Live 24! Parma-Padova, -2: il “tour de force” è ormai alle porte

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Ore 21.00 – (Il Piccolo) Il dato più lampante delle ultime tre domeniche di campionato, è che la Triestina in queste settimane causa i pareggi con squadre non certo di prima fascia, quali sono la Vigontina San Paolo e il Vigasio, ha perso 4 punti dal Mestre, e se prima era davanti alla rivale ora si trova a inseguire a 3 lunghezze dalla nuova capolista. Ma anche se ovviamente la classifica è la cosa che preme di più ai tifosi in questo momento, va anche guardato il lato positivo di questi primi mesi, quello dell’imbattibilità dell’Unione che continua e che resta comunque indice di grande solidità della squadra. Tanto che gli alabardati agli ordini di mister Andreucci sono già entrati in qualche modo nella storia della Triestina. Con il pareggio di domenica scorsa a Vigasio, infatti, l’Unione ha raggiunto quota 11 risultati utili dall’inizio del campionato, eguagliando così la miglior striscia iniziale della storia alabardata, quella della Triestina stagione 1995/96, che militava in C2 e aveva Roselli in panchina. Quella squadra alabardata cominciò la stagione con 6 vittorie (Cecina, Tolentino, Forlì, Baracca Lugo, Ternana e Imola) e 5 pareggi (Vis Pesaro, Centese, Rimini, Giorgione e Fano), prima di essere sconfitta a sorpresa in casa dal Ponsacco. La Triestina di Serafini e compagni ha già dunque eguagliato quella striscia iniziale di risultati utili, ma domenica con il Belluno ha la ghiotta occasione di far segnare un nuovo record in solitaria, che la porterebbe a segnare un primato assoluto nella storia alabardata. Naturalmente un pareggio con il Belluno, una squadra che sembra in crescita e da prendere con le molle, potrebbe anche essere vissuto come una delusione, visto lo svolgimento delle ultime settimane e il cammino del Mestre, fatto sta però che se la Triestina uscirà imbattuta dal Rocco non solo batterà un nuovo record, ma mantenendo la striscia aperta potrebbe ancora allungarlo. E, perché no, puntare alla striscia più lunga in assoluto di risultati positivi, quella di 23 partite utili ottenuti dalla squadra alabardata allenata da Adriano Buffoni nella stagione 1982/83, che dopo aver perso a Padova all’11.ma giornata, non fu più sconfitta fino al termine del campionato. […]

Ore 20.20 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Nel momento nero del campionato, con la squadra che non riesce più a vincere e con i playout a un passo, il Modena si aggrappa al recupero di alcuni uomini chiave. È questa l’unica buona notizia in casa gialloblù in vista del posticipo di lunedì sera contro il Pordenone. […] In infermeria rimarranno solamente Marino, ancora impegnato nella riabilitazione dopo il grave infortunio al ginocchio sinistro, e Besea, alle prese con una fastidiosa pubalgia. Contro i ramarri rientreranno in quattro: è sicuro, per esempio, il ritorno in cabina di regia di Giorico, che non era stato convocato per la trasferta di Forlì ma che ora sembra pienamente recuperato. Dovrebbe giocare titolare anche Schiavi, il fantasista argentino che sabato è andato in panchina. Con due reti, è lui attualmente il miglior cannoniere dei gialloblù. Più graduale invece il reinserimento di Osuji e Salifu: dovranno accomodarsi in panchina e aspettare il loro momento.

Ore 19.50 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) «È stato un buon test, giocato su un campo grande – dice un soddisfatto Bruno Tedino al termine dell’amichevole al Tognon -, utile per dare modo di farsi vedere ai ragazzi che finora hanno giocato meno. Tutti hanno risposto bene. Ringrazio il Fontanafredda per l’ospitalità. Gli altri si sono allenati in mattinata al De Marchi. Anche loro hanno fatto un buon lavoro, con grande intensità e applicazione». Gli altri erano tutti là, sui gradoni dello stadio. Una bella dimostrazione di affiatamento e compartecipazione. «Noi – aggiunge con orgoglio Bruno – siamo un gruppo». Presente anche Mauro Lovisa, fresco di conferma nel Consiglio direttivo di Lega Pro. In campo si sono sfogati in particolare Azzi, autore di una tripletta, Pietribiasi e Raffini (doppiette). […]

Ore 19.20 – (Messaggero Veneto) Finisce 9-1 la partitella di allenamento di ieri giocata al Tognon tra i neroverdi e il Fontanafredda di Eccellenza. La notizia principale, però, è l’infortunio occorso a Eros Pellegrini. Il terzino veneto è dovuto uscire al 20’ del primo tempo per un problema al polpaccio. È davvero difficile, per non dire impossibile – almeno per quanto percepito nel dopo-gara – che il giocatore recuperi e sia dunque a disposizione per la gara di Modena, in programma lunedì sera al Braglia (alle 20.45). Brutta tegola per il tecnico Bruno Tedino, che ha nella difesa e in particolare nei terzini il reparto più “corto” della squadra: in Emilia a disposizione ci saranno solamente i titolari, cioè Daniel Semenzato e Michele De Agostini. L’uscita anzitempo dell’ex Pisa ha rovinato il bilancio di un test che ha dato buoni riscontri allo staff. Si è messo in luce, soprattutto, Azzi: il brasiliano ha segnato una tripletta e interpretato al meglio le consegne come ala sinistra del 4-4-2. Oltre all’ex Cittadella sono andati in rete anche Gerbaudo (altro positivo), Salamon, quindi Pietribiasi e Raffini, entrambi autori di una doppietta. Questi ultimi hanno composto la coppia d’attacco iniziale. […]

Ore 18.50 – (Messaggero Veneto) È un nuovo Rachid Arma quello che si sta godendo il Pordenone. Meno presente in zona gol – aspetto che comunque deve ritrovare, non segnando su azione dallo scorso 24 settembre – ma più nel vivo del gioco, più al servizio della squadra e molto più impegnato nella fase difensiva (come si vede in foto di Toni Ros: è a due metri da Tomei). Insomma, il bomber marocchino, comunque autore di 8 reti sinora, è sempre più quel tipo di centravanti che Bruno Tedino vuole nelle sue formazioni. Un finalizzatore, certo, ma anche un giocatore che per primo comincia a rompere il gioco avversario e che aiuta gli altri. […]

Ore 18.20 – (Messaggero Veneto) Ci sono squadre che, nella storia del calcio, sono riuscite a vincere in virtù di un attacco molto prolifico. Ma sono la minoranza. Arriva in alto soprattutto chi subisce poco e, se continua così, il Pordenone può pensare veramente in grande. Nel giro di tre partite ha blindato la difesa e ha ripreso a macinare punti, 7 su 9 a disposizione per l’esattezza. La porta di Tomei è inviolata da 271’, un’eternità se si pensa che, nelle prime dieci giornate i ramarri avevano subìto 16 gol (quasi due di media a partita). […] La fase difensiva si fa con tutta la squadra, in particolare nel gioco di Tedino con il centravanti primo interprete del meccanismo. Ma, senza addentrarsi in discorsi troppo tecnici, si può dire che il reparto arretrato del Pordenone è di assoluta qualità: Tomei è un portiere di categoria, come ha confermato a Lumezzane puntellando la vittoria. I quattro davanti a lui miscelano esperienza e qualità: sulle fascie Semenzato garantisce spinta e Michele De Agostini copertura e spirito di sacrificio, in mezzo ci sono due tra i talenti massimi del gruppo. […]

Ore 17.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Dodici giorni al fischio d’inizio e più di 2.400 già sicuri sugli spalti. Vola la prevendita per Venezia-Padova di lunedì 28 novembre al Penzo (ore 20.45), ieri infatti sono schizzati da 500 a quasi 1.300 i biglietti venduti cui vanno aggiunti 1.111 abbonati. Il numero uno lagunare Joe Tacopina si sfrega le mani pensando al Penzo pieno e a un entusiasmo come non succedeva da anni. Il presidente tuttavia è sul pezzo e sabato sarà in trasferta a Salò (ore 18.30), match che assieme al dentro-fuori di Coppa Italia con la Reggiana (martedì 22 ore 16.30 a Sant’Elena) potrebbe dare ulteriore slancio verso il derbissimo dell’andata. «So che vincere sempre non è realisticamente possibile, io però ho cieca fiducia nel nostro Venezia e di sicuro possiamo provarci ogni volta a partire dalla Feralpi. Vorrei sempre i tre punti, figuriamoci contro il Padova, questo è scontato. Comunque ora come ora non vedo squadre più forti di noi». Tacopina non ritorna sulle polemiche di due mesi fa, quando promise un calcione ai cugini biancoscudati beccandosi anche una strigliata dal primo cittadino padovano Bitonci. «Ho sentito che non è più sindaco, per me non cambia nulla e lo invito lo stesso a venire al Penzo. Credo che il derby sarà un appuntamento imperdibile, io però vorrei lo stadio sempre più vissuto perché per il Venezia non esiste una partita più importante delle altre. In fondo in casa si tratta di starci accanto un paio d’ore ogni due settimane, credo sia bello e importante esserci già oggi e non solo quando giocheremo contro Juve, Milan e Inter». […]

Ore 17.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Presidente Tacopina, oltre 1200 biglietti venduti in due giorni: febbre derby? «Sono davvero molto felice per questi numeri e per l’entusiasmo attorno al Venezia. Ma spero che tanta passione ci sia anche in tutte le altre gare che giocheremo al Penzo, non solo nei big match. Il Penzo è la nostra fortezza e i giocatori devono sapere di avere nei tifosi un grande aiuto. Ogni partita è importante in questa stagione». […] Che regalo si attende dalla squadra? «Che vincano tutte le partite. E magari anche il derby. Bitonci? Lo aspetto comunque, se vorrà, per la partita».

Ore 16.50 – (La Nuova Venezia) La febbre da derby sale, ora dopo ora: 800 tagliandi venduti all’ora di pranzo, quota mille varcata facilmente nel tardo pomeriggio, chiusura con 1.232 tagliandi, ai quali si devono aggiungere i 1.111 abbonati. «Sono molto felice che si registri questa grande attesa per il derby con il Padova», osserva il presidente Joe Tacopina, al rientro dalla trasferta a Milano per assistere a Italia-Germania, «in questa stagione, però, ogni partita è importante, la squadra ha sempre bisogno di avvertire l’affetto e il calore del pubblico. I giocatori devono sentirsi a casa loro e gli avversari risentire dell’ambiente. Sarà facile venire a vedere il Venezia quando sarà in serie A, magari contro gli squadroni, io non dimenticherò chi è venuto sempre in serie D e che viene anche in Lega Pro. Stiamo ricreando uno zoccolo duro di tifosi, non era facile dopo le vicissitudini delle ultime stagioni». […] Classifica sempre cortissima, tante squadre impegnate nella conquista della leadership. «Non sono un bookmaker, non so se una o due squadre riusciranno a staccarsi prima di Natale, difficile visto l’andamento dei primi due mesi di campionato. Dobbiamo rimanere in alto, senza però lasciarci pressare dalla classifica. Io voglio essere in testa a maggio». […] Al termine della partita con il Sudtirol, Pippo Inzaghi ha ribadito massima fiducia nel gruppo attuale di giocatori e che non cambierebbe nessuno. «Ah, sì, ha detto così? Me lo ricorderò quando riaprirà il mercato», ha ribattuto sorridendo Tacopina, «a parte le battute, se ci sarà bisogno di qualche miglioramento, lo faremo». Sabato il presidente arancioneroverde sarà a Salò, poi volerà a New York per far ritorno a Venezia in tempo per il derby con il Padova. Una sfida che ricorda anche la polemica di un paio di mesi fa tra Tacopina e l’allora sindaco Bitonci. «Ho saputo che non è più in carica, ma se vuole venire ugualmente ad assistere alla partita, lo accoglierò al Penzo». […]

Ore 16.20 – Qui Guizza: termina l’allenamento.

Ore 16.10 – Qui Guizza: serie conclusiva di cross e tiri in porta.

Ore 15.50 – Qui Guizza: mister Brevi sprona di continuo i propri giocatori.

Ore 15.30 – Qui Guizza: prove tecniche di 3-5-2.

Ore 15.10 – Qui Guizza: squadra divisa in gruppi per ruolo per degli esercizi col pallone.

Ore 14.50 – Qui Guizza: tutti in gruppo anche oggi pomeriggio.

Ore 14.30 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) […] Un momento difficile che Daniel Adejo, il roccioso difensore centrale del Vicenza, ammette senza cercare scusanti. «Non stiamo facendo bene e non riusciamo a trovare continuità – spiega Adejo – ma quando ti trovi in queste situazioni l’unico modo per venirne fuori è lavorare, parlare poco e cercare di fare punti. Star qui a dire che fin dal ritiro abbiamo accusato molti infortuni che ci hanno condizionato è la verità ma non ci fa vincere le partite. Bisogna guardare avanti, compattarci, aggrapparci al gruppo, al lavoro, al mister, a tutto. Come dice il nostro allenatore, la parola “io” non la dobbiamo mai pronunciare perché conta la squadra, il Vicenza; bisogna dare il massimo, perché nel calcio quando le cose non vanno come vorresti bisogna avere la forza di cambiare lo stato delle cose, ma dipende solo da noi». A Vicenza gran parte della tifoseria parla di squadra con uno scarso tasso tecnico e non adeguata alla categoria. «La classifica al momento dà ragione ai nostri detrattori, quindi non abbiamo modo di replicare se non sul campo. Quando sei in fondo le chiacchiere contano poco o nulla. Serve vincere le partite, fare punti, risalire e dimostrare che chi ci diceva che eravamo dei “brocchi” si sbagliava. Il nostro obiettivo è centrare la salvezza, magari anche solo al 22 maggio, perché sappiamo bene quanto importante sia per il Vicenza restare in B». […]

Ore 13.50 – (Giornale di Vicenza) Chissà che l’aria di Novara abbia poteri curativi. Farebbe sicuramente comodo. Nel gruppo biancorosso partito stamattina per i due giorni di miniritiro in Piemonte in vista della partita di sabato a Vercelli, infatti, Pierpaolo Bisoli avrà parecchi giocatori non al meglio. In base a quello che si è visto nell’ultimo test in terra vicentina, svolto ieri pomeriggio al Morosini sotto lo sguardo del presidente Alfredo Pastorelli, i problemi maggiori si presentano sulle corsie esterne. Sul versante destro, infatti, Pucino anche ieri non si è allenato con i compagni per la leggera distorsione alla caviglia destra; Bisoli comunque è fiducioso sul fatto di poterlo recuperare in tempo utile. A sinistra si è rivisto D’Elia, ma come esplicitato dallo stesso tecnico nell’ormai consueta chiacchierata con i tifosi a fine allenamento «attualmente è al 30 per cento della condizione, e gli ho chiesto di interrompere la partitella in anticipo per prevenire qualunque tipo di rischio». Con i due terzini titolari in dubbio, ieri Siega è stato adattato) come esterno destro, mentre sulla fascia mancina dopo l’uscita di D’Elia si sono alternati Giacomelli e Orlando, per loro natura poco propensi a coprire. […]

Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) […] A Giulio Ebagua le domande piace anche porle. Perché – sebbene sabato il suo compito sarà quello di far vincere la Pro Vercelli – è come se una parte di lui fosse rimasta ad abitare a Vicenza. E quindi vuole capire. Perché «sicuramente ci sono stati dei problemi. Qualcosa è stato fatto male, ma in rosa ci sono giocatori di valore. È strano vedere il Vicenza in quella posizione». Ebagua, dove eravamo rimasti? “Al 10 agosto, il tempo fino al quale ho aspettato che il Vicenza, anzi, il presidente, decidesse qualcosa. Non mi era mai capitato di aspettare così a lungo una squadra. Poi sono stato io a dover fare altre scelte visto che nel frattempo ero stato contattato da altre società. Si vede che al presidente non piacevo, la vita è fatta di scelte e lui ha scelto di tenere solo Raicevic”. Si spieghi. “Se il presidente vuole valorizzare Raicevic diminuendo la concorrenza perché mira ad averne un guadagno economico, allora io alzo le mani e, anzi, lo capisco perché guarda ai conti della sua azienda. Ma non facciamoci intortare se si parla di questioni di cuore”. Lerda contava ancora su di lei? “Ci siamo sentiti spesso quest’estate, la volontà era quella di tenermi. E, da parte mia, c’era la voglia di restare anche per la mia situazione familiare (di base sta Treviso, ndr). Io a Vicenza stavo da Dio”. È stato quindi un problema legato alle sue richieste economiche? “A gennaio, quando arrivai a Vicenza, mi avevano proposto due anni e mezzo di contratto. Ma risposi di aspettare. Poi ho fatto bene, sono arrivato a dimezzare quasi il mio ingaggio ma allo stesso tempo volevo anche essere trattato come un attaccante importante per la categoria. Non ho mai avuto un colloquio con il presidente, ma era lui quello a cui giustamente toccava decidere”. […] Pro Vercelli-Vicenza sarà già uno scontro salvezza? “Per noi sì. Ma il campionato è tanto lungo e la scorsa stagione è l’esempio di come siano fondamentali gli ultimi due mesi. Certo, prima metti via punti e meglio è… A noi ad esempio mancano quelli persi nelle gare in casa con Latina e Carpi. Se li avessimo, staremmo parlando di un altro campionato”. […] Qualcosa da dichiarare in vista di sabato? “Spero di fare gol. Ai tifosi del Vicenza dico invece di continuare a sostenere la squadra. Entrare in quello stadio è stato emozionante, avevo pensato di smettere e invece lì mi è tornata la voglia di giocare”.

Ore 13.00 – (Gazzettino) Costa caro all’Abano sul piano disciplinare la vittoria di domenica con il Calvi Noale. Il giudice ha squalificato per due giornate il tecnico Luca Tiozzo per avere rivolto espressioni irriguardose all’indirizzo del direttore di gara, e una giornata di squalifica è stata inflitta anche al preparatore dei portieri Massimo Mattiazzo per proteste nei confronti dell’arbitro. Non finisce qui perché è stato fermato per una giornata anche il difensore Davide Berto Boscolo che era stato espulso per avere toccato il pallone con una mano privando la squadra avversaria della evidente opportunità di segnare un gol.

Ore 12.40 – (Mattino di Padova) Decimato lo staff tecnico dell’Abano (Serie D) in vista del match con l’ArzignanoChiampo di domenica prossima. L’allenatore Luca Tiozzo è stato squalificato per due giornate “per aver rivolto espressioni irriguardose all’indirizzo del direttore di gara”, mentre il preparatore dei portieri Massimo Mattiazzo ha rimediato un turno di stop “per proteste nei confronti dell’arbitro”: nessuno dei due domenica sarà in panchina, e il tecnico dovrà guardare dalla tribuna anche la successiva sfida casalinga con la Triestina.

Ore 12.10 – (Gazzettino) Sei mesi che non si dimenticano. Sono quelli trascorsi da Mattia Zaccagni al Cittadella. Mezzo campionato vissuto da protagonista, perché appena arrivato in maglia granata è stato immediatamente impiegato da Venturato: dodici presenze e la promozione in serie B, prima di fare ritorno alla base, al Verona, da dov’era arrivato in prestito secco, e per questo Stefano Marchetti ben poco ha potuto fare per trattenerlo. Domani sera i destini di Zaccagni e del Cittadella si incroceranno nuovamente. «Per me è stata un’esperienza molto positiva – sottolinea il giovane centrocampista – sia personalmente, perché sono cresciuto tanto come uomo, sia come calciatore in quanto ho imparato molto dal punto di vista tecnico e tattico, e ho raggiunto la promozione». Il Cittadella sta sorprendendo tutti nel torneo. «Nemmeno io me l’aspettavo, ma sapevo che i granata potevano lasciare il segno anche tra i cadetti. C’è l’entusiasmo della promozione, un gruppo molto unito e l’ambiente ideale per giocare a calcio. Tutti ingredienti fondamentali per fare bene». […] Che derby si attende? «Difficile, non ci sarà niente di scontato. Il Cittadella è stato primo in classifica, gioca un buon calcio e c’è l’entusiasmo». Al mercato ci pensa? «Non mi interessa, ho in testa solo il Verona e penso a dare il massimo per questi colori».

Ore 11.50 – (Gazzettino) Si va verso il tutto esaurito per il derby di domani sera con il Verona: soltanto ieri sono stati staccati oltre 400 tagliandi per un totale di 5.500 biglietti (compresi gli abbonati) già andati venduti. Una cornice di pubblico degna dell’importanza dell’evento, ovvero lo scontro diretto tra le due squadre che finora hanno comandato la serie B, alternandosi in vetta alla classifica. I tifosi del Verona hanno esaurito dopo due giorni di prevendita i biglietti loro assegnati, da qui l’ulteriore richiesta di 500 tagliandi, ma la Questura di Padova ha detto di no, affermando che lo stadio è già al limite per quanto riguarda i necessari standard di sicurezza. Il giorno della partita i botteghini del Tombolato apriranno alle 16, ma solo per il settore della tribuna est in quanto il settore ovest è già esaurito. È ancora possibile acquistare i biglietti in prevendita nella sede granata (oggi dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, domani fino alle 12) e alla tabaccheria di Borgo Bassano. Domani sera anche la coreografia del Tombolato sarà di quelle da ricordare: oltre alle solite bandiere e striscioni, infatti, saranno lanciati coriandoli e palloncini bianco-granata all’ingresso delle squadre in campo. […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Il record di pubblico? Non è detto arrivi, ma non è poi così lontano. Domani sera, Cittadella-Verona potrebbe registrare il numero massimo di presenze mai raggiunte al Tombolato. Ieri, il totale dei tagliandi staccati per il derby veneto ha toccato quota 3.202, a cui aggiungere i 1.785 abbonati granata. Si arriva a 4.987, con un incremento di 379 biglietti venduti nelle ultime 24 ore. Al conto andrà poi sommato chi sarà sugli spalti grazie agli accrediti. Contando che ci sono ancora due giorni davanti, i 5.899 spettatori (tutti paganti) per la gara dei playoff con il Brescia, del 2 giugno 2010, non sembrano irraggiungibili. […] E c’è anche uno che, ex, lo è sul serio. E per giunta fresco: Mattia Zaccagni conquistò nella scorsa stagione il cuore dei tifosi granata, colpendo tutti con le sue dirompenti accelerazioni in verticale. «Per me è stata un’esperienza molto positiva. Sia personalmente, in quanto a Cittadella sono cresciuto tanto come uomo, e sia come calciatore, visto che abbiamo raggiunto la promozione in Serie B e ho imparato molto dal punto di vista tecnico e tattico. Con diversi ex compagni ci sentiamo ancora: Alfonso, Iori, Pascali, Lora… e sicuramente ne lascio fuori qualcuno» racconta oggi il 21enne centrocampista del Verona, in questa stagione autore di un gol, all’Ascoli. «Non mi aspettavo di ritrovarlo così in alto in classifica, ma sapevo che il Cittadella poteva essere una delle sorprese del campionato, perché ha entusiasmo, un gruppo molto unito e un ambiente ottimo per giocare a calcio». […] Il suo nome è stato accostato ad altre realtà (come il Padova), in attesa del mercato di gennaio. «Non so nulla, il mercato non mi interessa» la sua replica. «Ora in testa ho solo una cosa: il Verona. E penso a dare il massimo con questa maglia». […]

Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) Un passato tinto di gialloblu (ma sul fronte «sbagliato») e un breve corteggiamento non andato a buon fine. Dici Hellas e Manuel Iori apre l’album dei ricordi, rivelando un particolare inedito: «In passato fui vicino al Verona – sorride il capitano del Cittadella – al tempo Sogliano era direttore sportivo e mi contattò. La disponibilità da parte mia c’era, la trattativa partì ma terminò subito, perché poi il Verona prese Bacinovic e io andai a Cesena. Devo dire che è un’esperienza che mi sarebbe piaciuto fare, Verona è una bellissima piazza con i suoi pro e i suoi contro. Sarà stimolante affrontare quella che ritengo la miglior squadra della B. Due anni fa Romulo avrebbe dovuto passare alla Juventus se non si fosse infortunato, poi ci sono campioni del calibro di Pazzini e Maresca. Ma se dovessi togliere un giocatore all’Hellas al momento toglierei Bessa. Ha un futuro luminoso di fronte a sé ed è in grandissima forma». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) Nel luglio 2013 c’è stata poi la cessione del Padova a Diego Penocchio. Secondo la Procura Federale, che ha deferito Cestaro e Gianluca Sottovia per la plusvalenza fittizia relativa alla cessione di Portin al Parma, il Padova si è iscritto al campionato di B 2013-14 senza averne i requisiti. Cosa risponde a chi dice che la vecchia società ha tirato un bidone all’imprenditore bresciano? «Non ho le carte su questa specifica vicenda, ma posso dire per certo che Cestaro ha versato oltre 100 milioni per il Padova, che ha fatto gli aumenti di capitali quando servivano e ha sempre messo soldi veri, senza dovere ricorrere ad artifici contabili. Sicuramente l’operazione non è stata fatta per sistemare il bilancio, lo ha dimostrato negli anni e penso che tutto questo sia un insulto alla sua persona».

Ore 10.30 – (Gazzettino) […] Al Padova è approdato a inizio 2012, prima come consulente e nella stagione successiva come consigliere con delega all’area tecnica. «Credo che quella squadra abbia ottenuto molto meno di quanto potesse fare. C’erano giocatori come Farias, Babacar, Viviani, Rispoli, Ze Eduardo e Renzetti, poi sono arrivati Iori e De Feudis e per due terzi del torneo siamo stati in corsa per i play off. Se fossimo saliti in serie A, e quello era l’obiettivo pur avendo ridotto della metà il monte stipendi, il presidente Cestaro sarebbe ancora in società». E invece cosa è successo? «Tornassi indietro rifarei le stesse scelte, ma ho sbagliato due volte sulla conduzione tecnica, prima con Pea e poi con Colomba, più che altro per problematiche di integrazione all’interno dello spogliatoio e per questo mi assumo ogni responsabilità. Ricordo nelle fasi finali del torneo una bella vittoria a Verona. Le successive due gare dovevano lanciarci in alto, ma con il Vicenza perdemmo in maniera sfortunata dopo avere fallito numerose occasioni e con la Pro Vercelli, forse per limiti caratteriali, ci fu un disastro di prestazione e il giocattolo si ruppe».

Ore 10.20 – (Gazzettino) «Sarà una gara tutta da vedere e aperta a qualsiasi risultato». A fare le carte alla sfida di sabato pomeriggio tra Parma e Padova è Luca Baraldi, dirigente in due diverse fasi degli emiliani e all’ombra del Santo per un anno e mezzo. Oggi gestisce progetti sportivi per il gruppo Segafredo, ma vivendo a Parma, conosce bene la situazione della locale portacolori e al tempo stesso ha avuto modo di seguire pure i biancoscudati. «Ho visto qualche partita del Padova in televisione e con la Reggiana la squadra mi ha ben impressionato sul piano della prestazione. Penso che possa impensierire questo Parma in maniera seria dato che gli emiliani a livello di gioco lasciano un po’ a desiderare, affidandosi spesso alle individualità per risolvere le partite». […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) […] Già venduti 316 biglietti a Padova per la sfida di sabato alle 16.30 al Tardini. I tagliandi del settore ospiti (10 euro) si possono trovare sul sito Listicket e in città nelle tabaccherie di via Buonarroti 89, via Conselvana Guizza 230 e via Facciolati 4 fino alle 19 di domani; quelli per gli altri settori si possono acquistare solo sul web o sabato a Parma. Raggiungeranno l’Emilia in pullman l’Aicb (posti esauriti), gli ultras (ritrovo alle 11 al parcheggio del Plebiscito anche per chi usa l’auto) e il club Fossa dei Leoni (info al 338-6818524). I tagliandi per il derby al Penzo di lunedì 28 sono già disponibili al sito Vivaticket (8 euro più diritti), in città alla Ruzante Viaggi in via Santa Sofia 68 e in altri sei punti vendita della provincia indicati sul sito biancoscudato. Già acquistati 180 biglietti a Padova e 1.232 totali. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «L’anno dopo, poi, tornai alla Cremonese e il club parmigiano arrivò al fallimento definitivo: ci sono rimasto male, credevo di avere un’opportunità per mettermi in mostra, e invece è andata come è andata». Come fu l’esperienza al Nova Gorica? «Dal punto di vista tecnico e umano, molto buona. Mi sono trovato bene, eravamo una squadra quasi tutta italiana e c’erano tanti ragazzi che il Parma aveva appena comprato, come me. Abbiamo fatto un buon campionato e vinto la coppa nazionale». Il suo allenatore era Luigi Apolloni, che sabato ritroverà sulla panchina proprio del Parma. Che ricordo ha di lui? «Ci siamo sempre trovati bene, è un allenatore preparato e il 4-3-3 che utilizzava era tarato sulle nostre caratteristiche. Non lasciava nulla al caso, non c’era un aspetto predominante nella sua preparazione, fase difensiva e offensiva lavoravano bene, quindi mi aspetto che anche il Parma di sabato sia organizzato sotto tutti gli aspetti». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) […] Alessandro Favalli è una delle tante “stelline” passate nella galassia parmense e adesso, con i suoi 24 anni compiuti proprio due giorni fa, si sta riprendendo quello che a Parma non aveva ottenuto. «Vero, ero stato preso in comproprietà dalla Cremonese, ma non ho fatto né un giorno di ritiro, né tanto meno un allenamento con quella maglia», i ricordi del terzino biancoscudato. «Se alla sera firmavo il mio primo contratto con il Parma, il mattino successivo ero già sulla strada per Nova Gorica: mi avevano girato subito nella loro società satellite, senza trattenermi nemmeno un giorno perché il campionato sloveno iniziava presto». Non si può dire, insomma, che Parma abbia avuto per lei un grande significato… «L’estate in cui mi presero pensavo che avrebbero puntato su di me, mi dissero un giorno che avrei potuto far parte della prima squadra. E invece andai subito in Slovenia, e già dai primi mesi si capiva che qualcosa non andava. Alcuni giocatori cominciarono a non ricevere più gli stipendi, si era capito che tirava una brutta aria in società».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Sarà una trasferta con i fiocchi, a cui il pubblico padovano risponderà per le rime al muro giallorosso del Parma. A ieri sono ben 316 i tifosi biancoscudati che hanno già acquistato il loro biglietto per la sfida del Tardini di sabato alle 16.30: seppur decisamente minore, se confrontata al pubblico parmense che supererà le diecimila unità, la delegazione di tifosi biancoscudati sarà comunque massiccia. E potrà ancora crescere, con la prevendita che sarà attiva fino alle 19 di domani. E anche se mancano ancora dieci giorni all’atteso match con il Venezia, pure per il derby sta salendo velocemente la febbre. Nei primi giorni di vendita dei biglietti già più di mille sono andati bruciati dalle due tifoserie, dei quali 180 sono già stati accaparrati dai tifosi biancoscudati nel settore ospiti. […]

Ore 09.10 – (Corriere del Veneto) Dettori ha segnato solo un gol in campionato, contro gli otto della passata stagione. Proprio la sua bravura sui calci piazzati e in fase di inserimento aveva scatenato l’asta estiva: «E’ vero – ammette – il Parma mi aveva cercato. C’era stata una chiacchierata, eravamo andati abbastanza avanti, ma poi i tempi non coincidevano. Diciamo che ho vissuto la scadenza di contratto con la Carrarese da una posizione di forza, perché un centrocampista che segna otto gol svincolato sul mercato effettivamente ha fatto gola a tanti. Ma sono felice di aver scelto Padova, anche perché conoscevo il mister e la presenza di Brevi è stata decisiva per la mia scelta di vestire il biancoscudo». […]

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) E pensare che in estate sarebbe potuto diventare un giocatore del Parma. Se solo i tempi fossero coincisi, perché l’offerta era stata accettata e mancavano solo le firme, Francesco Dettori oggi sarebbe gialloblu. Poi fece irruzione il Padova, che bruciò un’agguerrita concorrenza, blindandolo con un contratto biennale. E adesso eccola, la partita che offre ai biancoscudati un’altra occasione per compiere il definitivo salto di qualità dopo le quattro vittorie nelle ultime cinque partite e a Dettori la chance di rinverdire la sua fama di centrocampista goleador. […] « Il Parma è una delle più attrezzate per il salto di categoria, davanti è fortissima e anche dietro, a centrocampo magari fatica un po’ di più e sta incontrando difficoltà. Se mi rimpiangano non lo so, questo lo dovreste chiedere a loro…».

Ore 08.40 – Lega Pro girone B, la classifica aggiornata: Bassano e Venezia 26, Parma 25, Pordenone, Reggiana e Sambenedettese 24, Gubbio e Padova 22, FeralpiSalò 21, AlbinoLeffe 20, Santarcangelo 16, Fano e Lumezzane* 13, Ancona 12, Maceratese*, Modena e SudTirol 11, Teramo 10, Mantova 9, Forlì 5.

Ore 08.30 – Lega Pro girone B, i risultati della tredicesima giornata: Ancona-Lumezzane 0-1 (Barbuti (Lu) al 15′ pt), Gubbio-Santarcangelo 1-0 (Marini (Gu) al 22′ pt), Padova-FeralpiSalò 2-1 (Gerardi (Fs) al 13′ st, Favalli (Pd) al 33′ st, Alfageme (Pd) al 37′ st), Pordenone-Reggiana 2-0 (Suciu (Pn) al 4′ pt, Cattaneo (Pn) al 12′ st), Venezia-SudTirol 2-0 (Moreo (Ve) al 28′ pt, Geijo (Ve) al 38′ pt), Forlì-Modena 2-2 (Olivera (Mo) al 20′ pt, Bardelloni (Fo) su rigore al 31′ pt, Laner (Mo) al 27′ st, Bardelloni (Fo) su rigore al 49′ st), Mantova-Fano 0-1 (Masini (Fa) su rigore al 38′ st), Maceratese-Parma 0-0, Sambenedettese-Teramo 2-0. Giocata venerdì Albinoleffe-Bassano 2-2.

Ore 08.20 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.10 – Ringraziamo anche Box Uomo, Studio Pignatelli Netstore, Birra Antoniana, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.




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