«In carriera non mi sono mai trovato a vivere un campionato come questo. E adesso, prima di vedermi capitolare, mi dovranno tagliare una gamba. In questa stagione possiamo realizzare qualcosa di grande e non lasceremo nulla di intentato per riuscirci». Eccola qui, la risposta di Enrico Alfonso, se si parla di “cattiveria agonistica”, quella che secondo il d.g. Marchetti è venuta meno nella trasferta di Carpi di sabato scorso. Anche il portiere granata ammette, tuttavia, che al “Cabassi” il Cittadella non è stato quello di sempre. «È inutile negare che qualcosa ci sia mancato rispetto ad altre gare. Ma sono convinto che già contro la Spal arriverà la pronta reazione di tutti. Deve arrivare, perché altrimenti rischieremmo di essere soltanto una “mezza squadra”, mentre io credo che questo Cittadella sia davvero forte». Avete studiato il video del ko in Emilia? «Sì. Diciamo che non abbiamo fatto benissimo, contro una squadra che da subito ha cercato i lanci lunghi e la profondità. Abbiamo comunque creato più palle-gol dell’avversario, senza però mai centrare lo specchio della porta e impegnare Colombi. Abbiamo perso una grossa occasione, perché la giornata era potenzialmente favorevole per i risultati degli altri campi, anche se poi, nel posticipo, il Verona ha battuto il Bari».
[…]A proposito di fase difensiva: anche la Spal, sebbene in modo meno sfacciato rispetto al Carpi, punta sulle ripartenze. Cambierà qualcosa nella vostra impostazione tattica? Limiterete gli sganciamenti dei terzini? «Non credo proprio, perché il mister è pienamente convinto della bontà del nostro impianto di gioco e tutti noi lo siamo altrettanto. Proveremo ad imporre il nostro calcio, con maggiore attenzione. Per quanto riguarda la Spal, è vero, rimane chiusa dietro e, con elementi che hanno “gamba” come Antenucci e Finotti sfrutta gli spazi. Noi cercheremo di non farglieli trovare».
[…](Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)