Live 24! Parma-Padova, il giorno dopo: risveglio più dolce di così…

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Ore 20.30 – (Messaggero Veneto) Il Modena che andrà ad affrontare il Pordenone domani sera è una squadra in difficoltà dal punto di vista dei risultati, considerato che non vince dal 9 ottobre (1-0 al Braglia contro l’Alto Adige) ma in saluto sotto il profilo degli uomini a disposizione. La vera notizia della settimana, infatti, è che la squadra emiliana riabbraccia molti indisponibili di lungo corso: da Giorico a Schiavi (assenti nelle ultime quattro gare), passando per Salifu (out da due mesi) e, con tutta probabilità, anche Osuji, che era assente dal precampionato. Restano out solamente Marino (rottura del legamento crociato) e Besea (pubalgia). […]

Ore 20.00 – (Messaggero Veneto) L’impressione ha trovato conferma. Eros Pellegrini salterà la trasferta di Modena. E’ irrecuperabile per domani il terzino, il dolore al polpaccio accusato mercoledì scorso nell’amichevole col Fontanafredda lo lascia fuori dai giochi. Oggi la sua esclusione sarà ufficializzata con la diramazione dell’elenco dei convocati, che arriverà dopo la rifinitura di questa mattina a porte chiuse. Oltre all’ex Pisa non ci sarà neppure Matteo Buratto (comunque prossimo al rientro), mentre Riccardo Martignago ritorna a disposizione. […] Il modulo dovrebbe essere il 4-3-1-2, ma non sono escluse delle variazioni sul tema per affrontare al meglio un Modena che dovrebbe giocare col 3-5-2.

Ore 19.30 – (Messaggero Veneto) Trovarsi al secondo posto, soltanto dietro al Venezia nuovo leader e in compagnia di Reggiana e Sambenedettese. È allettante la prospettiva che il Pordenone ha di fronte: se, domani sera (alle 20.45), riuscisse a battere il Modena al Braglia, la squadra di Tedino sarebbe vicecapolista a due punti dai lagunari. […] Chi è inciampato a sorpresa in questa giornata è il Parma. Aveva di fronte il Padova, comunque una squadra forte e nei playoff. In pochi però si aspettavano che la squadra di Apolloni potesse perdere 4-1: un risultato che l’ha fatta rimanere a quota 25 e, in particolare, agganciare proprio dai biancoscudati, ora terza forza assieme anche a quel Gubbio vincitore a Fano per 2-0 (reti di Casiraghi e Ferretti). Tornando alla sfida del Tardini, i gialloblù erano andati in vantaggio con Calaiò. Ma dopo soli due minuti, al 28’, la rete di Altinier: 1-1. Ancora Altinier al 36’ e, nella ripresa, al 7’ e al 23’ i gol di Mazzocco e Russo. Apoteosi per la squadra di Brevi, che conferma di essere un ottimo gruppo e non un esercito di giocatori assemblati a caso come pensavano la maggior parte dei tifosi sino a poco tempo fa.

Ore 19.00 – (Gazzettino) Il giorno dopo il clamoroso 5-1 rifilato al Verona, a Cittadella continua l’euforia del post derby. Non vi è locale o punto di incontro dove non si parli della vittoria della squadra granata, chi incroci per strada ha una sola domanda: Ma gheto visto el Sitadèa?. E i commenti sulla goleada si sprecano sui social network, Facebook in prima battuta, dove nel gruppo Citta nel cuore puoi rivivere attimo dopo attimo la splendida cavalcata della squadra di Roberto Venturato con tante foto e video. C’è chi ha pianto al quinto gol del Cittadella, di sicuro tutti hanno festeggiato la goleada fino a tarda notte. E anche il Cittadella nel suo profilo ha postato un video sulla moda del momento, il mannequin challenge, tormentone che ha contagiato pure Cristiano Ronaldo e la Juventus. I giocatori granata al termine dell’anticipo di venerdì sera si sono fatti filmare immobili, in pose di esultanza, con il titolo Finalmente si sono fermati. In pochissime ore il video ha fatto il giro di internet e non è sfuggito ai media nazionali. […] È difficile trovare il migliore in campo dopo una prestazione collettiva di altissimo livello, ma Amedeo Benedetti ha davvero lasciato il segno, con un gol e mezzo: «Litteri ha detto di aver toccato la palla sulla mia punizione, si è preso la paternità del gol, va bene così». […]Con il Verona vi siete ripresi tutto quello lasciato a Benevento. «Anche domenica avevamo disputato una gran partita, non siamo riusciti a portare a casa nemmeno un punto, che avremmo meritato. Abbiamo concesso un’occasione, e ci hanno punito. Eravamo arrabbiati per la sconfitta». E adesso? «Vogliamo rimanere in alto il più a lungo possibile, per scaramanzia non aggiungo altro». Anche Schenetti elogia il gruppo: «È stato il Cittadella il migliore in campo, noi ragioniamo sempre così, è la cosa che ci contraddistingue dalle altre squadre. Avevamo voglia di stupire, la sconfitta di Benevento ci rodeva dentro, e ci siamo rifatti sul Verona». […] Meno due dalla vetta, secondo posto in classifica: ci fate caso? «No, dobbiamo arrivare a 50 punti, poi vedremo. Ci godiamo questa vittoria come è giusto, alla ripresa poi penseremo al Carpi. Vincere in questa maniera contro la capolista ci restituisce grande consapevolezza nei nostri mezzi, ma la cosa principale anche adesso è restare con i piedi per terra». […]

Ore 18.30 – (Mattino di Padova) La “manita” e il “mannequin challenge”. Ecco tre parole diverse dalle solite per celebrare una serata che di ordinario ha avuto poco. Iniziata con l’affollarsi dei 5.967 spettatori che hanno animato il Tombolato (record di sempre per l’impianto granata), proseguita con i 5 gol rifilati dal Cittadella al Verona (la “manita”, per dirla alla spagnola, ricordando il celebre 5-0 del Barcellona al Real Madrid nella Liga 2010) e terminata, appunto, con l’esultanza più “social” del momento, il “mannequin challenge”. Che cos’è? Un video buffo di persone immobili che vengono riprese. In questo caso Iori e compagni, inquadrati dal telefonino di Manuel Pascali, mentre, sotto la Tribuna est subito dopo il derby, esultavano rimanendo fermi come statue, a beneficio dei propri tifosi. Postato da Lucas Chiaretti, il video ha presto fatto furore online, diventando, come si dice, virale. Ed era naturale che accadesse, perché alle spalle c’è stata un’autentica impresa che, per giunta, ha consentito al Cittadella di riappropriarsi del secondo posto in classifica, portandosi a due sole lunghezze dagli uomini di Pecchia. Oggi, se batterà il Novara nel match in programma alle 17.30, il Frosinone, attardato di un punto dal Citta, potrà riappropriarsi della piazza d’onore, ma intanto in quella posizione c’è la truppa di Venturato, che conserva il +1 sul Benevento (4-0 al Brescia) e resta a +4 sulla Spal (1-0 sul Cesena). Di fatto, è davvero difficile stabilire chi sia stato il migliore in campo nel derby. «È così» sottolinea ad esempio Andrea Schenetti, uno dei protagonisti. «O meglio, il migliore è stato il Cittadella: abbiamo disputato una partita perfetta. Anche chi era fuori ha offerto il suo contributo, in una sfida in cui c’è stato bisogno di tutti. Ho cercato di mettermi a disposizione con i miei cross per portare a casa il risultato. Cos’ho pensato quando ci siamo trovati sotto di un gol dopo mezzo minuto? Che c’era ancora tutta la partita davanti, ed è per questo che siamo riusciti a rimanere lucidi. Abbiamo dimostrato che, giocando così, con questo atteggiamento e questa cattiveria, possiamo dire la nostra con tutti. E più che ai demeriti difensivi del Verona, che resta la squadra più attrezzata e forte del campionato e che saprà risollevarsi, pensiamo ai nostri meriti». […]

Ore 18.00 – (Corriere del Veneto) Roba da stropicciarsi gli occhi. E da chiedersi quale mai sia il fluido magico che sta spingendo questo Cittadella sempre più in alto, a un passo dall’impresa che, di fatto, riscriverebbe tutta la storia del club fondato da Angelo Gabrielli nel 1973. Se è un sogno, nessuno nella città murata vuole essere svegliato. Ma questo Citta che vince, convince, diverte e resta incollato ai vertici della B, tutto è tranne che un’illusione. Perché c’è modo e modo anche di vincere e il 5-1 rifilato al Verona, che sarebbe addirittura potuto essere più ampio se non fosse stato annullato il 6-1 firmato da Litteri, può avere l’effetto di una scossa tellurica su tutto il campionato. La prima della classe malmenata e umiliata in un Tombolato mai così pieno (5.967 spettatori e record assoluto di affluenza anche rispetto a Cittadella-Brescia del 3 giugno 2010, quando si arrivati a quota 5.910), i tifosi che saltano e ballano a fine partita, Roberto Venturato che gongola, Amedeo Benedetti che disegna traiettorie fantastiche su punizione, Gianluca Litteri che ne fa due e raggiunge quota 10 in classifica marcatori, Andrea Schenetti che fa il fenomeno sulla destra facendo ammattire Souprayen, Filippo Scaglia che si conferma uno dei migliori difensori della categoria. Insomma, un trionfo su tutta la linea: «Abbiamo avuto una partenza difficilissima — racconta Benedetti — abbiamo preso gol subito e siamo andati in difficoltà nei primi minuti. Ma poi ci siamo rialzati, la nostra reazione è stata fantastica, non è da tutti rimontare il Verona e rifilargli cinque gol. Il mio gol su punizione? Un’emozione indescrivibile, di fronte a quel pubblico è stato bellissimo esultare assieme ai miei compagni e davanti ai nostri tifosi». […]

Ore 17.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) La più classica delle bucce di banana. Quasi se lo sentisse, al di là delle dichiarazioni di rito da cui Luca D’Angelo sa sfuggire, alla vigilia il monito era arrivato. Ed eccolo, il ko che non t’aspetti, che rovina quanto di buono fatto negli ultimi tempi. Perché, se si vuole davvero la B, non si possono sbagliare nemmeno le virgole e nelle giornate storte almeno un punto va portato a casa. Al di là della sfortuna (i legni continuano a non essere amici fidati giallorossi e ci sono anche due gol annullati), al Bassano sembrano mancare quella determinazione e quella capacità di essere sempre sul pezzo che avevano contraddistinto la squadra fino alla partita col Padova. Saranno stati forse i troppi elogi, ma già a Bergamo qualche piccolo ingranaggio si era inceppato, ieri è arrivata la conferma che gli scricchiolii non erano solo dettagli. Nessuno discute la qualità del gioco, ma l’impressione è che il Bassano abbia smarrito un po’ di freddezza sottoporta, specchiandosi talvolta nelle proprie indiscutibili qualità e perdendo il necessario «killer instinct». Nulla di grave, se si saprà fare tesoro di quanto accaduto, fatto sta che il Venezia, vincente a Salò, mette la freccia, così come Reggiana e Sambenedettese, senza dimenticare il fiato sul collo del Padova, reduce da due successi consecutivi. […]

Ore 17.10 – (Giornale di Vicenza) Poi finisce che vengono a banchettare a casa tua dove non accadeva da oltre sette mesi, da quella sciagurata partita con la Pro Piacenza, persa in modalità analoghe (ovvero dominata e scippata), perdi il primato e la gente ti applaude in piedi e a scena aperta. Sequenze di un altro calcio, quello che ci piace di più. È accaduto altre volte al Mercante, segnale che qua non è solo un’isola felice ma proprio un’altra visione di avvicinarsi al football. Presumibilmente troppo signorile in campo e fuori. Quasi sempre nel pallone vincono i più marpioni, quasi mai i più belli. Anche se D’Angelo non cerca scorciatoie nè alibi. Prima però rende omaggio al pubblico.«Siamo noi che dobbiamo applaudire loro, non il contrario – esordisce il timoniere abruzzese – il loro atteggiamento nei nostri confronti è stato straordinario e li ringrazio, anzi li ringraziamo di cuore». Poi sulla gara non fa sconti. «Per un tempo siamo stati eccessivamente leziosi, non abbiamo approcciato la partita come avremmo dovuto – riconosce – c’è stata superiorità ma sterile e non proficua. Dopo, no, dopo nel secondo tempo abbiamo fatto tutto ciò che era necessario fare per passare in vantaggio. E invece a segnare sono stati loro sulla prima occasione creata. Una mazzata, ma il calcio va così. Ci siamo riorganizzati, ci si è messa la traversa, le parate del portiere e in ogni caso è andato tutto storto». […]

Ore 16.50 – (Giornale di Vicenza) Un po’ come fissare una cena con la bionda del piano di sopra e ritrovarsi poi a passare la serata con la più racchia del liceo. Bassano ci resta di sasso, una doccia gelata. Fabbrica la partita, magari non incanta ma persino il pari sarebbe andato stretto stretto. E invece si pappa tutto la Maceratese, che con l’antica regola del catenaccione e del contropiede vìola il Mercante imbattuto da oltre sette mesi. Cinque ammaccati ai box, in extremis si arrende anche Formiconi e D’Angelo, con scelte difensive obbligate, manda comunque i suoi all’assalto ma bastano due scambi per capire che sarà un attacco al bunker antiatomico approntato dalla Maceratese come peraltro ampiamente previsto. La difesa a tre dei marchigiani in fase di non possesso diventa una retroguardia a cinque con tutta la linea dei centrocampisti che si abbassa e una delle due punte che rientra in aiuto. In pratica Macerata si difende sulla propria trequarti con due linee di complessivi 9 elementi davanti al portiere e dietro la linea della palla e il solo Colombi ramingo nella metà campo altrui. Bisognerebbe aggredire gli spazi (e questo Bassano obiettivamente lo fa) e farlo a velocità sostenuta (e questo invece i giallorossi lo fanno molto meno). D’accordo che rintracciare corridoi utili in un assembramento tipo suk mediorientale che organizza la Maceratese è complicato, ma il palleggio sottoritmo e vagamente scolastico che imbastisce il Soccer Team non aiuta alla bisogna. […]

Ore 16.20 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Felice di aver segnato il gol partita Marco Modolo: «Da palla inattiva sono riuscito a metterla dentro. In squadra abbiamo tanti saltatori ma stavolta sono riuscito io a trovare la zampata vincente. Lo scontro con Gerardi? ha avuto una brutta reazione quando ero a terra, ma preferisco non commentare. Siamo alla quattordicesima giornata e con questa vittoria sofferta abbiamo dato un bel segnale. Ora però dobbiamo pensare alla coppa e poi ci concentreremo per il derby. Il Padova è una squadra costruita per vincere e noi non avremo vita facile. A maggior ragione perchè ogni partita nasconde delle insidie». […] Il portiere Davide Facchin si è reso protagonista di una serie di grandi interventi: «Ad inizio ripresa la FeralpiSalò ha provato a schiacciarci e ha battuto una serie di calci d’angolo pericolosi. Noi siamo stati bravi a sventare i pericoli senza subire gol. Non nascondo che in alcune circostanze abbiamo sofferto, ma ciò che conta alla fine è stato portare a casa la vittoria. I nostri obiettivi? Passare il turno di Coppa Italia e poi proseguire la nostra striscia positiva in campionato».

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Filippo Inzaghi tira un sospiro di sollievo: a Salò il suo Venezia ha battuto un’ottima Feralpi: «Sapevamo che sarebbe stata dura, però sono felice perchè siamo stati squadra, abbiamo sofferto, ma abbiamo stretto i denti e abbiamo portato a casa la vittoria. Il campionato è molto equilibrato ma con questo successo diamo una bella botta alla nostra classifica. I tre punti sono fondamentali per preparare al meglio la partita di coppa di mercoledì, poi inizieremo a pensare al derby con il Padova». […] «I tre punti qui valgono doppio. Il derby con il Padova? Giocarlo con quattro punti di vantaggio è molto importante. Ora però voglio pensare alla Coppa. Noi puntiamo a vincerla».

Ore 15.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Soffre e vince a Salò, allunga in classifica e mette due punti di distacco dalle prime inseguitrici. Ottimo viatico per presentarsi da capolista e con il morale alle stelle al sentissimo derby in programma lunedì 28 al Penzo contro un Padova che continua a stupire per il suo inarrestabile rilancio: ieri ha messo a segno un poker vincente addirittura a Parma. Una sfida sentitissima che ha portato a superare ieri quota 2600 biglietti venduti: a Sant’Elena si profila davvero il tutto esaurito. Come detto il Venezia di Pippo Inzaghi non smette di stupire, continua la sua corsa positiva e riesce a spuntarla anche al termine di un match certamente non esaltante, nel quale gli arancioneroverdi hanno sofferto non poco: sono riusciti a realizzare un gol su palla inattiva, centrare un palo esterno e giocare 25 minuti in superiorità numerica. C’è da dire che contro la Feralpi è stata lotta vera per i lagunari che hanno dovuto fare i conti con una squadra ben quadrata e molto aggressiva, pronta a combattere su ogni pallone, a pressare, a metterci anche quel contatto fisico in più per cercare di spuntarla. Il Venezia ha un sofferto questa situazione in particolare nella prima parte di gara e in apertura della seconda. Lo spazio nel quale manovrare era poco e la necessità di contenere l’esuberanza avversaria richiedeva grande attenzione in copertura anche se dalle parti di Facchin la Feralpi non si è presentata pericolosamente in molte occasioni. Ma ha effettuato una pressione continua ben testimoniata dalla pioggia di corner battuta. La squadra di Inzaghi ha saputo affondare la propria manovra ritrovando anche gioco efficace e gradevole – quando la Feralpi ha completato la sua sfuriata, innescata anche dall’espulsione di Gambaretti che l’aveva ridotta in dieci al 20′ della ripresa. Il gioco in avanti è cresciuto anche grazie all’innesto di Marsura, avvenuto proprio in quei frangenti, i lagunari hanno saputo sfruttare una di quelle palle inattive che tanto piacciono a Inzaghi ma soprattutto ai saltatori, Modolo in particolare. E così una gara delicata, importantissima a livello di morale e di classifica, si è trasformata da possibile pareggio – o addirittura sconfitta – in una vittoria, indubbiamente generosa per il gioco sviluppato in campo, ma certamente metitata per la caparbietà con la quale i lagunari hanno voluto chiuderla a loro favore. […] E ora il grande derby con il Padova, attesissimo da entrambe le tifoserie. Ma prima, martedì al Penzo, c’è la gara secca di Coppa Italia contro la Reggiana, adesso prima inseguitrice in classifica.

Ore 15.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Si dice che le squadre vincenti siano quelle che portano a casa il risultato anche quando giocano male. Se il Venezia sarà vincente lo dirà il tempo, per il momento quel che è certo è che i tre punti con la FeralpiSalò, per gran parte della gara, sono sembrati una chimera. Poi, una sciocchezza di Gambaretti e un gol del difensore bomber Modolo, complice la sconfitta 2-0 del Bassano con la Maceratese, proiettano i lagunari in vetta solitaria alla classifica del girone B con 29 punti. Eppure la partita era cominciata nel peggiore dei modi, con l’infortunio dopo 13 minuti di Geijo, costretto a lasciare il campo al collega di reparto Ferrari. L’attaccante spagnolo è uscito toccandosi l’inguine e i tifosi sperano, soprattutto, di poterlo avere a disposizione per il derby con il Padova (che ha dominato a Parma vincendo 4-1) di lunedì 28 novembre. […] Lo scettro della classifica, ora, è solo arancioneroverde.

Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Venezia solo in testa alla classifica. Un buon modo per affrontare la settimana che porta al derby con il Padova passando per la Coppa Italia contro la Reggiana. A regalare i tre punti agli arancioneroverdi è stato Marco Modolo, il difensore dai gol pesanti, vedi Modena un mese fa, e quando si aggira nell’area avversaria diventa un incubo. «Abbiamo tanti saltatori», spiega il centrale alla terza rete stagionale, «e i calci da fermo sono un nostro punto di forza. I tre punti di oggi sono importanti». Altra gara da titolare per Alberto Acquadro, che ha dovuto correre molto in mezzo al campo. «Sapevamo che non sarebbe stato facile giocare qui», dice, «ma per fortuna è arrivato il successo. Il nostro gruppo ha sempre il morale alto. Adesso pensiamo alla Coppa con gli emiliani, da mercoledì saremo con la testa al Padova; sarà una gara difficile ma vogliamo fare un regalo ai nostri tifosi». […] Anche Ferrari sposta lo sguardo sul Padova, non senza dimenticare la sfida la Reggiana. «Abbiamo una rosa lunga», prosegue, «sarà Inzaghi a decidere. Il Padova è una squadra tosta, non sarà facile ma davanti al nostro pubblico vogliamo far bene e a vincere». […]

Ore 14.40 – (La Nuova Venezia) «Una vittoria che vale doppio». Così l’ha definita ieri Filippo Inzaghi. E, del resto, il campo della Feralpi non sarà facile terra di conquista in questo campionato, così come si è dimostrato finora. […] Un campionato equilibrato su cui Inzaghi osserva: «Vediamo cosa è successo anche questa settimana al Parma contro il Padova, e le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Avere due punti di vantaggio adesso sulla seconda non è tanto, ma ci va bene. E giocare il derby a +4 sul Padova è importante, come ancora di più lo sarebbe un’altra vittoria. Però insisto a voler affrontare una sfida per volta. Martedì ci sarà prima la Coppa Italia contro la Reggiana, e poi penseremo da mercoledì al derby». Peccato però per l’infortunio muscolare che ha tolto Geijo dal campo di Salò, e cui probabilmente Inzaghi dovrà rinunciare nelle prossime due partite. «Dispiace averlo perso così», prosegue il tecnico del Venezia, «ha avuto un risentimento muscolare e vedremo nei prossimi giorni l’entità. Anche se Ferrari è entrato bene in partita con la Feralpi, ora dovremo dosare le forze nelle due prossime sfide. Dovrò capire chi potrà giocare martedì e poi derby. Ma Ferrari può sostituire Geijo alla grande». […]

Ore 14.20 – (La Nuova Venezia) Ma l’avete vista la classifica? Venezia in cima, da solo, le altre dietro a rincorrere. Vittoria per 1-0 in questa fresca in riva al lago, contro la Feralpi Salò, e soprattutto perfetta interpretazione della partita. Spieghiamoci: partite come questa ti aiutano a vincere il campionato, trionfo della concretezza e, come si dice da parecchie settimane, per lo spettacolo c’è tempo. O forse il circo. O forse un canale che trasmette Real-Barcellona. Insomma, non è stato un Venezia da sogno, da raccontare ai posteri, per un’ora si è sbadigliato in tribuna e – lo ha confermato anche Inzaghi – si sono visti parecchi errori in campo. Poi per vincere ci vuole la testa, e la squadra ha la sua carta vincente, Marco Modolo, sempre lui, un difensore formato torre che sui palloni alti diventa il padrone delle aree di rigore. Eccolo, al minuto 33 del secondo tempo: corner di Garofalo e stacco imperioso, potenza e precisione, per un pallone che il giovane Livieri, portiere della Feralpi, vede solo quando si ferma in rete. La partita è qui, il resto, si è detto, non è granchè. Per un’ora abbondante il racconto della sfida al “Turina” di Salò è una foto del lago di Garda, che è là dietro gli alberi. Calma piatta, assoluta, nulla si muove, il Venezia centellina le energie, gli attaccanti della Feralpi fanno tanto movimento, ma Bracaletti e soprattutto Gerardi sembrano avercela con la superluna dei giorni scorsi, sicuramente più bersagliata della porta difesa da Facchin. La vittoria veneziana comunque è limpida, legittimata in un finale di partita costruito su concretezza, esperienza e anche furbizia. Con il gol del raddoppio mancato in un paio di occasioni (c’è anche un palo di Ferrari). […]

Ore 13.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) E’ un pareggio che lascia tanto rammarico ma Pierpaolo Bisoli è soddisfatto della prestazione dei suoi ed è questo l’aspetto che il tecnico vuole sottolineare. «Il risultato non mi soddisfa perché abbiamo avuto tante occasioni da gol con il loro portiere che è stato il migliore in campo. Però dai miei giocatori mi aspettavo una prova di orgoglio, volevo vedere sul campo una reazione dopo la sconfitta subita contro il Latina e sotto quel punto di vista sono soddisfatto. Abbiamo subito gol dopo che avevamo avuto due grandi occasioni da gol e lì avremmo potuto sbandare: invece abbiamo continuato a giocare creando tante occasioni da gol. Abbiamo avuto l’occasione per vincere e l’abbiamo fallita, ma se giocheremo sempre così a maggio centreremo la salvezza». […]

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il Vicenza si conferma squadra da trasferta e anche dal Piola di Vercelli torna a casa con un pareggio che fa morale ma non è certo ininfluente per la classifica. Contro la Pro i biancorossi giocano una buona partita, recuperando nel secondo tempo uno svantaggio immeritato grazie alla rete di Raicevic e provando a vincere fino a oltre il novantesimo. Peccato che la formazione di Bisoli, in superiorità numerica per l’ultimo quarto d’ora, abbia trovato le serrande abbassate da Provedel, portiere di belle speranze che con i suoi interventi ha chiuso la saracinesca risultando il migliore in campo dei suoi. E con quello di ieri salgono a 10 i punti conquistati lontani dal Menti sui 14 fin qui incamerati. Bisoli per la sfida in Piemonte torna al vecchio modulo con il recupero di D’Elia che va a formare la retroguardia a quattro, Urso a centrocampo che trova di nuovo una maglia da titolare e davanti Bellomo a spaziare dietro alle punte Raicevic e Giacomelli. La Pro sceglie un centrocampo offensivo con l’ex Mustacchio esterno. […] Anche nel recupero il portiere piemontese si supera, negando la vittoria al Vicenza che resta inguaiato nella zone calde della classifica ma ritrova consistenza.

Ore 13.10 – (Giornale di Vicenza) Poteva essere un Orlando più… gioioso. Un debutto così è quasi un sogno per un giovane di belle speranze che si affaccia al professionismo. Ma probabilmente nei sogni del giovane esterno biancorosso questa notte ci sarà spazio solo per quella occasione al 34′ del secondo tempo calciata in ritardo e che poteva valere i tre punti. «Aspettavo dall’inizio del ritiro questo momento. In altre occasioni mi ero scaldato, ma quando Bisoli mi ha detto che dovevo aumentare il ritmo perché toccava a me e stata una emozione incredibile. L’occasione nella ripresa? Pensavo che Luperto sarebbe riuscito ad intercettare la palla e invece me la sono trovata sul destro, l’ho controllata e portata sul sinistro. Sono stato anche rapido, ma poi ho visto Mammarella in scivolata e il pallone che veniva rimpallato. Sì, lo ammetto, in quel momento ho pensato che avrei dovuto calciare di prima, con il destro». […]

Ore 12.50 – (Giornale di Vicenza) Quando hai sulle spalle il mezzo secolo del mister, qualcosa cambia per forza. «I ragazzi hanno detto che non mi volevano far festeggiare i 50 in modo triste, quindi domani (oggi, ndr) passerò la giornata in serenità perché ho visto una squadra con grande personalità». Pierpaolo Bisoli oggi compie 50 anni, e la torta in un certo senso gliel’ha sfornata Filip Raicevic.Dopo il gol, lo ha chiamato a lei: cosa significa questo gesto?Nell’intervallo era un po’ abbattuto, ma io gli ho detto: tranquillo che fai gol. E ho anche aggiunto che non deve avere l’assillo di segnare, ma deve giocare come se fosse ancora in Interregionale. Lui lo sa: quando sbaglia è colpa del sottoscritto, quando fa gol è merito suo. Raicevic è un ragazzo splendido, con una sensibilità enorme. E viene dall’essere stato accostato al Napoli e al Palermo all’essersi ritrovato a giocare per una squadra che era ultima in classifica. Oggi secondo me ha fatto la sua peggiore prestazione, però ha fatto gol. E lei si è ritrovato a cambiare nuovamente modulo: dal 3-4-2-1 al 4-3-2-1. Come mai?Mercoledì ho visto la partitina, e poi ho detto: dobbiamo andare in ritiro perché devo provare qualcosa di diverso. Ci ho pensato la notte: se continuiamo così poi l’allenatore cosa ci sta a fare? E così giovedì abbiamo cominciato a provare altri sistemi di gioco, quindi da adesso aspettatevi che ogni partita ci sia un sistema diverso perché ora li ho provati tutti e tre. Sono tranquillo con la coscienza e da un momento all’altro potrete trovarvi il 3-5-2, il 3-4-2-1 o il 4-3-3.

Ore 12.30 – (Giornale di Vicenza) Potevi perderla. Mamma se potevi perderla… Potevi vincerla. Mamma se potevi vincerla… Alla fine l’hai pareggiata. Che è pure una novità, visto che mai in questa stagione il Vicenza aveva diviso la posta lontano dal Menti. E comunque te ne torni a casa un po’ così. Un po’ rasserenato per aver evitato il secondo ko di fila in uno scontro diretto e un po’ amareggiato perchè i tre punti erano alla portata. Perchè ci si immette sulla Torino-Trieste con una buona dose di rammarico? Perchè al 20′ della ripresa Longo, tecnico della Pro Vercelli a lungo tenuto d’occhio dal Bassano, sostituisce Morra con Baldini. Chissenefrega, verrebbe da dire… E invece no. Perchè detto Baldini dieci minuti dopo entra in scivolata con il piede a martello su Signori. Fallo inutile, anche sciocchino perchè commesso a centrocampo. Il rosso diretto è inevitabile. Il Vicenza a quel punto aumenta la sua pressione (che comunque non era statata disprezzabile neanche prima), ma non riesce a scardinare il fortino di una Pro Vercelli che nel finale si chiude a testuggine con un 4-4-1 in cui il generoso ex Mustacchio viene (re)inventato centravanti. Bisoli forse… sente che le feste si avvicinano e punta sull’albero di Natale. D’Elia rientra e parte titolare, ma la vera sorpresa è l’esordio da titolare di Giacomelli. Jack parte come mezzapunta a destra (ma poi spesso si scambierà con Bellomo). E, soprattutto, indossa la fascia di capitano. […]

Ore 12.00 – (Gazzettino) Campodarsego oggi alle 14.30 in trasferta con l’Union Feltrese per allungare la striscia di vittorie – senza incassare gol – da quando Cristiano Masitto ha ricevuto l’investitura. «Affrontiamo una squadra che ha grande furore agonistico e con una società solida alle spalle. Dobbiamo ripartire dallo spirito di sacrificio avuto nelle ultime tre gare, facendo un passo in avanti sul piano del gioco e della quadratura nel tenere il campo». Cosa non ha funzionato con l’Este, risultato a parte? «Mi è piaciuta l’applicazione nella fase difensiva, poi però bisogna anche attaccare e farlo con certe idee. In questo momento non siamo mentalmente pronti per andare ad aggredire molto avanti e bisogna fare di necessità virtù, sapendo che c’è sempre un risultato da portare a casa». Assenti Buson e Dario. ABANO. Insegue la terza vittoria di fila sul campo dell’Arzignano, occasione nella quale andrà in panchina Alessandro Ballarin al posto dello squalificato Luca Tiozzo. «È stato un abbaglio clamoroso, in ogni caso non è un problema dato che Ballarin ha già fatto benissimo con l’Este». […] VIGONTINA SAN PAOLO. […] Ecco Vincenzo Italiano: «È una difficoltà in più perché loro cercheranno di reagire davanti al nuovo allenatore, ma dobbiamo sfruttare assolutamente il fattore campo e ottenere una vittoria per il morale e per la classifica. È arrivato il momento di tirare fuori tutti qualcosa in più». Ancora ai box Thomassen. ESTE. […] Così Michele Florindo: «Dobbiamo continuare a lavorare in questo modo perché alla lunga non si può non raccogliere i frutti. Ed è un imperativo spostare a nostro favore anche gli episodi che capitano in una partita. Davanti abbiamo una compagine che ha gamba e giocatori importanti, dobbiamo essere prudenti nella fase di non possesso e ripartire».

Ore 11.40 – (Mattino di Padova) Un’altra domenica “bestiale” per le quattro padovane di Serie D. Ci sarà da sudare per il Campodarsego che, con l’Union Feltre (in trasferta) proverà ad accorciare su Mestre e Triestina. Ad Arzignano l’Abano avrà un’occasione per allungare la serie positiva; mentre Este e Vigontina, impegnati rispettivamente con Virtus Vecomp Verona ed Eclisse Carenipievigina, dovranno riempire il bottino davanti al proprio pubblico (14.30). CAMPODARSEGO. I biancorossi arrivano da tre vittorie consecutive, che hanno permesso di riavvicinarsi alle due big del girone C, Triestina e Mestre, staccate di 4 e 7 punti. Tantini, certo, ma non abbastanza per parlare di corsa a due. […] Il tecnico biancorosso Cristiano Masitto, che dovrà rinunciare ai due difensori Dario e Buson, potrebbe riproporre la stessa formazione che ha battuto l’Este, inserendo Gal sull’out di sinistra. Formazione Campodarsego (4-3-2-1): Brino; Sanavia, Beccaro, Lebran, Gal; Pignat, Tanasa, Callegaro; Lauria, Radrezza, Aliù. All. Masitto. ABANO. Non ha intenzione di fermarsi nemmeno l’Abano, di scena al “Dal Molin” contro i padroni di casa dell’ArzignanoChiampo (arbitro Nicola Di Giovanni di Caserta). I neroverdi vorrebbero inanellare la terza vittoria consecutiva, dopo quelle con Este e Calvi Noale, valse il quarto posto solitario e il prestigio di uno scranno in zona playoff. […] L’Abano non potrà contare sulla “carica” di mister Luca Tiozzo, fermato per due giornate dal giudice (al suo posto ci sarà il vice Alessandro Ballarin) e sull’autorevolezza dello stopper Davide Berto Boscolo (espulso nel corso del match con la Calvi). Formazione Abano (4-2-3-1): Cottignoli; Tescaro, Cuccato, Meneghello, Busetto; Pagan, Serena; Bison, Fracaro, Nobile; Ferrante. All. Ballarin. ESTE. L’Este ha un bisogno spasmodico di punti per uscire da uno dei periodi più complicati degli ultimi anni. La società opererà nella prossima finestra di mercato per rimpolpare la rosa con qualche elemento di esperienza ma, nel frattempo, servono i risultati per risalire da un penultimo posto alquanto impietoso. […] Formazione Este (4-4-2): Lorello; Dei Poli, Montin, Busatto, Gilli; M. Faggin, Longato, Tessari, Cavallini; Ferrara, E. Faggin. All. Florindo. VIGONTINA. Anche la Vigo deve, e stavolta può prendere ossigeno per avvicinarsi a zone più serene. I bianconeri sono terzultimi e stanno ancora inseguendo la seconda vittoria.Con la Carenipievigina ultima (ha appena cambiato allenatore, da Conte a Bisioli), ospite allo stadio di Busa, sarà scontro diretto per dare finalmente una svolta a una stagione ancora tutta da decifrare. Formazione Vigontina (4-3-3): Rossi; Busetto, De Biasi, Rumleanschi, Scandilori; Pelizzer, Boccato, Casagrande; Scarpa, Michelotto, Cacurio.

Ore 11.10 – Le pagelle del Padova (Gazzettino, Pierpaolo Spettoli): Bindi 6.5; Cappelletti 6.5, Emerson 7, Russo 7; Madonna 6.5, Mazzocco 7, Mandorlini 7, Dettori 8, Favalli 7 (Tentardini sv); Alfageme 6.5 (Germinale sv), Altinier 8 (Neto Pereira sv).

Ore 11.00 – (Gazzettino) Una prova di forza e di grande maturità. Il Padova esplode in tutto il suo splendore e lo fa nello scontro diretto con il Parma, agganciato a quota 25 punti in classifica. Un successo che al Tardini mancava da ventisei anni (1-0, Pradella) e che carica a mille i biancoscudati in vista del derby con il Venezia. Anche perché è il sesto acuto in sette gare (Coppa inclusa) e i continui progressi sul piano dell’identità di squadra e del gioco sono sotto gli occhi di tutti. Tanto più che per la seconda volta di fila la vittoria arriva in rimonta: era accaduto con il Feralpi Salò e la storia si ripete con i ducali. Il tutto nel segno di Altinier (doppietta), l’ex di turno Mazzocco e Russo che rispondono a Calaiò mandando in estasi il popolo biancoscudato. Ma è tutti il collettivo che merita gli elogi, con una menzione speciale per Dettori tornato il trascinatore d’inizio campionato mettendoci numeri da categoria superiore. […] È l’apoteosi, anche per il popolo biancoscudato in curva. Intanto Favalli (problema alla caviglia) lascia il posto a Tentardini, poi dentro Neto Pereira con standing ovation riservata ad Altinier, e Germinale per Alfageme. Ma ormai la gara non ha più niente da dire, e lo strapotere biancoscudato è certificato.

Ore 10.50 – (Gazzettino) […] Prima doppietta stagionale per Altinier. «Fa piacere ed è anche bello segnare in certi stadi. È stata una vittoria bellissima, da goderci tutti insieme. Merito di tutti e la condivido con i compagni. Sono contento che i miei gol siano serviti. Anche se siamo andati sotto abbiamo fatto un’ottima gara segnando anche tanto». […] In tribuna c’era anche Crespo, e l’ha vista segnare.«Era uno dei miei giocatori preferiti. Quando avevo quindici anni venivo al Tardini con mio zio che aiutava un suo amico a vendere le magliette fuori dallo stadio, mi portava dentro e in attacco c’erano Crespo e Chiesa. È la prima volta che gioco in questo stadio che mi è sempre piaciuto, sono contento di avere segnato e che sia arrivata una grande vittoria». Un flash di Mazzocco al primo sigillo nei professionisti: «Lo cercavo da tempo, e farlo al Tardini è stato ancora più emozionante. Ancora non ci credo, sono contentissimo. Una dedica? Alla mia ragazza e alla mia famiglia, oltre a squadra e tifosi».

Ore 10.40 – (Gazzettino) «Faccio davvero i complimenti ai ragazzi. Hanno interpretato la gara nella maniera giusta, e non era facile». Oscar Brevi promuove a pieni voti i biancoscudati per prestazione e vittoria al Tardini. «Abbiamo fatto una partita importante su un campo difficile e con una squadra forte, interpretata bene da tutti i ragazzi, da chi è partito dall’inizio e da chi è subentrato. Abbiamo pressato tanto e tenuto alti i ritmi, gestendo bene la situazione anche quando eravamo in vantaggio. Soprattutto siamo stati bravi a non deprimerci sul primo gol e ribaltare subito la gara, di sicuro questo ci ha dato qualcosa in più perché andare sotto a Parma non è facile». Seconda vittoria in rimonta dopo quella con il Feralpi Salò, a dimostrazione che il carattere sta venendo fuori. «Sì, direi che oltre al carattere sta venendo fuori una crescita sotto tutti i punti di vista, sia tattici e sia tecnici. E anche riguardo alla condizione la squadra sta bene in questo momento, da un paio di settimane lavoriamo con tutti gli effettivi e quindi anche gli allenamenti sono più intensi. Adesso la cosa importante è recuperare ancora di più la condizione dei ragazzi che sono rimasti fuori a lungo per portarli alla stesso livello dei compagni, e avere così anche soluzioni diverse perché abbiamo bisogno di tutti». […]

Ore 10.30 – (Gazzettino) Attimi di tensione ieri pomeriggio prima della partita tra Parma e Padova con scontri tra tifosi nelle vicinanze dello stadio Tardini. Un primo contatto è avvenuto nei pressi di via Anna Frank, mentre il parapiglia più acceso è andato in scena al bar Primavera, che dista a circa un chilometro dallo stadio. Stando alla ricostruzione dei fatti, un gruppo di tifosi biancoscudati che era giunto nel capoluogo emiliano con mezzi propri (un paio di furgoncini) stava mangiando all’interno del locale quando hanno subito l’assalto di una frangia di tifosi del Parma. Ne è scaturita una serie di tafferugli con tanto di sedie, tavolini, aste di bandiere e fumogeni, e la scena è stata ripresa anche dalle telecamere del locale dove si possono intravedere dei tifosi con il volto coperto. […] E proprio nel video pubblicato sul sito della Gazzetta di Parma parla Antonio Targa, gestore del locale: “C’era un gruppo di tifosi del Padova che stava bevendo qualcosa tranquillamente, li ho riconosciuti per la cadenza. A un certo punto è successo qualcosa al di fuori del locale e sono corsi fuori. Non riesco a capire che cosa abbia fatto iniziare il parapiglia. Ho cercato di chiudere il locale, sono riuscito a tirare giù una saracinesca, non la seconda perché la porta era aperta”. […]

Ore 10.10 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova, Francesco Cocchiglia): Bindi 6; Cappelletti 6.5, Emerson 7, Russo 7; Madonna 6.5, Mazzocco 7.5, Mandorlini 7, Dettori 7.5, Favalli 7.5 (Tentardini 6); Altinier 8 (Neto Pereira sv), Alfageme 6 (Germinale sv).

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) E con questa fanno sette. Sette vittorie su 14 partite, e di queste ben 5 nelle ultime 6 giornate. Il Settebello Padova fila via come una freccia e fa “ciao ciao” anche al Parma, piombato in una crisi inaspettata dopo essere arrivato ad un passo dalla vetta. […] È l’undici di Oscar Brevi, dunque, a finire in vetrina e a meritarsi elogi ed applausi. Non sbancava il “Tardini” da oltre 26 anni, risalendo il suo ultimo colpaccio al 18 febbraio 1990, in Serie B, 0-1 firmato da Loris Pradella. Nella storia dei confronti diretti, è la sesta volta che si fa bottino pieno sul campo degli emiliani. E questo è un successo pesantissimo, che vale il quinto posto (in compagnia degli stessi ducali e del Gubbio), a due lunghezze dalla coppia Reggiana-Sambenedettese, seconda, e ad una dal Bassano, ma a quattro dal Venezia primo della classe, prossimo avversario in laguna per un derby (posticipato per esigenze televisive a lunedì 28) che si annuncia già tiratissimo e dall’esito incerto. Finalmente un Padova concreto, cinico, caratterialmente forte, in grado di ferire mortalmente, mettendone brutalmente a nudo i limiti, un Parma piuttosto sgangherato a livello difensivo, illusosi sul vantaggio di Calaiò (una giocata da… biliardo) e poi smarritosi in una manovra prevedibile, arruffata e lenta, davvero troppo lenta per pensare di far male ai biancoscudati. Per i quali, una volta raggiunto il pareggio con una strepitosa invenzione di Altinier, la strada si è fatta in discesa. I padroni di casa si sono squagliati, andando incontro ad una disfatta. La marcia trionfale dell’Aida, che li accompagna di solito all’ingresso in campo, è sembrata fuori luogo di fronte alla crescita imperiosa dei veneti nel corso della gara. Veneti padroni della situazione con il passare dei minuti, ma soprattutto squadra con la “S” maiuscola, dalla testa ai piedi, dal portiere sino al centravanti. […] E ora, con l’intermezzo di Coppa Italia a Carrara mercoledì 23, si va verso la grande sfida con la capolista. Ma questo Padova può far paura anche al Venezia, perché è tutt’altra squadra rispetto a quella scialba e senza identità del primo mese e mezzo di campionato.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) […] Possiamo dire, a questo punto, che Brevi si sia preso la sua rivincita, dopo essere stato ad un passo dall’esonero? «Spero che il miglior Padova della stagione debba ancora arrivare. Oltre al carattere messo contro il Parma, stiamo crescendo sotto l’aspetto tecnico, tattico e fisico. Io cerco di non pensare mai al passato, me lo tengo dentro, e guardo sempre al futuro: non ho rivincite da prendermi , questo è il mio lavoro». Per Davide Mazzocco il primo gol tra i professionisti è arrivato proprio in quello che avrebbe dovuto essere il suo stadio, di fronte al Parma che l’ha fatto crescere calcisticamente. «Giornata perfetta», la soddisfazione del centrocampista biancoscudato. «Ero un po’ emozionato, sentivo la partita e il ritorno al “Tardini”, ma ho cercato di non pensarci e di fare del mio meglio. Sono contento, il gol è una grande gioia. Lo dedico alla mia ragazza, Marta, che lo aspettava da tanto tempo, e alla mia famiglia che mi segue sempre».

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Quattro gol, realizzati da una squadra che finora più di due reti nella stessa gara non le aveva mai messe insieme. Ma soprattutto una vittoria netta, inoppugnabile, mai in discussione dal raddoppio di Altinier in poi. La prova del nove superata a Parma ha un valore enorme per l’autorevolezza con cui è arrivata, per le dimensioni di un successo per certi versi inatteso, per il significato che può avere sulla stagione biancoscudata. «Abbiamo vinto una partita importante, contro una squadra forte e su un campo difficile», gongola il tecnico Oscar Brevi a fine gara. […] Dove pensa di aver vinto questa sfida? «Nei duelli individuali: i tre difensori sono stati bravi a concedere poco, a parte la situazione del gol e qualche palla “sporca” in area, mentre davanti siamo stati bravi a tenere duro. Sapevamo che non avremmo potuto tenere alto il pressing per tutti i 90’, così nel secondo tempo abbiamo scelto di togliere loro il riferimento in mezzo al campo, e abbiamo fatto molto bene». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Attimi di tensione, a poca distanza dal “Tardini”, nelle ore precedenti la partita. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, sembra che un primo contatto tra membri appartenenti alle due opposte tifoserie sia avvenuto nei pressi di via Anna Frank, a circa un chilometro dallo stadio. La tensione massima, però, si è avuta intorno alle 15.30: un gruppo di tifosi padovani è stato “assalito” da alcuni supporter parmigiani. I tifosi veneti, giunti con due pullmini nella città ducale, erano seduti al bar Primavera, sempre nella zona dello stadio “Tardini”, quando all’improvviso un gruppo di ultrà di casa li avrebbe assaliti. «C’erano i tifosi del Padova che erano qui a bere qualcosa in tranquillità», la testimonianza del gestore del locale, Antonio Targa, raccolta in serata da TgParma. «Ad un certo punto è successo qualcosa all’esterno, e tutti sono corsi fuori. Non riesco a capire cosa sia successo, io ho cercato di tirare giù una delle due serrande, ma più di quello non ho potuto fare». In pochi attimi sono volati sedie, tavolini, bastoni e fumogeni, ed è scoppiato un parapiglia che è durato qualche minuto, senza feriti nè fermati, ma con ingenti danni al locale. Quando sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, i due gruppi si erano già dileguati, ma sembra che uno dei due pullmini degli ultrà biancoscudati sia stato fermato poco dopo per l’identificazione dei passeggeri. Nelle immagini della videosorveglianza del bar Primavera si vedono i tifosi del Padova prendere improvvisamente in mano sedie e tavolini come per prepararsi alla difesa: immagini che sembrerebbero confermare la prima versione dei fatti, ovvero quella dell’“agguato” ordito dai parmensi. […]

Ore 09.10 – Le pagelle del Padova (Corriere del Veneto, Dimitri Canello): Bindi 6; Cappelletti 7, Emerson 7, Russo 7.5; Madonna 7, Mazzocco 7.5, Mandorlini 7, Dettori 7.5, Favalli 7 (Tentardini 6.5); Altinier 8 (Neto Pereira sv), Alfageme 6.5 (Germinale sv).

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Ed eccolo, finalmente, il capolavoro di Oscar Brevi. Eccola, la partita che può significare la svolta della stagione biancoscudata. Arriva a Parma come un lampo accecante, perché il 4-1 che matura al Tardini, anche al di là della sostanza, mette in mostra le qualità della squadra costruita in estate da Giorgio Zamuner. Capace di difendere le sue scelte estive, compresa quella dell’allenatore. […] Dopo San Benedetto del Tronto la squadra era a pezzi, Brevi sembrava non riuscire a stimolare il gruppo e a sfruttare le caratteristiche migliori dei singoli e il cambio pareva a tutti inevitabile. A distanza di un mese e mezzo, è giusto riconoscere che la mancata svolta è stata un bene. Lo certificano i risultati, le cinque vittorie nelle ultime sei partite e la capacità dello staff di far emergere il meglio dalla squadra. Che ieri al Tardini è finalmente sbocciata. Pressing, aggressività, gestione sapiente del pallone, capacità di far male anche sulle palle inattive, reazione da grande squadra una volta in svantaggio, una difesa solida e un centrocampo determinato e qualitativamente scintillante. Insomma, quel maledetto novembre che pareva iniziato nel peggiore dei modi, come da tradizione, si sta trasformando in un ponte verso la vetta, tutt’altro che lontana. E il derby col Venezia tra otto giorni ora si annuncia entusiasmante. […]

Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Venezia 29, Reggiana e Sambenedettese 27, Bassano 26, Gubbio, Padova e Parma 25, Pordenone* 24, FeralpiSalò 21, AlbinoLeffe 20, Santarcangelo 16, Maceratese* e SudTirol 14, Fano, Lumezzane* e Teramo 13, Ancona 12, Modena 11, Mantova 9, Forlì 8.

Ore 08.30 – Lega Pro girone B, risultati e marcatori della quattordicesima giornata: Lumezzane-Sambenedettese 0-1 (aut. Bonomo (Lu) al 2′ st), SudTirol-Santarcangelo 1-0 (Gliozzi (St) al 21′ st). Fano-Gubbio 0-1 (Casiraghi (Gu) al 45′ pt), Forlì-Mantova 4-1 (Sereni (Fo) al 6′ pt, Bardelloni (Fo) su rigore al 20′ pt e su rigore al 29′ pt, Marchi (Ma) al 35′ pt, Ponsat (Fo) al 18′ st), Parma-Padova 1-4 (Calaiò (Pr) al 26′ pt, Altinier (Pd) al 28′ pt e al 36′ pt, Mazzocco (Pd) al 7′ st, Russo (Pd) al 23′ st), Reggiana-AlbinoLeffe 2-0 (Mogos (Re) al 26′ pt, Manconi (Re) al 1′ st). FeralpiSalò-Venezia 0-1 (Modolo (Ve) al 33′ st), Bassano-Maceratese 0-2 (Colombi (Ma) al 20′ st, Malaccari (Ma) al 48′ st), Teramo-Ancona 3-2 (Ilari (Te) al 7′ pt, Bulevardi (Te) al 11′ pt, De Silvestro (An) al 41′ pt e al 9′ st, Fratangelo (Te) al 34′ st). Domani, ore 20.45 Modena-Pordenone.

Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.




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