Live 24! Padova-SudTirol 2-0, Emerson e Altinier fanno tornare il sorriso: quarto posto agganciato!

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Ore 21.00 – Emerson (difensore Padova): “Il gol? Io e Dettori proviamo sempre le punizioni da quella distanza in allenamento, quindi non è un caso! Ora dovrò offrire una cena a tutta la squadra… Non era una partita facile perché l’avversario si è chiuso bene, e quindi bisogna sfruttare a dovere ogni occasione e noi l’abbiamo fatto… Serviva questa vittoria dopo gli ultimi due “scivoloni”. Abbiamo letto a dovere la partita, ed è ciò che bisogna fare in una categoria come la Lega Pro! Oggi è andata benissimo, e quando segni ti fa stare bene anche se non è una fissa. Che segnino 35 gol a testa gli attaccanti piuttosto!”.

Ore 20.50 – Oscar Brevi, allenatore Padova: “Non ho ancora digerito il risultato di Ancona. Oggi la squadra ha fatto un’ottima gara, abbiamo concesso poco o niente a parte il palo. Abbiamo tenuto il campo, mosso velocemente la palla, siamo stati bravi, aggressivi e abili a sfruttare le palle da fermo. La sfuriata? Ormai sanno che ogni tanto mi arrabbio, ma perché è un peccato perdere punti, ci alleniamo bene e buttare via punti importanti per delle disattenzioni è un peccato. La squadra ha sempre risposto con grande professionalità. Non è un caso che Mazzocco abbia fatto tre partite perché sta bene e ha giocato bene. Recupera più velocemente di altri visto che è giovane. Anche ad Ancona potevamo vincerla e anche li chi ha giocato meno aveva dato buoni segnali. Si lavora perché tutti siano in condizione. Bisogna aspettare anche quelli che magari sono indietro di condizione. Il quarto posto da solo? Noi adesso dobbiamo pensare alla prossima partita a Lumezzane, non vado oltre perché mancano ancora tre gare prima della sosta e poi avremmo un periodo per analizzare tutta la situazione di classifica e da lì vedremo. Io sono concentrato di gara in gara, ad altre situazioni non penso. Poi inizia il mercato per il Padova come per tutte le società, si faranno le valutazioni e tutto quello che ne consegue. E’ normale che qualche infortunio di troppo in alcune circostanze lo abbiamo pagato, ma ora stiamo cercando di recuperare tutti, poi faremo le valutazioni di mercato”.

Ore 20.30 – Risultato inaspettato a Forlì dove la Reggiana ha perso 2-0.

Ore 20.27 – Finisce 2-0 Padova-SudTirol: a segno Emerson al 33′ del primo tempo su punizione e Altinier, al settimo centro stagionale al 17′ della ripresa. Biancoscudati che salgono a quota 32, al quarto posto in classifica.

Ore 18.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A fine gara Pierpaolo Bisoli è l’immagine della felicità. «Abbiamo mantenuto le promesse della vigilia — precisa il tecnico del Vicenza — tolti i primi 15’ abbiamo giocato solo noi mettendo sotto il Verona. Abbiamo dato ritmo e intensità alla manovra non perdendo mai la lucidità. È una vittoria importante per la gente di Vicenza ma anche per la società; vedere il presidente piangere di gioia e la tifoseria biancorossa che festeggia con noi mi dà una gioia immensa. Abbiamo scritto un copione che nessuno si aspettava, speriamo che questa vittoria possa rappresentare la svolta del nostro campionato». […]

Ore 17.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il derby è il derby, inutile girarci attorno. Non è una partita come un’altra, è la Partita, quella con la «p» maiuscola. Che si gioca in campo e pure fuori, con le due città che vivono questa sfida in maniera del tutto speciale. Grande spettacolo sugli spalti: 10.697 tifosi, di cui circa duemila giunti da Verona. Nel derby tutto può succedere, anche che la sfida tra la prima della classe e la penultima non sia poi così scontata e priva di colpi di scena. Ed è proprio quello che succede al Menti: vittoria, peraltro meritata, del Vicenza che trova una vitale boccata di ossigeno per la propria asfittica classifica e maggior autostima utile per il prosieguo del campionato. Poco male per il Verona: malgrado la sconfitta mantiene il primato in solitaria, anche se quello che è suonato ieri è un altro campanello d’allarme che non va per nulla sottovalutato. Problemi di formazione e assenze pesanti da una parte e dall’altra: nel Vicenza non ci sono lo squalificato Signori, al suo posto gioca Rizzo, e Raicevic che contrariamente alle previsioni della vigilia non va nemmeno in panchina. In organico un’altra prima punta di ruolo non c’è, quindi spazio a Galano come falso nueve in un pacchetto avanzato formato tascabile. L’Hellas ha fuori Pisano e il bomber Pazzini per squalifica e Cherubin e Gomez per infortunio. All’ultimo si ferma pure Bessa, che pur non al meglio almeno in panchina ci va. Pochi problemi in casa gialloblù perché la rosa di Pecchia e’ amplissima e di qualità: tanto per dire, al posto del Pazzo gioca Ganz che tutto è fuorché una scelta di ripiego. […]

Ore 17.30 – (Giornale di Vicenza) Chiedetemi se sono felice. Anzi, chiedetegli se è felice. «Super felicissimo!». Cristian Galano non bada alla forma quando risponde, come nel derby. Ieri c’era da andare dritti al sodo. Proprio come ha fatto. Un sinistro a giro nella nebbia e un bel giro in giostra per il Vicenza. Da tre punti. Pesantissimi. Galano, complimenti. Era il suo primo derby a Vicenza contro l’Hellas e… “Non lo scorderò mai. E come potrei? Sognavo che finisse così. Sono contento di entrare in qualche modo nella storia del Vicenza con questo gol”. […] Quanto vale per lei questo gol? “Tanto. E me lo dedico, perchè come sapete ho avuto tanti problemi fisici ma ora sto bene e non solo per il gol. Voglio dare un contributo a questa squadra che lo merita”. Finora, in effetti, non ha dato il contributo che ci si attendeva… “Io so che posso dare di più ma non solo perchè adesso ho segnato e spero di essermi sbloccato. È normale: quando sbagli una gara tutti ti criticano, ma io sono sempre lo stesso e cerco di dare il massimo. Spero di portare il Vicenza alla salvezza come ho fatto l’anno scorso. Poi quando segno mi accendo ancora di più, e allora provo a fare anche il secondo, mi gaso”. […]

Ore 17.10 – (Giornale di Vicenza) Primo derby per il diesse Antonio Tesoro che si presenta in giacca e lo stemma del Vicenza ben in evidenza sul taschino. «Siamo felici prima di tutto per i nostri tifosi – commenta – la pressione è andata aumentando in queste ultime due settimane ma in modo positivo, sapevamo che ogni loro gesto era espressione di affetto». Il dirigente biancorosso sa pure che se non fosse finita bene ci sarebbero stati ulteriori problemi. «Era gara da vita o morte, meno male che i ragazzi sono stati bravi e tenaci, si è portata a casa una vittoria in cui alla vigilia pochi credevano». […] Il diesse biancorosso non vuole smorzare tanta gioia ma ci tiene a ricordare: «Così come non si doveva essere troppo pessimisti prima, ora non si deve pensare che abbiamo risolto tutti i problemi. Questa squadra ha dei valori ma anche delle lacune, dunque siamo migliorabili, diciamo che questa vittoria segna un punto di svolta importante che ci può far ripartire, ma adesso bisognerà saperlo dimostrare nella prossima partita».

Ore 16.50 – (Giornale di Vicenza) Ci sono giornate in cui la realtà supera i sogni più belli. Ecco, il 10 dicembre 2016 è stata una di quelle giornate. Davide e Golia… roba da dilettanti rispetto a quello che si è visto ieri. Di fronte c’erano il Verona (capolista opulenta) e il Vicenza (penultimo, senza vittorie al Menti dal 7 maggio – 2-1 contro l’Entella – e con il suo bomber principe in panchina mezzo rotto). Le premesse, insomma, erano tutt’altro che incoraggianti.E invece… Chissà, forse serviva la nebbia per uscire dalla nebbia. Anche questa era una cosa contro pronostico, perchè nel primo tempo faceva freddo ma c’era un bel sole. Nella ripresa, invece, le cose sono cambiate, tanto che in alcuni momenti si è seriamente pensato alla sospensione. Ma evidentemente non doveva andare così. C’era poca luce, ma il Vicenza aveva una grande luce dentro. E così al 24′ si intuisce la sagoma di Orlando che da destra mette in mezzo un pallone. Bellomo controlla, forse qualcuno lo stende, comunque riesce a toccare indietro per Galano. E il Robben della Capitanata, appena superato il limite, fa una cosa che renderà il suo ricordo incancellabile nel cuore dei tifosi: diagonale mancino chirurgico (forse anche un po’ tagliato) e palla che finisce nell’angolo alla destra di Nicolas. La Partita, con la P maiuscola, è vinta. Sofferenza ed estasi: in alto i cuori.Vino buono & tappi. Vittoria del cuore con un Menti che grondava entusiasmo, certo. Ma anche vittoria del buon senso e del cervello. Raicevic era (quasi) indisponibile, la cifra tecnica del Verona (pur privo di Pazzini e Pisano) era e rimane superiore. Che fare? Utilizzare al meglio le proprie armi: grande aggressività, determinazione feroce sulle seconde palle e un attacco con pochi centimetri e tanta rapidità. Galano centravanti improvvisato ha risolto la partita. Quando si dice mossa azzeccata… L’altra idea buona è stata quella di cambiare Vita con Orlando: il Verona a sinistra soffriva con il mediocre Souprayen. E Bisoli, evidentemente, ha sentito l’odore del sangue. […]

Ore 16.30 – Lega Pro girone B, fischi finali: Fano-Lumezzane 0-2 (Bacio Terracino (Lu) al 34′ pt, Speziale (Lu) al 37′ st), FeralpiSalò-Pordenone 0-2 (Arma (Pn) su rigore al 38′ pt e al 39′ st), Gubbio-Bassano 4-0 (Ferri Marini (Gu) al 14′ pt, Candellone (Gu) al 21′ pt, Ferretti (Gu) al 37′ pt, Casiraghi (Gu) su rigore al 2′ st), Mantova-Modena 1-0 (Siniscalchi (Mn) al 24′ st), Parma-Teramo 1-1 (Ilari (Te) al 16′ pt, Evacuo (Pr) su rigore al 32′ pt),Sambenedettese-Ancona 0-1 (Frediani (An) al 39′ pt).

Ore 16.00 – (Gazzettino) Terzo ko di fila, quarta sconfitta nelle ultime cinque partite: si apre la seconda mini-crisi del Cittadella, dopo quella innescata dal 3-0 del Brescia al Tombolato alla sesta giornata. A Cesena finisce con lo stesso passivo, un 3-0 che deve far riflettere, perché ancora una volta i granata hanno ripetuto errori già visti in passato e letto male situazioni già vissute. Venturato alla vigilia dell’incontro aveva qualche dubbio sulla formazione, e in effetti ci sono tre novità nell’undici iniziale rispetto alle previsioni: in difesa c’è Martin (titolare dopo oltre un mese e mezzo), Lora è confermato a ridosso delle punte, che sono Litteri e Strizzolo, quest’ultimo preferito ad Arrighini. Camplone del Cesena invocava pressing e ritmi alti per tenere testa al Cittadella, e i suoi giocatori iniziano seguendo alla lettera le indicazioni del tecnico: l’impegno c’è, l’aggressività pure, ma con scarsi risultati pratici. […]

Ore 15.40 – (Gazzettino) Roberto Venturato, da bravo comandante, cerca di difendere i suoi giocatori anche dopo un 3-0 che ammette poche scusanti: «Per 55 minuti, fino al gol del vantaggio del Cesena, la gara era indirizzata sullo 0-0. Nel primo tempo come in avvio di ripresa, infatti, ci sono state pochissime occasioni sia da una parte che dall’altra». Dall’11’ della ripresa, invece, il patatrac. «Un altro clamoroso errore da parte nostra ha spalancato la strada al Cesena. La squadra di Camplone ha fatto tre tiri e mezzo indirizzati in porta, e realizzato tre gol. Di questi, due glieli abbiamo regalati noi». Il tecnico granata – giustamente – ha qualcosa di ridire nell’episodio del 2-0. «C’era un nostro giocatore a terra, colpito alla testa. Solitamente si deve fermare il gioco in questi frangenti, gli arbitri lo fanno. Non voglio cercare alibi, ma le regole devono essere rispettate perché quando si viene colpiti in parti pericolose del corpo, e la testa lo è, il gioco va fermato immediatamente». Adesso bisogna ritrovarsi, in tutta fretta, per concludere al meglio il 2016 contro Pisa, Vicenza ed Entella. «Il Cittadella ha dei valori, e soprattutto in questo momento delicato dobbiamo ritrovare il giusto equilibrio: il campionato di serie B è lunghissimo, bisogna fare qualcosa in più». […]

Ore 15.20 – Lega Pro girone B, fine primi tempi: Fano-Lumezzane 0-1 (Bacio Terracino (Lu) al 34′ pt), FeralpiSalò-Pordenone 0-1 (Arma (Pn) su rigore al 38′ pt), Gubbio-Bassano 3-0 (Ferri Marini (Gu) al 14′ pt, Candellone (Gu) al 21′ pt, Ferretti (Gu) al 37′ pt), Mantova-Modena 0-0, Parma-Teramo 1-1 (Ilari (Te) al 16′ pt, Evacuo (Pr) su rigore al 32′ pt), Sambenedettese-Ancona 0-1 (Frediani (An) al 39′ pt).

Ore 15.10 – (Mattino di Padova) C’era una volta il Cittadella… Già, c’era, perché della bella squadra che stupiva tutti in avvio di campionato, issandosi da sola in vetta e sciorinando un calcio bello e spumeggiante, con 5 vittorie nelle prime 5 giornate, oggi vediamo più o meno gli stessi interpreti, ma con rendimento e risultati completamente opposti. Al “Manuzzi” – stadio tradizionalmente sfavorevole ai granata, che in sette partite non vi hanno mai vinto, incassando con questo il quinto stop – è arrivata l’ottava sconfitta stagionale, la terza consecutiva (dopo Carpi e Spal), con una batosta a livello di risultato troppo pesante per i reali meriti dell’avversario, ma che la dice lunga sul momento negativo di Iori & C. Una squadra in crisi, che paga puntualmente dazio al primo errore, e che davanti si è completamente smarrita, se è vero che ha fallito almeno tre clamolrose occasioni da gol, sul 2 a 0, per riaprire la gara. Il contraccolpo in classifica c’è, dal quinto posto si è scesi al sesto, a pari punti con il Carpi, due lunghezze sopra la Virtus Entella (che però deve recuperare con l’Ascoli) e quattro sopra il Bari, la prima avversaria fuori dai playoff. Insomma, non si può pensare di battere colpi a vuoto e di non subìrne le conseguenze. E in un torneo così livellato uno, due, tre battute d’arresto costano un prezzo salato. Il Citta paga, nella circostanza, alcune scelte non proprio fortunate del suo allenatore, che, già privo di Chiaretti e Bartolomei e dei lungodegenti Pascali e Kouamé, decide di variare tre pedine dell’undici-base, una per reparto: fuori Benedetti in difesa e dentro Martin, avvicendamento a centrocampo fra Schenetti e Paolucci, e Strizzolo preferito ad Arrighini in attacco. Un rimescolamento di uomini voluto in ossequio alla logica del turnover, a ribadire come in questo gruppo siano tutti titolari, ma che alla fine non frutta un bel niente, anzi. […] A questo punto bisogna ritrovare, oltre alla serenità e alla fiducia, la “cattiveria” agonistica e la concretezza in area che facevano la differenza in passato. D’accordo che è un campionato comunque sopra le righe, quello che stanno disputando sin qui gli uomini di Venturato, ma sarebbe un peccato buttare via tutto per aver smarrito, in poche settimane, le qualità che avevano strappato commenti di ammirazione per la bella realtà di provincia che occupava i primi posti della graduatoria. Nove vittorie, otto ko e un solo pareggio: un bilancio così non ce l’ha nessuno, perché difficilmente imitabile, ma ci sono sconfitte e sconfitte. E le ultime tre gridano davvero vendetta per il modo in cui sono maturate.

Ore 15.00 – (Mattino di Padova) Tre. Sono i gol incassati al “Manuzzi”, come le sconfitte consecutive del Cittadella. E il filo conduttore che lega fra loro le gare con Carpi, Spal e Cesena sono gli errori commessi in fase difensiva, come sottolinea anche Roberto Venturato in sala-stampa. «Non siamo partiti bene nei primi 10 minuti, perché non riuscivamo a tenere il possesso della palla. Poi, però, siamo cresciuti e sino al quarto d’ora della ripresa è stata una gara da 0-0, sbloccata da un errore clamoroso da parte nostra, che ci ha penalizzato molto. Ma abbiamo perso contro un Cesena che ha fatto tre tiri e mezzo e ha realizzato tre gol». L’abbiamo vista protestare vivacemente in occasione del raddoppio romagnolo per lo scontro fra Scaglia e Djuric all’alba dell’azione. Ritiene che andasse fermata? «Quella dell’arbitro, che ha fatto proseguire il gioco, è stata una scelta perlomeno discutibile. Quando un giocatore è a terra per uno scontro di testa, il direttore di gara ha il dovere di fischiare e interrompere il gioco: regolamento alla mano, è l’unico momento in cui ha l’obbligo di farlo. Scaglia era andato a contrastare Djuric e non stava certo simulando». È la terza sconfitta di fila, la quarta nelle ultime cinque giornate. Come se ne esce? «Dobbiamo essere consapevoli che abbiamo dei valori e che la squadra si merita quello che ha saputo raggiungere. In questo momento, tuttavia, non riusciamo a tramutare in punti tali valori: ora serve mantenere equilibrio e non demoralizzarci, rimanendo comunque consapevoli di come le cose vadano conquistare sul campo». […]

Ore 14.50 – (Mattino di Padova) A fine partita c’è poca voglia di parlare da parte dei giocatori del Cittadella. Filippo Scaglia, involontario protagonista nell’occasione del secondo gol per lo scontro con Djuric, torna sulle sue gambe in pullman, ma con un gran bernoccolo in testa. Carlo Pelagatti, che ha preso il suo posto in campo dopo la capocciata, rivela: «Ho rischiato di farmi buttare fuori dalla panchina per le mie proteste. Di solito, quando succedono scontri del genere, l’arbitro ferma sempre il gioco, indipendentemente dal fallo, che poteva esserci o no. Anche solo per la paura: ci è andata di mezzo la testa di un giocatore, fischiare era un obbligo». Da poco in campo ha subito avuto l’occasione per riaprire la partita. «Fosse capitata a Iori una palla del genere, probabilmente avrebbe fatto gol, io invece ho “strozzato” troppo la conclusione. Peccato, perché ad un quarto d’ora dalla fine ci sarebbe stato ancora margine per recuperare. Cosa volete, è un periodo in cui va così…».

Ore 14.30 – (Corriere del Veneto) Sette gol incassati in tre partite, altrettante sconfitte e una luce che pare essersi spenta. No, non può essere un caso che il Cittadella si sia inceppato, l’ipotesi più probabile in questa mini-crisi granata che da 270 minuti non regala più punti a Roberto Venturato è che stiano emergendo i difetti sinora nascosti dalla splendida cavalcata della prima parte della stagione. Difetti che riguardano soprattutto la difesa, il reparto più debole e che continua a palesare lacune ormai sotto gli occhi di tutto. Il 3-0 finale, su questo nessun dubbio, è eccessivamente pesante: tuttavia il Cesena ha mostrato maggiore solidità, oltre a un tasso tecnico superiore, mentre Venturato continua a cambiare tanto e talvolta queste rotazioni continue si rivelano eccessive, finendo col ritorcersi contro i suoi giocatori. Decisivo in chiave negativa soprattutto l’errore di Martin, che in occasione dell’1-0 perde un pallone clamoroso dando strada a Ciano, il resto va di conseguenza: «Loro hanno fatto tre tiri e mezzo e tre gol — spiega Venturato in conferenza stampa — sul secondo gol c’è stata una gestione discutibile dell’arbitro con un giocatore a terra per un colpo alla testa e non è stato interrotto il gioco: si doveva fischiare e fermare tutto, il regolamento in questo caso parla chiaro. Fino al 15’ del secondo tempo era una partita da 0-0, dopodiché siamo andati in svantaggio su un clamoroso errore da arte nostra. Sul fatto di cambiare troppo, dopo è facile dirlo. Mi sembrava che Martin fosse più fresco, peccato per il suo gravissimo errore: aveva fatto tutto sommato una buona partita, le situazioni e le scelte viste dopo sono sempre semplici da commentare. Non dobbiamo demoralizzarci». Un’analisi che non convince troppo, con l’immancabile riferimento agli arbitri che sembra in questo caso fuori luogo. […]

Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La peggior prestazione della stagione contro il Forlì è dietro le spalle. Il Bassano guarda avanti, proverà a rialzarsi oggi a Gubbio contro un avversario che sta viaggiando a ritmi elevatissimi e che mercoledì a Venezia avrebbe meritato un altro risultato rispetto alla sconfitta di misura maturata sul campo per il rigore trasformato da Pederzoli. «Le critiche fanno parte del gioco — ammette mister Luca D’Angelo alla vigilia — come abbiamo incassato i tanti elogi che ci sono piovuti addosso dopo l’ottima partenza della stagione, adesso dobbiamo sapere accettare anche l’altra faccia della medaglia. È un peccato aver cancellato con la prestazione di mercoledì col Forlì quanto di buono fatto a Parma. Secondo me al Tardini abbiamo disputato una delle nostre migliori prestazioni della stagione, purtroppo però quanto fatto contro l’ultima della classe ci ha fatto fare tre passi indietro. Dobbiamo avere la forza di rialzarci, perché le qualità ci sono, penso che inconsciamente siamo andati in campo convinti di vincere la gara, salvo poi perdere ogni certezza dopo il 2-0». […]

Ore 13.40 – (Giornale di Vicenza) Una maldestra pedata a rovesciare il secchio del latte appena munto e Bassano deve ricominciare tutto daccapo. Meno di un mese fa era primo, ora è settimo e viaggia più lento di quei trenini locali di periferia che se scendi e vai a piedi fai prima. Tre punti in 5 gare, la media è perfetta, ma per retrocedere però. E la tappa pomeridiana a Gubbio odora di imboscata. Anche se il covo degli umbri non pare un fortino: già saccheggiato cinque volte in questa stagione, il meglio gli eugubini lo producono in versione export. Tuttavia quando sono reduci da un ko esterno, poi in casa vincono. Per questo e per tanto altro Bassano deve stare all’erta. Anche se D’Angelo pensa al Gubbio e vive nel dubbio.«Io diffido di chi ha soltanto certezze – argomenta il nocchiero adriatico – noi comunque ripartiamo dalle nostre sicurezze che non sono poche. Ho la convinzione che questo Bassano valga le prime cinque posizioni e lavoro per riportarlo là dove gli compete. Le critiche? Ci stanno ed è normale che ci siano. Ci siamo presi i complimenti quando le cose andavano a gonfie vele, ci prendiamo adesso i rilievi che qualcosa va storto. Non sono certo il tipo che telefona al giornalista per lamentarsi. Se devo chiamarlo è al massimo per salutarlo… Eppoi io ho un pessimo rapporto coi telefonini, in questo momento non so nemmeno dove sia il mio…». […] Come si esce dalla crisi d’autunno? «Intensificando le esercitazioni sul campo per correggere gli errori e migliorare. Compattandoci ed evitando di accusare tizio o caio di ciò che non va ma sbattendoci e continuando a credere in quello che si fa. Riprendiamo a fare calcio. Falzerano e Candido sugli esterni? Abbiamo battuto le prime con Falzerano rifinitore e Candido, lo sapete, lo considero unicamente un trequartista». Eppure tira aria di cambiamento nell’assetto base: Proietti è rotto e dentro l’indiziato a surrogarlo è Cavagna magari in tandem con Cenetti. Poi potrebbe toccare a Rantier appoggiare Grandolfo là davanti. Non è esclusa l’ipotesi Lancini per Crialese, ballottaggio Bastianoni-Rossi.

Ore 13.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «Noi rendiamo molto di più con squadre forti, come Pordenone, o Bassano o lo stesso Venezia, piuttosto che con quelle di media o bassa classifica». Giuseppe Pasini, il presidente della Feralpisalò, è da domenica scorsa che guarda alla sfida con i neroverdi. Quando i Leoni del Garda hanno pareggiato con l’Ancona, ma poi hanno saltato il turno infrasettimanale: «Mi auguro che si faccia veramente una grande partita e che magari ne venga fuori un risultato pieno. Anche perché, rispetto alla testa della classifica, ci siamo un po’ più allungati. Una vittoria con il Pordenone sarebbe veramente una grande iniezione di fiducia». Sette giorni fa, quando Pasini ha visto la sua squadra pareggiare con i marchigiani, «Il Pordenone è andato a vincere a Padova, che era una squadra al momento molto in forma. Per cui sappiamo che affrontiamo una squadra forte. Per noi era importante vincere con l’Ancona. Per come è andata, alla fine sul pareggio non è che possiamo recriminare più di tanto». Anche a Salò non manca l’appello ai tifosi: «Abbiamo bisogno di loro sottolinea – a Venezia c’era un bellissimo scenario. Mi auguro che con il Pordenone riprendano anche loro lo stesso spirito, i ragazzi ne hanno bisogno». […]

Ore 12.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Nove punti meno dei ramarri (con una partita da recuperare), ma fra le vittime delle loro battute di caccia i Leoni del Garda vantano compagini come Parma e Bassano, entrambe battute per 2-1, entrambe lontano dalla loro tana. Al Turina hanno vinto tre sole volte e perso con Gubbio e Venezia (sempre per 0-1). Ora mister Asta e i suoi vogliono la pelle del ramarro da appendere in casa come trofeo. Tedino lo sa e per questo tiene alta l’attenzione dei neroverdi. «Sarà sicuramente un esame difficile – ha affermato il tecnico – che vogliamo e possiamo superare attraverso il nostro solito gioco e la nostra determinazione». Tedino racconta l’avversario. «La Feralpi giudica è squadra da vertice, anche se ha attraversato un momento difficile raccogliendo meno punti di quanti meritasse. Negli ultimi tempi in casa ha subito gol solo dal Venezia. Ha un ottimo tecnico (Tonino Asta, ndr), gioca bene, sa ribaltare prontamente l’azione e ama verticalizzare. Sarà una bella sfida che vogliamo vincere per restare nella zona altissima della classifica». […] Facile che al centro della prima linea venga confermato Pietribiasi. L’ex Bassano non ha fatto bene contro l’Albinoleffe tutto chiuso dietro, ma una gara più aperta come quella che si prospetta al Turina può essere adatta alle sue caratteristiche. Dovrebbero quindi giocare (4-3-3): Tomei, Semenzato, Stefani, Ingegneri, De Agostini, Suciu, Burrai, Misuraca, Cattaneo, Pietribiasi, Berrettoni.

Ore 12.30 – (Messaggero Veneto) Il terzo impegno nell’arco di una settimana è spesso il più duro: il Pordenone se lo ricorda bene, visto che col Parma lo scorso settembre perse dopo aver vinto in 4 giorni con Teramo e Mantova. Bruno Tedino tutto questo lo sa, invita i suoi a tenere alta l’attenzione e soprattutto avverte che sarà un’altra gara rispetto a mercoledì scorso con l’Albinoleffe. «Tutt’altro registro – attacca l’allenatore prima di partire per il lago di Garda –. La FeralpiSalò è una squadra da vertice, che nelle ultime settimane ha raccolto qualche punto in meno di quanti ne meritasse. Negli ultimi tempi in casa ha subito gol solo dal Venezia (una rete incassata nelle ultime 5 gare), ribalta molto bene l’azione, ama verticalizzare e ha un allenatore molto preparato – continua –. Sarà un match completamente diverso da quello con l’Albinoleffe: una gara, quella, in cui il rammarico più grande è stato non aver segnato subito». […]

Ore 12.10 – (Messaggero Veneto) Il Venezia, nuova capolista, gioca domani (a Bergamo con l’Albinoleffe). Per quanto possa sembrare effimero, il Pordenone ha un solo obiettivo oggi: tornare davanti a tutti, anche solamente per 24 ore, e lanciare un altro segnale al campionato. Ecco cos’hanno messo i ramarri nel mirino dalla penultima giornata del girone d’andata, che si gioca a Salò al cospetto della Feralpi. Trasferta dura, più di quanto dica la classifica: i bresciani hanno qualche punto in meno rispetto a quelli che meritano e una rosa di grande spessore. Ma il Pordenone ha tutto per portarla a casa, a quanto pare pure Arma: dovrebbe rientrare dal 1’. Tedino al riguardo non si è sbilanciato. Però è ottimista sul recupero del suo numero 9, che sarà testato prima della gara. Mercoledì scorso si è visto quanto è importante il centravanti marocchino, perché può sempre offrire una soluzione in verticale: quest’ultimo punto è l’ideale con squadre che si difendono con due linee molto strette. […] Arma sfida un altro grande bomber, il pordenonese Gerardi, che proprio ieri ha compiuto 29 anni e vuole farsi un bel regalo: segnare un gol alla squadra della sua città, che affronta per la prima volta, e a uno dei suoi maestri Bruno Tedino (lo allenò a Pistoia e San Giovanni Valdarno). Vuole fare bella figura anche Maracchi, ex di turno, e tutta la Feralpi è smaniosa di ben figurare per ridare nobiltà a una classifica ingenerosa. Le ambizioni di vertice, per i gardesani, passano soprattutto da questo match, forse uno degli ultimi treni per ritornare a parlare di traguardi importanti. […]

Ore 11.40 – (Gazzettino) Il Campodarsego contro la Triestina dell’ex Andreucci, l’Abano che incrocia la capolista Mestre, il derby salvezza tra Este e Vigontina. Domenica per tutti i gusti oggi alle 14.30 in serie D. CAMPODARSEGO. Sfida che conta al Rocco sia per la classifica, che vede i biancorossi secondi con due punti di vantaggio sui giuliani, e sia perché per la prima volta Andreucci affronta da avversario il Campodarsego, che sarà seguito da centrotrenta tifosi. Ecco Cristiano Masitto, anche lui ex di turno avendo guidato la Triestina all’inizio della passata stagione: «L’insidia maggiore è sederci sulle sette vittorie di fila e presentarci in uno stadio pieno di gente in maniera presuntuosa. Ci vuole umiltà, come se dovessimo conquistare la salvezza all’ultima di campionato. Possiamo comunque fare leva sul nostro entusiasmo. In classifica siamo davanti alla Triestina e questo vantaggio ce lo siamo meritati sul campo. Affrontiamo una grande squadra guidata da un ottimo allenatore, che avrà la spinta del pubblico. È una sfida importante, ma non decisiva». […] ABANO. Punta a fare lo sgambetto alla capolista in una sfida che vede i tecnici nei panni di ex: Zironelli ha allenato gli aponensi nella stagione 2012-2013, Luca Tiozzo era alla guida del Mestre nella passata stagione con esonero dopo il derby di ritorno pareggiato con il Venezia per avere dichiarato che a fine stagione sarebbe andato via. Ha il dente avvelenato? «Assolutamente no, sono molto tranquillo. Giovedì sono andato a vedere la partita del Mestre e mi hanno salutato tutti con affetto, segno che ho lasciato un buon ricordo, come loro l’hanno lasciato a me». […] DERBY. Al Nuovo Comunale si sfidano Este e Vigontina San Paolo, entrambe reduci da uno stop nel turno infrasettimanale e attualmente appaiate a quota 13 punti in zona play out. «Un match che può determinare per una squadra o per l’altra un prosieguo diverso in campionato. Sarà da gestire sul piano della determinazione e della lucidità». […] Sulla sponda opposta, così Vincenzo Italiano: «C’è da poco da girarci attorno, è una gara molto importante per entrambi. Vincerla sarebbe il top, ma conta anche non perderla. Purtroppo stiamo pagando un po’ di inesperienza e lucidità, pur esprimendo un buon calcio». […]

Ore 11.20 – (Mattino di Padova) Archiviato il turno infrasettimanale, ecco un’altra domenica di fuoco per le quattro squadre padovane di Serie D. Ci sarà infatti il derby Este-Vigontina, fondamentale per il rilancio in classifica di almeno una delle due, ma anche il match clou Triestina-Campodarsego. Avrà un bel daffare pure l’Abano, impegnato in casa del Mestre (inizio alle 14.30). CAMPODARSEGO. Dopo sette vittorie consecutive, il Campodarsego arriva alla super sfida con la Triestina con due punti in più e l’autostima a mille. Al “Nereo Rocco” di Trieste (arbitro Francesco Luciani di Roma 1) i biancorossi proveranno il doppio colpo: allontanare una diretta concorrente nella corsa alla Lega Pro e avvicinarsi al Mestre, nella “speranza” (neanche troppo remota) che i cugini dell’Abano riescano a bloccare la corazzata arancionera. […] Il “Campo” dovrà fare a meno dei difensori Nicolò Severgnini (che dovrà scontare l’ultima delle tre giornate di squalifica) e Federico Gal (infortunato), mentre potrà contare su Fabio Lauria, che ha resistito (in chiave mercato) alle avances – manco a farlo apposta – proprio della Triestina. Formazione Campodarsego (4-2-3-1): Brino; Dario, Beccaro, Lebran, Buson; Tanasa, Callegaro; D’Appolonia, Lauria, Franceschini; Aliù. ABANO. I due pareggi rimediati in settimana con Tamai e Belluno sono costati la quarta piazza, ora occupata dalla Virtus Verona. Ecco perché la sfida col Mestre, in scena al Comunale di Mogliano Veneto (arbitro Marco Rossetti di Ancona), oltre che un esame importante per gli uomini di Luca Tiozzo (ex di turno con Serena, Nobile e Busetto) sarà un’occasione per tornare ad acciuffare i tre punti. […] Formazione Abano (4-2-3-1): Cottignoli; Favero, Berto Boscolo, Cuccato, Busetto; Pagan, Serena; Bison, Fracaro, Nobile; Ferrante. ESTE E VIGONTINA SAN PAOLO. Al Nuovo Stadio di Este (arbitro Jacopo Pascariello di Este) si incroceranno due compagini impegnate nella lotta salvezza. L’Este, partito con l’etichetta di “quasi big” e poi ritrovatosi impelagato in zone non troppo tranquille, si troverà davanti una Vigontina con gli stessi punti ma altrettanto desiderosa di arrivare al giro di boa sopra la zona playout. […] Formazione Este (4-4-1-1): Lorello; Dei Poli, Montin, Busatto, Cassandro; Dovico M., Tessari, Longato, Faggin E.; Ferrara; Vianello. Formazione Vigontina (4-3-3): Vanzato; Busetto, Rumleanschi, Pregnolato, Scandilori; Casagrande, Brugnolo, Pelizzer; Episcopo, Siega, Cacurio.

Ore 10.50 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, Mazzocco, Mandorlini, Dettori, Favalli; Altinier, Neto Pereira.

Ore 10.40 – (Gazzettino) […] Che avversario c’è da aspettarsi? «Il Sudtirol è una compagine costruita per fare un campionato importante, e finora non ha raccolto quello che si aspettava. È comunque organizzata e con ottime individualità. Si difende bene nel senso che non viene a pressare alto ed è abile a ripartire, ma dobbiamo sfruttare al massimo il fattore campo». Servirà pazienza per trovare il varco giusto. «Anche l’Ancona nel primo tempo ci ha aspettato molto basso per poi cercare la ripartenza. Quando le partite sono così bloccate è fondamentale la circolazione della palla, e per aprirti spazi la sfera deve girare il più velocemente possibile. In questa ottica è importante la qualità dei giocatori e anche quella del campo, perché se devi stopparla due volte per un rimbalzo non regolare, perdi velocità nel gioco. Dobbiamo essere bravi a sfruttare le occasioni che riusciremo a creare». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Un punto tra Pordenone e Ancona, con il pareggio in terra marchigiana che ha lasciato l’amaro in bocca perché poteva e doveva essere bottino pieno. Il Padova ha l’occasione di rifarsi subito oggi con il Sudtirol, consapevole che non può permettersi altri incidenti di percorso per non perdere ulteriore terreno dal treno che conta in classifica. In quest’ottica il successo è l’unica strada percorribile, anche per riprendere un trend che aveva visto fino a una settimana fa i biancoscudati protagonisti di una rincorsa strepitosa certificata con un filotto di otto acuti pieni in nove gare (Coppa Italia inclusa). Il tutto naturalmente nebbia permettendo considerato che all’Euganeo si scende in campo alle 18.30, e c’è il rischio che la visibilità sia ridotta all’osso. Ecco il tecnico Oscar Brevi, che si è intrattenuto per la consueta chiacchierata con i cronisti prima di dirigere la rifinitura alla Guizza. «È una partita importante perché veniamo da un pareggio che, per come l’ho visto io, è una sconfitta. Abbiamo dominato e dovevamo portare a casa i tre punti, ma nel calcio ci sta anche questo. Di sicuro dobbiamo cercare di disputare un’ottima gara». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) Dopo avere effettuato un po’ di turnover ad Ancona, si tornerà alla formazione tipo con il Sudtirol. Nel pacchetto arretrato appare quasi certo il rientro di Russo al posto di Sbraga, mentre si può dare per scontato che Mandorlini riprenderà posizione nella linea mediana davanti alla difesa (fuori Filipe), come anche che Altinier farà da partner a Neto Pereira rilevando Germinale. Confermati gli altri interpreti nel consueto 3-5-2. Nella lista dei convocati figura Alfageme che ha smaltito la contrattura, mentre come era stato già annunciato restano ai box Fantacci (spalla) e De Risio (elongazione al bicipite femorale), con quest’ultimo che dovrebbe tornare a disposizione nella trasferta con il Lumezzane.

Ore 10.10 – (Gazzettino) L’immeritata sconfitta casalinga di giovedì con il Parma ha interrotto una serie positiva di tre incontri in cui il Sudtirol aveva conquistato due vittorie e un pareggio, a dimostrazione di un periodo di buona forma per la portacolori di Bolzano. Quest’anno affidato a William Viali, ex Pro Piacenza, l’undici altoatesino ha confermato in buona parte l’organico della passata stagione e vede dunque ancora nell’organizzazione di gioco e nei meccanismi collaudati le sue armi migliori, accompagnate da buone individualità. In trasferta il Sudtirol ha ottenuto la sua prima vittoria proprio una settimana fa a Macerata; in precedenza sono arrivati due pareggi sui difficili campi di Bassano e San Benedetto e cinque sconfitte, tre per 1-0. Buona la fase difensiva (17 gol al passivo), poco pungente l’attacco, con 15 reti segnate (di cui 5 in campo esterno), meglio di sei sole avversarie. […] Gli ultras si sposteranno in tribuna est mentre i sostenitori ospiti, per evitare ogni possibile contatto, verranno dirottati in curva nord. Si ricorda che per questa partita e per la prossima casalinga con la Sambenedettese (23 dicembre) non sono validi gli abbonamenti, ma fino alle 12 di oggi è attiva la promozione Completa il tuo abbonamento che permette di acquistare in un’unica soluzione i biglietti per le due gare con lo sconto del 50 per cento nei consueti punti vendita Ticketone.

Ore 09.50 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, Mazzocco, Mandorlini, Dettori, Favalli; Neto Pereira, Altinier.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «È una partita importante, perché veniamo da un pareggio che per come lo vedo io è come una sconfitta», l’ammissione dell’allenatore biancoscudato. «Ad Ancona avevamo dominato la partita e dovevamo portare a casa i tre punti, invece non l’abbiamo fatto. Nel calcio ci sta, ma adesso abbiamo un’altra gara e dobbiamo cercare di fare un’ottima partita». […] Ha il timore che la nebbia possa complicare la partita? «Non ho idea di cosa possa succedere. Ad oggi sembrerebbe che non ci sarà questo problema, negli ultimi giorni in zona Euganeo la visibilità c’era nell’orario in cui giocheremo, spero che anche stasera sia così». Che avversario si aspetta? «Il Sudtirol è una squadra costruita per fare un campionato importante, in questa prima parte della stagione magari non ha raccolto quello che si aspettava, ma rimane comunque un gruppo organizzato e con ottime qualità. Sarà una gara difficile, e spero che le condizioni del terreno siano migliorate rispetto alla partita col Pordenone».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Passi pure il freddo pungente degli ultimi giorni, che per la metà di dicembre potrebbe essere prevedibile. La vera incognita, per il Padova, questa sera è la nebbia: alle 18.30 allo stadio Euganeo i biancoscudati attendono il Sudtirol, e nella penultima giornata del girone d’andata cercheranno quella vittoria che, tra le sfide con Pordenone e Ancona, in questo mese di dicembre non è ancora arrivata. Contro gli altoatesini, però, la gara potrebbe essere messa a rischio proprio dalla nebbia, che negli ultimi giorni ha coperto la città nelle ore serali: il meteo, sembra, proprio oggi potrebbe dare una tregua sotto questo punto di vista, ma fino all’ultimo bisognerà attendere e sperare. Poi c’è il campo: il Padova, dopo la sconfitta casalinga di una settimana fa con il Pordenone, nell’infrasettimanale ad Ancona ha raccolto solo un amaro pareggio, e oggi contro gli altoatesini cercherà immediatamente di rifarsi. Per riuscirci, il tecnico Oscar Brevi tornerà alla formazione-tipo, con Russo, Mandorlini e Altinier in campo dal primo minuto.

Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, Mazzocco, Mandorlini, Dettori, Favalli; Altinier, Neto Pereira.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Mentre in sottofondo proseguono le lamentele arbitrali e ogni occasione è buona per ribadirlo, il calendario racconta che dopo il derby vinto con merito a Venezia il Padova si è fermato. Un punto in due partite, tante recriminazioni contro il Pordenone ma quattro gol subiti in casa e altri due ad Ancona, dove dopo la rimonta la squadra non è riuscita a blindare il 2-1, arretrando come spesso accade troppo il baricentro e incappando nella trappola tesa dallo jesolano Matteo Momenté, guardacaso un «veneziano» doc. Oggi contro il SudTirol altre insidie sono disseminate lungo il percorso, perché l’avversario è di quelli che storicamente il Padova soffre e il pericolo nebbia, con il fischio d’inizio fissato per le 18.30, è in agguato. «Arriviamo da un pareggio che suona quasi come una sconfitta — spiega Brevi nella conferenza stampa pre match — proprio per questo cercheremo con determinazione la vittoria contro il Sud Tirol. È una squadra organizzata e brava a difendersi per poi ripartire che non ha raccolto finora quanto sperato e meritato, sarà una gara ostica ma dobbiamo sfruttare il fattore campo. Negli ultimi tempi a ogni mezzo errore veniamo puniti, dobbiamo crescere in concentrazione e rendimento. Per quanto riguarda la formazione qualcosa cambieremo, anche se De Risio non ci sarà e Alfageme è appena rientrato da un infortunio». […]




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