«Discorsi da tenere alla squadra? E perché? Passerò al campo, alla ripresa degli allenamenti (questo pomeriggio, ndr), come faccio di solito, ma a Benevento ho visto un Cittadella reattivo, che non avrebbe certo meritato di perdere. Non ho niente da rimproverare ai miei uomini». Andrea Gabrielli non fa drammi, e ci mancherebbe! A poche ore dal beffardo 1-0 rimediato allo stadio Vigorito non nasconde, però, un certo rammarico, «perché abbiamo gestito la partita, andando vicini al gol prima del loro vantaggio e non abbattendoci nemmeno quando siamo andati sotto, tant’è che abbiamo avuto almeno un altro paio di grosse occasioni per pareggiare». Casomai si può dire che questo Citta a volte tende ad ammirarsi troppo, mentre dovrebbe essere più concreto. «Ma la prestazione c’è stata. Purtroppo il calcio è anche questo: succede che, a forza di spingere, ci si esponga a qualche rischio e che per un errore, l’unico commesso, si esca sconfitti». Stupisce, piuttosto, che a propiziare il gol di Ceravolo sia stato uno come Scaglia, solitamente inappuntabile. «E infatti quella svista non sposta minimamente il giudizio sul valore di un difensore come lui». Resta la rabbia per non aver approfittato del clamoroso tonfo interno del Verona, travolto dal Novara. «Ho visto la sintesi della partita, l’impressione è che la squadra di Pecchia sia incappata in una giornata simile a quella che abbiamo vissuto noi con il Brescia. Vorrà dire che l’Hellas si presenterà al Tombolato nell’anticipo di venerdì sera con la voglia di riscattarsi. Ma sarà la stessa che avremo noi».
[…]Una grossa mano, nel derby veneto, si spera la diano i tifosi granata. Quelli gialloblù hanno risposto subito presente, esaurendo in un paio di giorni i circa 1.500 posti a loro disposizione. «Mi piacerebbe davvero trovare un Tombolato pieno, per far vedere a tutti quanto teniamo ai nostri colori. L’unico consiglio che posso dare è quello di approfittare della prevendita, perché venerdì ai botteghini ci potrebbero essere code e il rischio di perdere parte di una partita così attesa». Allora, lo confessi, tenuto conto di quanto detto sin qui, firmerebbe per un pareggio? «Ma la nostra non è proprio una squadra da pareggi! Ne abbiamo ottenuto soltanto uno in 14 giornate, nessun’altra formazione della categoria è così poco incline a spartirsi la posta in palio. Per cui no, non firmo nulla. Ce la giocheremo a viso aperto, come sempre».
(Fonte: Mattino di Padova. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)