Live 24! Padova-Pordenone, -3: De Risio a parte, problema alla spalla per Fantacci?

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Ore 20.00 – (Giornale di Vicenza) La lista dei pretendenti alla panchina del Parma è più lunga di una fila alle poste. Qualcuno ha aggiunto anche quello di Mario Petrone, l’uomo della double (promozione e Supercoppa nel 2014), legato ancora da contratto sino a giugno con l’Ascoli. «Per adesso nessuno mi ha contattato – la fa breve lui – ma l’accostamento mi lusinga». Queste due sconfitte di fila del Bassano la sorprendono? “Quella del Bassano è una semplice flessione di risultati e non di gioco. Se ci fate caso, tutte quante quelle che sono là davanti hanno patito un calo: prima è successo al Padova, poi al Pordenone e alla Feralpi e ora al Venezia. Parma e Bassano addirittura hanno compiuto lo stesso cammino al ribasso nell’ultimo mese. Tutte prima o poi si sono rialzate. Accadrà presto anche al Bassano, non ho il minimo dubbio. E sapete perchè sono così convinto? Perchè il Bassano ha un organico forte con due alternative di qualità per ruolo e un tecnico preparato che ha dato struttura al gruppo. La società ha lavorato bene, il Bassano ancora nel gruppo delle migliori sorprende gli altri non certo il sottoscritto”. È un campionato molto competitivo però… “Rispetto al passato è livellato verso l’alto. Dalla Reggiana e sino alla Feralpi Salò tutte possono salire in B, gli scarti sono minimi. Si deciderà in volata nelle ultime 3 giornate. Poi a mio avviso conteranno due cose: i rinforzi di gennaio e soprattutto chi avrà il calendario più abbordabile nelle cinque partite conclusive. In spogliatoio danno la Reggiana favorita? I giocatori hanno visto giusto, i granata sono lassù e devono ancora inserire a pieno regime gli infortunati Marchi e Cesarini. Se crescono nel rendimento esterno sono destinati alla B”. […]

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Il Venezia ha subito preannunciato alla Corte Sportiva d’Appello della Federcalcio il ricorso d’urgenza contro le 7 giornate di squalifica (tre a Garofalo, due a Ferrari e Vicario) eredità dal derby perso col Padova. Oggi alle ore 15 l’udienza a Roma per strappare uno sconto in vista delle tre partite ravvicinate. Domenica 4 dicembre (ore 14.30) arancioneroverdi in trasferta a Fano, mercoledì 7 al Penzo con il Gubbio (ore 14.30) e lunedì 12 a Bergamo in casa con l’AlbinoLeffe. Per mister Inzaghi la situazione è complicata perché oltre ai tre squalificati mancheranno sempre Geijo e Fabiano. Recuperato invece il terzino sinistro Galli candidato con Pellicanò al posto di Garofalo. […]

Ore 19.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «Ho sbagliato». Alla ripresa degli allenamenti dopo la sconfitta nel derby, ecco il «mea culpa» di Nicola Ferrari, l’attaccante lagunare espulso per proteste a 5 minuti dalla fine. «A 33 anni c’è ancora qualcosa che devo imparare — dice — mi dispiace davvero, ho lasciato la squadra in inferiorità numerica mentre stavamo provando a recuperare, e poi sarò assente nelle prossime due giornate. Cosa ho detto all’arbitro? Penso si sia visto abbastanza bene, ma è stato il gesto a essere troppo evidente, me l’ha detto in maniera chiara». Insomma una sciocchezza di cui lo stesso Ferrari si è reso conto appena uscito dal campo: «Io sono uno che fa autocritica, erano tredici anni che non mi facevo espellere. Mentre uscivo mi sono detto: che pirla…».Una serata da dimenticare in fretta, ma da cui trarre insegnamenti per il futuro, specialmente per quanto riguarda la gestione del nervosismo. «È un aspetto su cui dovremo lavorare, ogni volta ci diciamo di stare tranquilli e pensare a giocare, poi al primo episodio ci innervosiamo — continua Ferrari — non possiamo più permetterci questi errori, anche perché le squadre avversarie giocano su questo nostro limite». […]

Ore 18.50 – (La Nuova Venezia) «Ho sbagliato, non dovevo reagire, mi è venuto d’istinto». Nicola Ferrari non si è mai tirato indietro, non ha mai cercato scuse, a due giorni di distanza dal derby l’attaccante del Venezia fa fatica a ritrovare il sorriso. «Ho capito di averla fatta grossa ancor prima che l’arbitro tirasse fuori il cartellino rosso, ma ormai era andata», ricorda Nicola Ferrari, espulso al 41’ del secondo tempo del derby, «me ne sono ritornato negli spogliatoi pensando che avevo fatto una cavolata. Mi era capitato una sola volta in carriera, e non ho giocato una manciata di partite, ma avrò avuto 20-21 anni. A quell’età ci può anche scappare la reazione». […] Come è andato il derby. «Sconfitta che non ci sta, ma tutto ci ha girato storto dopo essere andati in vantaggio su autorete: la deviazione di Modolo, il rigore che non c’era, il palo di Soligo con la deviazione involontaria di Bindi in corner, le espulsioni. Se uno legge il risultato e non ha visto la partita, immagina un dominio del Padova. La squadra di Brevi ha pensato invece solo a difendersi, come fanno tutti quelli che vengono al Penzo. Dobbiamo diventare più bravi a scardinare questi muri». […]

Ore 18.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) A Vicenza è arrivato nel mercato estivo di tre anni fa quando il Vicenza lo acquistò dal Francavilla a soli 17 anni. Nelle stagioni successive Francesco Orlando ha giocato in prestito con la maglia del Chieti e la stagione scorsa tra le fila della Maceratese dove ha disputato un ottimo campionato, sotto la guida di un tecnico bravo e preparato come l’attuale tecnico del Perugia Cristian Bucchi. […] L’ottima stagione alla Maceratese ha convinto il Vicenza a confermarlo in serie B, dove dopo l’esordio a Vercelli sabato c’è stata anche la prima presenza da titolare. «Una grande emozione perché giocare al Menti è sempre uno spettacolo — spiega Orlando — all’inizio ero teso e nervoso ma poi con il passare dei minuti ho pensato solo a giocare. Alla fine del primo tempo ho subito un colpo e la caviglia mi faceva male, poi il mister mi ha tolto ma l’unico dispiacere è derivato dal fatto che, pur giocando molto bene, non siamo riusciti a vincere. Abbiamo creato tantissime occasioni da rete, ma non abbiamo segnato e nel calcio se non fai gol le partite non le vinci…». Al termine del match Bisoli ha avuto parole d’elogio per la prestazione di Orlando che ringrazia l’allenatore per la fiducia che gli ha dimostrato. «Devo dire che il mister mi ha sempre fatto capire che spettava a me dimostrargli di poter meritare una chance, e lo ringrazio perché in questo modo mi ha sempre fatto capire che aveva fiducia nelle mie possibilità. Mi ha sempre detto che se avessi lavorato bene prima o poi sarebbe arrivato il mio momento, e io ci ho sperato e creduto. Sabato mi ha dato fiducia, adesso spetta a me ricambiare continuando a lavorare con il massimo dell’impegno e della determinazione perché una partita è niente e io devo dimostrare ancora tutto». […]

Ore 17.50 – (Giornale di Vicenza) C’è da affrontare lo sprint finale del girone di andata, ma già si guarda anche al mercato di riparazione che aprirà il 3 gennaio e durerà tutto il mese. Primo obiettivo, vista la grande difficoltà a segnare, sarà un uomo-gol e le voci già girano tra gli operatori. Si parla ad esempio di Daniele Cacia, 33 anni, alto 1,81 per 74 kg, attualmente all’Ascoli, società con cui ha un contratto fino al giugno 2018. Un nome una garanzia: Cacia in tutta la sua carriera ha sempre onorato la fama di bomber che lo accompagna, ma proprio per questo si tratterebbe di un’operazione tutt’altro che semplice. E sicuramente ancora più complicata sarebbe quella che il Vicenza, secondo altre voci, starebbe tentando di imbastire con la Sampdoria per arrivare al croato Ante Budimir, 25 anni, alto 1,90 per 75 kg, centravanti prelevato in estate dal Crotone, trascinato in serie A con 16 gol. Al momento è poco più che un sogno.

Ore 17.30 – (Giornale di Vicenza) A Novara il Vicenza non potrà contare sul novarese doc Nicholas Siega. Neanche il tempo di festeggiare il ritorno in piena efficienza del gruppo biancorosso al completo ad inizio settimana, che subito l’infermeria deve rimettersi all’opera. L’infortunato stavolta è appunto Siega, che durante la partitella in famiglia di ieri pomeriggio al Morosini si è accasciato a terra per la forte fitta avvertita dietro la coscia sinistra. Un dolore particolarmente intenso, tanto che il giocatore non è riuscito a lasciare il campo camminando, ma è stato sorretto e portato di peso dai membri dello staff per essere accompagnato verso la palazzina degli spogliatoi. Saranno come sempre gli esami diagnostici tra oggi e domani a definire l’entità del malanno muscolare, ma l’impressione avuta da bordo campo è che si possa trattare di qualcosa di piuttosto serio, che rischia di mettere fuori gioco il jolly novarese per questo scorcio finale di 2016. Peccato davvero, perché per il resto ieri al Morosini si è respirato un bel clima frizzante, sia per la temperatura rigida e il sole terso, sia per l’intensità messa in campo dai giocatori, lodati spesso anche da un soddisfatto Bisoli. La squadra dei titolari ha visto la conferma in blocco della formazione che ha ben figurato contro il Benevento: riproposto il modulo “camaleonte” che si trasforma da 4-1-4-1 (fase difensiva) a 4-2-3-1 (fase offensiva), e riproposti gli stessi interpreti, a parte Benussi che come al solito a metà settimana osserva una giornata di scarico atletico. Dunque spazio ancora a Pucino, Adejo, Esposito e D’Elia in difesa, Urso e Signori in mediana, Bellomo trequartista, Raicevic centravanti e i due “folletti” Giacomelli e Orlando ad inserirsi sulle fasce. […]

Ore 17.00 – (Gazzettino) Oggi si apre ufficialmente il mercato di riparazione nei dilettanti ed è l’Este a ufficializzare i primi rinforzi. Si tratta dell’attaccante Marco Vianello, proveniente dall’Union Feltre, e dell’esterno classe 1998 Cristiano Ermacora in prestito dal Monza che già ieri si sono aggregati ai compagni per il primo allenamento, e saranno a disposizione domenica nella sfida casalinga con il Cordenons. Soprattutto da Vianello la società giallorossa si aspetta quei gol che possano aiutare la squadra a risalire la classifica. Per due giocatori in entrata, ce ne è anche uno sicuro in uscita: ci riferiamo all’esterno Andrea Boron che si è accasato con la capolista Mestre. C’è fermento anche tra le altre formazioni padovane impegnate nel campionato nazionale dilettanti, anche se al momento l’unica operazione resa nota è quella dell’esterno Damiano Franceschini al Campodarsego. Proprio riguardo a quest’ultimo club, non manca una curiosità sull’ex attaccante Giuseppe Meloni che già da qualche giorno ha trovato l’accordo con la Cavese sempre in serie D. […]

Ore 16.40 – (Mattino di Padova) In Serie D il Campodarsego anticipa il big match con l’Altovicentino. Sabato sarà di scena allo stadio dei Fiori di Valdagno (ore 14.30) in vista del turno infrasettimanale dell’8 dicembre contro la Calvi Noale. Il “Campo”, fra l’altro, si sta muovendo sul mercato: sarebbe molto vicina la firma di Franceschini, esterno d’attacco 25enne in uscita dal San Donà, oltre a quella di Santoni, 27 anni, che potrebbe andare a sostituire Lauria, pressato dalla Triestina. Piacciono pure Marcandella del Padova e Zecchinato, della Lucchese. Per quanto riguarda le altre squadre, l’Este si è aggiudicato il bomber Vianello, prelevato dall’Union Feltre. La Vigontina, invece, sta cercando un difensore centrale e un bomber (girano i nomi di Coraini e Barichello, entrambi in uscita dalla Calvi Noale) per centrare l’obiettivo salvezza. […]

Ore 16.10 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 15.50 – Qui Guizza: problema fisico per Fantacci, che rientra negli spogliato dopo un contrasto di gioco. Dovrebbe trattarsi di un problema alla spalla.

Ore 15.40 – Qui Guizza: partitella in famiglia a tutto campo.

Ore 15.20 – Qui Guizza: lavoro col pallone, squadra divisa per ruoli.

Ore 15.00 – Qui Guizza: torna in gruppo Germinale, mentre De Risio si reca in palestra per del lavoro specifico.

Ore 14.40 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.20 – (Gazzettino) La sfida con la Spal di sabato al Tombolato ha in Andrea Pierobon il denominatore comune. L’attuale preparatore dei portieri del Cittadella, infatti, è amato da entrambe le sponde avendo difeso la porta granata per dodici stagioni e quella spallina per otto. […] Attualmente la situazione societaria della Spal è diversa. «I dirigenti e ancora più i giocatori sono nuovi. Li conosco, anche se non ho frequenti contatti diretti. Stanno facendo bene, la tifoseria spallina è sempre stata attaccata ai propri colori. Ferrara è una città che ha fame di calcio e il ritorno in B dopo 23 anni ha rilanciato gli entusiasmi. Mi risulta che siano già stati acquistati tutti i biglietti della curva ospiti per la prossima partita. Sabato si affronteranno due squadre neopromosse che stanno facendo bene e sono in salute. Noi abbiamo il dente avvelenato dopo la sconfitta a Carpi per cui dobbiamo rifarci davanti al nostro pubblico». Al recordman per anzianità fra i calciatori professionisti, fra l’altro subentrato a 46 anni ad un altro portiere, Marco Ballotta, è d’obbligo una valutazione sui portieri di entrambe le squadre. «La Spal ha un giovane dell’Udinese, Meret classe 1997, che è una autentica promessa. Attualmente è fuori per infortunio, come lo è stato ultimamente Branduani, il portiere della promozione nella passata stagione, che dovrebbe però tornare disponibile. Nelle ultime due partite ha giocato Marchegiani, figlio d’arte, che ha fatto bene. La Spal ha tre portieri di valore, che tuttavia non scambio con quelli del Cittadella. Alfonso sta crescendo dall’anno scorso con evidenti progressi compiuti. In B ci può stare benissimo, ma deve continuare a lavorare perchè ha margini per ulteriori miglioramenti. Guai sedersi perchè c’è ancora molto da fare. Paleari è un giovane di indubbio valore, sta lavorando diligentemente e sono certo che quando arriverà il suo momento saprà dimostrare tutte le sue notevoli capacità. Aggiungo Corasaniti, giovane della Primavera, che si allena in gruppo con noi e sul quale sono riposte lusinghiere aspettative perchè la serietà e le doti non gli mancano».

Ore 14.00 – (Mattino di Padova) «In carriera non mi sono mai trovato a vivere un campionato come questo. E adesso, prima di vedermi capitolare, mi dovranno tagliare una gamba. In questa stagione possiamo realizzare qualcosa di grande e non lasceremo nulla di intentato per riuscirci». Eccola qui, la risposta di Enrico Alfonso, se si parla di “cattiveria agonistica”, quella che secondo il d.g. Marchetti è venuta meno nella trasferta di Carpi di sabato scorso. Anche il portiere granata ammette, tuttavia, che al “Cabassi” il Cittadella non è stato quello di sempre. «È inutile negare che qualcosa ci sia mancato rispetto ad altre gare. Ma sono convinto che già contro la Spal arriverà la pronta reazione di tutti. Deve arrivare, perché altrimenti rischieremmo di essere soltanto una “mezza squadra”, mentre io credo che questo Cittadella sia davvero forte». Avete studiato il video del ko in Emilia? «Sì. Diciamo che non abbiamo fatto benissimo, contro una squadra che da subito ha cercato i lanci lunghi e la profondità. Abbiamo comunque creato più palle-gol dell’avversario, senza però mai centrare lo specchio della porta e impegnare Colombi. Abbiamo perso una grossa occasione, perché la giornata era potenzialmente favorevole per i risultati degli altri campi, anche se poi, nel posticipo, il Verona ha battuto il Bari». […] A proposito di fase difensiva: anche la Spal, sebbene in modo meno sfacciato rispetto al Carpi, punta sulle ripartenze. Cambierà qualcosa nella vostra impostazione tattica? Limiterete gli sganciamenti dei terzini? «Non credo proprio, perché il mister è pienamente convinto della bontà del nostro impianto di gioco e tutti noi lo siamo altrettanto. Proveremo ad imporre il nostro calcio, con maggiore attenzione. Per quanto riguarda la Spal, è vero, rimane chiusa dietro e, con elementi che hanno “gamba” come Antenucci e Finotti sfrutta gli spazi. Noi cercheremo di non farglieli trovare». […]

Ore 13.40 – (Corriere del Veneto) L’idea rimbalza da una parte all’altra, Radiomercato «gracchia» con insistenza: il Cittadella a gennaio tornerà sul mercato e Stefano Marchetti sta già valutando diversi profili per aggiungere un centrale difensivo a quelli ora già disponibili. Manuel Pascali non ci sarà neppure sabato contro la Spal, se ne riparla per metà dicembre e, a questo punto, considerata anche l’età dell’ex Kilmarnock, il dg granata sta riflettendo su quale possa essere la soluzione migliore. A Carpi la squadra ha dimostrato che, se presa in velocità, può andare in difficoltà, anche perché la caratteristica migliore della coppia Scaglia-Pasa non è certo la rapidità. E, ricordando che neppure Pascali (pur un baluardo granitico in marcatura e sulle palle alte) è uno scattista, l’unico con determinate caratteristiche è Pelagatti che però, ultimamente, sembra aver perso posizioni nelle gerarchie. A meno che il giovane Marco Varnier, tenuto in grande considerazione da Roberto Venturato, non esploda nelle prossime settimane, le possibilità che il Cittadella rinforzi il reparto difensivo a gennaio sono molto elevate. […]

Ore 13.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il super Padova che ha ingranato la quinta sta ancora festeggiando. Non si è placata la grande gioia seguita alla vittoria del derby contro il Venezia, e tra Mannequin challenge e dichiarazioni trionfali, il Pordenone al momento appare in secondo piano. […] Chi ha iniziato a parlare di Pordenone è stato invece il presidente Giuseppe Bergamin. […] «Mi aspetto di vedere qualche tifoso più del solito – dice -, soprattutto perché è bello applaudire una squadra che gioca bene». Così, poi, sul momento che stanno vivendo i suoi, reduci da tre successi: «Stiamo andando oltre le aspettative. Le vittorie a Parma e a Venezia non se le aspettaava nessuno, per di più con questa sicurezza e con queste dimensioni nel risultato. La squadra è in buona condizione. Faremo la nostra parte, senza proclami che non hanno significato in questo momento, dato che mancano ancora molte partite. Siamo comunque consapevoli di potercela giocare: fra tre-quattro mesi vediamo dove saremo».

Ore 12.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Silenzio, parla il Mando. Matteo Mandorlini, il principale ex della partita, inaugura il lungo pre-match di Padova-Pordenone. […] Il figlio d’arte ripercorre il cammino del Pordenone 2015-16: «Abbiamo fatto un mezzo miracolo riuscendo ad arrivare secondi – ammette -, giocando un campionato straordinario. C’è solo il rammarico per essere andato via forse in modo frettoloso. Resto comunque molto attaccato ai vecchi compagni. Il presidente Lovisa con me è stato più che corretto, ha rispettato la mia scelta e anche Bruno Tedino con me ha sempre avuto un rapporto splendido. Non voleva perdermi, ma ci siamo guardati e lui ha rispettato la mia opinione. Ci siamo anche sentiti, non c’è alcun problema». […]

Ore 12.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Bruno Tedino guiderà il Pordenone sino al 2019. Il prolungamento del contratto è stato siglato ieri. Al di là del nero su bianco, che prolunga formalmente la durata del rapporto di altri 12 mesi, il gesto è la conseguenza del rapporto personale instauratosi fra i due artefici dell’impressionante crescita neroverde degli ultimi 17 mesi. Suggestivo il fatto che l’ufficialità arrivi alla vigilia della sfida con il Padova, che tanto voleva Tedino la scorsa estate e tanto lo ha rimpianto nei primi due mesi di campionato. Prolungati anche i contratti di Carlo Marchetto e Andrea Toffolo, del preparatore dei portieri Paolo Lenisa, dei preparatori atletici Adalberto Zamuner e Tommaso Zentilin, del massofisioterapista Luigi Zanusso e del massaggiatore Alessandro Marzotto. «Tedino e i suoi collaboratori – dichiara Lovisa -, tutti del territorio, sono elementi fondamentali nel nostro progetto. Persone di grandi valori tecnici e umani. I risultati ottenuti dimostrano la qualità del gruppo. Lui è anche il punto di riferimento per tutti i mister del Settore giovanile». Scontata la soddisfazione di Tedino. «L’ulteriore conferma della fiducia societaria – dice Bruno – ci inorgoglisce. Guidare la squadra del proprio territorio ha un valore speciale. In questi due anni abbiamo creato con i giocatori e l’intero ambiente qualcosa di straordinario. Non ci accontentiamo, proseguiremo su questa strada. Ora – invita deciso – concentriamoci sulla trasferta all’Euganeo». […]

Ore 12.10 – (Messaggero Veneto) È uno degli ex più attesi della sfida di domenica. Matteo Mandorlini ha vissuto una sola stagione sulle rive del Noncello. Ma gli è bastata per farsi amare, anche perché è stato tra i protagonisti di un secondo posto consegnato alle pagine più belle della storia neroverde. La sua permanenza sembrava scontata, visto pure il contratto che lo legava al Pordenone. Ma alla fine il richiamo del Padova ha avuto la meglio. Suscitando un inevitabile malcontento in casa neroverde. Ma il tempo rimargina tutte le ferite e il Pordenone, primo in classifica, per ora non lo rimpiange. E lui non lesina parole dolci, verso un ambiente e degli uomini che gli hanno consentito di guadagnarsi una piazza blasonata. «Ringrazierò sempre Lovisa e Tedino – fa sapere Mandorlini – per quello che mi hanno dato. A Pordenone sono stato benissimo e penso di aver espresso al meglio le mie potenzialità. Ho fatto 3 gol ma avrei potuto farne altrettanti. L’addio è stato troppo brusco rispetto a come l’avevo immaginato. Il presidente e il mister alla fine hanno comunque capito le mie aspirazioni». […]

Ore 11.50 – (Messaggero Veneto) Una vera bolgia attenderà il Pordenone allo stadio Euganeo di Padova. Sembrerà paradossale, ma proprio la settimana in cui il tema caldo è la “carenza” di pubblico al Bottecchia, nonostante la squadra di Tedino si trovi in testa alla classifica e tanto da spingere il presidente Lovisa a una presa di posizione forte, si concluderà in un impianto destinato a far registrare il nuovo record stagionale. Le previsioni per la supersfida di domenica (alle 14.30) tra biancoscudati e neroverdi, infatti, parlano di ben oltre 5 mila spettatori. Così da spazzare il precedente primato stabilito in occasione del match dello scorso 17 ottobre con la Reggiana. Allora si giocò di lunedì, in notturna, e col “deterrente” della diretta televisiva. Stride con il dibattito in casa neroverde pure quanto registrato nel recente derby del Penzo. Sono state 7 mila le persone che hanno provato a spingere il Venezia verso un successo sul Padova che avrebbe garantito alla squadra di Inzaghi una mini-fuga in vetta. Non è andata così, ma il dato rimane. […]

Ore 11.30 – (Messaggero Veneto) C’erano diversi modi per brindare all’attuale primo posto, in condominio con la Reggiana, e più in generale a un’altra stagione vissuta da assoluti protagonisti. Il Pordenone ha scelto quello più importante in ottica futura, rinnovando di un altro anno il contratto che lo lega all’artefice dell’exploit neroverde, il tecnico Bruno Tedino, e al suo staff. […] «La fiducia ribaditami dal presidente Lovisa – ha commentato l’allenatore del Pordenone –, dai soci Zuzzi e Orenti e dalla società tutta mi inorgoglisce. Guidare la squadra del proprio territorio ha un valore speciale. E in questi due anni abbiamo creato, assieme ai collaboratori, a calciatori di grande disponibilità e all’intero ambiente, qualcosa di straordinario. Senza accontentarci, cerchiamo ora di proseguire sulla strada intrapresa, sempre all’insegna del lavoro, concentrandoci sull’importante impegno di Padova». Dal versante societario, il presidente Lovisa ha spiegato i motivi della scelta: «Tedino e i suoi collaboratori, tutti del territorio, sono elementi fondamentali nel nostro progetto sportivo. Persone di grandi valori sia sotto il profilo professionale che umano: i risultati dimostrano le qualità del nostro gruppo di lavoro. Il mister, in particolare, è anche un punto di riferimento per tutti i tecnici del settore giovanile, nel quale utilizziamo una metodologia di lavoro comune». Intanto, giungono buone notizie anche dall’infermeria: Suciu, precauzionalmente ai box nella seduta di martedì, è tornato ad allenarsi in gruppo. Ancora fermo, invece, l’influenzato Pietribiasi. Salvo sorprese, dovrebbe essere confermata la formazione vincente delle ultime giornate.

Ore 11.00 – (Gazzettino) […] Quanto le ha giovato la presenza al suo fianco del rientrante De Risio? «Io sono più una mezzala, ma mi sto ritagliando uno spazio davanti alla difesa, pur con peculiarità diverse rispetto al classico giocatore che imposta. De Risio è un elemento di spessore e di grande fisicità con caratteristiche che forse ci mancavano. Con lui dall’inizio credo avremmo avuto quel qualcosa in più». Avete dato un segnale forte alle concorrenti. «Non sempre venivano i risultati, ma la squadra c’era ed eravamo consapevoli già da un mese di avere una forza che andava solo espressa. Dopo lo schiaffo di San Benedetto ci siamo guardati in faccia e ognuno di noi si è reso conto che doveva dare qualcosa in più e calarsi nella realtà con la testa giusta». […]

Ore 10.50 – (Gazzettino) Quando la famiglia Mandorlini sposa i colori biancoscudati, il Venezia porta decisamente bene. Nel gennaio 2007 papà Andrea, subentrato a Pellegrino sulla panchina del Padova, dopo due sconfitte ottenne la sua prima vittoria (1-0 con gol di Orazio Russo) proprio in un derby con i neroverdi e da lì partì una rimonta che vide la squadra sfiorare i play off. A distanza di quasi nove anni il figlio Matteo nella sfida vinta al Penzo ha sfoderato la sua migliore prestazione da quando gioca all’ombra del Santo, mettendo fosforo e geometrie in impostazione, sciabola e grande temperamento in interdizione. «Mio padre – racconta il centrocampista – ha visto la gara in televisione ed è stato molto soddisfatto del risultato e della prestazione. È rimasto stupito nel vedere così tanti tifosi da Padova che hanno dato un bello spettacolo». E la gioia di papà Andrea è la stessa di Matteo. «A livello personale sono contento, ma penso che il discorso sia generale. Ognuno di noi si sta esprimendo su buoni livelli e tutta la squadra ne ha giovato». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) «È una strada lunga ma vogliamo essere protagonisti fino in fondo». A pronunciare queste parole, il giorno dopo lo storico successo a Venezia, è l’amministratore delegato Roberto Bonetto, ospite della festa organizzata alla pizzeria Giramondo a Cadoneghe dal club Fossa dei Leoni presieduto da Aldo Tomat. Una evento arrivato al momento giusto e che, sulla scia del grande entusiasmo per la nuova impresa del Padova, ha reso la serata una sorta di naturale prosecuzione della precedente al Penzo. Centoventi i presenti, con rappresentanze di vari club, gli assessori uscenti Alain Luciani e Cinzia Rampazzo, l’ex Simonini e anche una delegazione del Delta Rovigo con cui è nato un gemellaggio. «Abbiamo attraversato un momento delicato – ha proseguito Bonetto – ci voleva pazienza e ci siamo rimessi in sesto, ma non si è ancora fatto niente. Sono anche contento che alcune persone abbiano chiesto scusa al tecnico Brevi che merita i complimenti che ora gli stanno arrivando». Poi un’ultimo pensiero rivolto ai tifosi: «Ci serve il vostro aiuto e spero di vedere già nella prossima sfida con il Pordenone uno stadio più pieno. Ora si giocherà di domenica e sarà più facile per tutti venire all’Euganeo». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Lavoro fisico e partitelle su campo ristretto ieri pomeriggio per la squadra alla ripresa della preparazione. Non si è allenato Germinale per una botta alla caviglia, mentre Favalli ha svolto solo la parte atletica ma non dovrebbe mancare con il Pordenone. Fino all’11 dicembre gli abbonati potranno acquistare i biglietti scontati (due al prezzo di uno) per le gare di dicembre con Sudtirol e Sambenedettese, non comprese nell’abbonamento, nella sede del Padova o nei punti Ticketone.

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Facciamo un passo indietro: come ha vissuto il derby con il Venezia? «Sinceramente, almeno all’inizio, in maniera molto tranquilla. Sapevo che sarebbe stata una partita particolare, ma non avendola mai vissuta, forse non lo capivo sino in fondo. A poco a poco, però, mi sono reso conto che la città ci teneva in maniera importante, e penso che ce lo abbia trasmesso, facendo sì che in campo poi noi giocatori dessimo tutto». Crede che il Padova abbia dato un bel segnale alla concorrenza, negli ultimi 180’? «Che fosse scattato qualcosa l’avevamo capito già da circa un mese: ad inizio stagione ci mancavano i risultati, ma la squadra c’era e noi eravamo consapevoli di avere una forza che doveva solo venir fuori. Dopo lo schiaffo di San Benedetto ci siamo guardati in faccia, e ci siamo resi conto che ognuno di noi doveva dare qualcosa in più, abbiamo capito come avremmo dovuto affrontare questa stagione». […]

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Difficile, anche a tre giorni di distanza, cancellare dalla mente e dagli occhi la vittoria di Venezia. Attesa, sentita, arrivata con un risultato tondo in casa della grande rivale, favorita numero uno del girone B. Eppure adesso quello che bisogna fare è dimenticarla in fretta: il risultato del “Penzo” rimarrà nel cuore dei tifosi, ma per la squadra l’unico pensiero è il Pordenone. L’ennesimo big match di questo novembre 2016, che,eccetto la trasferta di Bassano, si è trasformato in mese di autentico trionfo per il Padova. Matteo Mandorlini, tra i migliori lunedì sera, proprio la scorsa estate ha compiuto il salto dal Friuli alla città del Santo, e per lui, come per Boniotti, il d.g. Zamuner e il team manager Mateos, non sarà una gara come le altre. «Il mio non è stato un addio tribolato, però è stato improvviso», ricorda il regista. «Ero partito in ritiro con i neroverdi, ma in due giorni è cambiato tutto e sono venuto a Padova. Mi è dispiaciuto perché lì ho lasciato una famiglia, tanti amici e colleghi con i quali l’anno scorso avevamo compiuto un mezzo miracolo, arrivando secondi dopo un torneo straordinario. Il rammarico è di essere andato via in maniera frettolosa, ma rimangono ricordi bellissimi». […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Di ritorno dalla doppia trasferta con Parma e Venezia, il Padova si appresta a riprendersi anche l’Euganeo. E l’ingresso nel mese di dicembre rappresenta uno spartiacque importante da questo punto di vista: a partire dalla gara con il Pordenone, e fino al termine della stagione salvo posticipi e turni infrasettimanali, i biancoscudati scenderanno in campo sempre di domenica. La prima, importante risposta del pubblico si attende già a partire dal match con i neroverdi friulani, di scena domenica alle 14.30 in viale Rocco. La prevendita dei biglietti per la partitissima è già aperta: sino alle 12 di domenica i biglietti saranno disponibili (a prezzi ribassati rispetto al botteghino) sul sito ticketone.it e nei punti vendita del consueto circuito di emissione, mentre le biglietterie dello stadio apriranno il giorno della gara alle 13. Fino all’11 dicembre, in sede in viale Rocco o nei punti vendita Ticketone, gli abbonati potranno inoltre acquistare i carnet di due biglietti per le gare casalinghe con Sudtirol (11 dicembre, ore 18.30) e Samb (23 dicembre, ore 14.30), non comprese nelle tessere annuali. […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Siamo entrati al “Penzo” sapendo che rappresentavamo Padova, che il nome che portiamo davanti alla nostra maglietta è più importante di quello che c’è scritto dietro. La carica della gente che ci ha seguito anche a Venezia ha fatto il resto. Non poteva esserci serata migliore, per il mio primo derby così sentito, giocato in Italia». Insomma, c’è sempre una prima volta anche a 36 anni e anche dopo una carriera vissuta in tutte le categorie, dall’Eccellenza alla Serie A. Ha accumulato un mare di esperienza Emerson, dall’alto della quale prova a lanciare la linea guida per le prossime giornate: «Adesso che abbiamo capito con che atteggiamento dobbiamo affrontare le gare, non possiamo fermarci. Domenica arriva il Pordenone capolista, che gioca molto bene e merita la posizione che occupa. Dovremo affrontarli con la fame e l’umiltà che ci hanno contraddistinto in questa striscia positiva. Non abbiamo ancora fatto niente, siamo sette squadre nel giro di 4 punti in vetta, e basta poco per ritrovarsi sotto».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Storia e simbologia di un derby racchiuse in una serata. Magari in maniera un po’ caciarona, ma importa poco quando il trionfo contro il Venezia è distante appena 24 ore e nel cuore dei tifosi palpitano ancora le emozioni del “Penzo”. E così non poteva scegliere giorno migliore, il club “Fossa dei Leoni”, per festeggiare il proprio 37º anno di attività alla pizzeria “Giramondo” di Cadoneghe. […] A ridersela e a festeggiare assieme ai tifosi c’erano anche l’a.d. Roberto Bonetto, Riccardo Gaiola, Francesco Dettori e proprio l’altro brasiliano della squadra, Emerson. Quest’ultimo, a nome della squadra, ha voluto ringraziare tutti i tifosi, svelando successivamente anche un retroscena significativo della vittoria contro il Venezia. «Credo che l’arrivo in massa dei tifosi, domenica pomeriggio, per la rifinitura all’Appiani, sia stato fondamentale», ha rivelato il centrale difensivo. «In quel momento abbiamo capito veramente cosa volesse dire derby per Padova, siamo entrati nella loro mentalità e questo si è visto sul campo».

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) «Ringrazierò sempre Lovisa e Tedino per quello che mi hanno dato — sorride Mandorlini, che domenica all’Euganeo vivrà la sua domenica più particolare, nella prima da ex contro i friulani — a Pordenone sono stato benissimo e penso di aver espresso al meglio le mie potenzialità. Tedino mi impiegava nel mio ruolo naturale da mezzala destra e giocavo più avanzato. Ho fatto 3 gol ma avrei potuto farne cinque. L’addio al Pordenone è stato troppo brusco per come l’avevo immaginato, ringrazio sia Lovisa che Tedino che hanno capito le mie aspirazioni. A Pordenone ho lasciato tanti amici, sarà un piacere riabbracciarli tutti. Non sono primi in classifica per caso, stanno giocando bene e meritano la posizione che occupano. Se sottovalutassimo l’impegno saremmo pazzi, perché lo scorso anno davanti al Pordenone c’era solo il Cittadella ed è stato proseguito un lavoro molto importante». […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) In estate, sull’asse Pordenone-Padova, si rischiò due volte «l’incidente diplomatico». La prima volta l’oggetto del contendere era Bruno Tedino, dichiarato obiettivo di Giorgio Zamuner per la panchina e poi blindato senza possibilità di ripensamenti da Mauro Lovisa. La seconda volta sotto la lente finì il centrocampista Matteo Mandorlini, che puntò i piedi per trasferirsi a Padova e per il quale per alcuni giorni ogni singola parola veniva centellinata per paura di spezzare il filo dell’equilibrio. Alla fine, nonostante Mandorlini fosse sotto contratto e avesse abbandonato il ritiro di Arta Terme, tutto proseguì senza intoppi. La richiesta di rescissione venne firmata dal Pordenone a distanza di qualche giorno dallo «strappo» e Mandorlini venne messo a disposizione di Oscar Brevi dopo essersi allenato con i nuovi compagni per circa una settimana.

Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Pordenone e Reggiana 30, Venezia 29, Padova, Gubbio e Sambenedettese 28, Bassano 26, Parma 25, FeralpiSalò 24, AlbinoLeffe 21, Santarcangelo 19, Ancona e SudTirol 15, Lumezzane* 14, Fano e Teramo 13, Maceratese* 12, Modena 11, Forlì e Mantova 9.

Ore 08.30 – Lega Pro girone B, risultati e marcatori della quindicesima giornata: Bassano-FeralpiSalò 1-2 (Crialese (Ba) al 13′ pt, Gerardi (Fs) al 21′ pt, Ranellucci (Fs) al 36′ st), Sambenedettese-AlbinoLeffe 1-1 (Sorrentino (Sa) al 24′ pt, Anastasio (Al) al 3′ st), Santarcangelo-Modena 1-0 (Dalla Bona (Sa) al 21′ st), SudTirol-Lumezzane 0-0, Ancona-Parma 2-1 (De Silvestro (An) al 6′ pt, Nocciolini (Pr) al 11′ pt, Frediani (An) al 24′ st), Mantova-Gubbio 0-3 (Valagussa (Gu) al 3′ pt, Candellone (Gu) al 27′ pt, Ferretti (Gu) al 45′ st), Pordenone-Fano 2-1 (Ingegneri (Pn) al 2′ pt, Masini (Fa) al 21′ pt, Berrettoni (Pn) al 23′ pt), Maceratese-Forlì 1-1 (Ventola (Ma) al 9′ st, Ponsat (Fo) al 30′ st), Reggiana-Teramo 1-0 (Mogos (Re) al 34′ pt), Venezia-Padova 1-3 (aut. De Risio (Ve) al 25′ pt, Dettori (Pd) al 28′ pt, Russo (Pd) su rigore al 45′ pt, Neto Pereira (Pd) al 44′ st).

Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.




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