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Ore 20.30 – (Il Piccolo) Prosegue la preparazione degli alabardati in vista della trasferta di domenica ad Abano. Ieri doppia seduta di allenamento divisa fra palestra del Rocco e campo di Prosecco. Rincuorano le condizioni di Aquaro: il difensore centrale ha recuperato dopo il problemino muscolare della scorsa settimana che gli aveva fatto saltare la partita col Belluno e dunque sarà pienamente disponibile per domenica. Ancora cautela invece per França, che risente della forte botta presa nel finale della partita contro il Belluno: si confida di recuperare il bomber brasiliano per domenica, ma al momento l’attaccante resta ancora in dubbio. […]
Ore 20.00 – (Il Piccolo) Il groviglio era già noto da tempo. Referendum a parte, domenica 4 dicembre è anche il giorno in cui i calendari di serie D di calcio e A2 di basket hanno creato un curioso incrocio di derby nell’arco di poche decine di metri: al Rocco Triestina-Mestre, al PalaRubini Alma Trieste-Gsa Udine. Con il passare del tempo, però, le due partite hanno acquisito sempre più importanza con conseguente potenziale boom di presenze. E conseguenti possibili tensioni, vista la rivalità fra le tifoserie. Triestina e Mestre si stanno addirittura giocando il comando del girone in serie D, mentre nel basket cresce l’attesa per una sfida che manca ormai da 12 anni. Insomma, vista la vicinanza degli impianti, il fatto che l’orario di inizio è fissato da calendario per le 14.30 al Rocco e per le 18 al palaRubini, e che è previsto un massiccio afflusso di tifosi ospiti per entrambe le partite, da qualche giorno erano iniziate le manovre per evitare guai di ordine pubblico. […] Si va verso l’anticipo del derby del basket tra Alma e Gsa Udine alle 20.30 di sabato 3 dicembre mentre l’incontro del Rocco rimarrebbe la domenica alle 14.30. Da parte della Questura ci sarebbe l’ok all”apertura” da parte della Pallacanestro Trieste e anche l’Apu Gsa sarebbe disponibile all’anticipo. Si aspetta tuttavia il decisivo – e non scontato – ok da parte della Federbasket. Di fronte a una necessità per esigenze di ordine pubblico, però, anche eventuali resistenze dovrebbero venir rimosse. Possibile che già oggi ci sia l’ufficializzazione, al più tardi arriverà domani. Sia Alma che Triestina, infatti, aspettano di conoscere data e orario definitivo per poter far scattare la prevendita dei biglietti. Prima di imboccare questa strada, erano state prese in esame altre ipotesi. Di fronte alle prime proposte delle autorità su un eventuale anticipo di una delle partite sia Alma che Triestina avevano fatto sapere di preferire la domenica. Cassata in particolare l’ipotesi di un Triestina-Mestre anticipato al sabato: sul piano della sicurezza giocare di sera al Rocco sarebbe un ulteriore rischio, inoltre si sarebbero probabilmente persi i tifosi più anziani e quelli più piccoli. […]
Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Per la presentazione ufficiale delle nuove maglie griffate Lotto Sport Italia è stata scelta una location impareggiabile: la Loggia Nardini direttamente sul ponte Vecchio di Bassano, da sempre il simbolo di una città. E il ponte compare pure in bella evidenza sulla divisa dei due portieri Elia Bastianoni e Gianmaria Rossi, giusto per confermare il legame sempre più saldo fra il Bassano Virtus e la realtà in cui si muove. Mattia Proietti, Nicola Bizzotto e Filippo Stevanin sono gli altri tre testimonial scelti per l’occasione, la divisa «Home» si contraddistingue per il connubio tra lo stile vintage anni ’70, e i tradizionali colori del club rivisitati nelle tonalità del giallo fluo e del rosso bordeaux, che richiama proprio il colore del legno del Ponte Vecchio. A far da padrone di casa, oltre al neodirettore marketing di Lotto Sport Italia, Stefano Taboga, anche il presidente del Bassano, Stefano Rosso, di ottimo umore e disponibile a una chiacchierata sul momento del club. «Il nostro girone, come già avevo intuito e detto in estate — spiega — è nettamente il più difficile dei tre. Lo dimostra la presenza di ben otto squadre in quattro punti. Eravamo primi in classifica, abbiamo rallentato un attimo perdendo in casa con la Maceratese e abbiamo perso quattro posizioni. Nessun dramma, però in una simile situazione si fa presto a passare dalle stelle alle stalle». La concorrenza è agguerritissima, soprattutto quella delle vicine di casa: «Vanno tutte fortissimo — sorride — lo scorso anno la classifica finale è stata Cittadella prima, Pordenone seconda e noi terzi, quest’anno in testa c’è il Venezia, il Pordenone è secondo, noi e il Padova siamo lì a lottare. È un orgoglio anche per il nostro territorio e per il Triveneto ma la mia favorita, sia ben chiaro, resta il Bassano…».
Ore 19.00 – (Giornale di Vicenza) Allora, la nuova maglia è proprio figa, poche menate. Sulle prime può apparire un filo scura, poi alla luce del sole però risalta che è un benessere. Il giallo fluo molto acceso e impattante e il rosso quasi bordeaux la caratterizzano con un richiamo un po’ vintage, in stile anni Settanta, ma l’ispirazione in effetti è nata da lì. «L’idea mi è venuta quando mi hanno regalato una vecchia casacca del Bassano di tanti anni fa – confida il presidente Stefano Rosso – e da quella ho preso spunto». E la felice connection Diesel-Lotto ha prodotto questa divisa originalissima («Un parto laborioso durato nove mesi – conferma il pres – tra sette differenti modelli presi in esame»), ma l’esito, a badare ai commenti degli astanti, radunatisi ieri alla Loggetta Nardini, a ridosso del Ponte degli Alpini, è stata da promozione a pieni voti. La t-shirt dei portieri poi è uno spettacolo: bianco-grigia con il Ponte Vecchio stilizzato sul davanti e lo sfondo del Monte Grappa che si staglia solenne. E nel retro, tanto nel completo dei numeri uno che in quello degli altri giocatori, si staglia la skyline del monumento cittadino. «Un legame col territorio a simboleggiare e rafforzare il senso di appartenenza con Bassano – ribadisce Stefano – anche la location voluta per l’evento, a ridosso del celebre ponte, non è casuale, anzi. Siamo la squadra di questa città e in essa e nella sua gente ci identifichiamo». […]
Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il pericolo pubblico numero uno, a cui il Pordenone dovrà stare maggiormente attento sabato pomeriggio, ha il cognome di un marchio d’alta moda. Ma al posto dell’eleganza usa la concretezza. È il fiorentino Niccolò Gucci, l’arma più potente a disposizione del Fano, prossimo avversario dei ramarri in campionato. L’attaccante è arrivato alla sua quarta stagione in carriera tra i professionisti, dopo quelle vissute a Borgo a Buggiano, Perugia e Poggibonsi. Fino a oggi ha realizzato quattro reti ed è il capocannoniere della squadra marchigiana. In serie D era una macchina da gol: l’anno scorso ha trascinato il Fano alla promozione grazie a 17 centri in 31 partite, record personale in carriera. Ma è il centrocampo il reparto più folto della squadra marchigiana di scena sabato al Bottecchia. Il modulo con cui gioca il Fano è il classico 3-5-2, con due ali larghe (contro il Gubbio hanno giocato Taino a sinistra e Lanini a destra), un regista che si abbassa (Bellemo) e due mezze ali (Gualdi e Gabbianelli). All’occorrenza, durante la fase difensiva, la retroguardia diventa una linea a cinque. […]
Ore 18.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Marcelo Mateos l’aveva detto addirittura a settembre: Tutti parlano di Parma e Venezia, ma a contendersi la promozione – aveva pronosticato allora l’ex direttore di campo neroverde passato nella città del Santo – saranno la Reggiana e il mio Padova. Il Pordenone potrà giocarsi il terzo posto. La profezia di Marcelo potrebbe avverarsi. Tre le giornate determinanti per dargli ragione: l’ultima durante la quale i biancoscudati hanno umiliato al Tardini il Parma (4-1) avviando esoneri e dimissioni di massa in casa crociata, la prossima, lunedì 28 (posticipo) quando andranno a Sant’Elena a far visita al Venezia e quella successiva del 4 dicembre quando ospiteranno il Pordenone. Anche a Pordenone si sta alzando la febbre per la partita del 4 dicembre a Padova. Decisamente importante, se ha ragione Mateos nel dire che sarà corsa a tre. “Io non ho la sfera di cristallo come Marcelo – sorride Bruno Tedino -. Anzi non riesco nemmeno a vedere oltre a sabato. Nella testa mia e dei ragazzi c’è solo la partita con il Fano che vale 3 punti come quella di Padova”. Testa quindi solo alla sfida con i marchigiani che potrebbe regalare ai neroverdi il primato in classifica almeno per due notti. […]
Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Eros Pellegrini sembra destinato a saltare pure la gara con il Fano. Anche ieri, infatti, il terzino ex Pisa non si è allenato con la squadra. Soffre ancora dell’infortunio al polpaccio accusato nell’amichevole col Fontanafredda, gara giocata una settimana fa. Difficilmente sarà dunque convocato. Il 26enne veneto è l’unico indisponibile, per il resto il tecnico Bruno Tedino ha tutti a disposizione. È rientrato a regime anche Matteo Buratto dopo quasi due mesi: salvo clamorose sorprese sarà del gruppo per l’incontro di sabato. […]
Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) La stagione scorsa, nel Pordenone delle otto vittorie di fila, lui era lì: trequartista nel 4-3-1-2, dove l’aveva “inventato” Tedino. In questa mini-serie positiva (3 successi consecutivi) Luca Cattaneo è di nuovo tornato in quella posizione, e ha ripreso a incidere. Si trova anche nel magic-moment del 26enne di Porlezza l’ottimo novembre dei neroverdi: il giocatore è reduce da 3 gol nelle ultime due partite, che hanno riscattato il suo avvio di campionato, messo le ali alla squadra e fatto sognare i tifosi. Ecco, dei cuori neroverdi è l’idolo: ma chi è realmente Cattaneo? Lo stesso ragazzo che si vede in campo, umile e disponibile, che fa una vita comune. […] Cattaneo si trova a suo agio coi compagni di squadra e, in particolare, coi tifosi, con cui riesce a instaurare in ogni piazza un’empatia speciale. Il trequartista, infatti, si ferma a parlare del Pordenone e di calcio con tutti, risponde a ogni suo fan su Facebook. Un aspetto curioso, ai limiti del “normale”, se non altro per la pazienza e l’incredibile disponibilità. È chiaro che questa fatica venga ripagata da un incredibile affetto. Anche per questo motivo Cattaneo si trova molto bene a Pordenone. Con la società il rapporto è ottimo, tanto che il suo contratto è stato prolungato pochi mesi fa sino al 2018. Un anno, questo, che per lui sarà speciale: sposerà la sua compagna Alice, sua coetanea, fotografa di Sori (Genova), che ha conosciuto quando giocava a Savona, ultima parentesi a nord-ovest prima di stabilirsi a Bassano e quindi a Pordenone. Con la sua ragazza Luca si vede spesso passeggiare per il centro, a volte assieme al suo grande amico e tifoso neroverde Orazio Greco. Non ha vizi Cattaneo, si allena e pensa alla sua famiglia e agli affetti più cari. Nessun lusso o distrazione. Una persona “normale”, doppiamente amata dai tifosi perché in lui si rispecchiano.
Ore 16.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La buona notizia che arriva dal centro tecnico di Isola Vicenza è il recupero, ormai completato, di Galano che ieri si è allenato con il gruppo disputando anche la partitella finale. Il fantasista ha superato il problema alla caviglia e, anche se la sua condizione atletica non può essere ottimale, è probabile che contro il Benevento sarà a disposizione di mister Bisoli. […] La seduta di ieri ha dato buone risposte sullo stato di salute di D’Elia e Pucino che martedì pomeriggio non si erano allenati. «Tutto a posto — ha spiegato l’ex terzino di Sassuolo e Chievo — la nostra attenzione è rivolta tutta al Benevento, una gara che vale molto per noi perché abbiamo l’occasione per dare valore al pareggio di Vercelli». E Pucino insiste sulla necessità di dare continuità ai risultati positivi. «In serie B infilare una serie di partite positive è molto importante, invece noi fino ad oggi siamo stati troppo altalenanti. Inutile dire che daremo tutto per vincere ma ormai le parole contano poco o niente; l’importante è far parlare il campo e noi ce la metteremo tutta, vogliamo dare una soddisfazione ai nostri tifosi che ci sono sempre stati vicini anche nei momenti in cui qualche partita l’abbiamo sbagliata. Contro il Benevento speriamo sia la volta buona, ci sono tantissimi motivi per vincere questa partita».
Ore 16.00 – (Giornale di Vicenza) Pierpaolo Bisoli lo aveva anticipato dopo la partita di Vercelli: «Preparatevi a vedere spesso moduli diversi, perché ritengo sia utile utilizzare varie soluzioni». Detto, fatto. Ieri al Morosini il tecnico biancorosso ha impostato la sua squadra su un’altra variante tattica: ecco il 4-1-4-1, con un regista basso davanti alla difesa e le “staffette” sulle fasce tra terzini ed esterni per arrivare spesso al cross dal fondo. In effetti con questo atteggiamento il Vicenza può sfruttare al meglio una delle armi più importanti che ha appena ritrovato: la coppia sulla corsia mancina formata da D’Elia e Giacomelli, che già a Vercelli hanno dimostrato di non avere smarrito l’ottima intesa creata negli ultimi tre campionati. E non a caso anche nella partitella in famiglia di ieri il primo gol dei “titolari” è nato proprio da una perfetta combinazione tra il fantasista umbro e il terzino campano, che si è inserito in area e ha sfruttato alla perfezione l’assist del compagno. Se sul lato sinistro del campo i meccanismi sono senz’altro rodati (a fare da “cerniera” come mezzala tra D’Elia e Giacomelli, come l’anno scorso, ieri c’era Signori), a destra invece Bisoli può valutare diverse opzioni. Non ci sono dubbi sul terzino, che ovviamente è Pucino, mentre le posizioni di mezzala e di esterno sono tutte da studiare. Ieri come interno di centrocampo è stato provato stabilmente Bellomo, che ovviamente ha caratteristiche diverse da Signori; l’esterno, invece, è stato Siega nel primo tempo e un vivace Orlando nella ripresa. Proprio da un assist di Orlando per l’inserimento di Bellomo è nato il raddoppio della formazione dei titolari; Siega invece, passato nel secondo tempo con le “riserve”, aveva firmato con un bel diagonale il momentaneo pareggio.
Ore 15.30 – (Gazzettino) Non è mai stato propriamente un goleador, ma Manuel Iori con il passare degli anni ci sta prendendo gusto: nell’ultima stagione ha fatto cinque gol, adesso è già a quota quattro in appena 14 gare disputate. Il suo record risale alla stagione 2008-2009, la sua prima in serie B proprio con la maglia del Cittadella, dove riuscì a realizzare sette reti in 41 partite. C’è tutto il tempo per migliorare. «Vedere Iori in zona gol – sottolinea l’interessato – è frutto del lavoro di tutta la squadra. Detto questo, sto davvero vivendo un buon momento, anche fisicamente». Fa parte di uno schema oppure è stata studiata sul campo la sua continua proiezione nell’area avversaria? «È nata l’anno scorso, in Lega Pro. Sulle palle inattiva mi sganciavo e sono riuscito a fare due gol di testa. Sto sfruttando le occasioni che mi capitano, è chiaro che lavoriamo molto sui calci piazzati». Il gol di venerdì poteva sembrare facile vedendolo da fuori. «Invece non è stato così, perché mi sono accorto del pallone che stava arrivando soltanto all’ultimo momento, sono stato bravo a metterci il piede. È stato il là alla nostra rimonta». […] «Stiamo bene, siamo galvanizzati dall’importante e prestigioso successo sul Verona, ma non dobbiamo pensarci più, perché all’orizzonte ci attende un altro impegno gravoso. Il Carpi è appena retrocesso, ha vissuto due anni di grande esaltazione vincendo due campionati di fila e anche in serie A si è ben disimpegnato. Dobbiamo stare molto attenti». È una squadra indigesta da affrontare per il Cittadella. «Ha un modo di giocare che dà fastidio, si difende e riparte, cerca sempre di allungarti sul campo. Il Cittadella si presenterà con grande autostima e vuole continuare a stupire». Senza porsi obiettivi. «Dobbiamo pensare partita dopo partita, non possiamo fare calcoli a lungo termine, non rientra nel nostro modo di pensare».
Ore 15.00 – (Mattino di Padova) I piedi vellutati di Chiaretti e Schenetti, che hanno fruttato tre assist da calcio d’angolo. Quello di Benedetti (un gol e un assist). Quello di Iori, che ha firmato il momentaneo pareggio, riaprendo il match. I piedi e la capoccia di Litteri (doppietta) e Scaglia, autore della rete del sorpasso. C’è la firma di tutti loro nella straripante affermazione del Cittadella sul Verona. Ma, a guardar bene, in controluce si legge pure quella di Edoardo Gorini. Il “Goro”, come lo chiamano al campo, ex colonna della difesa del Cita, oggi secondo allenatore alle spalle di Venturato. È lo stratega dei calci piazzati granata che, nel derby, hanno prodotto tutti e cinque i gol realizzati. «La vittoria è stata una bella soddisfazione e un premio. Ma il merito più grande è di chi calcia: per segnare servono la concentrazione e la capacità di mandare il pallone dove è stato deciso, oltre alla bravura nella scelta dei tempi di inserimento». D’accordo, il lavoro svolto, però, si è visto tutto. Quanto tempo dedicate alla preparazione di punizioni e corner? «Prima c’è l’analisi video delle ultime partite degli avversari. Si cerca di capire dove sono andati in difficoltà in fase difensiva e come tirano a loro volta i calci da fermo in quella offensiva, in modo da valutare le possibili soluzioni da adottare per ridurre i pericoli. Non saprei quantificare il tempo dedicato allo studio, soprattutto da me e da Roberto Musso, ma… è tanto. In campo, invece, riserviamo ai piazzati una buona parte di uno degli ultimi allenamenti settimanali, a ridosso della partita. Alla gara di sabato a Carpi penseremo nella seduta di domani». […]
Ore 14.30 – (Corriere del Veneto) «Ci penso tante volte a quello che potrei fare a gennaio se fossimo ancora in una posizione di classifica come quella che occupiamo. Ci penso ma non ho ancora una risposta. Da un lato, se dovrò fare qualcosa, lo farò sicuramente; dall’altro bisogna capire se sia il caso di toccare determinati equilibri interni inserendo un giocatore di spessore». […] Certo è che in una settimana Marchetti passerà dal Verona al Carpi, ossia i due club che forse più di ogni altro hanno tentato di strapparlo al Cittadella. «L’interesse di Verona e Carpi c’è stato, lo ammetto – sorride Marchetti – fa piacere che si siano avvicinati a me, ma chi mi conosce sa quanto sia legato al Cittadella. Quando ci fu la trattativa con il Carpi avrei dovuto lasciare da sconfitto e non mi andava. Il Verona, invece, è cosa dell’estate scorsa: ma io sono ancora qui. La serie A stuzzica tutti ma sono convinto che magari prima o dopo, sempre tenendo i piedi per terra, si potrà provare a raggiungerla qui. E se non sarà così, Cittadella rimane sempre la mia serie A». Negli occhi c’è ancora lo straordinario successo sull’Hellas per 5-1: «E’ stata una serata memorabile – chiude Marchetti – ma io cerco di vivere tutto con equilibrio. E penso al Carpi, che è il peggior avversario che in questo momento ci potesse capitare».
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) A cinque giorni da Venezia-Padova (lunedì 28 ore 20.45) sono già sicuri più di 5.000 tifosi al Penzo. Ieri la prevendita ha raggiunto quota 3.926 (oltre 721 i padovani) cui vanno aggiunti i 1.111 abbonati, tant’è che a breve la società (essendo da giorni esaurita la curva sud) potrebbe aprire al pubblico gli ultimi due dei 7 settori dei distinti-Solesin. «Sia noi sia il Padova arriviamo al derby di slancio – tasta il polso il ds Giorgio Perinetti – grazie alla vittoria esterna di sabato in campionato e al passaggio ai quarti di Coppa Italia (il Venezia ha eliminato 5-3 ai rigori la Reggiana, mentre il Padova ha vinto 1-0 a Carrara, ndr). Chi sta meglio? Lo dirà il campo, certo noi non abbiamo mai nascosto le nostre ambizioni per questa stagione figuriamoci per il derby, ma è dal primo giorno ho sempre considerato i biancoscudati tra i nostri avversari più competitivi». Oggi mister Inzaghi ha concesso una giornata di riposo a fronte del doppio allenamento di domani. Il recupero dell’attaccante Geijo resta complicato. «Avverte ancora dolore all’inguine ma forse non è detta l’ultima parola, vediamo se ci riesce il miracolo – lo spiraglio lasciato da Perinetti -. Ad ogni modo siamo tranquilli e dovremo continuare ad esserlo, perché lunedì vogliamo vincere ma sarebbe sbagliato adottare una strategia scriteriata contro un Padova che, abile com’è nel difendere a cinque e ripartire, non a caso ha fatto meglio fuori casa che all’Euganeo». […]
Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Sono passati diversi anni dall’ultima sfida fra le due formazioni e in quell’occasione con la maglia del Padova c’era Alex Pederzoli. «È vero, posso dire “io c’ero” — sorride Pederzoli — e ricordo che con quella vittoria entrammo nella nostra serie positiva. Speriamo che l’epilogo possa essere uguale». Una partita importante anche per la classifica: il Venezia per provare la fuga, il Padova per fermare la capolista e confermare il colpo grosso fatto a Parma. «È una partita molto sentita ma soprattutto una gara molto importante visto quello che dice la classifica — continua Pederzoli — se ci fossero stati 10 punti di differenza sarebbe stata meno prestigiosa, invece così vedremo due squadre in grande forma». E poi ci sarà lo spettacolo sugli spalti di un Penzo pronto a vivere una notte magica, a distanza di anni dall’ultimo grande match in notturna. «Sarà uno spettacolo ed è bello che ci sia tanta gente — conclude Pederzoli — nei derby ci stanno anche gli sfottò ma penso sarà uno spot per il calcio. Chissà che dopo Lecce-Foggia, possiamo mostrare che anche al nord ci sono partite che vengono seguite con tanta passione. E il fatto che siano presenti entrambe le tifoserie sarà ancora più bello per noi».
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Un derby l’ha già vinto al Penzo, ma allora era dalla parte opposta. Alex Pederzoli giocò gli ultimi dieci minuti nell’ultima sfida tra Venezia e Padova, mentre Davide Facchin all’epoca era il vice di Cano e nella difesa arancioneroverde giocava Davide Mandorlini, fratello maggiore del biancoscudato Matteo. […] Il Venezia arriva da capolista solitario, il Padova dalla perentoria vittoria di Parma. «Noi siamo dove tutti si aspettavano, il Padova è ritornato nella posizione che gli spetta. Ha una rosa competitiva, la sorpresa era prima, quando sembrava in difficoltà, non adesso: ha un organico che vale il Venezia, il Parma o la Reggiana. Sabato ha disputato una grandissima partita al Tardini, ma la settimana prima, pur vincendo con la Feralpisalò, avrebbe meritato di perdere. Noi abbiamo il vantaggio di presentarci al derby con 4 punti di vantaggio, non è male, dovessimo vincere manderemmo a 7 lunghezze una pericolosa pretendente». Così vicine, così lontane Venezia e Padova. «Ci sono differenze sostanziali tra le due piazze: più tranquilla Venezia, qua si lavora serenamente. Padova è più umorale, soprattutto a livello di opinione pubblica, si passa troppo facilmente dall’euforia eccessiva alla depressione totale e viceversa». Ipotizzare l’andamento del derby è materia da chiromanti. «Sono partite a sè», osserva Alex Pederzoli, «il Venezia è una squadra più propositiva, cerca sempre di dettare i ritmi, ma il Padova è molto temibile nelle ripartenze. Ci sarà una bellissima atmosfera, lo stadio sarà ribollente di pubblico, noi giochiamo in casa e i nostri tifosi ci daranno una spinta ulteriore».
Ore 12.30 – Qui Guizza: termina l’allenamento.
Ore 12.20 – Qui Guizza: sessione extra per Cappelletti, Emerson e Russo.
Ore 12.10 – Qui Guizza: partitella finale.
Ore 11.50 – Qui Guizza: esercizi col pallone tra slalom e tiri in porta.
Ore 11.30 – Qui Guizza: gruppo diviso in due tronconi, lavoro di scarico per i titolari di ieri. Con loro anche Sbraga, uscito anzitempo a Carrara per crampi.
Ore 11.10 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.
Ore 10.50 – (Il Tirreno) «Il Padova ha un organico di grandissima qualità», spiega mister Andrea Danesi in sala stampa. «Lo dice il fatto che ha collezionato un tiro e mezzo in porta e ha fatto un gol e mezzo (il riferimento è al gol di Gaiola e alla traversa Germinale ndc). Credo che la sintesi della partita sia questa. Noi abbiamo avuto un possesso palla e territoriale forse del 70%. Abbiamo creato tantissime situazioni da gol su traversoni, su cross importanti e non siamo mai riusciti a trovare la via della rete. Mi spiace uscire immeritatamente. Al di là dei complimenti che bisogna fare al Padova, che ha saputo difendere il risultato in dieci, la prestazione della Carrarese è stata comunque buona. Dispiace uscire per tanti motivi, soprattutto non aver trovato il gol dopo tutta questa supremazia di palla, di gioco e di situazioni da rete. Questo servirà a tutti noi, in primis l’allenatore, per cercare di trovare soluzioni e atteggiamenti diversi affinché crescano le possibilità di andare in rete». […]
Ore 10.40 – Le pagelle del Padova (Gazzettino, Andrea Miola): Favaro 6.5; Boniotti 5, Sbraga 6.5 (Scevola sv), Monteleone 6.5; Fantacci 6, De Risio 6.5, Filipe 6, Gaiola 6.5 (Cappelletti 6), Tentardini 6; Germinale 6.5, Neto Pereira 6.5 (Marcandella sv).
Ore 10.30 – (Gazzettino) Il Padova non tradisce le attese neppure in Coppa Italia: espugna il campo di Carrara e si qualifica ai quarti dove l’8 febbraio affronterà in gara secca un’altra compagine toscana del girone B, il Cuoiopelli che ieri ha superato per 3-1 in trasferta il Pontedera. Per i biancoscudati si tratta della settima vittoria nelle ultime otto partite disputate, in questo caso frutto di una prova di grande carattere, costruita sulla rete nelle battute iniziali di Gaiola e difesa con le unghie e con i denti per il resto della gara nonostante l’inferiorità numerica per oltre un’ora a causa dell’espulsione per doppia ammonizione di Boniotti.
Dei titolari della sfida vincente a Parma, Brevi si porta in Toscana il solo Cappelletti, che parte dalla panchina, ma pur con interpreti diversi, non cambia il modulo 3-5-2. In campo, tra gli altri, l’ex di turno Sbraga, il recuperato De Risio a centrocampo, affiancato da Filpe e Gaiola, e in avanti il tandem formato da Germinale e Neto Pereira. […]
Ore 10.20 – (Gazzettino) […] Novanta minuti di gara per De Risio, assente da due mesi per il problema alla caviglia. «Oltre a lui, Germinale e Filipe hanno fatto tutta la gara, Neto quasi e Sbraga si è arreso solo alla fine per i crampi. Sono soddisfatto perché non era facile tenere e il nostro obiettivo è quello di cercare di aumentare il livello di tenuta fisica di quei giocatori che hanno un leggero ritardo di condizione rispetto agli altri. In più hanno dimostrato di avere carattere e voglia». […] Ecco Riccardo Gaiola, padovano doc e match winner. «Sono veramente contento commenta – ed è stata una grande emozione, proprio quello che volevo. È stata una bella azione nel suo complesso, speravo che la palla mi arrivasse e mi sono fatto trovare pronto». Poi il centrocampista allarga l’analisi: «Abbiamo fatto più di un tempo e mezzo in dieci ed è in queste situazioni che bisogna tirare fuori il carattere e si vede il gruppo. Di qui a dicembre ci aspettano sette gare per cui c’è bisogno di tutti».
Ore 10.10 – (Gazzettino) Vittoria e conseguente passaggio del turno, carattere e capacità di soffrire messi in mostra in quantità industriale e buone indicazioni da parte di quei giocatori al rientro dopo lungo stop. Anche la trasferta toscana di Coppa regala spunti positivi a Oscar Brevi. «Ci siamo complicati un po’ la vita da soli – la disamina del tecnico – perché rimanere in dieci dopo circa 25 minuti non è semplice, anche perché avevamo giocatori al rientro da infortuni, ma la squadra ha lottato, retto l’urto e tenuto bene il campo. È chiaro che qualcosa si è concesso, soprattutto sui cross degli esterni, perchè avevamo scelto di tenere il più a lungo possibile i due attaccanti per non schiacciarci troppo». […]
Ore 10.00 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia): Favaro 7; Boniotti 5, Monteleone 6.5, Sbraga 6.5 (Scevola sv), Tentardini 6; Gaiola 6.5 (Cappelletti 6.5), Filipe 6, De Risio 7; Fantacci 6; Germinale 6, Neto Pereira 7 (Marcandella sv).
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) E se il destino regalasse a Padova e Venezia un altro doppio scontro, dopo che, tra fallimenti e retrocessioni, il derby ormai manca da oltre sette anni? Non sarebbe affatto un dispiacere per le due piazze confrontarsi addirittura in due competizioni: i biancoscudati superano lo scoglio degli ottavi di finale di Coppa Italia Lega Pro battendo 1-0 la Carrarese, e a febbraio sfideranno il Tuttocuoio (3-1 al Pontedera) nei quarti, ancora in gara secca. Ma il tabellone regala un’altra affascinante possibilità: quella di una semifinale proprio col Venezia, che ai quarti sfiderà il Como. Un possibile doppio scontro, in andata e ritorno, a cavallo tra febbraio a marzo, con vista sulla finalissima. A quattro giorni dal primo faccia a faccia, in programma lunedì sera al “Penzo”, biancoscudati e lagunari sognano di fronteggiarsi anche in Coppa Italia. L’ottavo di finale contro la Carrarese, ieri, ha seguito un copione molto simile a quello dei sedicesimi con il Bassano: Padova avanti nei primi minuti, e poi costretto a difendere il vantaggio con i denti. La formazione, decisamente più esperta di allora con i rientri di Neto Pereira, De Risio e Filipe in luogo dei ragazzini della Berretti, ha dovuto soffrire contro una Carrarese modesta nei nomi e nei valori tecnici perché costretta, per oltre un’ora, in inferiorità numerica a causa della sciocca espulsione di Boniotti. […]
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Raggiante il match-winner, il padovano Riccardo Gaiola: «Una grande emozione segnare con questa maglia, sono veramente contento», le parole del centrocampista biancoscudato, costretto ad arretrare come terzino dopo l’espulsione di Boniotti. «Abbiamo giocato in dieci per più di un’ora, ed è in queste situazioni che il gruppo deve venir fuori, e noi l’abbiamo fatto con una prova di carattere. Contro il Venezia sarà una grande emozione: la partita è molto sentita in città ed è bello poterne far parte, dopo che da piccolo i derby li seguivo facendo il raccattapalle all’Euganeo». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) E anche la Coppa Italia è finalmente alle spalle. Da questa mattina, con l’allenamento fissato alla Guizza per le 11, il Padova si tuffa nella marcia di avvicinamento al derby di lunedì sera al “Penzo”, contro la capolista Venezia. Una partita sentita da entrambe le parti, attesa come non mai, colorata dal pubblico delle grandi occasioni e con la partecipazione in massa dei tifosi biancoscudati. A ieri i biglietti venduti ai tifosi ospiti erano arivati a quota 721 sui 3926 totali già staccati, ai quali bisogna aggiungere i 1111 abbonato che portano il totale oltre quota cinquemila. «Contro la Carrarese abbiamo ottenuto una vittoria che ci dà ancora più morale», le parole del tecnico Brevi dopo il successo in Toscana, «Volevamo andare avanti nella competizione, e sono contento che siamo riusciti a passare il turno. Ora ci tuffiamo in questo derby: una gara importante, con il tempo sufficiente per recuperare le forze». […]
Ore 09.10 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia): Favaro 7; Boniotti 4.5, Monteleone 6.5, Sbraga 6.5 (Scevola sv), Tentardini 6.5; Gaiola 7 (Cappelletti 6), Filipe 6, De Risio 7; Fantacci 6; Germinale 6.5, Neto Pereira 7 (Marcandella sv).
Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Vincere aiuta a vincere, si dice e si è sempre detto. E in effetti, mai come quest’anno, anche la Coppa Italia ha un significato ben preciso e il passaggio di ogni turno non è un semplice dettaglio. Vista la bagarre in zona playoff, per chi non farà parte del ristrettissimo gruppo di elette delle prime classificate dei tre gironi vincere la competizione potrebbe essere fondamentale. Il successo in Coppa, infatti, fornirà una spinta per saltare un turno nei lunghissimi spareggi promozione. Ecco così che sarà pure il «Padova due», quello che, in attesa del derby di lunedì sera contro il Venezia, si sgranchisce le gambe a Carrara e prova a recuperare la forma migliore di tre suoi uomini chiave (De Risio, Neto Pereira e Filipe) ma vincere fa sempre piacere, più che mai in dieci contro undici per il cartellino rosso a Boniotti dopo appena 28 minuti. La Carrarese va al tappeto per 1-0 nonostante la superiorità numerica per oltre due terzi di partita e il pass per i quarti (a febbraio l’avversario sarà il TuttoCuoio che ha battuto 3-1 il Pontedera) lo stacca Oscar Brevi. […] Insomma, tanti sorrisi e pacche sulle spalle, questo Padova piace, vince e ha un carattere di ferro. Un mese fa nessuno avrebbe potuto immaginarlo e invece la squadra biancoscudata è una piacevole realtà. Intanto, inutile negarlo, l’attenzione è tutta rivolta al derby del Penzo, lunedì alle 20,45. Venezia e Padova si ritrovano faccia a faccia dopo diversi anni dall’ultima sfida incrociata e le posizioni di vertice della due squadre sono un fattore in più. Insomma, ci si può aspettare una gran bella partita e lo spettacolo di pubblico (già toccata quota cinquemila) non mancherà di sicuro.
Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 29, Pordenone, Reggiana e Sambenedettese 27, Bassano 26, Gubbio, Padova e Parma 25, FeralpiSalò 21, AlbinoLeffe 20, Santarcangelo 16, Maceratese* e SudTirol 14, Fano, Lumezzane* e Teramo 13, Ancona 12, Modena 11, Mantova 9, Forlì 8.
Ore 08.30 – Lega Pro girone B, risultati e marcatori della quattordicesima giornata: Lumezzane-Sambenedettese 0-1 (aut. Bonomo (Lu) al 2′ st), SudTirol-Santarcangelo 1-0 (Gliozzi (St) al 21′ st). Fano-Gubbio 0-1 (Casiraghi (Gu) al 45′ pt), Forlì-Mantova 4-1 (Sereni (Fo) al 6′ pt, Bardelloni (Fo) su rigore al 20′ pt e su rigore al 29′ pt, Marchi (Ma) al 35′ pt, Ponsat (Fo) al 18′ st), Parma-Padova 1-4 (Calaiò (Pr) al 26′ pt, Altinier (Pd) al 28′ pt e al 36′ pt, Mazzocco (Pd) al 7′ st, Russo (Pd) al 23′ st), Reggiana-AlbinoLeffe 2-0 (Mogos (Re) al 26′ pt, Manconi (Re) al 1′ st). FeralpiSalò-Venezia 0-1 (Modolo (Ve) al 33′ st), Bassano-Maceratese 0-2 (Colombi (Ma) al 20′ st, Malaccari (Ma) al 48′ st), Teramo-Ancona 3-2 (Ilari (Te) al 7′ pt, Bulevardi (Te) al 11′ pt, De Silvestro (An) al 41′ pt e al 9′ st, Fratangelo (Te) al 34′ st), Modena-Pordenone 0-3.
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