Si può essere eroi di un derby anche senza aver segnato un gol, anche in una partita bruttina, anche in una gara di fine estate. La storia recente del derby Venezia-Padova, che torna domani dopo otto stagioni d’assenza, è concentrata a metà anni Duemila. E ha un protagonista su tutti. L’unico in casa biancoscudata ad aver giocato tutti e sei i derby nel nuovo millennio è Andrea Cano, il secondo portiere con più presenze nella storia del Padova. Un amore, quello tra l’estremo difensore romano e la piazza biancoscudata, che ha vissuto uno dei momenti più palpitanti proprio nel corso di una sfida al “Penzo”. Seconda giornata del campionato di Serie C/1 2006/2007, il derby ritorna dopo nove anni, quasi come adesso, lo stadio è pieno, la partita è tesa e poco spettacolare fino all’85’, quando un calcio di rigore per il Venezia può cambiare le sorti della sfida. Sul dischetto si presenta l’ex Zerbini contro il vecchio compagno Cano, che lo guarda negli occhi, sta immobile fino all’ultimo e alla fine… «Mi butto dalla parte giusta e gli paro il tiro», è il ricordo del portiere. «Che giornata! A ripensarci, sembra fosse stato disegnato tutto come nei mei migliori sogni. Io che paro un rigore allo scadere, sotto la curva del Venezia e salvo il risultato, mentre dalla parte opposta dello stadio si alza il boato biancoscudato».
[…]Che fascino ha il derby contro il Venezia? «Una partita unica, troppo particolare. L’arrivo in traghetto, l’ingresso in uno stadio storico, l’atmosfera elettrizzante. Quella volta capii veramente cosa significasse derby per Padova».
[…]Quaranta giorni fa Brevi sembrava sull’orlo dell’esonero e l’ambiente stava esplodendo. Da quel momento ne ha vinte sette su otto, coppa compresa. Possibile che a Padova si debba arrivare quasi sempre al punto di non ritorno prima di ottenere risultati? «Sappiamo che Padova è una piazza esigente, a volte manca un po’ di pazienza e si vorrebbe tutto subito. Penso che Brevi nel momento più critico sia stato molto bravo a fare da scudo, a crederci e a mostrare che ha la squadra in mano. I risultati gli hanno dato ragione, bisogna continuare così e restare aggrappati alla vetta, anche perché non vedo una squadra che possa ammazzare il campionato». Che derby si aspetta? «Una partita bellissima e incerta. Negli ultimi anni mai le squadre si sono ritrovate entrambe così in alto in classifica».
[…](Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)