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Ore 18.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Stavolta si sono arrabbiati tutti. Il presidente Stefano Rosso, che addirittura ha chiarito come «sarebbe stato meglio perdere, così tutti si sarebbero dati una svegliata. Da questo momento tutti sono in discussione». […] «Guardiamo al secondo tempo — evidenzia Maistrello — la squadra del primo tempo non rispecchia ciò che siamo. Non stiamo attraversando un bel periodo, su questo non ci sono dubbi. Dispiace perchè abbiamo gettato i primi 45 minuti: in questo periodo le cose non stanno andando per il verso giusto ma dobbiamo essere noi a raddrizzarle. Per fortuna giocheremo già fra tre giorni ed è l’opportunità giusta per far vedere quanto ci teniamo». […]
Ore 18.10 – (Giornale di Vicenza) Fine delle gerarchie. A Gubbio domenica torneranno il bucaniere Minesso e capitan Bizzotto, mentre darà purtroppo forfait Proietti (sospetta contrattura muscolare al flessore della coscia, confidando che si sia fermato in tempo). Ma la novità è che le posizioni acquisite non conteranno più. Il presidente Stefano Rosso ha detto che «d’ora in avanti sono tutti in discussione e devono sentirsi tutti sulla graticola»: ebbene, anche D’Angelo si regolerà di conseguenza e dopo avere dato una chance (francamente sprecata) a Candido, chi è stato meno impiegato avrà la sua brava opportunità. È il caso di Janis Cavagna che a Gubbio potrebbe rilevare Proietti in regia, ma torna in auge lo stesso Rantier, sinora la grande delusione del mercato estivo che prima o poi dovrà pur sbloccarsi facendosi bastare anche gli spicchi di gara. […]
Ore 17.40 – (Giornale di Vicenza) Come volevasi dimostrare. Il punto di mercoledì non è servito una cippa lippa, vale quanto un due di denari con briscola bastoni. Il Parma ieri, al debutto di D’Aversa in panchina, è passato 1-0 a Bolzano contro l’Alto Adige e ha sorpassato in tromba i giallorossi scivolati nuovamente al settimo posto in compagnia del Gubbio, rivale di dopodomani in Umbria. Il mancato successo coi romagnoli, un prototipo di leggerezza e faciloneria inaudito, è costato il quarto posto ai virtussini, tre posizioni secche e secondo voi non è il caso di incendiarsi? Eppoi basta con ‘sta storia del momento negativo perchè questo è molto più di un momento, è un periodo in costante allungamento, cinque partite che Bassano si incarta. E se sino a 48 ore fa era una questione esclusivamente di risultati perchè l’impianto era comunque sorretto dal gioco a dispetto di pacchiani errori sottoporta, ora la crisi riguarda per la prima volta anche la manovra. Poichè ci può stare di pescare una partitaccia sul piano dell’impostazione. Ma almeno non becchi 2 gol evitabilissimi in casa nei 10 minuti iniziali dall’ultima che non è affatto formazione materasso (non ce ne sono in questo campionato) ma è pur sempre quella in fondo alla fila. E se li prendi poi reagisci col sangue agli occhi e invece Bassano ci ha messo la stessa energia di un galoppo in famiglia. Bassano è così ormai da tre anni, mica da oggi: ti fa balenare paradisi di gioia, ti promette una cena assieme a Miss Spiaggia e poi finisci a tavola con quella dell’ultima fila di ombrelloni che nessuno si fila. […]
Ore 17.10 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Parlando di lui al presidente Joe Tacopina è sfuggito un sorridente e ammirato «non è normale, per nostra fortuna» riferendosi al suo rendimento tutto polmoni a dispetto delle 37 primavere. L’inossidabile capitano Evans Soligo l’altro ieri, a margine dell’1-0 sul Gubbio che ha riconsegnato al Venezia la vetta solitaria, è stato premiato per le sue 500 partite tra i professionisti. […] Dopo il biennio cadetto di Vicenza Soligo ha poi giocato in Lega Pro con Paganese, Delta Porto Tolle e San Marino prima di tornare nell’estate 2015 in arancioneroverde. «Oggi inseguiamo un’altra promozione, la seconda perla di fila per riportare il Venezia dove può stare, come si è visto dai 7.000 tifosi col Padova. Peccato per quella battaglia persa, ma siamo di nuovo primi e abbiamo risposto con 6 punti contro Fano e Gubbio. Mister Inzaghi sa che può contare su tutti noi, questa è la garanzia per spingere il Venezia sempre più su». […]
Ore 16.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Ritorno in vetta. Il Venezia si è ripreso il primato del girone B della Lega Pro, confermando che la sconfitta con il Padova è stata un semplice incidente di percorso. I 35 punti, figli di 15 risultati utili in 17 partite, hanno però due caratteristiche particolari: la squadra di Inzaghi è quella che ha subito meno reti (appena 12), ma anche quella che ne ha segnati meno tra le prime sette: sono 22 le reti firmate dagli arancioneroverdi. Ma come ha detto il presidente Joe Tacopina, «va sempre bene vincere 1-0, non per il mio cuore, ma va bene…». Un messaggio recepito subito dalla squadra, a cui contro il Gubbio è bastato il rigore di Pederzoli per portare a casa bottino pieno e primato in classifica. «Incontravamo una squadra organizzata — dice il match winner della sfida — propensa ad attaccare e nei primi 20 minuti ci hanno messo un po’ in difficoltà, poi abbiamo preso il filo del gioco. Era importante vincere dopo il derby: perdere col Padova non ci è andato giù, soprattutto per il risultato. Ecco perché era importante dare un segnale subito». […]
Ore 16.30 – (La Nuova Venezia) Testa subito proiettata verso Bergamo, dove lunedì sera (ore 18.30) il Venezia affronterà in posticipo l’Albinoleffe, squadra reduce dal pareggio di Pordenone, un risultato che ha contributo a restituire la leadership solitaria alla squadra di Pippo Inzaghi, in attesa del recupero della Reggiana (mercoledì 14 con la Feralpi). Per Bergamo il tecnico arancioneroverde ritroverà Ferrari e Vicario, che hanno scontato il doppio turno di squalifica per gli episodi del derby con il Padova, e tra i convocati dovrebbe ritornare anche Alexandre Geijo. Ipotesi profilata dalla stesso Inzaghi al termine del match contro il Gubbio. Ieri mattina l’ex centravanti dell’Udinese si è allenato al Taliercio, mentre Gianni Fabiano ha continuato a lavorare a parte. Ultimo turno di squalifica, invece, per il terzino Agostino Garofalo. Per la terza partita in otto giorni è possibile che Inzaghi operi vari cambi, come accaduto con il Gubbio, possibili i rientri di Baldanzeddu e Bentivoglio. Diffida. Quattro i giocatori ammoniti contro il Gubbio (Pederzoli, Acquadro, Galli e Marsura): il cartellino più pesante è quello di Pederzoli che entra in diffida (Reggiana, Parma e Pordenone i precedenti) al fianco di Simone Bentivoglio. Acquadro (Lumezzane, Feralpi e Gubbio) e Marsura (Pordenone, Bassano e Gubbio) sono saliti a tre cartellini gialli, prima ammonizione invece per Galli. […]
Ore 16.00 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 15.50 – Qui Guizza: ultima serie di cross e tiri in porta.
Ore 15.30 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-5-2 con cambi di interpreti.
Ore 15.10 – Qui Guizza: fitto lavoro atletico.
Ore 14.50 – Qui Guizza: torna in gruppo Alfageme, mentre lavora ancora a parte De Risio.
Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento. Fitto colloquio tra Brevi e la squadra.
Ore 14.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A 36 anni ha scelto di giocare con il Leodari in Eccellenza, a conferma che era arrivato il momento di vivere il calcio in modo diverso, con meno tensioni, e rimanere nella sua Vicenza. Alessandro Sgrigna il derby tra Vicenza e Verona l’ha giocato sia con la maglia biancorossa che con quella gialloblù ma senza dubbio è più legato ai colori biancorossi. Sgrigna a proposito non ha dubbi e non ha problemi a sottolinearlo. «Sono arrivato a Vicenza a vent’anni nella stagione in cui c’è stata l’ultima promozione in serie A, poi sono cresciuto in prestito in Lega Pro per trovare la mia consacrazione da giocatore nella squadra biancorossa. A Vicenza ho trovato casa e famiglia, quindi è normale che domani il mio tifo andrà al Vicenza». Una situazione difficile quella della squadra di Pierpaolo Bisoli, che si trova in una situazione di classifica precaria e si appresta ad affrontare il Verona primo della classe. «Dal punto di vista tecnico è chiaro che il Verona è favorito ma è altrettanto vero che nei derby contano anche determinazione, voglia e concentrazione. Nel derby che ho giocato al Bentegodi con la maglia del Verona eravamo lanciatissimi verso la serie A e il Vicenza stava in fondo. Il pronostico non lasciava speranze al Vicenza che invece vinse giocando una partita di grandissima determinazione». […] Raccontato il derby, perso, giocato con la maglia del Verona, Sgrigna ricorda la gara giocata, vinta, con il Vicenza al Bentegodi. «Una doppietta di Schwoch ci ha spinto sul 2-0 e sulla seconda rete ho fatto un assit di tacco che ancora adesso ricordo con piacere… Di quella partita ricordo la vigilia, l’attesa e anche la responsabilità di dover regalare una grande gioia alla tifoseria. Credo sia la situazione attuale dei giocatori del Vicenza che hanno la grande occasione di poter dare una svolta alla loro stagione che fin qui è stata tutta in salita». […]
Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) Nel mezzo della chiacchierata si sente il rumore di una macchina che sgasa. Panico. Luca Toni ride e mette mano alla sua giacca: «Ecco, vedi, in vista del derby bisogna dare gas!». Chiede scusa, spegne il telefonino e lo rimette in tasca. E con il suo solito sorriso torna a «scartare» le domande: 18 bigliettini, 18 parole, per raccontare il derby, il suo esordio a Vicenza e il suo ritiro a Verona. Toni è nato in provincia di Modena, ma è veneto di «vita». «Un modo di dire che mi è entrato dentro? Mi, ti e Toni!». Si gioca.TESTACODA “È una partita in cui conta poco essere primi o ultimi, anche se sulla carta il Verona è più forte. Il Vicenza, però, ha una partita in mano che sa che può fargli cambiare la stagione, perché gioca in casa e contro i rivali di una vita. A livello tecnico noi siamo più forti, ma non sempre vince chi lo è. Ma se mettiamo la stessa cattiveria che metterà il Vicenza, la porteremo a casa noi”. […] RIVALITÀ “L’importante è che non ci siano problemi all’esterno. Vorrei finalmente vedere un derby dove puoi andare allo stadio tranquillo. Mi piacerebbe che fosse acceso solo in campo, basta con questa cosa che deve esserci rivalità anche fuori”. ESULTANZA “Bisogna vivere il calcio con emozione. Da giocatore, il non esultare alla ex squadra lo reputo una presa per il c… che non ha senso, perché manchi di rispetto ai tuoi tifosi. Se potrei esultare da dirigente del Verona? Dagli spalti uno deve essere intelligente e capire la situazione, il clima che si respira allo stadio in quel momento”. […] RAICEVIC “Me ne hanno parlato. Non l’ho visto giocare molto, ma mi hanno detto che mi assomiglia un po’. Con la sua assenza, o la squadra diventa ancora più forte perché capisce che manca chi può fare la differenza o diventa più dura”. RETROCESSIONE D’istinto, tra le due, gli viene in mente quella vissuta con il Vicenza. «Negli ultimi due mesi mi ero rotto gomito e piede, ma non eravamo proprio da retrocessione. Ho pensato a questa perché è stata una delle mie prime delusioni importanti della carriera». […]
Ore 13.00 – (Gazzettino) La Vigontina San Paolo accarezza a lungo l’idea di conquistare la prima vittoria in trasferta, ma resta gelata dai sigilli in rimonta di Madiotto e Rondon. Davvero un peccato per la truppa bianconera che dopo il successo con il Legnago, aveva a portata di mano il bis con ulteriore passo in avanti in classifica, e invece la situazione resta da bollino rosso. Nel primo tempo la truppa di Italiano sfodera una delle sue prestazioni migliori, trovando con merito il vantaggio e tenendo in pugno la situazione. […] Ecco Vincenzo Italiano. «La vittoria ci avrebbe dato un grande slancio per il prosieguo della stagione. Abbiamo disputato un primo tempo favoloso, la migliore prestazione da inizio campionato: gol del vantaggio, dominio della gara, possesso palla e altre situazioni da rete. Nella ripresa abbiamo subito la foga degli avversari, non siamo stati più propositivi e determinati come nella prima parte. E alla fine siamo stati battuti da una punizione concessa ingenuamente».
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) All’Este manca la fantasia. Ed è per questo motivo che anche allo stadio “Mario Sandrini” di Legnago i giallorossi faticano a tirare in porta, incassando una sconfitta che qualche fantasma della recentissima crisi lo fa pure tornare. Non basta il cuore a capitan Lorello & C., ma nemmeno un match giocato con buona cattiveria agonistica per regolare i biancazzurri veronesi, lanciati da un Michele Villanova che fa il trequartista di ruolo ma il bomber per diletto. Il Legnago, a dirla tutta, non ha né lucine né ghirigori. Anzi, proprio come gli atestini, le dà e le prende, ma dimostra di avere qualcosa in più negli ultimi 20 metri. […] Complici le sconfitte delle altre squadre impegnate nella lotta salvezza, il ko non fa neanche troppi danni in classifica, l’Este resta quattordicesimo a quota 13 punti, in compagnia di Calvi Noale e Vigontina. E saranno proprio i “cugini” della “Vigo” gli avversari di domenica, per un derby che si preannuncia a dir poco combattuto.
Ore 12.00 – (Gazzettino) Settima perla di fila per il Campodarsego che riduce a cinque punti il distacco dal Mestre, ma che fatica. Solo all’ultimo respiro Callegaro firma il 2-1 che stende il Calvi Noale, ridotto in nove nel finale per le espulsioni di Pilotto e Fortin. L’episodio chiave è l’espulsione del portiere che, già ammonito, rimedia il secondo cartellino giallo per un’uscita fuori dall’area su D’Appolonia, che pochi minuti prima aveva provocato anche l’espulsione di Pilotto. Vibranti le proteste con Fortin che dice di non aver toccato l’attaccante, ma l’arbitro non è dello stesso avviso. E dato che un minuto prima i veneziani avevano esaurito le sostituzioni, in porta va Ndoj che in pieno recupero sul destro di Callegaro riesce solo a toccare la sfera senza evitare il gol. […] Un flash di Masitto. «Sono contento, anche perché è stata una vittoria di carattere in una gara complicata».
Ore 11.30 – (Gazzettino) Milan Djuric e Nunzio Di Roberto da una parte, Andrea Paolucci e Filippo Scaglia dall’altra: compagni di squadra al Cittadella e avversari domani a Cesena. L’ultimo incrocio tra le due squadre al Manuzzi finì 2-2 con gol di Coly e Perez: era il 17 novembre 2013, in campo c’erano Paolucci e Di Roberto, in maglia granata adesso è rimasto soltanto il centrocampista pescarese, che fatica a ritagliarsi il suo spazio nel Cittadella di Venturato, ma la squalifica di Bartolomei aggiunta al forfait di Chiaretti potrebbe riservargli una maglia da titolare a Cesena: «Ci alleniamo tutti per farci trovare pronti alla chiamata dell’allenatore. È lui che fa le scelte. Mi sento preparato e motivato per dare il mio contributo alla squadra qualora sia chiamato». Sul Cesena Paolucci spiega: «È stato costruito per puntare in alto perché ha una rosa con tanti giocatori di qualità. È partito male nei risultati, ma non nel gioco. Con l’arrivo di Camplone sta acquisendo una mentalità più concreta e sono convinto che non ci metterà molto ad allontanarsi dalla zona pericolante. Noi dovremo affrontarlo senza lasciarci ingannare dalla classifica, vogliamo tornare alla vittoria, che è la migliore medicina dopo gli ultimi risultati sfavorevoli. Sarà dura, ma ce la metteremo tutta per non tornare da Cesena a mani vuote. Vogliamo rilanciarci attraverso i tre punti». Il Cittadella non vanta precedenti esaltanti al Manuzzi: negli ultimi tre confronti due vittorie per 1-0 del Cesena e un pareggio, 2-2. Un dispiacere ai granata, nel lontano 2009, lo regalò Milan Djuric siglando il gol vittoria di testa: «Avevo già giocato insieme a lui nei primi sei mesi del 2008, quando sono stato in forza alla squadra romagnola. È un amico, oltre che un ottimo giocatore. Rivedrò con piacere anche Nunzio Di Roberto con il quale ho vissuto alcune stagioni in maglia granata», conclude Paolucci. […]
Ore 11.10 – (Mattino di Padova) Sarà anche una sfida tra bomber. Cesena-Cittadella, oltre a mettere di fronte due squadre ferite, con i romagnoli reduci dall’immeritata sconfitta di Benevento e con i granata che devono riscattare i due stop consecutivi incassati da Carpi e Spal, metterà uno contro l’altro due attaccanti di peso come Gianluca Litteri e Milan Djuric. Dieci gol in questo campionato di B per il primo, 4 per il secondo, andato a segno in terra campana. In comune il ruolo e… il Cittadella, con il bosniaco che sotto le Mura ha giocato soltanto per pochi mesi, ma importantissimi, nel 2014. «Non posso che conservare un bel ricordo di quell’esperienza», racconta Djuric, prototipo del centravanti ariete, con i suoi 94 chili distribuiti su 199 cm. di statura. «Cittadella mi diede la possibilità di rilanciarmi dopo la prima parte della stagione trascorsa a Trapani, in cui incontrai delle difficoltà, anche per problemi fisici. Chiusi il torneo realizzando 4 gol e, soprattutto, dando il mio contributo per raggiungere una salvezza in cui credevano in pochi. Quando arrivai, tutti ci davano già per spacciati, e invece…». […] E lei, che ambiente ricorda? «Una società solida, con un presidente molto vicino ai giocatori come Andrea Gabrielli. Oggi vesto un’altra maglia, ma sono contento dei risultati che sta ottenendo». Per la verità gli ultimi due sono due sconfitte. «Qualche calo ci sta, è difficile mantenere lo stesso ritmo per tutta la stagione. E, comunque, ho visto diverse partite di questo Cittadella: si vede che sa tenere il campo e, soprattutto, si vede che Venturato ha formato un bel gruppo, che lo segue molto». […] Venturato non potrà contare sullo squalificato Bartolomei e su Chiaretti, che si aggiunge ai lungodegenti Pascali e Kouamé. Schenetti si candida per il ruolo del trequartista, con Lora in alternativa.
Ore 10.50 – (Corriere del Veneto) Il Cittadella si prepara per la trasferta in programma domani a Cesena. Luci puntate sugli ex Valzania e Iori, qualche chance di recupero per Kouamé, out Bartolomei per squalifica, mentre bisognerà pazientare ancora per Pascali, il cui recupero dallo strappo muscolare subito oltre due mesi fa non è ancora completo. Prima della partita, è previsto una sorta di «Terzo Tempo» tra le due tifoserie, come del resto è già avvenuto sabato scorso prima di Cittadella-Spal giocata allo stadio Tombolato.
Ore 10.20 – (Gazzettino) […] Passando a lei, con l’Ancona ha siglato il suo terzo sigillo stagionale dopo quelli messi a segno con Feralpi Salò e Santarcangelo. “Quando ho visto che Madonna ha appoggiato la palla indietro a Mazzocco, mi sono accorto che c’era spazio per attaccare la profondità alle spalle del terzino. Mazzocco ha messo dentro una grande palla ed è stato sufficiente spingerla dentro”. […] Gol a parte, non c’è dubbio che sia un punto di riferimento sempre più importante per la squadra. “Questo mi fa piacere, ma è merito anche dei compagni che mi permettono di giocare bene. Da solo non potrei fare molto. Al di là dei gol, sto disputando una delle mie migliori stagioni forse perché questo ruolo mi consente di esprimermi al meglio nella fase offensiva, e sono migliorato anche quando si tratta di difendere. E’ senz’altro un ruolo che mi piace”.
Ore 10.10 – (Gazzettino) Ha un retrogusto di occasione persa il pareggio con l’Ancona, tenuto conto che si profilava già la possibilità di portare a casa il bottino pieno. Poi invece il sigillo al fotofinish di Momentè, complice una disattenzione difensiva da condividere tra Sbraga e Boniotti, ha freddato le ambizioni biancoscudate tanto che il sentimento prevalente nel dopo gara è stato all’insegna del rammarico. Eloquente anche nelle parole di Alessandro Favalli. “Dispiace, per come si era messa la partita dovevamo portare a casa la vittoria. Purtroppo Momentè ha segnato un grande gol, senza dimenticare che sul 2-1 Scuffia ha compiuto due parate eccezionali. Siamo stati sfortunati in questi episodi, anche se abbiamo fatto quello che dovevamo fare su un campo peraltro nel quale era difficile giocare, e con un avversario chiuso in difesa che non lasciava spazi. Nonostante questo eravamo riusciti a passare in vantaggio, e forse dovevamo metterci qualcosa in più per difenderlo”. […]
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Una squadra “zemaniana” che stride con quella vista ad inizio stagione, più attenta dietro ma anche molto meno incisiva davanti. Insomma, la coperta per ora è corta e un equilibrio ottimale dev’essere ancora trovato. L’importante è invertire la rotta dal punto di vista dell’approccio alle partite. Alessandro Favalli, tra i protagonisti anche mercoledì ad Ancona, prova ad analizzare questo trend. «È un aspetto sicuramente da migliorare», le parole del terzino. «Prendiamo sempre gol e poi, da quel momento, reagiamo ed iniziamo a giocare, riuscendo a rimettere in piedi la partita. Dobbiamo essere in grado di iniziare subito forte e non aspettare di incassare la rete avversaria. A volte è questione anche di sfortuna, vedi il gol irregolare preso al “Del Conero”, ma sicuramente è un aspetto da correggere. Così come c’è da lavorare in settimana per riuscire a non andare sotto». […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Se due indizi fanno una prova, arrivando a sei si potrebbe già chiudere il processo. Già, ma con quale verdetto? Il turno infrasettimanale di Lega Pro, oltre ad aver prodotto un pareggio beffardo che ha rallentato la rincorsa del Padova verso la vetta della classifica, ha riproposto un copione classico da quasi due mesi a questa parte. I biancoscudati, infatti, per la sesta partita consecutiva sono andati in svantaggio, e per la sesta volta sono riusciti ad agguantare immediatamente il pareggio. A volte è finita in trionfo, altre no. Ma il punto è semplice: possibile che Altinier e compagni debbano sempre prendere uno schiaffo prima di svegliarsi ed iniziare a macinare con continuità gioco e occasioni da gol? […] In queste ultime sei partite il Padova si è rivelato contemporaneamente il miglior attacco del campionato (15 gol realizzati, due e mezzo a partita) e la peggior difesa (11 subìti, quasi due ogni 90 minuti).
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Allenamento mattutino, ieri, per il Padova, raggiunto in classifica, a quota 29, dal Parma, vittorioso nel posticipo di Bolzano con il Sudtirol. I titolari di Ancona hanno svolto lavoro defaticante, mentre De Risio e Alfageme continuano ad allenarsi a parte. Entrambi restano in forte dubbio per la gara di domenica con gli altoatesini (ore 18.30), anche se le condizioni dell’argentino appaiono in miglioramento. Se ne saprà di più oggi pomeriggio, alla Guizza. Il Padova, intanto, continua a raccomandare ai tifosi di acquistare in prevendita il biglietto per la partita con il Sudtirol, per evitare lunghe code ai botteghini. Per questa gara e per quella successiva all’Euganeo contro la Sambenedettese non valgono gli abbonamenti, in quanto la scorsa estate erano state previste 17 partite casalinghe, prima dell’ufficialità del ritorno alle 60 squadre in Lega Pro. […]
Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Ad esempio, un test più che attendibile sarà quello di domenica all’Euganeo contro il SudTirol, con la tribuna Fattori chiusa per la prima volta per i cori razzisti avvenuti durante Lazio-Padova dell’estate scorsa. C’è anche chi, come Alessandro Favalli, sorride per l’ennesimo gol messo a segno e per un rendimento crescente, che ha attirato le attenzioni di importanti club di serie B. «C’è sicuramente da migliorare — ammette l’ex Cremonese — perché reagiamo solo dopo aver preso gol e da quel momento iniziamo a giocare, riuscendo a rimettere in piedi la partita, mentre invece dovremmo riuscire a partire subito forte. Dispiace davvero perché si potevano e si dovevano portare a casa questi tre punti, ma ci prendiamo questo pareggio e cercheremo di fare il pieno domenica col SudTirol. Dovremo dare tutto, perché abbiamo visto anche contro il Pordenone che se molli qualcosa non vinci». […]
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Nonostante le proteste per l’arbitraggio e per il presunto fallo di Samb su Bindi in occasione dell’1-0 in Ancona-Padova, stavolta la stragrande maggioranza dei tifosi su blog, social e siti web di riferimento non punta l’indice contro il direttore di gara. Il bersaglio del popolo biancoscudato sono i sei gol subiti in due partite, la spia di qualche improvviso problema difensivo che non si era mai palesato con chiarezza prima delle ultime due partite. E così, dopo gli elogi, tornano puntuali le critiche per le scelte di Oscar Brevi, qualche mugugno sparso in mezzo alla razionale consapevolezza dei propri mezzi. E che nulla sia perduto, nonostante i sei punti conquistati dal Venezia dopo il ko nel derby e la corsa della Reggiana oltre che del Pordenone. Il Padova non molla, non si arrende e prova a ripartire, consapevole che la strada verso i verdetti definitivi sia ancora lunga e tortuosa.
Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 35, Pordenone 34 Reggiana* 33, Sambenedettese 30, Padova e Parma 29, Bassano e Gubbio 28, AlbinoLeffe e FeralpiSalò* 25, Santarcangelo 20, SudTirol 18, Ancona e Lumezzane* 17, Teramo 16, Maceratese* 15, Fano 14, Modena 13, Mantova 12, Forlì 10.
Ore 08.30 – Lega Pro girone B, risultati e marcatori della diciassettesima giornata: Ancona-Padova 2-2 (Samb (An) al 32′ pt, Neto Pereira (Pd) al 37′ pt, Favalli (Pd) al 14′ st, Momenté (An) al 39′ st), Bassano-Forlì 2-2 (Tentoni (Fo) al 3′ pt e al 11′ pt, Maistrello (Ba) al 28′ st, Laurenti (Ba) al 31′ st), Lumezzane-Mantova 2-0 (Barbuti (Lu) al 6′ st e al 46′ st), Modena-Fano 0-0, Teramo-Maceratese 0-1 (Palmieri (Ma) al 9′ pt), Venezia-Gubbio 1-0 (Pederzoli (Ve) su rigore al 14′ st), Pordenone-AlbinoLeffe 0-0, Santarcangelo-Sambenedettese 0-0, SudTirol-Parma 0-1 (Nocciolini (Pr) al 16′ st). Mercoledì 14 dicembre, ore 20.30 Reggiana-FeralpiSalò.
Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.