Ancona-Padova, Zamuner: “Ripartiamo con determinazione! E col Pordenone…”

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«Un incidente di percorso, ma non usciamo ridimensionati da questa sconfitta. Con l’Ancona vogliamo ripartire subito con determinazione». Giorgio Zamuner analizza così il primo stop interno nel big match con il suo ex Pordenone, frutto di alcuni errori biancoscudati e anche di alcune decisioni discutibili del fischietto Prontera di Bologna. «Al di là della direzione arbitrale, che in generale non è stata positiva, c’è un episodio su Germinale nel finale e soprattutto una trattenuta clamorosa su Altinier nel primo tempo che si vede nettamente dalle immagini. Ci sarebbero stati gli estremi per due rigori, anche se è nelle piccole cose che l’arbitro non ha avuto una giornata felice. Comunque ne prendiamo atto e voltiamo pagina perché non può essere un alibi per il ko». Anche il Padova non è stato brillante come nelle partite precedenti. «Abbiamo sofferto un po’ troppo. L’approccio nel primo tempo non è stato cattivo e determinato come nelle altre prestazioni, ma ci può stare considerato che lunedì sera con il Venezia abbiamo sprecato molte energie fisiche e mentali, e abbiamo avuto due giorni in meno per recuperare».

«L’abbiamo un po’ pagato, mentre l’aspetto positivo è che quando eravamo sotto 4-1 e la barca stava affondando c’è stata una reazione veemente della squadra che ha cercato in tutti i modi di recuperare e potevamo anche pareggiare con quell’episodio su Germinale. Nella stessa azione, tra l’altro, anche Madonna è stato leggermente spostato da un avversario e invece di impattare la palla con il collo del piede, l’ha presa con il ginocchio». Episodi sfavorevoli a parte, prima di questa sfida il Padova si è sempre contraddistinto per non subire molti gol, l’altro ieri invece ne ha incassati quattro in un colpo solo. «È chiaro che dobbiamo analizzare bene anche i nostri errori, anche se il primo gol è nato da un fallo su Neto Pereira e nel quarto sigillo il giocatore del Pordenone si aggiusta la palla con la mano. Di sicuro la nostra squadra ci aveva abituati a una solidità difensiva e nei dodici-tredici minuti di black out nei quali abbiamo preso tre gol non siamo stati fortunati e neanche abili a contenere quelle situazioni. Però, ripeto, ci può stare dopo una rincorsa importante come la nostra e dopo il successo a Venezia spendendo tanto sul piano fisico e mentale. Per di più davanti avevamo la squadra più fastidiosa che potevamo trovare dopo il derby». […]

(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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