E pensare che in estate sarebbe potuto diventare un giocatore del Parma. Se solo i tempi fossero coincisi, perché l’offerta era stata accettata e mancavano solo le firme, Francesco Dettori oggi sarebbe gialloblu. Poi fece irruzione il Padova, che bruciò un’agguerrita concorrenza, blindandolo con un contratto biennale. E adesso eccola, la partita che offre ai biancoscudati un’altra occasione per compiere il definitivo salto di qualità dopo le quattro vittorie nelle ultime cinque partite e a Dettori la chance di rinverdire la sua fama di centrocampista goleador.
[…]«Il Parma è una delle più attrezzate per il salto di categoria, davanti è fortissima e anche dietro, a centrocampo magari fatica un po’ di più e sta incontrando difficoltà. Se mi rimpiangano non lo so, questo lo dovreste chiedere a loro…». Dettori ha segnato solo un gol in campionato, contro gli otto della passata stagione. Proprio la sua bravura sui calci piazzati e in fase di inserimento aveva scatenato l’asta estiva: «E’ vero – ammette – il Parma mi aveva cercato. C’era stata una chiacchierata, eravamo andati abbastanza avanti, ma poi i tempi non coincidevano. Diciamo che ho vissuto la scadenza di contratto con la Carrarese da una posizione di forza, perché un centrocampista che segna otto gol svincolato sul mercato effettivamente ha fatto gola a tanti. Ma sono felice di aver scelto Padova, anche perché conoscevo il mister e la presenza di Brevi è stata decisiva per la mia scelta di vestire il biancoscudo».
[…](Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)