certificare la leadership del Nordest non poteva che essere un rappresentante d’eccellenza come Damiano Tommasi, il quale, oltre a calcare ancora i campi da gioco come centrocampista de La Fiorita a San Marino, da più di 5 anni è il presidente dell’Associazione calciatori. In questa veste ha premiato ieri, al Centro sportivo di via Gozzano, Cristian Altinier, come miglior giocatore del Padova nella passata stagione. Estendendo poi i suoi complimenti alle squadre venete. «È una bella soddisfazione che le nostre formazioni si trovino sempre in alto, e non mi nascondo nel dire che tifo per loro», confessa il numero uno dell’Aic. «Prendo ad esempio la realtà di Cittadella, che lo scorso anno ha vinto mettendo in mostra una società solida dal punto di vista sportivo e finanziario. Per noi è lo spot migliore». Vede favorita una veneta in Lega Pro anche quest’anno? «Se la possono giocare. Dal Padova al Venezia di Inzaghi, ma penso anche al Bassano, che da tanti anni è ai vertici della terza serie e merita le maggiori soddisfazioni. Fanno bene tutte quante a sognare la promozione». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Ripresa degli allenamenti ieri pomeriggio alla Guizza per il gruppo biancoscudato, con il tecnico Oscar Brevi che ha diviso i componenti della rosa tra chi ha giocato dal primo minuto contro il Sudtirol, domenica scorsa, e chi è partito dalla panchina. Ha lavorato ancora a parte De Risio, il quale però è tornato a correre in campo. Una buona notizia per un giocatore tartassato dagli infortuni, che sta smaltendo l’ultimo problema muscolare e che, se non dovesse avere ulteriori intoppi, punta a rientrare almeno in panchina a Lumezzane. Al termine della seduta la squadra, indossata la divisa sociale per il tempo libero, si è recata in centro, dove ha girato, nei luoghi più caratteristici di Padova, il video natalizio. Oggi doppio allenamento, alle 10 e alle 14.30, sempre alla Guizza. […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Il mercato di gennaio è vicino e Padova e Cittadella cominciano a guardarsi attorno ipotizzando una strategia per la prossima finestra invernale di campagna trasferimenti. E le loro strade potrebbero incrociarsi per almeno un paio di giocatori. […] Il Padova cerca essenzialmente due profili: un centrocampista centrale duttile e una seconda punta in grado di saltare l’uomo. Se nelle prossime due partite contro Lumezzane e Sambenedettese il Padova farà almeno quattro punti, la proprietà potrebbe decidere di investire. La pista più concreta per la linea mediana porta a Simone Branca dell’Alessandria, che potrebbe rappresentare il giusto compromesso fra dinamismo e qualità. Un altro nome caldo è quello di Andrea Paolucci, in scadenza di contratto col Cittadella. Difficile che Marchetti se ne privi, considerato che si tratta di un giocatore bandiera che, come tale, non entra in lista over, ma il mancato rinnovo potrebbe pesare. In attacco si guarda a Catania: Russotto è un nome che stuzzica parecchio, così come Caetano Calil, in uscita dalla Sicilia con un contratto pesantissimo. […] Al Padova piace molto Luca Strizzolo, che però viene considerato incedibile dal Cittadella. Nella città del Santo sul piede di partenza per un prestito potrebbe esserci Alberto Tentardini. Anche Filipe potrebbe fare le valigie. In estate lo aveva cercato il Venezia e il brasiliano ha diversi estimatori all’estero. Ma guadagna molto e non sarà semplice trovare una soluzione. […]
Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 38, Pordenone 37, Reggiana* 33, Padova 32, Gubbio 31, Sambenedettese e Parma 30, Bassano 28, AlbinoLeffe e FeralpiSalò* 25, Santarcangelo 21, Ancona e Lumezzane* 20, SudTirol 18, Teramo 17, Maceratese* 16, Mantova 15, Fano 14, Forlì e Modena 13.
Ore 08.30 – Lega Pro girone B, risultati e marcatori della diciottesima giornata: Fano-Lumezzane 0-2 (Bacio Terracino (Lu) al 34′ pt, Speziale (Lu) al 37′ st), FeralpiSalò-Pordenone 0-2 (Arma (Pn) su rigore al 38′ pt e al 39′ st), Gubbio-Bassano 4-0 (Ferri Marini (Gu) al 14′ pt, Candellone (Gu) al 21′ pt, Ferretti (Gu) al 37′ pt, Casiraghi (Gu) su rigore al 2′ st), Mantova-Modena 1-0 (Siniscalchi (Mn) al 24′ st), Parma-Teramo 1-1 (Ilari (Te) al 16′ pt, Evacuo (Pr) su rigore al 32′ pt), Sambenedettese-Ancona 0-1 (Frediani (An) al 39′ pt), Maceratese-Santarcangelo 1-1 (Quadri (Ma) al 27′ pt, Cori (Sa) al 31′ pt), Forlì-Reggiana 2-0 (Ponsat (Fo) al 2′ pt, Bardelloni (Fo) al 37′ pt), Padova-SudTirol 2-0 (Emerson (Pd) al 33′ pt, Altinier (Pd) al 17′ st), AlbinoLeffe-Venezia 0-1 (Ferrari (Ve) al 38′ st).
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Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.