Favaro 7: Salva il risultato nel primo tempo sul tap-in di Massoni. E nella ripresa è chiamato al super-lavoro tra uscite e parate a terra…
Boniotti 5: Ha il pregio di entrare nell’azione del definitivo 0-1 con un bel pallone filtrante per Neto Pereira, ma il demerito di farsi ingenuamente espellere. E lasciare la propria squadra in dieci per un’ora non è il massimo…
Sbraga 6: Bravo a non farsi condizionare dai continui insulti dei suoi ex tifosi, limita la verve degli avanti marmiferi senza clamorose sbavature. Ma alza bandiera bianca causa crampi…
(Scevola S.V.)
Monteleone 6.5: La Coppa è la vetrina per chi gioca meno? Lui ne è la dimostrazione. E in senso positivo, perché anche se ha poche occasioni per mettersi in mostra le sfrutta a dovere. Prima Bassano, ora Carrarese: si può contare su di lui…
Tentardini 6: Non si mette particolarmente in luce e sbaglia la misura di un paio di cross, assicurando però tanto la solita spinta quanto la consueta copertura. Senza infamia né lode…
De Risio 6.5: Era l’osservato speciale, in quanto tornava in campo dal primo minuto dopo due mesi di “calvario”. Dimostrando, però, che è come se non fosse successo nulla. Perché sfodera una prestazione a dir poco convincente, sia in interdizione che in impostazione. E non toglie mai la gamba. Anzi, la caviglia. Quella caviglia…
Filipe 6: Il senso della posizione ce l’ha, ed è importante quando si ricopre un ruolo come il suo. Però sbaglia almeno tre passaggi che consentono agli azzurri di ripartire pericolosamente. Ed a livello fisico non è proprio al top…
Gaiola 6.5: Uomo giusto al momento giusto, è bravissimo ad inserirsi sul secondo palo ed a realizzare così la sua prima rete in Biancoscudato. Il resto non è propriamente da ricordare, ma quando si segna il gol-vittoria si ha sempre ragione…
(Cappelletti 6): Si mette dietro ed aiuta a mantenere inviolata la porta.
Fantacci 6: Svaria per tutto il fronte offensivo, facendo sembrare che il Padova giochi – almeno fino all’espulsione di Boniotti – con tre moduli diversi. Ed è tutt’altro che preciso nei passaggi, ma si sacrifica per la squadra compiendo almeno tre importanti recuperi.
Germinale 7: A lui va forse il plauso più grande. Perché non molla anche quando la spia del carburante indica “riserva”, andando a ringhiare su chiunque capiti dalle sue parti. E mette lo zampino (anzi, la testa) sullo 0-1. Per non parlare della traversa: starà ancora tremando…
Neto Pereira 7: Come fa salire lui la squadra nessuno mai. Perché capisce alla perfezione i tempi in cui fare la sponda ai compagni accorrenti. Ed inventa (in coabitazione con Germinale) l’assist per Gaiola. Gli manca solo il gol. Ma quello meglio tenerlo per altre occasioni…
(Marcandella S.V.)