Giorgio Zamuner, come vive l’attesa? «Da biancoscudato, ma in maniera serena. È una partita sentita da entrambe le tifoserie, una gara difficile ma bella da giocare. Ci sarà lo stadio pieno, e tutte le componenti per un bello spettacolo. Noi arriviamo con un buon bagaglio di fiducia, di consapevolezza e di risultati». Quest’estate il presidente lagunare Tacopina utilizzò una frase, “We’ll kick Padova’s ass”, che lasciava trasparire grande sicurezza. Se fosse in lui, adesso sarebbe convinto di vincere come allora? «Il Venezia non avrebbe snobbato il Padova anche se fosse arrivato a questo derby ancora più distante in classifica. Quella credo sia stata una battuta goliardica, forse per manifestare una netta superiorità del Venezia sul Padova che però, per ora, secondo me non si è vista. Il campionato è molto equilibrato, la squadra di Inzaghi rimane comunque accreditata per vincere il girone, ma noi siamo convinti di poter andare al “Penzo” per giocarcela».
Chi ha più da perdere, in questa sfida? «Nessuna delle due, mancando ancora tantissime partite. Ma se una vittoria del Venezia cambierebbe poco, un successo per noi cambierebbe tutto, perché ci candiderebbe alla lotta per il primo posto». Quale giocatore toglierebbe a Inzaghi, se potesse? «Non nascondo che quest’estate ho provato a prendere 3-4 dei loro giocatori, anche se non vi dirò i nomi. C’è l’imbarazzo della scelta: dai due attaccanti a Marsura, da Fabris a Garofalo, arrivando a Pederzoli. Se c’è un giocatore che, però, fa fare il salto di qualità al gruppo, è Maurizio Domizzi». Il risultato? «È un derby da tripla, ma un pari mi andrebbe anche bene. Se poi arriveranno più punti, tanto meglio».
[…](Fonte: Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)