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Ore 20.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il Parma è sempre più in crisi e si aggrappa a D’Aversa, il Bassano si rialza e lo fa alla sua maniera, sfiorando il blitz al Tardini. Botta e risposta nel finale fra Minesso e Baraye, l’1-1 tutto sommato è giusto, fra traverse (due, per il Parma) e occasioni colossali fallite (tre, da Grandolfo, nello spazio di pochi minuti). Clima surreale al Tardini, con una squadra di fatto ancora senza allenatore e con con l’annuncio dell’ingaggio di Roberto D’Aversa subito dopo il fischio finale da parte della proprietà ducale. E buon per il Parma che il Bassano non approfitta fino in fondo della grande confusione che regna in casa gialloblù. L’assenza di Falzerano per squalifica costringe D’Angelo a rivedere tutti i piani ed ecco il 4-3-1-2 con Cenetti affiancato a Bianchi e a Proietti: davanti ancora Fabbro e Grandolfo, mentre in difesa torna Formiconi sulla destra. Il Parma, allo sbando nelle ultime settimane, schiera un 4-4-2 molto compatto, escludendo dall’undici titolare Evacuo e lanciando Nocciolini accanto a Calaiò. […] Finale tesissimo, con due espulsioni, entrambe per i capitani: Lucarelli e Bizzotto finiscono anzitempo sotto la doccia, la sentenza è 1-1, i problemi rimangono per entrambe le squadre ma è il Bassano a stare un po’ meglio. Alla resa dei conti un segnale può essere sottolineato nel modo giusto: e cioè che i giallorossi sembrano aver smarrito quella lucidità che, non più tardi di qualche settimana fa, li aveva portati in testa alla classifica. Sembra pure una questione di appannamento fisico, ma allo stesso tempo tutte quelle occasioni fallite sottoporta lasciano davvero l’amaro in bocca.
Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) Il calcio va così: meriti di vincere e porti a casa un punto da un campo che un tempo era davvero sinonimo di signorilità e che oggi è un catino umorale legato alle insidie di una categoria, la Lega Pro, che ti costringe a stare nel limbo. E chissà per quanto. Unico mezzo sorriso del dopo gara, il saluto con Roberto D’Aversa, tecnico ex Lanciano. Il derby delle panchine abruzzesi andrà in onda nel girone di ritorno, intanto Luca D’Angelo commenta questa di partita. «Avremmo meritato di vincere, abbiamo giocato meglio rispetto al Parma, creando più occasioni. C’è grande rammarico. Come contro la Maceratese, abbiamo subìto gol alla prima loro occasione, un gol nato in una mischia in area. C’era fallo di Nocciolini? Ne prendo atto». […] Il bicchiere continua a restare mezzo vuoto ma D’Angelo alla fine lo beve: «Meritavamo un risultato diverso, ma è una piccola consolazione. Forse oggi abbiamo capito davvero che possiamo fare grandi cose». Senza paura il giovane Michael Fabbro, 18 anni tra grandi mezzi ed un pizzico di impertinenza: «Dovevamo vincerla, non siamo stati bravi a gestire il vantaggio. Dobbiamo essere più furbi e tenere di più la palla. Ci servirà per il futuro. Ora arriva il Forlì e dobbiamo invertire il trend di questo periodo negativo, evitando cali di concentrazione». […]
Ore 19.30 – (Giornale di Vicenza) Non c’è due senza tre, ma stavolta nessuna delle due squadre paga dazio alla regola. Finisce infatti con un pareggio che sa tanto di brodino caldo, ma alzi una mano chi, a Bassano, ci avrebbe rinunciato. Giallorossi senza Falzerano, appiedato dal giudice sportivo, e tocca così a Fabbro, con Maistrello e Rantier in panchina, affiancare Grandolfo davanti. D’Angelo non si abbottona, anche se le ultime due sconfitte interne contro Maceratese e FeralpiSalò pesano. E poi, signori, qui c’è il Parma, noblesse oblige. Del resto, i ducali non stanno poi tanto meglio degli avversari. Anche per loro le ultime due partite sono state un calvario, culminato con l’esonero del tecnico Luigi Apolloni, le dimissioni del presidente Nevio Scala ed il ben servito ai dirigenti Lorenzo Minotti ed Andrea Galassi. In attesa di vedere all’opera in panchina l’ex Lanciano Roberto D’Aversa, Stefano Morrone, il parafulmine, si ritrova con la gatta giallorossa da pelare. […] Il Parma vede le streghe e all’ultimo minuto perde Lucarelli espulso come Bizzotto. Finisce in parità e alla fine fanno festa i 13 tifosi 13 arrivati dalla città del ponte.
Ore 19.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Brutto scivolone per il Vicenza, che cade a Novara e resta nei bassifondi della classifica. Per la squadra di Bisoli altro sabato da dimenticare in una partita giocata bene nel primo tempo ma poi persa nella ripresa. La doccia è ancora più gelida se si pensa che i biancorossi erano riusciti ad andare in vantaggio con Raicevic dopo soli otto minuti e con la sconfitta di ieri il Vicenza resta penultimo davanti al solo Trapani. […] «Non ci va niente per il verso giusto — ha detto Bisoli a fine gara — ai miei ragazzi per impegno non rimprovero nulla ma dobbiamo essere più cinici: i nostri avversari giocano meno bene ma con due azioni vincono le partite. Ora ci aspetta il derby con il Verona: se serve andremo subito in ritiro, per noi è una partita molto importante»
Ore 18.40 – (Giornale di Vicenza) Matteo Di Piazza è entrato in campo dopo quasi un mese da spettatore. Sostituire Raicevic non è facile anche perché le caratteristiche della punta classe ’88 sono diverse: «Non è stato semplice entrare in quel momento della partita, quando le cose, tra l’altro, stavano andando bene per noi. Ma siamo professionisti ed episodi del genere capitano e devi farti trovare pronto. Ho cercato di fare il meglio che potevo». […] Nonostante i tentativi la rete del pari non è arrivata, ma per Di Piazza la sorte non ha aiutato i biancorossi: «Tre o quattro occasioni buone siamo riusciti a crearle, ma anche stavolta è mancato un pizzico di fortuna. Penso anche ai rimpallo in occasione del rigore. L’arbitro forse poteva evitare di fischiare, altrimenti vedremmo ogni domenica una decina di rigori… adesso l’unica cosa che possiamo fare è continuare ad allenarci come stiamo facendo per arrivare al derby nelle migliori condizioni».
Ore 18.20 – (Giornale di Vicenza) Soggetto, verbo complemento. Pierpaolo Bisoli pronuncia frasi brevi e che suonano come sentenze. Una su tutte: «Voglio tutti con la testa sul Vicenza».Cosa significa?Bisogna essere consapevoli che stiamo attraversando un momento difficile. Abbiamo quattro partite per vedere chi vorrà stare in questo gruppo per cercare di salvare il Vicenza. Io non voglio retrocedere e quindi devo cercare delle soluzioni. Abbiamo risolto il problema del gioco ma non quello dei punti, e d’ora in avanti voglio solo quelli. Se c’è da andare in ritiro lunedì, ci andremo. Perche ci aspetta una partita, anzi, quattro, determinanti per il nostro futuro.Il ritiro anticipato è un’idea concreta?Ci può stare, perché la partita di sabato è fondamentale. Intanto i permessi (la possibilità di non fare rientro con la squadra in città al termine della gara, ndr) sono stati aboliti, e tutti tornano a Vicenza. Il tempo di prendere gli elogi è finito, ora bisogna cominciare a fare punti, bisogna stringere, bisogna capire che il pericolo è imminente anche se ci sono ancora tante partite. Qui il pericolo evidentemente l’abbiamo percepito in pochi, ora voglio che lo abbiano ben chiaro tutti. È vero abbiamo trovato una buona condizione, ma adesso voglio punti, punti che dobbiamo sudarci partita per partita. Io non voglio retrocedere, l’ho promesso quando sono arrivato e sono convinto che ci salveremo: ma dobbiamo cambiare registro. Se con la società decideremo che bisognerà andare in ritiro, andremo tutti senza fare musi perché non è il caso.
Ore 18.00 – (Giornale di Vicenza) Nooooo! Che non è un’indicazione per il voto di oggi. No, perchè partite così non le devi perdere. Così facendo ti cacci nei guai. Anzi, nei guai c’eri già, ora sei ancora più infognato. Al punto che i permessi per i giocatori sono stati sospesi e a breve potrebbe scattare il ritiro. Alle porte c’è Vicenza-Verona, la madre di tutte le partite. Un derby che la squadra di Bisoli dovrà affrontare senza Signori e Vigorito, che ieri si sono fatti espellere. E si resta con il fiato sospeso per Raicevic, uscito dopo appena 19′ per una botta rimediata in un contrasto. Per il centravanti lo staff medico ha rilevato un trauma contusivo al ginocchio destro. La valutazione, si legge in una nota della società, sarà completata dopo gli accertamenti diagnostici previsti nelle prossime ore. Un passo indietro. Il Vicenza ha perso due volte a Novara. Ha perso una partita e una buona occasione. Si poteva agganciare un avversario apparso abbastanza male in arnese e dare ossigeno a una classifica che rimane asfittica. Invece i biancorossi, passati subito in vantaggio, si sono fatti raggiungere e sorpassare. Gara assai sfortunata e piena di rimpianti, certo. Con qualche interpretazione arbitrale cervellotica. Ma il nostro modesto consiglio è di guardare sempre in casa propria. Che ce n’è da guardare, purtroppo… […]
Ore 17.30 – Cristian Altinier (attaccante Padova): “C’è parecchio rimpianto perché stavamo completando una clamorosa rimonta che sarebbe stata meritata. Certo, abbiamo commesso degli errori ma anche loro ne hanno commessi, solo che sono stati più cinici… Il rigore nel finale? È incredibile, e ce n’era uno su di me anche nel primo tempo, ma non voglio parlare dell’arbitraggio. L’Ancona? I turni infrasettimanali non ci sono stati finora favorevoli, speriamo di invertire il trend!”
Ore 17.20 – Giuseppe Bergamin (presidente Padova): “Cosa ho detto a Brevi? Che la partita purtroppo è andata così ma che il risultato poteva essere diverso. Abbiamo fatto troppi errori che si sono rivelati decisivi, però abbiamo visto una bella reazione da parte nostra. Il rigore nel finale? Poteva starci, ma dobbiamo accettarlo così come quando ce lo danno… Il Pordenone ha dimostrato di avere dei valori, e quindi va dato loro merito anche se ovviamente speravo in un risultato diverso! Dobbiamo recuperare questi tre punti, ma sono sicuro che lo faremo presto…”
Ore 17.10 – Emerson (difensore Padova): “Bisogna dare merito a loro per essere stati bravi a concretizzare le occasioni avute, noi un po’ meno. Il rigore? Io avevo il braccio attaccato al corpo, non so con che criterio gli arbitri decidano cosa fischiare e cosa no. Va sottolineata la reazione che abbiamo avuto, anche se forse potevamo fare qualcosa di più prima… Ora però testa solo all’Ancona!”
Ore 16.55 – Bruno Tedino, allenatore Pordenone: “Sono onesto nella valutazione, se non venivamo qua a giocare il nostro calcio perdevamo. Il Padova sa difendersi molto bene, dovevamo tenere la palla e trovare le soluzioni finali. Sul 4-1 abbiamo spento l’interruttore e i biancoscudati ci hanno messo in difficoltà. Secondo me abbiamo vinto meritatamente, col Parma abbiamo perso in questa maniera, oggi ci è andata bene. Il Dna di questa squadra è ben preciso, come piace a me. Io credo che questa sia una vittoria importante, per il tipo di avversario, ma per me è più difficile vincere quando abbiamo fatto a Lumezzane. Noi abbiamo costruito una squadra per cercare di fare un ottimo campionato, non per vincerlo, quando si fa una grande stagione di solito la seconda è molto più difficile, soprattutto cambiando molti giocatori. Il Padova ha dei giocatori di grosso talento e dovevamo per forza avere fraseggio e possesso. Per noi è una vittoria pesante proprio per il valore dell’avversario, poi la mia squadra merita un sacco di complimenti per come ha giocato.
Ore 16.45 – Oscar Brevi, allenatore Padova: “Nel primo tempo non eravamo brillanti e aggressivi come in altre circostanze, ma abbiamo avuto comunque due palle gol clamorose. Non riuscivamo a gestire la palla, nel secondo tempo qualcosa è cambiato, loro sono una squadra forte, ma ci sono state troppe situazioni che mi hanno lasciato tanti dubbio. Forse le lamentele di qualche altro hanno creato qualcosa di diverso, onore al Pordenone che ci ha battuto in casa, ma bisogna accettarlo. Il rammarico è grande, noi potevamo sicuramente fare meglio, non ci sono giustificazioni. Il secondo tempo è stato particolare, nonostante lo svantaggio la squadra non ha mollato, ci poteva stare anche il pareggio. La squadra ha dato tutto, peccato per il risultato, bisogna accettarlo, senza cercare scuse o alibi. Chiaro che queste gare si decidono su episodi o dai particolari. A fine partita ho stretto la mano all’arbitro, cercando di portare via i giocatori, non volevo che esagerassero con le proteste. Abbiamo preso gol da palla inattiva, ci sono stati errori nostri, ci siamo complicati la vita sul pareggio. Si era visto dall’inizio che non eravamo cattivi e concentrati come in altre circostanze, loro hanno avuto un predominio territoriale, potevamo fare meglio. Adesso abbiamo un’altra gara mercoledì, la squadra è viva, reagisce, c’è rammarico per non aver fatto punti. Non spetta a me dire se l’arbitro abbia condizionato la partita, non mi va di analizzare, facciamo “mea culpa“, tutto il resto non lo valuto. Ci sono tante situazioni dubbiose, lascio agli altri giudicare. Alfageme? Mi ha chiesto il cambio per un problema al ginocchio. Peccato per il terreno di gioco che non era in condizioni ottimali”.
Ore 16.25 – FINALE: PADOVA- PORDENONE 3-4
Ore 13.50 – (Corriere del Veneto) Non è certo crisi, perché non più tardi di due settimane fa il Cittadella travolgeva 5-1 il Verona. Ma il ko interno con la Spal è un campanello di allarme, soprattutto perché segue quello con il Carpi e rivela qualche particolare che fa pensare. […] Enrico Alfonso che si colpevolizza per il gol del 2-1 (dove non pare avere responsabilità) e non è soddisfatto della prestazione della squadra. «La Spal ha meritato di vincere — evidenzia il portiere granata — ci lecchiamo le ferite perché abbiamo meritato di perdere. Loro sono stati molto più determinati, per noi è stata una prestazione molto negativa. Non sono nessuno per dire cosa dovevamo fare dal punto di vista tattico, sul secondo gol abbiamo subito un contropiede che ci ha fatto male». Insomma, l’impressione è che il successo della Spal non faccia una grinza e che stavolta il Cittadella debba pensare a come voltare pagina in fretta. La cronaca. La Spal passa al primo affondo: corner di Lazzari e Bonifazi anticipa Iori mettendo alle spalle di Alfonso. Lo stesso Alfonso salva nel finale di tempo su Antenucci e anticipa anche Zigoni sul successivo tap-in. Il pareggio arriva al 10’, con un tiro di Iori nettamente deviato che beffa Marchegiani. Ma la Spal è più squadra, sfiora il nuovo vantaggi al 20’ con Zigoni, che due minuti più tardi colpisce dopo il salvataggio di Alfonso (deviazione sul palo) sulla magia di Antenucci. La reazione granata è debole e priva di veri pericoli e al 38’ è ancora Zigoni a sfiorare il tris. Finisce 2-1, a festeggiare sono i 1500 tifosi arrivati da Ferrara. Per il Cittadella è notte fonda. Sono passate due settimane ma il 5-1 al Verona sembra già preistoria. Che sia soltanto una parentesi sfortunata o c’è davvero dell’altro?
Ore 13.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Inizia una settimana di ferro, fondamentale per il Venezia ripartire subito con il piede giusto». Per diversi giorni l’epilogo del derby gli ha fatto perdere il sonno, Davide Facchin lo ammette senza problemi e lo prende come uno stimolo in più per cercare la vittoria oggi pomeriggio nella tana del Fano (stadio Mancini ore 14.30). «Il boccone amaro è stato difficile da digerire perché perdere col Padova ci ha fatto male in primis per i tifosi. Per certi versi ora si tratta di ricominciare tutto daccapo ma siamo assolutamente pronti e determinati. C’è un primo posto da riprenderci, un pubblico da riconquistare e convincere a darci nuovamente fiducia. Su le maniche e sotto con il Fano». A quella odierna in terra marchigiana seguiranno le sfide con il Gubbio (mercoledì ore 14.30 al Penzo) e il posticipo di lunedì 12 a Bergamo con l’AlbinoLeffe (ore 18.30). «Nove giorni di fuoco, per il Venezia ma non solo però. Per quanto riguarda il Fano io ho ancora ben vive in mente due gare, quella di Santarcangelo con l’1-1 ripreso in extremis, e quella casalinga col Teramo, quando passati in svantaggio abbiamo vinto in rimonta. Due esempi emblematici delle insidie che si nascondono sempre dietro l’angolo». […]
Ore 13.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Tre anni fa terminò con un pirotecnico 5-4. Era maggio e in quell’occasione il poker dell’enfant du pays Davide D’Appolonia permise al Venezia di assicurarsi i playoff per l’allora Prima divisione della Lega Pro. Lo stadio Mancini di Fano rievoca dunque piacevoli ricordi per i tifosi arancioneroverdi, ma oggi pomeriggio il clima sarà certamente diverso: la squadra di mister Pippo Inzaghi infatti deve riscattare lo scivolone interno nel derby contro il Padova, mentre il Fano necessita di punti-salvezza come dell’ossigeno. E sono proprio queste le partite più insidiose da affrontare per un Venezia che dovrà fare a meno di Ferrari, Vicario e Garofalo squalificati, più Gejio e Fabiano ancora fermi ai box. «Lunedì non avremmo certo meritato di perdere ma il calcio è fatto così — spiega Inzaghi, ripensando al derby del Penzo e presentando la sfida odierna — dobbiamo guardare avanti e il nostro primo obiettivo è andare a fare punti a Fano, dove non sarà assolutamente semplice. Lì tutte le squadre hanno fatto fatica, ma ho visto la squadra lavorare molto bene e speriamo di tornare a vincere. Vorrei ricordare che venivamo da sette risultati utili consecutivi, quindi una battuta d’arresto ci poteva anche stare: l’importante è che si torni da subito a fare una grande gara». Inzaghi dovrà fare i conti con qualche defezione di troppo, specialmente in attacco, ma almeno potrà riavere a disposizione Galli che subentrerà quasi sicuramente allo squalificato Garofalo. […] Oggi sono in programma diversi scontri diretti (ieri Parma e Bassano hanno pareggiato 1-1 allo stadio Tardini nell’anticipo) e in caso di vittoria il Venezia potrebbe tornare subito in testa alla classifica. «Dobbiamo guardare a noi stessi, e non pensare alle altre partite. È vero che ci sono tanti scontri diretti e vincendo potremmo scavalcare qualcuno, ma ci attende una partita temibile. Il Fano in casa ha un bel pubblico, gioca con un 3-5-2 compatto, ma se il Venezia gioca con la giusta grinta e carattere, spero che alla lunga i nostri valori tecnici vengano fuori». Insomma, l’occasione giusta per dimenticare subito il ko contro il Padova è servita ma è comunque un match da non sottovalutare.
Ore 12.40 – (La Nuova Venezia) Rialzarsi e ripartire. E’ l’ordine impartito da Pippo Inzaghi. Cancellare il derby e riprendersi nuovamente la vittoria. Primo turno domenicale per il Venezia che scende la costa adriatica per fermarsi a Fano, una delle formazioni ripescate la scorsa estate, dove giocano Menegatti e Gualdi, a caccia di punti per rafforzare una classifica poco tranquilla. Venezia con addosso le scorie del derby con il Padova, una rosa per la prima volta ridotta tra squalifiche (Vicario, Garofalo e Ferrari) e convalescenti (Fabiano e Geijo). Partita che fungerà anche da termometro sulle capacità di reazione del Venezia dopo la delusione del derby e che inizierà la serie di sei gare nel mese di dicembre (Gubbio, Albinoleffe, Maceratese, Forlì e Mantova a seguire). I problemi maggiori sono nel reparto offensivo, orfano di Fabiano, Geijo e Ferrari, non tanto in partenza, quanto per modificare eventualmente il corso del match strada facendo. Potrebbe essere l’ora di Edera (vice Marsura?) con la riconferma di Moreo e Tortori, e il jolly Fabris da utilizzare in caso di necessità anche come esterno offensivo. Fasce che cambiano con Baldanzeddu per Malomo e Pellicanò per Garofalo, in mezzo possibile il rientro di Bentivoglio. […] Le probabili formazioni. Fano (3-5-2): 12 Andreanacci; 2 Zigrossi, 16 Zullo, 5 Ferrani; 7 Cazzola, 27 Schiavini, 14 Bellemo, 21 Gabbianelli, 19 Taino; 10 Borrelli, 15 Masini. A disposizione: 1 Menegatti, 26 Camilloni, 3 Di Nicola, 4 Carotti, 6 Torta, 8 Favo, 9 Gucci, 13 Lanini, 17 Sassaroli, 20 Capezzani, 23 Gualdi, 24 Zupo. Allenatore: Giovanni Cusatis. Venezia (4-3-3): 1 Facchin; 21 Baldanzeddu, 6 Domizzi, 13 Modolo, 14 Pellicanò; 8 Soligo, 4 Pederzoli, 7 Bentivoglio; 20 Edera, 18 Moreo, 11 Tortori. A disposizione: 12 Sambo, 29 Camerlengo, 2 Luciani, 3 Galli, 5 Malomo, 25 Cernuto, 15 Stulac, 16 Strechie, 21 Acquadro, 24 Fabris, 17 Marsura. Allenatore: Filippo Inzaghi. Arbitro: Pillitteri (Palermo).
Ore 12.10 – (Gazzettino) Abano in trasferta, Este e Vigontina San Paolo in casa oggi alle 14.30. ABANO. Reduce dal successo con la Triestina e il consolidamento del quarto posto, punta ad allungare il trend positivo con il Tamai. «Domenica abbiamo toccato il picco più alto nella storia dell’Abano – afferma Luca Tiozzo – e questo ci deve dare ulteriore forza. Affrontiamo una avversario ostico e bene allenato, e ci vuole lo stesso atteggiamento visto con la Triestina. Se pecchiamo invece di presunzione, siamo stupidi». […] ESTE. La parola d’ordine è continuità per cercare subito il bis con il Cordenons dopo il ritorno al successo con la Careni Pievigina. Ecco Michele Florindo: «Vogliamo proseguire la striscia utile, senza comunque scoprirci e consapevoli che possiamo dire la nostra con un avversario che non avrà più Zubin (si è trasferito al Delta Rovigo, ndr), ma ha giocatori importanti». […] VIGONTINA SAN PAOLO. Il difensore Pregnolato e l’attaccante Siega arrivati da pochi giorni saranno a disposizione per la sfida con il Legnago. «Affrontiamo una squadra quadrata e con due attaccanti molto forti – sottolinea Vincenzo Italiano – ma dobbiamo risalire la classifica. Bisogna metterci grande attenzione, consapevoli che si deve dare qualcosa in più per uscire da questa situazione».
Ore 11.50 – (Mattino di Padova) Il Campodarsego non si ferma più. Nell’anticipo di Valdagno i biancorossi battono 4-0 l’Altovicentino e scavalcano momentaneamente la Triestina al secondo posto, in attesa del match di domani degli alabardati contro il Mestre. Sesta vittoria consecutiva per la squadra di Masitto, la più larga dal momento del suo arrivo in panchina. […] È felice l’allenatore del Campodarsego, Cristiano Masitto a fine gara dopo il successo allo stadio dei Fiori. «Siamo stati bravi a fare una buona lettura della formazione avversaria nei primi minuti di gioco», ha detto, «abbiamo un po’ sofferto e poi pian piano siamo saliti con le ripartenze trovando la prima rete». E oggi sarà una domenica bella tosta per le altre tre squadre padovane (ore 14.30). Abano. La vittoria con la Triestina di domenica scorsa ha caricato a mille l’undici di Luca Tiozzo (al ritorno in panca dopo le due giornate di squalifica) che gioca a Tamai. […] Formazione Abano (4-2-3-1): Cottignoli; Tescaro, Boscolo Berto, Meneghello, Busetto; Serena, Pagan; Bison, Fracaro, Nobile, Ferrante. Este. L’Este, invece, ha la possibilità di tornare in una zona di classifica un po’ più serena. I giallorossi, con una vittoria casalinga, potrebbero infatti sorpassare il Cordenons. […] Formazione Este (4-4-2): Lorello; Dei Poli, Munaretto, Busatto, Ermacora; Faggin E., Longato, Tessari, Faggin M.; Vianello, Ferrara. Vigontina San Paolo. Si giocherà una fettina di salvezza pure la Vigontina San Paolo, impegnata a Busa contro una formazione che conosce molto bene la categoria, il Legnago. […] Formazione Vigontina (4-3-3): Vanzato; Busetto, Favero, Pregnolato, Rumlenaschi; Casagrande, Pelizzer, Brugnolo; Cacurio, Michelotto, Siega.
Ore 11.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Esame di laurea all’università di Padova. Questo pomeriggio, alle 14.30, Bruno Tedino presenterà all’Euganeo la sua tesi dal titolo: Come coniugare estetica e concretezza. Sulle ali di quattro vittorie consecutive, il Pordenone ha raggiunto la vetta insieme alla Reggiana. Eppure nessuno ancora mette i ramarri in cima alla lista delle favorite. Un successo in casa di un Padova che sta benissimo (18 punti negli ultimi 7 turni) potrebbe aiutare a convincere anche i più scettici. […] Che partita sarà? «Di sicuro bella – è convinto il tecnico-manager -. Un confronto fra due squadre diverse, che sin qui hanno fatto cose molto importanti. Stanno bene loro, stiamo bene noi e siamo entrambi in serie positiva». Proprio per questo, magari, un pareggio non farebbe male a nessuno. «No, il mio Pordenone scenderà anche all’Euganeo con la voglia di sviluppare il solito gioco, pur restando attento in difesa, consapevole che ogni distrazione può essere fatale. Il Padova davanti ha giocatori di qualità ed esperienza come Neto e Altinier e in mezzo Dettori, determinante pure in zona gol. A Venezia il team di Brevi ha esibito un equilibrio da grande squadra e la capacità di colpire nei momenti giusti». Il mister non annuncia i primi undici. «Giocheranno quelli che stanno meglio». Difficile però rinunciare (l’ha ripetuto spesso, nelle ultime due settimane) a coloro che hanno portato il ramarro in testa. Ipotizziamo allora il solito 4-3 e fantasia: Tomei, Semenzato, Stefani, Ingegneri, De Agostini, Suciu, Burrai, Misuraca, Cattaneo, Arma e Berrettoni.
Ore 11.00 – (Messaggero Veneto) Il Pordenone comincia oggi – come le altre squadre – il suo tour de force: oggi il Padova, mercoledì l’Albinoleffe, domenica la FeralpiSalò. Un trittico importante, ma Bruno Tedino è concentrato esclusivamente sulla gara odierna. […] Tedino sa bene cosa vuole dal suo team all’Euganeo: «Dev’essere un Pordenone che vuole sviluppare il proprio gioco – indica –, attento in difesa e consapevole che ogni distrazione potrebbe essere fatale vista la qualità e l’esperienza di giocatori come Altinier e Neto, autentico fuori categoria, ma anche Dettori in mezzo al campo e tanti altri. A Venezia – continua – il Padova ha mostrato un equilibrio da grandissima squadra, riuscendo a colpire nei momenti giusti. La classifica dice che è uno scontro d’altissima quota e speriamo di giocarne tanti altri: ripeto, bisogna sempre confermarsi». Il tecnico, che ritroverà Mateos, Zamuner, ma anche Mandorlini e Boniotti («sarà un piacere incontrarli, la rivalità sportiva non cancella le amicizie»), dedica un pensiero anche ai 200 tifosi neroverdi attesi oggi a Padova: «Faranno la loro parte e riusciranno a farsi sentire anche contro 5-6 mila padovani – afferma –. Vogliamo regalare loro una grande gioia».
Ore 10.40 – (Messaggero Veneto) È il giorno della grande sfida: Padova-Pordenone è forse il match più atteso in casa neroverde, di sicuro quello tra le squadre più in forma del momento. I biancoscudati, infatti, arrivano da 6 vittorie nelle ultime 7 gare e sono terzi a due punti dalla capolista neroverde che, nell’ultimo mese, vanta 4 successi in altrettante partite. Attesi all’Euganeo 6 mila spettatori, di cui almeno 200 provenienti dalla Destra Tagliamento: la squadra di Tedino cerca di spingere sull’acceleratore e consolidare la vetta in vista delle tre gare in una settimana e spingere a meno 5 una rivale ostica in chiave promozione. […] Squadra che vince non si cambia, giustamente. Tedino – fortemente voluto, ma invano, anche lui a Padova da Zamuner – dovrebbe affidarsi ai reduci dei quattro successi di dicembre. Quindi, di fronte a Tomei, la difesa a quattro con Semenzato, Stefani, Ingegneri e De Agostini, il tris di mediani Misuraca, Burrai e Suciu; le due punte Arma e Berrettoni assistite da Cattaneo. Quest’ultimo proprio l’anno scorso segnò la rete decisiva in coppa Italia. Dall’altra parte Brevi conferma per nove undicesimo la squadra che ha espugnato il Penzo: i cambi riguardano Favalli, che rientra a sinistra facendo traslocare Madonna a destra, e Neto Pereira, che si sistema al fianco di Altinier in attacco. Lui il pericolo numero uno, se il Pordenone lo disinnesca può sognare in grande.
Ore 10.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, Mazzocco, Mandorlini, Dettori, Favalli; Altinier, Neto Pereira.
Ore 10.00 – (Gazzettino) Ancora un appuntamento da circoletto rosso oggi per il Padova che punta a sfruttare l’onda lunga di entusiasmo e consapevolezza nei propri mezzi derivante dal duplice blitz da capogiro in trasferta con Parma e Venezia. Si torna all’Euganeo e davanti ci sarà un avversario ostico come il Pordenone, reduce da quattro successi di fila con tanto di primato in classifica a braccetto con la Reggiana. I biancoscudati pagano però appena due lunghezze di ritardo dai friulani, e inanellare la nona vittoria nelle ultime dieci gare (Coppa Italia inclusa) potrebbe voler dire anche balzo in vetta, Reggiana e Venezia permettendo. «Affrontiamo un’altra squadra attrezzata – sottolinea Oscar Brevi – guidata da un allenatore molto preparato e che fa giocare bene la sua squadra. Mi aspetto una sfida impegnativa, tenendo conto che il Pordenone attua bene due situazioni: temporeggiare e venire ad attaccarti alto. Il che significa che in alcuni frangenti avremo un po’ più di predominio, in altri dovremo coprire gli spazi, e quindi ci sarà equilibrio. Dobbiamo cercare di metterli il più possibile in difficoltà con le nostre caratteristiche, e sono convinto che i nostri tifosi ci daranno un grande sostegno dato che sono una componente molto importante per noi». […] Dicevamo che un successo può consentirvi anche di fare capolino in vetta. «È tutto prematuro perché mancano ancora troppe partite e siamo tante squadre raccolte in pochissimi punti. Ciò che conta però è restare agganciati perché aiuta a lavorare meglio e a crescere». […] Davanti Neto Pereira, protagonista nella ripresa con il Venezia, ha buone possibilità di essere preferito ad Alfageme. Indisponibile Fantacci, che lunedì effettuerà un controllo alla spalla.
Ore 09.40 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, Mazzocco, Mandorlini, Dettori, Favalli; Neto Pereira, Altinier.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) La vetta è lì, a due soli punti, e ad occuparla c’è il Pordenone, che oggi pomeriggio si presenta all’Euganeo. […] «Torniamo nel nostro stadio dopo due ottime gare in trasferta», le parole del tecnico Oscar Brevi alla vigilia, «e andiamo ad affrontare un’altra squadra molto bene attrezzata, e il fatto che sia in testa alla classifica lo dimostra. Abbiamo bisogno, e lo si è visto in occasione della rifinitura all’Appiani prima del derby con il Venezia, di tutto il supporto e del calore dei nostri tifosi: l’affetto che ci hanno dimostrato alla vigilia di quella partita ci ha dato grosso slancio, l’entusiasmo è una componente importante e noi cercheremo ancora di dare il massimo». Dopo Parma e Venezia, com’è il morale del gruppo? «Molto alto. Vincere aiuta a vincere, noi stiamo facendo un ottimo percorso, la squadra sta crescendo sotto tutti i punti di vista e dimostra anche di saper stare in campo e gestire i diversi momenti della gara. Sono fiducioso, anche di fronte ad una gara impegnativa come questa». […] Tre partite in sette giorni: farà girare alcuni giocatori, in vista anche dell’infrasettimanale ad Ancona? «È una considerazione che devo fare: affronteremo questa gara ragionando bene sugli aspetti di gestione del gruppo, attingendo a tutti gli effettivi della rosa. L’unico assente è Fantacci, che ha avuto questo problema alla spalla e lunedì dovrebbe fare alcuni esami di verifica». Pensa di cambiare qualcosa nell’undici iniziale? «Favalli ha recuperato, avrei potuto anche schierarlo a Venezia ma non avevo garanzie sulla sua tenuta. Adesso, invece, lo staff medico mi ha assicurato che pericoli non ce ne sono più, quindi valuto anche il suo impiego dal primo minuto. Anche in attacco non ho ancora deciso: Neto e Germinale stanno recuperando una buona condizione, e sicuramente in queste tre gare gireranno un po’ tutti lì davanti, dove finora hanno giocato quasi sempre Altinier e Alfageme».
Ore 09.10 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna, Mazzocco, Mandorlini, Dettori, Favalli; Altinier, Neto Pereira.
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Operazione sorpasso, anche se non si può dirlo troppo forte. Perché la parola d’ordine al quartier generale del Padova è sempre la stessa: profilo basso, nessuna dichiarazione bellicosa, voglia di proseguire il momento magico (otto vittorie in nove partite, Coppa Italia compresa). Ma anche consapevolezza di quanto sia scivoloso l’avversario Pordenone. Una squadra tecnica, corta fra i reparti, veloce e con giocatori di qualità, che non a caso almeno per una settimana ha veleggiato in testa alla classifica, di fronte a tutte le corazzate del girone. Classifica (va sottolineato) cortissima, classifica che può dire tanto e allo stesso tempo niente, perché bastano un paio di risultati positivi o negativi per decollare o crollare, a seconda delle diverse prospettive. Per la prima volta dall’inizio dell’anno si gioca di domenica, un aspetto che dovrebbe favorire l’affluenza all’Euganeo. Si ipotizzano circa cinquemila spettatori, anche se da Pordenone non sono attesi moltissimi tifosi. Anzi, in settimana Mauro Lovisa, patron dei Ramarri neroverdi, aveva lamentato una scarsa affluenza al Bottecchia nonostante il primo posto. Un problema, questo, delle «piccole» piazze, che accomuna Pordenone alle vicine Bassano e Cittadella, abitante più, abitante meno. «La classifica? In questo momento la guardo poco — taglia corto Oscar Brevi, decisamente più sereno dopo un mese trascorso a mille all’ora — per ora siamo tutte lì, c’è un equilibrio incredibile e dobbiamo rimanere concretati e sul pezzo. È chiaro che vincere aiuta a vincere, questi successi che abbiamo ottenuto nelle ultime settimane ci hanno dato uno slancio notevole e una consapevolezza dei nostri mezzi non da poco. Ma qui ci aspetta un avversario attrezzato, solido e che gioca un ottimo calcio». […]
Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Pordenone e Reggiana 30, Venezia 29, Padova, Gubbio e Sambenedettese 28, Bassano 26, Parma 25, FeralpiSalò 24, AlbinoLeffe 21, Santarcangelo 19, Ancona e SudTirol 15, Lumezzane* 14, Fano e Teramo 13, Maceratese* 12, Modena 11, Forlì e Mantova 9.
Ore 08.30 – Lega Pro girone B, risultati e marcatori della quindicesima giornata: Bassano-FeralpiSalò 1-2 (Crialese (Ba) al 13′ pt, Gerardi (Fs) al 21′ pt, Ranellucci (Fs) al 36′ st), Sambenedettese-AlbinoLeffe 1-1 (Sorrentino (Sa) al 24′ pt, Anastasio (Al) al 3′ st), Santarcangelo-Modena 1-0 (Dalla Bona (Sa) al 21′ st), SudTirol-Lumezzane 0-0, Ancona-Parma 2-1 (De Silvestro (An) al 6′ pt, Nocciolini (Pr) al 11′ pt, Frediani (An) al 24′ st), Mantova-Gubbio 0-3 (Valagussa (Gu) al 3′ pt, Candellone (Gu) al 27′ pt, Ferretti (Gu) al 45′ st), Pordenone-Fano 2-1 (Ingegneri (Pn) al 2′ pt, Masini (Fa) al 21′ pt, Berrettoni (Pn) al 23′ pt), Maceratese-Forlì 1-1 (Ventola (Ma) al 9′ st, Ponsat (Fo) al 30′ st), Reggiana-Teramo 1-0 (Mogos (Re) al 34′ pt), Venezia-Padova 1-3 (aut. De Risio (Ve) al 25′ pt, Dettori (Pd) al 28′ pt, Russo (Pd) su rigore al 45′ pt, Neto Pereira (Pd) al 44′ st).
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Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.