Venezia-Padova, Dal Canto: “Due piazze in cui mi sono trovato benissimo! E stasera…”

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Un derby, mille intrecci. Per chi è stato di qua e di là, come giocatore, come allenatore, come direttore sportivo. Cuori divisi a metà, chi più, chi meno. Come quello di Alessandro Dal Canto, attuale allenatore della Primavera dell’Empoli (che sabato ha imposto a Torino il 2-2 all’allora capolista del girone B), quattro stagioni come giocatore del Venezia (1996-2000), conquistando con Novellino la promozione in Serie A, una e mezza come allenatore (dal 3 luglio 2013 al 20 ottobre 2014), ma anche tecnico delle giovanili e della prima squadra del Padova (2009-2012), dove la Serie A l’ha sfiorata arrivando alla finale promozione contro il Novara. «Il derby? Era ora che ritornasse», sbotta il 41enne tecnico di Castelfranco, ma vicentino d’adozione. «Una partita che arriva nel momento migliore delle due squadre. Sono felice che entrambe stiano vivendo stagioni positive, sono due piazze in cui sono stato benissimo: Venezia mi ha portato in A, a Padova sono diventato allenatore. Entrambe viaggiano sulle ali dell’entusiasmo, sono motivate e in serie positiva. Si preannuncia una gran bella sfida, una di quelle partite che ogni giocatore vorrebbe disputare e ogni allenatore preparare. E poi, alle spalle, ci sono due società solide, con persone serie, che nelle ultime stagioni hanno risollevato situazioni critiche, ripartendo dalla Serie D».

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Un derby sfugge a qualsiasi pronostico. «E la partita odierna ancora di più. Può veramente accadere di tutto. In partenza vedo il Venezia favorito perché potrà contare anche sulla spinta del Penzo. Settemila persone le ho viste raramente anche in Serie A a Sant’Elena, è uno stadio racchiuso, dove il pubblico si sente quando è pieno. Il fattore ambientale potrebbe risultare determinante, anche se ci saranno tantissimi tifosi da Padova». E guardando oltre? «Qualunque sia il risultato, non sarà decisivo. Questo è un girone complicatissimo, ci sono almeno 7-8 squadre che possono andare in B, quasi ogni settimana cambia la testa della classifica, e la promozione, tra chi resterà agganciato al vertice, si deciderà negli ultimi 2-3 mesi. Il Venezia possiede l’organico più forte e più lungo, poi in laguna si può lavorare tranquillamente. Credo che il Venezia potrebbe disputare un buon campionato di Serie B già adesso con questa rosa, ma anche il Padova ha un roster competitivo. Sono due squadre che non speculano sul risultato, mi sorprenderei se predominasse il tatticismo esasperato, non è partita da 0 a 0».

(Fonte: Mattino di Padova, Michele Contessa. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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