Semaforo biancoscudato dallo stadio Euganeo per Padova-Pordenone (premessa: partita difficilissima da giudicare, abbiamo atteso volutamente per rivedere alcune immagini dell’incontro odierno).
VERDE
Dettori – Non tanto o non solo per il gol, ma perché riesce spesso a creare la superiorità, con alcune invenzioni da categoria superiore.
Madonna – Sulla destra spinge come un ossesso, crea diversi pericoli, fa ammattire De Agostini e, di fatto, è decisivo anche in occasione del primo gol.
GIALLO
Emerson – Alternanza quasi bipolare fra sciocchezze colossali (come quella commessa nel primo tempo) a chiusure da applausi. Governa il reparto, stavolta però sbaglia più di qualcosa
ROSSO
De Risio – Entra in campo e si capisce perché Brevi non lo schieri dall’inizio. Sbaglia tre appoggi e innesca altrettante ripartenze avversarie. Abbiamo troppa stima di lui per pensare che non possa fare meglio di così. Si riprenderà e sarà decisivo per il Padova, ma ha bisogno di ritrovare la condizione
Russo – Sul secondo gol Arma è semplicemente più bravo di lui, sul primo è in ritardo, dalla sua parte si passa anche in occasione del quarto. Giornataccia, non possono bastare alcune buone chiusure.
Pontrera – Inizialmente, in presa diretta, si può pensare che abbia un metro di giudizio permissivo e, in effetti, lo applica su entrambi i fronti sorvolando su diversi falli anche abbastanza plateali. Nella ripresa sbaglia tutto: il Pordenone protesta per una posizione molto sospetta di Dettori in occasione del primo gol, il Padova per un fuorigioco inesistente con Neto lanciato a rete e per un rigore (solare) negato in pieno recupero a Germinale, oltre che per diversi falli non fischiati. Passi il rigore negato ad Altinier nel primo tempo, ma nel secondo caso l’abbaglio è davvero imperdonabile. E determinante. Stavolta i biancoscudati finiscono il match a credito, un credito peraltro piuttosto consistente. Oltre ai propri demeriti (che sono indiscutibili, perché se si prendono quattro gol in casa evidentemente qualcosa non è funzionato a dovere), va sottolineato anche questo aspetto.